• Il mio metodo per creare contenuti virali (senza snaturare il brand)
    Negli ultimi anni ho imparato che la viralità può essere un’arma a doppio taglio.
    Da una parte ti dà visibilità, reach, nuovi follower. Dall’altra può attrarre l’attenzione sbagliata, allontanarti dal tuo posizionamento, o – peggio – snaturare il tuo messaggio.

    Io ci sono passata. E oggi voglio condividere il metodo che utilizzo per creare contenuti ad alto impatto, capaci di generare attenzione, senza perdere coerenza con il mio brand personale.

    1. Parto sempre dal posizionamento, non dal trend
    Prima di ogni contenuto, mi chiedo: È in linea con ciò che voglio rappresentare?.
    Anche se un trend è virale, se non parla al mio pubblico o ai miei valori, lo lascio andare. La viralità efficace è quella coerente con il brand: rafforza, non confonde.

    Domanda guida: questo contenuto è riconoscibile come “mio” anche se lo togliamo dal contesto?

    2. Uso i trend come cornice, non come contenuto
    Se un suono, una challenge o un formato è in tendenza, lo prendo come pretesto per raccontare qualcosa di mio. Non lo copio. Lo adatto.

    Esempio:
    Trend → “Hot takes” su un argomento
    Adattamento → “3 verità scomode sul personal branding che nessuno ti dice”

    Il contenuto diventa virale perché cavalca la forma, ma il messaggio è 100% in linea con il mio posizionamento.

    3. Scrivo pensando al primo secondo (e al valore finale)
    Ogni contenuto virale ha due ingredienti fondamentali:
    – Un hook fortissimo nei primi 2 secondi (testo, titolo, visual)
    – Un payoff di valore, che fa dire a chi guarda: “Ne è valsa la pena”

    Il mio metodo:
    – Titolo provocatorio o domanda diretta
    – Sviluppo semplice e accessibile
    – Chiusura con insight o spunto pratico (non solo intrattenimento)

    4. Misuro l’impatto giusto: non solo like, ma conversazioni
    Un contenuto virale che non genera conversazione o non porta le persone dove voglio io (profilo, link, servizio, community) è solo rumore.

    Cosa tengo sotto controllo:
    – Salvataggi e condivisioni
    – Commenti di qualità
    – Aumento reale di follower in target
    – Traffico su asset proprietari (newsletter, sito, funnel)

    5. Rendo replicabile ciò che funziona
    Quando un contenuto funziona, non lo tratto come un colpo di fortuna.
    Lo analizzo: Cosa ha fatto la differenza? Il formato? Il tema? Il tono?
    Poi creo una mini-serie o un format che posso riutilizzare con costanza.

    Esempio:
    – Un carosello “velenoso” ha performato? Creo un format settimanale “Verità scomode del mio settore”
    – Una reel mini-guida ha funzionato? Trasformo il format in una rubrica mensile

    La viralità che funziona davvero è quella che converte visibilità in relazione, e relazione in fiducia.
    Il segreto non è inseguire i numeri, ma farli lavorare per te. Con coerenza, identità e un piano preciso.

    #contenutivirali #personalbranding #contentstrategy #creatorseconomy #imprenditoria #brandcoerente #storytellingdigitale #impresadigitale #impresabiz
    Il mio metodo per creare contenuti virali (senza snaturare il brand) Negli ultimi anni ho imparato che la viralità può essere un’arma a doppio taglio. Da una parte ti dà visibilità, reach, nuovi follower. Dall’altra può attrarre l’attenzione sbagliata, allontanarti dal tuo posizionamento, o – peggio – snaturare il tuo messaggio. Io ci sono passata. E oggi voglio condividere il metodo che utilizzo per creare contenuti ad alto impatto, capaci di generare attenzione, senza perdere coerenza con il mio brand personale. 1. Parto sempre dal posizionamento, non dal trend Prima di ogni contenuto, mi chiedo: È in linea con ciò che voglio rappresentare?. Anche se un trend è virale, se non parla al mio pubblico o ai miei valori, lo lascio andare. La viralità efficace è quella coerente con il brand: rafforza, non confonde. 🔍 Domanda guida: questo contenuto è riconoscibile come “mio” anche se lo togliamo dal contesto? 2. Uso i trend come cornice, non come contenuto Se un suono, una challenge o un formato è in tendenza, lo prendo come pretesto per raccontare qualcosa di mio. Non lo copio. Lo adatto. 📌 Esempio: Trend → “Hot takes” su un argomento Adattamento → “3 verità scomode sul personal branding che nessuno ti dice” Il contenuto diventa virale perché cavalca la forma, ma il messaggio è 100% in linea con il mio posizionamento. 3. Scrivo pensando al primo secondo (e al valore finale) Ogni contenuto virale ha due ingredienti fondamentali: – Un hook fortissimo nei primi 2 secondi (testo, titolo, visual) – Un payoff di valore, che fa dire a chi guarda: “Ne è valsa la pena” 🎯 Il mio metodo: – Titolo provocatorio o domanda diretta – Sviluppo semplice e accessibile – Chiusura con insight o spunto pratico (non solo intrattenimento) 4. Misuro l’impatto giusto: non solo like, ma conversazioni Un contenuto virale che non genera conversazione o non porta le persone dove voglio io (profilo, link, servizio, community) è solo rumore. ✅ Cosa tengo sotto controllo: – Salvataggi e condivisioni – Commenti di qualità – Aumento reale di follower in target – Traffico su asset proprietari (newsletter, sito, funnel) 5. Rendo replicabile ciò che funziona Quando un contenuto funziona, non lo tratto come un colpo di fortuna. Lo analizzo: Cosa ha fatto la differenza? Il formato? Il tema? Il tono? Poi creo una mini-serie o un format che posso riutilizzare con costanza. 📈 Esempio: – Un carosello “velenoso” ha performato? Creo un format settimanale “Verità scomode del mio settore” – Una reel mini-guida ha funzionato? Trasformo il format in una rubrica mensile La viralità che funziona davvero è quella che converte visibilità in relazione, e relazione in fiducia. Il segreto non è inseguire i numeri, ma farli lavorare per te. Con coerenza, identità e un piano preciso. #contenutivirali #personalbranding #contentstrategy #creatorseconomy #imprenditoria #brandcoerente #storytellingdigitale #impresadigitale #impresabiz
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  • Il potere delle recensioni video: come incentivare i tuoi clienti a crearle
    (Perché le recensioni video fanno la differenza e come ottenerle)

    Ciao!
    Le recensioni sono fondamentali per costruire fiducia nel tuo brand, ma le recensioni video portano questo livello di credibilità a un livello superiore.

    Ti spiego perché e come spingere i tuoi clienti a realizzarle.

    1. Perché le recensioni video sono così efficaci
    Autenticità: mostrano il cliente reale che usa il prodotto, aumentando la fiducia.

