• L’importanza del networking digitale per gli influencer emergenti

    Quando ho iniziato il mio percorso da influencer, una cosa è diventata subito chiara: non si cresce mai da soli. Il networking digitale è diventato per me uno strumento fondamentale per ampliare la visibilità, imparare e costruire collaborazioni autentiche. In un mondo sempre più connesso, saper creare e coltivare relazioni online è una vera arma vincente.

    1. Costruire una community di supporto
    Il networking digitale non è solo fare follower o accumulare contatti, ma creare una rete di persone con cui condividere idee, consigli e opportunità.
    Ho scoperto che confrontarmi con altri influencer emergenti mi aiuta a migliorare e a non sentirmi mai sola in questo percorso.

    2. Collaborazioni strategiche
    Attraverso gruppi, forum e social professionali, ho trovato partner per collaborazioni che hanno dato valore ai miei contenuti e hanno ampliato il mio pubblico.
    Il networking è la chiave per scoprire nuove opportunità di sponsorizzazioni, eventi e progetti speciali.

    3. Accesso a risorse e formazione
    Molte volte, il networking digitale mi ha messo in contatto con professionisti e mentor pronti a condividere consigli preziosi su marketing, produzione contenuti e gestione del brand.
    Questa condivisione di know-how è stata fondamentale per accelerare la mia crescita.

    4. Crescita della visibilità
    Interagire attivamente con altre persone nel mio settore aumenta la mia visibilità anche agli occhi degli algoritmi social, migliorando il mio posizionamento e il coinvolgimento.

    Per chi è agli inizi, il networking digitale non è un optional, ma un vero e proprio investimento.
    Io ho scelto di dedicare tempo a costruire relazioni autentiche, partecipare a community e scambiare esperienze. I risultati? Non solo crescita numerica, ma anche soddisfazione e senso di appartenenza.

    #NetworkingDigitale #InfluencerEmergenti #CrescitaPersonale #Collaborazioni #ImpresaDigitale #ImpresaBiz

    🌐 L’importanza del networking digitale per gli influencer emergenti Quando ho iniziato il mio percorso da influencer, una cosa è diventata subito chiara: non si cresce mai da soli. Il networking digitale è diventato per me uno strumento fondamentale per ampliare la visibilità, imparare e costruire collaborazioni autentiche. In un mondo sempre più connesso, saper creare e coltivare relazioni online è una vera arma vincente. 1. Costruire una community di supporto Il networking digitale non è solo fare follower o accumulare contatti, ma creare una rete di persone con cui condividere idee, consigli e opportunità. Ho scoperto che confrontarmi con altri influencer emergenti mi aiuta a migliorare e a non sentirmi mai sola in questo percorso. 2. Collaborazioni strategiche Attraverso gruppi, forum e social professionali, ho trovato partner per collaborazioni che hanno dato valore ai miei contenuti e hanno ampliato il mio pubblico. Il networking è la chiave per scoprire nuove opportunità di sponsorizzazioni, eventi e progetti speciali. 3. Accesso a risorse e formazione Molte volte, il networking digitale mi ha messo in contatto con professionisti e mentor pronti a condividere consigli preziosi su marketing, produzione contenuti e gestione del brand. Questa condivisione di know-how è stata fondamentale per accelerare la mia crescita. 4. Crescita della visibilità Interagire attivamente con altre persone nel mio settore aumenta la mia visibilità anche agli occhi degli algoritmi social, migliorando il mio posizionamento e il coinvolgimento. ✅ Per chi è agli inizi, il networking digitale non è un optional, ma un vero e proprio investimento. Io ho scelto di dedicare tempo a costruire relazioni autentiche, partecipare a community e scambiare esperienze. I risultati? Non solo crescita numerica, ma anche soddisfazione e senso di appartenenza. #NetworkingDigitale #InfluencerEmergenti #CrescitaPersonale #Collaborazioni #ImpresaDigitale #ImpresaBiz
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  • La nostra esperienza con i business event per imprenditori digitali: perché partecipare davvero ti cambia la visione

