Assumere i collaboratori giusti: checklist per imprenditori
Ammetto che, quando ho assunto il mio primo collaboratore, ero più agitato io di lui.
Non perché mancasse la fiducia, ma perché capivo che stavo facendo un passo importante: da "tuttofare solitario" a imprenditore vero.
Se sbagli una scelta così, non rischi solo tempo o soldi — rischi energia, motivazione, clienti.
Per questo oggi uso una checklist precisa, frutto di esperienze, errori e correzioni. Te la condivido qui: magari ti evita qualche grattacapo.
1. Ho chiaro cosa mi serve davvero
Prima ancora di scrivere l’annuncio, mi chiedo:
-Che tipo di attività voglio delegare?
-Quante ore a settimana mi servono?
-Serve una figura operativa o strategica?
Preferisco un dipendente, un freelance o una collaborazione occasionale?
Avere un ruolo vago (“mi serve una mano”) porta sempre a problemi.
2. Scrivo un annuncio trasparente e mirato
Niente frasi generiche come “cerchiamo persona dinamica”.
Oggi scrivo così:
-Ruolo chiaro e obiettivi concreti
-Competenze richieste (reali)
-Modalità di lavoro (remoto, ibrido, in sede)
-Tipo di contratto o collaborazione prevista
-Compenso o fascia indicativa (sì, anche questo: attira i profili giusti)
3. Durante il colloquio osservo più che chiedo
Non cerco il candidato “perfetto”, cerco quello giusto per me.
Valuto:
-Come parla dei suoi lavori precedenti
-Se fa domande intelligenti sul ruolo
-Se mostra proattività o aspetta istruzioni
-Se capisce il mio progetto, o vuole solo "un lavoro"
A volte una videochiamata di 15 minuti mi dice più del CV.
4. Faccio sempre un test o una prova retribuita
Mai basarsi solo sulle parole.
Propongo:
-Un task reale, in miniatura (es. scrivere un post, analizzare un dato, impostare un tool)
-Retribuito, anche se simbolicamente: chi accetta è più serio, e io rispetto il suo tempo
-Poi valuto non solo il risultato, ma come ci è arrivato: comunicazione, puntualità, chiarezza
5. Fisso le regole del gioco da subito
Prima di iniziare davvero:
-Definiamo obiettivi, scadenze e strumenti
-Stabiliamo come e quando sentirci (email, call, Slack…)
-Firmiamo un accordo (anche semplice) con compenso, tempi e privacy
-Chiedo feedback reciproco dopo il primo mese
Tutto quello che non chiarisci prima… prima o poi esplode.
Errori che ho fatto (e non rifarei)
-Scegliere in fretta per “coprire un buco” → peggio che non assumere
-Assumere solo per simpatia o “feeling” → serve anche struttura
-Delegare senza spiegare → i collaboratori non leggono nella mente
-Non dare feedback → il silenzio crea insicurezza o frustrazione
-Trattenere troppo a lungo una collaborazione che non funziona → meglio chiudere in fretta e con rispetto
Assumere i collaboratori giusti non è fortuna, è metodo.
Per me ha significato passare da una gestione caotica a un business dove posso concentrarmi su ciò che conta davvero.
Avere le persone giuste accanto fa crescere te, il tuo progetto… e anche loro.
#assunzioniPMI #collaboratorigiusti #teamvincente #startupitaliane #freelanceitalia #delegarebene #gestioneaziendale #ecommerceitalia #checklistassunzione #businessconsapevole #PMIitaliane #risorseumane
Ammetto che, quando ho assunto il mio primo collaboratore, ero più agitato io di lui.
Non perché mancasse la fiducia, ma perché capivo che stavo facendo un passo importante: da "tuttofare solitario" a imprenditore vero.
Se sbagli una scelta così, non rischi solo tempo o soldi — rischi energia, motivazione, clienti.
Per questo oggi uso una checklist precisa, frutto di esperienze, errori e correzioni. Te la condivido qui: magari ti evita qualche grattacapo.
1. Ho chiaro cosa mi serve davvero
Prima ancora di scrivere l’annuncio, mi chiedo:
-Che tipo di attività voglio delegare?
-Quante ore a settimana mi servono?
-Serve una figura operativa o strategica?
Preferisco un dipendente, un freelance o una collaborazione occasionale?
Avere un ruolo vago (“mi serve una mano”) porta sempre a problemi.
2. Scrivo un annuncio trasparente e mirato
Niente frasi generiche come “cerchiamo persona dinamica”.
Oggi scrivo così:
-Ruolo chiaro e obiettivi concreti
-Competenze richieste (reali)
-Modalità di lavoro (remoto, ibrido, in sede)
-Tipo di contratto o collaborazione prevista
-Compenso o fascia indicativa (sì, anche questo: attira i profili giusti)
3. Durante il colloquio osservo più che chiedo
Non cerco il candidato “perfetto”, cerco quello giusto per me.
Valuto:
-Come parla dei suoi lavori precedenti
-Se fa domande intelligenti sul ruolo
-Se mostra proattività o aspetta istruzioni
-Se capisce il mio progetto, o vuole solo "un lavoro"
A volte una videochiamata di 15 minuti mi dice più del CV.
4. Faccio sempre un test o una prova retribuita
Mai basarsi solo sulle parole.