    Engagement: i video catturano meglio l’attenzione rispetto al testo.

    Contenuto condivisibile: puoi usare i video per social media, campagne marketing e sito web.

    2. Come incentivare i clienti a creare recensioni video
    -Offri incentivi chiari: sconti, coupon o piccoli omaggi per chi invia un video.
    -Semplifica il processo: guida i clienti con istruzioni chiare su cosa registrare e come inviare il video.
    -Coinvolgi la community: crea challenge o contest legati alle recensioni video.
    -Mostra esempi: condividi recensioni video già ricevute per ispirare altri.
    -Ringrazia pubblicamente: riconosci i clienti che partecipano con shoutout o premi speciali.

    3. Strumenti utili per raccogliere recensioni video
    Utilizza piattaforme o app che facilitano la raccolta, gestione e pubblicazione dei video.

    Le recensioni video sono uno strumento potente per aumentare la fiducia, migliorare la reputazione e far crescere le vendite del tuo e-commerce.

    Se vuoi, posso aiutarti a progettare una strategia per incentivare e valorizzare le recensioni video dei tuoi clienti. Scrivimi!

    #RecensioniVideo #Ecommerce #CustomerEngagement #ImpresaBiz #VenditeOnline #VideoMarketing

    Il potere delle recensioni video: come incentivare i tuoi clienti a crearle (Perché le recensioni video fanno la differenza e come ottenerle) Ciao! Le recensioni sono fondamentali per costruire fiducia nel tuo brand, ma le recensioni video portano questo livello di credibilità a un livello superiore. Ti spiego perché e come spingere i tuoi clienti a realizzarle. 1. Perché le recensioni video sono così efficaci Autenticità: mostrano il cliente reale che usa il prodotto, aumentando la fiducia. Engagement: i video catturano meglio l’attenzione rispetto al testo. Contenuto condivisibile: puoi usare i video per social media, campagne marketing e sito web. 2. Come incentivare i clienti a creare recensioni video -Offri incentivi chiari: sconti, coupon o piccoli omaggi per chi invia un video. -Semplifica il processo: guida i clienti con istruzioni chiare su cosa registrare e come inviare il video. -Coinvolgi la community: crea challenge o contest legati alle recensioni video. -Mostra esempi: condividi recensioni video già ricevute per ispirare altri. -Ringrazia pubblicamente: riconosci i clienti che partecipano con shoutout o premi speciali. 3. Strumenti utili per raccogliere recensioni video Utilizza piattaforme o app che facilitano la raccolta, gestione e pubblicazione dei video. Le recensioni video sono uno strumento potente per aumentare la fiducia, migliorare la reputazione e far crescere le vendite del tuo e-commerce. Se vuoi, posso aiutarti a progettare una strategia per incentivare e valorizzare le recensioni video dei tuoi clienti. Scrivimi! #RecensioniVideo #Ecommerce #CustomerEngagement #ImpresaBiz #VenditeOnline #VideoMarketing
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  • Social commerce su TikTok: guida per iniziare a vendere sulla piattaforma

    Quando ho deciso di espandere il mio e-commerce, ho capito che TikTok non era solo un social per video divertenti, ma una vera e propria piattaforma di social commerce in rapida crescita. Vendere su TikTok significa sfruttare la potenza dei contenuti virali uniti a strumenti di acquisto integrati: un’opportunità che ho voluto cogliere subito.

    Perché TikTok per il social commerce?
    TikTok ha un pubblico vasto, giovane e altamente coinvolto. La piattaforma offre:
    -Video brevi e creativi che attirano attenzione rapidamente,
    -Algoritmi che favoriscono la viralità anche per account nuovi,
    -Funzionalità di shopping integrate che permettono agli utenti di comprare senza uscire dall’app.
    Questo crea un ambiente perfetto per presentare prodotti in modo dinamico e diretto.

    Come ho iniziato a vendere su TikTok
    -Ho creato un account business per accedere agli strumenti di marketing e analytics.
    -Ho collegato il mio e-commerce tramite TikTok Shopping, sincronizzando il catalogo prodotti.
    -Ho iniziato a produrre contenuti video autentici e coinvolgenti, mostrando l’uso reale dei prodotti, tutorial e dietro le quinte.
    -Ho sfruttato gli influencer e creator per aumentare la visibilità e la credibilità del brand.
    -Ho attivato campagne pubblicitarie mirate usando il TikTok Ads Manager.

    Cosa ho imparato sulla vendita tramite TikTok
    -La chiave è essere creativi e spontanei: i contenuti troppo pubblicitari funzionano meno.
    -Interagire con la community tramite commenti e challenge aumenta l’engagement.
    -Monitorare le metriche di vendita e visualizzazione aiuta a ottimizzare la strategia.
    È importante rispettare le linee guida della piattaforma per evitare restrizioni.

    Consigli per chi vuole iniziare
    -Studia i trend del momento e adatta i tuoi contenuti per essere rilevante.
    -Sperimenta formati diversi: video tutorial, unboxing, recensioni.
    -Usa hashtag popolari e specifici per il tuo settore.
    -Collabora con creator che rispecchiano i valori del tuo brand.

    TikTok è diventato per me un canale fondamentale per raggiungere nuovi clienti e aumentare le vendite. Il social commerce su questa piattaforma richiede creatività, costanza e attenzione ai dettagli, ma i risultati possono essere davvero interessanti.

