• Dal Business Plan al Piano d’Azione: Passaggi Chiave per la Crescita Sostenibile

    Noi di impresa.biz sappiamo bene che il business plan rappresenta la bussola iniziale di ogni impresa: definisce obiettivi, strategie e risorse necessarie per avviare o sviluppare un’attività. Ma avere un buon business plan non basta: per tradurre la visione in risultati concreti è essenziale costruire un piano d’azione dettagliato, che guidi ogni passo della crescita in modo sostenibile e misurabile.

    Perché passare dal Business Plan al Piano d’Azione?
    Il business plan è una fotografia strategica a medio-lungo termine, spesso orientata a investitori o finanziatori. Il piano d’azione, invece, è uno strumento operativo, fatto di obiettivi specifici, attività, scadenze e responsabilità, che permette di:

    -Organizzare le risorse in modo efficace
    -Monitorare i progressi con indicatori chiari
    -Adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato
    -Coinvolgere e responsabilizzare il team

    I Passaggi Chiave per Costruire un Piano d’Azione Efficace
    1. Definizione degli Obiettivi SMART
    Gli obiettivi devono essere Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Rilevanti e Temporizzati. Ad esempio: “Aumentare il fatturato del 15% entro 12 mesi tramite l’espansione del canale online.”
    2. Suddivisione in Attività Concrete
    Per ogni obiettivo, individuiamo le azioni necessarie, con tempistiche precise. Esempio: “Implementare un sistema CRM entro 3 mesi,” o “Lanciare una campagna social entro 6 settimane.”
    3. Assegnazione di Responsabilità
    È fondamentale sapere chi è responsabile di ogni attività. Questo favorisce la trasparenza e l’efficienza.
    4. Definizione di KPI e Strumenti di Monitoraggio
    Per valutare l’andamento, definiamo indicatori chiave di performance (KPI) e adottiamo strumenti (dashboard, report) per il monitoraggio continuo.
    5. Flessibilità e Revisione Periodica
    Un buon piano d’azione è dinamico: va rivisto e aggiornato regolarmente, per correggere la rotta in base a risultati e feedback.

    Un Esempio Pratico
    Immaginiamo di voler espandere un’attività di e-commerce. Il business plan definisce l’obiettivo di crescita del 20% in un anno.
    Il piano d’azione prevede:
    -Settimana 1-4: selezione piattaforma CRM e formazione team
    -Settimana 5-12: integrazione CRM e lancio campagne marketing automatizzate
    -Settimana 13-24: analisi dati e ottimizzazione processo acquisti
    -KPI: incremento traffico web, tasso di conversione, valore medio ordine

    Perché la Crescita Sostenibile?
    La crescita non è solo aumento numerico, ma sviluppo equilibrato che considera risorse umane, ambientali e finanziarie. Il piano d’azione permette di evitare sprechi, sovraccarichi e rischi eccessivi, garantendo un’espansione solida e duratura.

    Passare dal business plan al piano d’azione è un salto di qualità indispensabile per trasformare idee e strategie in risultati concreti.
    Noi di impresa.biz siamo qui per accompagnarti in questo percorso, aiutandoti a costruire piani operativi efficaci e orientati alla crescita sostenibile.

    #BusinessPlan #PianoDAzione #CrescitaSostenibile #KPI #GestioneProgetti #ImpresaBiz #StrategiaAziendale

    Dal Business Plan al Piano d’Azione: Passaggi Chiave per la Crescita Sostenibile Noi di impresa.biz sappiamo bene che il business plan rappresenta la bussola iniziale di ogni impresa: definisce obiettivi, strategie e risorse necessarie per avviare o sviluppare un’attività. Ma avere un buon business plan non basta: per tradurre la visione in risultati concreti è essenziale costruire un piano d’azione dettagliato, che guidi ogni passo della crescita in modo sostenibile e misurabile. Perché passare dal Business Plan al Piano d’Azione? Il business plan è una fotografia strategica a medio-lungo termine, spesso orientata a investitori o finanziatori. Il piano d’azione, invece, è uno strumento operativo, fatto di obiettivi specifici, attività, scadenze e responsabilità, che permette di: -Organizzare le risorse in modo efficace -Monitorare i progressi con indicatori chiari -Adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato -Coinvolgere e responsabilizzare il team I Passaggi Chiave per Costruire un Piano d’Azione Efficace 1. Definizione degli Obiettivi SMART Gli obiettivi devono essere Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Rilevanti e Temporizzati. Ad esempio: “Aumentare il fatturato del 15% entro 12 mesi tramite l’espansione del canale online.” 2. Suddivisione in Attività Concrete Per ogni obiettivo, individuiamo le azioni necessarie, con tempistiche precise. Esempio: “Implementare un sistema CRM entro 3 mesi,” o “Lanciare una campagna social entro 6 settimane.” 3. Assegnazione di Responsabilità È fondamentale sapere chi è responsabile di ogni attività. Questo favorisce la trasparenza e l’efficienza. 4. Definizione di KPI e Strumenti di Monitoraggio Per valutare l’andamento, definiamo indicatori chiave di performance (KPI) e adottiamo strumenti (dashboard, report) per il monitoraggio continuo. 5. Flessibilità e Revisione Periodica Un buon piano d’azione è dinamico: va rivisto e aggiornato regolarmente, per correggere la rotta in base a risultati e feedback. Un Esempio Pratico Immaginiamo di voler espandere un’attività di e-commerce. Il business plan definisce l’obiettivo di crescita del 20% in un anno. Il piano d’azione prevede: -Settimana 1-4: selezione piattaforma CRM e formazione team -Settimana 5-12: integrazione CRM e lancio campagne marketing automatizzate -Settimana 13-24: analisi dati e ottimizzazione processo acquisti -KPI: incremento traffico web, tasso di conversione, valore medio ordine Perché la Crescita Sostenibile? La crescita non è solo aumento numerico, ma sviluppo equilibrato che considera risorse umane, ambientali e finanziarie. Il piano d’azione permette di evitare sprechi, sovraccarichi e rischi eccessivi, garantendo un’espansione solida e duratura. Passare dal business plan al piano d’azione è un salto di qualità indispensabile per trasformare idee e strategie in risultati concreti. Noi di impresa.biz siamo qui per accompagnarti in questo percorso, aiutandoti a costruire piani operativi efficaci e orientati alla crescita sostenibile. #BusinessPlan #PianoDAzione #CrescitaSostenibile #KPI #GestioneProgetti #ImpresaBiz #StrategiaAziendale
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  • Affrontare il Gap Tecno-Aziendale: Strategie per Colmare le Disparità Tecnologiche

    In un'economia sempre più guidata dai dati, dall’automazione e dalle tecnologie intelligenti, il divario tecnologico tra le aziende si fa sempre più evidente. Alcune organizzazioni si muovono con agilità nel digitale, mentre altre faticano ad adattarsi, rischiando di restare indietro.

