• Ritenuta d’acconto: quando si applica e come si calcola
    Noi di Impresa.biz affrontiamo ogni giorno i dubbi più comuni degli imprenditori e dei professionisti. Tra questi, uno dei temi più richiesti riguarda la ritenuta d’acconto: cos’è, quando si applica e come si calcola correttamente.

    La ritenuta d’acconto è un meccanismo fiscale che consente allo Stato di anticipare parte delle imposte sui redditi. In pratica, il committente (cioè il soggetto che paga la prestazione) trattiene una parte del compenso dovuto al prestatore d’opera (solitamente un professionista o collaboratore occasionale) e la versa direttamente all’Agenzia delle Entrate.

    Quando si applica?
    La ritenuta d’acconto si applica in caso di:
    -prestazioni di lavoro autonomo (professionisti con Partita IVA non in regime forfettario);
    -prestazioni occasionali, quando il compenso supera i 5.000 euro annui;
    -provvigioni e compensi ad agenti, rappresentanti o intermediari.
    Sono esonerati dall’applicazione della ritenuta i professionisti in regime forfettario, i quali emettono fattura senza ritenuta, inserendo l’apposita dicitura di esonero.

    Come si calcola?
    Il calcolo è semplice ma va fatto con attenzione:
    -La percentuale standard della ritenuta d’acconto è 20% del compenso lordo.
    -Il soggetto che riceve il pagamento emette una fattura o una ricevuta indicando il compenso lordo, la ritenuta (pari al 20%) e l’importo netto da ricevere.
    -Il committente trattiene la ritenuta e la versa allo Stato tramite modello F24 (codice tributo 1040, entro il giorno 16 del mese successivo al pagamento).

    Esempio pratico:
    -Compenso lordo: 1.000 euro
    -Ritenuta d’acconto (20%): 200 euro
    -Netto da pagare al professionista: 800 euro
    La ritenuta trattenuta sarà considerata dal professionista come acconto IRPEF da indicare nella dichiarazione dei redditi.

    Perché è importante fare attenzione?
    Una ritenuta d’acconto applicata in modo errato può generare problemi sia per chi la subisce che per chi la versa: sanzioni, errori fiscali, complicazioni in fase di dichiarazione dei redditi. Noi di Impresa.biz consigliamo sempre di:
    -verificare il regime fiscale del prestatore;
    -conservare correttamente le ricevute e le quietanze;
    -versare puntualmente le ritenute con F24.

    Essere precisi nella gestione delle ritenute è una responsabilità importante che incide sulla regolarità fiscale dell’attività. Affidarsi a un consulente o utilizzare strumenti digitali può aiutare ad automatizzare il processo e ridurre il margine di errore.

    Noi ci impegniamo ogni giorno per fornire agli imprenditori strumenti pratici e informazioni chiare per gestire al meglio gli adempimenti fiscali.

    #ImpresaBiz #RitenutaDAcconto #Fisco #PartitaIVA #LavoroAutonomo #PrestazioneOccasionale #ConsulenzaFiscale #PMI #GestioneFiscale #ImprenditoriaItaliana

    Ritenuta d’acconto: quando si applica e come si calcola Noi di Impresa.biz affrontiamo ogni giorno i dubbi più comuni degli imprenditori e dei professionisti. Tra questi, uno dei temi più richiesti riguarda la ritenuta d’acconto: cos’è, quando si applica e come si calcola correttamente. La ritenuta d’acconto è un meccanismo fiscale che consente allo Stato di anticipare parte delle imposte sui redditi. In pratica, il committente (cioè il soggetto che paga la prestazione) trattiene una parte del compenso dovuto al prestatore d’opera (solitamente un professionista o collaboratore occasionale) e la versa direttamente all’Agenzia delle Entrate. Quando si applica? La ritenuta d’acconto si applica in caso di: -prestazioni di lavoro autonomo (professionisti con Partita IVA non in regime forfettario); -prestazioni occasionali, quando il compenso supera i 5.000 euro annui; -provvigioni e compensi ad agenti, rappresentanti o intermediari. Sono esonerati dall’applicazione della ritenuta i professionisti in regime forfettario, i quali emettono fattura senza ritenuta, inserendo l’apposita dicitura di esonero. Come si calcola? Il calcolo è semplice ma va fatto con attenzione: -La percentuale standard della ritenuta d’acconto è 20% del compenso lordo. -Il soggetto che riceve il pagamento emette una fattura o una ricevuta indicando il compenso lordo, la ritenuta (pari al 20%) e l’importo netto da ricevere. -Il committente trattiene la ritenuta e la versa allo Stato tramite modello F24 (codice tributo 1040, entro il giorno 16 del mese successivo al pagamento). Esempio pratico: -Compenso lordo: 1.000 euro -Ritenuta d’acconto (20%): 200 euro -Netto da pagare al professionista: 800 euro La ritenuta trattenuta sarà considerata dal professionista come acconto IRPEF da indicare nella dichiarazione dei redditi. Perché è importante fare attenzione? Una ritenuta d’acconto applicata in modo errato può generare problemi sia per chi la subisce che per chi la versa: sanzioni, errori fiscali, complicazioni in fase di dichiarazione dei redditi. Noi di Impresa.biz consigliamo sempre di: -verificare il regime fiscale del prestatore; -conservare correttamente le ricevute e le quietanze; -versare puntualmente le ritenute con F24. Essere precisi nella gestione delle ritenute è una responsabilità importante che incide sulla regolarità fiscale dell’attività. Affidarsi a un consulente o utilizzare strumenti digitali può aiutare ad automatizzare il processo e ridurre il margine di errore. Noi ci impegniamo ogni giorno per fornire agli imprenditori strumenti pratici e informazioni chiare per gestire al meglio gli adempimenti fiscali. #ImpresaBiz #RitenutaDAcconto #Fisco #PartitaIVA #LavoroAutonomo #PrestazioneOccasionale #ConsulenzaFiscale #PMI #GestioneFiscale #ImprenditoriaItaliana
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  • Hai un’idea di business? Ecco cosa fare prima di aprire partita IVA

    Noi di Impresa.biz lo vediamo tutti i giorni: qualcuno ha un’idea interessante, magari una competenza da valorizzare, oppure ha notato una nicchia di mercato poco esplorata… e il primo pensiero è: “Apriamo la partita IVA!”

    Entusiasmo più che giusto. Ma prima di compiere questo passo formale e fiscale, ci sono alcune valutazioni fondamentali da fare. Aprire una partita IVA è un atto importante: implica responsabilità, costi, obblighi e scelte che possono condizionare l’intero percorso imprenditoriale.

