• Storytelling aziendale: come raccontare il tuo brand in modo autentico e coinvolgente
    (La mia esperienza e le tecniche narrative che uso per creare connessioni vere)

    Se c’è una cosa che ho imparato nel tempo è che le persone non si innamorano di un prodotto, ma di una storia.
    Una storia che le fa emozionare, riconoscere, sognare. Una storia che dice: “Hey, ci sono passato anch’io”.

    Lo storytelling non è solo una “tecnica di marketing”: è la voce del tuo brand. E oggi ti racconto come ho imparato a usarlo per far crescere la mia attività in modo autentico.

    1. La tua storia non deve essere perfetta. Deve essere vera.
    Quando ho iniziato, pensavo di dover mostrare solo il bello, il “successo”.
    Poi ho capito che le persone si connettono molto di più quando racconti anche le fatiche, gli inizi, i dubbi.

    Raccontare perché ho iniziato, cosa mi ha spinto a creare il mio primo progetto, quali ostacoli ho affrontato... è stato il punto di svolta.

    Suggerimento: Parti dal “perché”: perché hai scelto questo lavoro? Che cambiamento vuoi creare?

    2. Costruisci la tua “mappa narrativa”
    Ogni brand ha una struttura narrativa (sì, come nei film!). Ecco una versione semplice che uso per i miei contenuti:
    -Il protagonista: tu, il tuo team o il tuo cliente ideale
    -Il problema: cosa volevi risolvere? Che sfida affronti?
    -Il cambiamento: che svolta hai vissuto? Cosa hai imparato?
    -La soluzione: il tuo prodotto, servizio, metodo
    -La trasformazione: il “dopo”, come cambia la vita di chi ti sceglie

    Questa struttura funziona per post, video, landing page e persino pitch di presentazione.

    3. Sii coerente ma non ripetitivo
    La tua storia deve essere coerente in tutti i punti di contatto (bio, sito, social), ma non deve suonare “copiata e incollata”.
    Io la riscrivo in base al contesto, mantenendo lo stesso cuore narrativo ma adattando il tono.

    4. Lascia spazio anche agli altri
    Lo storytelling più potente è quello condiviso.
    Nel mio caso, i feedback dei clienti, le testimonianze reali, le trasformazioni che ho visto... raccontano meglio del mio brand di mille parole scritte da me.

    Suggerimento: Usa le parole della tua community. Fatti raccontare dai tuoi clienti.

    5. Emozione + valore = impatto
    Un racconto ben fatto deve emozionare, sì, ma anche guidare all’azione.
    Chi ti ascolta deve capire cosa può ottenere, cosa cambierà per lui, grazie a ciò che offri.

    Io cerco sempre di unire una parte emotiva (una storia vera, una difficoltà vissuta) a una parte concreta (soluzione, risultato, invito a fare un passo).

    Il tuo brand ha già una storia. Quello che devi fare è trovarla, raccontarla e viverla con coerenza.
    Non serve essere un copywriter professionista: serve essere autentici, umani e strategici.

    La tua storia è ciò che ti distingue in un mare di offerte tutte uguali.

    Se vuoi, posso aiutarti a scrivere il tuo racconto di brand o costruire un mini piano di storytelling su misura.

    #StorytellingAziendale #PersonalBranding #ComunicazioneAutentica #MarketingNarrativo #PiccoliBusiness #FreelanceLife #ImpresaDigitale #ImpresaBiz

    Storytelling aziendale: come raccontare il tuo brand in modo autentico e coinvolgente (La mia esperienza e le tecniche narrative che uso per creare connessioni vere) Se c’è una cosa che ho imparato nel tempo è che le persone non si innamorano di un prodotto, ma di una storia. Una storia che le fa emozionare, riconoscere, sognare. Una storia che dice: “Hey, ci sono passato anch’io”. Lo storytelling non è solo una “tecnica di marketing”: è la voce del tuo brand. E oggi ti racconto come ho imparato a usarlo per far crescere la mia attività in modo autentico. 🎬 1. La tua storia non deve essere perfetta. Deve essere vera. Quando ho iniziato, pensavo di dover mostrare solo il bello, il “successo”. Poi ho capito che le persone si connettono molto di più quando racconti anche le fatiche, gli inizi, i dubbi. Raccontare perché ho iniziato, cosa mi ha spinto a creare il mio primo progetto, quali ostacoli ho affrontato... è stato il punto di svolta. 💡 Suggerimento: Parti dal “perché”: perché hai scelto questo lavoro? Che cambiamento vuoi creare? 🧩 2. Costruisci la tua “mappa narrativa” Ogni brand ha una struttura narrativa (sì, come nei film!). Ecco una versione semplice che uso per i miei contenuti: -Il protagonista: tu, il tuo team o il tuo cliente ideale -Il problema: cosa volevi risolvere? Che sfida affronti? -Il cambiamento: che svolta hai vissuto? Cosa hai imparato? -La soluzione: il tuo prodotto, servizio, metodo -La trasformazione: il “dopo”, come cambia la vita di chi ti sceglie Questa struttura funziona per post, video, landing page e persino pitch di presentazione. 🔁 3. Sii coerente ma non ripetitivo La tua storia deve essere coerente in tutti i punti di contatto (bio, sito, social), ma non deve suonare “copiata e incollata”. Io la riscrivo in base al contesto, mantenendo lo stesso cuore narrativo ma adattando il tono. 📣 4. Lascia spazio anche agli altri Lo storytelling più potente è quello condiviso. Nel mio caso, i feedback dei clienti, le testimonianze reali, le trasformazioni che ho visto... raccontano meglio del mio brand di mille parole scritte da me. ✨ Suggerimento: Usa le parole della tua community. Fatti raccontare dai tuoi clienti. 🔄 5. Emozione + valore = impatto Un racconto ben fatto deve emozionare, sì, ma anche guidare all’azione. Chi ti ascolta deve capire cosa può ottenere, cosa cambierà per lui, grazie a ciò che offri. Io cerco sempre di unire una parte emotiva (una storia vera, una difficoltà vissuta) a una parte concreta (soluzione, risultato, invito a fare un passo). ✨Il tuo brand ha già una storia. Quello che devi fare è trovarla, raccontarla e viverla con coerenza. Non serve essere un copywriter professionista: serve essere autentici, umani e strategici. La tua storia è ciò che ti distingue in un mare di offerte tutte uguali. Se vuoi, posso aiutarti a scrivere il tuo racconto di brand o costruire un mini piano di storytelling su misura. #StorytellingAziendale #PersonalBranding #ComunicazioneAutentica #MarketingNarrativo #PiccoliBusiness #FreelanceLife #ImpresaDigitale #ImpresaBiz
    0 Commenti 0 Condivisioni 102 Viste 0 Recensioni
  • Business plan: come farlo bene anche se non sei un esperto

    Noi di Impresa.biz ci confrontiamo ogni giorno con imprenditori che hanno idee brillanti ma si bloccano di fronte a una parola che può intimorire: business plan. Troppo tecnico? Troppo complicato? Solo per startup? In realtà, il business plan è uno strumento potente e necessario per chi vuole trasformare un’idea in un’impresa concreta, pianificare la crescita o presentarsi a investitori e banche.