    Noi di impresa.biz lo vediamo ogni giorno: colmare il gap tecnologico non è più un’opzione, ma una condizione essenziale per rimanere competitivi, attrarre talenti e soddisfare le esigenze del mercato.

    Cos’è il Gap Tecno-Aziendale?
    Il gap tecnologico aziendale è la distanza tra il livello tecnologico attuale di un’impresa e quello ottimale necessario per competere nel proprio settore.

    Può riguardare:
    -Software obsoleti o non integrati
    -Processi ancora manuali e poco scalabili
    -Assenza di cultura digitale tra i dipendenti
    -Difficoltà ad analizzare i dati o a usarli per decisioni strategiche
    -Scarsa automazione o digitalizzazione dei flussi interni

    Perché è un problema concreto?
    Un’azienda con un forte gap tecnologico:
    -Perde tempo e produttività
    -Offre un’esperienza cliente inferiore
    -Non riesce a scalare velocemente
    -Subisce la concorrenza più agile
    -Fatica ad attrarre giovani talenti digitali

    Strategie per Colmare il Divario Tecnologico
    1. Audit Tecnologico Iniziale
    Serve una fotografia realistica. Mappare i sistemi, i processi e le competenze attuali aiuta a capire da dove partire. Questo include anche l’analisi delle barriere culturali e organizzative alla trasformazione digitale.

    2. Digitalizzazione dei Processi Chiave
    Iniziare dalle attività a maggiore impatto: gestione documentale, CRM, contabilità, customer support. Spesso basta automatizzare il 20% dei processi per ottenere l’80% dei benefici iniziali.

    3. Formazione Digitale Interna
    Tecnologia senza competenze è solo hardware. Investire in formazione continua, soprattutto per middle e top management, è vitale per guidare il cambiamento dall’interno.

    4. Inserimento di Figure Digitali Strategiche
    Anche nelle PMI, l’inserimento (anche part-time o in outsourcing) di figure come Digital Manager, Innovation Officer o Data Analyst può fare la differenza.

    5. Soluzioni Cloud e SaaS
    Molte tecnologie avanzate oggi sono accessibili grazie a strumenti cloud e soluzioni in abbonamento (SaaS), che non richiedono grandi investimenti iniziali.

    6. Partnership Tecnologiche
    Collaborare con startup, software house o hub di innovazione può accelerare il processo. L’open innovation è una risorsa anche per le aziende tradizionali.

    Case Study (Esempio Semplificato)
    Una piccola impresa manifatturiera italiana ha iniziato ad adottare strumenti digitali di pianificazione e gestione della produzione (ERP in cloud), integrando i dati in tempo reale con il magazzino e l’ufficio acquisti.
    Risultato?
    -Riduzione del 30% dei tempi morti
    -Migliore controllo sui costi
    -Report automatizzati per il management
    -Maggiore soddisfazione del personale

    Il Gap è anche Culturale
    La trasformazione tecnologica richiede un cambiamento di mentalità, non solo strumenti nuovi.
    Serve:
    -Mentalità aperta all’innovazione
    -Propensione a sperimentare
    -Capacità di gestire il cambiamento interno
    -Coinvolgimento attivo di tutte le funzioni aziendali

    Nel 2025, la tecnologia non è più un vantaggio competitivo: è la base minima per restare in partita.
    Il vero vantaggio è saperla adottare strategicamente, in modo intelligente, sostenibile e inclusivo.

    Le aziende che colmano il gap tecnologico diventano più resilienti, più attrattive e pronte ad affrontare le sfide del futuro.

    #TrasformazioneDigitale #GapTecnologico #Digitalizzazione #InnovazioneAziendale #ImpresaModerna #TecnologiaPerPMI #Business2025 #ImpresaBiz
    Affrontare il Gap Tecno-Aziendale: Strategie per Colmare le Disparità Tecnologiche In un'economia sempre più guidata dai dati, dall’automazione e dalle tecnologie intelligenti, il divario tecnologico tra le aziende si fa sempre più evidente. Alcune organizzazioni si muovono con agilità nel digitale, mentre altre faticano ad adattarsi, rischiando di restare indietro. Noi di impresa.biz lo vediamo ogni giorno: colmare il gap tecnologico non è più un’opzione, ma una condizione essenziale per rimanere competitivi, attrarre talenti e soddisfare le esigenze del mercato. 📉 Cos’è il Gap Tecno-Aziendale? Il gap tecnologico aziendale è la distanza tra il livello tecnologico attuale di un’impresa e quello ottimale necessario per competere nel proprio settore. Può riguardare: -Software obsoleti o non integrati -Processi ancora manuali e poco scalabili -Assenza di cultura digitale tra i dipendenti -Difficoltà ad analizzare i dati o a usarli per decisioni strategiche -Scarsa automazione o digitalizzazione dei flussi interni ⚠️ Perché è un problema concreto? Un’azienda con un forte gap tecnologico: -Perde tempo e produttività -Offre un’esperienza cliente inferiore -Non riesce a scalare velocemente -Subisce la concorrenza più agile -Fatica ad attrarre giovani talenti digitali 🛠️ Strategie per Colmare il Divario Tecnologico 1. Audit Tecnologico Iniziale Serve una fotografia realistica. Mappare i sistemi, i processi e le competenze attuali aiuta a capire da dove partire. Questo include anche l’analisi delle barriere culturali e organizzative alla trasformazione digitale. 2. Digitalizzazione dei Processi Chiave Iniziare dalle attività a maggiore impatto: gestione documentale, CRM, contabilità, customer support. Spesso basta automatizzare il 20% dei processi per ottenere l’80% dei benefici iniziali. 3. Formazione Digitale Interna Tecnologia senza competenze è solo hardware. Investire in formazione continua, soprattutto per middle e top management, è vitale per guidare il cambiamento dall’interno. 4. Inserimento di Figure Digitali Strategiche Anche nelle PMI, l’inserimento (anche part-time o in outsourcing) di figure come Digital Manager, Innovation Officer o Data Analyst può fare la differenza. 5. Soluzioni Cloud e SaaS Molte tecnologie avanzate oggi sono accessibili grazie a strumenti cloud e soluzioni in abbonamento (SaaS), che non richiedono grandi investimenti iniziali. 6. Partnership Tecnologiche Collaborare con startup, software house o hub di innovazione può accelerare il processo. L’open innovation è una risorsa anche per le aziende tradizionali. 🔍 Case Study (Esempio Semplificato) Una piccola impresa manifatturiera italiana ha iniziato ad adottare strumenti digitali di pianificazione e gestione della produzione (ERP in cloud), integrando i dati in tempo reale con il magazzino e l’ufficio acquisti. Risultato? -Riduzione del 30% dei tempi morti -Migliore controllo sui costi -Report automatizzati per il management -Maggiore soddisfazione del personale 💡 Il Gap è anche Culturale La trasformazione tecnologica richiede un cambiamento di mentalità, non solo strumenti nuovi. Serve: -Mentalità aperta all’innovazione -Propensione a sperimentare -Capacità di gestire il cambiamento interno -Coinvolgimento attivo di tutte le funzioni aziendali ✅ Nel 2025, la tecnologia non è più un vantaggio competitivo: è la base minima per restare in partita. Il vero vantaggio è saperla adottare strategicamente, in modo intelligente, sostenibile e inclusivo. Le aziende che colmano il gap tecnologico diventano più resilienti, più attrattive e pronte ad affrontare le sfide del futuro. #TrasformazioneDigitale #GapTecnologico #Digitalizzazione #InnovazioneAziendale #ImpresaModerna #TecnologiaPerPMI #Business2025 #ImpresaBiz
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  • Eventi Business da Non Perdere per Influencer e Imprenditori
    1. Marketers World 2025
    Date: 17–19 ottobre 2025
    Location: Milano

