• Collaborazioni Internazionali: Come Trovare Brand Globali da Promuovere

    Nel collaborare con brand sia nazionali che internazionali. So bene che trovare partner globali può sembrare una sfida, ma con la giusta strategia è assolutamente fattibile e può portare grandi opportunità di crescita e visibilità.

    1. Definisci chiaramente il tuo valore e la tua nicchia
    Prima di contattare brand internazionali, è fondamentale sapere chi sei come creator e quale valore unico puoi offrire. Ho sempre focalizzato il mio lavoro su una nicchia precisa, perché i brand cercano collaboratori che parlino a un pubblico specifico e interessato.

    2. Crea un media kit professionale e aggiornato
    Un media kit ben strutturato è il tuo biglietto da visita. Deve contenere dati sul tuo pubblico, statistiche di engagement, esempi di collaborazioni passate e i tuoi contatti. Questo aiuta i brand a valutare rapidamente se sei il partner giusto.

    3. Utilizza piattaforme dedicate al influencer marketing internazionale
    Strumenti come Upfluence, Traackr, AspireIQ o Influencity sono ottimi per entrare in contatto con brand globali. Io li uso regolarmente per scoprire opportunità mirate e facilitare la gestione delle campagne.

    4. Partecipa a eventi e fiere di settore
    Eventi digitali o fisici dedicati al marketing e all’influencer marketing sono occasioni preziose per fare networking e presentarti direttamente ai brand internazionali. Durante questi momenti, costruisco relazioni autentiche che spesso si trasformano in collaborazioni.

    5. Sfrutta i social network e LinkedIn
    Non sottovalutare il potere di LinkedIn per creare connessioni professionali con brand manager e agenzie internazionali. Inoltre, mostrare regolarmente la tua professionalità e i tuoi successi sui social aumenta la tua visibilità agli occhi dei potenziali partner.

    6. Personalizza ogni proposta di collaborazione
    Quando contatto un brand, evito messaggi generici. Cerco di capire la loro identità, valori e obiettivi, e propongo una collaborazione che sia win-win, specifica e rilevante. Questo approccio aumenta molto le probabilità di successo.

    Trovare collaborazioni con brand globali richiede preparazione, strategia e una comunicazione efficace. Se ti impegni a costruire una presenza professionale e a coltivare relazioni sincere, il mercato internazionale può aprirti molte porte.

    #influencermarketing #collaborazionibrand #marketinginternazionale #influencerstrategy #media kit #networking

    Collaborazioni Internazionali: Come Trovare Brand Globali da Promuovere Nel collaborare con brand sia nazionali che internazionali. So bene che trovare partner globali può sembrare una sfida, ma con la giusta strategia è assolutamente fattibile e può portare grandi opportunità di crescita e visibilità. 1. Definisci chiaramente il tuo valore e la tua nicchia Prima di contattare brand internazionali, è fondamentale sapere chi sei come creator e quale valore unico puoi offrire. Ho sempre focalizzato il mio lavoro su una nicchia precisa, perché i brand cercano collaboratori che parlino a un pubblico specifico e interessato. 2. Crea un media kit professionale e aggiornato Un media kit ben strutturato è il tuo biglietto da visita. Deve contenere dati sul tuo pubblico, statistiche di engagement, esempi di collaborazioni passate e i tuoi contatti. Questo aiuta i brand a valutare rapidamente se sei il partner giusto. 3. Utilizza piattaforme dedicate al influencer marketing internazionale Strumenti come Upfluence, Traackr, AspireIQ o Influencity sono ottimi per entrare in contatto con brand globali. Io li uso regolarmente per scoprire opportunità mirate e facilitare la gestione delle campagne. 4. Partecipa a eventi e fiere di settore Eventi digitali o fisici dedicati al marketing e all’influencer marketing sono occasioni preziose per fare networking e presentarti direttamente ai brand internazionali. Durante questi momenti, costruisco relazioni autentiche che spesso si trasformano in collaborazioni. 5. Sfrutta i social network e LinkedIn Non sottovalutare il potere di LinkedIn per creare connessioni professionali con brand manager e agenzie internazionali. Inoltre, mostrare regolarmente la tua professionalità e i tuoi successi sui social aumenta la tua visibilità agli occhi dei potenziali partner. 6. Personalizza ogni proposta di collaborazione Quando contatto un brand, evito messaggi generici. Cerco di capire la loro identità, valori e obiettivi, e propongo una collaborazione che sia win-win, specifica e rilevante. Questo approccio aumenta molto le probabilità di successo. Trovare collaborazioni con brand globali richiede preparazione, strategia e una comunicazione efficace. Se ti impegni a costruire una presenza professionale e a coltivare relazioni sincere, il mercato internazionale può aprirti molte porte. #influencermarketing #collaborazionibrand #marketinginternazionale #influencerstrategy #media kit #networking
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  • Come impostare un business plan se sei un influencer (e perché dovresti farlo)

    Quando ho iniziato come influencer, ero super concentrata sui contenuti: creare post, storie, video e aumentare i follower. Ma non avevo una vera strategia di business alle spalle.

    Col tempo ho capito che, per trasformare la passione in un lavoro stabile e sostenibile, serve molto di più di qualche post sponsorizzato o collaborazione occasionale. Serve un business plan.

    Se anche tu pensi che “business plan” sia roba solo per grandi aziende, ti dico: ti sbagli di grosso. Anche un influencer deve sapere dove sta andando, come guadagnerà e come crescerà nel tempo.

    Ecco come ho impostato il mio primo business plan e perché te lo consiglio.

    1. Definisci il tuo obiettivo chiaro e misurabile
    Non basta “voglio guadagnare di più”.
    Io ho scelto un obiettivo specifico: aumentare il mio fatturato del 30% in 12 mesi, diversificando le fonti di guadagno.
    Un obiettivo preciso ti dà una direzione e ti motiva.

