• Velocità di caricamento: perché ogni secondo ti fa perdere clienti

    Nel mio lavoro con l’e-commerce ho imparato che ci sono aspetti tecnici che, se trascurati, incidono direttamente sul fatturato. Uno dei più sottovalutati? La velocità di caricamento del sito.

    All’inizio non ci davo troppo peso: avevo un bel design, buoni prodotti, campagne attive. Poi, guardando i dati, ho iniziato a notare qualcosa di preoccupante: un tasso di abbandono elevato già nei primi secondi di navigazione. Dopo qualche analisi, ho capito: il mio sito era lento. E quella lentezza mi stava facendo perdere clienti e vendite.

    Perché ogni secondo conta
    Secondo diversi studi (e l’ho visto anche sulla mia pelle), ogni secondo in più di attesa può ridurre la conversione del sito fino al 20%. I clienti online sono impazienti. Se la pagina non si carica subito, se il carrello impiega troppo ad aprirsi o se le immagini sono pesanti, cliccano “indietro” e vanno dal concorrente.

    Come ho migliorato la velocità del mio e-commerce
    Ho ottimizzato le immagini
    Le immagini ad alta risoluzione rallentano molto il sito. Ho iniziato a usare formati più leggeri come WebP e strumenti di compressione automatica, senza perdere qualità visiva.
    Ho scelto un hosting performante
    Un sito veloce parte da un server veloce. Ho migrato verso un hosting ottimizzato per e-commerce, con CDN integrato e risorse scalabili.
    Ho ridotto i plugin superflui
    Ogni plugin caricato è un pezzo di codice in più. Ho fatto pulizia, mantenendo solo quelli essenziali per funzionalità reali, e ho minificato HTML, CSS e JavaScript.
    Ho fatto test regolari
    Utilizzo strumenti come Google PageSpeed Insights, GTmetrix e Lighthouse per monitorare le performance e intervenire in modo mirato. Lo faccio almeno una volta al mese.

    I benefici che ho visto subito
    Riduzione del bounce rate: più utenti restano sul sito
    Aumento del tasso di conversione: meno frizioni = più vendite
    Migliore posizionamento SEO: Google premia i siti veloci
    Esperienza utente più fluida: soprattutto da mobile, dove ogni secondo pesa doppio

    Oggi considero la velocità di caricamento un asset strategico, al pari del prezzo o della qualità del prodotto. È una componente invisibile ma decisiva dell’esperienza d’acquisto. Se il tuo sito è lento, stai perdendo clienti prima ancora che vedano cosa vendi.

    #Ecommerce #VelocitàSito #PerformanceWeb #UserExperience #ConversionRate #PageSpeed #ImpresaBiz #VenditeOnline #UXDesign
    Velocità di caricamento: perché ogni secondo ti fa perdere clienti Nel mio lavoro con l’e-commerce ho imparato che ci sono aspetti tecnici che, se trascurati, incidono direttamente sul fatturato. Uno dei più sottovalutati? La velocità di caricamento del sito. All’inizio non ci davo troppo peso: avevo un bel design, buoni prodotti, campagne attive. Poi, guardando i dati, ho iniziato a notare qualcosa di preoccupante: un tasso di abbandono elevato già nei primi secondi di navigazione. Dopo qualche analisi, ho capito: il mio sito era lento. E quella lentezza mi stava facendo perdere clienti e vendite. Perché ogni secondo conta Secondo diversi studi (e l’ho visto anche sulla mia pelle), ogni secondo in più di attesa può ridurre la conversione del sito fino al 20%. I clienti online sono impazienti. Se la pagina non si carica subito, se il carrello impiega troppo ad aprirsi o se le immagini sono pesanti, cliccano “indietro” e vanno dal concorrente. Come ho migliorato la velocità del mio e-commerce 🔹 Ho ottimizzato le immagini Le immagini ad alta risoluzione rallentano molto il sito. Ho iniziato a usare formati più leggeri come WebP e strumenti di compressione automatica, senza perdere qualità visiva. 🔹 Ho scelto un hosting performante Un sito veloce parte da un server veloce. Ho migrato verso un hosting ottimizzato per e-commerce, con CDN integrato e risorse scalabili. 🔹 Ho ridotto i plugin superflui Ogni plugin caricato è un pezzo di codice in più. Ho fatto pulizia, mantenendo solo quelli essenziali per funzionalità reali, e ho minificato HTML, CSS e JavaScript. 🔹 Ho fatto test regolari Utilizzo strumenti come Google PageSpeed Insights, GTmetrix e Lighthouse per monitorare le performance e intervenire in modo mirato. Lo faccio almeno una volta al mese. I benefici che ho visto subito ✅ Riduzione del bounce rate: più utenti restano sul sito ✅ Aumento del tasso di conversione: meno frizioni = più vendite ✅ Migliore posizionamento SEO: Google premia i siti veloci ✅ Esperienza utente più fluida: soprattutto da mobile, dove ogni secondo pesa doppio Oggi considero la velocità di caricamento un asset strategico, al pari del prezzo o della qualità del prodotto. È una componente invisibile ma decisiva dell’esperienza d’acquisto. Se il tuo sito è lento, stai perdendo clienti prima ancora che vedano cosa vendi. #Ecommerce #VelocitàSito #PerformanceWeb #UserExperience #ConversionRate #PageSpeed #ImpresaBiz #VenditeOnline #UXDesign
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  • Snapchat, TikTok e il futuro del social commerce: dove investire oggi

