Confessioni da influencer: le cose che non si vedono su Instagram
Lo ammetto: per anni ho contribuito all’illusione. Quella fatta di filtri perfetti, stanze in ordine, cappuccini schiumati e abiti sempre nuovi .
Ma dietro ogni “buongiorno” con la luce perfetta, c’era una ring light accesa dalle 7 del mattino e due occhiaie mascherate con tre strati di correttore .
Instagram è bellissimo. Ma è una parte della realtà. E oggi voglio raccontarti l’altra parte. Quella che non si vede.
1. La vita vera è più disordinata (e va bene così)
Sorrisi, tramonti, brunch in terrazza…
Ci sono anche quelli. Ma ci sono anche giornate storte, ansie da prestazione, scadenze che si accavallano e pianti senza motivo tra una story e l’altra.
Solo che non fanno like. Quindi restano dietro le quinte.
2. I numeri non dicono tutto
Sì, i follower contano. Ma non raccontano chi sei.
A volte ti senti una star, altre volte ti chiedi se stai urlando nel vuoto.
Ogni creator che conosci ha avuto:
-un post che non ha funzionato
-una collaborazione fallita
-un momento di dubbio su cosa pubblicare
L’algoritmo cambia, ma anche noi cambiamo. E non sempre ci sentiamo “abbastanza”.
3. Lavorare con i social è un lavoro vero (e faticoso)
Non è solo “fare due foto e postarle”.
È pianificare, scrivere, editare, rispondere, monitorare. È fare brainstorming in pigiama alle 2 di notte .
E a volte… è anche dover sorridere quando non ne hai voglia.
Ma la parte bella? Creare connessioni vere, dare valore, ispirare. Anche solo una persona.
4. La comparazione ti distrugge, se glielo permetti
Scorri e pensi: “lei è più bella”, “lui ha più engagement”, “io dovrei fare di più”.
Instagram è uno specchio deformante: riflette ciò che sembra e spesso ingigantisce le insicurezze.
La cura? Tornare offline ogni tanto.
Guardarti allo specchio vero. E ricordarti che sei molto più di un profilo.
5. Autenticità non significa mostrarsi sempre perfette
La vera svolta, per me, è arrivata quando ho iniziato a condividere anche i momenti NO. Le fatiche, le domande aperte, le scelte difficili.
Sai cosa ho scoperto? Che lì nasce il legame con chi ti segue.
Perché la connessione vera arriva quando ci riconosciamo nelle fragilità, non solo nei successi.
Quindi sì, Instagram è bellissimo... ma non è tutto
Essere influencer oggi significa anche avere il coraggio di dire:
"Ehi, non è sempre tutto così perfetto. Ma va bene così."
Ed è in quella trasparenza che ho trovato il mio spazio più autentico.
#vitadainfluencer #dietrolequinte #veritàdaisocial #nonsolofilter #creatorlife #instarealtà #influenzaconsapevole #socialmediahonesty #confessioni #essereveri
Lo ammetto: per anni ho contribuito all’illusione. Quella fatta di filtri perfetti, stanze in ordine, cappuccini schiumati e abiti sempre nuovi .
Ma dietro ogni “buongiorno” con la luce perfetta, c’era una ring light accesa dalle 7 del mattino e due occhiaie mascherate con tre strati di correttore .
Instagram è bellissimo. Ma è una parte della realtà. E oggi voglio raccontarti l’altra parte. Quella che non si vede.
1. La vita vera è più disordinata (e va bene così)
Sorrisi, tramonti, brunch in terrazza…
Ci sono anche quelli. Ma ci sono anche giornate storte, ansie da prestazione, scadenze che si accavallano e pianti senza motivo tra una story e l’altra.
Solo che non fanno like. Quindi restano dietro le quinte.
2. I numeri non dicono tutto
Sì, i follower contano. Ma non raccontano chi sei.
A volte ti senti una star, altre volte ti chiedi se stai urlando nel vuoto.
Ogni creator che conosci ha avuto:
-un post che non ha funzionato
-una collaborazione fallita
-un momento di dubbio su cosa pubblicare
L’algoritmo cambia, ma anche noi cambiamo. E non sempre ci sentiamo “abbastanza”.
3. Lavorare con i social è un lavoro vero (e faticoso)
Non è solo “fare due foto e postarle”.
È pianificare, scrivere, editare, rispondere, monitorare. È fare brainstorming in pigiama alle 2 di notte .