    Ecco i passaggi che consigliamo sempre di seguire prima di avviare ufficialmente un’attività.

    1. Valutare la sostenibilità dell’idea
    Un’idea da sola non basta: deve essere utile, vendibile e realizzabile. Prima di tutto, ci chiediamo:
    -Qual è il problema che vogliamo risolvere?
    -Chi è disposto a pagare per la nostra soluzione?
    -Esistono già concorrenti? Come possiamo differenziarci?
    Non serve un business plan completo a questo punto, ma almeno una validazione iniziale, anche con una piccola analisi di mercato o qualche test diretto.

    2. Scegliere il modello di business
    Decidiamo come vogliamo generare valore e ricavi:
    -Vendita di prodotti? Servizi? Abbonamenti?
    -Lavoro da freelance? E-commerce? Attività artigianale?
    -Da soli o con soci?
    Questo ci aiuta anche a capire che forma dare all’attività: ditta individuale, società di persone, SRL, lavoro autonomo? Ogni scelta ha impatti fiscali, legali e operativi diversi.

    3. Calcolare i costi iniziali
    Aprire un’attività richiede qualche investimento, anche minimo:
    -Spese burocratiche (apertura posizione fiscale, INPS, camera di commercio)
    -Costi per strumenti di lavoro, sito web, branding, pubblicità
    -Tempo: il capitale più spesso sottovalutato
    Facciamo un bilancio iniziale, anche approssimativo, per sapere di cosa abbiamo bisogno davvero per partire.

    4. Informarsi sul regime fiscale più adatto
    Il regime forfettario è molto usato da chi inizia, perché offre semplificazioni fiscali e contabili. Ma non è sempre la scelta migliore. In alcuni casi è più vantaggioso un regime ordinario o una società. Valutiamo:
    -Quanto prevediamo di guadagnare?
    -Quali costi dobbiamo sostenere?
    -Abbiamo altri redditi o collaborazioni?
    -Meglio confrontarsi con un consulente prima di fare scelte affrettate.

    5. Organizzarsi dal punto di vista operativo
    Anche prima della partita IVA possiamo iniziare a prepararci:
    -Aprire un conto dedicato
    -Scegliere strumenti digitali per la gestione (fatturazione, pagamenti, CRM)
    -Registrare dominio e social
    -Pianificare un piano base di comunicazione e acquisizione clienti

    Avere tutto pronto ci permette di partire con il piede giusto, evitando caos e rincorse.

    Aprire la partita IVA non è il primo passo, ma uno dei tanti. Prima serve chiarezza, progettualità e visione. Noi di Impresa.biz aiutiamo chi vuole mettersi in proprio a fare scelte consapevoli, con il supporto di esperti, strumenti su misura e una rete di partner al servizio dell’impresa.

    Hai un’idea? Iniziamo a costruirla insieme, prima ancora di aprire la partita IVA.

    #ImpresaBiz #PartitaIVA #AvviareUnBusiness #LavoroAutonomo #Freelance #NuoveImprese #BusinessPlan #ValidazioneIdea #ConsulenzaFiscale #PMI #ImprenditoriaGiovanile #AprireUnAttività #StrategiaAziendale
    Hai un’idea di business? Ecco cosa fare prima di aprire partita IVA Noi di Impresa.biz lo vediamo tutti i giorni: qualcuno ha un’idea interessante, magari una competenza da valorizzare, oppure ha notato una nicchia di mercato poco esplorata… e il primo pensiero è: “Apriamo la partita IVA!” Entusiasmo più che giusto. Ma prima di compiere questo passo formale e fiscale, ci sono alcune valutazioni fondamentali da fare. Aprire una partita IVA è un atto importante: implica responsabilità, costi, obblighi e scelte che possono condizionare l’intero percorso imprenditoriale. Ecco i passaggi che consigliamo sempre di seguire prima di avviare ufficialmente un’attività. 1. Valutare la sostenibilità dell’idea Un’idea da sola non basta: deve essere utile, vendibile e realizzabile. Prima di tutto, ci chiediamo: -Qual è il problema che vogliamo risolvere? -Chi è disposto a pagare per la nostra soluzione? -Esistono già concorrenti? Come possiamo differenziarci? Non serve un business plan completo a questo punto, ma almeno una validazione iniziale, anche con una piccola analisi di mercato o qualche test diretto. 2. Scegliere il modello di business Decidiamo come vogliamo generare valore e ricavi: -Vendita di prodotti? Servizi? Abbonamenti? -Lavoro da freelance? E-commerce? Attività artigianale? -Da soli o con soci? Questo ci aiuta anche a capire che forma dare all’attività: ditta individuale, società di persone, SRL, lavoro autonomo? Ogni scelta ha impatti fiscali, legali e operativi diversi. 3. Calcolare i costi iniziali Aprire un’attività richiede qualche investimento, anche minimo: -Spese burocratiche (apertura posizione fiscale, INPS, camera di commercio) -Costi per strumenti di lavoro, sito web, branding, pubblicità -Tempo: il capitale più spesso sottovalutato Facciamo un bilancio iniziale, anche approssimativo, per sapere di cosa abbiamo bisogno davvero per partire. 4. Informarsi sul regime fiscale più adatto Il regime forfettario è molto usato da chi inizia, perché offre semplificazioni fiscali e contabili. Ma non è sempre la scelta migliore. In alcuni casi è più vantaggioso un regime ordinario o una società. Valutiamo: -Quanto prevediamo di guadagnare? -Quali costi dobbiamo sostenere? -Abbiamo altri redditi o collaborazioni? -Meglio confrontarsi con un consulente prima di fare scelte affrettate. 5. Organizzarsi dal punto di vista operativo Anche prima della partita IVA possiamo iniziare a prepararci: -Aprire un conto dedicato -Scegliere strumenti digitali per la gestione (fatturazione, pagamenti, CRM) -Registrare dominio e social -Pianificare un piano base di comunicazione e acquisizione clienti Avere tutto pronto ci permette di partire con il piede giusto, evitando caos e rincorse. Aprire la partita IVA non è il primo passo, ma uno dei tanti. Prima serve chiarezza, progettualità e visione. Noi di Impresa.biz aiutiamo chi vuole mettersi in proprio a fare scelte consapevoli, con il supporto di esperti, strumenti su misura e una rete di partner al servizio dell’impresa. Hai un’idea? Iniziamo a costruirla insieme, prima ancora di aprire la partita IVA. #ImpresaBiz #PartitaIVA #AvviareUnBusiness #LavoroAutonomo #Freelance #NuoveImprese #BusinessPlan #ValidazioneIdea #ConsulenzaFiscale #PMI #ImprenditoriaGiovanile #AprireUnAttività #StrategiaAziendale
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  • Come ho imparato a gestire il fatturato e le tasse da freelance (senza panico)

    Quando ho deciso di lavorare da freelance, ero entusiasta della libertà e dell’indipendenza. Ma confesso una cosa: il primo anno ho vissuto la parte fiscale e amministrativa con ansia e improvvisazione.
    Poi ho capito che per crescere davvero come professionista dovevo cambiare approccio: trattare il mio lavoro come un’attività imprenditoriale, non solo creativa.