    Come operatore e-commerce, seguo costantemente l’evoluzione delle piattaforme social per capire dove conviene investire tempo e risorse.
    Nel 2025, Snapchat e TikTok sono diventati protagonisti indiscussi del social commerce, offrendo opportunità uniche per raggiungere nuovi clienti e aumentare le vendite. Ti racconto la mia esperienza e perché credo che siano canali imprescindibili per il futuro.

    1. TikTok: il potere virale e la scoperta spontanea
    TikTok ha rivoluzionato il modo di fare marketing grazie a contenuti brevi, creativi e altamente condivisibili.
    Ho sfruttato le sue potenzialità per lanciare campagne virali, testare nuovi prodotti e generare traffico qualificato verso il mio store, con un ottimo ritorno sull’investimento.

    2. Snapchat: audience giovane e funzionalità immersive
    Snapchat si distingue per la sua base di utenti giovani e per funzionalità come AR (realtà aumentata) e lenti interattive.
    Ho investito in campagne che sfruttano queste caratteristiche per creare esperienze di brand coinvolgenti, aumentando engagement e conversioni tra i target più difficili da raggiungere.

    3. Social commerce integrato e checkout rapido
    Entrambe le piattaforme offrono ora funzionalità di acquisto diretto, eliminando attriti nel percorso cliente.
    Integrare il mio catalogo prodotti e utilizzare le opzioni di checkout in-app ha ridotto il tasso di abbandono e facilitato vendite più rapide.

    4. Collaborazioni con creator e micro-influencer
    Ho stretto partnership con creator attivi su TikTok e Snapchat per contenuti autentici e sponsorizzati.
    Questo approccio ha ampliato la visibilità e creato fiducia, elementi fondamentali per convertire l’audience in clienti reali.

    5. Analisi dati e ottimizzazione continua
    Grazie agli analytics integrati, monitoro costantemente performance, engagement e vendite generate.
    Così posso aggiustare in tempo reale budget, creatività e target per massimizzare i risultati.

    TikTok e Snapchat rappresentano oggi due fronti strategici per il social commerce, soprattutto per brand e-commerce che vogliono crescere intercettando un pubblico giovane e dinamico.
    Investire in queste piattaforme con una strategia mirata e contenuti autentici ha trasformato il mio business, e credo possano fare lo stesso per te.

    Se vuoi capire come muoverti su TikTok e Snapchat e costruire campagne social efficaci, sono qui per aiutarti.

