Come negoziare i contratti da influencer senza farsi fregare

All’inizio della mia carriera da influencer, ho accettato collaborazioni senza fare troppe domande. Bastava che il brand mi piacesse e che il compenso sembrasse "ok".
Col tempo, però, ho capito che firmare un contratto alla leggera può costare caro: soldi persi, diritti ceduti, richieste extra non previste. Ora ho imparato a negoziare — e non mi faccio più fregare.

1. Impara a leggere (davvero) il contratto
Prima firmavo senza leggere tutto. Ora, ogni volta che ricevo una proposta, leggo ogni punto e, se qualcosa non è chiaro, lo chiedo.
Occhio soprattutto a:
-Durata della collaborazione

Diritti di utilizzo dei contenuti (e per quanto tempo)
-Esclusività: posso collaborare con brand simili?
-Penali o clausole nascoste
-Tempi e modalità di pagamento

2. Mai lavorare “a prestazione” senza accordo scritto
Anche per una semplice storia Instagram, serve sempre un accordo formale.
Un’email ben strutturata può bastare, ma quando si tratta di campagne complesse o compensi più alti, pretendo un contratto firmato. È tutela per entrambi.

3. Dai un valore chiaro al tuo lavoro
So quanto vale il mio tempo, la mia reach, la mia creatività.
Quando invio un media kit o un preventivo, lo faccio con sicurezza. E se un brand non ha budget ma vuole “visibilità in cambio”, valuto se davvero è un’opportunità — ma non è più la regola.

4. Non farti mettere fretta
Molti brand spingono con frasi tipo “dobbiamo decidere entro oggi”.
Prenditi il tuo tempo. Leggi con calma, confrontati con un legale se serve.
La fretta è una trappola.

5. Tratta sempre: è una negoziazione, non un favore
Hai il diritto (e il dovere) di negoziare. Se il compenso non ti convince, dillo.
Se vogliono più contenuti del previsto, chiedi un adeguamento.
Non è maleducazione, è professionalità.

6. Fatti aiutare da chi ne capisce
All’inizio non avevo budget per un legale, ma oggi collaboro con una consulente che mi aiuta a gestire i contratti più complessi.
Se non puoi permettertelo subito, cerca modelli affidabili o chiedi consiglio a chi ha più esperienza.

Oggi, ogni contratto che firmo è una conferma del valore che ho costruito come professionista.
Negoziare non è solo “fare i conti”, è proteggere il proprio tempo, la propria immagine e il proprio futuro.

E fidati: imparare a dire “no, così non mi va bene” è una delle skill più potenti che ho sviluppato da quando sono passata da creator a imprenditrice.

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Come negoziare i contratti da influencer senza farsi fregare All’inizio della mia carriera da influencer, ho accettato collaborazioni senza fare troppe domande. Bastava che il brand mi piacesse e che il compenso sembrasse "ok". Col tempo, però, ho capito che firmare un contratto alla leggera può costare caro: soldi persi, diritti ceduti, richieste extra non previste. Ora ho imparato a negoziare — e non mi faccio più fregare. 1. Impara a leggere (davvero) il contratto Prima firmavo senza leggere tutto. Ora, ogni volta che ricevo una proposta, leggo ogni punto e, se qualcosa non è chiaro, lo chiedo. Occhio soprattutto a: -Durata della collaborazione Diritti di utilizzo dei contenuti (e per quanto tempo) -Esclusività: posso collaborare con brand simili? -Penali o clausole nascoste -Tempi e modalità di pagamento 2. Mai lavorare “a prestazione” senza accordo scritto Anche per una semplice storia Instagram, serve sempre un accordo formale. Un’email ben strutturata può bastare, ma quando si tratta di campagne complesse o compensi più alti, pretendo un contratto firmato. È tutela per entrambi. 3. Dai un valore chiaro al tuo lavoro So quanto vale il mio tempo, la mia reach, la mia creatività. Quando invio un media kit o un preventivo, lo faccio con sicurezza. E se un brand non ha budget ma vuole “visibilità in cambio”, valuto se davvero è un’opportunità — ma non è più la regola. 4. Non farti mettere fretta Molti brand spingono con frasi tipo “dobbiamo decidere entro oggi”. Prenditi il tuo tempo. Leggi con calma, confrontati con un legale se serve. La fretta è una trappola. 5. Tratta sempre: è una negoziazione, non un favore Hai il diritto (e il dovere) di negoziare. Se il compenso non ti convince, dillo. Se vogliono più contenuti del previsto, chiedi un adeguamento. Non è maleducazione, è professionalità. 6. Fatti aiutare da chi ne capisce All’inizio non avevo budget per un legale, ma oggi collaboro con una consulente che mi aiuta a gestire i contratti più complessi. Se non puoi permettertelo subito, cerca modelli affidabili o chiedi consiglio a chi ha più esperienza. Oggi, ogni contratto che firmo è una conferma del valore che ho costruito come professionista. Negoziare non è solo “fare i conti”, è proteggere il proprio tempo, la propria immagine e il proprio futuro. E fidati: imparare a dire “no, così non mi va bene” è una delle skill più potenti che ho sviluppato da quando sono passata da creator a imprenditrice. #contrattiinfluencer #negoziazione #influencermarketing #professionedigitale #personalbranding #valoreprofessionale #creatorsmart #freelanceitalia #imprenditoriafemminile #brandcollaboration
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