    Descrizione: Il principale evento italiano dedicato al digital marketing, con oltre 1.000 partecipanti e speaker di spicco. Offre workshop pratici, networking e la possibilità di ottenere certificazioni professionali.

    Sito ufficiale: marketersworld.net

    2. We Make Future (WMF) 2025
    Date: 4–6 giugno 2025
    Location: Bologna

    Descrizione: Festival europeo sull'innovazione digitale, con oltre 100 stage tematici su AI, e-commerce, blockchain, creator economy e sostenibilità. Include il "Creators Fest", dedicato a creator, influencer e brand.

    Sito ufficiale: wemakefuture.it

    3. Adworld Experience 2025
    Date: 2–3 ottobre 2025
    Location: Bologna

    Descrizione: Il più grande evento europeo dedicato al Pay Per Click e all'ottimizzazione delle conversioni. Ideale per approfondire strategie avanzate di Google Ads, Facebook Ads e altre piattaforme.

    Sito ufficiale: Adworld Experience

    4. Influencer Marketing – POLIMI GSoM
    Data: 6 marzo 2025
    Location: Milano

    Descrizione: Evento gratuito organizzato dal Politecnico di Milano, con esperti del settore che esploreranno come l'influencer marketing può accrescere il successo aziendale.

    Sito ufficiale: Eventbrite – Influencer Marketing

    5. Netcomm Forum 2025
    Date: 15–16 aprile 2025
    Location: Milano

    Descrizione: Evento di riferimento per l'e-commerce e il digital retail, con focus su customer experience, vendite online e nuove tecnologie per il commercio digitale.

    Sito ufficiale: Netcomm Forum

    6. Taomoda Week 2025
    Date: Luglio 2025
    Location: Taormina

    Descrizione: Kermesse internazionale che unisce sostenibilità, moda, cultura e turismo. Include fashion show, masterclass e premi a personalità del mondo della moda e dell'imprenditoria.

    Sito ufficiale: Taomoda Week

    7. Festival della Scienza 2025
    Date: 23 ottobre – 2 novembre 2025
    Location: Genova

    Descrizione: Festival dedicato alla scienza e all'innovazione, con mostre, laboratori e spettacoli. Tema dell'edizione 2025: "Intrecci".

    Sito ufficiale: Festival della Scienza

    8. PhotoVogue Festival 2025
    Date: 6–9 marzo 2025
    Location: Milano (BASE Milano)

    Descrizione: Festival dedicato alla fotografia, con focus su natura, sostenibilità e rappresentazione visiva. Include mostre, panel e presentazioni di fotografi e pensatori.

    Sito ufficiale: PhotoVogue Festival

    Consigli per la Partecipazione
    -Networking: Approfitta degli eventi per connetterti con altri professionisti del settore.
    -Formazione: Partecipa a workshop e sessioni formative per aggiornarti sulle ultime tendenze.
    -Visibilità: Documenta la tua partecipazione sui social per aumentare la tua visibilità come influencer o imprenditore.

    #BusinessEvents2025 #DigitalMarketing #InfluencerBusiness #ImprenditoriaDigitale #CreatorEconomy #NetworkingProfessionale
    #FormazioneDigitale #MetaversoMarketing #Web3PerCreator
    📅 Eventi Business da Non Perdere per Influencer e Imprenditori 1. Marketers World 2025 Date: 17–19 ottobre 2025 Location: Milano Descrizione: Il principale evento italiano dedicato al digital marketing, con oltre 1.000 partecipanti e speaker di spicco. Offre workshop pratici, networking e la possibilità di ottenere certificazioni professionali. Sito ufficiale: marketersworld.net 2. We Make Future (WMF) 2025 Date: 4–6 giugno 2025 Location: Bologna Descrizione: Festival europeo sull'innovazione digitale, con oltre 100 stage tematici su AI, e-commerce, blockchain, creator economy e sostenibilità. Include il "Creators Fest", dedicato a creator, influencer e brand. Sito ufficiale: wemakefuture.it 3. Adworld Experience 2025 Date: 2–3 ottobre 2025 Location: Bologna Descrizione: Il più grande evento europeo dedicato al Pay Per Click e all'ottimizzazione delle conversioni. Ideale per approfondire strategie avanzate di Google Ads, Facebook Ads e altre piattaforme. Sito ufficiale: Adworld Experience 4. Influencer Marketing – POLIMI GSoM Data: 6 marzo 2025 Location: Milano Descrizione: Evento gratuito organizzato dal Politecnico di Milano, con esperti del settore che esploreranno come l'influencer marketing può accrescere il successo aziendale. Sito ufficiale: Eventbrite – Influencer Marketing 5. Netcomm Forum 2025 Date: 15–16 aprile 2025 Location: Milano Descrizione: Evento di riferimento per l'e-commerce e il digital retail, con focus su customer experience, vendite online e nuove tecnologie per il commercio digitale. Sito ufficiale: Netcomm Forum 6. Taomoda Week 2025 Date: Luglio 2025 Location: Taormina Descrizione: Kermesse internazionale che unisce sostenibilità, moda, cultura e turismo. Include fashion show, masterclass e premi a personalità del mondo della moda e dell'imprenditoria. Sito ufficiale: Taomoda Week 7. Festival della Scienza 2025 Date: 23 ottobre – 2 novembre 2025 Location: Genova Descrizione: Festival dedicato alla scienza e all'innovazione, con mostre, laboratori e spettacoli. Tema dell'edizione 2025: "Intrecci". Sito ufficiale: Festival della Scienza 8. PhotoVogue Festival 2025 Date: 6–9 marzo 2025 Location: Milano (BASE Milano) Descrizione: Festival dedicato alla fotografia, con focus su natura, sostenibilità e rappresentazione visiva. Include mostre, panel e presentazioni di fotografi e pensatori. Sito ufficiale: PhotoVogue Festival 🎯 Consigli per la Partecipazione -Networking: Approfitta degli eventi per connetterti con altri professionisti del settore. -Formazione: Partecipa a workshop e sessioni formative per aggiornarti sulle ultime tendenze. -Visibilità: Documenta la tua partecipazione sui social per aumentare la tua visibilità come influencer o imprenditore. #BusinessEvents2025 #DigitalMarketing #InfluencerBusiness #ImprenditoriaDigitale #CreatorEconomy #NetworkingProfessionale #FormazioneDigitale #MetaversoMarketing #Web3PerCreator
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  • Tutto quello che non vedi in una foto perfetta

    Oggi voglio portarvi dietro l’immagine, dietro quella “foto perfetta” che spesso vedete scorrere sui social. Perché dietro a quell’immagine c’è molto più di ciò che appare.