    #socialcommerce #TikTokMarketing #SnapchatAds #ecommerce2025 #influencermarketing #impresadigitale #impresabiz

    Snapchat, TikTok e il futuro del social commerce: dove investire oggi Come operatore e-commerce, seguo costantemente l’evoluzione delle piattaforme social per capire dove conviene investire tempo e risorse. Nel 2025, Snapchat e TikTok sono diventati protagonisti indiscussi del social commerce, offrendo opportunità uniche per raggiungere nuovi clienti e aumentare le vendite. Ti racconto la mia esperienza e perché credo che siano canali imprescindibili per il futuro. 1. TikTok: il potere virale e la scoperta spontanea TikTok ha rivoluzionato il modo di fare marketing grazie a contenuti brevi, creativi e altamente condivisibili. Ho sfruttato le sue potenzialità per lanciare campagne virali, testare nuovi prodotti e generare traffico qualificato verso il mio store, con un ottimo ritorno sull’investimento. 2. Snapchat: audience giovane e funzionalità immersive Snapchat si distingue per la sua base di utenti giovani e per funzionalità come AR (realtà aumentata) e lenti interattive. Ho investito in campagne che sfruttano queste caratteristiche per creare esperienze di brand coinvolgenti, aumentando engagement e conversioni tra i target più difficili da raggiungere. 3. Social commerce integrato e checkout rapido Entrambe le piattaforme offrono ora funzionalità di acquisto diretto, eliminando attriti nel percorso cliente. Integrare il mio catalogo prodotti e utilizzare le opzioni di checkout in-app ha ridotto il tasso di abbandono e facilitato vendite più rapide. 4. Collaborazioni con creator e micro-influencer Ho stretto partnership con creator attivi su TikTok e Snapchat per contenuti autentici e sponsorizzati. Questo approccio ha ampliato la visibilità e creato fiducia, elementi fondamentali per convertire l’audience in clienti reali. 5. Analisi dati e ottimizzazione continua Grazie agli analytics integrati, monitoro costantemente performance, engagement e vendite generate. Così posso aggiustare in tempo reale budget, creatività e target per massimizzare i risultati. TikTok e Snapchat rappresentano oggi due fronti strategici per il social commerce, soprattutto per brand e-commerce che vogliono crescere intercettando un pubblico giovane e dinamico. Investire in queste piattaforme con una strategia mirata e contenuti autentici ha trasformato il mio business, e credo possano fare lo stesso per te. Se vuoi capire come muoverti su TikTok e Snapchat e costruire campagne social efficaci, sono qui per aiutarti. #socialcommerce #TikTokMarketing #SnapchatAds #ecommerce2025 #influencermarketing #impresadigitale #impresabiz
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  • Il ruolo delle community online nella crescita di un e-commerce

    Nel mio percorso da operatore e-commerce, ho capito che il successo non dipende solo dal prodotto o dalle campagne pubblicitarie, ma soprattutto dalla capacità di costruire una community attiva e fedele intorno al brand.
    Le community online sono diventate un pilastro strategico per far crescere il mio business, aumentare la brand awareness e migliorare l’esperienza cliente.

    Ecco come ho sfruttato il potere delle community per scalare il mio e-commerce.

    1. Costruire un legame autentico con i clienti
    Una community online permette di creare relazioni vere, basate sulla condivisione di valori, interessi e feedback.
    Attraverso gruppi Facebook, forum e chat dedicate, ho dato voce ai miei clienti, ascoltando bisogni e suggerimenti che hanno influenzato lo sviluppo dei prodotti.

    2. Incrementare la fidelizzazione e il passaparola
    Gli utenti che si sentono parte di una community sono più propensi a tornare e a raccomandare il brand ad altri.
    Ho notato un aumento significativo del tasso di riacquisto e delle recensioni positive proprio grazie a questa dinamica di appartenenza.

    3. Contenuti generati dagli utenti (UGC)
    Ho incentivato i clienti a condividere foto, recensioni e storie con i miei prodotti, trasformando questi contenuti in uno strumento di marketing autentico e potente.
    Il contenuto generato dalla community aumenta la fiducia di nuovi potenziali acquirenti.