    La buona notizia? È possibile realizzare un business plan efficace anche senza essere esperti. Serve metodo, chiarezza e gli strumenti giusti. Ecco come lo facciamo noi.

    1. Partiamo sempre da un’idea chiara
    Prima ancora di scrivere, ci assicuriamo di avere ben chiaro il modello di business:
    -Cosa offriamo?
    -A chi ci rivolgiamo?
    -In che modo ci differenziamo dalla concorrenza?
    -Come generiamo ricavi?
    Uno strumento molto utile in questa fase è il Business Model Canvas, che consente di visualizzare l’idea su una sola pagina.

    2. Raccontiamo l’azienda, non solo i numeri
    Il business plan non è solo un documento tecnico: è il racconto della nostra impresa. Dedichiamo spazio a descrivere la missione, il team, il mercato di riferimento, i punti di forza, e, se presenti, i risultati ottenuti finora. Chi lo legge deve capire perché esistiamo, dove vogliamo arrivare e perché possiamo farcela.

    3. Analizziamo il mercato (senza complicazioni)
    Non servono ricerche da migliaia di euro. Basta raccogliere dati concreti e ragionare con senso pratico:
    -Quanti sono i nostri potenziali clienti?
    -Chi sono i competitor e cosa offrono?
    -Che trend stanno cambiando il nostro settore?
    Utilizziamo fonti pubbliche (come ISTAT, Camere di Commercio, report di settore) e interviste dirette per validare le ipotesi.

    4. Stendiamo un piano economico sostenibile
    È la parte più delicata, ma anche la più utile. Definiamo:
    -Costi iniziali e fissi
    -Previsioni di ricavi (realistiche, non ottimistiche)
    -Piano degli investimenti
    -Fabbisogno finanziario
    -Eventuali fonti di finanziamento
    Esistono modelli Excel o strumenti online (come LivePlan o BizPlanBuilder) che semplificano molto questo processo anche a chi non ha competenze contabili.

    5. Sintetizziamo con uno schema chiaro
    Un buon business plan non deve essere lungo, ma chiaro e leggibile. Mettiamo in evidenza gli elementi chiave con grafici, bullet point, tabelle riassuntive. E, se serve, prepariamo anche un pitch deck per presentarlo in pochi minuti a potenziali partner o investitori.

    Non serve essere esperti per fare un buon business plan, ma serve capire bene il proprio progetto, avere obiettivi chiari e raccontarli con logica e concretezza. Noi di Impresa.biz siamo qui per aiutare imprenditori e professionisti a trasformare le idee in azioni, con strumenti pratici e supporto su misura.

    #ImpresaBiz #BusinessPlan #Startup #PMI #IdeeDiBusiness #StrategiaAziendale #Pianificazione #ModelloDiBusiness #FinanzaFacile #BusinessModelCanvas #CrescitaAziendale #PitchDeck #Imprenditori

    Business plan: come farlo bene anche se non sei un esperto Noi di Impresa.biz ci confrontiamo ogni giorno con imprenditori che hanno idee brillanti ma si bloccano di fronte a una parola che può intimorire: business plan. Troppo tecnico? Troppo complicato? Solo per startup? In realtà, il business plan è uno strumento potente e necessario per chi vuole trasformare un’idea in un’impresa concreta, pianificare la crescita o presentarsi a investitori e banche. La buona notizia? È possibile realizzare un business plan efficace anche senza essere esperti. Serve metodo, chiarezza e gli strumenti giusti. Ecco come lo facciamo noi. 1. Partiamo sempre da un’idea chiara Prima ancora di scrivere, ci assicuriamo di avere ben chiaro il modello di business: -Cosa offriamo? -A chi ci rivolgiamo? -In che modo ci differenziamo dalla concorrenza? -Come generiamo ricavi? Uno strumento molto utile in questa fase è il Business Model Canvas, che consente di visualizzare l’idea su una sola pagina. 2. Raccontiamo l’azienda, non solo i numeri Il business plan non è solo un documento tecnico: è il racconto della nostra impresa. Dedichiamo spazio a descrivere la missione, il team, il mercato di riferimento, i punti di forza, e, se presenti, i risultati ottenuti finora. Chi lo legge deve capire perché esistiamo, dove vogliamo arrivare e perché possiamo farcela. 3. Analizziamo il mercato (senza complicazioni) Non servono ricerche da migliaia di euro. Basta raccogliere dati concreti e ragionare con senso pratico: -Quanti sono i nostri potenziali clienti? -Chi sono i competitor e cosa offrono? -Che trend stanno cambiando il nostro settore? Utilizziamo fonti pubbliche (come ISTAT, Camere di Commercio, report di settore) e interviste dirette per validare le ipotesi. 4. Stendiamo un piano economico sostenibile È la parte più delicata, ma anche la più utile. Definiamo: -Costi iniziali e fissi -Previsioni di ricavi (realistiche, non ottimistiche) -Piano degli investimenti -Fabbisogno finanziario -Eventuali fonti di finanziamento Esistono modelli Excel o strumenti online (come LivePlan o BizPlanBuilder) che semplificano molto questo processo anche a chi non ha competenze contabili. 5. Sintetizziamo con uno schema chiaro Un buon business plan non deve essere lungo, ma chiaro e leggibile. Mettiamo in evidenza gli elementi chiave con grafici, bullet point, tabelle riassuntive. E, se serve, prepariamo anche un pitch deck per presentarlo in pochi minuti a potenziali partner o investitori. Non serve essere esperti per fare un buon business plan, ma serve capire bene il proprio progetto, avere obiettivi chiari e raccontarli con logica e concretezza. Noi di Impresa.biz siamo qui per aiutare imprenditori e professionisti a trasformare le idee in azioni, con strumenti pratici e supporto su misura. #ImpresaBiz #BusinessPlan #Startup #PMI #IdeeDiBusiness #StrategiaAziendale #Pianificazione #ModelloDiBusiness #FinanzaFacile #BusinessModelCanvas #CrescitaAziendale #PitchDeck #Imprenditori
    0 Commenti 0 Condivisioni 171 Viste 0 Recensioni
  • Come trovare partner e distributori esteri quando sei una piccola impresa

    Quando ho deciso di portare il mio business fuori dall’Italia, una delle prime sfide è stata trovare partner e distributori esteri affidabili.
    Non avevo un team export, né budget da multinazionale. Ma avevo un obiettivo chiaro: costruire relazioni solide per crescere in modo sostenibile.

    Oggi voglio condividere i passaggi concreti che mi hanno aiutata a trovare collaborazioni internazionali, anche partendo da una piccola realtà.

