• Leasing vs acquisto: cosa conviene per la tua azienda?

    Noi di Impresa.biz sappiamo quanto sia importante scegliere la modalità giusta per acquisire beni strumentali o attrezzature, una decisione che può avere un impatto significativo sulla gestione finanziaria e operativa dell’azienda. Quando si tratta di dotarsi di nuovi mezzi, spesso ci si trova davanti al dubbio: conviene meglio optare per un leasing o un acquisto diretto?

    Analizziamo insieme i pro e i contro di entrambe le soluzioni, per aiutarti a fare una scelta consapevole e adatta al tuo business.

    Acquisto diretto: vantaggi e svantaggi
    Vantaggi:
    -Proprietà immediata: Il bene diventa subito un patrimonio dell’azienda, con la possibilità di gestirlo liberamente e senza vincoli contrattuali.
    -Ammortamento fiscale: L’azienda può ammortizzare il costo del bene secondo le aliquote fiscali previste, ottenendo un beneficio fiscale nel tempo.
    -Nessun costo finanziario aggiuntivo: Non ci sono interessi o commissioni da pagare, a differenza del leasing.

    Svantaggi:
    -Impegno finanziario immediato: L’acquisto richiede un esborso di liquidità significativo, che può impattare sulla capacità di investimento e sulla gestione del capitale circolante.
    -Rischio di obsolescenza: Il bene diventa un costo fisso e può perdere valore rapidamente in mercati tecnologici o dinamici.

    Leasing: vantaggi e svantaggi
    Vantaggi:
    -Minore impatto sulla liquidità: I canoni di leasing si pagano nel tempo, permettendo una gestione più fluida della cassa aziendale.
    -Flessibilità: Al termine del contratto, l’azienda può decidere se riscattare il bene, restituirlo o sostituirlo con uno più moderno.
    -Benefici fiscali: I canoni di leasing sono deducibili fiscalmente in percentuali variabili, con un impatto positivo sul conto economico.
    -Aggiornamento tecnologico: Il leasing facilita il rinnovo frequente delle attrezzature, fondamentale in settori ad alta innovazione.

    Svantaggi:
    -Costo complessivo più elevato: Nel lungo periodo, il leasing può risultare più costoso rispetto all’acquisto, soprattutto se si decide di riscattare il bene.
    -Vincoli contrattuali: L’azienda è vincolata ai termini del contratto di leasing, che possono limitare alcune libertà di utilizzo o modifiche al bene.

    Qual è la scelta migliore?
    La risposta dipende da diversi fattori:
    -Situazione finanziaria: Se la liquidità è limitata o si preferisce mantenere riserve di capitale, il leasing può essere una scelta più sostenibile.
    -Tipo di bene: Per beni con rapida obsolescenza tecnologica, il leasing offre maggior flessibilità.
    -Orizzonte temporale: Se si prevede di utilizzare il bene a lungo termine senza necessità di sostituzioni frequenti, l’acquisto può essere più conveniente.
    -Obiettivi fiscali e gestionali: Valutare insieme a un consulente le implicazioni fiscali e contabili di entrambe le opzioni.

    Noi di Impresa.biz consigliamo sempre di analizzare attentamente il caso specifico, magari simulando costi e benefici di entrambe le soluzioni, per prendere una decisione informata che supporti la crescita e la stabilità dell’azienda.

    #ImpresaBiz #Leasing #AcquistoAziendale #GestioneFinanziaria #Investimenti #BeniStrumentali #PMI #ScelteStrategiche #Fisco #LiquiditàAziendale
    Leasing vs acquisto: cosa conviene per la tua azienda? Noi di Impresa.biz sappiamo quanto sia importante scegliere la modalità giusta per acquisire beni strumentali o attrezzature, una decisione che può avere un impatto significativo sulla gestione finanziaria e operativa dell’azienda. Quando si tratta di dotarsi di nuovi mezzi, spesso ci si trova davanti al dubbio: conviene meglio optare per un leasing o un acquisto diretto? Analizziamo insieme i pro e i contro di entrambe le soluzioni, per aiutarti a fare una scelta consapevole e adatta al tuo business. Acquisto diretto: vantaggi e svantaggi Vantaggi: -Proprietà immediata: Il bene diventa subito un patrimonio dell’azienda, con la possibilità di gestirlo liberamente e senza vincoli contrattuali. -Ammortamento fiscale: L’azienda può ammortizzare il costo del bene secondo le aliquote fiscali previste, ottenendo un beneficio fiscale nel tempo. -Nessun costo finanziario aggiuntivo: Non ci sono interessi o commissioni da pagare, a differenza del leasing. Svantaggi: -Impegno finanziario immediato: L’acquisto richiede un esborso di liquidità significativo, che può impattare sulla capacità di investimento e sulla gestione del capitale circolante. -Rischio di obsolescenza: Il bene diventa un costo fisso e può perdere valore rapidamente in mercati tecnologici o dinamici. Leasing: vantaggi e svantaggi Vantaggi: -Minore impatto sulla liquidità: I canoni di leasing si pagano nel tempo, permettendo una gestione più fluida della cassa aziendale. -Flessibilità: Al termine del contratto, l’azienda può decidere se riscattare il bene, restituirlo o sostituirlo con uno più moderno. -Benefici fiscali: I canoni di leasing sono deducibili fiscalmente in percentuali variabili, con un impatto positivo sul conto economico. -Aggiornamento tecnologico: Il leasing facilita il rinnovo frequente delle attrezzature, fondamentale in settori ad alta innovazione. Svantaggi: -Costo complessivo più elevato: Nel lungo periodo, il leasing può risultare più costoso rispetto all’acquisto, soprattutto se si decide di riscattare il bene. -Vincoli contrattuali: L’azienda è vincolata ai termini del contratto di leasing, che possono limitare alcune libertà di utilizzo o modifiche al bene. Qual è la scelta migliore? La risposta dipende da diversi fattori: -Situazione finanziaria: Se la liquidità è limitata o si preferisce mantenere riserve di capitale, il leasing può essere una scelta più sostenibile. -Tipo di bene: Per beni con rapida obsolescenza tecnologica, il leasing offre maggior flessibilità. -Orizzonte temporale: Se si prevede di utilizzare il bene a lungo termine senza necessità di sostituzioni frequenti, l’acquisto può essere più conveniente. -Obiettivi fiscali e gestionali: Valutare insieme a un consulente le implicazioni fiscali e contabili di entrambe le opzioni. Noi di Impresa.biz consigliamo sempre di analizzare attentamente il caso specifico, magari simulando costi e benefici di entrambe le soluzioni, per prendere una decisione informata che supporti la crescita e la stabilità dell’azienda. #ImpresaBiz #Leasing #AcquistoAziendale #GestioneFinanziaria #Investimenti #BeniStrumentali #PMI #ScelteStrategiche #Fisco #LiquiditàAziendale
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  • Internazionalizzazione digitale: quali strumenti finanziari usare per crescere all’estero

    Da operatore e-commerce, ho imparato che internazionalizzare un business online richiede non solo strategie di marketing e logistica, ma anche una solida pianificazione finanziaria. Senza un adeguato supporto economico, espandersi sui mercati esteri rischia di diventare un salto nel vuoto.

    Per fortuna, nel 2025 esistono diversi strumenti finanziari pensati proprio per sostenere le PMI italiane nell’export digitale. Ecco quali ho utilizzato (e quali consiglio) per crescere senza disperdere risorse.

    1. Finanziamenti a fondo perduto e voucher digitali
    Uno dei primi strumenti a cui ho fatto ricorso sono stati i voucher per l’internazionalizzazione digitale: contributi a fondo perduto che coprono parte delle spese per consulenze, software, campagne marketing estere, traduzioni professionali e altro.

    Questi voucher spesso coprono fino al 50-70% delle spese, permettendoti di investire con un rischio finanziario ridotto.