    Oggi gestisco fatturato e tasse con serenità. Ecco le tappe (e gli strumenti) che mi hanno aiutata.

    1. Ho chiesto aiuto a un* commercialista (subito)
    Non ho aspettato di “capirci qualcosa da sola”.
    Appena ho aperto la partita IVA, mi sono affidata a un* professionista che mi ha aiutata a scegliere il regime fiscale più adatto, a capire le scadenze, i contributi e come evitare errori costosi.

    Consiglio: trova qualcuno che conosca bene il mondo dei freelance digitali, non solo le partite IVA “classiche”.

    2. Ho imparato a monitorare il mio fatturato mese per mese
    Invece di controllare i numeri solo a fine anno, ora tengo un foglio di calcolo aggiornato ogni mese con:
    -Entrate nette e lorde
    -Tasse stimate da accantonare
    -Contributi INPS previsti
    -Spese deducibili
    In questo modo non mi trovo più a fine anno con brutte sorprese.

    3. Accantono le tasse ogni volta che incasso
    Ogni volta che ricevo un pagamento, metto da parte subito una percentuale sul mio conto risparmio dedicato alle tasse (di solito il 30–35%).
    È una forma di autodisciplina che mi ha salvata da molti momenti di stress.

    4. Uso strumenti digitali per semplificare la gestione
    Da quando uso app come Fatture in Cloud, LexOffice o Xolo, tenere traccia di tutto è molto più semplice.
    Fatturo in modo professionale, monitoro le scadenze e automatizzo alcuni promemoria fiscali.
    Non ho più paura di “dimenticare qualcosa”.

    5. Ho fatto pace con l’idea che “pagare le tasse” è parte del gioco
    Sì, nessuno ama farlo. Ma pagare le tasse significa che il mio lavoro funziona, che sto costruendo qualcosa di sostenibile, e che sono parte attiva del sistema economico.
    Con il tempo, ho smesso di viverlo come un peso e ho iniziato a vederlo come un segnale di solidità.

    Gestire il fatturato e le tasse da freelance può sembrare complicato, ma con organizzazione e supporto giusto, tutto si può imparare.
    Trattare la propria attività con serietà, anche nei numeri, è uno dei più grandi atti di rispetto verso sé stessə e verso il proprio lavoro.

    #FreelanceLife #GestioneFiscale #PartitaIVA #LavoroAutonomo #FatturareConConsapevolezza #ImprenditoriaDigitale #TasseFreelance #BusinessIndipendente #CrescitaProfessionale #ConsigliFreelance

    Come ho imparato a gestire il fatturato e le tasse da freelance (senza panico) Quando ho deciso di lavorare da freelance, ero entusiasta della libertà e dell’indipendenza. Ma confesso una cosa: il primo anno ho vissuto la parte fiscale e amministrativa con ansia e improvvisazione. Poi ho capito che per crescere davvero come professionista dovevo cambiare approccio: trattare il mio lavoro come un’attività imprenditoriale, non solo creativa. Oggi gestisco fatturato e tasse con serenità. Ecco le tappe (e gli strumenti) che mi hanno aiutata. 1. Ho chiesto aiuto a un* commercialista (subito) Non ho aspettato di “capirci qualcosa da sola”. Appena ho aperto la partita IVA, mi sono affidata a un* professionista che mi ha aiutata a scegliere il regime fiscale più adatto, a capire le scadenze, i contributi e come evitare errori costosi. 💡 Consiglio: trova qualcuno che conosca bene il mondo dei freelance digitali, non solo le partite IVA “classiche”. 2. Ho imparato a monitorare il mio fatturato mese per mese Invece di controllare i numeri solo a fine anno, ora tengo un foglio di calcolo aggiornato ogni mese con: -Entrate nette e lorde -Tasse stimate da accantonare -Contributi INPS previsti -Spese deducibili In questo modo non mi trovo più a fine anno con brutte sorprese. 3. Accantono le tasse ogni volta che incasso Ogni volta che ricevo un pagamento, metto da parte subito una percentuale sul mio conto risparmio dedicato alle tasse (di solito il 30–35%). È una forma di autodisciplina che mi ha salvata da molti momenti di stress. 4. Uso strumenti digitali per semplificare la gestione Da quando uso app come Fatture in Cloud, LexOffice o Xolo, tenere traccia di tutto è molto più semplice. Fatturo in modo professionale, monitoro le scadenze e automatizzo alcuni promemoria fiscali. Non ho più paura di “dimenticare qualcosa”. 5. Ho fatto pace con l’idea che “pagare le tasse” è parte del gioco Sì, nessuno ama farlo. Ma pagare le tasse significa che il mio lavoro funziona, che sto costruendo qualcosa di sostenibile, e che sono parte attiva del sistema economico. Con il tempo, ho smesso di viverlo come un peso e ho iniziato a vederlo come un segnale di solidità. Gestire il fatturato e le tasse da freelance può sembrare complicato, ma con organizzazione e supporto giusto, tutto si può imparare. Trattare la propria attività con serietà, anche nei numeri, è uno dei più grandi atti di rispetto verso sé stessə e verso il proprio lavoro. #FreelanceLife #GestioneFiscale #PartitaIVA #LavoroAutonomo #FatturareConConsapevolezza #ImprenditoriaDigitale #TasseFreelance #BusinessIndipendente #CrescitaProfessionale #ConsigliFreelance
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  • Lavoro autonomo al femminile: tra libertà e responsabilità

    Quando ho scelto la strada del lavoro autonomo, non l’ho fatto solo per “lavorare da casa” o per avere orari flessibili. L’ho fatto perché volevo più voce sulle scelte che riguardavano la mia vita e il mio tempo.
    Ma quella libertà — così preziosa — si è portata dietro anche una verità che spesso si sottovaluta: la libertà ha un prezzo, e si chiama responsabilità.