    1. Ricerca mirata, non generica
    All’inizio cercavo contatti “a tappeto”, senza una strategia precisa. Poi ho capito: meno è meglio, ma devono essere i partner giusti.
    Ho definito i mercati prioritari, selezionato i canali giusti (fiere, piattaforme B2B, camere di commercio) e creato una lista ristretta ma qualificata.

    2. Usa le piattaforme digitali giuste
    Ho trovato contatti preziosi tramite:
    -LinkedIn (con messaggi mirati a buyer e retailer)
    -Alibaba, Europages, Kompass (per trovare distributori per nicchia e area geografica)
    -ITA/ICE (l’Agenzia per la promozione all'estero delle imprese italiane, spesso sottovalutata)
    Questi strumenti sono accessibili anche a micro e piccole imprese — basta usarli con criterio.

    3. Presentati come un partner, non come “piccola impresa”
    Il mio primo messaggio non è mai stato: “Sono una piccola realtà, ho bisogno di aiuto”.
    Ho comunicato il valore della mia offerta, i numeri (anche piccoli, ma veri), la mia visione. I partner cercano affidabilità, chiarezza e coerenza, non solo dimensioni.

    4. Fiere ed eventi di settore: anche da visitatrice
    Non serve sempre uno stand: io ho iniziato partecipando come visitatrice, prendendo contatti di persona, lasciando materiali ben curati e facendo follow-up subito dopo. Questo mi ha permesso di validare interesse e instaurare relazioni concrete.

    5. Cura ogni dettaglio del primo contatto
    Quando ho inviato i primi pitch internazionali, ho capito che la forma conta quanto il contenuto.
    Ho creato:
    -Un company profile bilingue professionale
    -Una presentazione prodotto chiara, sintetica, con immagini e numeri
    -Un’email breve ma efficace, con un invito all’incontro (online o in fiera)

    Trovare partner e distributori esteri è possibile anche per una piccola impresa, ma serve metodo, visione e molta pazienza.
    Non si tratta solo di vendere di più, ma di costruire connessioni intelligenti e durature che ti aiutino a crescere davvero nel tempo.

    Io ho iniziato da sola, con pochi contatti e molta determinazione. E oggi collaboro con partner in più paesi, scelti con cura e rispetto reciproco.

    #ExportDigitale #Internazionalizzazione #PiccolaImpresa #BusinessGlobale #StrategiaExport #DistributoriEsteri #PartnerInternazionali #CrescitaSostenibile #NetworkingB2B #ImprenditriceDigitale
    Come trovare partner e distributori esteri quando sei una piccola impresa Quando ho deciso di portare il mio business fuori dall’Italia, una delle prime sfide è stata trovare partner e distributori esteri affidabili. Non avevo un team export, né budget da multinazionale. Ma avevo un obiettivo chiaro: costruire relazioni solide per crescere in modo sostenibile. Oggi voglio condividere i passaggi concreti che mi hanno aiutata a trovare collaborazioni internazionali, anche partendo da una piccola realtà. 🔍 1. Ricerca mirata, non generica All’inizio cercavo contatti “a tappeto”, senza una strategia precisa. Poi ho capito: meno è meglio, ma devono essere i partner giusti. Ho definito i mercati prioritari, selezionato i canali giusti (fiere, piattaforme B2B, camere di commercio) e creato una lista ristretta ma qualificata. 🌐 2. Usa le piattaforme digitali giuste Ho trovato contatti preziosi tramite: -LinkedIn (con messaggi mirati a buyer e retailer) -Alibaba, Europages, Kompass (per trovare distributori per nicchia e area geografica) -ITA/ICE (l’Agenzia per la promozione all'estero delle imprese italiane, spesso sottovalutata) Questi strumenti sono accessibili anche a micro e piccole imprese — basta usarli con criterio. 🧩 3. Presentati come un partner, non come “piccola impresa” Il mio primo messaggio non è mai stato: “Sono una piccola realtà, ho bisogno di aiuto”. Ho comunicato il valore della mia offerta, i numeri (anche piccoli, ma veri), la mia visione. I partner cercano affidabilità, chiarezza e coerenza, non solo dimensioni. 🤝 4. Fiere ed eventi di settore: anche da visitatrice Non serve sempre uno stand: io ho iniziato partecipando come visitatrice, prendendo contatti di persona, lasciando materiali ben curati e facendo follow-up subito dopo. Questo mi ha permesso di validare interesse e instaurare relazioni concrete. 📨 5. Cura ogni dettaglio del primo contatto Quando ho inviato i primi pitch internazionali, ho capito che la forma conta quanto il contenuto. Ho creato: -Un company profile bilingue professionale -Una presentazione prodotto chiara, sintetica, con immagini e numeri -Un’email breve ma efficace, con un invito all’incontro (online o in fiera) Trovare partner e distributori esteri è possibile anche per una piccola impresa, ma serve metodo, visione e molta pazienza. Non si tratta solo di vendere di più, ma di costruire connessioni intelligenti e durature che ti aiutino a crescere davvero nel tempo. Io ho iniziato da sola, con pochi contatti e molta determinazione. E oggi collaboro con partner in più paesi, scelti con cura e rispetto reciproco. #ExportDigitale #Internazionalizzazione #PiccolaImpresa #BusinessGlobale #StrategiaExport #DistributoriEsteri #PartnerInternazionali #CrescitaSostenibile #NetworkingB2B #ImprenditriceDigitale
    0 Commenti 0 Condivisioni 199 Viste 0 Recensioni
  • Costruire una rete di contatti globali da influencer: consigli pratici

    Uno degli aspetti più potenti (e sottovalutati) dell’essere influencer oggi è la possibilità di creare connessioni autentiche e strategiche in tutto il mondo.
    All’inizio, pensavo che bastasse pubblicare contenuti e aspettare che le opportunità arrivassero. Poi ho capito: la rete te la costruisci, un messaggio alla volta.

    Ecco come ho creato una rete internazionale solida, utile non solo per la visibilità, ma per crescere come professionista e imprenditrice digitale.

    1. Non aspettare: scrivi per prima
    La mia rete globale è nata così: mandando DM, email e messaggi LinkedIn a persone che stimavo. Senza aspettare “il momento giusto”. Ho sempre spiegato perché le contattavo e che tipo di scambio cercavo.
    Non è networking a freddo se sei sincera, rilevante e rispettosa.

    2. Frequenta eventi (anche virtuali)
    Ho partecipato a webinar, summit, live internazionali. Anche se all’inizio ero una tra mille, col tempo ho iniziato a farmi notare con domande intelligenti, condivisioni sui social e follow-up personalizzati. Gli eventi sono ancora una delle fonti principali di contatti globali per me.

    3. Offri valore prima di chiedere
    Collaborare non significa solo “cosa puoi fare per me?”, ma anche “cosa posso offrirti io?”. Quando ho iniziato a condividere strumenti utili, insight di mercato o anche solo supporto reale ai progetti altrui, ho visto le porte aprirsi. Le relazioni durature nascono così.