    2. Analizza il tuo pubblico e la tua nicchia
    Chi ti segue? Che problemi o desideri ha?
    Io ho studiato bene la mia community, per capire quali servizi o prodotti potevano interessarli davvero.
    Conoscere la tua nicchia ti permette di creare offerte su misura.

    3. Elenca le fonti di guadagno attuali e potenziali
    Non affidarti solo ai post sponsorizzati.
    Io ho inserito nel business plan tutte le possibilità: collaborazioni, corsi online, affiliate marketing, eventi, vendita di prodotti.
    Questo ti aiuta a diversificare e a capire dove investire tempo e risorse.

    4. Stabilisci un budget e pianifica le spese
    Anche per un influencer, investire è fondamentale: in attrezzatura, formazione, marketing, collaborazioni con professionisti.
    Ho calcolato quanto potevo investire e quali spese erano prioritarie per far crescere il mio business.

    5. Crea un piano operativo con scadenze e attività
    Un piano senza azioni rimane teoria.
    Ho scritto cosa fare, quando e con quali priorità: lancio di un corso, campagne social, networking, aggiornamento sito web.
    Questo mi ha aiutato a mantenere il focus.

    6. Monitora e adatta
    Un business plan non è scolpito nella pietra.
    Ogni mese controllo i risultati, vedo cosa funziona e cosa no, e aggiusto la rotta.
    È un documento vivo, che cresce con te.

    Perché un business plan ti fa diventare un’imprenditrice digitale
    Avere un business plan ti permette di prendere decisioni consapevoli, evitare sprechi di tempo e denaro, e guardare al futuro con più sicurezza.
    Io ho iniziato a considerarmi una vera imprenditrice digitale quando ho capito che il mio lavoro online aveva bisogno di strategia, organizzazione e visione.

    Se vuoi trasformare la tua passione in un progetto solido e duraturo, fare un business plan è il primo passo concreto da fare.

    #businessplan #imprenditricedigitale #influencerstrategy #personalbranding #digitalbusiness #monetizzazioneonline #imprenditoriafemminile #impresaBiz #crecitasocial #marketingdigitale #strategiadigitale

    Come impostare un business plan se sei un influencer (e perché dovresti farlo) Quando ho iniziato come influencer, ero super concentrata sui contenuti: creare post, storie, video e aumentare i follower. Ma non avevo una vera strategia di business alle spalle. Col tempo ho capito che, per trasformare la passione in un lavoro stabile e sostenibile, serve molto di più di qualche post sponsorizzato o collaborazione occasionale. Serve un business plan. Se anche tu pensi che “business plan” sia roba solo per grandi aziende, ti dico: ti sbagli di grosso. Anche un influencer deve sapere dove sta andando, come guadagnerà e come crescerà nel tempo. Ecco come ho impostato il mio primo business plan e perché te lo consiglio. 1. Definisci il tuo obiettivo chiaro e misurabile Non basta “voglio guadagnare di più”. Io ho scelto un obiettivo specifico: aumentare il mio fatturato del 30% in 12 mesi, diversificando le fonti di guadagno. Un obiettivo preciso ti dà una direzione e ti motiva. 2. Analizza il tuo pubblico e la tua nicchia Chi ti segue? Che problemi o desideri ha? Io ho studiato bene la mia community, per capire quali servizi o prodotti potevano interessarli davvero. Conoscere la tua nicchia ti permette di creare offerte su misura. 3. Elenca le fonti di guadagno attuali e potenziali Non affidarti solo ai post sponsorizzati. Io ho inserito nel business plan tutte le possibilità: collaborazioni, corsi online, affiliate marketing, eventi, vendita di prodotti. Questo ti aiuta a diversificare e a capire dove investire tempo e risorse. 4. Stabilisci un budget e pianifica le spese Anche per un influencer, investire è fondamentale: in attrezzatura, formazione, marketing, collaborazioni con professionisti. Ho calcolato quanto potevo investire e quali spese erano prioritarie per far crescere il mio business. 5. Crea un piano operativo con scadenze e attività Un piano senza azioni rimane teoria. Ho scritto cosa fare, quando e con quali priorità: lancio di un corso, campagne social, networking, aggiornamento sito web. Questo mi ha aiutato a mantenere il focus. 6. Monitora e adatta Un business plan non è scolpito nella pietra. Ogni mese controllo i risultati, vedo cosa funziona e cosa no, e aggiusto la rotta. È un documento vivo, che cresce con te. Perché un business plan ti fa diventare un’imprenditrice digitale Avere un business plan ti permette di prendere decisioni consapevoli, evitare sprechi di tempo e denaro, e guardare al futuro con più sicurezza. Io ho iniziato a considerarmi una vera imprenditrice digitale quando ho capito che il mio lavoro online aveva bisogno di strategia, organizzazione e visione. Se vuoi trasformare la tua passione in un progetto solido e duraturo, fare un business plan è il primo passo concreto da fare. #businessplan #imprenditricedigitale #influencerstrategy #personalbranding #digitalbusiness #monetizzazioneonline #imprenditoriafemminile #impresaBiz #crecitasocial #marketingdigitale #strategiadigitale
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  • Come Ho Triplicato la Mia Community in 6 Mesi (Senza Fare Adv)
    Se mi avessero detto sei mesi fa che sarei riuscita a triplicare la mia community senza spendere un euro in pubblicità, non ci avrei creduto. E invece è successo.
    La crescita organica è possibile, ma serve strategia, pazienza e tanto lavoro autentico. Ecco cosa ho fatto davvero.

    1. Ho Smesso di Inseguire i Numeri e Ho Iniziato a Costruire Relazioni
    Non si tratta di avere tanti follower, ma di avere follower veri, coinvolti e interessati a ciò che condivido. Ho passato più tempo a rispondere ai messaggi, commentare i post, partecipare alle conversazioni.
    Ho creato una community dove ci si sente ascoltati e valorizzati.