    1. Il tempo e la preparazione
    Una foto perfetta non nasce per caso: c’è dietro una pianificazione accurata. Scelta della location, preparazione degli oggetti o del set, studio della luce, prove e scatti multipli fino a trovare l’inquadratura giusta.

    2. Le ore di editing
    Spesso non si vede che quella foto è passata per un lavoro di post-produzione: ritocco della luce, bilanciamento dei colori, eliminazione di dettagli indesiderati. È un lavoro che può durare anche più del tempo dello scatto stesso.

    3. Il dietro le quinte poco glamour
    Dietro una foto perfetta c’è anche il lato meno “romantico”: cambi di vestiti, pose ripetute, attese, imprecisioni, momenti di stanchezza o insicurezza. Non tutto è sempre facile come sembra.

    4. La ricerca dell’ispirazione
    Quel singolo scatto è spesso frutto di un processo creativo lungo: moodboard, idee prese da altri artisti, brainstorming e tanti tentativi per trovare il concept giusto.

    5. La cura dei dettagli invisibili
    Dallo styling ai piccoli ritocchi (una ciocca fuori posto, un’ombra fastidiosa), ogni dettaglio è pensato per ottenere un risultato armonioso, ma questi passaggi restano quasi sempre nascosti.

    Quindi la prossima volta che vedete una foto “perfetta” sui social, ricordate che dietro c’è un mondo di lavoro, impegno e passione che non si vede a prima vista. Dietro ogni immagine c’è una storia fatta di tentativi, errori e tanta dedizione.

    E voi, avete mai provato a fare uno shooting? Raccontatemi la vostra esperienza nei commenti!

    #dietrolequinte #fotografia #contentcreation #creatorlife #impresabiz #storytellingvisuale #lavorodietro
    Tutto quello che non vedi in una foto perfetta Oggi voglio portarvi dietro l’immagine, dietro quella “foto perfetta” che spesso vedete scorrere sui social. Perché dietro a quell’immagine c’è molto più di ciò che appare. 1. Il tempo e la preparazione Una foto perfetta non nasce per caso: c’è dietro una pianificazione accurata. Scelta della location, preparazione degli oggetti o del set, studio della luce, prove e scatti multipli fino a trovare l’inquadratura giusta. 2. Le ore di editing Spesso non si vede che quella foto è passata per un lavoro di post-produzione: ritocco della luce, bilanciamento dei colori, eliminazione di dettagli indesiderati. È un lavoro che può durare anche più del tempo dello scatto stesso. 3. Il dietro le quinte poco glamour Dietro una foto perfetta c’è anche il lato meno “romantico”: cambi di vestiti, pose ripetute, attese, imprecisioni, momenti di stanchezza o insicurezza. Non tutto è sempre facile come sembra. 4. La ricerca dell’ispirazione Quel singolo scatto è spesso frutto di un processo creativo lungo: moodboard, idee prese da altri artisti, brainstorming e tanti tentativi per trovare il concept giusto. 5. La cura dei dettagli invisibili Dallo styling ai piccoli ritocchi (una ciocca fuori posto, un’ombra fastidiosa), ogni dettaglio è pensato per ottenere un risultato armonioso, ma questi passaggi restano quasi sempre nascosti. Quindi la prossima volta che vedete una foto “perfetta” sui social, ricordate che dietro c’è un mondo di lavoro, impegno e passione che non si vede a prima vista. Dietro ogni immagine c’è una storia fatta di tentativi, errori e tanta dedizione. E voi, avete mai provato a fare uno shooting? Raccontatemi la vostra esperienza nei commenti! #dietrolequinte #fotografia #contentcreation #creatorlife #impresabiz #storytellingvisuale #lavorodietro
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  • Partecipazione alla chiusura mensile e annuale: il nostro contributo per una contabilità ordinata e decisioni tempestive

    In impresa.biz, partecipiamo attivamente ai processi di chiusura contabile mensile e annuale, affiancando le imprese nel momento in cui è più importante avere chiarezza, rigore e velocità nell’organizzazione dei dati.

    Sappiamo quanto sia cruciale disporre, mese dopo mese, di una fotografia fedele dell’andamento economico-finanziario dell’azienda. E ancor di più, quanto la chiusura di fine anno rappresenti un punto strategico, sia per il bilancio che per la pianificazione futura.

    Ecco come supportiamo i nostri clienti:
    -Raccogliamo, controlliamo e organizziamo la documentazione contabile necessaria alla chiusura, evitando dimenticanze o errori.
    -Registriamo le scritture di rettifica, ratei, risconti, ammortamenti e accantonamenti, con precisione e in tempi utili.
    -Coordiniamo le attività con ufficio amministrativo, consulenti esterni e revisori, per garantire una gestione fluida e condivisa.
    -Verifichiamo la coerenza tra contabilità generale e analitica, assicurandoci che i dati siano allineati e pronti per essere analizzati.
    -Prepariamo prospetti riepilogativi e analisi comparative, utili sia per i vertici aziendali che per i professionisti incaricati del bilancio.

    Il nostro approccio è operativo ma orientato al controllo di gestione: una chiusura fatta bene significa poter ragionare su basi solide, senza sorprese, senza corse contro il tempo, e con numeri davvero utili al business.

    #impresabiz #chiusuracontabile #bilancio #contabilità #PMI #amministrazione #forecast #pianificazioneaziendale #controllogestione #servizialleimprese
    Partecipazione alla chiusura mensile e annuale: il nostro contributo per una contabilità ordinata e decisioni tempestive In impresa.biz, partecipiamo attivamente ai processi di chiusura contabile mensile e annuale, affiancando le imprese nel momento in cui è più importante avere chiarezza, rigore e velocità nell’organizzazione dei dati. Sappiamo quanto sia cruciale disporre, mese dopo mese, di una fotografia fedele dell’andamento economico-finanziario dell’azienda. E ancor di più, quanto la chiusura di fine anno rappresenti un punto strategico, sia per il bilancio che per la pianificazione futura. Ecco come supportiamo i nostri clienti: -Raccogliamo, controlliamo e organizziamo la documentazione contabile necessaria alla chiusura, evitando dimenticanze o errori. -Registriamo le scritture di rettifica, ratei, risconti, ammortamenti e accantonamenti, con precisione e in tempi utili. -Coordiniamo le attività con ufficio amministrativo, consulenti esterni e revisori, per garantire una gestione fluida e condivisa. -Verifichiamo la coerenza tra contabilità generale e analitica, assicurandoci che i dati siano allineati e pronti per essere analizzati. -Prepariamo prospetti riepilogativi e analisi comparative, utili sia per i vertici aziendali che per i professionisti incaricati del bilancio. Il nostro approccio è operativo ma orientato al controllo di gestione: una chiusura fatta bene significa poter ragionare su basi solide, senza sorprese, senza corse contro il tempo, e con numeri davvero utili al business. #impresabiz #chiusuracontabile #bilancio #contabilità #PMI #amministrazione #forecast #pianificazioneaziendale #controllogestione #servizialleimprese
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  • Come implementare un sistema di reporting finanziario efficace