    4. Supporto e assistenza peer-to-peer
    Nelle community i membri si aiutano a vicenda, riducendo la pressione sul customer care e accelerando la risoluzione dei problemi.
    Questo crea un’esperienza d’acquisto più soddisfacente e meno formale.

    5. Testare idee e nuovi prodotti in anteprima
    Ho utilizzato le community per sondare opinioni su nuovi prodotti o funzionalità, ottenendo feedback immediati e utili per decisioni più informate.

    Le community online non sono più un’opzione, ma una vera e propria strategia per far crescere un e-commerce in modo sostenibile e umano.
    Investire tempo nella loro costruzione e cura ha trasformato il mio business, portando clienti più coinvolti e un brand più solido.

    Se vuoi scoprire come costruire e valorizzare una community attorno al tuo e-commerce, posso guidarti nel percorso.

    #communityonline #ecommercegrowth #marketingdigitale #usergeneratedcontent #customerengagement #impresadigitale #impresabiz
    Il ruolo delle community online nella crescita di un e-commerce Nel mio percorso da operatore e-commerce, ho capito che il successo non dipende solo dal prodotto o dalle campagne pubblicitarie, ma soprattutto dalla capacità di costruire una community attiva e fedele intorno al brand. Le community online sono diventate un pilastro strategico per far crescere il mio business, aumentare la brand awareness e migliorare l’esperienza cliente. Ecco come ho sfruttato il potere delle community per scalare il mio e-commerce. 1. Costruire un legame autentico con i clienti Una community online permette di creare relazioni vere, basate sulla condivisione di valori, interessi e feedback. Attraverso gruppi Facebook, forum e chat dedicate, ho dato voce ai miei clienti, ascoltando bisogni e suggerimenti che hanno influenzato lo sviluppo dei prodotti. 2. Incrementare la fidelizzazione e il passaparola Gli utenti che si sentono parte di una community sono più propensi a tornare e a raccomandare il brand ad altri. Ho notato un aumento significativo del tasso di riacquisto e delle recensioni positive proprio grazie a questa dinamica di appartenenza. 3. Contenuti generati dagli utenti (UGC) Ho incentivato i clienti a condividere foto, recensioni e storie con i miei prodotti, trasformando questi contenuti in uno strumento di marketing autentico e potente. Il contenuto generato dalla community aumenta la fiducia di nuovi potenziali acquirenti. 4. Supporto e assistenza peer-to-peer Nelle community i membri si aiutano a vicenda, riducendo la pressione sul customer care e accelerando la risoluzione dei problemi. Questo crea un’esperienza d’acquisto più soddisfacente e meno formale. 5. Testare idee e nuovi prodotti in anteprima Ho utilizzato le community per sondare opinioni su nuovi prodotti o funzionalità, ottenendo feedback immediati e utili per decisioni più informate. Le community online non sono più un’opzione, ma una vera e propria strategia per far crescere un e-commerce in modo sostenibile e umano. Investire tempo nella loro costruzione e cura ha trasformato il mio business, portando clienti più coinvolti e un brand più solido. Se vuoi scoprire come costruire e valorizzare una community attorno al tuo e-commerce, posso guidarti nel percorso. #communityonline #ecommercegrowth #marketingdigitale #usergeneratedcontent #customerengagement #impresadigitale #impresabiz
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  • Contabilità Smart: Software e Consigli per le PMI

    Noi di Impresa.biz siamo convinti che la contabilità non debba essere un ostacolo, ma un alleato prezioso per la crescita della tua impresa. Oggi, grazie ai software digitali, è possibile gestire la contabilità in modo smart, veloce e affidabile, anche senza essere esperti del settore.

    In questo articolo ti raccontiamo quali sono i migliori strumenti e qualche consiglio pratico per semplificare la gestione contabile della tua PMI.

