• Incentivi e finanziamenti per la digitalizzazione: come sfruttarli al meglio

    Noi di impresa.biz siamo convinti che digitalizzarsi non sia solo una scelta strategica, ma anche un’opportunità da cogliere grazie agli incentivi e finanziamenti pubblici disponibili per le PMI italiane.

    Molti imprenditori con cui lavoriamo non sanno che esistono strumenti pensati proprio per aiutare le piccole imprese a innovarsi, crescere e competere in un mercato sempre più digitale. Ecco perché vogliamo fare chiarezza su cosa è disponibile e come approfittarne concretamente.

    Perché approfittare degli incentivi?
    Perché ci permettono di:
    -Ridurre i costi degli investimenti digitali
    -Accelerare l’adozione di nuovi strumenti e processi
    -Competere meglio, anche con budget limitati
    -Evitare di rimandare decisioni importanti per paura della spesa

    Le principali agevolazioni attive per la digitalizzazione
    Ecco le principali misure che noi di impresa.biz monitoriamo costantemente per i nostri clienti:
    -Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0
    Offre una percentuale di credito fiscale per l’acquisto di software, hardware e tecnologie digitali. Ideale per chi sta rinnovando la propria infrastruttura tecnologica.
    -Voucher digitali delle Camere di Commercio
    Contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi di consulenza, formazione e tecnologie digitali (CRM, ERP, e-commerce, cybersecurity). Ogni CCIAA pubblica bandi locali: attenzione alle scadenze!
    -Fondo per la Transizione Digitale del MIMIT
    Finanziamenti a tasso agevolato e contributi per le PMI che investono in digitalizzazione, innovazione e sostenibilità.

    Bandi regionali e PNRR
    Molte Regioni offrono bandi specifici per la digitalizzazione delle imprese, spesso cofinanziati con fondi europei. Inoltre, una parte del PNRR è destinata proprio alla trasformazione digitale delle imprese.

    Nuova Sabatini
    Anche se più ampia, questa misura può essere usata per acquistare macchinari e tecnologie digitali, con contributi sugli interessi.

    Come ottenere questi incentivi?
    Noi di impresa.biz seguiamo un processo semplice e concreto:
    -Analisi dell’impresa: verifichiamo a quali incentivi si ha diritto
    -Pianificazione dell’investimento: aiutiamo a scegliere soluzioni realmente utili e ammissibili
    -Preparazione della documentazione: spesso il nodo più critico, ma sappiamo come gestirlo
    -Monitoraggio dei bandi aperti: per non perdere nessuna opportunità

    La digitalizzazione non è mai stata così accessibile. Con il giusto supporto e approfittando degli strumenti disponibili, anche una piccola impresa può fare un grande salto di qualità.
    Noi di impresa.biz siamo pronti ad accompagnarti passo dopo passo, dalla scelta dell’investimento alla richiesta del finanziamento.

    #digitalizzazione #incentiviPMI #voucherinnovazione #transizionetecnologica #PNRR #fondieuropei #creditoimposta #bandidigitali #impresa.biz #innovazionedigitale
    Incentivi e finanziamenti per la digitalizzazione: come sfruttarli al meglio Noi di impresa.biz siamo convinti che digitalizzarsi non sia solo una scelta strategica, ma anche un’opportunità da cogliere grazie agli incentivi e finanziamenti pubblici disponibili per le PMI italiane. Molti imprenditori con cui lavoriamo non sanno che esistono strumenti pensati proprio per aiutare le piccole imprese a innovarsi, crescere e competere in un mercato sempre più digitale. Ecco perché vogliamo fare chiarezza su cosa è disponibile e come approfittarne concretamente. Perché approfittare degli incentivi? Perché ci permettono di: -Ridurre i costi degli investimenti digitali -Accelerare l’adozione di nuovi strumenti e processi -Competere meglio, anche con budget limitati -Evitare di rimandare decisioni importanti per paura della spesa Le principali agevolazioni attive per la digitalizzazione Ecco le principali misure che noi di impresa.biz monitoriamo costantemente per i nostri clienti: -Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 Offre una percentuale di credito fiscale per l’acquisto di software, hardware e tecnologie digitali. Ideale per chi sta rinnovando la propria infrastruttura tecnologica. -Voucher digitali delle Camere di Commercio Contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi di consulenza, formazione e tecnologie digitali (CRM, ERP, e-commerce, cybersecurity). Ogni CCIAA pubblica bandi locali: attenzione alle scadenze! -Fondo per la Transizione Digitale del MIMIT Finanziamenti a tasso agevolato e contributi per le PMI che investono in digitalizzazione, innovazione e sostenibilità. Bandi regionali e PNRR Molte Regioni offrono bandi specifici per la digitalizzazione delle imprese, spesso cofinanziati con fondi europei. Inoltre, una parte del PNRR è destinata proprio alla trasformazione digitale delle imprese. Nuova Sabatini Anche se più ampia, questa misura può essere usata per acquistare macchinari e tecnologie digitali, con contributi sugli interessi. Come ottenere questi incentivi? Noi di impresa.biz seguiamo un processo semplice e concreto: -Analisi dell’impresa: verifichiamo a quali incentivi si ha diritto -Pianificazione dell’investimento: aiutiamo a scegliere soluzioni realmente utili e ammissibili -Preparazione della documentazione: spesso il nodo più critico, ma sappiamo come gestirlo -Monitoraggio dei bandi aperti: per non perdere nessuna opportunità La digitalizzazione non è mai stata così accessibile. Con il giusto supporto e approfittando degli strumenti disponibili, anche una piccola impresa può fare un grande salto di qualità. Noi di impresa.biz siamo pronti ad accompagnarti passo dopo passo, dalla scelta dell’investimento alla richiesta del finanziamento. #digitalizzazione #incentiviPMI #voucherinnovazione #transizionetecnologica #PNRR #fondieuropei #creditoimposta #bandidigitali #impresa.biz #innovazionedigitale
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  • Bonus, detrazioni, nuovi obblighi dichiarativi