    Consiglio: tieni d’occhio i bandi regionali, nazionali e di ICE Agenzia. Spesso hanno scadenze annuali o semestrali.

    2. Finanziamenti agevolati e prestiti dedicati
    Alcune banche e istituti finanziari offrono prestiti agevolati per internazionalizzazione, con tassi di interesse più bassi e tempi di rimborso dilazionati.
    -Ho utilizzato questi strumenti soprattutto per finanziare:
    -Apertura di magazzini o fulfillment center all’estero
    -Investimenti in piattaforme e-commerce multilingua
    -Campagne marketing su larga scala
    Per accedere a questi finanziamenti serve spesso un business plan solido e documentazione che dimostri il potenziale del progetto.

    3. Leasing e noleggio operativo per hardware e software
    Per gestire al meglio la parte tecnologica (server, macchinari, software di gestione), ho scelto il leasing o noleggio operativo. Questo strumento mi ha permesso di:
    -Aggiornare costantemente le tecnologie senza grossi investimenti iniziali
    -Avere costi distribuiti nel tempo, migliorando la liquidità
    -Dedurre fiscalmente i canoni di leasing

    4. Fondi e programmi UE
    L’Unione Europea mette a disposizione programmi finanziari specifici per l’innovazione digitale e l’export, come:
    -COSME per competitività PMI
    -Horizon Europe per progetti innovativi
    -Digital Europe Programme per trasformazione digitale
    Questi fondi si rivolgono spesso a progetti strutturati, magari in partnership con altri soggetti europei.

    5. Crowdfunding e investimenti privati
    Se il tuo progetto di internazionalizzazione è particolarmente innovativo, puoi valutare anche il crowdfunding o cercare investitori privati interessati al settore e-commerce export.

    Io ho conosciuto realtà che hanno raccolto capitali per sviluppare piattaforme tecnologiche di vendita cross-border grazie a campagne di equity crowdfunding.

    6. Come scegliere lo strumento giusto
    Non esiste una soluzione unica. Io ti suggerisco di:
    -Valutare la dimensione del progetto e il fabbisogno finanziario
    -Iniziare dai voucher e bandi a fondo perduto per ridurre il rischio
    -Integrare con prestiti agevolati o leasing per investimenti più strutturati
    -Monitorare costantemente il budget e la redditività dell’espansione
    Crescere all’estero con un e-commerce richiede strumenti finanziari adeguati, e il 2025 offre molte opportunità per PMI italiane.

    Pianifica con cura, scegli il mix giusto di finanziamenti e incentivi, e non avere paura di chiedere supporto a consulenti esperti.

    #InternazionalizzazioneDigitale #StrumentiFinanziari #PMIitaliane #ExportEcommerce #FondiEuropei #VoucherDigitali #FinanziamentiAgevolati #MadeInItalyOnline #DigitalExport

    Internazionalizzazione digitale: quali strumenti finanziari usare per crescere all’estero Da operatore e-commerce, ho imparato che internazionalizzare un business online richiede non solo strategie di marketing e logistica, ma anche una solida pianificazione finanziaria. Senza un adeguato supporto economico, espandersi sui mercati esteri rischia di diventare un salto nel vuoto. Per fortuna, nel 2025 esistono diversi strumenti finanziari pensati proprio per sostenere le PMI italiane nell’export digitale. Ecco quali ho utilizzato (e quali consiglio) per crescere senza disperdere risorse. 💰 1. Finanziamenti a fondo perduto e voucher digitali Uno dei primi strumenti a cui ho fatto ricorso sono stati i voucher per l’internazionalizzazione digitale: contributi a fondo perduto che coprono parte delle spese per consulenze, software, campagne marketing estere, traduzioni professionali e altro. Questi voucher spesso coprono fino al 50-70% delle spese, permettendoti di investire con un rischio finanziario ridotto. 📌 Consiglio: tieni d’occhio i bandi regionali, nazionali e di ICE Agenzia. Spesso hanno scadenze annuali o semestrali. 📈 2. Finanziamenti agevolati e prestiti dedicati Alcune banche e istituti finanziari offrono prestiti agevolati per internazionalizzazione, con tassi di interesse più bassi e tempi di rimborso dilazionati. -Ho utilizzato questi strumenti soprattutto per finanziare: -Apertura di magazzini o fulfillment center all’estero -Investimenti in piattaforme e-commerce multilingua -Campagne marketing su larga scala 📌 Per accedere a questi finanziamenti serve spesso un business plan solido e documentazione che dimostri il potenziale del progetto. 🌍 3. Leasing e noleggio operativo per hardware e software Per gestire al meglio la parte tecnologica (server, macchinari, software di gestione), ho scelto il leasing o noleggio operativo. Questo strumento mi ha permesso di: -Aggiornare costantemente le tecnologie senza grossi investimenti iniziali -Avere costi distribuiti nel tempo, migliorando la liquidità -Dedurre fiscalmente i canoni di leasing 🧑‍💼 4. Fondi e programmi UE L’Unione Europea mette a disposizione programmi finanziari specifici per l’innovazione digitale e l’export, come: -COSME per competitività PMI -Horizon Europe per progetti innovativi -Digital Europe Programme per trasformazione digitale Questi fondi si rivolgono spesso a progetti strutturati, magari in partnership con altri soggetti europei. 📊 5. Crowdfunding e investimenti privati Se il tuo progetto di internazionalizzazione è particolarmente innovativo, puoi valutare anche il crowdfunding o cercare investitori privati interessati al settore e-commerce export. Io ho conosciuto realtà che hanno raccolto capitali per sviluppare piattaforme tecnologiche di vendita cross-border grazie a campagne di equity crowdfunding. 🚀 6. Come scegliere lo strumento giusto Non esiste una soluzione unica. Io ti suggerisco di: -Valutare la dimensione del progetto e il fabbisogno finanziario -Iniziare dai voucher e bandi a fondo perduto per ridurre il rischio -Integrare con prestiti agevolati o leasing per investimenti più strutturati -Monitorare costantemente il budget e la redditività dell’espansione Crescere all’estero con un e-commerce richiede strumenti finanziari adeguati, e il 2025 offre molte opportunità per PMI italiane. Pianifica con cura, scegli il mix giusto di finanziamenti e incentivi, e non avere paura di chiedere supporto a consulenti esperti. #InternazionalizzazioneDigitale #StrumentiFinanziari #PMIitaliane #ExportEcommerce #FondiEuropei #VoucherDigitali #FinanziamentiAgevolati #MadeInItalyOnline #DigitalExport
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  • Come gestire investimenti e capitali per scalare il business

    Noi di impresa.biz sappiamo che scalare un business richiede non solo una visione chiara e una strategia efficace, ma anche una gestione attenta degli investimenti e dei capitali. L’espansione aziendale comporta rischi e opportunità, e una buona governance finanziaria è essenziale per trasformare le risorse in crescita sostenibile.

    La pianificazione finanziaria: la base per scalare con successo
    Prima di procedere con nuovi investimenti, è fondamentale sviluppare un piano finanziario dettagliato che identifichi obiettivi, tempi, fonti di finanziamento e indicatori di performance. Questo permette di allocare il capitale in modo efficiente, minimizzando sprechi e massimizzando i ritorni.

    Diversificare le fonti di capitale
    Affidarsi esclusivamente a un’unica fonte di finanziamento può limitare la crescita. Noi di impresa.biz suggeriamo di valutare diverse opzioni, come:
    -Capitale proprio: riserve, reinvestimenti degli utili e apporti dei soci.
    -Finanziamenti bancari: prestiti a medio-lungo termine, leasing o linee di credito.
    -Investitori esterni: venture capital, business angel o fondi di investimento.
    -Crowdfunding e finanziamenti alternativi: opportunità sempre più diffuse e accessibili.