    Quando abbiamo iniziato a muoverci nel mondo del digitale, avevamo un’idea chiara: volevamo crescere. Ma ci siamo presto accorti che la crescita vera non avviene solo online.
    Molte delle svolte più importanti nel nostro percorso sono arrivate grazie alla partecipazione a eventi dal vivo: conferenze, meetup, masterclass e business retreat.
    Non parliamo solo di networking o visibilità, ma di qualcosa di più profondo: un cambio di prospettiva, una scossa che solo il confronto diretto può darti.
    Ecco perché, secondo noi, partecipare a un evento business ti cambia – davvero – la visione.

    1. Ti confronti con persone che parlano la tua lingua
    Spesso, nel nostro quotidiano imprenditoriale, ci sentiamo un po’ “alieni”. Parliamo di funnel, tool, strategie digitali… ma non sempre troviamo intorno a noi qualcuno che capisca davvero.

    A un evento per imprenditori digitali, invece, ti ritrovi circondato da persone che:
    -stanno affrontando sfide simili alle tue;
    -hanno superato problemi che tu stai ancora cercando di risolvere;
    -condividono una mentalità orientata alla crescita.
    Ed è in questi scambi che succede la magia: torni a casa con nuovi contatti, sì, ma soprattutto con nuove idee, ispirazioni e soluzioni pratiche.

    2. Ascolti storie che ti aprono la mente
    Abbiamo partecipato ad eventi dove una sola frase detta sul palco ha cambiato completamente il nostro modo di pensare al business.
    Non si tratta solo di “formazione”: è contaminazione positiva.

    Quando ascolti chi è più avanti di te, capisci:
    -che si può sbagliare e rialzarsi;
    -che ci sono modelli di business alternativi ai tuoi;
    -che puoi fare le cose in modo più semplice e più sostenibile.
    In un mondo in cui spesso inseguiamo “di più, più veloce, più visibilità”, è stato rigenerante ascoltare chi punta su chiarezza, valore e qualità.

    3. Ti esponi (e questo è un bene)
    Essere presenti di persona a un evento significa uscire dalla comfort zone.
    Non puoi più nasconderti dietro uno schermo, né rimandare le decisioni.

    E proprio lì succede qualcosa di prezioso:
    -presenti il tuo progetto a voce;
    -ricevi feedback sinceri e diretti;
    -costruisci relazioni reali, non solo follower.
    Anche se a volte è scomodo, è un passaggio fondamentale per prendere consapevolezza del proprio valore e rafforzare la propria identità professionale.

    4. Crei connessioni che fanno la differenza
    Molti dei contatti più importanti per il nostro business li abbiamo conosciuti a eventi dal vivo. Non parliamo solo di collaboratori o clienti, ma anche di:
    -mentor;
    -partner;
    -amici con cui confrontarci ogni giorno.

    E no, non basta “seguirsi” online. Il legame che si crea dopo aver pranzato insieme, chiacchierato in pausa o fatto brainstorming a fine conferenza è molto più forte e duraturo.

    5. Torni a casa con una visione più ampia
    Ogni volta che partecipiamo a un evento, torniamo con:
    -una nuova lista di idee da testare;
    -maggiore chiarezza sulle priorità;
    -la sensazione di far parte di un ecosistema vivo e stimolante.
    -In pratica: ci torniamo con più energia e più direzione.

    Gli eventi non sono una spesa, sono un investimento
    All’inizio anche noi pensavamo: “Ma ne vale davvero la pena? Vale quei soldi, quel tempo, quel viaggio?”.
    Oggi possiamo dire: sì, vale assolutamente la pena.

    Perché ogni volta che torniamo da un business event, non siamo mai gli stessi di prima.
    E il nostro progetto, ogni volta, fa un salto in avanti.