    2. Ho Usato il Potere del Contenuto Valore
    Non pubblico mai per pubblicare. Ogni post, reel o story ha uno scopo: educare, ispirare o intrattenere.
    Ho studiato cosa interessa davvero al mio pubblico e ho creato contenuti su misura. Il risultato? Maggiore engagement e condivisioni spontanee.

    3. Ho Sfruttato le Collaborazioni Strategiche
    Non parlo di grandi nomi, ma di collaborazioni mirate con creator e brand che condividono la mia visione e i miei valori.
    Queste collaborazioni hanno ampliato la mia audience in modo organico e sincero, senza forzature.

    4. Ho Sfruttato i Formati che Funzionano (E Mi Sono Sperimentata)
    Non ho paura di provare nuovi formati, dai reel alle dirette, dai podcast ai caroselli.
    Ho scoperto che diversificare la comunicazione aiuta a raggiungere più persone, mantenendo alta l’attenzione.

    5. Ho Monitorato e Adattato la Mia Strategia
    Niente è scolpito nella pietra. Ogni settimana guardo i dati, ascolto i feedback e aggiusto il tiro.
    È un processo dinamico che richiede flessibilità, ma anche costanza.

    Triplicare la community senza investire in adv non è un colpo di fortuna, è il frutto di scelte consapevoli e di un lavoro quotidiano.

    Se anche tu vuoi crescere con il cuore e la strategia, comincia da qui.

    #CrescitaOrganica #CommunityBuilding #InfluencerStrategy #NoAdv #ContentMarketing #CreatorLife #PersonalBranding #ImpresaBiz #SocialMediaGrowth #VitaDaInfluencer

    Come Ho Triplicato la Mia Community in 6 Mesi (Senza Fare Adv) Se mi avessero detto sei mesi fa che sarei riuscita a triplicare la mia community senza spendere un euro in pubblicità, non ci avrei creduto. E invece è successo. La crescita organica è possibile, ma serve strategia, pazienza e tanto lavoro autentico. Ecco cosa ho fatto davvero. 1. Ho Smesso di Inseguire i Numeri e Ho Iniziato a Costruire Relazioni Non si tratta di avere tanti follower, ma di avere follower veri, coinvolti e interessati a ciò che condivido. Ho passato più tempo a rispondere ai messaggi, commentare i post, partecipare alle conversazioni. Ho creato una community dove ci si sente ascoltati e valorizzati. 2. Ho Usato il Potere del Contenuto Valore Non pubblico mai per pubblicare. Ogni post, reel o story ha uno scopo: educare, ispirare o intrattenere. Ho studiato cosa interessa davvero al mio pubblico e ho creato contenuti su misura. Il risultato? Maggiore engagement e condivisioni spontanee. 3. Ho Sfruttato le Collaborazioni Strategiche Non parlo di grandi nomi, ma di collaborazioni mirate con creator e brand che condividono la mia visione e i miei valori. Queste collaborazioni hanno ampliato la mia audience in modo organico e sincero, senza forzature. 4. Ho Sfruttato i Formati che Funzionano (E Mi Sono Sperimentata) Non ho paura di provare nuovi formati, dai reel alle dirette, dai podcast ai caroselli. Ho scoperto che diversificare la comunicazione aiuta a raggiungere più persone, mantenendo alta l’attenzione. 5. Ho Monitorato e Adattato la Mia Strategia Niente è scolpito nella pietra. Ogni settimana guardo i dati, ascolto i feedback e aggiusto il tiro. È un processo dinamico che richiede flessibilità, ma anche costanza. Triplicare la community senza investire in adv non è un colpo di fortuna, è il frutto di scelte consapevoli e di un lavoro quotidiano. Se anche tu vuoi crescere con il cuore e la strategia, comincia da qui. #CrescitaOrganica #CommunityBuilding #InfluencerStrategy #NoAdv #ContentMarketing #CreatorLife #PersonalBranding #ImpresaBiz #SocialMediaGrowth #VitaDaInfluencer
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  • Come uso Pinterest per generare traffico al mio brand personale

    Instagram è bello, TikTok è dinamico, ma il mio vero alleato silenzioso è Pinterest. È lì che creo contenuti “evergreen”, quelli che continuano a portare traffico anche mesi dopo la pubblicazione.
    Pinterest non è solo una bacheca di ispirazioni visive: è un vero e proprio motore di ricerca visivo. E se lo usi bene, può diventare una delle fonti più potenti per far crescere il tuo brand personale, soprattutto se hai un blog, un sito o prodotti da promuovere.

    Ecco come l’ho fatto io.

    1. Ho cambiato il mio approccio: da social a SEO
    Pinterest non funziona come Instagram. Qui il focus è sulla ricerca, non sull’engagement istantaneo. Ho iniziato a:
    -usare parole chiave nei titoli e nelle descrizioni dei Pin,
    -creare bacheche tematiche per i miei contenuti (es. "Beauty naturale", "Consigli per influencer", "Outfit sostenibili"),
    -pensare ai Pin come contenuti che devono essere trovati, non solo guardati.

    2. Ho creato grafiche verticali, chiare e cliccabili
    Pinterest premia i formati verticali (1000x1500 px è perfetto). Ho iniziato a progettare Pin con:
    -titoli brevi e accattivanti,
    -colori coerenti con la mia brand identity,
    -call to action chiare (es. “Scopri la guida”, “Leggi ora”, “Salva per dopo”).
    Uso strumenti come Canva per velocizzare il processo, partendo da template ottimizzati.

    3. Ogni contenuto punta a qualcosa
    Ogni Pin porta a una destinazione utile: il mio blog, la mia newsletter, una pagina prodotto o un lead magnet.
    Pinterest genera traffico reale e misurabile — e io lo converto in iscritti, clienti, community.