    Il 2025 si apre con un pacchetto di novità fiscali che impattano direttamente su imprese, professionisti e partite IVA.
    Tra bonus confermati, nuove detrazioni, semplificazioni (vere o presunte) e nuovi obblighi in dichiarazione, è fondamentale restare aggiornati per evitare errori e, perché no, cogliere qualche opportunità.
    Ecco un riepilogo delle principali misure fiscali attive da quest’anno, con un focus pratico su cosa cambia e cosa conviene sapere subito.

    1. Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
    (ex Industria 4.0)
    Confermato anche per il 2025, ma rimodulato.
    Cosa prevede:
    Credito d’imposta per acquisto di beni materiali e immateriali destinati a strutture produttive in Italia
    Valido anche per software gestionali e digitalizzazione di processi

    Aliquote 2025:
    -15% per beni materiali “4.0” (fino a 2,5 milioni €)
    -5% per beni ordinari (non interconnessi)
    -20% per software e tecnologie digitali fino a 1 milione €
    Novità: snellita la procedura di comunicazione preventiva per il bonus, ma serve sempre una perizia tecnica asseverata per i beni 4.0

    2. Bonus formazione 4.0 rivisto
    Ritorna in versione “light” ma più mirata alle competenze digitali e green.
    A chi spetta:
    Imprese che formano dipendenti su tecnologie abilitanti, sostenibilità, cybersecurity
    Incentivo:
    -Fino al 40% dei costi ammissibili (formatori, ore, materiali)
    -Fino a €300.000 per azienda, con tetti più alti per PMI

    Attenzione: formazione tracciata e documentata con sistema digitale. No “corsi generici”.

    3. Nuovo obbligo dichiarativo: Dichiarazione IMU enti commerciali
    Dal 2025 diventa obbligatoria anche per soggetti non esenti, incluse imprese e partite IVA proprietarie di immobili.

    Da fare:
    -Dichiarazione IMU entro il 30 giugno
    Anche per variazioni intervenute nel 2024
    Occhio a: immobili in leasing, comodato, uso promiscuo: serve attenzione nella compilazione.

    4. Detrazione energia e sostenibilità: incentivi green
    Nuovi incentivi per imprese che investono in efficienza energetica, economia circolare e sostenibilità ambientale.

    Novità:
    -Detrazione fiscale fino al 40% per interventi su impianti e capannoni
    -Bonus per installazione fotovoltaico aziendale e sistemi di accumulo
    -Credito d’imposta per analisi e certificazioni ESG (in fase sperimentale)

    5. Semplificazioni fiscali (in teoria…)
    Il Governo annuncia una serie di misure per ridurre burocrazia e adempimenti. Qualcosa si è mosso, ma molto resta sulla carta.

    Novità operative:
    -Precompilata IVA: sperimentazione per microimprese e forfettari
    -Rimozione dell’obbligo di esterometro per operazioni UE con fattura elettronica
    -Unificazione di alcuni modelli dichiarativi (ma attenzione: niente è ancora “più semplice”)

    6. Regimi agevolati: conferme e monitoraggi
    Come già visto in altri articoli, il 2025 conferma:
    -Regime forfettario con tetto a €85.000
    -Regime impatriati con nuove regole di tracciabilità
    -Incentivi ZES Unica per il Sud Italia

    Ma attenzione: controlli più serrati, incroci con dati bancari e precompilati. Meglio avere tutto in ordine.
    Meno caos, più strategia fiscale
    Il 2025 porta qualche buona notizia (bonus e detrazioni confermate), ma anche nuovi obblighi da gestire con attenzione.
    La strategia fiscale non può più essere “alla giornata”: serve una visione d’insieme, anche per PMI e microimprese.