    #SocialCommerce #TikTokShopping #Ecommerce2025 #VendereSuTikTok #DigitalMarketing #TikTokBusiness #ContentMarketing #EcommerceInnovazione #VenditeOnline #ImpresaDigitale
    Social commerce su TikTok: guida per iniziare a vendere sulla piattaforma Quando ho deciso di espandere il mio e-commerce, ho capito che TikTok non era solo un social per video divertenti, ma una vera e propria piattaforma di social commerce in rapida crescita. Vendere su TikTok significa sfruttare la potenza dei contenuti virali uniti a strumenti di acquisto integrati: un’opportunità che ho voluto cogliere subito. Perché TikTok per il social commerce? TikTok ha un pubblico vasto, giovane e altamente coinvolto. La piattaforma offre: -Video brevi e creativi che attirano attenzione rapidamente, -Algoritmi che favoriscono la viralità anche per account nuovi, -Funzionalità di shopping integrate che permettono agli utenti di comprare senza uscire dall’app. Questo crea un ambiente perfetto per presentare prodotti in modo dinamico e diretto. Come ho iniziato a vendere su TikTok -Ho creato un account business per accedere agli strumenti di marketing e analytics. -Ho collegato il mio e-commerce tramite TikTok Shopping, sincronizzando il catalogo prodotti. -Ho iniziato a produrre contenuti video autentici e coinvolgenti, mostrando l’uso reale dei prodotti, tutorial e dietro le quinte. -Ho sfruttato gli influencer e creator per aumentare la visibilità e la credibilità del brand. -Ho attivato campagne pubblicitarie mirate usando il TikTok Ads Manager. Cosa ho imparato sulla vendita tramite TikTok -La chiave è essere creativi e spontanei: i contenuti troppo pubblicitari funzionano meno. -Interagire con la community tramite commenti e challenge aumenta l’engagement. -Monitorare le metriche di vendita e visualizzazione aiuta a ottimizzare la strategia. È importante rispettare le linee guida della piattaforma per evitare restrizioni. Consigli per chi vuole iniziare -Studia i trend del momento e adatta i tuoi contenuti per essere rilevante. -Sperimenta formati diversi: video tutorial, unboxing, recensioni. -Usa hashtag popolari e specifici per il tuo settore. -Collabora con creator che rispecchiano i valori del tuo brand. TikTok è diventato per me un canale fondamentale per raggiungere nuovi clienti e aumentare le vendite. Il social commerce su questa piattaforma richiede creatività, costanza e attenzione ai dettagli, ma i risultati possono essere davvero interessanti. #SocialCommerce #TikTokShopping #Ecommerce2025 #VendereSuTikTok #DigitalMarketing #TikTokBusiness #ContentMarketing #EcommerceInnovazione #VenditeOnline #ImpresaDigitale
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  • Le 3 sfide più grandi che ho affrontato lavorando in e-commerce
    Lavorare in e-commerce non è solo vendere prodotti online: è una vera e propria sfida quotidiana. Nel mio percorso, ho incontrato ostacoli che spesso non ti raccontano quando inizi, ma che sono stati fondamentali per farmi crescere e migliorare. Oggi voglio condividere con te le tre sfide più grandi che ho affrontato — e come le ho superate.

    1. Gestire lo stress e il carico di lavoro
    All’inizio, fare tutto da solo era un peso enorme. Ordini da evadere, domande dei clienti, magazzino da tenere sotto controllo e scadenze fiscali da rispettare: sembrava impossibile riuscire a star dietro a tutto senza perdere la testa.
    La soluzione? Ho imparato a organizzare le giornate con un workflow ben definito e, soprattutto, ad affidarmi alle automazioni. Impresa.biz è stata una mano preziosa per semplificare la contabilità e la fatturazione, liberando tempo per concentrarmi su quello che conta davvero.

    2. Tenere sempre aggiornato il magazzino
    Nulla è più frustrante di un cliente che ordina un prodotto e poi scopre che è esaurito. Gestire le scorte in tempo reale è una sfida che ho affrontato con fatica, soprattutto quando il volume degli ordini cresceva.
    Ho risolto integrando sistemi di gestione magazzino collegati direttamente al sito, così ogni vendita aggiorna automaticamente la disponibilità. Questo ha ridotto gli errori e migliorato la reputazione del mio negozio.

    3. Costruire fiducia con i clienti
    In un mercato digitale così competitivo, guadagnarsi la fiducia è fondamentale. Ho capito che non bastano prodotti di qualità o prezzi competitivi: serve comunicare, rispondere velocemente e offrire un’assistenza concreta.
    Ho investito tempo nel customer care, rispondendo personalmente a ogni richiesta e trasformando anche i problemi in opportunità per dimostrare professionalità e trasparenza.

    Le sfide nel mondo dell’e-commerce sono tante, ma nessuna è insormontabile. Ho imparato che la chiave è trovare gli strumenti giusti, pianificare con cura e non perdere mai di vista il cliente.
    Se anche tu stai iniziando o vuoi migliorare, sappi che non sei solo: io sono passato da lì, e con Impresa.biz ho trovato il supporto che cercavo per crescere con più sicurezza e meno stress.

    #EcommerceChallenges #ImpresaBiz #GestioneEcommerce #CustomerCare #MagazzinoSmart #StressFreeBusiness #ImprenditoriaDigitale #BusinessOnline

    Le 3 sfide più grandi che ho affrontato lavorando in e-commerce Lavorare in e-commerce non è solo vendere prodotti online: è una vera e propria sfida quotidiana. Nel mio percorso, ho incontrato ostacoli che spesso non ti raccontano quando inizi, ma che sono stati fondamentali per farmi crescere e migliorare. Oggi voglio condividere con te le tre sfide più grandi che ho affrontato — e come le ho superate. 1. Gestire lo stress e il carico di lavoro All’inizio, fare tutto da solo era un peso enorme. Ordini da evadere, domande dei clienti, magazzino da tenere sotto controllo e scadenze fiscali da rispettare: sembrava impossibile riuscire a star dietro a tutto senza perdere la testa. La soluzione? Ho imparato a organizzare le giornate con un workflow ben definito e, soprattutto, ad affidarmi alle automazioni. Impresa.biz è stata una mano preziosa per semplificare la contabilità e la fatturazione, liberando tempo per concentrarmi su quello che conta davvero. 2. Tenere sempre aggiornato il magazzino Nulla è più frustrante di un cliente che ordina un prodotto e poi scopre che è esaurito. Gestire le scorte in tempo reale è una sfida che ho affrontato con fatica, soprattutto quando il volume degli ordini cresceva. Ho risolto integrando sistemi di gestione magazzino collegati direttamente al sito, così ogni vendita aggiorna automaticamente la disponibilità. Questo ha ridotto gli errori e migliorato la reputazione del mio negozio. 3. Costruire fiducia con i clienti In un mercato digitale così competitivo, guadagnarsi la fiducia è fondamentale. Ho capito che non bastano prodotti di qualità o prezzi competitivi: serve comunicare, rispondere velocemente e offrire un’assistenza concreta. Ho investito tempo nel customer care, rispondendo personalmente a ogni richiesta e trasformando anche i problemi in opportunità per dimostrare professionalità e trasparenza. Le sfide nel mondo dell’e-commerce sono tante, ma nessuna è insormontabile. Ho imparato che la chiave è trovare gli strumenti giusti, pianificare con cura e non perdere mai di vista il cliente. Se anche tu stai iniziando o vuoi migliorare, sappi che non sei solo: io sono passato da lì, e con Impresa.biz ho trovato il supporto che cercavo per crescere con più sicurezza e meno stress. #EcommerceChallenges #ImpresaBiz #GestioneEcommerce #CustomerCare #MagazzinoSmart #StressFreeBusiness #ImprenditoriaDigitale #BusinessOnline
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  • 7 modi per guadagnare online con la propria immagine (oltre ai post sponsorizzati)

    Quando dici che lavori con la tua immagine, la prima reazione è:
    “Ah, quindi fai post sponsorizzati?”

    Sì, ma non solo.
    Essere visibili sui social, avere una community, coltivare un’identità digitale forte oggi significa avere un vero e proprio asset di business tra le mani.
    La tua immagine (autentica, riconoscibile, coerente) può diventare una leva di guadagno molto più ampia del semplice scatto brandizzato.