    4. Riutilizzo i contenuti: un post = più Pin
    Un singolo post del blog può diventare:

    3 Pin con titoli diversi,
    -1 infografica,
    -1 Pin video (sì, Pinterest supporta i video!),
    -1 citazione grafica.
    Questo mi permette di massimizzare la visibilità senza creare nuovi contenuti ogni giorno.

    5. Analizzo, ottimizzo, ripubblico
    Uso Pinterest Analytics per capire:
    -quali Pin portano più clic,
    -quali bacheche convertono di più,
    -quali titoli funzionano meglio.
    E poi? Li ripubblico con varianti. Pinterest ama i contenuti nuovi… anche se sono rielaborazioni intelligenti di quelli vecchi.

    Pinterest è il mio compagno silenzioso: non fa rumore, ma lavora per me ogni giorno, anche quando non sono online.
    Se stai costruendo un brand personale, trascurarlo è un’occasione persa. E non servono milioni di follower: basta coerenza, strategia e contenuti utili.

    #PinterestMarketing #BrandPersonale #InfluencerStrategy #ContentMarketing #TrafficoOrganico #ImpresaDigitale #ImpresaBiz
    📌 Come uso Pinterest per generare traffico al mio brand personale Instagram è bello, TikTok è dinamico, ma il mio vero alleato silenzioso è Pinterest. È lì che creo contenuti “evergreen”, quelli che continuano a portare traffico anche mesi dopo la pubblicazione. Pinterest non è solo una bacheca di ispirazioni visive: è un vero e proprio motore di ricerca visivo. E se lo usi bene, può diventare una delle fonti più potenti per far crescere il tuo brand personale, soprattutto se hai un blog, un sito o prodotti da promuovere. Ecco come l’ho fatto io. 🎯 1. Ho cambiato il mio approccio: da social a SEO Pinterest non funziona come Instagram. Qui il focus è sulla ricerca, non sull’engagement istantaneo. Ho iniziato a: -usare parole chiave nei titoli e nelle descrizioni dei Pin, -creare bacheche tematiche per i miei contenuti (es. "Beauty naturale", "Consigli per influencer", "Outfit sostenibili"), -pensare ai Pin come contenuti che devono essere trovati, non solo guardati. 🖼️ 2. Ho creato grafiche verticali, chiare e cliccabili Pinterest premia i formati verticali (1000x1500 px è perfetto). Ho iniziato a progettare Pin con: -titoli brevi e accattivanti, -colori coerenti con la mia brand identity, -call to action chiare (es. “Scopri la guida”, “Leggi ora”, “Salva per dopo”). Uso strumenti come Canva per velocizzare il processo, partendo da template ottimizzati. 🔗 3. Ogni contenuto punta a qualcosa Ogni Pin porta a una destinazione utile: il mio blog, la mia newsletter, una pagina prodotto o un lead magnet. Pinterest genera traffico reale e misurabile — e io lo converto in iscritti, clienti, community. 🔁 4. Riutilizzo i contenuti: un post = più Pin Un singolo post del blog può diventare: 3 Pin con titoli diversi, -1 infografica, -1 Pin video (sì, Pinterest supporta i video!), -1 citazione grafica. Questo mi permette di massimizzare la visibilità senza creare nuovi contenuti ogni giorno. 📊 5. Analizzo, ottimizzo, ripubblico Uso Pinterest Analytics per capire: -quali Pin portano più clic, -quali bacheche convertono di più, -quali titoli funzionano meglio. E poi? Li ripubblico con varianti. Pinterest ama i contenuti nuovi… anche se sono rielaborazioni intelligenti di quelli vecchi. ✅ Pinterest è il mio compagno silenzioso: non fa rumore, ma lavora per me ogni giorno, anche quando non sono online. Se stai costruendo un brand personale, trascurarlo è un’occasione persa. E non servono milioni di follower: basta coerenza, strategia e contenuti utili. #PinterestMarketing #BrandPersonale #InfluencerStrategy #ContentMarketing #TrafficoOrganico #ImpresaDigitale #ImpresaBiz
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  • Pre-lancio, live launch, post-lancio: le 3 fasi (e gli strumenti che uso) per un lancio social di successo

    Negli ultimi anni ho lanciato servizi, collaborazioni, progetti personali… tutto solo attraverso i social. Niente agenzie. Nessuna pubblicità tradizionale. Solo strategie organiche, autenticità e relazione con la mia community.

    Oggi ti porto dietro le quinte di come affronto un lancio, diviso in 3 fasi: pre-lancio, live launch, post-lancio. Ti spiego cosa faccio, quali strumenti uso e cosa ho imparato sulla mia pelle.

    1. Pre-lancio – Creare aspettativa (senza spoilerare tutto)
    Questa è la fase più importante. Il pre-lancio prepara il terreno: devi far venire voglia prima ancora che il prodotto sia pronto.

    Cosa faccio:

    -Inizio a parlare del “problema” che il mio prodotto risolve, senza svelare subito cos’è.
    -Mostro il dietro le quinte: idee, schizzi, momenti reali di lavoro.
    -Coinvolgo la community con sondaggi, box domande e teaser visivi.
    -Creo una lista d’attesa o una newsletter esclusiva.

    Strumenti che uso:

    -Instagram Stories per teasing e interazione
    -Reel per emozionare e incuriosire
    -Canva + Notion per pianificare contenuti e mood
    -Linktree o Beacons per raccogliere iscrizioni al pre-lancio
    Obiettivo: creare hype, curiosità e senso di appartenenza.

    2. Live Launch – È il momento di brillare (ma con empatia)
    Il giorno del lancio non si “vende” soltanto. Si celebra. È un momento emotivo, di connessione con chi ti ha seguita fin lì.

    Cosa faccio:
    -Faccio una live per presentare ufficialmente il prodotto o servizio.
    -Racconto la storia dietro al progetto: perché l’ho creato, cosa significa per me.
    -Condivido le prime reazioni e recensioni, anche in tempo reale.
    -Creo una promozione valida solo per chi compra entro le prime 24/48h.