Propongo:
-Un task reale, in miniatura (es. scrivere un post, analizzare un dato, impostare un tool)
-Retribuito, anche se simbolicamente: chi accetta è più serio, e io rispetto il suo tempo
-Poi valuto non solo il risultato, ma come ci è arrivato: comunicazione, puntualità, chiarezza
5. Fisso le regole del gioco da subito
Prima di iniziare davvero:
-Definiamo obiettivi, scadenze e strumenti
-Stabiliamo come e quando sentirci (email, call, Slack…)
-Firmiamo un accordo (anche semplice) con compenso, tempi e privacy
-Chiedo feedback reciproco dopo il primo mese
Tutto quello che non chiarisci prima… prima o poi esplode.
Errori che ho fatto (e non rifarei)
-Scegliere in fretta per “coprire un buco” → peggio che non assumere
-Assumere solo per simpatia o “feeling” → serve anche struttura
-Delegare senza spiegare → i collaboratori non leggono nella mente
-Non dare feedback → il silenzio crea insicurezza o frustrazione
-Trattenere troppo a lungo una collaborazione che non funziona → meglio chiudere in fretta e con rispetto
Assumere i collaboratori giusti non è fortuna, è metodo.
Per me ha significato passare da una gestione caotica a un business dove posso concentrarmi su ciò che conta davvero.
Avere le persone giuste accanto fa crescere te, il tuo progetto… e anche loro.
#assunzioniPMI #collaboratorigiusti #teamvincente #startupitaliane #freelanceitalia #delegarebene #gestioneaziendale #ecommerceitalia #checklistassunzione #businessconsapevole #PMIitaliane #risorseumane
Assumere i collaboratori giusti: checklist per imprenditori
Ammetto che, quando ho assunto il mio primo collaboratore, ero più agitato io di lui.
Non perché mancasse la fiducia, ma perché capivo che stavo facendo un passo importante: da "tuttofare solitario" a imprenditore vero.
Se sbagli una scelta così, non rischi solo tempo o soldi — rischi energia, motivazione, clienti.
Per questo oggi uso una checklist precisa, frutto di esperienze, errori e correzioni. Te la condivido qui: magari ti evita qualche grattacapo.
✅ 1. Ho chiaro cosa mi serve davvero
Prima ancora di scrivere l’annuncio, mi chiedo:
-Che tipo di attività voglio delegare?
-Quante ore a settimana mi servono?
-Serve una figura operativa o strategica?
Preferisco un dipendente, un freelance o una collaborazione occasionale?
➡️ Avere un ruolo vago (“mi serve una mano”) porta sempre a problemi.
✅ 2. Scrivo un annuncio trasparente e mirato
Niente frasi generiche come “cerchiamo persona dinamica”.
Oggi scrivo così:
-Ruolo chiaro e obiettivi concreti
-Competenze richieste (reali)
-Modalità di lavoro (remoto, ibrido, in sede)
-Tipo di contratto o collaborazione prevista
-Compenso o fascia indicativa (sì, anche questo: attira i profili giusti)
✅ 3. Durante il colloquio osservo più che chiedo
Non cerco il candidato “perfetto”, cerco quello giusto per me.
Valuto:
-Come parla dei suoi lavori precedenti
-Se fa domande intelligenti sul ruolo
-Se mostra proattività o aspetta istruzioni
-Se capisce il mio progetto, o vuole solo "un lavoro"
➡️ A volte una videochiamata di 15 minuti mi dice più del CV.
✅ 4. Faccio sempre un test o una prova retribuita
Mai basarsi solo sulle parole.
Propongo:
-Un task reale, in miniatura (es. scrivere un post, analizzare un dato, impostare un tool)
-Retribuito, anche se simbolicamente: chi accetta è più serio, e io rispetto il suo tempo
-Poi valuto non solo il risultato, ma come ci è arrivato: comunicazione, puntualità, chiarezza
✅ 5. Fisso le regole del gioco da subito
Prima di iniziare davvero:
-Definiamo obiettivi, scadenze e strumenti
-Stabiliamo come e quando sentirci (email, call, Slack…)
-Firmiamo un accordo (anche semplice) con compenso, tempi e privacy
-Chiedo feedback reciproco dopo il primo mese
➡️ Tutto quello che non chiarisci prima… prima o poi esplode.
❌ Errori che ho fatto (e non rifarei)
-Scegliere in fretta per “coprire un buco” → peggio che non assumere
-Assumere solo per simpatia o “feeling” → serve anche struttura
-Delegare senza spiegare → i collaboratori non leggono nella mente
-Non dare feedback → il silenzio crea insicurezza o frustrazione
-Trattenere troppo a lungo una collaborazione che non funziona → meglio chiudere in fretta e con rispetto
✍️ Assumere i collaboratori giusti non è fortuna, è metodo.
Per me ha significato passare da una gestione caotica a un business dove posso concentrarmi su ciò che conta davvero.
Avere le persone giuste accanto fa crescere te, il tuo progetto… e anche loro.
#assunzioniPMI #collaboratorigiusti #teamvincente #startupitaliane #freelanceitalia #delegarebene #gestioneaziendale #ecommerceitalia #checklistassunzione #businessconsapevole #PMIitaliane #risorseumane
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