    Oggi, dopo anni di esperienza da libera professionista, posso dire che essere una donna autonoma nel lavoro è un atto di equilibrio continuo. Tra ambizione e cura. Tra visione e concretezza. Tra indipendenza e sistema.

    La libertà: scegliere, creare, cambiare
    La prima cosa che ho sentito, una volta lasciato il lavoro dipendente, è stata una sensazione potente: posso scegliere.
    Posso scegliere con chi lavorare, che progetti accettare, quando fermarmi e quando accelerare.
    Posso costruire un business che rispecchia chi sono — non solo quello che so fare.

    Nel mio caso, la libertà non è solo un obiettivo: è un valore guida. Mi ha permesso di far emergere la mia voce, di essere più autentica, di costruire qualcosa che mi assomiglia davvero.

    La responsabilità: imparare a reggere il peso delle scelte
    Ma non c’è autonomia senza struttura.
    Ogni decisione presa in libertà implica anche una responsabilità totale:
    -verso le mie clienti
    -verso la mia sostenibilità economica
    -verso la qualità del mio lavoro
    -verso me stessa

    Non c’è un capo, ma ci sono scadenze.
    Non c’è cartellino, ma ci sono fatture, investimenti, margini.
    Non c’è sicurezza, ma c’è potere personale. E anche questo va gestito.

    Stereotipi e aspettative: il doppio binario
    Essere una donna autonoma, nel mondo del lavoro digitale, significa spesso confrontarsi con aspettative implicite:

    -“Ma lavori davvero o è solo un progetto tuo?”
    -“Che bello, puoi lavorare quando vuoi” (detto mentre rispondo alle mail alle 23.30)
    -“Beata te che non hai un capo” (quando invece gestisco clienti, fornitori, scadenze e visione strategica da sola)

    Il lavoro autonomo al femminile viene ancora letto, a volte, come flessibilità mascherata da hobby. Ed è qui che diventa ancora più importante narrarlo bene: per sé, per chi ci guarda, per chi verrà dopo.

    Il lavoro autonomo al femminile è una scelta forte, non una scorciatoia.
    È uno spazio da conquistare e proteggere.
    È una forma di libertà che richiede competenza, visione e determinazione.

    Non è facile. Ma è profondamente trasformativo.
    E ogni giorno in cui decido io — anche quando è faticoso — so di aver fatto la scelta giusta per me.

    #LavoroAutonomoFemminile #ImprenditoriaFemminile #DonneCheLavorano #LiberaProfessionista #AutonomiaProfessionale #BusinessEtico #LavoroDigitale #PersonalBrandingFemminile #CrescitaProfessionale

    Lavoro autonomo al femminile: tra libertà e responsabilità Quando ho scelto la strada del lavoro autonomo, non l’ho fatto solo per “lavorare da casa” o per avere orari flessibili. L’ho fatto perché volevo più voce sulle scelte che riguardavano la mia vita e il mio tempo. Ma quella libertà — così preziosa — si è portata dietro anche una verità che spesso si sottovaluta: la libertà ha un prezzo, e si chiama responsabilità. Oggi, dopo anni di esperienza da libera professionista, posso dire che essere una donna autonoma nel lavoro è un atto di equilibrio continuo. Tra ambizione e cura. Tra visione e concretezza. Tra indipendenza e sistema. La libertà: scegliere, creare, cambiare La prima cosa che ho sentito, una volta lasciato il lavoro dipendente, è stata una sensazione potente: posso scegliere. Posso scegliere con chi lavorare, che progetti accettare, quando fermarmi e quando accelerare. Posso costruire un business che rispecchia chi sono — non solo quello che so fare. Nel mio caso, la libertà non è solo un obiettivo: è un valore guida. Mi ha permesso di far emergere la mia voce, di essere più autentica, di costruire qualcosa che mi assomiglia davvero. La responsabilità: imparare a reggere il peso delle scelte Ma non c’è autonomia senza struttura. Ogni decisione presa in libertà implica anche una responsabilità totale: -verso le mie clienti -verso la mia sostenibilità economica -verso la qualità del mio lavoro -verso me stessa Non c’è un capo, ma ci sono scadenze. Non c’è cartellino, ma ci sono fatture, investimenti, margini. Non c’è sicurezza, ma c’è potere personale. E anche questo va gestito. Stereotipi e aspettative: il doppio binario Essere una donna autonoma, nel mondo del lavoro digitale, significa spesso confrontarsi con aspettative implicite: -“Ma lavori davvero o è solo un progetto tuo?” -“Che bello, puoi lavorare quando vuoi” (detto mentre rispondo alle mail alle 23.30) -“Beata te che non hai un capo” (quando invece gestisco clienti, fornitori, scadenze e visione strategica da sola) Il lavoro autonomo al femminile viene ancora letto, a volte, come flessibilità mascherata da hobby. Ed è qui che diventa ancora più importante narrarlo bene: per sé, per chi ci guarda, per chi verrà dopo. Il lavoro autonomo al femminile è una scelta forte, non una scorciatoia. È uno spazio da conquistare e proteggere. È una forma di libertà che richiede competenza, visione e determinazione. Non è facile. Ma è profondamente trasformativo. E ogni giorno in cui decido io — anche quando è faticoso — so di aver fatto la scelta giusta per me. #LavoroAutonomoFemminile #ImprenditoriaFemminile #DonneCheLavorano #LiberaProfessionista #AutonomiaProfessionale #BusinessEtico #LavoroDigitale #PersonalBrandingFemminile #CrescitaProfessionale
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  • Trend alert: il business online è il nuovo lavoro dei 20 anni. Ecco da dove iniziare

    Il lavoro post‑università non è più solo “trovare un impiego”: per tanti ventenni, il business online è diventato una vera e propria carriera. In Italia, le startup fondate da under‑35 sono cresciute del 66 % tra il 2016 e il 2024
    complice un ecosistema sempre più dinamico e incentivi pensati per i giovani .

    Quali sono le opportunità più promettenti per chi ha 20 anni oggi?