    #EventiBusiness #NetworkingDigitale #ImprenditoriDigitali #CrescitaPersonale #FormazioneDalVivo #Collaborazioni #VisioneStrategica
    La nostra esperienza con i business event per imprenditori digitali: perché partecipare davvero ti cambia la visione Quando abbiamo iniziato a muoverci nel mondo del digitale, avevamo un’idea chiara: volevamo crescere. Ma ci siamo presto accorti che la crescita vera non avviene solo online. Molte delle svolte più importanti nel nostro percorso sono arrivate grazie alla partecipazione a eventi dal vivo: conferenze, meetup, masterclass e business retreat. Non parliamo solo di networking o visibilità, ma di qualcosa di più profondo: un cambio di prospettiva, una scossa che solo il confronto diretto può darti. Ecco perché, secondo noi, partecipare a un evento business ti cambia – davvero – la visione. 1. Ti confronti con persone che parlano la tua lingua Spesso, nel nostro quotidiano imprenditoriale, ci sentiamo un po’ “alieni”. Parliamo di funnel, tool, strategie digitali… ma non sempre troviamo intorno a noi qualcuno che capisca davvero. A un evento per imprenditori digitali, invece, ti ritrovi circondato da persone che: -stanno affrontando sfide simili alle tue; -hanno superato problemi che tu stai ancora cercando di risolvere; -condividono una mentalità orientata alla crescita. Ed è in questi scambi che succede la magia: torni a casa con nuovi contatti, sì, ma soprattutto con nuove idee, ispirazioni e soluzioni pratiche. 2. Ascolti storie che ti aprono la mente Abbiamo partecipato ad eventi dove una sola frase detta sul palco ha cambiato completamente il nostro modo di pensare al business. Non si tratta solo di “formazione”: è contaminazione positiva. Quando ascolti chi è più avanti di te, capisci: -che si può sbagliare e rialzarsi; -che ci sono modelli di business alternativi ai tuoi; -che puoi fare le cose in modo più semplice e più sostenibile. In un mondo in cui spesso inseguiamo “di più, più veloce, più visibilità”, è stato rigenerante ascoltare chi punta su chiarezza, valore e qualità. 3. Ti esponi (e questo è un bene) Essere presenti di persona a un evento significa uscire dalla comfort zone. Non puoi più nasconderti dietro uno schermo, né rimandare le decisioni. E proprio lì succede qualcosa di prezioso: -presenti il tuo progetto a voce; -ricevi feedback sinceri e diretti; -costruisci relazioni reali, non solo follower. Anche se a volte è scomodo, è un passaggio fondamentale per prendere consapevolezza del proprio valore e rafforzare la propria identità professionale. 4. Crei connessioni che fanno la differenza Molti dei contatti più importanti per il nostro business li abbiamo conosciuti a eventi dal vivo. Non parliamo solo di collaboratori o clienti, ma anche di: -mentor; -partner; -amici con cui confrontarci ogni giorno. E no, non basta “seguirsi” online. Il legame che si crea dopo aver pranzato insieme, chiacchierato in pausa o fatto brainstorming a fine conferenza è molto più forte e duraturo. 5. Torni a casa con una visione più ampia Ogni volta che partecipiamo a un evento, torniamo con: -una nuova lista di idee da testare; -maggiore chiarezza sulle priorità; -la sensazione di far parte di un ecosistema vivo e stimolante. -In pratica: ci torniamo con più energia e più direzione. Gli eventi non sono una spesa, sono un investimento All’inizio anche noi pensavamo: “Ma ne vale davvero la pena? Vale quei soldi, quel tempo, quel viaggio?”. Oggi possiamo dire: sì, vale assolutamente la pena. Perché ogni volta che torniamo da un business event, non siamo mai gli stessi di prima. E il nostro progetto, ogni volta, fa un salto in avanti. #EventiBusiness #NetworkingDigitale #ImprenditoriDigitali #CrescitaPersonale #FormazioneDalVivo #Collaborazioni #VisioneStrategica
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  • Crescere grazie ad altri: il potere delle collaborazioni strategiche online

