Espandere la propria rete professionale tramite LinkedIn e altre piattaforme: la mia esperienza da influencer
Lavorare come influencer oggi significa molto più che pubblicare contenuti sui social. Vuol dire gestire un’attività vera e propria, costruire relazioni professionali e sviluppare nuove opportunità di collaborazione. Per questo, negli ultimi anni, ho deciso di affiancare alla mia presenza su Instagram e TikTok anche un profilo attivo su LinkedIn e su altre piattaforme professionali.
All’inizio ero scettica. Pensavo che LinkedIn fosse uno strumento destinato solo ai professionisti “classici”. Ma mi sbagliavo. Oggi LinkedIn è uno spazio dove posso raccontare il mio lavoro con un taglio più strategico, condividere case study, parlare dei valori che guidano il mio brand personale e dialogare con agenzie, imprenditori e manager del settore digitale.
Utilizzare LinkedIn mi ha aiutata a:
-ricevere proposte di collaborazione da brand internazionali,
-confrontarmi con altri professionisti della creator economy,
-rafforzare la mia reputazione anche fuori dai canali più “visivi”.
Ho imparato a trattare il mio profilo LinkedIn come un vero e proprio biglietto da visita: bio chiara, portfolio aggiornato, testimonianze da clienti o partner. E soprattutto, contenuti autentici ma professionali.
In parallelo, utilizzo piattaforme come Malt o Fiverr Pro per offrire servizi di consulenza sul mondo influencer marketing, storytelling e contenuti digitali. Sono strumenti molto efficaci per far evolvere la propria attività in direzione freelance o consulenziale, anche oltre la classica sponsorizzazione.
Il networking, per me, è diventato una parte fondamentale della mia strategia. Coltivare relazioni professionali digitali oggi è indispensabile per chi vuole trasformare la propria presenza online in un business solido, etico e sostenibile.
#LinkedInPerInfluencer #PersonalBranding #NetworkingProfessionale #CrescitaDigitale #ImpresaDigitale #InfluencerStrategy #ProfessioneInfluencer
Lavorare come influencer oggi significa molto più che pubblicare contenuti sui social. Vuol dire gestire un’attività vera e propria, costruire relazioni professionali e sviluppare nuove opportunità di collaborazione. Per questo, negli ultimi anni, ho deciso di affiancare alla mia presenza su Instagram e TikTok anche un profilo attivo su LinkedIn e su altre piattaforme professionali.
All’inizio ero scettica. Pensavo che LinkedIn fosse uno strumento destinato solo ai professionisti “classici”. Ma mi sbagliavo. Oggi LinkedIn è uno spazio dove posso raccontare il mio lavoro con un taglio più strategico, condividere case study, parlare dei valori che guidano il mio brand personale e dialogare con agenzie, imprenditori e manager del settore digitale.
Utilizzare LinkedIn mi ha aiutata a:
-ricevere proposte di collaborazione da brand internazionali,
-confrontarmi con altri professionisti della creator economy,
-rafforzare la mia reputazione anche fuori dai canali più “visivi”.
Ho imparato a trattare il mio profilo LinkedIn come un vero e proprio biglietto da visita: bio chiara, portfolio aggiornato, testimonianze da clienti o partner. E soprattutto, contenuti autentici ma professionali.
In parallelo, utilizzo piattaforme come Malt o Fiverr Pro per offrire servizi di consulenza sul mondo influencer marketing, storytelling e contenuti digitali. Sono strumenti molto efficaci per far evolvere la propria attività in direzione freelance o consulenziale, anche oltre la classica sponsorizzazione.
Il networking, per me, è diventato una parte fondamentale della mia strategia. Coltivare relazioni professionali digitali oggi è indispensabile per chi vuole trasformare la propria presenza online in un business solido, etico e sostenibile.
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Espandere la propria rete professionale tramite LinkedIn e altre piattaforme: la mia esperienza da influencer
Lavorare come influencer oggi significa molto più che pubblicare contenuti sui social. Vuol dire gestire un’attività vera e propria, costruire relazioni professionali e sviluppare nuove opportunità di collaborazione. Per questo, negli ultimi anni, ho deciso di affiancare alla mia presenza su Instagram e TikTok anche un profilo attivo su LinkedIn e su altre piattaforme professionali.
All’inizio ero scettica. Pensavo che LinkedIn fosse uno strumento destinato solo ai professionisti “classici”. Ma mi sbagliavo. Oggi LinkedIn è uno spazio dove posso raccontare il mio lavoro con un taglio più strategico, condividere case study, parlare dei valori che guidano il mio brand personale e dialogare con agenzie, imprenditori e manager del settore digitale.
Utilizzare LinkedIn mi ha aiutata a:
-ricevere proposte di collaborazione da brand internazionali,
-confrontarmi con altri professionisti della creator economy,
-rafforzare la mia reputazione anche fuori dai canali più “visivi”.
Ho imparato a trattare il mio profilo LinkedIn come un vero e proprio biglietto da visita: bio chiara, portfolio aggiornato, testimonianze da clienti o partner. E soprattutto, contenuti autentici ma professionali.
In parallelo, utilizzo piattaforme come Malt o Fiverr Pro per offrire servizi di consulenza sul mondo influencer marketing, storytelling e contenuti digitali. Sono strumenti molto efficaci per far evolvere la propria attività in direzione freelance o consulenziale, anche oltre la classica sponsorizzazione.
Il networking, per me, è diventato una parte fondamentale della mia strategia. Coltivare relazioni professionali digitali oggi è indispensabile per chi vuole trasformare la propria presenza online in un business solido, etico e sostenibile.
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