    Ecco 7 modi reali e strategici con cui ho imparato a monetizzare online la mia immagine — e che anche tu puoi attivare.

    1. Vendere servizi legati al tuo posizionamento
    Se sei esperta di beauty, moda, food, marketing… perché non offrire consulenze, percorsi, coaching o workshop?
    Io, ad esempio, ho creato delle call 1:1 con chi voleva imparare a gestire il proprio profilo Instagram, o lanciare una presenza professionale online.
    La fiducia costruita con la community si trasforma in vendita di competenze.

    2. Creare e vendere prodotti digitali
    E-book, guide pratiche, preset, template, corsi online: il digitale è scalabile e ad alta marginalità.
    Ho lanciato il mio primo prodotto digitale rispondendo a una domanda ricorrente che ricevevo. L'ho costruito una volta sola, e continua a vendere anche mentre dormo.

    3. Aprire un brand personale (prodotti fisici)
    Se hai uno stile riconoscibile e una fanbase affezionata, puoi lanciare una tua linea: abbigliamento, accessori, skincare, profumi, planner…
    Usare il tuo volto e il tuo nome come leva di branding ti dà un vantaggio enorme: le persone già si fidano di te.
    L'importante è offrire qualità, coerenza e autenticità.

    4. Diventare affiliate (con strategia)
    L’affiliate marketing non è solo “mettere il link in bio”.
    Se sai creare contenuti di valore e suggerire prodotti in modo genuino, puoi generare guadagni ricorrenti anche senza accordi diretti con i brand.
    Personalmente uso solo affiliazioni che riflettono il mio stile e i miei valori — e la mia community lo percepisce.

    5. Parlare (dal vivo o online)
    Hai mai pensato di partecipare come speaker ad eventi, masterclass, panel o webinar?
    La tua immagine può diventare rappresentanza e ispirazione.
    Spesso vengo invitata a raccontare il mio percorso o a tenere piccoli workshop online: è un guadagno diretto, ma anche ottimo posizionamento.

    6. Scrivere (e pubblicare)
    Se hai un messaggio chiaro e sai trasformarlo in parole, puoi scrivere articoli, newsletter, o persino un libro.
    Molte persone guadagnano come autori indipendenti, copywriter per altri, o vendendo contenuti premium.
    Io ho iniziato scrivendo post lunghi su LinkedIn e Instagram: oggi collaboro con piattaforme editoriali proprio grazie a quello stile.

    7. Creare format originali a pagamento
    Puoi ideare community esclusive, club, membership, format video riservati, dirette private, challenge a pagamento.
    Piattaforme come Patreon, Substack, o persino un gruppo Telegram privato con accesso mensile possono diventare fonti di reddito continue, se il contenuto ha valore reale.

    Il lavoro con la propria immagine non è limitato a promuovere il brand di altri.
    È trasformare la propria credibilità in un ecosistema di offerte, coerenti con chi sei e con ciò che rappresenti.
    E soprattutto, è smettere di dipendere da "quanto ti offrono per un post" e iniziare a costruire un business vero, sostenibile e tuo.

    #guadagnareonline #personalbranding #monetizzalatuapresenza #businessdigitale #creatorstrategy #influenceritalia #impresaBiz #brandpersonale #digitalcreator #vivereconlimmagine #oltrelesponsorizzazioni #contentpreneur

    7 modi per guadagnare online con la propria immagine (oltre ai post sponsorizzati) Quando dici che lavori con la tua immagine, la prima reazione è: “Ah, quindi fai post sponsorizzati?” Sì, ma non solo. Essere visibili sui social, avere una community, coltivare un’identità digitale forte oggi significa avere un vero e proprio asset di business tra le mani. La tua immagine (autentica, riconoscibile, coerente) può diventare una leva di guadagno molto più ampia del semplice scatto brandizzato. Ecco 7 modi reali e strategici con cui ho imparato a monetizzare online la mia immagine — e che anche tu puoi attivare. 1. Vendere servizi legati al tuo posizionamento Se sei esperta di beauty, moda, food, marketing… perché non offrire consulenze, percorsi, coaching o workshop? Io, ad esempio, ho creato delle call 1:1 con chi voleva imparare a gestire il proprio profilo Instagram, o lanciare una presenza professionale online. La fiducia costruita con la community si trasforma in vendita di competenze. 2. Creare e vendere prodotti digitali E-book, guide pratiche, preset, template, corsi online: il digitale è scalabile e ad alta marginalità. Ho lanciato il mio primo prodotto digitale rispondendo a una domanda ricorrente che ricevevo. L'ho costruito una volta sola, e continua a vendere anche mentre dormo. 3. Aprire un brand personale (prodotti fisici) Se hai uno stile riconoscibile e una fanbase affezionata, puoi lanciare una tua linea: abbigliamento, accessori, skincare, profumi, planner… Usare il tuo volto e il tuo nome come leva di branding ti dà un vantaggio enorme: le persone già si fidano di te. L'importante è offrire qualità, coerenza e autenticità. 4. Diventare affiliate (con strategia) L’affiliate marketing non è solo “mettere il link in bio”. Se sai creare contenuti di valore e suggerire prodotti in modo genuino, puoi generare guadagni ricorrenti anche senza accordi diretti con i brand. Personalmente uso solo affiliazioni che riflettono il mio stile e i miei valori — e la mia community lo percepisce. 5. Parlare (dal vivo o online) Hai mai pensato di partecipare come speaker ad eventi, masterclass, panel o webinar? La tua immagine può diventare rappresentanza e ispirazione. Spesso vengo invitata a raccontare il mio percorso o a tenere piccoli workshop online: è un guadagno diretto, ma anche ottimo posizionamento. 6. Scrivere (e pubblicare) Se hai un messaggio chiaro e sai trasformarlo in parole, puoi scrivere articoli, newsletter, o persino un libro. Molte persone guadagnano come autori indipendenti, copywriter per altri, o vendendo contenuti premium. Io ho iniziato scrivendo post lunghi su LinkedIn e Instagram: oggi collaboro con piattaforme editoriali proprio grazie a quello stile. 7. Creare format originali a pagamento Puoi ideare community esclusive, club, membership, format video riservati, dirette private, challenge a pagamento. Piattaforme come Patreon, Substack, o persino un gruppo Telegram privato con accesso mensile possono diventare fonti di reddito continue, se il contenuto ha valore reale. Il lavoro con la propria immagine non è limitato a promuovere il brand di altri. È trasformare la propria credibilità in un ecosistema di offerte, coerenti con chi sei e con ciò che rappresenti. E soprattutto, è smettere di dipendere da "quanto ti offrono per un post" e iniziare a costruire un business vero, sostenibile e tuo. #guadagnareonline #personalbranding #monetizzalatuapresenza #businessdigitale #creatorstrategy #influenceritalia #impresaBiz #brandpersonale #digitalcreator #vivereconlimmagine #oltrelesponsorizzazioni #contentpreneur
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  • Cross-promotion tra influencer: vantaggi e strategie per crescere insieme

    Uno dei momenti più belli della mia crescita come content creator è stato quando ho smesso di vedere gli altri influencer come “competitor” e ho iniziato a considerarli alleati.
    Da lì è nata una consapevolezza fondamentale: la cross-promotion è una delle strategie più intelligenti e sottovalutate per crescere nel digitale — e non costa nulla, se fatta con autenticità.