    4. Usa i social come radar strategico
    Non uso i social solo per pubblicare, ma anche per osservare. Guardo chi collabora con chi, che tipo di contenuti funzionano in certi mercati, quali creator sono attivi in nicchie che mi interessano. Poi li contatto, commento, mi faccio conoscere nel tempo.

    5. Cura il tuo profilo (e il tuo pitch)
    Quando mi propongo per collaborazioni o partnership internazionali, mi assicuro che il mio profilo parli chiaro: bio in inglese, contenuti professionali, highlights utili. E preparo sempre un breve pitch che spieghi chi sono, cosa faccio e perché possiamo creare valore insieme.

    Costruire una rete globale da influencer non è una questione di follower, ma di intenzione, strategia e costanza.
    Se vuoi aprire il tuo business al mondo, inizia da qui: da relazioni vere che superano le barriere geografiche.
    Io l’ho fatto, e oggi posso dire che molte delle mie opportunità migliori sono nate da una semplice conversazione iniziata con un “Ciao, ti seguo da un po’…”.

    #NetworkingGlobale #InfluencerMarketing #RelazioniProfessionali #EspansioneInternazionale #BusinessDigitale #PersonalBranding #CommunityBuilding #CrescitaProfessionale #ImprenditriceDigitale #StrategiaSocial
    Costruire una rete di contatti globali da influencer: consigli pratici Uno degli aspetti più potenti (e sottovalutati) dell’essere influencer oggi è la possibilità di creare connessioni autentiche e strategiche in tutto il mondo. All’inizio, pensavo che bastasse pubblicare contenuti e aspettare che le opportunità arrivassero. Poi ho capito: la rete te la costruisci, un messaggio alla volta. Ecco come ho creato una rete internazionale solida, utile non solo per la visibilità, ma per crescere come professionista e imprenditrice digitale. 🌐 1. Non aspettare: scrivi per prima La mia rete globale è nata così: mandando DM, email e messaggi LinkedIn a persone che stimavo. Senza aspettare “il momento giusto”. Ho sempre spiegato perché le contattavo e che tipo di scambio cercavo. Non è networking a freddo se sei sincera, rilevante e rispettosa. 🌍 2. Frequenta eventi (anche virtuali) Ho partecipato a webinar, summit, live internazionali. Anche se all’inizio ero una tra mille, col tempo ho iniziato a farmi notare con domande intelligenti, condivisioni sui social e follow-up personalizzati. Gli eventi sono ancora una delle fonti principali di contatti globali per me. 🤝 3. Offri valore prima di chiedere Collaborare non significa solo “cosa puoi fare per me?”, ma anche “cosa posso offrirti io?”. Quando ho iniziato a condividere strumenti utili, insight di mercato o anche solo supporto reale ai progetti altrui, ho visto le porte aprirsi. Le relazioni durature nascono così. 🧭 4. Usa i social come radar strategico Non uso i social solo per pubblicare, ma anche per osservare. Guardo chi collabora con chi, che tipo di contenuti funzionano in certi mercati, quali creator sono attivi in nicchie che mi interessano. Poi li contatto, commento, mi faccio conoscere nel tempo. ✍️ 5. Cura il tuo profilo (e il tuo pitch) Quando mi propongo per collaborazioni o partnership internazionali, mi assicuro che il mio profilo parli chiaro: bio in inglese, contenuti professionali, highlights utili. E preparo sempre un breve pitch che spieghi chi sono, cosa faccio e perché possiamo creare valore insieme. Costruire una rete globale da influencer non è una questione di follower, ma di intenzione, strategia e costanza. Se vuoi aprire il tuo business al mondo, inizia da qui: da relazioni vere che superano le barriere geografiche. Io l’ho fatto, e oggi posso dire che molte delle mie opportunità migliori sono nate da una semplice conversazione iniziata con un “Ciao, ti seguo da un po’…”. #NetworkingGlobale #InfluencerMarketing #RelazioniProfessionali #EspansioneInternazionale #BusinessDigitale #PersonalBranding #CommunityBuilding #CrescitaProfessionale #ImprenditriceDigitale #StrategiaSocial
    0 Commenti 0 Condivisioni 190 Viste 0 Recensioni
  • Come prepararsi a un incontro con un investitore: i nostri consigli pratici

    Noi di impresa.biz sappiamo bene quanto un incontro con un investitore possa essere un momento cruciale per la crescita di un’impresa. Saper presentare in modo efficace la propria idea, il progetto e le prospettive di sviluppo può fare la differenza tra ottenere il finanziamento desiderato o perdere un’opportunità importante.

    Per questo vogliamo condividere con voi alcuni consigli pratici per arrivare preparati e fare una grande impressione.

    1. Conosci bene il tuo progetto e i tuoi numeri
    Non c’è nulla di più convincente di una conoscenza approfondita del proprio business.
    Studiamo con attenzione i dati finanziari, il modello di business, il mercato di riferimento e la strategia di crescita. Prepariamo risposte chiare e precise per le domande più comuni.

    2. Personalizza la presentazione sull’investitore
    Ogni investitore ha interessi, obiettivi e valori differenti.
    Prima dell’incontro, informiamoci sul suo background, i settori in cui investe e il tipo di progetti che preferisce sostenere. Questo ci permetterà di adattare il nostro pitch e dimostrare che conosciamo il suo mondo.

    3. Costruisci un pitch chiaro e coinvolgente
    Un buon pitch deve sintetizzare in pochi minuti l’essenza del progetto, mettendo in evidenza il valore unico, il potenziale di mercato e il ritorno atteso.
    Evitiamo tecnicismi inutili e puntiamo a raccontare una storia che conquisti l’attenzione.

    4. Prepara un business plan realistico e dettagliato
    Un documento solido e ben strutturato è fondamentale per supportare il pitch.
    Include proiezioni finanziarie, analisi del mercato, strategie di marketing e un piano operativo chiaro.

    5. Anticipa le domande difficili
    Gli investitori vogliono capire i rischi e le criticità.
    Prepariamoci a rispondere con onestà e consapevolezza su eventuali debolezze o sfide, mostrando come intendiamo affrontarle.

    6. Cura il linguaggio non verbale e la comunicazione
    La sicurezza, la passione e la chiarezza nel parlare trasmettono professionalità e convincono.
    Pratichiamo la presentazione per mantenere un tono equilibrato, un atteggiamento positivo e un contatto visivo efficace.

    7. Organizza materiali di supporto e follow-up
    Portiamo con noi presentazioni, executive summary e documenti chiave da lasciare all’investitore.
    Dopo l’incontro, inviamo un messaggio di ringraziamento e restiamo disponibili per ulteriori approfondimenti.

    Noi di impresa.biz crediamo che una preparazione accurata sia la chiave per trasformare un incontro con un investitore in un’opportunità concreta.
    Investire tempo ed energie nella fase preparatoria aumenta notevolmente le probabilità di successo e di instaurare relazioni di valore durature.