    Gestione oculata degli investimenti
    È importante valutare con rigore ogni investimento, considerando il ritorno atteso, il rischio associato e l’impatto sul cash flow aziendale. La due diligence e l’analisi di scenario sono strumenti fondamentali per decisioni consapevoli.

    Monitoraggio e controllo costante
    Scalare un business è un processo dinamico che richiede un monitoraggio continuo delle performance finanziarie. Noi di impresa.biz raccomandiamo l’uso di dashboard e report periodici per valutare andamento degli investimenti, margini di profitto e sostenibilità finanziaria.

    L’importanza del capitale umano e tecnologico
    Investire non significa solo in asset materiali: capitale umano qualificato e innovazione tecnologica sono leve imprescindibili per accelerare la crescita e migliorare la competitività.

    Gestire in modo strategico investimenti e capitali è fondamentale per scalare con successo e sostenibilità. Noi di impresa.biz siamo al fianco delle imprese per sviluppare piani finanziari efficaci, accompagnandole in ogni fase del percorso di crescita.

    #GestioneInvestimenti #Scalabilità #Capitale #FinanzaAziendale #ImpresaBiz

    Impresa.biz offre consulenza specializzata per la gestione strategica degli investimenti. Vuoi far crescere il tuo business con decisioni finanziarie consapevoli? Contattaci.

    Come gestire investimenti e capitali per scalare il business Noi di impresa.biz sappiamo che scalare un business richiede non solo una visione chiara e una strategia efficace, ma anche una gestione attenta degli investimenti e dei capitali. L’espansione aziendale comporta rischi e opportunità, e una buona governance finanziaria è essenziale per trasformare le risorse in crescita sostenibile. La pianificazione finanziaria: la base per scalare con successo Prima di procedere con nuovi investimenti, è fondamentale sviluppare un piano finanziario dettagliato che identifichi obiettivi, tempi, fonti di finanziamento e indicatori di performance. Questo permette di allocare il capitale in modo efficiente, minimizzando sprechi e massimizzando i ritorni. Diversificare le fonti di capitale Affidarsi esclusivamente a un’unica fonte di finanziamento può limitare la crescita. Noi di impresa.biz suggeriamo di valutare diverse opzioni, come: -Capitale proprio: riserve, reinvestimenti degli utili e apporti dei soci. -Finanziamenti bancari: prestiti a medio-lungo termine, leasing o linee di credito. -Investitori esterni: venture capital, business angel o fondi di investimento. -Crowdfunding e finanziamenti alternativi: opportunità sempre più diffuse e accessibili. Gestione oculata degli investimenti È importante valutare con rigore ogni investimento, considerando il ritorno atteso, il rischio associato e l’impatto sul cash flow aziendale. La due diligence e l’analisi di scenario sono strumenti fondamentali per decisioni consapevoli. Monitoraggio e controllo costante Scalare un business è un processo dinamico che richiede un monitoraggio continuo delle performance finanziarie. Noi di impresa.biz raccomandiamo l’uso di dashboard e report periodici per valutare andamento degli investimenti, margini di profitto e sostenibilità finanziaria. L’importanza del capitale umano e tecnologico Investire non significa solo in asset materiali: capitale umano qualificato e innovazione tecnologica sono leve imprescindibili per accelerare la crescita e migliorare la competitività. Gestire in modo strategico investimenti e capitali è fondamentale per scalare con successo e sostenibilità. Noi di impresa.biz siamo al fianco delle imprese per sviluppare piani finanziari efficaci, accompagnandole in ogni fase del percorso di crescita. #GestioneInvestimenti #Scalabilità #Capitale #FinanzaAziendale #ImpresaBiz Impresa.biz offre consulenza specializzata per la gestione strategica degli investimenti. Vuoi far crescere il tuo business con decisioni finanziarie consapevoli? Contattaci.
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  • Le agevolazioni fiscali per le PMI nel 2025: cosa cambia
    Nel 2025, le piccole e medie imprese italiane possono beneficiare di una serie di agevolazioni fiscali pensate per stimolare l'innovazione, la crescita occupazionale e la transizione ecologica. Noi di impresa.biz abbiamo analizzato le principali misure introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, che offrono nuove opportunità per le PMI.

    1. Credito d’imposta Transizione 5.0
    La Legge di Bilancio 2025 ha potenziato il credito d’imposta Transizione 5.0, estendendolo alle imprese che effettuano investimenti in innovazione digitale ed energetica. Il beneficio è riconosciuto nella misura del 35% per investimenti fino a 10 milioni di euro, e del 5% per la parte eccedente, con un limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro annui per impresa beneficiaria. In presenza di determinate condizioni, la misura del credito d’imposta può essere aumentata. Il beneficio è subordinato alla presentazione di apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente sull'ammissibilità del progetto di investimento e sul completamento degli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all'esercizio d'impresa .

    2. IRES premiale per investimenti e assunzioni
    Le PMI che decidono di reinvestire almeno l'80% degli utili del 2024 in azienda, destinando almeno il 30% di questi a investimenti in beni 4.0 e 5.0, possono beneficiare di una riduzione dell'aliquota IRES dal 24% al 20%. Inoltre, è richiesto un incremento dell'1% del personale a tempo indeterminato. Questa misura incentiva le PMI a potenziare la propria capacità produttiva e a innovare attraverso l'adozione di tecnologie avanzate .

    3. Rifinanziamento della Nuova Sabatini
    La "Nuova Sabatini", uno strumento strutturale di sostegno al sistema delle PMI per l’acquisto o acquisizione in leasing di beni strumentali, è stata rifinanziata con 1,7 miliardi di euro per il periodo 2025-2029. Questo rifinanziamento assicura la continuità di tale strumento e offre alle PMI la possibilità di investire in tecnologie avanzate, stimolando la digitalizzazione e la sostenibilità .

    4. Fondo di Garanzia PMI
    Il Fondo di Garanzia PMI è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025, facilitando l’accesso al credito per le PMI e gli Enti del Terzo Settore. La garanzia pubblica sui finanziamenti è dell’80%, con un importo massimo garantito per singolo beneficiario finale pari a 5 milioni di euro. Per le operazioni di liquidità, la percentuale di garanzia è ridotta al 50%, mentre per le operazioni di riassicurazione l’importo minimo ammissibile è aumentato a 100.000 euro .

    5. Decontribuzione Sud
    Dal 2025 al 2029, la Legge di Bilancio prevede un esonero contributivo per le microimprese e le PMI delle regioni del Mezzogiorno. L’agevolazione riguarda i contributi previdenziali per i lavoratori a tempo indeterminato, con un beneficio che varia dal 25% nel 2025 al 15% nel 2029. L'accesso è subordinato alla dimostrazione di un incremento occupazionale netto al 31 dicembre di ogni anno, rispetto all'anno precedente .

    Le PMI italiane hanno a disposizione una serie di strumenti fiscali e finanziari per sostenere la loro crescita e innovazione nel 2025. Noi di impresa.biz siamo pronti a supportarvi nell’accesso a queste agevolazioni, fornendo consulenza personalizzata per individuare le misure più adatte alle vostre esigenze.

