Codice ATECO: Cos’è e Come Scegliere Quello Giusto per la Tua Attività
Quando apri una partita IVA o una nuova impresa, tra i primi passi c’è una scelta fondamentale: indicare il codice ATECO corretto.
Sembra una formalità, ma in realtà può influenzare le tasse che pagherai, le agevolazioni a cui potrai accedere e perfino le assicurazioni obbligatorie.
In questo articolo vediamo cos’è il codice ATECO, perché è così importante e come scegliere quello giusto in modo semplice e consapevole.
Cos’è il codice ATECO
Il codice ATECO è un codice alfanumerico che identifica l’attività economica svolta da un’impresa o un libero professionista.
È stabilito dall’ISTAT e serve a fini statistici, fiscali, contributivi e assicurativi.
Esempio:
-62.01.00 → Produzione di software
-47.91.10 → Commercio al dettaglio via internet (eCommerce)
-74.10.21 → Attività di graphic design
È composto da numeri e sottocategorie, a vari livelli di dettaglio, e viene indicato al momento dell’apertura della partita IVA o dell’iscrizione in Camera di Commercio.
Perché è importante scegliere il codice giusto
La scelta del codice ATECO non è solo burocratica. Ha impatti reali su:
Tassazione (alcuni codici hanno coefficienti di redditività diversi nel regime forfettario)
Contributi INPS (gestione separata vs artigiani/commercianti)
Obblighi assicurativi (es. INAIL)
Accesso a bandi e incentivi (molti sono riservati a settori specifici)
Compatibilità con attività secondarie o future variazioni
Come scegliere il codice ATECO corretto
1. Definisci chiaramente cosa farai
Anche se l’attività è “ibrida” (es. grafica + social media + formazione), scegli l’attività prevalente. Puoi sempre aggiungerne altre in un secondo momento.
2. Consulta l’elenco ufficiale
Vai sul sito dell’ISTAT o dell’Agenzia delle Entrate e cerca l’elenco aggiornato dei codici ATECO:
https://www.istat.it/it/archivio/17888
Usa il motore di ricerca per parola chiave e leggi bene la descrizione.
3. Verifica la compatibilità con il regime fiscale scelto
Se vuoi aderire al regime forfettario, controlla il coefficiente di redditività collegato al tuo codice ATECO (es. 78% per servizi professionali, 40% per commercio).
Questo influisce sul reddito imponibile e quindi su quante tasse pagherai.
4. Controlla gli obblighi previdenziali
Ogni codice può comportare l’iscrizione a una gestione diversa (INPS gestione separata, artigiani/commercianti, casse private per professioni regolamentate).
5. Chiedi conferma al tuo commercialista o consulente fiscale
Spiegagli cosa farai nella pratica, anche con esempi concreti. Lui ti guiderà sulla classificazione più adatta e strategica.
Errori da evitare
Scegliere un codice troppo generico (potrebbe creare problemi nei controlli fiscali)
Indicare un’attività diversa da quella realmente svolta (rischi sanzioni o perdita di agevolazioni)
Trascurare i codici secondari (se svolgi più attività, conviene dichiararle fin da subito)
Esempi di codici ATECO comuni
Attività Codice ATECO Regime forfettario (coeff.)
Grafico freelance 74.10.21 78%
Social media manager 73.11.02 78%
E-commerce 47.91.10 40%
Programmatore freelance 62.01.00 67%
Artigiano parrucchiere 96.02.01 67%
Consulente aziendale 70.22.09 78%
Come modificare il codice ATECO
Hai già aperto la partita IVA e vuoi modificare o aggiungere un’attività?
-Per i liberi professionisti → si comunica all’Agenzia delle Entrate
-Per le imprese iscritte in Camera di Commercio → va fatta una variazione anche alla CCIAA (con pratica al Registro Imprese)
Cos’è? Codice che identifica la tua attività economica
A cosa serve? Fisco, contributi, INAIL, bandi, agevolazioni
Attenzione a: Coefficiente fiscale, gestione previdenziale, INAIL
Chi ti aiuta a sceglierlo? Commercialista o consulente fiscale
Scegliere il codice ATECO giusto non è un dettaglio burocratico, è un passo strategico.
Può farti pagare meno tasse, evitare sanzioni e semplificarti la vita.
Parti con un codice coerente con la tua attività principale, e se cresci o cambi direzione… puoi sempre aggiornarlo.