    #IncontroInvestitore #PitchPerfetto #ImpresaBiz #Finanziamenti #BusinessPlan #Preparazione #Investimenti #Startup #CrescitaImpresa #Networking
    Come prepararsi a un incontro con un investitore: i nostri consigli pratici Noi di impresa.biz sappiamo bene quanto un incontro con un investitore possa essere un momento cruciale per la crescita di un’impresa. Saper presentare in modo efficace la propria idea, il progetto e le prospettive di sviluppo può fare la differenza tra ottenere il finanziamento desiderato o perdere un’opportunità importante. Per questo vogliamo condividere con voi alcuni consigli pratici per arrivare preparati e fare una grande impressione. 1. Conosci bene il tuo progetto e i tuoi numeri Non c’è nulla di più convincente di una conoscenza approfondita del proprio business. Studiamo con attenzione i dati finanziari, il modello di business, il mercato di riferimento e la strategia di crescita. Prepariamo risposte chiare e precise per le domande più comuni. 2. Personalizza la presentazione sull’investitore Ogni investitore ha interessi, obiettivi e valori differenti. Prima dell’incontro, informiamoci sul suo background, i settori in cui investe e il tipo di progetti che preferisce sostenere. Questo ci permetterà di adattare il nostro pitch e dimostrare che conosciamo il suo mondo. 3. Costruisci un pitch chiaro e coinvolgente Un buon pitch deve sintetizzare in pochi minuti l’essenza del progetto, mettendo in evidenza il valore unico, il potenziale di mercato e il ritorno atteso. Evitiamo tecnicismi inutili e puntiamo a raccontare una storia che conquisti l’attenzione. 4. Prepara un business plan realistico e dettagliato Un documento solido e ben strutturato è fondamentale per supportare il pitch. Include proiezioni finanziarie, analisi del mercato, strategie di marketing e un piano operativo chiaro. 5. Anticipa le domande difficili Gli investitori vogliono capire i rischi e le criticità. Prepariamoci a rispondere con onestà e consapevolezza su eventuali debolezze o sfide, mostrando come intendiamo affrontarle. 6. Cura il linguaggio non verbale e la comunicazione La sicurezza, la passione e la chiarezza nel parlare trasmettono professionalità e convincono. Pratichiamo la presentazione per mantenere un tono equilibrato, un atteggiamento positivo e un contatto visivo efficace. 7. Organizza materiali di supporto e follow-up Portiamo con noi presentazioni, executive summary e documenti chiave da lasciare all’investitore. Dopo l’incontro, inviamo un messaggio di ringraziamento e restiamo disponibili per ulteriori approfondimenti. Noi di impresa.biz crediamo che una preparazione accurata sia la chiave per trasformare un incontro con un investitore in un’opportunità concreta. Investire tempo ed energie nella fase preparatoria aumenta notevolmente le probabilità di successo e di instaurare relazioni di valore durature. #IncontroInvestitore #PitchPerfetto #ImpresaBiz #Finanziamenti #BusinessPlan #Preparazione #Investimenti #Startup #CrescitaImpresa #Networking
    0 Commenti 0 Condivisioni 186 Viste 0 Recensioni
  • Pitch Perfetto: Come Presentare la Tua Idea a Investitori e Partner

    Quando ho iniziato il mio percorso da influencer e imprenditrice digitale, una delle sfide più grandi è stata imparare a presentare la mia idea in modo chiaro, coinvolgente e — soprattutto — efficace.
    Non basta avere una grande visione o un progetto innovativo: bisogna saperlo raccontare bene, per convincere investitori, partner e collaboratori a credere in te.

    Il pitch è questo: la tua occasione per fare colpo, creare interesse e aprire porte. Ecco cosa ho imparato per prepararlo al meglio, in modo che il messaggio arrivi forte e chiaro.

    1. Conosci il tuo pubblico
    Prima di tutto, devi capire chi avrai davanti.
    Investitori diversi cercano cose diverse: alcuni sono più attenti al ritorno economico, altri al potenziale innovativo, altri ancora all’impatto sociale.
    Personalizzare il pitch in base al pubblico è la chiave per catturare la loro attenzione.

    2. Apri con un problema forte
    Le persone non si ricordano delle soluzioni, ma dei problemi che risolvono.
    Inizia il tuo pitch raccontando un problema reale e urgente, che il tuo progetto è pronto a risolvere. Questo crea immediata connessione ed empatia.

    3. Presenta la tua soluzione in modo semplice
    Spiega in modo chiaro cosa fai, come funziona la tua idea e perché è diversa o migliore di quello che già c’è sul mercato.
    Evita tecnicismi inutili, punta alla semplicità e alla concretezza.

    4. Mostra il potenziale di crescita
    Investitori e partner vogliono capire il “dove può arrivare” il progetto.
    Presenta numeri, trend di mercato, e una strategia chiara per la crescita. Se puoi, mostra anche i risultati già raggiunti, per dare credibilità.

    5. Concludi con una call to action chiara
    Non lasciare nulla in sospeso: cosa vuoi esattamente da chi ti ascolta? Un investimento? Una partnership? Un supporto strategico?
    Fai una richiesta precisa, che renda semplice capire il prossimo passo.

    Imparare a fare un pitch perfetto non è solo un’abilità utile per startup o imprenditori. Anche nel mondo dell’influencer marketing, saper comunicare con efficacia la propria vision apre nuove collaborazioni e opportunità.

    Ti consiglio di esercitarti davanti a persone diverse, raccogliere feedback e migliorare continuamente. Il pitch perfetto è quello che racconta te, il tuo progetto e la tua passione in modo autentico e coinvolgente.

    Se vuoi, posso aiutarti a preparare un pitch personalizzato o fornirti un template efficace da adattare al tuo business. Ti interessa?

    #PitchPerfetto #StartupPitch #InvestorRelations #BusinessCommunication #ImprenditoriaDigitale #PersonalBranding #LeadershipFemminile #ImpresaBiz #PresentazioneProgetti