    1. Scegliere il software giusto
    Sul mercato esistono molte soluzioni adatte a PMI, artigiani e professionisti, alcune anche gratuite o con costi contenuti. Tra i più diffusi segnaliamo:
    -Fatture in Cloud: intuitivo, ideale per emissione fatture elettroniche e gestione pagamenti
    -QuickBooks: completo, adatto a chi vuole integrare contabilità e gestione finanziaria
    -Zoho Books: flessibile e integrato con CRM e altre app di business
    -Debitoor: semplice, perfetto per freelance e piccole imprese
     Consiglio: valuta le funzionalità che ti servono davvero e verifica che il software si integri bene con i tuoi processi aziendali.

    2. Automatizzare le attività ripetitive
    Grazie ai software contabili puoi:
    -Generare automaticamente le fatture elettroniche
    -Tenere traccia dei pagamenti e dei solleciti
    -Gestire scadenze fiscali e scadenze IVA
    -Creare report e analisi in pochi click
    Questo ti permette di risparmiare tempo e ridurre gli errori.

    3. Tenere aggiornata la contabilità regolarmente
    Non aspettare la fine dell’anno o la scadenza fiscale: aggiornare la contabilità con frequenza regolare ti aiuta a monitorare la salute finanziaria della tua impresa e a prendere decisioni più consapevoli.

    4. Integrare la contabilità con la gestione delle vendite e degli acquisti
    Un sistema integrato ti consente di avere una visione completa, collegando ordini, fatture, magazzino e flussi di cassa, riducendo il rischio di errori e doppie registrazioni.

    5. Formarsi e affidarsi a esperti
    Anche con software semplici, una formazione di base è utile per sfruttare al massimo le potenzialità dello strumento. Inoltre, una collaborazione periodica con un commercialista o consulente di fiducia rimane importante per garantire conformità e ottimizzazione fiscale.

    La contabilità smart è alla portata di ogni PMI e può trasformarsi in uno strumento di controllo e crescita.
    Noi di Impresa.biz siamo qui per consigliarti i migliori software e supportarti nel percorso verso una gestione contabile efficiente e moderna.

    #ContabilitàSmart #ImpresaBiz #PMI #SoftwareContabile #FatturazioneElettronica #GestioneFinanziaria #DigitalTransformation #ConsigliPMI #BusinessGrowth #Automazione

    Contabilità Smart: Software e Consigli per le PMI Noi di Impresa.biz siamo convinti che la contabilità non debba essere un ostacolo, ma un alleato prezioso per la crescita della tua impresa. Oggi, grazie ai software digitali, è possibile gestire la contabilità in modo smart, veloce e affidabile, anche senza essere esperti del settore. In questo articolo ti raccontiamo quali sono i migliori strumenti e qualche consiglio pratico per semplificare la gestione contabile della tua PMI. 1. Scegliere il software giusto Sul mercato esistono molte soluzioni adatte a PMI, artigiani e professionisti, alcune anche gratuite o con costi contenuti. Tra i più diffusi segnaliamo: -Fatture in Cloud: intuitivo, ideale per emissione fatture elettroniche e gestione pagamenti -QuickBooks: completo, adatto a chi vuole integrare contabilità e gestione finanziaria -Zoho Books: flessibile e integrato con CRM e altre app di business -Debitoor: semplice, perfetto per freelance e piccole imprese ✅ Consiglio: valuta le funzionalità che ti servono davvero e verifica che il software si integri bene con i tuoi processi aziendali. 2. Automatizzare le attività ripetitive Grazie ai software contabili puoi: -Generare automaticamente le fatture elettroniche -Tenere traccia dei pagamenti e dei solleciti -Gestire scadenze fiscali e scadenze IVA -Creare report e analisi in pochi click Questo ti permette di risparmiare tempo e ridurre gli errori. 3. Tenere aggiornata la contabilità regolarmente Non aspettare la fine dell’anno o la scadenza fiscale: aggiornare la contabilità con frequenza regolare ti aiuta a monitorare la salute finanziaria della tua impresa e a prendere decisioni più consapevoli. 4. Integrare la contabilità con la gestione delle vendite e degli acquisti Un sistema integrato ti consente di avere una visione completa, collegando ordini, fatture, magazzino e flussi di cassa, riducendo il rischio di errori e doppie registrazioni. 5. Formarsi e affidarsi a esperti Anche con software semplici, una formazione di base è utile per sfruttare al massimo le potenzialità dello strumento. Inoltre, una collaborazione periodica con un commercialista o consulente di fiducia rimane importante per garantire conformità e ottimizzazione fiscale. La contabilità smart è alla portata di ogni PMI e può trasformarsi in uno strumento di controllo e crescita. Noi di Impresa.biz siamo qui per consigliarti i migliori software e supportarti nel percorso verso una gestione contabile efficiente e moderna. #ContabilitàSmart #ImpresaBiz #PMI #SoftwareContabile #FatturazioneElettronica #GestioneFinanziaria #DigitalTransformation #ConsigliPMI #BusinessGrowth #Automazione
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  • Strategie di upselling e cross-selling efficaci per e-commerce
    (Come aumentare il fatturato offrendo prodotti aggiuntivi o upgrade ai tuoi clienti)