    Strumenti che uso:
    -Instagram Live / TikTok Live
    -Stories + sticker “Acquista ora”
    -Reel + caroselli informativi
    -Direct e DM personalizzati per chi ha mostrato interesse
    Obiettivo: convertire l’interesse in azione, senza pressione e con autenticità.

    3. Post-lancio – Ascolta, migliora, rafforza la relazione
    Il lavoro vero comincia dopo il lancio. I contenuti post-lancio servono a consolidare la fiducia, stimolare il passaparola e ottenere feedback utilissimi.

    Cosa faccio:
    -Ricondivido le prime testimonianze e tag di chi ha acquistato.
    -Chiedo feedback sinceri (e li rendo visibili).
    -Pubblico contenuti tutorial su come usare il prodotto o ottenere il massimo dal servizio.
    -Ringrazio. Sempre. Anche pubblicamente.

    Strumenti che uso:
    -Instagram Highlights dedicati al progetto
    -Mail post-vendita per chi ha acquistato (uso MailerLite)
    -Q&A post-lancio nelle stories
    -Canva per creare contenuti educativi e celebrativi
    Obiettivo: rafforzare la fiducia e trasformare i clienti in ambasciatori del brand.

    Cosa ho imparato?
    Che un lancio efficace non si improvvisa. Ma non serve nemmeno essere perfette o avere un team enorme. Se c’è autenticità, chiarezza e strategia, i social possono diventare un canale potentissimo.

    Non dimenticare mai: la tua community è il tuo miglior alleato. Se li ascolti, li coinvolgi e li rispetti, ti seguiranno ovunque.

    Hashtag utili per raccontare il tuo lancio:
    #SocialLaunch #PreLancio #LancioDigitale #LiveLaunch #PostLancio #MarketingOrganico #CommunityFirst #LancioSuiSocial #PersonalBranding #InfluencerStrategy

    🚀 Pre-lancio, live launch, post-lancio: le 3 fasi (e gli strumenti che uso) per un lancio social di successo Negli ultimi anni ho lanciato servizi, collaborazioni, progetti personali… tutto solo attraverso i social. Niente agenzie. Nessuna pubblicità tradizionale. Solo strategie organiche, autenticità e relazione con la mia community. Oggi ti porto dietro le quinte di come affronto un lancio, diviso in 3 fasi: pre-lancio, live launch, post-lancio. Ti spiego cosa faccio, quali strumenti uso e cosa ho imparato sulla mia pelle. ⏳ 1. Pre-lancio – Creare aspettativa (senza spoilerare tutto) Questa è la fase più importante. Il pre-lancio prepara il terreno: devi far venire voglia prima ancora che il prodotto sia pronto. Cosa faccio: -Inizio a parlare del “problema” che il mio prodotto risolve, senza svelare subito cos’è. -Mostro il dietro le quinte: idee, schizzi, momenti reali di lavoro. -Coinvolgo la community con sondaggi, box domande e teaser visivi. -Creo una lista d’attesa o una newsletter esclusiva. Strumenti che uso: -Instagram Stories per teasing e interazione -Reel per emozionare e incuriosire -Canva + Notion per pianificare contenuti e mood -Linktree o Beacons per raccogliere iscrizioni al pre-lancio 🎯 Obiettivo: creare hype, curiosità e senso di appartenenza. 🎥 2. Live Launch – È il momento di brillare (ma con empatia) Il giorno del lancio non si “vende” soltanto. Si celebra. È un momento emotivo, di connessione con chi ti ha seguita fin lì. Cosa faccio: -Faccio una live per presentare ufficialmente il prodotto o servizio. -Racconto la storia dietro al progetto: perché l’ho creato, cosa significa per me. -Condivido le prime reazioni e recensioni, anche in tempo reale. -Creo una promozione valida solo per chi compra entro le prime 24/48h. Strumenti che uso: -Instagram Live / TikTok Live -Stories + sticker “Acquista ora” -Reel + caroselli informativi -Direct e DM personalizzati per chi ha mostrato interesse 🎯 Obiettivo: convertire l’interesse in azione, senza pressione e con autenticità. 📈 3. Post-lancio – Ascolta, migliora, rafforza la relazione Il lavoro vero comincia dopo il lancio. I contenuti post-lancio servono a consolidare la fiducia, stimolare il passaparola e ottenere feedback utilissimi. Cosa faccio: -Ricondivido le prime testimonianze e tag di chi ha acquistato. -Chiedo feedback sinceri (e li rendo visibili). -Pubblico contenuti tutorial su come usare il prodotto o ottenere il massimo dal servizio. -Ringrazio. Sempre. Anche pubblicamente. Strumenti che uso: -Instagram Highlights dedicati al progetto -Mail post-vendita per chi ha acquistato (uso MailerLite) -Q&A post-lancio nelle stories -Canva per creare contenuti educativi e celebrativi 🎯 Obiettivo: rafforzare la fiducia e trasformare i clienti in ambasciatori del brand. 💡 Cosa ho imparato? Che un lancio efficace non si improvvisa. Ma non serve nemmeno essere perfette o avere un team enorme. Se c’è autenticità, chiarezza e strategia, i social possono diventare un canale potentissimo. Non dimenticare mai: la tua community è il tuo miglior alleato. Se li ascolti, li coinvolgi e li rispetti, ti seguiranno ovunque. Hashtag utili per raccontare il tuo lancio: #SocialLaunch #PreLancio #LancioDigitale #LiveLaunch #PostLancio #MarketingOrganico #CommunityFirst #LancioSuiSocial #PersonalBranding #InfluencerStrategy
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  • Strumenti professionali per influencer: analytics, CRM, tool di editing e automazione

    Nel mio percorso da influencer, ho imparato quanto sia importante utilizzare strumenti professionali per ottimizzare la gestione dei miei canali, migliorare le performance delle campagne e offrire contenuti di qualità. Oggi, vorrei condividere con te gli strumenti che mi hanno permesso di crescere e rendere il mio lavoro più efficiente e organizzato. Questi strumenti spaziano dall'analisi dei dati alle automazioni, fino alla creazione di contenuti visivi, per consentire a ogni influencer di gestire il proprio brand in modo professionale.