    Pitch Perfetto: Come Presentare la Tua Idea a Investitori e Partner Quando ho iniziato il mio percorso da influencer e imprenditrice digitale, una delle sfide più grandi è stata imparare a presentare la mia idea in modo chiaro, coinvolgente e — soprattutto — efficace. Non basta avere una grande visione o un progetto innovativo: bisogna saperlo raccontare bene, per convincere investitori, partner e collaboratori a credere in te. Il pitch è questo: la tua occasione per fare colpo, creare interesse e aprire porte. Ecco cosa ho imparato per prepararlo al meglio, in modo che il messaggio arrivi forte e chiaro. 1. Conosci il tuo pubblico Prima di tutto, devi capire chi avrai davanti. Investitori diversi cercano cose diverse: alcuni sono più attenti al ritorno economico, altri al potenziale innovativo, altri ancora all’impatto sociale. Personalizzare il pitch in base al pubblico è la chiave per catturare la loro attenzione. 2. Apri con un problema forte Le persone non si ricordano delle soluzioni, ma dei problemi che risolvono. Inizia il tuo pitch raccontando un problema reale e urgente, che il tuo progetto è pronto a risolvere. Questo crea immediata connessione ed empatia. 3. Presenta la tua soluzione in modo semplice Spiega in modo chiaro cosa fai, come funziona la tua idea e perché è diversa o migliore di quello che già c’è sul mercato. Evita tecnicismi inutili, punta alla semplicità e alla concretezza. 4. Mostra il potenziale di crescita Investitori e partner vogliono capire il “dove può arrivare” il progetto. Presenta numeri, trend di mercato, e una strategia chiara per la crescita. Se puoi, mostra anche i risultati già raggiunti, per dare credibilità. 5. Concludi con una call to action chiara Non lasciare nulla in sospeso: cosa vuoi esattamente da chi ti ascolta? Un investimento? Una partnership? Un supporto strategico? Fai una richiesta precisa, che renda semplice capire il prossimo passo. Imparare a fare un pitch perfetto non è solo un’abilità utile per startup o imprenditori. Anche nel mondo dell’influencer marketing, saper comunicare con efficacia la propria vision apre nuove collaborazioni e opportunità. Ti consiglio di esercitarti davanti a persone diverse, raccogliere feedback e migliorare continuamente. Il pitch perfetto è quello che racconta te, il tuo progetto e la tua passione in modo autentico e coinvolgente. Se vuoi, posso aiutarti a preparare un pitch personalizzato o fornirti un template efficace da adattare al tuo business. Ti interessa? #PitchPerfetto #StartupPitch #InvestorRelations #BusinessCommunication #ImprenditoriaDigitale #PersonalBranding #LeadershipFemminile #ImpresaBiz #PresentazioneProgetti
    0 Commenti 0 Condivisioni 125 Viste 0 Recensioni
  • Come attrarre investitori: consigli per presentare al meglio il tuo progetto

    Noi di impresa.biz sappiamo quanto sia cruciale riuscire a catturare l’interesse degli investitori per far crescere un progetto imprenditoriale. Spesso il successo di una startup o di un’impresa in fase di sviluppo dipende dalla capacità di comunicare con efficacia il valore della propria idea e la sua potenzialità di mercato.

    Ecco i nostri consigli per presentare al meglio il tuo progetto e attrarre gli investitori giusti.

    1. Prepara un pitch chiaro e coinvolgente
    Il pitch è la tua prima occasione per fare colpo. Deve essere sintetico, ma al tempo stesso convincente, capace di raccontare la tua idea, il problema che risolve, il mercato di riferimento e il vantaggio competitivo. Concentrati su ciò che rende unico il tuo progetto.

    2. Mostra dati concreti e risultati
    Gli investitori vogliono numeri, non solo parole. Presenta dati di mercato, analisi della concorrenza, metriche di crescita già raggiunte e proiezioni realistiche. La trasparenza e l’accuratezza dei dati aumentano la tua credibilità.

    3. Definisci chiaramente l’uso dei fondi richiesti
    Spiega come utilizzerai il capitale raccolto e quali risultati ti aspetti di ottenere. Un piano finanziario dettagliato e realistico è fondamentale per rassicurare chi investe sul ritorno dell’investimento.

    4. Metti in evidenza il team
    Dietro un grande progetto c’è sempre un grande team. Presenta le competenze e l’esperienza dei membri chiave, sottolineando perché siete la squadra giusta per portare avanti l’impresa.

    5. Prepara risposte alle domande difficili
    Gli investitori sono abituati a mettere alla prova le idee e i progetti. Preparati a rispondere con sicurezza a domande su rischi, concorrenza, tempistiche e sostenibilità del business.

    Attrarre investitori è una sfida, ma con la giusta preparazione e un approccio professionale puoi aumentare significativamente le tue possibilità di successo.

    Vuoi un modello di pitch deck professionale e una checklist per prepararti al meglio?
    Scrivici “INVESTITORI” in DM o commenta qui sotto e te li inviamo subito!

    #Startup #Investitori #PitchDeck #Fundraising #ImpresaBiz #BusinessPlan #Imprenditoria #CrescitaAziendale #InvestorRelations
    Come attrarre investitori: consigli per presentare al meglio il tuo progetto Noi di impresa.biz sappiamo quanto sia cruciale riuscire a catturare l’interesse degli investitori per far crescere un progetto imprenditoriale. Spesso il successo di una startup o di un’impresa in fase di sviluppo dipende dalla capacità di comunicare con efficacia il valore della propria idea e la sua potenzialità di mercato. Ecco i nostri consigli per presentare al meglio il tuo progetto e attrarre gli investitori giusti. 1. Prepara un pitch chiaro e coinvolgente Il pitch è la tua prima occasione per fare colpo. Deve essere sintetico, ma al tempo stesso convincente, capace di raccontare la tua idea, il problema che risolve, il mercato di riferimento e il vantaggio competitivo. Concentrati su ciò che rende unico il tuo progetto. 2. Mostra dati concreti e risultati Gli investitori vogliono numeri, non solo parole. Presenta dati di mercato, analisi della concorrenza, metriche di crescita già raggiunte e proiezioni realistiche. La trasparenza e l’accuratezza dei dati aumentano la tua credibilità. 3. Definisci chiaramente l’uso dei fondi richiesti Spiega come utilizzerai il capitale raccolto e quali risultati ti aspetti di ottenere. Un piano finanziario dettagliato e realistico è fondamentale per rassicurare chi investe sul ritorno dell’investimento. 4. Metti in evidenza il team Dietro un grande progetto c’è sempre un grande team. Presenta le competenze e l’esperienza dei membri chiave, sottolineando perché siete la squadra giusta per portare avanti l’impresa. 5. Prepara risposte alle domande difficili Gli investitori sono abituati a mettere alla prova le idee e i progetti. Preparati a rispondere con sicurezza a domande su rischi, concorrenza, tempistiche e sostenibilità del business. Attrarre investitori è una sfida, ma con la giusta preparazione e un approccio professionale puoi aumentare significativamente le tue possibilità di successo. 🚀 Vuoi un modello di pitch deck professionale e una checklist per prepararti al meglio? Scrivici “INVESTITORI” in DM o commenta qui sotto e te li inviamo subito! #Startup #Investitori #PitchDeck #Fundraising #ImpresaBiz #BusinessPlan #Imprenditoria #CrescitaAziendale #InvestorRelations
    0 Commenti 0 Condivisioni 162 Viste 0 Recensioni
  • Personal branding: come scrivere una bio Instagram che converte

    Te lo dico con tutta onestà: per troppo tempo ho sottovalutato la potenza della bio.
    Pensavo fosse solo uno spazio per una frase carina, qualche emoji e un link generico.
    Poi ho capito che la bio è il tuo primo pitch, il tuo biglietto da visita digitale.
    Ed è lì che una follower diventa potenzialmente cliente, collaboratrice o fan.