    Ciao!
    Se vuoi far crescere il tuo e-commerce senza aumentare i visitatori, upselling e cross-selling sono due tecniche fondamentali.

    Ecco come implementarle al meglio.

    1. Differenza tra upselling e cross-selling
    -Upselling: consiste nel proporre al cliente un prodotto simile ma di fascia superiore o con più funzionalità rispetto a quello scelto.
    -Cross-selling: consiste nel suggerire prodotti complementari o accessori da acquistare insieme a quello principale.

    2. Quando e dove proporre upselling e cross-selling
    -Pagina prodotto: mostra alternative premium (upselling) o accessori correlati (cross-selling).
    -Carrello: suggerisci prodotti aggiuntivi basati sull’acquisto in corso.
    -Email post-acquisto: proponi upgrade o prodotti correlati per un secondo acquisto.

    3. Personalizza le offerte
    Usa i dati di comportamento e acquisto per mostrare proposte rilevanti, aumentando le probabilità di conversione.

    4. Comunica chiaramente il valore
    Spiega perché il prodotto più caro o l’accessorio aggiuntivo è utile o migliora l’esperienza del cliente.

    5. Non essere invadente
    Offri suggerimenti senza forzare: il cliente deve sentirsi libero di scegliere senza pressione.

    6. Monitora i risultati
    Analizza l’impatto delle strategie su tasso di conversione, valore medio dell’ordine e soddisfazione clienti.

    Upselling e cross-selling ben fatti sono strumenti potenti per far crescere il fatturato del tuo e-commerce e migliorare l’esperienza d’acquisto.

    Se vuoi, posso aiutarti a progettare campagne personalizzate per il tuo store online. Scrivimi!

    #Upselling #CrossSelling #Ecommerce #ImpresaBiz #VenditeOnline #MarketingDigitale
    Strategie di upselling e cross-selling efficaci per e-commerce (Come aumentare il fatturato offrendo prodotti aggiuntivi o upgrade ai tuoi clienti) Ciao! Se vuoi far crescere il tuo e-commerce senza aumentare i visitatori, upselling e cross-selling sono due tecniche fondamentali. Ecco come implementarle al meglio. 1. Differenza tra upselling e cross-selling -Upselling: consiste nel proporre al cliente un prodotto simile ma di fascia superiore o con più funzionalità rispetto a quello scelto. -Cross-selling: consiste nel suggerire prodotti complementari o accessori da acquistare insieme a quello principale. 2. Quando e dove proporre upselling e cross-selling -Pagina prodotto: mostra alternative premium (upselling) o accessori correlati (cross-selling). -Carrello: suggerisci prodotti aggiuntivi basati sull’acquisto in corso. -Email post-acquisto: proponi upgrade o prodotti correlati per un secondo acquisto. 3. Personalizza le offerte Usa i dati di comportamento e acquisto per mostrare proposte rilevanti, aumentando le probabilità di conversione. 4. Comunica chiaramente il valore Spiega perché il prodotto più caro o l’accessorio aggiuntivo è utile o migliora l’esperienza del cliente. 5. Non essere invadente Offri suggerimenti senza forzare: il cliente deve sentirsi libero di scegliere senza pressione. 6. Monitora i risultati Analizza l’impatto delle strategie su tasso di conversione, valore medio dell’ordine e soddisfazione clienti. Upselling e cross-selling ben fatti sono strumenti potenti per far crescere il fatturato del tuo e-commerce e migliorare l’esperienza d’acquisto. Se vuoi, posso aiutarti a progettare campagne personalizzate per il tuo store online. Scrivimi! #Upselling #CrossSelling #Ecommerce #ImpresaBiz #VenditeOnline #MarketingDigitale
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  • Come ottimizzare le pagine prodotto per aumentare il tasso di conversione
    (Consigli pratici per rendere le tue pagine irresistibili e vendere di più)