#codiceATECO #partitaIVA #regimeforfettario #aprireunimpresa #freelanceitalia #PMIitaliane #fisco2025 #businessstartup #consulenzafiscale #tasseitalia
Quando apri una partita IVA o una nuova impresa, tra i primi passi c’è una scelta fondamentale: indicare il codice ATECO corretto.
Sembra una formalità, ma in realtà può influenzare le tasse che pagherai, le agevolazioni a cui potrai accedere e perfino le assicurazioni obbligatorie.
In questo articolo vediamo cos’è il codice ATECO, perché è così importante e come scegliere quello giusto in modo semplice e consapevole.
Cos’è il codice ATECO
Il codice ATECO è un codice alfanumerico che identifica l’attività economica svolta da un’impresa o un libero professionista.
È stabilito dall’ISTAT e serve a fini statistici, fiscali, contributivi e assicurativi.
Esempio:
-62.01.00 → Produzione di software
-47.91.10 → Commercio al dettaglio via internet (eCommerce)
-74.10.21 → Attività di graphic design
È composto da numeri e sottocategorie, a vari livelli di dettaglio, e viene indicato al momento dell’apertura della partita IVA o dell’iscrizione in Camera di Commercio.
Perché è importante scegliere il codice giusto
La scelta del codice ATECO non è solo burocratica. Ha impatti reali su:
Tassazione (alcuni codici hanno coefficienti di redditività diversi nel regime forfettario)
Contributi INPS (gestione separata vs artigiani/commercianti)
Obblighi assicurativi (es. INAIL)
Accesso a bandi e incentivi (molti sono riservati a settori specifici)
Compatibilità con attività secondarie o future variazioni
Come scegliere il codice ATECO corretto
1. Definisci chiaramente cosa farai
Anche se l’attività è “ibrida” (es. grafica + social media + formazione), scegli l’attività prevalente. Puoi sempre aggiungerne altre in un secondo momento.
2. Consulta l’elenco ufficiale
Vai sul sito dell’ISTAT o dell’Agenzia delle Entrate e cerca l’elenco aggiornato dei codici ATECO:
https://www.istat.it/it/archivio/17888
Usa il motore di ricerca per parola chiave e leggi bene la descrizione.
3. Verifica la compatibilità con il regime fiscale scelto
Se vuoi aderire al regime forfettario, controlla il coefficiente di redditività collegato al tuo codice ATECO (es. 78% per servizi professionali, 40% per commercio).
Questo influisce sul reddito imponibile e quindi su quante tasse pagherai.
4. Controlla gli obblighi previdenziali
Ogni codice può comportare l’iscrizione a una gestione diversa (INPS gestione separata, artigiani/commercianti, casse private per professioni regolamentate).
5. Chiedi conferma al tuo commercialista o consulente fiscale
Spiegagli cosa farai nella pratica, anche con esempi concreti. Lui ti guiderà sulla classificazione più adatta e strategica.
Errori da evitare
Scegliere un codice troppo generico (potrebbe creare problemi nei controlli fiscali)
Indicare un’attività diversa da quella realmente svolta (rischi sanzioni o perdita di agevolazioni)
Trascurare i codici secondari (se svolgi più attività, conviene dichiararle fin da subito)
Esempi di codici ATECO comuni
Attività Codice ATECO Regime forfettario (coeff.)
Grafico freelance 74.10.21 78%
Social media manager 73.11.02 78%
E-commerce 47.91.10 40%
Programmatore freelance 62.01.00 67%
Artigiano parrucchiere 96.02.01 67%
Consulente aziendale 70.22.09 78%
Come modificare il codice ATECO
Hai già aperto la partita IVA e vuoi modificare o aggiungere un’attività?
-Per i liberi professionisti → si comunica all’Agenzia delle Entrate
-Per le imprese iscritte in Camera di Commercio → va fatta una variazione anche alla CCIAA (con pratica al Registro Imprese)
Cos’è? Codice che identifica la tua attività economica
A cosa serve? Fisco, contributi, INAIL, bandi, agevolazioni
Attenzione a: Coefficiente fiscale, gestione previdenziale, INAIL
Chi ti aiuta a sceglierlo? Commercialista o consulente fiscale
Scegliere il codice ATECO giusto non è un dettaglio burocratico, è un passo strategico.
Può farti pagare meno tasse, evitare sanzioni e semplificarti la vita.
Parti con un codice coerente con la tua attività principale, e se cresci o cambi direzione… puoi sempre aggiornarlo.
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Codice ATECO: Cos’è e Come Scegliere Quello Giusto per la Tua Attività
Quando apri una partita IVA o una nuova impresa, tra i primi passi c’è una scelta fondamentale: indicare il codice ATECO corretto.