    -E‑commerce di nicchia: vendere prodotti unici o ossessioni personali resta una delle formule più vincenti .
    -Corsi online o infoprodotti: un mercato da oltre 87 mld $ nel 2024, con crescita prevista di oltre il 10 % annuo nei prossimi anni
    -Content creation e podcast: strumenti accessibili per condividere passioni, costruire un pubblico e monetizzare
    -Subscription box e attività ricorrenti: un modello emergente anche in Italia, perfetto per chi vuole offrire un’esperienza ricorrente

    Ma da dove iniziare, concretamente?
    Noi di Impresa.biz supportiamo questo nuovo modo di lavorare con una piattaforma pensata proprio per i giovani under‑35:

    -Regime forfettario d’ingresso (5 % di tassazione per 5 anni), ideale per startup e freelance digitali
    -Finanziamenti a fondo perduto e incentivi – come “Nuove imprese a tasso zero” o “Resto al Sud” – raggiungibili anche attraverso un business plan supportato da noi
    -Strumenti pratici per fatturazione, contabilità, scadenze e consulenza personalizzata, per partire subito con uno strumento completo e sicuro.
    -Formazione su temi digitali, community e networking, perché far impresa significa anche costruire relazioni e competenze.

    Il business online è già il lavoro dei 20 anni: i numeri e le tendenze lo confermano.

    Le occasioni sono concrete: e-commerce, corsi, infoprodotti, content creation e abbonamenti ricorrenti sono alla portata.

    Impresa.biz ti accompagna da zero, con regimi fiscali agevolati, incentivi, strumenti e supporto, per partire con chiarezza e crescere con sicurezza.

    Se hai un’idea, un talento o una passione, questo è il momento giusto per trasformarlo in un lavoro concreto e redditizio.
    Con Impresa.biz, inizi oggi – e cresci domani.

    #TrendAlert #BusinessOnline #GiovaniImprenditori #ImpresaBiz #Under35 #StartupItalia #PartitaIVAGiovani #DigitalCareer #LavoroAutonomo
    Trend alert: il business online è il nuovo lavoro dei 20 anni. Ecco da dove iniziare Il lavoro post‑università non è più solo “trovare un impiego”: per tanti ventenni, il business online è diventato una vera e propria carriera. In Italia, le startup fondate da under‑35 sono cresciute del 66 % tra il 2016 e il 2024 complice un ecosistema sempre più dinamico e incentivi pensati per i giovani . Quali sono le opportunità più promettenti per chi ha 20 anni oggi? -E‑commerce di nicchia: vendere prodotti unici o ossessioni personali resta una delle formule più vincenti . -Corsi online o infoprodotti: un mercato da oltre 87 mld $ nel 2024, con crescita prevista di oltre il 10 % annuo nei prossimi anni -Content creation e podcast: strumenti accessibili per condividere passioni, costruire un pubblico e monetizzare -Subscription box e attività ricorrenti: un modello emergente anche in Italia, perfetto per chi vuole offrire un’esperienza ricorrente Ma da dove iniziare, concretamente? Noi di Impresa.biz supportiamo questo nuovo modo di lavorare con una piattaforma pensata proprio per i giovani under‑35: -Regime forfettario d’ingresso (5 % di tassazione per 5 anni), ideale per startup e freelance digitali -Finanziamenti a fondo perduto e incentivi – come “Nuove imprese a tasso zero” o “Resto al Sud” – raggiungibili anche attraverso un business plan supportato da noi -Strumenti pratici per fatturazione, contabilità, scadenze e consulenza personalizzata, per partire subito con uno strumento completo e sicuro. -Formazione su temi digitali, community e networking, perché far impresa significa anche costruire relazioni e competenze. Il business online è già il lavoro dei 20 anni: i numeri e le tendenze lo confermano. Le occasioni sono concrete: e-commerce, corsi, infoprodotti, content creation e abbonamenti ricorrenti sono alla portata. Impresa.biz ti accompagna da zero, con regimi fiscali agevolati, incentivi, strumenti e supporto, per partire con chiarezza e crescere con sicurezza. ✅ Se hai un’idea, un talento o una passione, questo è il momento giusto per trasformarlo in un lavoro concreto e redditizio. Con Impresa.biz, inizi oggi – e cresci domani. #TrendAlert #BusinessOnline #GiovaniImprenditori #ImpresaBiz #Under35 #StartupItalia #PartitaIVAGiovani #DigitalCareer #LavoroAutonomo
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  • Trend alert: il business online è il nuovo lavoro dei 20 anni. Ecco da dove iniziare

    Il lavoro post‑università non è più solo “trovare un impiego”: per tanti ventenni, il business online è diventato una vera e propria carriera. In Italia, le startup fondate da under‑35 sono cresciute del 66 % tra il 2016 e il 2024
    complice un ecosistema sempre più dinamico e incentivi pensati per i giovani .

    Quali sono le opportunità più promettenti per chi ha 20 anni oggi?

    -E‑commerce di nicchia: vendere prodotti unici o ossessioni personali resta una delle formule più vincenti .
    -Corsi online o infoprodotti: un mercato da oltre 87 mld $ nel 2024, con crescita prevista di oltre il 10 % annuo nei prossimi anni
    -Content creation e podcast: strumenti accessibili per condividere passioni, costruire un pubblico e monetizzare
    -Subscription box e attività ricorrenti: un modello emergente anche in Italia, perfetto per chi vuole offrire un’esperienza ricorrente

    Ma da dove iniziare, concretamente?
    Noi di Impresa.biz supportiamo questo nuovo modo di lavorare con una piattaforma pensata proprio per i giovani under‑35:

    -Regime forfettario d’ingresso (5 % di tassazione per 5 anni), ideale per startup e freelance digitali

    -Finanziamenti a fondo perduto e incentivi – come “Nuove imprese a tasso zero” o “Resto al Sud” – raggiungibili anche attraverso un business plan supportato da noi

    -Strumenti pratici per fatturazione, contabilità, scadenze e consulenza personalizzata, per partire subito con uno strumento completo e sicuro.
    -Formazione su temi digitali, community e networking, perché far impresa significa anche costruire relazioni e competenze.

    Il business online è già il lavoro dei 20 anni: i numeri e le tendenze lo confermano.

    Le occasioni sono concrete: e-commerce, corsi, infoprodotti, content creation e abbonamenti ricorrenti sono alla portata.

    Impresa.biz ti accompagna da zero, con regimi fiscali agevolati, incentivi, strumenti e supporto, per partire con chiarezza e crescere con sicurezza.
    Se hai un’idea, un talento o una passione, questo è il momento giusto per trasformarlo in un lavoro concreto e redditizio.
    Con Impresa.biz, inizi oggi – e cresci domani.

