Come creare contenuti che vendono, non solo che piacciono
Negli ultimi anni abbiamo imparato a comunicare di più e meglio. Abbiamo aperto pagine social, creato newsletter, aggiornato siti web. Ma c’è una domanda che dovremmo porci più spesso: i nostri contenuti stanno davvero aiutando a vendere o si limitano a raccogliere like?
Perché sì, è bello vedere un post con tanti cuoricini o commenti entusiasti. Ma se alla fine della fiera non genera contatti, richieste o vendite… abbiamo solo intrattenuto, non convertito.
La differenza tra attenzione e azione
La sfida oggi non è solo catturare l’attenzione: è trasformare quell’attenzione in interesse concreto e poi in acquisto. I contenuti che funzionano davvero sono quelli che parlano al cliente giusto, nel momento giusto, con il messaggio giusto. Non basta piacere: dobbiamo essere utili, rilevanti e persuasivi.
Cosa rende un contenuto “vendibile”?
Abbiamo individuato alcune caratteristiche chiave che rendono un contenuto capace non solo di attirare, ma anche di guidare alla conversione:
-Parla al bisogno, non solo al gusto: chi legge deve riconoscersi nel problema e intuire subito il valore della soluzione che offriamo.
-Usa la prova sociale: recensioni, testimonianze, numeri reali. Le persone si fidano di chi è già passato da dove sono loro ora.
-Inserisce call to action chiare: “Scopri di più”, “Richiedi un preventivo”, “Contattaci oggi”. Se non diciamo cosa fare dopo… non lo faranno.
-È coerente con l’obiettivo commerciale: ogni contenuto deve avere un ruolo nel percorso del cliente: informare, coinvolgere, convincere o far agire.
-Rispetta il tono del brand, ma con un pizzico di urgenza: chi legge deve sentire che il momento di agire è ora, non domani.
I contenuti “belli” non bastano
Un video ben girato, un carosello curato o un copy spiritoso possono anche diventare virali. Ma se non portano traffico qualificato, contatti o richieste, non stanno lavorando per il business. Noi PMI non possiamo permetterci di investire tempo e risorse solo per fare branding: ogni contenuto deve avere un ritorno, anche nel medio-lungo periodo.
La strategia prima di tutto
Per creare contenuti che vendono, dobbiamo partire da una strategia chiara:
-Conoscere il nostro pubblico: quali sono i suoi problemi, dubbi, desideri?
-Mappare il customer journey: quali contenuti servono nei diversi momenti del processo d’acquisto?
-Misurare i risultati: non solo visualizzazioni, ma tasso di clic, tempo speso, richieste generate.
Noi imprenditori dobbiamo smettere di creare contenuti solo “per esserci” o “perché si usa fare così”. Ogni contenuto deve essere un passo verso un obiettivo concreto. Piacere è un mezzo. Vendere è il fine. E con il giusto equilibrio tra creatività, strategia e dati, possiamo fare entrambe le cose.
#ContentMarketing #VenditeOnline #StrategiaDigitale #PMI #ContenutiEfficaci #MarketingCheFunziona #LeadGeneration #Copywriting #SocialMediaStrategy #ComunicazioneCheConvince
Negli ultimi anni abbiamo imparato a comunicare di più e meglio. Abbiamo aperto pagine social, creato newsletter, aggiornato siti web. Ma c’è una domanda che dovremmo porci più spesso: i nostri contenuti stanno davvero aiutando a vendere o si limitano a raccogliere like?
Perché sì, è bello vedere un post con tanti cuoricini o commenti entusiasti. Ma se alla fine della fiera non genera contatti, richieste o vendite… abbiamo solo intrattenuto, non convertito.
La differenza tra attenzione e azione
La sfida oggi non è solo catturare l’attenzione: è trasformare quell’attenzione in interesse concreto e poi in acquisto. I contenuti che funzionano davvero sono quelli che parlano al cliente giusto, nel momento giusto, con il messaggio giusto. Non basta piacere: dobbiamo essere utili, rilevanti e persuasivi.
Cosa rende un contenuto “vendibile”?
Abbiamo individuato alcune caratteristiche chiave che rendono un contenuto capace non solo di attirare, ma anche di guidare alla conversione:
-Parla al bisogno, non solo al gusto: chi legge deve riconoscersi nel problema e intuire subito il valore della soluzione che offriamo.
-Usa la prova sociale: recensioni, testimonianze, numeri reali. Le persone si fidano di chi è già passato da dove sono loro ora.
-Inserisce call to action chiare: “Scopri di più”, “Richiedi un preventivo”, “Contattaci oggi”. Se non diciamo cosa fare dopo… non lo faranno.
-È coerente con l’obiettivo commerciale: ogni contenuto deve avere un ruolo nel percorso del cliente: informare, coinvolgere, convincere o far agire.