    1. Analytics: Monitorare e Ottimizzare
    I dati sono fondamentali per migliorare la performance delle campagne. Ecco alcuni strumenti che utilizzo:
    -Hootsuite: Gestione dei social e analisi delle performance dei post. Consigliato per chi vuole monitorare e migliorare la propria presenza online.
    -Sprout Social: Monitoraggio di crescita, engagement e analisi della concorrenza.
    -Modash: Analisi del ritorno sugli investimenti (ROI) delle collaborazioni.

    2. CRM: Gestire Relazioni e Collaborazioni
    Gestire i rapporti con brand e follower è cruciale. Alcuni dei CRM che uso:
    -Upfluence: Permette di monitorare i follower e selezionare quelli più adatti per collaborazioni.
    -CreatorIQ: Perfetto per creare e gestire una rete di influencer, semplificando le attività ripetitive.
    -Brandwatch Influence: Ottimizza la gestione delle collaborazioni e offre analisi avanzate.

    3. Editing: Creare Contenuti di Alta Qualità
    I contenuti sono al centro del mio lavoro. Gli strumenti che uso per creare contenuti visivi:
    -Canva AI: Crea grafiche creative per social media in modo semplice e veloce.
    -Adobe Creative Cloud: Strumento principale per foto e video professionali.

    4. Automazione: Ottimizzare i Processi
    L'automazione semplifica i processi quotidiani, lasciandomi più tempo per la parte creativa:
    -Zapier: Automatizza operazioni come l'aggiornamento dell'inventario o l'invio di email.
    -HubSpot: Gestione dei lead, automazione dei flussi di lavoro e miglioramento della comunicazione con follower e brand.

    Se vuoi crescere come influencer, investire in strumenti professionali è essenziale. Integrando questi strumenti, puoi ottimizzare ogni aspetto del tuo lavoro, dalla gestione dei contenuti alle collaborazioni, fino all’automazione delle attività quotidiane. #InfluencerMarketing #SocialMediaTools #BrandGrowth #Productivity #ContentCreation #InfluencerStrategy

    Se desideri crescere come influencer e gestire il tuo brand in modo più professionale, l'uso degli strumenti giusti è fondamentale. Ogni strumento ha il suo valore, ma l'integrazione di tutti ti permette di ottimizzare ogni aspetto del tuo lavoro, dalle analisi delle performance alla creazione di contenuti, fino alla gestione delle collaborazioni. Se stai cercando di fare il prossimo passo nella tua carriera da influencer, investi in strumenti professionali che ti consentano di risparmiare tempo, migliorare la qualità e massimizzare i tuoi guadagni.

    Investire nella tecnologia giusta è una delle scelte più intelligenti che un influencer può fare. All'inizio può sembrare un passo difficile, ma a lungo termine farà la differenza nel costruire un brand solido e sostenibile.

    #InfluencerMarketing #ToolsForInfluencers #SocialMediaAnalytics #ContentCreation #Branding #MarketingTools #SocialMedia #InfluencerGrowth #DigitalMarketing #Automazione
    Strumenti professionali per influencer: analytics, CRM, tool di editing e automazione 📊📈 Nel mio percorso da influencer, ho imparato quanto sia importante utilizzare strumenti professionali per ottimizzare la gestione dei miei canali, migliorare le performance delle campagne e offrire contenuti di qualità. Oggi, vorrei condividere con te gli strumenti che mi hanno permesso di crescere e rendere il mio lavoro più efficiente e organizzato. Questi strumenti spaziano dall'analisi dei dati alle automazioni, fino alla creazione di contenuti visivi, per consentire a ogni influencer di gestire il proprio brand in modo professionale. 1. Analytics: Monitorare e Ottimizzare 📊🔍 I dati sono fondamentali per migliorare la performance delle campagne. Ecco alcuni strumenti che utilizzo: -Hootsuite: Gestione dei social e analisi delle performance dei post. Consigliato per chi vuole monitorare e migliorare la propria presenza online. ⏰ -Sprout Social: Monitoraggio di crescita, engagement e analisi della concorrenza. 📱 -Modash: Analisi del ritorno sugli investimenti (ROI) delle collaborazioni. 📈 2. CRM: Gestire Relazioni e Collaborazioni 🤝💬 Gestire i rapporti con brand e follower è cruciale. Alcuni dei CRM che uso: -Upfluence: Permette di monitorare i follower e selezionare quelli più adatti per collaborazioni. 🤩 -CreatorIQ: Perfetto per creare e gestire una rete di influencer, semplificando le attività ripetitive. 📑 -Brandwatch Influence: Ottimizza la gestione delle collaborazioni e offre analisi avanzate. 🌍 3. Editing: Creare Contenuti di Alta Qualità 🎨📸 I contenuti sono al centro del mio lavoro. Gli strumenti che uso per creare contenuti visivi: -Canva AI: Crea grafiche creative per social media in modo semplice e veloce. 💡 -Adobe Creative Cloud: Strumento principale per foto e video professionali. 🎬 4. Automazione: Ottimizzare i Processi ⚙️🚀 L'automazione semplifica i processi quotidiani, lasciandomi più tempo per la parte creativa: -Zapier: Automatizza operazioni come l'aggiornamento dell'inventario o l'invio di email. ⏳ -HubSpot: Gestione dei lead, automazione dei flussi di lavoro e miglioramento della comunicazione con follower e brand. 📧 🎯 Se vuoi crescere come influencer, investire in strumenti professionali è essenziale. Integrando questi strumenti, puoi ottimizzare ogni aspetto del tuo lavoro, dalla gestione dei contenuti alle collaborazioni, fino all’automazione delle attività quotidiane. 💪 #InfluencerMarketing #SocialMediaTools #BrandGrowth #Productivity #ContentCreation #InfluencerStrategy 🎯Se desideri crescere come influencer e gestire il tuo brand in modo più professionale, l'uso degli strumenti giusti è fondamentale. Ogni strumento ha il suo valore, ma l'integrazione di tutti ti permette di ottimizzare ogni aspetto del tuo lavoro, dalle analisi delle performance alla creazione di contenuti, fino alla gestione delle collaborazioni. Se stai cercando di fare il prossimo passo nella tua carriera da influencer, investi in strumenti professionali che ti consentano di risparmiare tempo, migliorare la qualità e massimizzare i tuoi guadagni. Investire nella tecnologia giusta è una delle scelte più intelligenti che un influencer può fare. All'inizio può sembrare un passo difficile, ma a lungo termine farà la differenza nel costruire un brand solido e sostenibile. 🚀 #InfluencerMarketing #ToolsForInfluencers #SocialMediaAnalytics #ContentCreation #Branding #MarketingTools #SocialMedia #InfluencerGrowth #DigitalMarketing #Automazione
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  • Influencer Strategica: Come Definire Obiettivi di Business (Non Solo di Visibilità)
    Quando ho iniziato il mio percorso da influencer, il primo obiettivo era semplice: farmi conoscere. Più like, più follower, più visualizzazioni. Ma con il tempo ho capito che la visibilità è solo il punto di partenza. Se voglio trasformare il mio lavoro in un vero progetto imprenditoriale, devo iniziare a pensare in termini di obiettivi di business, non solo di notorietà.