    Se vuoi sfruttare al meglio incentivi e detrazioni, pianifica subito con un consulente: molte opportunità si giocano nei primi mesi dell’anno.

    #fisco2025 #bonusimprese #detrazioni #creditoimposta #industria40 #digitalizzazione #sostenibilitàaziendale #regimeforfettario #ZESUnica #riformafiscale #partitaIVA #impreseitaliane #PMI #pianificazionefiscale #novitàfiscali
    Bonus, detrazioni, nuovi obblighi dichiarativi Il 2025 si apre con un pacchetto di novità fiscali che impattano direttamente su imprese, professionisti e partite IVA. Tra bonus confermati, nuove detrazioni, semplificazioni (vere o presunte) e nuovi obblighi in dichiarazione, è fondamentale restare aggiornati per evitare errori e, perché no, cogliere qualche opportunità. Ecco un riepilogo delle principali misure fiscali attive da quest’anno, con un focus pratico su cosa cambia e cosa conviene sapere subito. 1. Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali (ex Industria 4.0) Confermato anche per il 2025, ma rimodulato. ✅ Cosa prevede: Credito d’imposta per acquisto di beni materiali e immateriali destinati a strutture produttive in Italia Valido anche per software gestionali e digitalizzazione di processi 🧮 Aliquote 2025: -15% per beni materiali “4.0” (fino a 2,5 milioni €) -5% per beni ordinari (non interconnessi) -20% per software e tecnologie digitali fino a 1 milione € 👉 Novità: snellita la procedura di comunicazione preventiva per il bonus, ma serve sempre una perizia tecnica asseverata per i beni 4.0 2. Bonus formazione 4.0 rivisto Ritorna in versione “light” ma più mirata alle competenze digitali e green. ✅ A chi spetta: Imprese che formano dipendenti su tecnologie abilitanti, sostenibilità, cybersecurity 💶 Incentivo: -Fino al 40% dei costi ammissibili (formatori, ore, materiali) -Fino a €300.000 per azienda, con tetti più alti per PMI 👉 Attenzione: formazione tracciata e documentata con sistema digitale. No “corsi generici”. 3. Nuovo obbligo dichiarativo: Dichiarazione IMU enti commerciali Dal 2025 diventa obbligatoria anche per soggetti non esenti, incluse imprese e partite IVA proprietarie di immobili. 🧾 Da fare: -Dichiarazione IMU entro il 30 giugno Anche per variazioni intervenute nel 2024 👉 Occhio a: immobili in leasing, comodato, uso promiscuo: serve attenzione nella compilazione. 4. Detrazione energia e sostenibilità: incentivi green Nuovi incentivi per imprese che investono in efficienza energetica, economia circolare e sostenibilità ambientale. 📌 Novità: -Detrazione fiscale fino al 40% per interventi su impianti e capannoni -Bonus per installazione fotovoltaico aziendale e sistemi di accumulo -Credito d’imposta per analisi e certificazioni ESG (in fase sperimentale) 5. Semplificazioni fiscali (in teoria…) Il Governo annuncia una serie di misure per ridurre burocrazia e adempimenti. Qualcosa si è mosso, ma molto resta sulla carta. Novità operative: -Precompilata IVA: sperimentazione per microimprese e forfettari -Rimozione dell’obbligo di esterometro per operazioni UE con fattura elettronica -Unificazione di alcuni modelli dichiarativi (ma attenzione: niente è ancora “più semplice”) 6. Regimi agevolati: conferme e monitoraggi Come già visto in altri articoli, il 2025 conferma: -Regime forfettario con tetto a €85.000 -Regime impatriati con nuove regole di tracciabilità -Incentivi ZES Unica per il Sud Italia 👉 Ma attenzione: controlli più serrati, incroci con dati bancari e precompilati. Meglio avere tutto in ordine. Meno caos, più strategia fiscale Il 2025 porta qualche buona notizia (bonus e detrazioni confermate), ma anche nuovi obblighi da gestire con attenzione. La strategia fiscale non può più essere “alla giornata”: serve una visione d’insieme, anche per PMI e microimprese. 👉 Se vuoi sfruttare al meglio incentivi e detrazioni, pianifica subito con un consulente: molte opportunità si giocano nei primi mesi dell’anno. #fisco2025 #bonusimprese #detrazioni #creditoimposta #industria40 #digitalizzazione #sostenibilitàaziendale #regimeforfettario #ZESUnica #riformafiscale #partitaIVA #impreseitaliane #PMI #pianificazionefiscale #novitàfiscali
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