    #TrendAlert #BusinessOnline #GiovaniImprenditori #ImpresaBiz #Under35 #StartupItalia #PartitaIVAGiovani #DigitalCareer #LavoroAutonomo

    Trend alert: il business online è il nuovo lavoro dei 20 anni. Ecco da dove iniziare Il lavoro post‑università non è più solo “trovare un impiego”: per tanti ventenni, il business online è diventato una vera e propria carriera. In Italia, le startup fondate da under‑35 sono cresciute del 66 % tra il 2016 e il 2024 complice un ecosistema sempre più dinamico e incentivi pensati per i giovani . Quali sono le opportunità più promettenti per chi ha 20 anni oggi? -E‑commerce di nicchia: vendere prodotti unici o ossessioni personali resta una delle formule più vincenti . -Corsi online o infoprodotti: un mercato da oltre 87 mld $ nel 2024, con crescita prevista di oltre il 10 % annuo nei prossimi anni -Content creation e podcast: strumenti accessibili per condividere passioni, costruire un pubblico e monetizzare -Subscription box e attività ricorrenti: un modello emergente anche in Italia, perfetto per chi vuole offrire un’esperienza ricorrente Ma da dove iniziare, concretamente? Noi di Impresa.biz supportiamo questo nuovo modo di lavorare con una piattaforma pensata proprio per i giovani under‑35: -Regime forfettario d’ingresso (5 % di tassazione per 5 anni), ideale per startup e freelance digitali -Finanziamenti a fondo perduto e incentivi – come “Nuove imprese a tasso zero” o “Resto al Sud” – raggiungibili anche attraverso un business plan supportato da noi -Strumenti pratici per fatturazione, contabilità, scadenze e consulenza personalizzata, per partire subito con uno strumento completo e sicuro. -Formazione su temi digitali, community e networking, perché far impresa significa anche costruire relazioni e competenze. Il business online è già il lavoro dei 20 anni: i numeri e le tendenze lo confermano. Le occasioni sono concrete: e-commerce, corsi, infoprodotti, content creation e abbonamenti ricorrenti sono alla portata. Impresa.biz ti accompagna da zero, con regimi fiscali agevolati, incentivi, strumenti e supporto, per partire con chiarezza e crescere con sicurezza. ✅ Se hai un’idea, un talento o una passione, questo è il momento giusto per trasformarlo in un lavoro concreto e redditizio. Con Impresa.biz, inizi oggi – e cresci domani. #TrendAlert #BusinessOnline #GiovaniImprenditori #ImpresaBiz #Under35 #StartupItalia #PartitaIVAGiovani #DigitalCareer #LavoroAutonomo
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  • Avevo un’idea. Ora ho un piano. Tutto è iniziato su Impresa.biz

    Tutti abbiamo avuto almeno una volta quell’idea che ci ha fatto sognare. Quel progetto che sembrava solo un pensiero lontano, qualcosa di bello ma difficile da realizzare.
    Noi di Impresa.biz crediamo che ogni grande successo inizi proprio da lì: da un’idea. Ma la differenza la fa il passo successivo, quello che trasforma l’idea in un piano concreto.

    Spesso è proprio in quel momento che ci si perde, si rallenta, o peggio ancora, si rinuncia. Senza una guida chiara, il rischio è di sentirsi sopraffatti dalla burocrazia, dalla gestione fiscale, dalle scadenze. Ed è qui che entriamo in gioco noi.

    Come nasce un piano con Impresa.biz
    Dal sogno alla realtà
    Ti aiutiamo a mettere ordine nelle idee, a capire quali sono i passi fondamentali per avviare il tuo business digitale senza errori.

    Una piattaforma pensata per te
    Aprire la partita IVA, gestire la contabilità, monitorare le scadenze: tutto è digitale, semplice e accessibile. Così puoi concentrarti su ciò che davvero conta, la tua idea.

    Supporto costante
    Non sei mai solo: il nostro team di esperti ti accompagna in ogni fase, risponde alle tue domande e ti aiuta a superare gli ostacoli.

    Formazione e crescita
    Con webinar, guide e contenuti sempre aggiornati, impari a costruire un business solido e scalabile.

    Da “Avevo un’idea” a “Ho un piano”
    Non basta sognare. Serve agire con consapevolezza, passo dopo passo.
    Con Impresa.biz, la tua idea ha una strada chiara per diventare un progetto concreto e di successo.

    Siamo qui per aiutarti a scrivere la tua storia imprenditoriale, a partire proprio da oggi.

    #ImpresaBiz #DaIdeaAPiano #BusinessDigitale #StartUpItalia #PartitaIVAFacile #ImprenditoriaGiovane #CrescitaProfessionale #LavoroAutonomo

    Avevo un’idea. Ora ho un piano. Tutto è iniziato su Impresa.biz Tutti abbiamo avuto almeno una volta quell’idea che ci ha fatto sognare. Quel progetto che sembrava solo un pensiero lontano, qualcosa di bello ma difficile da realizzare. Noi di Impresa.biz crediamo che ogni grande successo inizi proprio da lì: da un’idea. Ma la differenza la fa il passo successivo, quello che trasforma l’idea in un piano concreto. Spesso è proprio in quel momento che ci si perde, si rallenta, o peggio ancora, si rinuncia. Senza una guida chiara, il rischio è di sentirsi sopraffatti dalla burocrazia, dalla gestione fiscale, dalle scadenze. Ed è qui che entriamo in gioco noi. Come nasce un piano con Impresa.biz Dal sogno alla realtà Ti aiutiamo a mettere ordine nelle idee, a capire quali sono i passi fondamentali per avviare il tuo business digitale senza errori. Una piattaforma pensata per te Aprire la partita IVA, gestire la contabilità, monitorare le scadenze: tutto è digitale, semplice e accessibile. Così puoi concentrarti su ciò che davvero conta, la tua idea. Supporto costante Non sei mai solo: il nostro team di esperti ti accompagna in ogni fase, risponde alle tue domande e ti aiuta a superare gli ostacoli. Formazione e crescita Con webinar, guide e contenuti sempre aggiornati, impari a costruire un business solido e scalabile. Da “Avevo un’idea” a “Ho un piano” Non basta sognare. Serve agire con consapevolezza, passo dopo passo. Con Impresa.biz, la tua idea ha una strada chiara per diventare un progetto concreto e di successo. Siamo qui per aiutarti a scrivere la tua storia imprenditoriale, a partire proprio da oggi. #ImpresaBiz #DaIdeaAPiano #BusinessDigitale #StartUpItalia #PartitaIVAFacile #ImprenditoriaGiovane #CrescitaProfessionale #LavoroAutonomo
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  • Non serve essere esperti per iniziare un business. Serve la guida giusta: Impresa.biz

    Spesso pensiamo che per aprire un business servano anni di esperienza, conoscenze complicate o un master in economia. Ma la realtà è diversa.
    Noi di Impresa.biz crediamo fermamente che per partire con successo non serva essere esperti, ma avere la guida giusta.