    Cos’è la cross-promotion tra influencer?
    È una collaborazione spontanea o strategica tra due (o più) creator che decidono di promuoversi a vicenda.
    Non si tratta di “scambiarsi i follower”, ma di presentare qualcuno alla propria community come una risorsa interessante, creando valore per tutti:
    -Per i follower: scoprono nuovi profili che possono piacergli
    -Per gli influencer: si cresce insieme in visibilità, engagement e credibilità

    I vantaggi reali che ho visto nella mia esperienza
    Crescita organica e targettizzata
    Collaborare con creator della mia stessa nicchia (o di nicchie affini) mi ha permesso di raggiungere persone già predisposte ad apprezzare i miei contenuti.
    Credibilità immediata
    Quando un influencer che stimo parla bene di me, è come una recensione spontanea: il pubblico si fida molto di più.
    Contenuti più creativi e dinamici
    Le collaborazioni stimolano nuove idee: video a due, interviste, sfide, takeover… il contenuto si rinnova.
    Ampliamento del network professionale
    Alcune delle mie collaborazioni più belle con brand sono nate grazie a collegamenti fatti da altri creator.

    Le strategie che funzionano davvero
    Live e contenuti a due
    Organizzare una diretta Instagram, una challenge TikTok, un video reel o un carousel con un altro creator è un modo semplice per farci conoscere da entrambe le community.
    Newsletter e podcast incrociati
    Abbiamo canali diversi? Perfetto! Io ti presento nella mia newsletter, tu mi citi nel tuo podcast. Funziona benissimo anche tra creator con pubblici diversi.
    Takeover (reali o creativi)
    Uno entra per un giorno nel profilo dell’altro, o si scambiano i “ruoli” per un contenuto ironico o informativo. È divertente e attira l’attenzione.
    Mini eventi digitali
    Workshop gratuiti, webinar, Q&A condivisi: un’occasione per unire community e dare ancora più valore.

    Le regole d’oro per una cross-promotion sana
    -Sii selettiva: non collaborare con chiunque, ma con chi ha valori e stile affini al tuo.
    -Dai prima di chiedere: promuovi chi stimi davvero, anche spontaneamente. Spesso tornano a farlo con te.
    -Pensa win-win: una buona collaborazione porta benefici a entrambe le parti.
    -Mantieni trasparenza: la community percepisce se lo fai per “scambio di favori” o perché c’è reale stima.

    Nel mondo digitale si cresce più in fretta insieme, non da soli.
    La cross-promotion è un’arma potente per farlo, a costo zero, ma ad alto valore umano e professionale.

    #crosspromotion #influencermarketing #creatorstrategy #collaborazioni #crescitaorganica #communitybuilding #contentcreatoritalia #networkdigitale #influencerbranding #imprenditoriafemminile

    Cross-promotion tra influencer: vantaggi e strategie per crescere insieme Uno dei momenti più belli della mia crescita come content creator è stato quando ho smesso di vedere gli altri influencer come “competitor” e ho iniziato a considerarli alleati. Da lì è nata una consapevolezza fondamentale: la cross-promotion è una delle strategie più intelligenti e sottovalutate per crescere nel digitale — e non costa nulla, se fatta con autenticità. Cos’è la cross-promotion tra influencer? È una collaborazione spontanea o strategica tra due (o più) creator che decidono di promuoversi a vicenda. Non si tratta di “scambiarsi i follower”, ma di presentare qualcuno alla propria community come una risorsa interessante, creando valore per tutti: -Per i follower: scoprono nuovi profili che possono piacergli -Per gli influencer: si cresce insieme in visibilità, engagement e credibilità I vantaggi reali che ho visto nella mia esperienza ✅ Crescita organica e targettizzata Collaborare con creator della mia stessa nicchia (o di nicchie affini) mi ha permesso di raggiungere persone già predisposte ad apprezzare i miei contenuti. ✅ Credibilità immediata Quando un influencer che stimo parla bene di me, è come una recensione spontanea: il pubblico si fida molto di più. ✅ Contenuti più creativi e dinamici Le collaborazioni stimolano nuove idee: video a due, interviste, sfide, takeover… il contenuto si rinnova. ✅ Ampliamento del network professionale Alcune delle mie collaborazioni più belle con brand sono nate grazie a collegamenti fatti da altri creator. Le strategie che funzionano davvero 💡 Live e contenuti a due Organizzare una diretta Instagram, una challenge TikTok, un video reel o un carousel con un altro creator è un modo semplice per farci conoscere da entrambe le community. 💡 Newsletter e podcast incrociati Abbiamo canali diversi? Perfetto! Io ti presento nella mia newsletter, tu mi citi nel tuo podcast. Funziona benissimo anche tra creator con pubblici diversi. 💡 Takeover (reali o creativi) Uno entra per un giorno nel profilo dell’altro, o si scambiano i “ruoli” per un contenuto ironico o informativo. È divertente e attira l’attenzione. 💡 Mini eventi digitali Workshop gratuiti, webinar, Q&A condivisi: un’occasione per unire community e dare ancora più valore. Le regole d’oro per una cross-promotion sana -Sii selettiva: non collaborare con chiunque, ma con chi ha valori e stile affini al tuo. -Dai prima di chiedere: promuovi chi stimi davvero, anche spontaneamente. Spesso tornano a farlo con te. -Pensa win-win: una buona collaborazione porta benefici a entrambe le parti. -Mantieni trasparenza: la community percepisce se lo fai per “scambio di favori” o perché c’è reale stima. Nel mondo digitale si cresce più in fretta insieme, non da soli. La cross-promotion è un’arma potente per farlo, a costo zero, ma ad alto valore umano e professionale. #crosspromotion #influencermarketing #creatorstrategy #collaborazioni #crescitaorganica #communitybuilding #contentcreatoritalia #networkdigitale #influencerbranding #imprenditoriafemminile
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  • Collaborazioni a lungo termine: costruire rapporti di fiducia con i brand

    Quando ho iniziato a collaborare con i primi brand, pensavo che ogni partnership sarebbe stata un episodio a sé. Un post, una storia, e poi via verso la prossima campagna.
    Ma col tempo ho capito una cosa: le collaborazioni più belle, più efficaci e più gratificanti sono quelle che durano.
    Oggi, alcune delle aziende con cui lavoro mi accompagnano da anni. Ecco come ci sono riuscita.