    Se c’è una cosa che abbiamo imparato negli ultimi anni, è che online nessuno cresce da solo.
    Le collaborazioni strategiche sono state uno dei motori principali della nostra crescita: ci hanno dato visibilità, credibilità e opportunità che da soli non avremmo mai ottenuto.
    E no, non parliamo solo di “partnership aziendali” in senso tradizionale, ma di alleanze digitali, fatte spesso di scambi smart, relazioni autentiche e obiettivi condivisi.
    Ecco cosa abbiamo capito – e come le abbiamo usate per far crescere il nostro progetto.

    1. Perché collaborare conviene (anche se sei agli inizi)
    In rete, ogni persona ha una rete di fiducia: un pubblico, una community, un seguito. Collaborare con chi ha già conquistato un’attenzione simile a quella che cerchiamo è il modo più rapido per entrare in nuovi mondi e farsi conoscere dalle persone giuste.

    Abbiamo capito presto che:
    -una citazione nella newsletter giusta vale più di mille post;
    -una diretta a due voci può portare più lead qualificati di una campagna sponsorizzata;
    -un progetto condiviso può unire due micro-pubblici e trasformarli in una community attiva.

    2. Come abbiamo trovato collaborazioni efficaci
    Non abbiamo mai aspettato che “arrivassero” proposte: le abbiamo cercate attivamente. Ecco come:
    -Abbiamo mappato creator, freelance, consulenti e brand affini per tono, valori e target.
    -Li abbiamo seguiti per un po’, interagendo in modo sincero e non invadente.
    -Poi abbiamo proposto collaborazioni semplici, senza pretese: una live insieme, una newsletter incrociata, una risorsa condivisa.

    Obiettivo: creare win-win veri. Non “ci fai pubblicità?” ma “facciamo qualcosa che sia utile per entrambi”.

    3. Tipi di collaborazioni che hanno funzionato per noi
    Scambio di newsletter
    Due liste, due pubblici, due mail che parlano l’uno dell’altro in modo genuino. Funziona bene quando si ha una community già fidelizzata.
    🎙 Live e contenuti congiunti
    Instagram Live, webinar, podcast: ci siamo fatti conoscere parlando di un tema comune, ma con due punti di vista diversi. Risultato? Nuove connessioni e follower in target.
    Pacchetti e bundle
    Abbiamo unito le nostre competenze con altri per offrire pacchetti o percorsi integrati (es. consulenza + corso, copywriting + branding).
    Affiliate marketing intelligente
    Abbiamo proposto partnership dove ognuno guadagna solo se porta valore. Nessun rischio, solo vantaggi reciproci.

    4. Cosa serve perché una collaborazione funzioni davvero
    Allineamento di valori: se la nostra audience sente che c’è incoerenza, lo percepisce subito.
    Comunicazione chiara: chi fa cosa, in che tempi, con quale obiettivo? Tutto deve essere definito in partenza.
    Valore per tutti: per chi collabora e per chi segue. Se la collaborazione è utile solo a noi, non durerà.

    5. I risultati che abbiamo ottenuto (senza investimenti pubblicitari)
    Grazie alle collaborazioni:
    -abbiamo raddoppiato la nostra mailing list in sei mesi;
    -abbiamo lanciato due prodotti digitali con partner strategici;
    -siamo stati ospitati in podcast, live, interviste, eventi digitali;
    -abbiamo generato vendite costanti senza budget in ads.
    E tutto è nato da relazioni costruite con autenticità, spesso su Instagram o LinkedIn, iniziando da un messaggio diretto.

    Crescere insieme è meglio che crescere da soli
    Nel digitale vince chi sa connettersi, non solo chi sa promuoversi.
    Le collaborazioni strategiche ci hanno aiutato ad accelerare, ma anche a imparare, a migliorare, a vedere il nostro lavoro con occhi nuovi.