    Il mondo digitale e il lavoro autonomo sono pieni di opportunità, ma anche di passaggi che possono spaventare: aprire la partita IVA, gestire la contabilità, rispettare le scadenze fiscali, scegliere il regime fiscale adatto… tutte cose che, se non si conoscono, rischiano di bloccare anche il più brillante dei progetti.

    Ecco perché abbiamo costruito Impresa.biz: una piattaforma semplice, intuitiva e supportata da un team di esperti reali che ti accompagnano passo dopo passo. Non importa da dove parti o quanta esperienza hai, con noi puoi avviare la tua impresa digitale in modo sicuro, veloce e senza sorprese.

    Perché scegliere Impresa.biz?
    Ti guidiamo dall’inizio alla fine
    Aprire la partita IVA e gestire il business non è mai stato così facile. Ti spieghiamo tutto in modo chiaro e ti supportiamo in ogni fase.

    Non sei mai solo
    Dietro la piattaforma c’è un team di professionisti che risponde alle tue domande con chiarezza e gentilezza.

    Strumenti semplici, risultati concreti
    Gestione digitale, fatturazione elettronica, promemoria per scadenze: tutto quello che serve per lavorare senza stress.

    Formazione e aggiornamenti sempre inclusi
    Ti aiutiamo a capire il mercato, la fiscalità e le strategie per crescere, con contenuti chiari e aggiornati.

    Inizia oggi, anche se non sei un esperto
    Non lasciare che la paura o il dubbio ti blocchino. Il successo non è questione di sapere tutto, ma di fare il primo passo con la guida giusta.

    Noi siamo pronti a camminare al tuo fianco. E tu?

    #ImpresaBiz #BusinessPerTutti #PartitaIVAFacile #ImprenditoriaDigitale #StartUpSenzaPaura #SupportoImprenditoriale #LavoroAutonomo #NonServeEssereEsperti

    Non serve essere esperti per iniziare un business. Serve la guida giusta: Impresa.biz Spesso pensiamo che per aprire un business servano anni di esperienza, conoscenze complicate o un master in economia. Ma la realtà è diversa. Noi di Impresa.biz crediamo fermamente che per partire con successo non serva essere esperti, ma avere la guida giusta. Il mondo digitale e il lavoro autonomo sono pieni di opportunità, ma anche di passaggi che possono spaventare: aprire la partita IVA, gestire la contabilità, rispettare le scadenze fiscali, scegliere il regime fiscale adatto… tutte cose che, se non si conoscono, rischiano di bloccare anche il più brillante dei progetti. Ecco perché abbiamo costruito Impresa.biz: una piattaforma semplice, intuitiva e supportata da un team di esperti reali che ti accompagnano passo dopo passo. Non importa da dove parti o quanta esperienza hai, con noi puoi avviare la tua impresa digitale in modo sicuro, veloce e senza sorprese. Perché scegliere Impresa.biz? Ti guidiamo dall’inizio alla fine Aprire la partita IVA e gestire il business non è mai stato così facile. Ti spieghiamo tutto in modo chiaro e ti supportiamo in ogni fase. Non sei mai solo Dietro la piattaforma c’è un team di professionisti che risponde alle tue domande con chiarezza e gentilezza. Strumenti semplici, risultati concreti Gestione digitale, fatturazione elettronica, promemoria per scadenze: tutto quello che serve per lavorare senza stress. Formazione e aggiornamenti sempre inclusi Ti aiutiamo a capire il mercato, la fiscalità e le strategie per crescere, con contenuti chiari e aggiornati. Inizia oggi, anche se non sei un esperto Non lasciare che la paura o il dubbio ti blocchino. Il successo non è questione di sapere tutto, ma di fare il primo passo con la guida giusta. Noi siamo pronti a camminare al tuo fianco. E tu? #ImpresaBiz #BusinessPerTutti #PartitaIVAFacile #ImprenditoriaDigitale #StartUpSenzaPaura #SupportoImprenditoriale #LavoroAutonomo #NonServeEssereEsperti
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  • Impresa.biz e il futuro del lavoro autonomo: cosa devi sapere
    Il mondo del lavoro sta cambiando. Sempre più persone scelgono la strada dell’autonomia, della libertà professionale, della flessibilità. E noi di Impresa.biz ci siamo messi un obiettivo chiaro: rendere il lavoro autonomo più accessibile, più semplice, più sostenibile per tutti.

    Che tu voglia lavorare come freelance, digital creator, consulente, artigiano online o startupper, oggi è il momento giusto per farlo. Ma serve chiarezza, serve supporto, servono strumenti concreti. È esattamente qui che entriamo in gioco.

    Ecco cosa devi sapere sul futuro del lavoro autonomo – e su come possiamo aiutarti:
    Il lavoro autonomo non è più solitudine, ma rete
    Grazie alla digitalizzazione, lavorare per conto proprio non significa più essere soli. Con Impresa.biz entri in una community di migliaia di professionisti che condividono esperienze, informazioni e crescita.

    Burocrazia? Non deve più spaventarti
    Aprire una partita IVA, scegliere il regime fiscale giusto, gestire tasse e contributi: tutto questo può essere semplice. Con il nostro servizio di apertura online, la consulenza dedicata e gli strumenti integrati, ti accompagniamo in ogni passo.

    Il futuro è digitale, e va costruito su basi solide
    Non basta avere una buona idea: serve anche struttura. Noi ti offriamo piattaforme, formazione, aggiornamenti e supporto reale per trasformare un progetto personale in un’impresa stabile e duratura.

    Flessibilità sì, ma con sicurezza
    Sempre più giovani scelgono il lavoro autonomo per gestire il tempo in modo più libero. Ma libertà non significa improvvisazione: significa avere gli strumenti giusti per pianificare, crescere e proteggere la propria attività.

    Il successo si costruisce, non si improvvisa
    Noi crediamo nei percorsi concreti, nelle soluzioni personalizzate, nei risultati misurabili. Ogni giorno aiutiamo freelance e imprenditori a fare il salto di qualità, a guadagnare di più e a lavorare meglio.

