Come uso Pinterest per generare traffico al mio brand personale
Instagram è bello, TikTok è dinamico, ma il mio vero alleato silenzioso è Pinterest. È lì che creo contenuti “evergreen”, quelli che continuano a portare traffico anche mesi dopo la pubblicazione.
Pinterest non è solo una bacheca di ispirazioni visive: è un vero e proprio motore di ricerca visivo. E se lo usi bene, può diventare una delle fonti più potenti per far crescere il tuo brand personale, soprattutto se hai un blog, un sito o prodotti da promuovere.
Ecco come l’ho fatto io.
1. Ho cambiato il mio approccio: da social a SEO
Pinterest non funziona come Instagram. Qui il focus è sulla ricerca, non sull’engagement istantaneo. Ho iniziato a:
-usare parole chiave nei titoli e nelle descrizioni dei Pin,
-creare bacheche tematiche per i miei contenuti (es. "Beauty naturale", "Consigli per influencer", "Outfit sostenibili"),
-pensare ai Pin come contenuti che devono essere trovati, non solo guardati.
2. Ho creato grafiche verticali, chiare e cliccabili
Pinterest premia i formati verticali (1000x1500 px è perfetto). Ho iniziato a progettare Pin con:
-titoli brevi e accattivanti,
-colori coerenti con la mia brand identity,
-call to action chiare (es. “Scopri la guida”, “Leggi ora”, “Salva per dopo”).
Uso strumenti come Canva per velocizzare il processo, partendo da template ottimizzati.
3. Ogni contenuto punta a qualcosa
Ogni Pin porta a una destinazione utile: il mio blog, la mia newsletter, una pagina prodotto o un lead magnet.
Pinterest genera traffico reale e misurabile — e io lo converto in iscritti, clienti, community.
4. Riutilizzo i contenuti: un post = più Pin
Un singolo post del blog può diventare:
3 Pin con titoli diversi,
-1 infografica,
-1 Pin video (sì, Pinterest supporta i video!),
-1 citazione grafica.
Questo mi permette di massimizzare la visibilità senza creare nuovi contenuti ogni giorno.
5. Analizzo, ottimizzo, ripubblico
Uso Pinterest Analytics per capire:
-quali Pin portano più clic,
-quali bacheche convertono di più,
-quali titoli funzionano meglio.
E poi? Li ripubblico con varianti. Pinterest ama i contenuti nuovi… anche se sono rielaborazioni intelligenti di quelli vecchi.
Pinterest è il mio compagno silenzioso: non fa rumore, ma lavora per me ogni giorno, anche quando non sono online.
Se stai costruendo un brand personale, trascurarlo è un’occasione persa. E non servono milioni di follower: basta coerenza, strategia e contenuti utili.
#PinterestMarketing #BrandPersonale #InfluencerStrategy #ContentMarketing #TrafficoOrganico #ImpresaDigitale #ImpresaBiz
Instagram è bello, TikTok è dinamico, ma il mio vero alleato silenzioso è Pinterest. È lì che creo contenuti “evergreen”, quelli che continuano a portare traffico anche mesi dopo la pubblicazione.
Pinterest non è solo una bacheca di ispirazioni visive: è un vero e proprio motore di ricerca visivo. E se lo usi bene, può diventare una delle fonti più potenti per far crescere il tuo brand personale, soprattutto se hai un blog, un sito o prodotti da promuovere.
Ecco come l’ho fatto io.
1. Ho cambiato il mio approccio: da social a SEO
Pinterest non funziona come Instagram. Qui il focus è sulla ricerca, non sull’engagement istantaneo. Ho iniziato a:
-usare parole chiave nei titoli e nelle descrizioni dei Pin,
-creare bacheche tematiche per i miei contenuti (es. "Beauty naturale", "Consigli per influencer", "Outfit sostenibili"),
-pensare ai Pin come contenuti che devono essere trovati, non solo guardati.
2. Ho creato grafiche verticali, chiare e cliccabili
Pinterest premia i formati verticali (1000x1500 px è perfetto). Ho iniziato a progettare Pin con:
-titoli brevi e accattivanti,
-colori coerenti con la mia brand identity,
-call to action chiare (es. “Scopri la guida”, “Leggi ora”, “Salva per dopo”).
Uso strumenti come Canva per velocizzare il processo, partendo da template ottimizzati.