    E la cosa migliore è che non servono grandi numeri: basta una proposta chiara, un’idea utile e voglia di mettersi in gioco.

    #CollaborazioniStrategiche #CrescitaOnline #DigitalPartner #PersonalBrand #NetworkingDigitale #MarketingCollaborativo

    Crescere grazie ad altri: il potere delle collaborazioni strategiche online Se c’è una cosa che abbiamo imparato negli ultimi anni, è che online nessuno cresce da solo. Le collaborazioni strategiche sono state uno dei motori principali della nostra crescita: ci hanno dato visibilità, credibilità e opportunità che da soli non avremmo mai ottenuto. E no, non parliamo solo di “partnership aziendali” in senso tradizionale, ma di alleanze digitali, fatte spesso di scambi smart, relazioni autentiche e obiettivi condivisi. Ecco cosa abbiamo capito – e come le abbiamo usate per far crescere il nostro progetto. 1. Perché collaborare conviene (anche se sei agli inizi) In rete, ogni persona ha una rete di fiducia: un pubblico, una community, un seguito. Collaborare con chi ha già conquistato un’attenzione simile a quella che cerchiamo è il modo più rapido per entrare in nuovi mondi e farsi conoscere dalle persone giuste. Abbiamo capito presto che: -una citazione nella newsletter giusta vale più di mille post; -una diretta a due voci può portare più lead qualificati di una campagna sponsorizzata; -un progetto condiviso può unire due micro-pubblici e trasformarli in una community attiva. 2. Come abbiamo trovato collaborazioni efficaci Non abbiamo mai aspettato che “arrivassero” proposte: le abbiamo cercate attivamente. Ecco come: -Abbiamo mappato creator, freelance, consulenti e brand affini per tono, valori e target. -Li abbiamo seguiti per un po’, interagendo in modo sincero e non invadente. -Poi abbiamo proposto collaborazioni semplici, senza pretese: una live insieme, una newsletter incrociata, una risorsa condivisa. 🎯 Obiettivo: creare win-win veri. Non “ci fai pubblicità?” ma “facciamo qualcosa che sia utile per entrambi”. 3. Tipi di collaborazioni che hanno funzionato per noi 📩 Scambio di newsletter Due liste, due pubblici, due mail che parlano l’uno dell’altro in modo genuino. Funziona bene quando si ha una community già fidelizzata. 🎙 Live e contenuti congiunti Instagram Live, webinar, podcast: ci siamo fatti conoscere parlando di un tema comune, ma con due punti di vista diversi. Risultato? Nuove connessioni e follower in target. 📦 Pacchetti e bundle Abbiamo unito le nostre competenze con altri per offrire pacchetti o percorsi integrati (es. consulenza + corso, copywriting + branding). 🤝 Affiliate marketing intelligente Abbiamo proposto partnership dove ognuno guadagna solo se porta valore. Nessun rischio, solo vantaggi reciproci. 4. Cosa serve perché una collaborazione funzioni davvero ✅ Allineamento di valori: se la nostra audience sente che c’è incoerenza, lo percepisce subito. ✅ Comunicazione chiara: chi fa cosa, in che tempi, con quale obiettivo? Tutto deve essere definito in partenza. ✅ Valore per tutti: per chi collabora e per chi segue. Se la collaborazione è utile solo a noi, non durerà. 5. I risultati che abbiamo ottenuto (senza investimenti pubblicitari) Grazie alle collaborazioni: -abbiamo raddoppiato la nostra mailing list in sei mesi; -abbiamo lanciato due prodotti digitali con partner strategici; -siamo stati ospitati in podcast, live, interviste, eventi digitali; -abbiamo generato vendite costanti senza budget in ads. E tutto è nato da relazioni costruite con autenticità, spesso su Instagram o LinkedIn, iniziando da un messaggio diretto. Crescere insieme è meglio che crescere da soli Nel digitale vince chi sa connettersi, non solo chi sa promuoversi. Le collaborazioni strategiche ci hanno aiutato ad accelerare, ma anche a imparare, a migliorare, a vedere il nostro lavoro con occhi nuovi. E la cosa migliore è che non servono grandi numeri: basta una proposta chiara, un’idea utile e voglia di mettersi in gioco. #CollaborazioniStrategiche #CrescitaOnline #DigitalPartner #PersonalBrand #NetworkingDigitale #MarketingCollaborativo
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  • Come fare networking se lavori nel digitale (anche da remoto)
    Nel mondo digitale, spesso lavoriamo da soli: da casa, in coworking o da remoto in giro per il mondo. Ma anche se non ci vediamo fisicamente, il networking resta fondamentale.
    È attraverso le connessioni giuste che arrivano nuove collaborazioni, clienti, opportunità o semplicemente confronto umano.