    #PMI2025 #AgevolazioniFiscali #Innovazione #TransizioneDigitale #Sostenibilità #ImpresaBiz
    Le agevolazioni fiscali per le PMI nel 2025: cosa cambia Nel 2025, le piccole e medie imprese italiane possono beneficiare di una serie di agevolazioni fiscali pensate per stimolare l'innovazione, la crescita occupazionale e la transizione ecologica. Noi di impresa.biz abbiamo analizzato le principali misure introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, che offrono nuove opportunità per le PMI. 1. Credito d’imposta Transizione 5.0 La Legge di Bilancio 2025 ha potenziato il credito d’imposta Transizione 5.0, estendendolo alle imprese che effettuano investimenti in innovazione digitale ed energetica. Il beneficio è riconosciuto nella misura del 35% per investimenti fino a 10 milioni di euro, e del 5% per la parte eccedente, con un limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro annui per impresa beneficiaria. In presenza di determinate condizioni, la misura del credito d’imposta può essere aumentata. Il beneficio è subordinato alla presentazione di apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente sull'ammissibilità del progetto di investimento e sul completamento degli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all'esercizio d'impresa . 2. IRES premiale per investimenti e assunzioni Le PMI che decidono di reinvestire almeno l'80% degli utili del 2024 in azienda, destinando almeno il 30% di questi a investimenti in beni 4.0 e 5.0, possono beneficiare di una riduzione dell'aliquota IRES dal 24% al 20%. Inoltre, è richiesto un incremento dell'1% del personale a tempo indeterminato. Questa misura incentiva le PMI a potenziare la propria capacità produttiva e a innovare attraverso l'adozione di tecnologie avanzate . 3. Rifinanziamento della Nuova Sabatini La "Nuova Sabatini", uno strumento strutturale di sostegno al sistema delle PMI per l’acquisto o acquisizione in leasing di beni strumentali, è stata rifinanziata con 1,7 miliardi di euro per il periodo 2025-2029. Questo rifinanziamento assicura la continuità di tale strumento e offre alle PMI la possibilità di investire in tecnologie avanzate, stimolando la digitalizzazione e la sostenibilità . 4. Fondo di Garanzia PMI Il Fondo di Garanzia PMI è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025, facilitando l’accesso al credito per le PMI e gli Enti del Terzo Settore. La garanzia pubblica sui finanziamenti è dell’80%, con un importo massimo garantito per singolo beneficiario finale pari a 5 milioni di euro. Per le operazioni di liquidità, la percentuale di garanzia è ridotta al 50%, mentre per le operazioni di riassicurazione l’importo minimo ammissibile è aumentato a 100.000 euro . 5. Decontribuzione Sud Dal 2025 al 2029, la Legge di Bilancio prevede un esonero contributivo per le microimprese e le PMI delle regioni del Mezzogiorno. L’agevolazione riguarda i contributi previdenziali per i lavoratori a tempo indeterminato, con un beneficio che varia dal 25% nel 2025 al 15% nel 2029. L'accesso è subordinato alla dimostrazione di un incremento occupazionale netto al 31 dicembre di ogni anno, rispetto all'anno precedente . Le PMI italiane hanno a disposizione una serie di strumenti fiscali e finanziari per sostenere la loro crescita e innovazione nel 2025. Noi di impresa.biz siamo pronti a supportarvi nell’accesso a queste agevolazioni, fornendo consulenza personalizzata per individuare le misure più adatte alle vostre esigenze. #PMI2025 #AgevolazioniFiscali #Innovazione #TransizioneDigitale #Sostenibilità #ImpresaBiz
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  • Accesso al credito: cosa sapere per ottenere un finanziamento

    Noi di impresa.biz ci confrontiamo ogni giorno con imprenditori che vogliono far crescere la propria attività, ma che si scontrano con un ostacolo spesso sottovalutato: ottenere credito in modo consapevole, strutturato e sostenibile.

    Accedere a un finanziamento non è (solo) una questione di moduli e firme: è una questione di preparazione, reputazione e visione.
    Ecco cosa è importante sapere prima di bussare alla porta di una banca o di un ente finanziatore.

    1. Conosci bene il tuo fabbisogno finanziario
    Il primo errore da evitare? Chiedere “quello che serve” senza una cifra chiara.
    Serve un piano: quanto ci serve, per cosa, in quanto tempo lo restituiremo?
    Un'analisi preliminare dei costi, dei flussi di cassa e del ROI previsto rafforza la nostra posizione davanti a qualsiasi interlocutore.

    2. Presenta un business plan completo e credibile
    Un buon progetto imprenditoriale, ben presentato, vale più di qualsiasi garanzia.
    Noi aiutiamo i nostri clienti a costruire business plan dettagliati, con obiettivi realistici, proiezioni finanziarie, analisi del mercato e strategie di crescita.

    3. Cura il rating creditizio della tua impresa
    Molti imprenditori ignorano che anche le PMI hanno un “punteggio” bancario.
    Pagamenti puntuali, bilanci trasparenti e indebitamento sotto controllo migliorano l’affidabilità percepita e aumentano le possibilità di approvazione.

    4. Valuta tutte le forme di credito disponibili
    Non esiste solo il finanziamento bancario.
    Le alternative includono:
    -microcredito per startup o piccole attività
    -bandi pubblici e agevolazioni a fondo perduto
    -leasing o factoring per esigenze specifiche
    Noi guidiamo le imprese nella scelta dello strumento giusto, in base al tipo di business e alla fase di sviluppo.

    5. Preparati al colloquio con l’ente finanziatore
    Le richieste vanno argomentate. Serve essere pronti a:
    -rispondere a domande su margini, cash flow e previsioni
    -mostrare affidabilità e visione
    -fornire documentazione chiara e aggiornata
    Un imprenditore preparato trasmette fiducia.

    Vuoi un modello gratuito di business plan + guida ai finanziamenti disponibili oggi?
    Scrivici “CREDITO” in DM o commenta qui sotto, e te li inviamo subito!

    #AccessoAlCredito #FinanziamentiPMI #ImpresaBiz #BusinessPlan #CreditoBancario #FinanzaAziendale #BandiImprese #RatingCreditizio #Microcredito #PMIItalia
    Accesso al credito: cosa sapere per ottenere un finanziamento Noi di impresa.biz ci confrontiamo ogni giorno con imprenditori che vogliono far crescere la propria attività, ma che si scontrano con un ostacolo spesso sottovalutato: ottenere credito in modo consapevole, strutturato e sostenibile. Accedere a un finanziamento non è (solo) una questione di moduli e firme: è una questione di preparazione, reputazione e visione. Ecco cosa è importante sapere prima di bussare alla porta di una banca o di un ente finanziatore. 1. Conosci bene il tuo fabbisogno finanziario Il primo errore da evitare? Chiedere “quello che serve” senza una cifra chiara. Serve un piano: quanto ci serve, per cosa, in quanto tempo lo restituiremo? Un'analisi preliminare dei costi, dei flussi di cassa e del ROI previsto rafforza la nostra posizione davanti a qualsiasi interlocutore. 2. Presenta un business plan completo e credibile Un buon progetto imprenditoriale, ben presentato, vale più di qualsiasi garanzia. Noi aiutiamo i nostri clienti a costruire business plan dettagliati, con obiettivi realistici, proiezioni finanziarie, analisi del mercato e strategie di crescita. 3. Cura il rating creditizio della tua impresa Molti imprenditori ignorano che anche le PMI hanno un “punteggio” bancario. Pagamenti puntuali, bilanci trasparenti e indebitamento sotto controllo migliorano l’affidabilità percepita e aumentano le possibilità di approvazione. 4. Valuta tutte le forme di credito disponibili Non esiste solo il finanziamento bancario. Le alternative includono: -microcredito per startup o piccole attività -bandi pubblici e agevolazioni a fondo perduto -leasing o factoring per esigenze specifiche Noi guidiamo le imprese nella scelta dello strumento giusto, in base al tipo di business e alla fase di sviluppo. 5. Preparati al colloquio con l’ente finanziatore Le richieste vanno argomentate. Serve essere pronti a: -rispondere a domande su margini, cash flow e previsioni -mostrare affidabilità e visione -fornire documentazione chiara e aggiornata Un imprenditore preparato trasmette fiducia. 🚀 Vuoi un modello gratuito di business plan + guida ai finanziamenti disponibili oggi? Scrivici “CREDITO” in DM o commenta qui sotto, e te li inviamo subito! #AccessoAlCredito #FinanziamentiPMI #ImpresaBiz #BusinessPlan #CreditoBancario #FinanzaAziendale #BandiImprese #RatingCreditizio #Microcredito #PMIItalia
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  • La Finanza Internazionale come Motore della Competitività Aziendale

    Noi di Impresa.biz siamo convinti che la finanza internazionale rappresenti oggi una leva strategica fondamentale per accrescere la competitività delle imprese italiane sul mercato globale. In un contesto economico sempre più interconnesso, saper gestire risorse finanziarie, rischi e opportunità a livello internazionale può fare la differenza tra successo e stagnazione.