-Rispetta il tono del brand, ma con un pizzico di urgenza: chi legge deve sentire che il momento di agire è ora, non domani.
I contenuti “belli” non bastano
Un video ben girato, un carosello curato o un copy spiritoso possono anche diventare virali. Ma se non portano traffico qualificato, contatti o richieste, non stanno lavorando per il business. Noi PMI non possiamo permetterci di investire tempo e risorse solo per fare branding: ogni contenuto deve avere un ritorno, anche nel medio-lungo periodo.
La strategia prima di tutto
Per creare contenuti che vendono, dobbiamo partire da una strategia chiara:
-Conoscere il nostro pubblico: quali sono i suoi problemi, dubbi, desideri?
-Mappare il customer journey: quali contenuti servono nei diversi momenti del processo d’acquisto?
-Misurare i risultati: non solo visualizzazioni, ma tasso di clic, tempo speso, richieste generate.
Noi imprenditori dobbiamo smettere di creare contenuti solo “per esserci” o “perché si usa fare così”. Ogni contenuto deve essere un passo verso un obiettivo concreto. Piacere è un mezzo. Vendere è il fine. E con il giusto equilibrio tra creatività, strategia e dati, possiamo fare entrambe le cose.
#ContentMarketing #VenditeOnline #StrategiaDigitale #PMI #ContenutiEfficaci #MarketingCheFunziona #LeadGeneration #Copywriting #SocialMediaStrategy #ComunicazioneCheConvince
Come creare contenuti che vendono, non solo che piacciono
Negli ultimi anni abbiamo imparato a comunicare di più e meglio. Abbiamo aperto pagine social, creato newsletter, aggiornato siti web. Ma c’è una domanda che dovremmo porci più spesso: i nostri contenuti stanno davvero aiutando a vendere o si limitano a raccogliere like?
Perché sì, è bello vedere un post con tanti cuoricini o commenti entusiasti. Ma se alla fine della fiera non genera contatti, richieste o vendite… abbiamo solo intrattenuto, non convertito.
La differenza tra attenzione e azione
La sfida oggi non è solo catturare l’attenzione: è trasformare quell’attenzione in interesse concreto e poi in acquisto. I contenuti che funzionano davvero sono quelli che parlano al cliente giusto, nel momento giusto, con il messaggio giusto. Non basta piacere: dobbiamo essere utili, rilevanti e persuasivi.
Cosa rende un contenuto “vendibile”?
Abbiamo individuato alcune caratteristiche chiave che rendono un contenuto capace non solo di attirare, ma anche di guidare alla conversione:
-Parla al bisogno, non solo al gusto: chi legge deve riconoscersi nel problema e intuire subito il valore della soluzione che offriamo.
-Usa la prova sociale: recensioni, testimonianze, numeri reali. Le persone si fidano di chi è già passato da dove sono loro ora.
-Inserisce call to action chiare: “Scopri di più”, “Richiedi un preventivo”, “Contattaci oggi”. Se non diciamo cosa fare dopo… non lo faranno.
-È coerente con l’obiettivo commerciale: ogni contenuto deve avere un ruolo nel percorso del cliente: informare, coinvolgere, convincere o far agire.
-Rispetta il tono del brand, ma con un pizzico di urgenza: chi legge deve sentire che il momento di agire è ora, non domani.
I contenuti “belli” non bastano
Un video ben girato, un carosello curato o un copy spiritoso possono anche diventare virali. Ma se non portano traffico qualificato, contatti o richieste, non stanno lavorando per il business. Noi PMI non possiamo permetterci di investire tempo e risorse solo per fare branding: ogni contenuto deve avere un ritorno, anche nel medio-lungo periodo.
La strategia prima di tutto
Per creare contenuti che vendono, dobbiamo partire da una strategia chiara:
-Conoscere il nostro pubblico: quali sono i suoi problemi, dubbi, desideri?
-Mappare il customer journey: quali contenuti servono nei diversi momenti del processo d’acquisto?
-Misurare i risultati: non solo visualizzazioni, ma tasso di clic, tempo speso, richieste generate.
Noi imprenditori dobbiamo smettere di creare contenuti solo “per esserci” o “perché si usa fare così”. Ogni contenuto deve essere un passo verso un obiettivo concreto. Piacere è un mezzo. Vendere è il fine. E con il giusto equilibrio tra creatività, strategia e dati, possiamo fare entrambe le cose.
#ContentMarketing #VenditeOnline #StrategiaDigitale #PMI #ContenutiEfficaci #MarketingCheFunziona #LeadGeneration #Copywriting #SocialMediaStrategy #ComunicazioneCheConvince
0 Commenti
0 Condivisioni
96 Viste
0 Recensioni