Analisi KPI per e-commerce: cosa monitorare davvero ogni settimana
Quando ho iniziato a gestire il mio e-commerce, mi sono subito reso conto che per crescere non bastava solo vendere. Dovevo capire cosa funzionava davvero e cosa no, per poter prendere decisioni efficaci e veloci. E per farlo, i dati sono fondamentali.
Il problema? I numeri sono tantissimi e non tutti utili. Nel tempo ho imparato a concentrarmi solo su quei KPI (Key Performance Indicators) che mi danno una fotografia chiara e immediata della salute del mio shop, così da poter intervenire tempestivamente.
Ti racconto quali sono i KPI che controllo ogni settimana e perché sono così importanti.
1. Tasso di conversione (CR)
È il numero che più di ogni altro dice se il mio sito convince i visitatori a diventare clienti.
Se il tasso scende, significa che c’è qualcosa che non funziona nel percorso d’acquisto, nella user experience o nel messaggio.
Come monitorarlo:
Lo controllo settimanalmente su Google Analytics e sulla piattaforma del mio CMS.
2. Valore medio ordine (AOV)
Capire quanto spende in media ogni cliente mi aiuta a progettare promozioni e pacchetti.
Se l’AOV sale, vuol dire che sto riuscendo a far acquistare di più o prodotti più costosi.
3. Traffico qualificato
Non conta solo quante persone arrivano sul sito, ma quali persone arrivano.
Controllo le fonti principali (Google Ads, SEO, social, email marketing) per capire dove conviene investire.
4. Tasso di abbandono del carrello
Quante persone iniziano l’acquisto ma poi mollano tutto?
Se questo numero è alto, può significare problemi tecnici, costi di spedizione troppo alti o distrazioni nel funnel.
5. Numero di ordini e ricavi totali
Dati classici, ma fondamentali per monitorare l’andamento complessivo.
Li confronto con le settimane precedenti e con gli stessi periodi dell’anno scorso.
6. Customer Lifetime Value (CLV)
Non è un dato che vedo ogni settimana, ma è un KPI a cui guardo almeno una volta al mese per capire quanto vale davvero un cliente nel tempo.
7. Indice di soddisfazione clienti (NPS, recensioni, feedback)
Monitoro le recensioni e i feedback per intercettare tempestivamente problemi o opportunità di miglioramento.
Perché monitorare questi KPI ogni settimana?
La risposta è semplice: il mercato e il comportamento degli utenti cambiano velocemente. Solo con un controllo costante posso:
-Scoprire subito eventuali cali di performance
-Correggere campagne o offerte non efficaci
-Ottimizzare costi e margini
-Migliorare la customer experience
Non serve fissarsi su decine di dati, ma scegliere quelli che raccontano la storia vera del nostro e-commerce.
Io ho trovato la mia “lista corta” e ti consiglio di fare lo stesso: parti dai KPI base e aggiungi solo quelli che ti servono per il tuo modello di business.
Se vuoi, posso aiutarti a creare una dashboard personalizzata con i KPI più utili per il tuo shop. Basta chiedere!
#Ecommerce #KPI #DataDriven #AnalisiDati #MarketingDigitale #VendereOnline #ImpresaBiz #GoogleAnalytics #OttimizzazioneConversioni #CustomerExperience
Quando ho iniziato a gestire il mio e-commerce, mi sono subito reso conto che per crescere non bastava solo vendere. Dovevo capire cosa funzionava davvero e cosa no, per poter prendere decisioni efficaci e veloci. E per farlo, i dati sono fondamentali.
Il problema? I numeri sono tantissimi e non tutti utili. Nel tempo ho imparato a concentrarmi solo su quei KPI (Key Performance Indicators) che mi danno una fotografia chiara e immediata della salute del mio shop, così da poter intervenire tempestivamente.
Ti racconto quali sono i KPI che controllo ogni settimana e perché sono così importanti.
1. Tasso di conversione (CR)
È il numero che più di ogni altro dice se il mio sito convince i visitatori a diventare clienti.
Se il tasso scende, significa che c’è qualcosa che non funziona nel percorso d’acquisto, nella user experience o nel messaggio.
Come monitorarlo:
Lo controllo settimanalmente su Google Analytics e sulla piattaforma del mio CMS.
2. Valore medio ordine (AOV)
Capire quanto spende in media ogni cliente mi aiuta a progettare promozioni e pacchetti.
Se l’AOV sale, vuol dire che sto riuscendo a far acquistare di più o prodotti più costosi.
3. Traffico qualificato
Non conta solo quante persone arrivano sul sito, ma quali persone arrivano.
Controllo le fonti principali (Google Ads, SEO, social, email marketing) per capire dove conviene investire.