    L’importanza della finanza internazionale
    La finanza internazionale ci permette di accedere a capitali, strumenti e mercati diversificati, offrendo nuove possibilità di crescita e investimento. Grazie a un uso consapevole di prodotti finanziari internazionali, possiamo ottimizzare la struttura del capitale, ridurre i costi di finanziamento e proteggere la nostra impresa dalle fluttuazioni valutarie e dai rischi di credito.

    Strumenti e soluzioni per la competitività globale
    Noi di Impresa.biz riteniamo che adottare strumenti come finanziamenti internazionali, derivati per la copertura del rischio di cambio, operazioni di factoring internazionale e leasing globale sia essenziale per migliorare la liquidità e la flessibilità finanziaria. Inoltre, le opportunità offerte da fondi europei e istituzioni multilaterali rappresentano un supporto prezioso per la crescita sostenibile.

    Gestire i rischi per cogliere le opportunità
    La finanza internazionale non è priva di rischi: volatilità dei mercati valutari, instabilità politica, rischi paese e cambiamenti normativi sono elementi da monitorare costantemente. Noi di Impresa.biz crediamo che un approccio proattivo alla gestione del rischio, combinato con una visione strategica, consenta di trasformare queste sfide in vantaggi competitivi.

    Il ruolo del management finanziario
    Per noi, il management finanziario internazionale deve essere un partner attivo nella definizione della strategia aziendale, capace di integrare analisi finanziarie con scenari di mercato e tendenze globali. Solo così l’impresa può essere pronta a cogliere nuove opportunità e reagire rapidamente ai cambiamenti.

    La finanza internazionale al servizio della crescita
    Noi di Impresa.biz siamo convinti che la finanza internazionale sia molto più di un semplice supporto operativo: è un vero e proprio motore di competitività e innovazione. Investire nella conoscenza, nelle competenze e negli strumenti finanziari globali è una scelta vincente per ogni impresa che vuole affermarsi nel mondo.

    #ImpresaBiz #FinanzaInternazionale #CompetitivitàAziendale #GestioneRischi #FinanziamentiInternazionali #Derivati #FactoringGlobale #CrescitaSostenibile #BusinessGlobale #StrategiaFinanziaria
    La Finanza Internazionale come Motore della Competitività Aziendale Noi di Impresa.biz siamo convinti che la finanza internazionale rappresenti oggi una leva strategica fondamentale per accrescere la competitività delle imprese italiane sul mercato globale. In un contesto economico sempre più interconnesso, saper gestire risorse finanziarie, rischi e opportunità a livello internazionale può fare la differenza tra successo e stagnazione. L’importanza della finanza internazionale La finanza internazionale ci permette di accedere a capitali, strumenti e mercati diversificati, offrendo nuove possibilità di crescita e investimento. Grazie a un uso consapevole di prodotti finanziari internazionali, possiamo ottimizzare la struttura del capitale, ridurre i costi di finanziamento e proteggere la nostra impresa dalle fluttuazioni valutarie e dai rischi di credito. Strumenti e soluzioni per la competitività globale Noi di Impresa.biz riteniamo che adottare strumenti come finanziamenti internazionali, derivati per la copertura del rischio di cambio, operazioni di factoring internazionale e leasing globale sia essenziale per migliorare la liquidità e la flessibilità finanziaria. Inoltre, le opportunità offerte da fondi europei e istituzioni multilaterali rappresentano un supporto prezioso per la crescita sostenibile. Gestire i rischi per cogliere le opportunità La finanza internazionale non è priva di rischi: volatilità dei mercati valutari, instabilità politica, rischi paese e cambiamenti normativi sono elementi da monitorare costantemente. Noi di Impresa.biz crediamo che un approccio proattivo alla gestione del rischio, combinato con una visione strategica, consenta di trasformare queste sfide in vantaggi competitivi. Il ruolo del management finanziario Per noi, il management finanziario internazionale deve essere un partner attivo nella definizione della strategia aziendale, capace di integrare analisi finanziarie con scenari di mercato e tendenze globali. Solo così l’impresa può essere pronta a cogliere nuove opportunità e reagire rapidamente ai cambiamenti. La finanza internazionale al servizio della crescita Noi di Impresa.biz siamo convinti che la finanza internazionale sia molto più di un semplice supporto operativo: è un vero e proprio motore di competitività e innovazione. Investire nella conoscenza, nelle competenze e negli strumenti finanziari globali è una scelta vincente per ogni impresa che vuole affermarsi nel mondo. #ImpresaBiz #FinanzaInternazionale #CompetitivitàAziendale #GestioneRischi #FinanziamentiInternazionali #Derivati #FactoringGlobale #CrescitaSostenibile #BusinessGlobale #StrategiaFinanziaria
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  • Accesso al Credito per l’Estero: Strumenti e Soluzioni per le Imprese

    Noi di Impresa.biz sappiamo quanto l’accesso al credito rappresenti una delle leve fondamentali per sostenere l’espansione internazionale delle imprese italiane. Affrontare mercati esteri richiede infatti risorse finanziarie adeguate, flessibilità e strumenti mirati che sappiano accompagnare ogni fase del percorso.

    Strumenti finanziari per finanziare l’export e l’internazionalizzazione
    Quando parliamo di accesso al credito per l’estero, ci riferiamo a una gamma di soluzioni diversificate:
    -Finanziamenti agevolati: messi a disposizione da enti pubblici e istituzioni europee, spesso a condizioni favorevoli per PMI e startup.
    -Linee di credito dedicate all’export: offerte da banche e istituti finanziari, studiate per coprire fabbisogni specifici come l’acquisto di materie prime o il supporto alle attività commerciali.
    -Garanzie e assicurazioni del credito all’export: strumenti che riducono il rischio per le banche, facilitando l’accesso al credito.
    -Factoring internazionale: utile per migliorare la liquidità attraverso l’anticipo dei crediti verso clienti esteri.
    -Leasing e finanziamenti per investimenti produttivi: per supportare l’acquisto di macchinari e infrastrutture funzionali all’espansione.

    Come orientarsi nella scelta delle soluzioni
    Noi di Impresa.biz raccomandiamo sempre un’analisi approfondita del fabbisogno finanziario, valutando tempi, costi e condizioni offerte da ogni strumento. È fondamentale conoscere i requisiti di accesso e pianificare con attenzione la gestione del debito, per evitare squilibri finanziari.

    Inoltre, la consulenza specializzata può fare la differenza nel capire quali soluzioni si adattano meglio al modello di business e al mercato di riferimento.

    Il ruolo delle istituzioni e delle reti di supporto
    Molto spesso, le imprese possono avvalersi del supporto di enti come le Camere di Commercio, SACE, SIMEST e altre agenzie nazionali ed europee, che forniscono assistenza tecnica e finanziaria. Noi di Impresa.biz incoraggiamo le imprese a sfruttare queste opportunità, che rappresentano un importante vantaggio competitivo.

    Consigli pratici per accedere con successo al credito estero
    Per noi, alcune buone pratiche sono imprescindibili:
    -Preparare una documentazione finanziaria e commerciale chiara e aggiornata;
    -Mantenere rapporti trasparenti e regolari con gli istituti finanziari;
    -Valutare strumenti di copertura del rischio, come assicurazioni e garanzie;
    -Integrare il credito in una strategia più ampia di internazionalizzazione.