    Ecco cosa ho imparato (e continuo ad applicare ogni giorno) per ragionare da imprenditrice e non solo da creator.

    1. Il ROI è più importante dei like
    Un contenuto può fare numeri pazzeschi, ma se non genera alcuna azione concreta (acquisto, iscrizione, contatto…), non porta reale valore.
    Per questo oggi valuto ogni mia attività anche in termini di ROI: ritorno sull’investimento.
    Non vuol dire solo guadagno diretto, ma anche:
    -nuovi contatti qualificati,
    -lead per collaborazioni,
    -crescita di un canale strategico (come una newsletter o una community privata).

    2. Conversioni > impression
    Gli insight sono utili, ma le conversioni raccontano un’altra storia.
    Mi chiedo sempre: quante persone hanno cliccato il link? Quanti hanno acquistato? Hanno completato il funnel?

    Lavoro per:
    -ottimizzare le call to action,
    -testare formati che generano più clic,
    -collaborare con brand su campagne performance-based, non solo di awareness.

    3. Community attiva = valore a lungo termine
    Uno degli asset più forti che ho è la mia community. Non solo follower: persone coinvolte, che interagiscono, si fidano, consigliano.
    Costruire una community attiva richiede:
    -coerenza,
    -ascolto,
    -contenuti autentici e di valore.

    E quando la community è solida, anche i risultati di business arrivano: lanci di prodotti, corsi, eventi… diventano naturali, non forzati.

    4. Da vanity metrics a metriche strategiche
    Oggi tengo sotto controllo indicatori che vanno oltre i like:
    -tasso di engagement reale (commenti, DM, salvataggi),
    -click-through rate su link esterni,
    -tempo di permanenza su contenuti educativi o di approfondimento.

    Sono numeri che aiutano a capire se sto parlando alle persone giuste, nel modo giusto.

    5. Obiettivi SMART (anche nel personal branding)
    Ogni trimestre definisco obiettivi SMART:
    -Specifici (es: aumentare del 15% la conversione su una landing page),
    -Misurabili,
    -Accessibili,
    -Rilevanti per il mio business,
    -Temporizzati (es: entro 3 mesi).

    Questo mi aiuta a restare focalizzata su ciò che conta davvero e ad allineare i contenuti agli obiettivi.

    Essere influencer oggi non basta. Se voglio costruire qualcosa di duraturo, devo essere strategica.
    La visibilità è importante, certo. Ma senza una direzione chiara e obiettivi di business, rischia di essere solo rumore di fondo.
    La vera crescita arriva quando iniziamo a ragionare come imprenditrici: con focus, intenzione e strategia.

