Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali: come ottimizzare le opportunità fiscali
Noi di Impresa.biz siamo consapevoli che, in un contesto economico in continua evoluzione, le imprese devono cogliere ogni opportunità per innovare e crescere. Una delle principali leve fiscali a disposizione è il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, introdotto per incentivare la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Cos’è il credito d’imposta per beni strumentali
Il credito d’imposta è un’agevolazione fiscale riconosciuta alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato italiano. L’obiettivo è supportare l’innovazione e la competitività delle imprese.
Periodo di applicazione
Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026, a condizione che:
-Entro il 31 dicembre 2025, l’ordine risulti accettato dal venditore;
-Entro il 31 dicembre 2025, sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Tipologie di beni e intensità del credito
Il credito d’imposta varia in base alla tipologia di bene e all’importo dell’investimento:
-Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (Allegato A, ex Iper ammortamento)
-Fino a 2,5 milioni di euro: 20% del costo;
-Oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro: 10% del costo;
-Oltre 10 milioni e fino a 20 milioni di euro: 5% del costo;
-Oltre 10 milioni e fino a 50 milioni di euro: 5% del costo, per investimenti inclusi nel PNRR diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione.
-Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati (Allegato B)
-2025: 10% del costo, nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
-Altri beni strumentali materiali (ex Super Ammortamento)
-2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro;
-2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
Adempimenti e comunicazioni
Per accedere al credito d’imposta, le imprese devono:
-Comunicare preventivamente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) l’ammontare delle spese sostenute e il relativo credito d’imposta maturato;
-Trasmettere una relazione tecnica asseverata di conformità con i contenuti previsti dalla normativa;
-Rispettare i limiti di spesa previsti, in quanto, una volta esaurite le risorse, le comunicazioni saranno comunque acquisite, ma l’accesso al beneficio sarà possibile solo in caso di nuova disponibilità di fondi.
Noi di Impresa.biz riteniamo che il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali rappresenti un’opportunità significativa per le imprese italiane che desiderano innovare e migliorare la propria competitività. È fondamentale pianificare con attenzione gli investimenti, rispettare le scadenze e gli adempimenti previsti, per massimizzare i benefici fiscali disponibili.
#ImpresaBiz #CreditoDimposta #Innovazione #InvestimentiAziendali #PMI #TransizioneDigitale #Industria4.0 #BeniStrumentali #Fisco #AgevolazioniFiscali
Noi di Impresa.biz siamo consapevoli che, in un contesto economico in continua evoluzione, le imprese devono cogliere ogni opportunità per innovare e crescere. Una delle principali leve fiscali a disposizione è il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, introdotto per incentivare la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Cos’è il credito d’imposta per beni strumentali
Il credito d’imposta è un’agevolazione fiscale riconosciuta alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato italiano. L’obiettivo è supportare l’innovazione e la competitività delle imprese.
Periodo di applicazione
Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026, a condizione che:
-Entro il 31 dicembre 2025, l’ordine risulti accettato dal venditore;
-Entro il 31 dicembre 2025, sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Tipologie di beni e intensità del credito
Il credito d’imposta varia in base alla tipologia di bene e all’importo dell’investimento:
-Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (Allegato A, ex Iper ammortamento)
-Fino a 2,5 milioni di euro: 20% del costo;
-Oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro: 10% del costo;
-Oltre 10 milioni e fino a 20 milioni di euro: 5% del costo;
-Oltre 10 milioni e fino a 50 milioni di euro: 5% del costo, per investimenti inclusi nel PNRR diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione.
-Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati (Allegato B)
-2025: 10% del costo, nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
-Altri beni strumentali materiali (ex Super Ammortamento)
-2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro;
-2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
Adempimenti e comunicazioni
Per accedere al credito d’imposta, le imprese devono:
-Comunicare preventivamente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) l’ammontare delle spese sostenute e il relativo credito d’imposta maturato;
-Trasmettere una relazione tecnica asseverata di conformità con i contenuti previsti dalla normativa;
-Rispettare i limiti di spesa previsti, in quanto, una volta esaurite le risorse, le comunicazioni saranno comunque acquisite, ma l’accesso al beneficio sarà possibile solo in caso di nuova disponibilità di fondi.
Noi di Impresa.biz riteniamo che il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali rappresenti un’opportunità significativa per le imprese italiane che desiderano innovare e migliorare la propria competitività. È fondamentale pianificare con attenzione gli investimenti, rispettare le scadenze e gli adempimenti previsti, per massimizzare i benefici fiscali disponibili.
#ImpresaBiz #CreditoDimposta #Innovazione #InvestimentiAziendali #PMI #TransizioneDigitale #Industria4.0 #BeniStrumentali #Fisco #AgevolazioniFiscali
💡 Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali: come ottimizzare le opportunità fiscali
Noi di Impresa.biz siamo consapevoli che, in un contesto economico in continua evoluzione, le imprese devono cogliere ogni opportunità per innovare e crescere. Una delle principali leve fiscali a disposizione è il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, introdotto per incentivare la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
✅ Cos’è il credito d’imposta per beni strumentali
Il credito d’imposta è un’agevolazione fiscale riconosciuta alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato italiano. L’obiettivo è supportare l’innovazione e la competitività delle imprese.
📅 Periodo di applicazione
Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026, a condizione che:
-Entro il 31 dicembre 2025, l’ordine risulti accettato dal venditore;
-Entro il 31 dicembre 2025, sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
🧾 Tipologie di beni e intensità del credito
Il credito d’imposta varia in base alla tipologia di bene e all’importo dell’investimento:
-Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (Allegato A, ex Iper ammortamento)
-Fino a 2,5 milioni di euro: 20% del costo;
-Oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro: 10% del costo;
-Oltre 10 milioni e fino a 20 milioni di euro: 5% del costo;
-Oltre 10 milioni e fino a 50 milioni di euro: 5% del costo, per investimenti inclusi nel PNRR diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione.
-Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati (Allegato B)
-2025: 10% del costo, nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
-Altri beni strumentali materiali (ex Super Ammortamento)
-2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro;
-2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
📝 Adempimenti e comunicazioni
Per accedere al credito d’imposta, le imprese devono:
-Comunicare preventivamente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) l’ammontare delle spese sostenute e il relativo credito d’imposta maturato;
-Trasmettere una relazione tecnica asseverata di conformità con i contenuti previsti dalla normativa;
-Rispettare i limiti di spesa previsti, in quanto, una volta esaurite le risorse, le comunicazioni saranno comunque acquisite, ma l’accesso al beneficio sarà possibile solo in caso di nuova disponibilità di fondi.
💼Noi di Impresa.biz riteniamo che il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali rappresenti un’opportunità significativa per le imprese italiane che desiderano innovare e migliorare la propria competitività. È fondamentale pianificare con attenzione gli investimenti, rispettare le scadenze e gli adempimenti previsti, per massimizzare i benefici fiscali disponibili.
#ImpresaBiz #CreditoDimposta #Innovazione #InvestimentiAziendali #PMI #TransizioneDigitale #Industria4.0 #BeniStrumentali #Fisco #AgevolazioniFiscali
0 Commenti
0 Condivisioni
137 Viste
0 Recensioni