4. Tasso di abbandono del carrello
Quante persone iniziano l’acquisto ma poi mollano tutto?
Se questo numero è alto, può significare problemi tecnici, costi di spedizione troppo alti o distrazioni nel funnel.
5. Numero di ordini e ricavi totali
Dati classici, ma fondamentali per monitorare l’andamento complessivo.
Li confronto con le settimane precedenti e con gli stessi periodi dell’anno scorso.
6. Customer Lifetime Value (CLV)
Non è un dato che vedo ogni settimana, ma è un KPI a cui guardo almeno una volta al mese per capire quanto vale davvero un cliente nel tempo.
7. Indice di soddisfazione clienti (NPS, recensioni, feedback)
Monitoro le recensioni e i feedback per intercettare tempestivamente problemi o opportunità di miglioramento.
Perché monitorare questi KPI ogni settimana?
La risposta è semplice: il mercato e il comportamento degli utenti cambiano velocemente. Solo con un controllo costante posso:
-Scoprire subito eventuali cali di performance
-Correggere campagne o offerte non efficaci
-Ottimizzare costi e margini
-Migliorare la customer experience
Non serve fissarsi su decine di dati, ma scegliere quelli che raccontano la storia vera del nostro e-commerce.
Io ho trovato la mia “lista corta” e ti consiglio di fare lo stesso: parti dai KPI base e aggiungi solo quelli che ti servono per il tuo modello di business.
Se vuoi, posso aiutarti a creare una dashboard personalizzata con i KPI più utili per il tuo shop. Basta chiedere!
#Ecommerce #KPI #DataDriven #AnalisiDati #MarketingDigitale #VendereOnline #ImpresaBiz #GoogleAnalytics #OttimizzazioneConversioni #CustomerExperience
Analisi KPI per e-commerce: cosa monitorare davvero ogni settimana
Quando ho iniziato a gestire il mio e-commerce, mi sono subito reso conto che per crescere non bastava solo vendere. Dovevo capire cosa funzionava davvero e cosa no, per poter prendere decisioni efficaci e veloci. E per farlo, i dati sono fondamentali.
Il problema? I numeri sono tantissimi e non tutti utili. Nel tempo ho imparato a concentrarmi solo su quei KPI (Key Performance Indicators) che mi danno una fotografia chiara e immediata della salute del mio shop, così da poter intervenire tempestivamente.
Ti racconto quali sono i KPI che controllo ogni settimana e perché sono così importanti.
1. Tasso di conversione (CR)
È il numero che più di ogni altro dice se il mio sito convince i visitatori a diventare clienti.
Se il tasso scende, significa che c’è qualcosa che non funziona nel percorso d’acquisto, nella user experience o nel messaggio.
Come monitorarlo:
Lo controllo settimanalmente su Google Analytics e sulla piattaforma del mio CMS.
2. Valore medio ordine (AOV)
Capire quanto spende in media ogni cliente mi aiuta a progettare promozioni e pacchetti.
Se l’AOV sale, vuol dire che sto riuscendo a far acquistare di più o prodotti più costosi.
3. Traffico qualificato
Non conta solo quante persone arrivano sul sito, ma quali persone arrivano.
Controllo le fonti principali (Google Ads, SEO, social, email marketing) per capire dove conviene investire.
4. Tasso di abbandono del carrello
Quante persone iniziano l’acquisto ma poi mollano tutto?
Se questo numero è alto, può significare problemi tecnici, costi di spedizione troppo alti o distrazioni nel funnel.
5. Numero di ordini e ricavi totali
Dati classici, ma fondamentali per monitorare l’andamento complessivo.
Li confronto con le settimane precedenti e con gli stessi periodi dell’anno scorso.
6. Customer Lifetime Value (CLV)
Non è un dato che vedo ogni settimana, ma è un KPI a cui guardo almeno una volta al mese per capire quanto vale davvero un cliente nel tempo.
7. Indice di soddisfazione clienti (NPS, recensioni, feedback)
Monitoro le recensioni e i feedback per intercettare tempestivamente problemi o opportunità di miglioramento.
Perché monitorare questi KPI ogni settimana?
La risposta è semplice: il mercato e il comportamento degli utenti cambiano velocemente. Solo con un controllo costante posso:
-Scoprire subito eventuali cali di performance
-Correggere campagne o offerte non efficaci
-Ottimizzare costi e margini
-Migliorare la customer experience
Non serve fissarsi su decine di dati, ma scegliere quelli che raccontano la storia vera del nostro e-commerce.
Io ho trovato la mia “lista corta” e ti consiglio di fare lo stesso: parti dai KPI base e aggiungi solo quelli che ti servono per il tuo modello di business.
Se vuoi, posso aiutarti a creare una dashboard personalizzata con i KPI più utili per il tuo shop. Basta chiedere!
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