    Noi di Impresa.biz sappiamo che disporre di un sistema di reporting finanziario efficace è fondamentale per ogni impresa che voglia mantenere il controllo sulla propria salute economica e prendere decisioni strategiche basate su dati concreti. Un reporting ben strutturato consente di monitorare l’andamento finanziario in tempo reale, identificare criticità e opportunità, e comunicare in modo chiaro con stakeholder, banche e investitori.

    Il primo passo che consigliamo è definire gli obiettivi del reporting: quali informazioni servono, con quale frequenza e a chi devono essere rivolte. Questo ci permette di progettare un sistema su misura, che risponda alle esigenze specifiche dell’impresa e sia di facile interpretazione per chi lo utilizza.

    Successivamente, è importante scegliere gli indicatori chiave di performance (KPI) più rilevanti, come ad esempio il margine operativo, il cash flow, il livello di indebitamento o il ROI. Questi KPI devono essere monitorati costantemente per avere una fotografia precisa e aggiornata della situazione finanziaria.

    Noi di Impresa.biz suggeriamo di adottare strumenti tecnologici moderni, come software di business intelligence e dashboard interattive, che automatizzano la raccolta e l’elaborazione dei dati, riducendo gli errori e velocizzando la reportistica. L’integrazione con i sistemi gestionali esistenti è un altro aspetto chiave per garantire la coerenza e l’affidabilità delle informazioni.

    Un altro elemento fondamentale è la standardizzazione del formato dei report, per facilitare la lettura e il confronto nel tempo. È utile anche prevedere momenti di confronto periodici con il management e il team finanziario per analizzare i risultati e definire azioni correttive o di miglioramento.

    Infine, noi di Impresa.biz crediamo che la formazione continua del personale coinvolto nel reporting sia essenziale per mantenere alta la qualità del sistema e per adattarsi rapidamente a nuove esigenze o cambiamenti normativi.

    Implementare un sistema di reporting finanziario efficace richiede impegno e competenze, ma i benefici in termini di controllo, trasparenza e capacità decisionale sono notevoli. Noi di Impresa.biz siamo pronti a supportarvi con consulenze, strumenti e soluzioni personalizzate per costruire insieme un sistema di reporting che faccia davvero la differenza.

    #ReportingFinanziario #BusinessIntelligence #KPI #ControlloDiGestione #FinanzaAziendale #ImpresaBiz

    Come implementare un sistema di reporting finanziario efficace Noi di Impresa.biz sappiamo che disporre di un sistema di reporting finanziario efficace è fondamentale per ogni impresa che voglia mantenere il controllo sulla propria salute economica e prendere decisioni strategiche basate su dati concreti. Un reporting ben strutturato consente di monitorare l’andamento finanziario in tempo reale, identificare criticità e opportunità, e comunicare in modo chiaro con stakeholder, banche e investitori. Il primo passo che consigliamo è definire gli obiettivi del reporting: quali informazioni servono, con quale frequenza e a chi devono essere rivolte. Questo ci permette di progettare un sistema su misura, che risponda alle esigenze specifiche dell’impresa e sia di facile interpretazione per chi lo utilizza. Successivamente, è importante scegliere gli indicatori chiave di performance (KPI) più rilevanti, come ad esempio il margine operativo, il cash flow, il livello di indebitamento o il ROI. Questi KPI devono essere monitorati costantemente per avere una fotografia precisa e aggiornata della situazione finanziaria. Noi di Impresa.biz suggeriamo di adottare strumenti tecnologici moderni, come software di business intelligence e dashboard interattive, che automatizzano la raccolta e l’elaborazione dei dati, riducendo gli errori e velocizzando la reportistica. L’integrazione con i sistemi gestionali esistenti è un altro aspetto chiave per garantire la coerenza e l’affidabilità delle informazioni. Un altro elemento fondamentale è la standardizzazione del formato dei report, per facilitare la lettura e il confronto nel tempo. È utile anche prevedere momenti di confronto periodici con il management e il team finanziario per analizzare i risultati e definire azioni correttive o di miglioramento. Infine, noi di Impresa.biz crediamo che la formazione continua del personale coinvolto nel reporting sia essenziale per mantenere alta la qualità del sistema e per adattarsi rapidamente a nuove esigenze o cambiamenti normativi. Implementare un sistema di reporting finanziario efficace richiede impegno e competenze, ma i benefici in termini di controllo, trasparenza e capacità decisionale sono notevoli. Noi di Impresa.biz siamo pronti a supportarvi con consulenze, strumenti e soluzioni personalizzate per costruire insieme un sistema di reporting che faccia davvero la differenza. #ReportingFinanziario #BusinessIntelligence #KPI #ControlloDiGestione #FinanzaAziendale #ImpresaBiz
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  • Fotografia per influencer: trucchi per scatti professionali con lo smartphone

    Da influencer, so bene quanto le immagini siano fondamentali per raccontare la propria storia e catturare l’attenzione.
    Non sempre serve una macchina fotografica costosa: con qualche trucco puoi ottenere scatti di livello professionale usando solo il tuo smartphone.

    Ecco i miei segreti per foto che spaccano, anche senza attrezzatura da studio!

    1. Sfrutta la luce naturale
    La luce è tutto nella fotografia. Io scatto sempre vicino a una finestra o all’aperto, preferendo la luce morbida del mattino o del tardo pomeriggio per evitare ombre dure.

    2. Pulisci la lente
    Può sembrare banale, ma spesso la lente dello smartphone è sporca e questo rovina la qualità delle foto. Una passata veloce con un panno in microfibra fa miracoli.

    3. Sperimenta con la composizione
    Applico la regola dei terzi usando la griglia dello smartphone per posizionare soggetti e punti di interesse in modo equilibrato e armonioso.

    4. Usa la modalità ritratto
    Quasi tutti gli smartphone moderni hanno la modalità ritratto che sfoca lo sfondo, facendo risaltare il soggetto e dando un tocco professionale.

    5. Stabilizza lo smartphone
    Per evitare foto mosse, tengo il telefono con entrambe le mani o lo appoggio su una superficie stabile. Se puoi, usa un piccolo treppiede.