    Accompagnare le imprese verso nuovi orizzonti finanziari
    L’accesso al credito per l’estero è un passaggio cruciale per trasformare le ambizioni di crescita in risultati concreti. Noi di Impresa.biz siamo al fianco delle imprese italiane per fornire informazioni, strumenti e supporto concreto, affinché ogni impresa possa affrontare con fiducia e competenza le sfide dei mercati internazionali.

    #ImpresaBiz #AccessoAlCredito #CreditoAllExport #Internazionalizzazione #FinanziamentiPMI #Garanzie #FactoringInternazionale #Export #SupportoImprese #EspansioneGlobale #SACE #SIMEST
    Accesso al Credito per l’Estero: Strumenti e Soluzioni per le Imprese Noi di Impresa.biz sappiamo quanto l’accesso al credito rappresenti una delle leve fondamentali per sostenere l’espansione internazionale delle imprese italiane. Affrontare mercati esteri richiede infatti risorse finanziarie adeguate, flessibilità e strumenti mirati che sappiano accompagnare ogni fase del percorso. Strumenti finanziari per finanziare l’export e l’internazionalizzazione Quando parliamo di accesso al credito per l’estero, ci riferiamo a una gamma di soluzioni diversificate: -Finanziamenti agevolati: messi a disposizione da enti pubblici e istituzioni europee, spesso a condizioni favorevoli per PMI e startup. -Linee di credito dedicate all’export: offerte da banche e istituti finanziari, studiate per coprire fabbisogni specifici come l’acquisto di materie prime o il supporto alle attività commerciali. -Garanzie e assicurazioni del credito all’export: strumenti che riducono il rischio per le banche, facilitando l’accesso al credito. -Factoring internazionale: utile per migliorare la liquidità attraverso l’anticipo dei crediti verso clienti esteri. -Leasing e finanziamenti per investimenti produttivi: per supportare l’acquisto di macchinari e infrastrutture funzionali all’espansione. Come orientarsi nella scelta delle soluzioni Noi di Impresa.biz raccomandiamo sempre un’analisi approfondita del fabbisogno finanziario, valutando tempi, costi e condizioni offerte da ogni strumento. È fondamentale conoscere i requisiti di accesso e pianificare con attenzione la gestione del debito, per evitare squilibri finanziari. Inoltre, la consulenza specializzata può fare la differenza nel capire quali soluzioni si adattano meglio al modello di business e al mercato di riferimento. Il ruolo delle istituzioni e delle reti di supporto Molto spesso, le imprese possono avvalersi del supporto di enti come le Camere di Commercio, SACE, SIMEST e altre agenzie nazionali ed europee, che forniscono assistenza tecnica e finanziaria. Noi di Impresa.biz incoraggiamo le imprese a sfruttare queste opportunità, che rappresentano un importante vantaggio competitivo. Consigli pratici per accedere con successo al credito estero Per noi, alcune buone pratiche sono imprescindibili: -Preparare una documentazione finanziaria e commerciale chiara e aggiornata; -Mantenere rapporti trasparenti e regolari con gli istituti finanziari; -Valutare strumenti di copertura del rischio, come assicurazioni e garanzie; -Integrare il credito in una strategia più ampia di internazionalizzazione. Accompagnare le imprese verso nuovi orizzonti finanziari L’accesso al credito per l’estero è un passaggio cruciale per trasformare le ambizioni di crescita in risultati concreti. Noi di Impresa.biz siamo al fianco delle imprese italiane per fornire informazioni, strumenti e supporto concreto, affinché ogni impresa possa affrontare con fiducia e competenza le sfide dei mercati internazionali. #ImpresaBiz #AccessoAlCredito #CreditoAllExport #Internazionalizzazione #FinanziamentiPMI #Garanzie #FactoringInternazionale #Export #SupportoImprese #EspansioneGlobale #SACE #SIMEST
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  • Finanza per la crescita: strumenti per scalare la tua impresa

    Noi di Impresa.biz crediamo che la crescita non sia mai un processo casuale. Per scalare un'impresa in modo efficace, servono visione strategica, organizzazione… e soprattutto strumenti finanziari adeguati. Troppo spesso, invece, le aziende italiane si fermano per mancanza di risorse o per timore di fare il passo più lungo della gamba.
    Ma la buona notizia è che oggi esistono diverse soluzioni di finanza per la crescita pensate proprio per sostenere le imprese nei momenti chiave del loro sviluppo.

    Perché la finanza è un acceleratore di crescita?
    Crescere vuol dire investire: in persone, tecnologie, nuovi mercati, produzione, marketing. Ma tutto questo ha un costo. L'autofinanziamento spesso non basta, e attingere a fonti esterne di capitale diventa essenziale per non rallentare.

    Noi imprenditori dobbiamo imparare a considerare la finanza non solo come copertura dei costi, ma come leva strategica per moltiplicare il valore dell’impresa.
    Gli strumenti che fanno davvero la differenza
    Ecco una panoramica degli strumenti più efficaci per finanziare la crescita della tua azienda:

    1. Private Equity e Venture Capital
    Ideali per startup e PMI innovative. Si tratta di investitori istituzionali che entrano nel capitale dell’impresa per sostenerne la crescita, portando anche competenze strategiche e relazioni.

    2. Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto
    Attraverso bandi regionali, nazionali ed europei (come PNRR, Horizon, Simest), è possibile ottenere risorse a condizioni estremamente vantaggiose. Spesso coprono una parte significativa degli investimenti in R&S, digitalizzazione, internazionalizzazione.

    3. Minibond
    Uno strumento ancora poco diffuso, ma molto potente. Consente di raccogliere capitale dai mercati finanziari, senza cedere quote societarie. È adatto a imprese solide con piani di espansione chiari.

    4. Crowdfunding equity
    Perfetto per imprese innovative e con forte impatto sociale o ambientale. Permette di raccogliere fondi da piccoli investitori privati in cambio di quote societarie.

    5. Factoring e invoice trading
    Strumenti utili per ottimizzare la gestione della liquidità. Trasformano i crediti commerciali in liquidità immediata, spesso senza dover attendere lunghi tempi di incasso.

    6. Leasing finanziario e operativo
    Soluzioni flessibili per investire in beni strumentali o immobiliari senza immobilizzare capitale. Un modo intelligente per accelerare la crescita con un impatto finanziario sostenibile.

    Il nostro consiglio
    Non esiste uno strumento giusto per tutti. La scelta va fatta in base al modello di business, alla fase di crescita e agli obiettivi strategici della tua impresa. Noi di Impresa.biz consigliamo sempre di:
    -Fare un’analisi accurata del fabbisogno finanziario
    -Lavorare con consulenti esperti nella finanza agevolata e alternativa
    -Integrare la finanza con una strategia di crescita chiara e misurabile

    La finanza per la crescita non è più un’opzione riservata alle grandi aziende. È una leva strategica accessibile anche alle PMI, se usata con visione e competenza.

    Saperla usare può essere il punto di svolta tra restare piccoli o scalare sul serio.