    1. Non pensarti come “mezzo”, ma come partner
    Il primo passo è cambiare mentalità: non sono semplicemente un “canale pubblicitario”, ma una professionista con una community e una visione.
    Questo mi porta a dialogare in modo diverso con i brand: ascolto i loro obiettivi, propongo idee, ragiono a lungo termine. Il valore che porto non si misura solo in clic.

    2. Cura la relazione, non solo la performance
    Con alcuni brand ci sentiamo anche quando non c’è una campagna attiva. Mi aggiorno sui loro lanci, condivido contenuti spontanei quando un prodotto mi piace davvero, partecipo a eventi o momenti esclusivi.
    La fiducia si costruisce nel tempo, e si basa su coerenza, trasparenza e cura.

    3. Porta risultati ma anche idee
    Quando collaboro con un’azienda, non mi limito a “eseguire” un brief.
    Studio il brand, analizzo cosa funziona con la mia audience e spesso propongo io un format, una mini-serie, una challenge.
    Questo tipo di proattività viene notato e apprezzato — e fa la differenza tra una collaborazione spot e una relazione continuativa.

    4. Chiedi feedback e proponiti per il futuro
    Dopo ogni campagna, chiedo sempre com’è andata, quali dati sono stati rilevanti per loro, cosa si può migliorare.
    In quel momento spesso nasce l’occasione per pianificare insieme qualcosa di nuovo.
    Mostrare apertura e spirito collaborativo è la chiave per restare nei radar di un brand.

    5. Sii coerente con te stessa e con i tuoi valori
    Le collaborazioni a lungo termine non si forzano. Se un brand non è allineato con i miei valori, non importa quanto sia prestigioso o quanto paghi: non fa per me.
    Le aziende percepiscono la coerenza, e sanno che lavorare con una persona autentica rafforza la loro immagine.

    Le collaborazioni più forti non si costruiscono con una performance virale, ma con costanza, fiducia e allineamento.
    Essere professionale, propositiva e coerente ha trasformato il mio lavoro da semplice attività promozionale in un vero network di relazioni solide.

    #collaborazionibrand #influencermarketing #rapportidifiducia #marketingetico #creatorprofessionale #partnershipstrategiche #brandambassador #contentcreator #businessdigitale #influenceritalia

    Collaborazioni a lungo termine: costruire rapporti di fiducia con i brand Quando ho iniziato a collaborare con i primi brand, pensavo che ogni partnership sarebbe stata un episodio a sé. Un post, una storia, e poi via verso la prossima campagna. Ma col tempo ho capito una cosa: le collaborazioni più belle, più efficaci e più gratificanti sono quelle che durano. Oggi, alcune delle aziende con cui lavoro mi accompagnano da anni. Ecco come ci sono riuscita. 1. Non pensarti come “mezzo”, ma come partner Il primo passo è cambiare mentalità: non sono semplicemente un “canale pubblicitario”, ma una professionista con una community e una visione. Questo mi porta a dialogare in modo diverso con i brand: ascolto i loro obiettivi, propongo idee, ragiono a lungo termine. Il valore che porto non si misura solo in clic. 2. Cura la relazione, non solo la performance Con alcuni brand ci sentiamo anche quando non c’è una campagna attiva. Mi aggiorno sui loro lanci, condivido contenuti spontanei quando un prodotto mi piace davvero, partecipo a eventi o momenti esclusivi. La fiducia si costruisce nel tempo, e si basa su coerenza, trasparenza e cura. 3. Porta risultati ma anche idee Quando collaboro con un’azienda, non mi limito a “eseguire” un brief. Studio il brand, analizzo cosa funziona con la mia audience e spesso propongo io un format, una mini-serie, una challenge. Questo tipo di proattività viene notato e apprezzato — e fa la differenza tra una collaborazione spot e una relazione continuativa. 4. Chiedi feedback e proponiti per il futuro Dopo ogni campagna, chiedo sempre com’è andata, quali dati sono stati rilevanti per loro, cosa si può migliorare. In quel momento spesso nasce l’occasione per pianificare insieme qualcosa di nuovo. Mostrare apertura e spirito collaborativo è la chiave per restare nei radar di un brand. 5. Sii coerente con te stessa e con i tuoi valori Le collaborazioni a lungo termine non si forzano. Se un brand non è allineato con i miei valori, non importa quanto sia prestigioso o quanto paghi: non fa per me. Le aziende percepiscono la coerenza, e sanno che lavorare con una persona autentica rafforza la loro immagine. Le collaborazioni più forti non si costruiscono con una performance virale, ma con costanza, fiducia e allineamento. Essere professionale, propositiva e coerente ha trasformato il mio lavoro da semplice attività promozionale in un vero network di relazioni solide. #collaborazionibrand #influencermarketing #rapportidifiducia #marketingetico #creatorprofessionale #partnershipstrategiche #brandambassador #contentcreator #businessdigitale #influenceritalia
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  • Case study reali: e-commerce che sono esplosi grazie a TikTok e Instagram

    Da quando ho iniziato a lavorare nel mondo dell’e-commerce, ho notato una cosa: le piattaforme social come TikTok e Instagram non sono più solo canali di intrattenimento, ma veri e propri motori di vendita.
    Voglio raccontarti alcuni esempi concreti di e-commerce italiani che, grazie a strategie social ben fatte, hanno scalato velocemente e aumentato le vendite in modo esponenziale.

    1. Odd Muse – Moda femminile “affordable luxury”
    Fondata da Aimee Smale durante il lockdown, Odd Muse ha utilizzato TikTok come principale strumento di marketing. Con oltre 16 milioni di like e 490.000 follower sulla piattaforma, il brand ha raggiunto un fatturato di 22,5 milioni di sterline e un utile ante imposte di 3 milioni di sterline nel 2024.
    2. Gymshark – Fitness e community
    Gymshark ha lanciato la campagna #Gymshark66 su TikTok, ottenendo oltre 2,4 miliardi di visualizzazioni e 1,6 milioni di video generati dagli utenti. La combinazione di contenuti educativi, meme e collaborazioni con influencer ha portato il brand a superare i 600 milioni di dollari di vendite annuali.
    thesocialskinny.com
    3. Kiehl’s Vietnam – Bellezza e live shopping
    Kiehl’s ha lanciato il TikTok Shop in Vietnam con una strategia integrata che includeva 40 live stream in 30 giorni, Video Shopping Ads e collaborazioni con creatori di contenuti. Questa iniziativa ha portato a un significativo aumento delle vendite e ha consolidato Kiehl’s come il brand di bellezza premium di punta su TikTok Shop in Vietnam.
    4. Djerf Avenue – Moda sostenibile per Gen Z
    Djerf Avenue, brand di moda sostenibile fondato da Matilda Djerf, ha utilizzato TikTok per condividere il processo creativo e costruire una comunità fedele. Con quasi 400.000 follower, il brand ha generato 8 milioni di dollari di vendite e ha ampliato la sua presenza anche attraverso pop-up fisici.
    5. AFTERSHOCK PC – Tecnologia e community
    AFTERSHOCK PC, azienda di Singapore specializzata in PC personalizzati, ha utilizzato TikTok per creare contenuti interattivi e live stream, raggiungendo 212.000 follower e 3,7 milioni di like. Le vendite durante eventi come 11.11 e 12.12 hanno visto un aumento del 92% delle visualizzazioni grazie alle dirette.