    6. Modifica con app gratuite
    Non serve Photoshop! Io uso app come Snapseed o Lightroom Mobile per migliorare esposizione, contrasto e colori in modo naturale.

    Il mio consiglio
    Non serve essere professionisti per creare contenuti visivi che catturano. Con questi trucchi, il tuo smartphone diventa uno strumento potentissimo per raccontare la tua storia e far crescere la tua community.

    #FotografiaInfluencer #SmartphonePhotography #ContentCreation #ImpresaBiz #SocialMediaTips #VisualStorytelling #InfluencerLife

    Fotografia per influencer: trucchi per scatti professionali con lo smartphone Da influencer, so bene quanto le immagini siano fondamentali per raccontare la propria storia e catturare l’attenzione. Non sempre serve una macchina fotografica costosa: con qualche trucco puoi ottenere scatti di livello professionale usando solo il tuo smartphone. Ecco i miei segreti per foto che spaccano, anche senza attrezzatura da studio! 1. Sfrutta la luce naturale La luce è tutto nella fotografia. Io scatto sempre vicino a una finestra o all’aperto, preferendo la luce morbida del mattino o del tardo pomeriggio per evitare ombre dure. 2. Pulisci la lente Può sembrare banale, ma spesso la lente dello smartphone è sporca e questo rovina la qualità delle foto. Una passata veloce con un panno in microfibra fa miracoli. 3. Sperimenta con la composizione Applico la regola dei terzi usando la griglia dello smartphone per posizionare soggetti e punti di interesse in modo equilibrato e armonioso. 4. Usa la modalità ritratto Quasi tutti gli smartphone moderni hanno la modalità ritratto che sfoca lo sfondo, facendo risaltare il soggetto e dando un tocco professionale. 5. Stabilizza lo smartphone Per evitare foto mosse, tengo il telefono con entrambe le mani o lo appoggio su una superficie stabile. Se puoi, usa un piccolo treppiede. 6. Modifica con app gratuite Non serve Photoshop! Io uso app come Snapseed o Lightroom Mobile per migliorare esposizione, contrasto e colori in modo naturale. Il mio consiglio Non serve essere professionisti per creare contenuti visivi che catturano. Con questi trucchi, il tuo smartphone diventa uno strumento potentissimo per raccontare la tua storia e far crescere la tua community. #FotografiaInfluencer #SmartphonePhotography #ContentCreation #ImpresaBiz #SocialMediaTips #VisualStorytelling #InfluencerLife
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  • Margine Operativo Lordo (MOL): cos'è e perché è fondamentale per la tua impresa

    Noi di Impresa.biz sappiamo bene quanto sia importante, per ogni imprenditore, avere una visione chiara e immediata della salute economica della propria azienda. In questo contesto, uno degli indicatori più utili è il Margine Operativo Lordo, spesso abbreviato con MOL.

    Cos’è il Margine Operativo Lordo?
    Il Margine Operativo Lordo rappresenta il risultato operativo prima della deduzione di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni. In parole semplici, ci dice quanto un’impresa riesce a guadagnare dalla sua attività caratteristica, senza considerare elementi straordinari o finanziari.

    Il MOL si calcola così:
    MOL = Ricavi – Costi operativi (esclusi ammortamenti e accantonamenti)
    Questo indicatore è estremamente utile perché mostra la capacità dell’impresa di generare reddito dalle sue attività principali, al netto delle spese operative dirette.

    Perché il MOL è fondamentale per la tua impresa?
    In qualità di imprenditori o manager, avere il controllo sul MOL ci permette di:

    1. Valutare la redditività reale dell’impresa
    A differenza dell’utile netto, il MOL non è influenzato da fattori finanziari o contabili. Ci fornisce quindi una fotografia “pulita” della performance operativa.

    2. Confrontarci con il mercato
    Il MOL è uno degli indicatori più utilizzati nelle analisi di bilancio comparate. Se vogliamo capire come stiamo performando rispetto ai nostri concorrenti, questo è il dato da tenere d’occhio.

    3. Attrarre investitori e ottenere credito
    Le banche e gli investitori guardano con attenzione al MOL per valutare la nostra capacità di generare liquidità. Un buon MOL è spesso sinonimo di un’impresa solida e ben gestita.

    4. Prendere decisioni strategiche
    Se vogliamo espandere, tagliare costi o ristrutturare, il MOL ci aiuta a capire dove intervenire per migliorare l’efficienza operativa.

    Il nostro consiglio
    Monitorare costantemente il Margine Operativo Lordo non è solo una buona pratica: è un vero e proprio strumento strategico. Da Impresa.biz, incoraggiamo tutti gli imprenditori a includerlo tra gli indicatori chiave da seguire con regolarità, magari integrandolo in un cruscotto di KPI aziendali.

    Ricordiamoci: non possiamo migliorare ciò che non misuriamo.

    #MargineOperativoLordo #MOL #GestioneImpresa #FinanzaAziendale #IndicatoriEconomici #ControlloDiGestione #BusinessTips #ImpresaBiz

    Margine Operativo Lordo (MOL): cos'è e perché è fondamentale per la tua impresa Noi di Impresa.biz sappiamo bene quanto sia importante, per ogni imprenditore, avere una visione chiara e immediata della salute economica della propria azienda. In questo contesto, uno degli indicatori più utili è il Margine Operativo Lordo, spesso abbreviato con MOL. Cos’è il Margine Operativo Lordo? Il Margine Operativo Lordo rappresenta il risultato operativo prima della deduzione di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni. In parole semplici, ci dice quanto un’impresa riesce a guadagnare dalla sua attività caratteristica, senza considerare elementi straordinari o finanziari. Il MOL si calcola così: MOL = Ricavi – Costi operativi (esclusi ammortamenti e accantonamenti) Questo indicatore è estremamente utile perché mostra la capacità dell’impresa di generare reddito dalle sue attività principali, al netto delle spese operative dirette. Perché il MOL è fondamentale per la tua impresa? In qualità di imprenditori o manager, avere il controllo sul MOL ci permette di: 1. Valutare la redditività reale dell’impresa A differenza dell’utile netto, il MOL non è influenzato da fattori finanziari o contabili. Ci fornisce quindi una fotografia “pulita” della performance operativa. 2. Confrontarci con il mercato Il MOL è uno degli indicatori più utilizzati nelle analisi di bilancio comparate. Se vogliamo capire come stiamo performando rispetto ai nostri concorrenti, questo è il dato da tenere d’occhio. 3. Attrarre investitori e ottenere credito Le banche e gli investitori guardano con attenzione al MOL per valutare la nostra capacità di generare liquidità. Un buon MOL è spesso sinonimo di un’impresa solida e ben gestita. 4. Prendere decisioni strategiche Se vogliamo espandere, tagliare costi o ristrutturare, il MOL ci aiuta a capire dove intervenire per migliorare l’efficienza operativa. Il nostro consiglio Monitorare costantemente il Margine Operativo Lordo non è solo una buona pratica: è un vero e proprio strumento strategico. Da Impresa.biz, incoraggiamo tutti gli imprenditori a includerlo tra gli indicatori chiave da seguire con regolarità, magari integrandolo in un cruscotto di KPI aziendali. Ricordiamoci: non possiamo migliorare ciò che non misuriamo. #MargineOperativoLordo #MOL #GestioneImpresa #FinanzaAziendale #IndicatoriEconomici #ControlloDiGestione #BusinessTips #ImpresaBiz
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  • Margine operativo lordo (EBITDA): cos’è e come si usa davvero

    In impresa.biz, ci troviamo spesso a spiegare cos'è davvero l'EBITDA, o margine operativo lordo, e come si utilizza correttamente all'interno dell'analisi aziendale. È uno degli indicatori più usati – e, purtroppo, anche uno dei più fraintesi.
    Vediamo insieme di cosa si tratta e perché è così importante (ma non infallibile).