E a volte… è anche dover sorridere quando non ne hai voglia.
Ma la parte bella? Creare connessioni vere, dare valore, ispirare. Anche solo una persona.
4. La comparazione ti distrugge, se glielo permetti
Scorri e pensi: “lei è più bella”, “lui ha più engagement”, “io dovrei fare di più”.
Instagram è uno specchio deformante: riflette ciò che sembra e spesso ingigantisce le insicurezze.
La cura? Tornare offline ogni tanto.
Guardarti allo specchio vero. E ricordarti che sei molto più di un profilo.
5. Autenticità non significa mostrarsi sempre perfette
La vera svolta, per me, è arrivata quando ho iniziato a condividere anche i momenti NO. Le fatiche, le domande aperte, le scelte difficili.
Sai cosa ho scoperto? Che lì nasce il legame con chi ti segue.
Perché la connessione vera arriva quando ci riconosciamo nelle fragilità, non solo nei successi.
Quindi sì, Instagram è bellissimo... ma non è tutto
Essere influencer oggi significa anche avere il coraggio di dire:
"Ehi, non è sempre tutto così perfetto. Ma va bene così."
Ed è in quella trasparenza che ho trovato il mio spazio più autentico.
#vitadainfluencer #dietrolequinte #veritàdaisocial #nonsolofilter #creatorlife #instarealtà #influenzaconsapevole #socialmediahonesty #confessioni #essereveri
Confessioni da influencer: le cose che non si vedono su Instagram 📱💬
Lo ammetto: per anni ho contribuito all’illusione. Quella fatta di filtri perfetti, stanze in ordine, cappuccini schiumati e abiti sempre nuovi ☕👗.
Ma dietro ogni “buongiorno” con la luce perfetta, c’era una ring light accesa dalle 7 del mattino e due occhiaie mascherate con tre strati di correttore 😅.
Instagram è bellissimo. Ma è una parte della realtà. E oggi voglio raccontarti l’altra parte. Quella che non si vede.
1. La vita vera è più disordinata (e va bene così) 🧺
Sorrisi, tramonti, brunch in terrazza…
Ci sono anche quelli. Ma ci sono anche giornate storte, ansie da prestazione, scadenze che si accavallano e pianti senza motivo tra una story e l’altra.
Solo che non fanno like. Quindi restano dietro le quinte.
2. I numeri non dicono tutto 🔢
Sì, i follower contano. Ma non raccontano chi sei.
A volte ti senti una star, altre volte ti chiedi se stai urlando nel vuoto.
Ogni creator che conosci ha avuto:
-un post che non ha funzionato
-una collaborazione fallita
-un momento di dubbio su cosa pubblicare
L’algoritmo cambia, ma anche noi cambiamo. E non sempre ci sentiamo “abbastanza”.
3. Lavorare con i social è un lavoro vero (e faticoso) 💻💡
Non è solo “fare due foto e postarle”.
È pianificare, scrivere, editare, rispondere, monitorare. È fare brainstorming in pigiama alle 2 di notte 🌙.
E a volte… è anche dover sorridere quando non ne hai voglia.
Ma la parte bella? Creare connessioni vere, dare valore, ispirare. Anche solo una persona.
4. La comparazione ti distrugge, se glielo permetti 🔍
Scorri e pensi: “lei è più bella”, “lui ha più engagement”, “io dovrei fare di più”.
Instagram è uno specchio deformante: riflette ciò che sembra e spesso ingigantisce le insicurezze.
La cura? Tornare offline ogni tanto.
Guardarti allo specchio vero. E ricordarti che sei molto più di un profilo.
5. Autenticità non significa mostrarsi sempre perfette 🧡
La vera svolta, per me, è arrivata quando ho iniziato a condividere anche i momenti NO. Le fatiche, le domande aperte, le scelte difficili.
Sai cosa ho scoperto? Che lì nasce il legame con chi ti segue.
Perché la connessione vera arriva quando ci riconosciamo nelle fragilità, non solo nei successi.
Quindi sì, Instagram è bellissimo... ma non è tutto ✨
Essere influencer oggi significa anche avere il coraggio di dire:
"Ehi, non è sempre tutto così perfetto. Ma va bene così."
Ed è in quella trasparenza che ho trovato il mio spazio più autentico.
#vitadainfluencer #dietrolequinte #veritàdaisocial #nonsolofilter #creatorlife #instarealtà #influenzaconsapevole #socialmediahonesty #confessioni #essereveri
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