    Ecco come scrivere una bio che non solo racconta chi sei, ma converte davvero
    1. Dì subito cosa fai (in modo chiaro)
    Evita frasi vaghe tipo “aiuto le persone a crescere”.
    Scrivi in modo specifico chi aiuti e in che modo.
    Esempio: “Aiuto donne freelance a lanciare il loro brand online”

    2. Mostra il tuo valore (non solo il tuo ruolo)
    Non sei solo “influencer”, sei una risolutrice di problemi, una guida, un punto di riferimento.
    La tua bio deve comunicare perché seguirti fa la differenza.

    3. Usa parole chiave strategiche
    Pensa a cosa cercherebbe il tuo pubblico su Instagram.
    Usa parole chiave che ti posizionano nella tua nicchia: digital creator, mindset coach, skincare expert, ecc.

    4. Aggiungi una CTA (call to action)
    Invita chiaramente chi legge a fare un passo: cliccare sul link, scriverti in DM, scaricare una guida.
    Esempio: “ Scarica il mio workbook gratuito per il tuo personal brand”

    5. Sfrutta il link in bio (con criterio)
    Usa strumenti come Linktree, Beacons o un tuo minisito per indirizzare verso le risorse giuste:
    – Newsletter
    – Corso gratuito
    – Shop
    – Calendario consulenze

    E la parte estetica?
    Sì, anche l’occhio vuole la sua parte:
    -A capo e emoji per rendere leggibile
    -Massimo 150 caratteri = chiarezza e sintesi
    -Uniformità con i colori e il tone of voice del tuo brand

    Vuoi una checklist per scrivere (o riscrivere) la tua bio Instagram in modo strategico?
    Scrivimi “BIO” in DM o nei commenti: ti invierò il mio mini-template gratuito con esempi e formule già pronte.

    #PersonalBranding #InstagramTips #BioInstagram #InfluencerImprenditrice #StrategiaDigitale #BrandPersonale #CallToAction #CrescitaConsapevole #DigitalBusiness #EmpowermentFemminile
    Personal branding: come scrivere una bio Instagram che converte Te lo dico con tutta onestà: per troppo tempo ho sottovalutato la potenza della bio. Pensavo fosse solo uno spazio per una frase carina, qualche emoji e un link generico. Poi ho capito che la bio è il tuo primo pitch, il tuo biglietto da visita digitale. Ed è lì che una follower diventa potenzialmente cliente, collaboratrice o fan. Ecco come scrivere una bio che non solo racconta chi sei, ma converte davvero 👇 1. Dì subito cosa fai (in modo chiaro) Evita frasi vaghe tipo “aiuto le persone a crescere”. Scrivi in modo specifico chi aiuti e in che modo. 💡 Esempio: “Aiuto donne freelance a lanciare il loro brand online” 2. Mostra il tuo valore (non solo il tuo ruolo) Non sei solo “influencer”, sei una risolutrice di problemi, una guida, un punto di riferimento. La tua bio deve comunicare perché seguirti fa la differenza. 3. Usa parole chiave strategiche Pensa a cosa cercherebbe il tuo pubblico su Instagram. Usa parole chiave che ti posizionano nella tua nicchia: digital creator, mindset coach, skincare expert, ecc. 4. Aggiungi una CTA (call to action) Invita chiaramente chi legge a fare un passo: cliccare sul link, scriverti in DM, scaricare una guida. 🎯 Esempio: “👇 Scarica il mio workbook gratuito per il tuo personal brand” 5. Sfrutta il link in bio (con criterio) Usa strumenti come Linktree, Beacons o un tuo minisito per indirizzare verso le risorse giuste: – Newsletter – Corso gratuito – Shop – Calendario consulenze E la parte estetica? 👉 Sì, anche l’occhio vuole la sua parte: -A capo e emoji per rendere leggibile -Massimo 150 caratteri = chiarezza e sintesi -Uniformità con i colori e il tone of voice del tuo brand 🎯 Vuoi una checklist per scrivere (o riscrivere) la tua bio Instagram in modo strategico? 📩 Scrivimi “BIO” in DM o nei commenti: ti invierò il mio mini-template gratuito con esempi e formule già pronte. #PersonalBranding #InstagramTips #BioInstagram #InfluencerImprenditrice #StrategiaDigitale #BrandPersonale #CallToAction #CrescitaConsapevole #DigitalBusiness #EmpowermentFemminile
    0 Commenti 0 Condivisioni 141 Viste 0 Recensioni
  • Il ruolo delle fiere internazionali per trovare nuovi clienti e partner

    Noi di Impresa.biz sappiamo quanto le fiere internazionali rappresentino un’opportunità preziosa per le imprese che vogliono ampliare la propria rete commerciale e aprirsi a mercati esteri.
    Questi eventi, infatti, sono veri e propri hub di networking dove incontrare potenziali clienti, distributori e partner strategici in un solo luogo.

    Perché partecipare a fiere internazionali?
    -Visibilità diretta su mercati esteri: le fiere permettono di presentare i propri prodotti e servizi a un pubblico qualificato e interessato.
    -Costruire relazioni di fiducia: il contatto faccia a faccia facilita la creazione di rapporti duraturi, fondamentali per collaborazioni e vendite.
    -Conoscere la concorrenza e le tendenze: osservare cosa offrono gli altri e le novità di settore aiuta a rimanere competitivi.
    -Testare nuovi mercati: partecipare a fiere permette di capire l’interesse reale e adattare l’offerta alle esigenze locali.

    Come prepararsi al meglio?
    -Definire obiettivi chiari: sapere se si cerca nuovi clienti, partner o semplicemente visibilità aiuta a pianificare l’azione.
    -Curare lo stand e il materiale promozionale: un allestimento professionale e materiali efficaci attirano più visitatori.
    -Preparare un pitch convincente: saper presentare rapidamente il valore della propria offerta è cruciale.
    -Organizzare incontri e follow-up: raccogliere contatti e programmare appuntamenti durante e dopo la fiera per massimizzare i risultati.

    Il nostro supporto da Impresa.biz
    -Ti aiutiamo a selezionare le fiere più strategiche per il tuo settore e obiettivi
    -Offriamo consulenza per la progettazione dello stand e dei materiali di comunicazione
    -Prepariamo insieme un piano di marketing e networking efficace per l’evento
    -Supportiamo nella gestione dei contatti e nel follow-up post-fiera

    Le fiere internazionali sono ancora oggi uno strumento insostituibile per espandere il proprio business oltre i confini nazionali.
    Noi di Impresa.biz ti affianchiamo passo dopo passo per trasformare la partecipazione a questi eventi in opportunità concrete di crescita.