    #FinanzaPerLaCrescita #Scalabilità #CrescitaAziendale #PMI #PrivateEquity #VentureCapital #FinanzaAlternativa #ImpresaBiz #StrumentiDiFinanza #BusinessGrowth

    Finanza per la crescita: strumenti per scalare la tua impresa Noi di Impresa.biz crediamo che la crescita non sia mai un processo casuale. Per scalare un'impresa in modo efficace, servono visione strategica, organizzazione… e soprattutto strumenti finanziari adeguati. Troppo spesso, invece, le aziende italiane si fermano per mancanza di risorse o per timore di fare il passo più lungo della gamba. Ma la buona notizia è che oggi esistono diverse soluzioni di finanza per la crescita pensate proprio per sostenere le imprese nei momenti chiave del loro sviluppo. Perché la finanza è un acceleratore di crescita? Crescere vuol dire investire: in persone, tecnologie, nuovi mercati, produzione, marketing. Ma tutto questo ha un costo. L'autofinanziamento spesso non basta, e attingere a fonti esterne di capitale diventa essenziale per non rallentare. Noi imprenditori dobbiamo imparare a considerare la finanza non solo come copertura dei costi, ma come leva strategica per moltiplicare il valore dell’impresa. Gli strumenti che fanno davvero la differenza Ecco una panoramica degli strumenti più efficaci per finanziare la crescita della tua azienda: 1. Private Equity e Venture Capital Ideali per startup e PMI innovative. Si tratta di investitori istituzionali che entrano nel capitale dell’impresa per sostenerne la crescita, portando anche competenze strategiche e relazioni. 2. Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto Attraverso bandi regionali, nazionali ed europei (come PNRR, Horizon, Simest), è possibile ottenere risorse a condizioni estremamente vantaggiose. Spesso coprono una parte significativa degli investimenti in R&S, digitalizzazione, internazionalizzazione. 3. Minibond Uno strumento ancora poco diffuso, ma molto potente. Consente di raccogliere capitale dai mercati finanziari, senza cedere quote societarie. È adatto a imprese solide con piani di espansione chiari. 4. Crowdfunding equity Perfetto per imprese innovative e con forte impatto sociale o ambientale. Permette di raccogliere fondi da piccoli investitori privati in cambio di quote societarie. 5. Factoring e invoice trading Strumenti utili per ottimizzare la gestione della liquidità. Trasformano i crediti commerciali in liquidità immediata, spesso senza dover attendere lunghi tempi di incasso. 6. Leasing finanziario e operativo Soluzioni flessibili per investire in beni strumentali o immobiliari senza immobilizzare capitale. Un modo intelligente per accelerare la crescita con un impatto finanziario sostenibile. Il nostro consiglio Non esiste uno strumento giusto per tutti. La scelta va fatta in base al modello di business, alla fase di crescita e agli obiettivi strategici della tua impresa. Noi di Impresa.biz consigliamo sempre di: -Fare un’analisi accurata del fabbisogno finanziario -Lavorare con consulenti esperti nella finanza agevolata e alternativa -Integrare la finanza con una strategia di crescita chiara e misurabile La finanza per la crescita non è più un’opzione riservata alle grandi aziende. È una leva strategica accessibile anche alle PMI, se usata con visione e competenza. Saperla usare può essere il punto di svolta tra restare piccoli o scalare sul serio. #FinanzaPerLaCrescita #Scalabilità #CrescitaAziendale #PMI #PrivateEquity #VentureCapital #FinanzaAlternativa #ImpresaBiz #StrumentiDiFinanza #BusinessGrowth
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  • Fondo di Garanzia PMI: cos’è, come funziona e come richiederlo

    Noi di Impresa.biz conosciamo bene le difficoltà che molte piccole e medie imprese affrontano quando cercano di ottenere un finanziamento. Spesso, anche con progetti solidi e prospettive di crescita, l’accesso al credito può diventare un ostacolo. Per fortuna, esiste uno strumento pensato proprio per facilitare l’ottenimento di prestiti: il Fondo di Garanzia per le PMI.

    Cos’è il Fondo di Garanzia?
    Il Fondo di Garanzia è un’iniziativa pubblica, gestita da MCC – Mediocredito Centrale per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. È nato per favorire l’accesso al credito delle PMI e dei professionisti, offrendo una garanzia pubblica su una parte consistente dei finanziamenti concessi dalle banche.

    In pratica, lo Stato si fa garante per una quota del prestito, riducendo il rischio per la banca e aumentando le possibilità che l’impresa ottenga il finanziamento.

    Come funziona?
    Il meccanismo è semplice ma efficace:
    -La tua impresa richiede un finanziamento a una banca o un intermediario finanziario.
    -La banca valuta la richiesta e, se positiva, richiede al Fondo di Garanzia di coprire parte del rischio.
    -Il Fondo interviene, offrendo una garanzia che può coprire fino all’80% dell’importo del finanziamento.
    La garanzia è a titolo gratuito per la maggior parte delle PMI, e non richiede ipoteche né fideiussioni personali.

    Chi può accedere?
    Possono richiedere l’accesso al Fondo:
    -Micro, piccole e medie imprese (secondo la definizione europea)
    -Professionisti con partita IVA
    -Startup e imprese innovative
    -Cooperative e consorzi
    Inoltre, possono essere ammessi sia finanziamenti per investimenti che per liquidità, ristrutturazione del debito, leasing, factoring e molto altro.

    Come si richiede?
    La richiesta non viene presentata direttamente al Fondo da parte dell’impresa, ma tramite la banca o l’intermediario finanziario scelto.

    Ecco i passaggi chiave:
    -Prepara un business plan solido e tutta la documentazione necessaria per la richiesta di finanziamento.
    -Rivolgiti alla tua banca di fiducia e specifica che vuoi accedere al Fondo di Garanzia PMI.
    -La banca si occupa dell’istruttoria e dell’inoltro della richiesta al Fondo.
    In caso di approvazione, il prestito viene erogato con la garanzia pubblica allegata.

    Perché è importante?
    Il Fondo di Garanzia è un alleato prezioso per noi imprenditori. In un contesto in cui il credito bancario è ancora troppo spesso limitato dalle logiche di rischio, avere lo Stato al nostro fianco come garante può fare la differenza tra crescita e stagnazione.

    Da Impresa.biz lo consideriamo uno degli strumenti chiave per supportare l’imprenditorialità italiana. Non solo aiuta le imprese a ottenere finanziamenti, ma spesso consente condizioni più vantaggiose, tempi più rapidi e minori richieste di garanzie personali.

    #FondoDiGaranziaPMI #AccessoAlCredito #PMIItalia #FinanziamentiAgevolati #GaranziaStato #ImpresaBiz #SostegnoAlleImprese #FinanzaAgevolata
    Fondo di Garanzia PMI: cos’è, come funziona e come richiederlo Noi di Impresa.biz conosciamo bene le difficoltà che molte piccole e medie imprese affrontano quando cercano di ottenere un finanziamento. Spesso, anche con progetti solidi e prospettive di crescita, l’accesso al credito può diventare un ostacolo. Per fortuna, esiste uno strumento pensato proprio per facilitare l’ottenimento di prestiti: il Fondo di Garanzia per le PMI. Cos’è il Fondo di Garanzia? Il Fondo di Garanzia è un’iniziativa pubblica, gestita da MCC – Mediocredito Centrale per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. È nato per favorire l’accesso al credito delle PMI e dei professionisti, offrendo una garanzia pubblica su una parte consistente dei finanziamenti concessi dalle banche. In pratica, lo Stato si fa garante per una quota del prestito, riducendo il rischio per la banca e aumentando le possibilità che l’impresa ottenga il finanziamento. Come funziona? Il meccanismo è semplice ma efficace: -La tua impresa richiede un finanziamento a una banca o un intermediario finanziario. -La banca valuta la richiesta e, se positiva, richiede al Fondo di Garanzia di coprire parte del rischio. -Il Fondo interviene, offrendo una garanzia che può coprire fino all’80% dell’importo del finanziamento. La garanzia è a titolo gratuito per la maggior parte delle PMI, e non richiede ipoteche né fideiussioni personali. Chi può accedere? Possono richiedere l’accesso al Fondo: -Micro, piccole e medie imprese (secondo la definizione europea) -Professionisti con partita IVA -Startup e imprese innovative -Cooperative e consorzi Inoltre, possono essere ammessi sia finanziamenti per investimenti che per liquidità, ristrutturazione del debito, leasing, factoring e molto altro. Come si richiede? La richiesta non viene presentata direttamente al Fondo da parte dell’impresa, ma tramite la banca o l’intermediario finanziario scelto. Ecco i passaggi chiave: -Prepara un business plan solido e tutta la documentazione necessaria per la richiesta di finanziamento. -Rivolgiti alla tua banca di fiducia e specifica che vuoi accedere al Fondo di Garanzia PMI. -La banca si occupa dell’istruttoria e dell’inoltro della richiesta al Fondo. In caso di approvazione, il prestito viene erogato con la garanzia pubblica allegata. Perché è importante? Il Fondo di Garanzia è un alleato prezioso per noi imprenditori. In un contesto in cui il credito bancario è ancora troppo spesso limitato dalle logiche di rischio, avere lo Stato al nostro fianco come garante può fare la differenza tra crescita e stagnazione. Da Impresa.biz lo consideriamo uno degli strumenti chiave per supportare l’imprenditorialità italiana. Non solo aiuta le imprese a ottenere finanziamenti, ma spesso consente condizioni più vantaggiose, tempi più rapidi e minori richieste di garanzie personali. #FondoDiGaranziaPMI #AccessoAlCredito #PMIItalia #FinanziamentiAgevolati #GaranziaStato #ImpresaBiz #SostegnoAlleImprese #FinanzaAgevolata
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  • L’impatto dei tassi di interesse sul debito aziendale: cosa aspettarsi nel 2025