Sembra una formalità, ma in realtà può influenzare le tasse che pagherai, le agevolazioni a cui potrai accedere e perfino le assicurazioni obbligatorie.
In questo articolo vediamo cos’è il codice ATECO, perché è così importante e come scegliere quello giusto in modo semplice e consapevole.
🔍 Cos’è il codice ATECO
Il codice ATECO è un codice alfanumerico che identifica l’attività economica svolta da un’impresa o un libero professionista.
È stabilito dall’ISTAT e serve a fini statistici, fiscali, contributivi e assicurativi.
Esempio:
-62.01.00 → Produzione di software
-47.91.10 → Commercio al dettaglio via internet (eCommerce)
-74.10.21 → Attività di graphic design
È composto da numeri e sottocategorie, a vari livelli di dettaglio, e viene indicato al momento dell’apertura della partita IVA o dell’iscrizione in Camera di Commercio.
⚠️ Perché è importante scegliere il codice giusto
La scelta del codice ATECO non è solo burocratica. Ha impatti reali su:
✅ Tassazione (alcuni codici hanno coefficienti di redditività diversi nel regime forfettario)
✅ Contributi INPS (gestione separata vs artigiani/commercianti)
✅ Obblighi assicurativi (es. INAIL)
✅ Accesso a bandi e incentivi (molti sono riservati a settori specifici)
✅ Compatibilità con attività secondarie o future variazioni
📌 Come scegliere il codice ATECO corretto
1. Definisci chiaramente cosa farai
Anche se l’attività è “ibrida” (es. grafica + social media + formazione), scegli l’attività prevalente. Puoi sempre aggiungerne altre in un secondo momento.
2. Consulta l’elenco ufficiale
Vai sul sito dell’ISTAT o dell’Agenzia delle Entrate e cerca l’elenco aggiornato dei codici ATECO:
👉 https://www.istat.it/it/archivio/17888
Usa il motore di ricerca per parola chiave e leggi bene la descrizione.
3. Verifica la compatibilità con il regime fiscale scelto
Se vuoi aderire al regime forfettario, controlla il coefficiente di redditività collegato al tuo codice ATECO (es. 78% per servizi professionali, 40% per commercio).
Questo influisce sul reddito imponibile e quindi su quante tasse pagherai.
4. Controlla gli obblighi previdenziali
Ogni codice può comportare l’iscrizione a una gestione diversa (INPS gestione separata, artigiani/commercianti, casse private per professioni regolamentate).
5. Chiedi conferma al tuo commercialista o consulente fiscale
Spiegagli cosa farai nella pratica, anche con esempi concreti. Lui ti guiderà sulla classificazione più adatta e strategica.
🧠 Errori da evitare
❌ Scegliere un codice troppo generico (potrebbe creare problemi nei controlli fiscali)
❌ Indicare un’attività diversa da quella realmente svolta (rischi sanzioni o perdita di agevolazioni)
❌ Trascurare i codici secondari (se svolgi più attività, conviene dichiararle fin da subito)
✅ Esempi di codici ATECO comuni
Attività Codice ATECO Regime forfettario (coeff.)
Grafico freelance 74.10.21 78%
Social media manager 73.11.02 78%
E-commerce 47.91.10 40%
Programmatore freelance 62.01.00 67%
Artigiano parrucchiere 96.02.01 67%
Consulente aziendale 70.22.09 78%
✍️ Come modificare il codice ATECO
Hai già aperto la partita IVA e vuoi modificare o aggiungere un’attività?
-Per i liberi professionisti → si comunica all’Agenzia delle Entrate
-Per le imprese iscritte in Camera di Commercio → va fatta una variazione anche alla CCIAA (con pratica al Registro Imprese)
🧾 Cos’è? Codice che identifica la tua attività economica
📊 A cosa serve? Fisco, contributi, INAIL, bandi, agevolazioni
⚠️ Attenzione a: Coefficiente fiscale, gestione previdenziale, INAIL
✅ Chi ti aiuta a sceglierlo? Commercialista o consulente fiscale
Scegliere il codice ATECO giusto non è un dettaglio burocratico, è un passo strategico.
Può farti pagare meno tasse, evitare sanzioni e semplificarti la vita.
Parti con un codice coerente con la tua attività principale, e se cresci o cambi direzione… puoi sempre aggiornarlo.
#codiceATECO #partitaIVA #regimeforfettario #aprireunimpresa #freelanceitalia #PMIitaliane #fisco2025 #businessstartup #consulenzafiscale #tasseitalia
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