    Cos’è l’EBITDA?
    L'EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) rappresenta il risultato operativo dell’azienda prima di considerare:
    -oneri e proventi finanziari,
    -imposte,
    -ammortamenti e svalutazioni.

    In italiano, lo definiamo spesso come Margine Operativo Lordo (MOL). È una misura della redditività operativa pura, utile per capire quanto valore l’azienda genera con la sola gestione caratteristica, indipendentemente dalla struttura finanziaria o dagli ammortamenti legati a investimenti passati.

    A cosa serve l’EBITDA (davvero)
    In base alla nostra esperienza sul campo, possiamo dire che l’EBITDA è uno strumento utile per:
    -Confrontare le performance aziendali nel tempo, eliminando gli effetti di scelte contabili o fiscali.
    -Valutare la sostenibilità del debito: gli analisti lo usano nel calcolo del leverage (es. rapporto debito/EBITDA).
    -Determinare il valore dell’impresa: nei metodi a multipli, si usa spesso come base per stimare il valore (es. EV/EBITDA).
    Ma attenzione: l’EBITDA non rappresenta il vero utile dell’azienda, né il flusso di cassa disponibile. È un indicatore intermedio, non un punto d’arrivo.

    Un esempio concreto
    Abbiamo recentemente assistito una PMI in fase di acquisizione da parte di un fondo. L’azienda mostrava un EBITDA stabile e positivo, ma con cash flow negativi da anni. Come mai? Semplice: gli investimenti in immobilizzazioni erano elevati, così come gli oneri finanziari. Il potenziale acquirente, inizialmente attratto dal MOL, ha dovuto rivedere l’offerta alla luce di un'analisi più completa.

    Questo dimostra che l’EBITDA è utile, ma va contestualizzato, sempre.

    Gli errori da evitare
    Ecco gli sbagli più comuni che vediamo commettere in fase di analisi:
    -Scambiare l’EBITDA per il flusso di cassa: in realtà non tiene conto di variazioni nel capitale circolante né degli investimenti.
    -Usare l’EBITDA come unico criterio di valutazione: è solo uno dei tanti indicatori.
    -Gonfiare l’EBITDA con “aggiustamenti creativi”: va bene normalizzare per eventi straordinari, ma serve trasparenza.

    Noi di impresa.biz consideriamo l’EBITDA come un alleato prezioso per leggere la gestione aziendale, ma non lo assolutizziamo mai. È un punto di partenza, non di arrivo.

    Chi vuole davvero capire lo stato di salute di un’impresa deve affiancare l’EBITDA ad altri strumenti: flussi di cassa, ROI, ROE, margini netti, solidità patrimoniale. Solo così si ottiene una fotografia completa, utile per decidere.

    Hai dubbi su come calcolare o interpretare l’EBITDA della tua azienda? Vuoi capire se il tuo MOL è “buono” rispetto al tuo settore? Contattaci, siamo qui per aiutarti a leggere i numeri… e prendere decisioni migliori.

    #EBITDA #MargineOperativoLordo #ImpresaBiz #AnalisiAziendale #ValutazioneDAzienda #ControlloDiGestione #ConsulenzaAziendale #IndicatoriEconomici #PMI

    Margine operativo lordo (EBITDA): cos’è e come si usa davvero In impresa.biz, ci troviamo spesso a spiegare cos'è davvero l'EBITDA, o margine operativo lordo, e come si utilizza correttamente all'interno dell'analisi aziendale. È uno degli indicatori più usati – e, purtroppo, anche uno dei più fraintesi. Vediamo insieme di cosa si tratta e perché è così importante (ma non infallibile). Cos’è l’EBITDA? L'EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) rappresenta il risultato operativo dell’azienda prima di considerare: -oneri e proventi finanziari, -imposte, -ammortamenti e svalutazioni. In italiano, lo definiamo spesso come Margine Operativo Lordo (MOL). È una misura della redditività operativa pura, utile per capire quanto valore l’azienda genera con la sola gestione caratteristica, indipendentemente dalla struttura finanziaria o dagli ammortamenti legati a investimenti passati. A cosa serve l’EBITDA (davvero) In base alla nostra esperienza sul campo, possiamo dire che l’EBITDA è uno strumento utile per: -Confrontare le performance aziendali nel tempo, eliminando gli effetti di scelte contabili o fiscali. -Valutare la sostenibilità del debito: gli analisti lo usano nel calcolo del leverage (es. rapporto debito/EBITDA). -Determinare il valore dell’impresa: nei metodi a multipli, si usa spesso come base per stimare il valore (es. EV/EBITDA). Ma attenzione: l’EBITDA non rappresenta il vero utile dell’azienda, né il flusso di cassa disponibile. È un indicatore intermedio, non un punto d’arrivo. Un esempio concreto Abbiamo recentemente assistito una PMI in fase di acquisizione da parte di un fondo. L’azienda mostrava un EBITDA stabile e positivo, ma con cash flow negativi da anni. Come mai? Semplice: gli investimenti in immobilizzazioni erano elevati, così come gli oneri finanziari. Il potenziale acquirente, inizialmente attratto dal MOL, ha dovuto rivedere l’offerta alla luce di un'analisi più completa. Questo dimostra che l’EBITDA è utile, ma va contestualizzato, sempre. Gli errori da evitare Ecco gli sbagli più comuni che vediamo commettere in fase di analisi: -Scambiare l’EBITDA per il flusso di cassa: in realtà non tiene conto di variazioni nel capitale circolante né degli investimenti. -Usare l’EBITDA come unico criterio di valutazione: è solo uno dei tanti indicatori. -Gonfiare l’EBITDA con “aggiustamenti creativi”: va bene normalizzare per eventi straordinari, ma serve trasparenza. Noi di impresa.biz consideriamo l’EBITDA come un alleato prezioso per leggere la gestione aziendale, ma non lo assolutizziamo mai. È un punto di partenza, non di arrivo. Chi vuole davvero capire lo stato di salute di un’impresa deve affiancare l’EBITDA ad altri strumenti: flussi di cassa, ROI, ROE, margini netti, solidità patrimoniale. Solo così si ottiene una fotografia completa, utile per decidere. Hai dubbi su come calcolare o interpretare l’EBITDA della tua azienda? Vuoi capire se il tuo MOL è “buono” rispetto al tuo settore? Contattaci, siamo qui per aiutarti a leggere i numeri… e prendere decisioni migliori. #EBITDA #MargineOperativoLordo #ImpresaBiz #AnalisiAziendale #ValutazioneDAzienda #ControlloDiGestione #ConsulenzaAziendale #IndicatoriEconomici #PMI
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  • Corsi online che consiglio per imparare la content creation
    (Le risorse che mi hanno davvero fatto crescere come creator)