3. Ogni contenuto punta a qualcosa
Ogni Pin porta a una destinazione utile: il mio blog, la mia newsletter, una pagina prodotto o un lead magnet.
Pinterest genera traffico reale e misurabile — e io lo converto in iscritti, clienti, community.
4. Riutilizzo i contenuti: un post = più Pin
Un singolo post del blog può diventare:
3 Pin con titoli diversi,
-1 infografica,
-1 Pin video (sì, Pinterest supporta i video!),
-1 citazione grafica.
Questo mi permette di massimizzare la visibilità senza creare nuovi contenuti ogni giorno.
5. Analizzo, ottimizzo, ripubblico
Uso Pinterest Analytics per capire:
-quali Pin portano più clic,
-quali bacheche convertono di più,
-quali titoli funzionano meglio.
E poi? Li ripubblico con varianti. Pinterest ama i contenuti nuovi… anche se sono rielaborazioni intelligenti di quelli vecchi.
Pinterest è il mio compagno silenzioso: non fa rumore, ma lavora per me ogni giorno, anche quando non sono online.
Se stai costruendo un brand personale, trascurarlo è un’occasione persa. E non servono milioni di follower: basta coerenza, strategia e contenuti utili.
#PinterestMarketing #BrandPersonale #InfluencerStrategy #ContentMarketing #TrafficoOrganico #ImpresaDigitale #ImpresaBiz
📌 Come uso Pinterest per generare traffico al mio brand personale
Instagram è bello, TikTok è dinamico, ma il mio vero alleato silenzioso è Pinterest. È lì che creo contenuti “evergreen”, quelli che continuano a portare traffico anche mesi dopo la pubblicazione.
Pinterest non è solo una bacheca di ispirazioni visive: è un vero e proprio motore di ricerca visivo. E se lo usi bene, può diventare una delle fonti più potenti per far crescere il tuo brand personale, soprattutto se hai un blog, un sito o prodotti da promuovere.
Ecco come l’ho fatto io.
🎯 1. Ho cambiato il mio approccio: da social a SEO
Pinterest non funziona come Instagram. Qui il focus è sulla ricerca, non sull’engagement istantaneo. Ho iniziato a:
-usare parole chiave nei titoli e nelle descrizioni dei Pin,
-creare bacheche tematiche per i miei contenuti (es. "Beauty naturale", "Consigli per influencer", "Outfit sostenibili"),
-pensare ai Pin come contenuti che devono essere trovati, non solo guardati.
🖼️ 2. Ho creato grafiche verticali, chiare e cliccabili
Pinterest premia i formati verticali (1000x1500 px è perfetto). Ho iniziato a progettare Pin con:
-titoli brevi e accattivanti,
-colori coerenti con la mia brand identity,
-call to action chiare (es. “Scopri la guida”, “Leggi ora”, “Salva per dopo”).
Uso strumenti come Canva per velocizzare il processo, partendo da template ottimizzati.
🔗 3. Ogni contenuto punta a qualcosa
Ogni Pin porta a una destinazione utile: il mio blog, la mia newsletter, una pagina prodotto o un lead magnet.
Pinterest genera traffico reale e misurabile — e io lo converto in iscritti, clienti, community.
🔁 4. Riutilizzo i contenuti: un post = più Pin
Un singolo post del blog può diventare:
3 Pin con titoli diversi,
-1 infografica,
-1 Pin video (sì, Pinterest supporta i video!),
-1 citazione grafica.
Questo mi permette di massimizzare la visibilità senza creare nuovi contenuti ogni giorno.
📊 5. Analizzo, ottimizzo, ripubblico
Uso Pinterest Analytics per capire:
-quali Pin portano più clic,
-quali bacheche convertono di più,
-quali titoli funzionano meglio.
E poi? Li ripubblico con varianti. Pinterest ama i contenuti nuovi… anche se sono rielaborazioni intelligenti di quelli vecchi.
✅ Pinterest è il mio compagno silenzioso: non fa rumore, ma lavora per me ogni giorno, anche quando non sono online.
Se stai costruendo un brand personale, trascurarlo è un’occasione persa. E non servono milioni di follower: basta coerenza, strategia e contenuti utili.
#PinterestMarketing #BrandPersonale #InfluencerStrategy #ContentMarketing #TrafficoOrganico #ImpresaDigitale #ImpresaBiz
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