    Cosa ho imparato da questi casi
    -Autenticità prima di tutto: contenuti costruiti attorno alle persone, non solo al prodotto.
    -Costanza e creatività: post regolari, video dinamici e trend sfruttati con intelligenza.
    -Interazione con la community: rispondere ai commenti, stimolare con contest e challenge.

    Il mio consiglio
    Non limitarti a pubblicare foto e offerte. Investi tempo nella creazione di contenuti video e coinvolgi micro-influencer del tuo settore. Se vuoi, posso aiutarti a sviluppare una strategia social che porti risultati concreti per il tuo e-commerce.

    #TikTokMarketing #InstagramEcommerce #CaseStudy #ImpresaBiz #VenditeOnline #SocialSelling #EcommerceItalia #ContentMarketing #InfluencerMarketing #CrescitaEcommerce

    Case study reali: e-commerce che sono esplosi grazie a TikTok e Instagram Da quando ho iniziato a lavorare nel mondo dell’e-commerce, ho notato una cosa: le piattaforme social come TikTok e Instagram non sono più solo canali di intrattenimento, ma veri e propri motori di vendita. Voglio raccontarti alcuni esempi concreti di e-commerce italiani che, grazie a strategie social ben fatte, hanno scalato velocemente e aumentato le vendite in modo esponenziale. 1. Odd Muse – Moda femminile “affordable luxury” Fondata da Aimee Smale durante il lockdown, Odd Muse ha utilizzato TikTok come principale strumento di marketing. Con oltre 16 milioni di like e 490.000 follower sulla piattaforma, il brand ha raggiunto un fatturato di 22,5 milioni di sterline e un utile ante imposte di 3 milioni di sterline nel 2024. 2. Gymshark – Fitness e community Gymshark ha lanciato la campagna #Gymshark66 su TikTok, ottenendo oltre 2,4 miliardi di visualizzazioni e 1,6 milioni di video generati dagli utenti. La combinazione di contenuti educativi, meme e collaborazioni con influencer ha portato il brand a superare i 600 milioni di dollari di vendite annuali. thesocialskinny.com 3. Kiehl’s Vietnam – Bellezza e live shopping Kiehl’s ha lanciato il TikTok Shop in Vietnam con una strategia integrata che includeva 40 live stream in 30 giorni, Video Shopping Ads e collaborazioni con creatori di contenuti. Questa iniziativa ha portato a un significativo aumento delle vendite e ha consolidato Kiehl’s come il brand di bellezza premium di punta su TikTok Shop in Vietnam. 4. Djerf Avenue – Moda sostenibile per Gen Z Djerf Avenue, brand di moda sostenibile fondato da Matilda Djerf, ha utilizzato TikTok per condividere il processo creativo e costruire una comunità fedele. Con quasi 400.000 follower, il brand ha generato 8 milioni di dollari di vendite e ha ampliato la sua presenza anche attraverso pop-up fisici. 5. AFTERSHOCK PC – Tecnologia e community AFTERSHOCK PC, azienda di Singapore specializzata in PC personalizzati, ha utilizzato TikTok per creare contenuti interattivi e live stream, raggiungendo 212.000 follower e 3,7 milioni di like. Le vendite durante eventi come 11.11 e 12.12 hanno visto un aumento del 92% delle visualizzazioni grazie alle dirette. Cosa ho imparato da questi casi -Autenticità prima di tutto: contenuti costruiti attorno alle persone, non solo al prodotto. -Costanza e creatività: post regolari, video dinamici e trend sfruttati con intelligenza. -Interazione con la community: rispondere ai commenti, stimolare con contest e challenge. Il mio consiglio Non limitarti a pubblicare foto e offerte. Investi tempo nella creazione di contenuti video e coinvolgi micro-influencer del tuo settore. Se vuoi, posso aiutarti a sviluppare una strategia social che porti risultati concreti per il tuo e-commerce. #TikTokMarketing #InstagramEcommerce #CaseStudy #ImpresaBiz #VenditeOnline #SocialSelling #EcommerceItalia #ContentMarketing #InfluencerMarketing #CrescitaEcommerce
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  • L’importanza del Team Building nel Settore E-commerce

    All’inizio pensavo che bastasse avere dei bravi collaboratori per far crescere un e-commerce. Mi sono dovuta ricredere.
    Un team funziona davvero solo quando è una squadra. E trasformare un gruppo di professionisti in un team affiatato richiede attenzione, tempo e soprattutto… team building.

    Oggi voglio raccontarti perché ho deciso di investire nel team building e cosa è cambiato da quando ho iniziato a farlo sul serio.

    Da gruppo a squadra: il vero salto di qualità
    Per anni ho lavorato con freelance sparsi, collaboratori part-time, persone con competenze diverse e ottime capacità. Ma c’era un problema: ognuno andava un po’ per conto suo.
    C’erano competenze, ma mancava connessione. Nessuno si sentiva davvero parte di un progetto comune.

    Quando ho iniziato a organizzare momenti di condivisione, formazione interna e attività di team building, la differenza si è vista subito:
    -Più comunicazione.
    -Meno errori.
    -Più motivazione.
    -Migliore clima di lavoro (anche da remoto!).

    Cosa funziona per noi nel concreto:
    1. Riunioni non solo operative
    Una volta al mese facciamo un incontro “fuori tema”: ognuno condivide un’idea, una difficoltà, una cosa bella del mese. Sembra banale, ma rafforza i legami.

    2. Challenge e attività creative
    Ogni trimestre organizzo una mini-sfida: può essere creare una landing page insieme, migliorare un processo, o anche solo un quiz sul brand.
    Si lavora insieme, ci si diverte e si impara.

    3. Formazione di gruppo
    Invece di fare corsi individuali, a volte ne seguiamo uno tutti insieme, poi ne parliamo. Questo crea coesione e un linguaggio comune.

    4. Gesti di riconoscimento
    Un messaggio su Slack, un regalo simbolico o anche solo un “grazie” sincero: piccole cose che fanno sentire le persone viste e apprezzate.

    Il Mio Consiglio
    Se vuoi far crescere il tuo e-commerce, non pensare solo ai numeri o alle performance.
    Investi nelle persone. E non solo nel “fare”, ma nell’essere un team.
    Perché un buon team non lavora solo per un progetto… lo porta più lontano.