    Fare rete non significa “collezionare contatti”, ma costruire relazioni utili e autentiche. E oggi si può fare anche senza aperitivi o fiere in presenza.

    Ecco come.

    1. Presidia gli spazi giusti (anche online)
    Inizia scegliendo i canali dove essere presente in base al tuo settore:
    -LinkedIn: perfetto per networking professionale, collaborazione B2B e posizionamento esperto.
    -Instagram e TikTok: ideali per creator, freelance creativi, formatori.
    -Discord, Slack, forum: gruppi tematici dove entrare in relazione con altri professionisti.
    -Eventi online (webinar, live, community): partecipare attivamente ti espone a nuovi contatti.
    Consiglio: Non essere passivo. Commenta, intervieni, manda messaggi mirati a chi ti interessa conoscere.

    2. Crea valore prima di chiedere
    Il networking non è chiedere qualcosa, ma offrire qualcosa.
    Condividi competenze, link utili, case study, consigli pratici. Mostra il tuo valore e la tua personalità. La reciprocità arriva.
    Esempio: Scrivi un post su LinkedIn su una tua esperienza concreta, poi tagga o menziona chi ti ha ispirato o collaborato. Questo attiva relazioni.

    3. Costruisci relazioni, non solo visibilità
    Non puntare solo a “essere notato”. Costruisci connessioni vere, anche a bassa scala:
    -scrivi messaggi privati a chi stimi,
    -proponi call conoscitive di 20 minuti,
    -crea piccoli gruppi di pari con cui confrontarti mensilmente.

    Un’idea concreta: Organizza una mini mastermind mensile su Zoom con 3-4 professionisti digitali.

    4. Sfrutta eventi digitali e ibridi
    Anche se lavori da remoto, oggi puoi partecipare a tantissimi eventi online o misti (bootcamp, hackathon, webinar, fiere virtuali).

    Non limitarti a seguire passivamente: fai domande, interagisci nella chat, connettiti su LinkedIn dopo l’evento. Il follow-up è tutto.

    5. Fai personal branding (ma in modo umano)
    Chi lavora nel digitale spesso è il “biglietto da visita” del proprio business.
    Racconta chi sei, cosa fai e che tipo di progetti cerchi. Ma fallo in modo autentico, non come un volantino pubblicitario.
    Strategia efficace: Crea contenuti utili e personali, concludili con una CTA relazionale (“chi altro ci è passato?”, “scrivimi se ti va di parlarne!”).

    6. Cura il follow-up e coltiva i contatti
    Una volta conosciute nuove persone, non lasciarle lì.
    Prendi nota, resta in contatto, scrivi ogni tanto anche senza un secondo fine. È così che si costruiscono le relazioni durature.

    Nel lavoro digitale, il networking non è un “extra”, è parte della strategia.
    Che tu sia un creator, un freelance o un imprenditore digitale, le connessioni autentiche fanno crescere più di qualsiasi algoritmo.