    #fiereinternazionali #networking #businessinternazionale #export #impreseitaliane #marketingstrategico #impresaonline
    Il ruolo delle fiere internazionali per trovare nuovi clienti e partner Noi di Impresa.biz sappiamo quanto le fiere internazionali rappresentino un’opportunità preziosa per le imprese che vogliono ampliare la propria rete commerciale e aprirsi a mercati esteri. Questi eventi, infatti, sono veri e propri hub di networking dove incontrare potenziali clienti, distributori e partner strategici in un solo luogo. Perché partecipare a fiere internazionali? -Visibilità diretta su mercati esteri: le fiere permettono di presentare i propri prodotti e servizi a un pubblico qualificato e interessato. -Costruire relazioni di fiducia: il contatto faccia a faccia facilita la creazione di rapporti duraturi, fondamentali per collaborazioni e vendite. -Conoscere la concorrenza e le tendenze: osservare cosa offrono gli altri e le novità di settore aiuta a rimanere competitivi. -Testare nuovi mercati: partecipare a fiere permette di capire l’interesse reale e adattare l’offerta alle esigenze locali. Come prepararsi al meglio? -Definire obiettivi chiari: sapere se si cerca nuovi clienti, partner o semplicemente visibilità aiuta a pianificare l’azione. -Curare lo stand e il materiale promozionale: un allestimento professionale e materiali efficaci attirano più visitatori. -Preparare un pitch convincente: saper presentare rapidamente il valore della propria offerta è cruciale. -Organizzare incontri e follow-up: raccogliere contatti e programmare appuntamenti durante e dopo la fiera per massimizzare i risultati. Il nostro supporto da Impresa.biz -Ti aiutiamo a selezionare le fiere più strategiche per il tuo settore e obiettivi -Offriamo consulenza per la progettazione dello stand e dei materiali di comunicazione -Prepariamo insieme un piano di marketing e networking efficace per l’evento -Supportiamo nella gestione dei contatti e nel follow-up post-fiera Le fiere internazionali sono ancora oggi uno strumento insostituibile per espandere il proprio business oltre i confini nazionali. Noi di Impresa.biz ti affianchiamo passo dopo passo per trasformare la partecipazione a questi eventi in opportunità concrete di crescita. #fiereinternazionali #networking #businessinternazionale #export #impreseitaliane #marketingstrategico #impresaonline
    0 Commenti 0 Condivisioni 186 Viste 0 Recensioni
  • Come prepararsi a un incontro con investitori o banche

    Noi di Impresa.biz sappiamo che incontrare investitori o banche può essere un momento cruciale per la crescita di un’impresa.
    Che si tratti di ottenere finanziamenti, partnership strategiche o semplicemente di presentare il proprio progetto, la preparazione è fondamentale per fare una buona impressione e raggiungere i propri obiettivi.

    1. Conoscere a fondo il proprio progetto e mercato
    Prima di tutto, è indispensabile avere ben chiaro:
    -Il valore del prodotto o servizio
    -Il mercato di riferimento e la concorrenza
    -Il modello di business e le fonti di ricavo
    -I punti di forza e le criticità dell’azienda
    Questa conoscenza approfondita permette di rispondere con sicurezza e convinzione a qualsiasi domanda.

    2. Preparare un business plan solido e dettagliato
    Un documento chiaro, realistico e completo è la base di ogni incontro con investitori o istituti di credito.
    Il business plan deve contenere:
    -Analisi di mercato e strategia commerciale
    -Previsioni economiche e finanziarie
    -Piano operativo e organizzativo
    -Indicazioni sull’uso dei capitali richiesti

    3. Curare la presentazione (pitch) e allenarsi
    Il pitch deve essere sintetico, coinvolgente e strutturato, capace di comunicare il valore e il potenziale del progetto in pochi minuti.
    Noi consigliamo di:
    -Evidenziare i dati chiave e i vantaggi competitivi
    -Usare slide chiare e non sovraccariche
    -Provare più volte la presentazione per essere fluidi e sicuri

    4. Preparare risposte a domande difficili
    Gli investitori e le banche faranno domande puntuali e critiche, per valutare rischi e opportunità.
    Dobbiamo essere pronti a rispondere su:
    -Margini e profittabilità
    -Competizione e differenziazione
    -Strategie di crescita e scalabilità
    -Gestione del rischio

    5. Curare l’aspetto e l’atteggiamento
    Anche l’immagine e il modo di porsi sono importanti: trasmettere professionalità, passione e fiducia è fondamentale per instaurare un rapporto positivo.

    Un incontro con investitori o banche è un’opportunità da sfruttare al massimo, e la preparazione è la chiave per farlo bene.
    Noi di Impresa.biz siamo pronti ad accompagnarti in ogni fase, dalla stesura del business plan al coaching sul pitch, per trasformare la tua idea in un progetto vincente.

    #investimenti #businessplan #finanziamenti #pitch #startupitalia #impreseitaliane #consulenzaaziendale #impresaonline

    Come prepararsi a un incontro con investitori o banche Noi di Impresa.biz sappiamo che incontrare investitori o banche può essere un momento cruciale per la crescita di un’impresa. Che si tratti di ottenere finanziamenti, partnership strategiche o semplicemente di presentare il proprio progetto, la preparazione è fondamentale per fare una buona impressione e raggiungere i propri obiettivi. 1. Conoscere a fondo il proprio progetto e mercato Prima di tutto, è indispensabile avere ben chiaro: -Il valore del prodotto o servizio -Il mercato di riferimento e la concorrenza -Il modello di business e le fonti di ricavo -I punti di forza e le criticità dell’azienda Questa conoscenza approfondita permette di rispondere con sicurezza e convinzione a qualsiasi domanda. 2. Preparare un business plan solido e dettagliato Un documento chiaro, realistico e completo è la base di ogni incontro con investitori o istituti di credito. Il business plan deve contenere: -Analisi di mercato e strategia commerciale -Previsioni economiche e finanziarie -Piano operativo e organizzativo -Indicazioni sull’uso dei capitali richiesti 3. Curare la presentazione (pitch) e allenarsi Il pitch deve essere sintetico, coinvolgente e strutturato, capace di comunicare il valore e il potenziale del progetto in pochi minuti. Noi consigliamo di: -Evidenziare i dati chiave e i vantaggi competitivi -Usare slide chiare e non sovraccariche -Provare più volte la presentazione per essere fluidi e sicuri 4. Preparare risposte a domande difficili Gli investitori e le banche faranno domande puntuali e critiche, per valutare rischi e opportunità. Dobbiamo essere pronti a rispondere su: -Margini e profittabilità -Competizione e differenziazione -Strategie di crescita e scalabilità -Gestione del rischio 5. Curare l’aspetto e l’atteggiamento Anche l’immagine e il modo di porsi sono importanti: trasmettere professionalità, passione e fiducia è fondamentale per instaurare un rapporto positivo. Un incontro con investitori o banche è un’opportunità da sfruttare al massimo, e la preparazione è la chiave per farlo bene. Noi di Impresa.biz siamo pronti ad accompagnarti in ogni fase, dalla stesura del business plan al coaching sul pitch, per trasformare la tua idea in un progetto vincente. #investimenti #businessplan #finanziamenti #pitch #startupitalia #impreseitaliane #consulenzaaziendale #impresaonline
    0 Commenti 0 Condivisioni 239 Viste 0 Recensioni
Altri risultati
Sponsorizzato
adv cerca