    Quando ho iniziato a lavorare sui social, pensavo che bastasse avere un buon occhio per la fotografia o saper usare Instagram. In realtà, diventare un* content creator richiede molto di più: strategie, creatività, competenze tecniche e tanta formazione.
    Nel tempo, ho seguito diversi corsi online per migliorarmi, sia a livello creativo che strategico. Qui ti lascio quelli che per me sono stati davvero utili, soprattutto se stai partendo o vuoi fare un salto di qualità.

    1. Domestika – Corsi creativi con professionisti top
    Domestika è una piattaforma che adoro. I corsi sono curatissimi e ci sono tantissimi argomenti utili: da fotografia per Instagram, a video storytelling, editing, motion graphics, personal branding e molto altro. Uno dei miei preferiti è:
    "Creazione di contenuti per Instagram Stories" di Mina Barrio – super pratico e ispirante!

    2. Skillshare – Creatività, video e social strategy
    Su Skillshare ho imparato moltissimo sull’editing video, la pianificazione dei contenuti e il branding personale. Alcuni insegnanti sono creator famosi e spiegano in modo semplice ma efficace.
    Consigliato:
    "Video for Instagram – Tell an Engaging Story in Less Than a Minute" di Hallease Narvaez.

    3. Udemy – Corsi pratici e accessibili
    Udemy ha una vasta selezione di corsi, molti a prezzi super accessibili. Per chi vuole imparare Canva, Photoshop, Premiere Pro, oppure capire come scrivere caption efficaci o pianificare una strategia social, è perfetta.
    Tra i più utili che ho seguito:
    "Content Marketing Masterclass" e "Instagram Marketing 2024".

    4. YouTube – Formazione gratuita (ma scegli bene!)
    Sottovalutato da molti, ma YouTube è pieno di risorse gratuite se sai cosa cercare. Canali come Think Media, Matt D’Avella o Learn with Shopify offrono tutorial validi su fotografia, video, content planning, monetizzazione e storytelling.

    5. Meta Blueprint – Ufficiale da Instagram e Facebook
    Se vuoi conoscere le regole del gioco direttamente dalla fonte, Meta Blueprint è un must. Corsi brevi, chiari e sempre aggiornati su algoritmo, ADV, Reels, Insight e gestione pagina business.

    6. Creazione di contenuti da smartphone – by Start2Impact
    In italiano e orientato a chi vuole iniziare da subito. Un corso super concreto per creare contenuti professionali anche solo col telefono, gestire luci, inquadrature, storytelling e pubblicazione. Perfetto per creator alle prime armi (ma non solo).

    Il mio consiglio?
    Inizia da quello che senti più vicino al tuo stile o obiettivo, ma non smettere mai di formarti. Anche oggi che lavoro stabilmente con i brand, continuo a studiare. Il mondo dei social evolve in fretta, e per restare rilevanti, dobbiamo evolverci anche noi.

    Studiare è parte del mio lavoro da creator. È il mio investimento migliore.

    #ContentCreatorLife #ImparareOnline #FormazioneCreativa #DigitalCreatorTips

    🎓 Corsi online che consiglio per imparare la content creation (Le risorse che mi hanno davvero fatto crescere come creator) Quando ho iniziato a lavorare sui social, pensavo che bastasse avere un buon occhio per la fotografia o saper usare Instagram. In realtà, diventare un* content creator richiede molto di più: strategie, creatività, competenze tecniche e tanta formazione. Nel tempo, ho seguito diversi corsi online per migliorarmi, sia a livello creativo che strategico. Qui ti lascio quelli che per me sono stati davvero utili, soprattutto se stai partendo o vuoi fare un salto di qualità. 1. Domestika – Corsi creativi con professionisti top Domestika è una piattaforma che adoro. I corsi sono curatissimi e ci sono tantissimi argomenti utili: da fotografia per Instagram, a video storytelling, editing, motion graphics, personal branding e molto altro. Uno dei miei preferiti è: "Creazione di contenuti per Instagram Stories" di Mina Barrio – super pratico e ispirante! 2. Skillshare – Creatività, video e social strategy Su Skillshare ho imparato moltissimo sull’editing video, la pianificazione dei contenuti e il branding personale. Alcuni insegnanti sono creator famosi e spiegano in modo semplice ma efficace. Consigliato: "Video for Instagram – Tell an Engaging Story in Less Than a Minute" di Hallease Narvaez. 3. Udemy – Corsi pratici e accessibili Udemy ha una vasta selezione di corsi, molti a prezzi super accessibili. Per chi vuole imparare Canva, Photoshop, Premiere Pro, oppure capire come scrivere caption efficaci o pianificare una strategia social, è perfetta. Tra i più utili che ho seguito: "Content Marketing Masterclass" e "Instagram Marketing 2024". 4. YouTube – Formazione gratuita (ma scegli bene!) Sottovalutato da molti, ma YouTube è pieno di risorse gratuite se sai cosa cercare. Canali come Think Media, Matt D’Avella o Learn with Shopify offrono tutorial validi su fotografia, video, content planning, monetizzazione e storytelling. 5. Meta Blueprint – Ufficiale da Instagram e Facebook Se vuoi conoscere le regole del gioco direttamente dalla fonte, Meta Blueprint è un must. Corsi brevi, chiari e sempre aggiornati su algoritmo, ADV, Reels, Insight e gestione pagina business. 6. Creazione di contenuti da smartphone – by Start2Impact In italiano e orientato a chi vuole iniziare da subito. Un corso super concreto per creare contenuti professionali anche solo col telefono, gestire luci, inquadrature, storytelling e pubblicazione. Perfetto per creator alle prime armi (ma non solo). Il mio consiglio? Inizia da quello che senti più vicino al tuo stile o obiettivo, ma non smettere mai di formarti. Anche oggi che lavoro stabilmente con i brand, continuo a studiare. Il mondo dei social evolve in fretta, e per restare rilevanti, dobbiamo evolverci anche noi. 🎥✨ Studiare è parte del mio lavoro da creator. È il mio investimento migliore. #ContentCreatorLife #ImparareOnline #FormazioneCreativa #DigitalCreatorTips
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