    #InfluencerStrategy #DigitalBusiness #ROI #CommunityBuilding #PersonalBranding #ContentMarketing #ImprenditoriaDigitale
    🎯 Influencer Strategica: Come Definire Obiettivi di Business (Non Solo di Visibilità) Quando ho iniziato il mio percorso da influencer, il primo obiettivo era semplice: farmi conoscere. Più like, più follower, più visualizzazioni. Ma con il tempo ho capito che la visibilità è solo il punto di partenza. Se voglio trasformare il mio lavoro in un vero progetto imprenditoriale, devo iniziare a pensare in termini di obiettivi di business, non solo di notorietà. Ecco cosa ho imparato (e continuo ad applicare ogni giorno) per ragionare da imprenditrice e non solo da creator. 1. 💸 Il ROI è più importante dei like Un contenuto può fare numeri pazzeschi, ma se non genera alcuna azione concreta (acquisto, iscrizione, contatto…), non porta reale valore. Per questo oggi valuto ogni mia attività anche in termini di ROI: ritorno sull’investimento. Non vuol dire solo guadagno diretto, ma anche: -nuovi contatti qualificati, -lead per collaborazioni, -crescita di un canale strategico (come una newsletter o una community privata). 2. 📈 Conversioni > impression Gli insight sono utili, ma le conversioni raccontano un’altra storia. Mi chiedo sempre: quante persone hanno cliccato il link? Quanti hanno acquistato? Hanno completato il funnel? Lavoro per: -ottimizzare le call to action, -testare formati che generano più clic, -collaborare con brand su campagne performance-based, non solo di awareness. 3. 🤝 Community attiva = valore a lungo termine Uno degli asset più forti che ho è la mia community. Non solo follower: persone coinvolte, che interagiscono, si fidano, consigliano. Costruire una community attiva richiede: -coerenza, -ascolto, -contenuti autentici e di valore. E quando la community è solida, anche i risultati di business arrivano: lanci di prodotti, corsi, eventi… diventano naturali, non forzati. 4. 🧠 Da vanity metrics a metriche strategiche Oggi tengo sotto controllo indicatori che vanno oltre i like: -tasso di engagement reale (commenti, DM, salvataggi), -click-through rate su link esterni, -tempo di permanenza su contenuti educativi o di approfondimento. Sono numeri che aiutano a capire se sto parlando alle persone giuste, nel modo giusto. 5. 🎯 Obiettivi SMART (anche nel personal branding) Ogni trimestre definisco obiettivi SMART: -Specifici (es: aumentare del 15% la conversione su una landing page), -Misurabili, -Accessibili, -Rilevanti per il mio business, -Temporizzati (es: entro 3 mesi). Questo mi aiuta a restare focalizzata su ciò che conta davvero e ad allineare i contenuti agli obiettivi. Essere influencer oggi non basta. Se voglio costruire qualcosa di duraturo, devo essere strategica. La visibilità è importante, certo. Ma senza una direzione chiara e obiettivi di business, rischia di essere solo rumore di fondo. La vera crescita arriva quando iniziamo a ragionare come imprenditrici: con focus, intenzione e strategia. #InfluencerStrategy #DigitalBusiness #ROI #CommunityBuilding #PersonalBranding #ContentMarketing #ImprenditoriaDigitale 💡📊📱
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  • Espandere la propria rete professionale tramite LinkedIn e altre piattaforme: la mia esperienza da influencer

    Lavorare come influencer oggi significa molto più che pubblicare contenuti sui social. Vuol dire gestire un’attività vera e propria, costruire relazioni professionali e sviluppare nuove opportunità di collaborazione. Per questo, negli ultimi anni, ho deciso di affiancare alla mia presenza su Instagram e TikTok anche un profilo attivo su LinkedIn e su altre piattaforme professionali.

    All’inizio ero scettica. Pensavo che LinkedIn fosse uno strumento destinato solo ai professionisti “classici”. Ma mi sbagliavo. Oggi LinkedIn è uno spazio dove posso raccontare il mio lavoro con un taglio più strategico, condividere case study, parlare dei valori che guidano il mio brand personale e dialogare con agenzie, imprenditori e manager del settore digitale.

    Utilizzare LinkedIn mi ha aiutata a:
    -ricevere proposte di collaborazione da brand internazionali,
    -confrontarmi con altri professionisti della creator economy,
    -rafforzare la mia reputazione anche fuori dai canali più “visivi”.

    Ho imparato a trattare il mio profilo LinkedIn come un vero e proprio biglietto da visita: bio chiara, portfolio aggiornato, testimonianze da clienti o partner. E soprattutto, contenuti autentici ma professionali.

    In parallelo, utilizzo piattaforme come Malt o Fiverr Pro per offrire servizi di consulenza sul mondo influencer marketing, storytelling e contenuti digitali. Sono strumenti molto efficaci per far evolvere la propria attività in direzione freelance o consulenziale, anche oltre la classica sponsorizzazione.

    Il networking, per me, è diventato una parte fondamentale della mia strategia. Coltivare relazioni professionali digitali oggi è indispensabile per chi vuole trasformare la propria presenza online in un business solido, etico e sostenibile.

    #LinkedInPerInfluencer #PersonalBranding #NetworkingProfessionale #CrescitaDigitale #ImpresaDigitale #InfluencerStrategy #ProfessioneInfluencer

    Espandere la propria rete professionale tramite LinkedIn e altre piattaforme: la mia esperienza da influencer Lavorare come influencer oggi significa molto più che pubblicare contenuti sui social. Vuol dire gestire un’attività vera e propria, costruire relazioni professionali e sviluppare nuove opportunità di collaborazione. Per questo, negli ultimi anni, ho deciso di affiancare alla mia presenza su Instagram e TikTok anche un profilo attivo su LinkedIn e su altre piattaforme professionali. All’inizio ero scettica. Pensavo che LinkedIn fosse uno strumento destinato solo ai professionisti “classici”. Ma mi sbagliavo. Oggi LinkedIn è uno spazio dove posso raccontare il mio lavoro con un taglio più strategico, condividere case study, parlare dei valori che guidano il mio brand personale e dialogare con agenzie, imprenditori e manager del settore digitale. Utilizzare LinkedIn mi ha aiutata a: -ricevere proposte di collaborazione da brand internazionali, -confrontarmi con altri professionisti della creator economy, -rafforzare la mia reputazione anche fuori dai canali più “visivi”. Ho imparato a trattare il mio profilo LinkedIn come un vero e proprio biglietto da visita: bio chiara, portfolio aggiornato, testimonianze da clienti o partner. E soprattutto, contenuti autentici ma professionali. In parallelo, utilizzo piattaforme come Malt o Fiverr Pro per offrire servizi di consulenza sul mondo influencer marketing, storytelling e contenuti digitali. Sono strumenti molto efficaci per far evolvere la propria attività in direzione freelance o consulenziale, anche oltre la classica sponsorizzazione. Il networking, per me, è diventato una parte fondamentale della mia strategia. Coltivare relazioni professionali digitali oggi è indispensabile per chi vuole trasformare la propria presenza online in un business solido, etico e sostenibile. #LinkedInPerInfluencer #PersonalBranding #NetworkingProfessionale #CrescitaDigitale #ImpresaDigitale #InfluencerStrategy #ProfessioneInfluencer
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