    Anche da remoto, puoi costruire una rete solida, utile e stimolante. Devi solo essere intenzionale, umano e coerente nel tempo.
    — Vera

    #NetworkingDigitale #BusinessRemoto #RemoteWorkLife #DigitalConnections #FreelanceGrowth #ImpresaBiz

    Come fare networking se lavori nel digitale (anche da remoto) Nel mondo digitale, spesso lavoriamo da soli: da casa, in coworking o da remoto in giro per il mondo. Ma anche se non ci vediamo fisicamente, il networking resta fondamentale. È attraverso le connessioni giuste che arrivano nuove collaborazioni, clienti, opportunità o semplicemente confronto umano. Fare rete non significa “collezionare contatti”, ma costruire relazioni utili e autentiche. E oggi si può fare anche senza aperitivi o fiere in presenza. Ecco come. 🔗 1. Presidia gli spazi giusti (anche online) Inizia scegliendo i canali dove essere presente in base al tuo settore: -LinkedIn: perfetto per networking professionale, collaborazione B2B e posizionamento esperto. -Instagram e TikTok: ideali per creator, freelance creativi, formatori. -Discord, Slack, forum: gruppi tematici dove entrare in relazione con altri professionisti. -Eventi online (webinar, live, community): partecipare attivamente ti espone a nuovi contatti. 📌 Consiglio: Non essere passivo. Commenta, intervieni, manda messaggi mirati a chi ti interessa conoscere. 🗣️ 2. Crea valore prima di chiedere Il networking non è chiedere qualcosa, ma offrire qualcosa. Condividi competenze, link utili, case study, consigli pratici. Mostra il tuo valore e la tua personalità. La reciprocità arriva. 📌 Esempio: Scrivi un post su LinkedIn su una tua esperienza concreta, poi tagga o menziona chi ti ha ispirato o collaborato. Questo attiva relazioni. 👥 3. Costruisci relazioni, non solo visibilità Non puntare solo a “essere notato”. Costruisci connessioni vere, anche a bassa scala: -scrivi messaggi privati a chi stimi, -proponi call conoscitive di 20 minuti, -crea piccoli gruppi di pari con cui confrontarti mensilmente. 📌 Un’idea concreta: Organizza una mini mastermind mensile su Zoom con 3-4 professionisti digitali. 🌐 4. Sfrutta eventi digitali e ibridi Anche se lavori da remoto, oggi puoi partecipare a tantissimi eventi online o misti (bootcamp, hackathon, webinar, fiere virtuali). Non limitarti a seguire passivamente: fai domande, interagisci nella chat, connettiti su LinkedIn dopo l’evento. Il follow-up è tutto. 🧠 5. Fai personal branding (ma in modo umano) Chi lavora nel digitale spesso è il “biglietto da visita” del proprio business. Racconta chi sei, cosa fai e che tipo di progetti cerchi. Ma fallo in modo autentico, non come un volantino pubblicitario. 📌 Strategia efficace: Crea contenuti utili e personali, concludili con una CTA relazionale (“chi altro ci è passato?”, “scrivimi se ti va di parlarne!”). 📈 6. Cura il follow-up e coltiva i contatti Una volta conosciute nuove persone, non lasciarle lì. Prendi nota, resta in contatto, scrivi ogni tanto anche senza un secondo fine. È così che si costruiscono le relazioni durature. Nel lavoro digitale, il networking non è un “extra”, è parte della strategia. Che tu sia un creator, un freelance o un imprenditore digitale, le connessioni autentiche fanno crescere più di qualsiasi algoritmo. Anche da remoto, puoi costruire una rete solida, utile e stimolante. Devi solo essere intenzionale, umano e coerente nel tempo. — Vera 📲 #NetworkingDigitale #BusinessRemoto #RemoteWorkLife #DigitalConnections #FreelanceGrowth #ImpresaBiz
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