    #TeamBuilding #ImpresaBiz #EcommerceTeam #BusinessDigitale #GestioneCollaboratori #CulturaAziendale #SquadraVincente #LeadershipDigitale

    L’importanza del Team Building nel Settore E-commerce All’inizio pensavo che bastasse avere dei bravi collaboratori per far crescere un e-commerce. Mi sono dovuta ricredere. Un team funziona davvero solo quando è una squadra. E trasformare un gruppo di professionisti in un team affiatato richiede attenzione, tempo e soprattutto… team building. Oggi voglio raccontarti perché ho deciso di investire nel team building e cosa è cambiato da quando ho iniziato a farlo sul serio. 👥 Da gruppo a squadra: il vero salto di qualità Per anni ho lavorato con freelance sparsi, collaboratori part-time, persone con competenze diverse e ottime capacità. Ma c’era un problema: ognuno andava un po’ per conto suo. C’erano competenze, ma mancava connessione. Nessuno si sentiva davvero parte di un progetto comune. Quando ho iniziato a organizzare momenti di condivisione, formazione interna e attività di team building, la differenza si è vista subito: -Più comunicazione. -Meno errori. -Più motivazione. -Migliore clima di lavoro (anche da remoto!). ⚙️ Cosa funziona per noi nel concreto: 1. Riunioni non solo operative Una volta al mese facciamo un incontro “fuori tema”: ognuno condivide un’idea, una difficoltà, una cosa bella del mese. Sembra banale, ma rafforza i legami. 2. Challenge e attività creative Ogni trimestre organizzo una mini-sfida: può essere creare una landing page insieme, migliorare un processo, o anche solo un quiz sul brand. Si lavora insieme, ci si diverte e si impara. 3. Formazione di gruppo Invece di fare corsi individuali, a volte ne seguiamo uno tutti insieme, poi ne parliamo. Questo crea coesione e un linguaggio comune. 4. Gesti di riconoscimento Un messaggio su Slack, un regalo simbolico o anche solo un “grazie” sincero: piccole cose che fanno sentire le persone viste e apprezzate. Il Mio Consiglio Se vuoi far crescere il tuo e-commerce, non pensare solo ai numeri o alle performance. Investi nelle persone. E non solo nel “fare”, ma nell’essere un team. Perché un buon team non lavora solo per un progetto… lo porta più lontano. #TeamBuilding #ImpresaBiz #EcommerceTeam #BusinessDigitale #GestioneCollaboratori #CulturaAziendale #SquadraVincente #LeadershipDigitale
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  • Growth hacking per influencer: tecniche poco conosciute ma efficaci

    Quando ho iniziato a costruire la mia presenza online, ho capito subito che i metodi tradizionali non bastavano più. Serve qualcosa di più smart, rapido e spesso fuori dagli schemi: il growth hacking. Nel mio percorso, ho scoperto alcune tecniche poco conosciute ma davvero efficaci, e voglio condividerle con te.

    1. Micro-nicchie per ingaggi più alti
    Invece di puntare a un pubblico generico, ho concentrato i miei contenuti su micro-nicchie specifiche, meno affollate ma molto coinvolte. Questo mi ha permesso di creare una community fedele e aumentare il tasso di engagement.

    2. Collaborazioni incrociate “a catena”
    Oltre alle classiche collaborazioni, ho sperimentato un metodo che chiamo “a catena”: coinvolgo più influencer piccoli e medi in una serie di contenuti condivisi. Così ognuno porta il proprio pubblico e si crea un effetto moltiplicatore.

    3. Contenuti evergreen con spin-off creativi
    Creo contenuti che restano utili nel tempo (evergreen), ma li rinnovo spesso con spin-off originali, come video Q&A, infografiche aggiornate o challenge social. Così sfrutto al massimo ogni idea, aumentando la visibilità senza sforzi continui.

    4. Uso intelligente dei chatbot
    Ho integrato chatbot nelle mie piattaforme per coinvolgere i follower in modo automatico, offrendo contenuti personalizzati, risposte rapide e inviti a eventi o promozioni esclusive. Un modo efficace per fidelizzare senza perdere tempo.

    5. Test continui e rapidissimi
    Non aspetto settimane per vedere i risultati. Lancio idee, test velocemente con A/B testing e correggo la rotta in tempo reale. Questa agilità mi ha permesso di ottimizzare le strategie senza sprechi.

    Il growth hacking per influencer non è solo una moda, ma un approccio strategico e creativo che può fare la differenza. Io continuo a sperimentare e imparare, perché il segreto è non fermarsi mai.

    #GrowthHacking #InfluencerMarketing #StrategieDigitali #CommunityBuilding #ImpresaDigitale #ImpresaBiz

    🚀 Growth hacking per influencer: tecniche poco conosciute ma efficaci Quando ho iniziato a costruire la mia presenza online, ho capito subito che i metodi tradizionali non bastavano più. Serve qualcosa di più smart, rapido e spesso fuori dagli schemi: il growth hacking. Nel mio percorso, ho scoperto alcune tecniche poco conosciute ma davvero efficaci, e voglio condividerle con te. 1. Micro-nicchie per ingaggi più alti Invece di puntare a un pubblico generico, ho concentrato i miei contenuti su micro-nicchie specifiche, meno affollate ma molto coinvolte. Questo mi ha permesso di creare una community fedele e aumentare il tasso di engagement. 2. Collaborazioni incrociate “a catena” Oltre alle classiche collaborazioni, ho sperimentato un metodo che chiamo “a catena”: coinvolgo più influencer piccoli e medi in una serie di contenuti condivisi. Così ognuno porta il proprio pubblico e si crea un effetto moltiplicatore. 3. Contenuti evergreen con spin-off creativi Creo contenuti che restano utili nel tempo (evergreen), ma li rinnovo spesso con spin-off originali, come video Q&A, infografiche aggiornate o challenge social. Così sfrutto al massimo ogni idea, aumentando la visibilità senza sforzi continui. 4. Uso intelligente dei chatbot Ho integrato chatbot nelle mie piattaforme per coinvolgere i follower in modo automatico, offrendo contenuti personalizzati, risposte rapide e inviti a eventi o promozioni esclusive. Un modo efficace per fidelizzare senza perdere tempo. 5. Test continui e rapidissimi Non aspetto settimane per vedere i risultati. Lancio idee, test velocemente con A/B testing e correggo la rotta in tempo reale. Questa agilità mi ha permesso di ottimizzare le strategie senza sprechi. ✅ Il growth hacking per influencer non è solo una moda, ma un approccio strategico e creativo che può fare la differenza. Io continuo a sperimentare e imparare, perché il segreto è non fermarsi mai. #GrowthHacking #InfluencerMarketing #StrategieDigitali #CommunityBuilding #ImpresaDigitale #ImpresaBiz
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