    Nel team di impresa.biz seguiamo con attenzione l’andamento dei tassi di interesse, perché sappiamo quanto questi influenzino direttamente la gestione finanziaria delle imprese, soprattutto quelle con un debito significativo.

    Con il 2025 alle porte, è fondamentale capire quali scenari aspettarsi e come prepararsi per gestire al meglio l’impatto sul costo del debito.

    Perché i tassi di interesse sono così importanti?
    I tassi di interesse rappresentano il costo del denaro preso in prestito. Quando salgono, aumentano gli oneri finanziari legati a mutui, prestiti e linee di credito, riducendo la liquidità disponibile per investimenti e operazioni quotidiane.

    Noi di impresa.biz sappiamo che un aumento dei tassi può:
    -Aumentare le rate di rimborso
    -Ridurre la capacità di accesso al credito
    -Peggiorare la redditività netta
    -Mettere a rischio la sostenibilità del debito

    Cosa aspettarsi nel 2025?
    Secondo le previsioni economiche più aggiornate:

    -I tassi di interesse continueranno a mantenersi su livelli relativamente alti rispetto agli anni passati, anche se con possibili oscillazioni legate all’inflazione e alle politiche monetarie.
    -I tassi variabili potrebbero diventare più costosi rispetto ai fissi, facendo aumentare l’incertezza nella gestione del debito.
    -Le banche potrebbero essere più selettive nell’erogazione del credito, favorendo imprese con bilanci solidi e piani di sviluppo chiari.

    Come prepararci nel 2025?
    Noi di impresa.biz suggeriamo alcune strategie concrete per affrontare al meglio questa fase:
    -Rinegoziare il debito
    Valutare con le banche la possibilità di allungare le scadenze o passare da tassi variabili a tassi fissi per ridurre il rischio.
    -Pianificare la liquidità con attenzione
    Monitorare costantemente i flussi di cassa e prevedere scenari di stress test per anticipare eventuali difficoltà.
    -Ridurre l’indebitamento non strategico
    Vendere asset non essenziali o cercare partnership per alleggerire la posizione finanziaria.
    -Investire in efficienza operativa
    Migliorare processi e controllo di gestione per aumentare margini e generare cassa.
    -Diversificare le fonti di finanziamento
    Valutare forme alternative di finanziamento come minibond, leasing o finanza agevolata.

    Il nostro supporto in impresa.biz
    Per noi è fondamentale affiancare le imprese nella:

    -Analisi dell’esposizione finanziaria
    -Definizione di piani di ristrutturazione del debito
    -Supporto nella negoziazione bancaria
    -Monitoraggio e revisione periodica della strategia finanziaria

    In un contesto di tassi in aumento, anticipare i rischi e pianificare con cura diventa indispensabile per mantenere la solidità aziendale. Noi di impresa.biz siamo al fianco delle imprese per affrontare insieme le sfide finanziarie del 2025.

    Se vuoi approfondire come prepararti al meglio, contattaci: valutiamo insieme la situazione della tua impresa e definiamo la strategia più efficace.

    #TassiDiInteresse #DebitoAziendale #ImpresaBiz #FinanzaAziendale #GestioneDebiti #CrisiFinanziaria #PMI #RischioFinanziario #Economia2025
    L’impatto dei tassi di interesse sul debito aziendale: cosa aspettarsi nel 2025 Nel team di impresa.biz seguiamo con attenzione l’andamento dei tassi di interesse, perché sappiamo quanto questi influenzino direttamente la gestione finanziaria delle imprese, soprattutto quelle con un debito significativo. Con il 2025 alle porte, è fondamentale capire quali scenari aspettarsi e come prepararsi per gestire al meglio l’impatto sul costo del debito. Perché i tassi di interesse sono così importanti? I tassi di interesse rappresentano il costo del denaro preso in prestito. Quando salgono, aumentano gli oneri finanziari legati a mutui, prestiti e linee di credito, riducendo la liquidità disponibile per investimenti e operazioni quotidiane. Noi di impresa.biz sappiamo che un aumento dei tassi può: -Aumentare le rate di rimborso -Ridurre la capacità di accesso al credito -Peggiorare la redditività netta -Mettere a rischio la sostenibilità del debito Cosa aspettarsi nel 2025? Secondo le previsioni economiche più aggiornate: -I tassi di interesse continueranno a mantenersi su livelli relativamente alti rispetto agli anni passati, anche se con possibili oscillazioni legate all’inflazione e alle politiche monetarie. -I tassi variabili potrebbero diventare più costosi rispetto ai fissi, facendo aumentare l’incertezza nella gestione del debito. -Le banche potrebbero essere più selettive nell’erogazione del credito, favorendo imprese con bilanci solidi e piani di sviluppo chiari. Come prepararci nel 2025? Noi di impresa.biz suggeriamo alcune strategie concrete per affrontare al meglio questa fase: -Rinegoziare il debito Valutare con le banche la possibilità di allungare le scadenze o passare da tassi variabili a tassi fissi per ridurre il rischio. -Pianificare la liquidità con attenzione Monitorare costantemente i flussi di cassa e prevedere scenari di stress test per anticipare eventuali difficoltà. -Ridurre l’indebitamento non strategico Vendere asset non essenziali o cercare partnership per alleggerire la posizione finanziaria. -Investire in efficienza operativa Migliorare processi e controllo di gestione per aumentare margini e generare cassa. -Diversificare le fonti di finanziamento Valutare forme alternative di finanziamento come minibond, leasing o finanza agevolata. Il nostro supporto in impresa.biz Per noi è fondamentale affiancare le imprese nella: -Analisi dell’esposizione finanziaria -Definizione di piani di ristrutturazione del debito -Supporto nella negoziazione bancaria -Monitoraggio e revisione periodica della strategia finanziaria In un contesto di tassi in aumento, anticipare i rischi e pianificare con cura diventa indispensabile per mantenere la solidità aziendale. Noi di impresa.biz siamo al fianco delle imprese per affrontare insieme le sfide finanziarie del 2025. Se vuoi approfondire come prepararti al meglio, contattaci: valutiamo insieme la situazione della tua impresa e definiamo la strategia più efficace. #TassiDiInteresse #DebitoAziendale #ImpresaBiz #FinanzaAziendale #GestioneDebiti #CrisiFinanziaria #PMI #RischioFinanziario #Economia2025
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