    Il futuro del lavoro autonomo è già qui. E con Impresa.biz puoi viverlo da protagonista, con le spalle coperte, una visione chiara e un supporto che fa davvero la differenza.

    Siamo pronti a costruirlo insieme. Tu?

    #ImpresaBiz #LavoroAutonomo #FuturoDelLavoro #FreelanceItalia #BusinessDigitale #PartitaIVA #ImprenditoriaModerna #LavorareOnline #SempliceConImpresaBiz

    Impresa.biz e il futuro del lavoro autonomo: cosa devi sapere Il mondo del lavoro sta cambiando. Sempre più persone scelgono la strada dell’autonomia, della libertà professionale, della flessibilità. E noi di Impresa.biz ci siamo messi un obiettivo chiaro: rendere il lavoro autonomo più accessibile, più semplice, più sostenibile per tutti. Che tu voglia lavorare come freelance, digital creator, consulente, artigiano online o startupper, oggi è il momento giusto per farlo. Ma serve chiarezza, serve supporto, servono strumenti concreti. È esattamente qui che entriamo in gioco. Ecco cosa devi sapere sul futuro del lavoro autonomo – e su come possiamo aiutarti: 🔹 Il lavoro autonomo non è più solitudine, ma rete Grazie alla digitalizzazione, lavorare per conto proprio non significa più essere soli. Con Impresa.biz entri in una community di migliaia di professionisti che condividono esperienze, informazioni e crescita. 🔹 Burocrazia? Non deve più spaventarti Aprire una partita IVA, scegliere il regime fiscale giusto, gestire tasse e contributi: tutto questo può essere semplice. Con il nostro servizio di apertura online, la consulenza dedicata e gli strumenti integrati, ti accompagniamo in ogni passo. 🔹 Il futuro è digitale, e va costruito su basi solide Non basta avere una buona idea: serve anche struttura. Noi ti offriamo piattaforme, formazione, aggiornamenti e supporto reale per trasformare un progetto personale in un’impresa stabile e duratura. 🔹 Flessibilità sì, ma con sicurezza Sempre più giovani scelgono il lavoro autonomo per gestire il tempo in modo più libero. Ma libertà non significa improvvisazione: significa avere gli strumenti giusti per pianificare, crescere e proteggere la propria attività. 🔹 Il successo si costruisce, non si improvvisa Noi crediamo nei percorsi concreti, nelle soluzioni personalizzate, nei risultati misurabili. Ogni giorno aiutiamo freelance e imprenditori a fare il salto di qualità, a guadagnare di più e a lavorare meglio. Il futuro del lavoro autonomo è già qui. E con Impresa.biz puoi viverlo da protagonista, con le spalle coperte, una visione chiara e un supporto che fa davvero la differenza. Siamo pronti a costruirlo insieme. Tu? #ImpresaBiz #LavoroAutonomo #FuturoDelLavoro #FreelanceItalia #BusinessDigitale #PartitaIVA #ImprenditoriaModerna #LavorareOnline #SempliceConImpresaBiz
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  • Freelance o imprenditore? Scopri cosa fa per te

    Quando ho deciso di lavorare per me stessa, la prima grande domanda è stata:
    Meglio essere freelance o costruire un’impresa vera e propria?

    Spoiler: non esiste una risposta giusta per tutte.
    Ma ci sono delle domande che mi sono fatta — e che ti consiglio di porti se anche tu stai valutando quale strada seguire.

    Se ti piace lavorare in autonomia, ma senza troppi rischi fissi…
    Forse il freelance fa per te.
    Gestisci tu tempi e clienti
    Offri servizi direttamente (copywriting, consulenze, design, social, ecc.)
    Guadagni in base al tempo che dedichi
    Hai meno burocrazia, ma anche meno scalabilità

    Se sogni di costruire qualcosa che vada oltre te…
    Allora potresti essere un’imprenditrice.
    Crei un team, un brand, un sistema che funziona anche senza di te
    Hai più responsabilità, ma anche più potenziale di crescita
    Non vendi solo il tuo tempo, ma un progetto che può diventare grande
    Sì, rischi di più… ma guadagni anche in libertà (vera)

    Come ho scelto io?
    Ho iniziato da freelance. Poi, quando ho capito che volevo qualcosa di scalabile e strutturato, ho fatto il salto.
    Non è stato facile, ma è stato il passo che mi ha cambiato la vita.

    Qualunque sia la tua scelta, l’importante è che sia allineata a chi sei oggi (e a chi vuoi diventare domani).
    Non c’è una sola forma di libertà professionale. C’è la tua.

    #FreelanceLife #ImprenditoriaFemminile #ScelteConsapevoli #MindsetDaCEO #LavoroAutonomo #CrescitaProfessionale #BusinessAlFemminile
    Freelance o imprenditore? Scopri cosa fa per te 💻🏢✨ Quando ho deciso di lavorare per me stessa, la prima grande domanda è stata: 👉 Meglio essere freelance o costruire un’impresa vera e propria? Spoiler: non esiste una risposta giusta per tutte. Ma ci sono delle domande che mi sono fatta — e che ti consiglio di porti se anche tu stai valutando quale strada seguire. Se ti piace lavorare in autonomia, ma senza troppi rischi fissi… 👉 Forse il freelance fa per te. 🔹 Gestisci tu tempi e clienti 🔹 Offri servizi direttamente (copywriting, consulenze, design, social, ecc.) 🔹 Guadagni in base al tempo che dedichi 🔹 Hai meno burocrazia, ma anche meno scalabilità Se sogni di costruire qualcosa che vada oltre te… 👉 Allora potresti essere un’imprenditrice. 🔹 Crei un team, un brand, un sistema che funziona anche senza di te 🔹 Hai più responsabilità, ma anche più potenziale di crescita 🔹 Non vendi solo il tuo tempo, ma un progetto che può diventare grande 🔹 Sì, rischi di più… ma guadagni anche in libertà (vera) Come ho scelto io? Ho iniziato da freelance. Poi, quando ho capito che volevo qualcosa di scalabile e strutturato, ho fatto il salto. Non è stato facile, ma è stato il passo che mi ha cambiato la vita. 🚀 🌟Qualunque sia la tua scelta, l’importante è che sia allineata a chi sei oggi (e a chi vuoi diventare domani). Non c’è una sola forma di libertà professionale. C’è la tua. #FreelanceLife #ImprenditoriaFemminile #ScelteConsapevoli #MindsetDaCEO #LavoroAutonomo #CrescitaProfessionale #BusinessAlFemminile
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