    Ciao!
    La pagina prodotto è il cuore del tuo e-commerce: è qui che il visitatore decide se comprare o abbandonare. Ottimizzarla significa migliorare l’esperienza, chiarire dubbi e guidare il cliente all’acquisto.

    Ecco come fare.

    1. Titolo chiaro e descrizione dettagliata
    Usa un titolo preciso e descrizioni esaustive che raccontino i benefici del prodotto, non solo le caratteristiche tecniche.

    2. Immagini di alta qualità e vari angoli
    Foto nitide, possibilmente con zoom e visualizzazioni da diverse prospettive, aiutano il cliente a conoscere bene il prodotto.

    3. Video dimostrativi o tutorial
    Se possibile, aggiungi video che mostrano il prodotto in uso o ne spiegano le funzionalità.

    4. Call to action (CTA) visibile e immediata
    Il pulsante “Acquista ora” o “Aggiungi al carrello” deve essere ben visibile e chiaro, senza distrazioni attorno.

    5. Mostra la disponibilità e i tempi di spedizione
    Indica se il prodotto è disponibile e quanto tempo impiegherà ad arrivare, per evitare dubbi e ansie.

    6. Inserisci recensioni e valutazioni
    Le opinioni dei clienti aumentano la fiducia e aiutano a superare le ultime resistenze all’acquisto.

    7. Offri garanzie e politiche di reso semplici
    Rassicura il cliente con garanzie chiare e una politica di reso facile da capire.

    8. Suggerisci prodotti correlati o accessori
    Proponi articoli complementari per aumentare il valore medio dell’ordine.

    Ottimizzare le pagine prodotto è uno degli investimenti più efficaci per aumentare le conversioni e far crescere il tuo e-commerce.

    Se vuoi, posso aiutarti a migliorare le tue pagine prodotto con un’analisi personalizzata. Scrivimi!

    #ConversionRate #Ecommerce #PagineProdotto #VenditeOnline #ImpresaBiz #MarketingDigitale

    Come ottimizzare le pagine prodotto per aumentare il tasso di conversione (Consigli pratici per rendere le tue pagine irresistibili e vendere di più) Ciao! La pagina prodotto è il cuore del tuo e-commerce: è qui che il visitatore decide se comprare o abbandonare. Ottimizzarla significa migliorare l’esperienza, chiarire dubbi e guidare il cliente all’acquisto. Ecco come fare. 1. Titolo chiaro e descrizione dettagliata Usa un titolo preciso e descrizioni esaustive che raccontino i benefici del prodotto, non solo le caratteristiche tecniche. 2. Immagini di alta qualità e vari angoli Foto nitide, possibilmente con zoom e visualizzazioni da diverse prospettive, aiutano il cliente a conoscere bene il prodotto. 3. Video dimostrativi o tutorial Se possibile, aggiungi video che mostrano il prodotto in uso o ne spiegano le funzionalità. 4. Call to action (CTA) visibile e immediata Il pulsante “Acquista ora” o “Aggiungi al carrello” deve essere ben visibile e chiaro, senza distrazioni attorno. 5. Mostra la disponibilità e i tempi di spedizione Indica se il prodotto è disponibile e quanto tempo impiegherà ad arrivare, per evitare dubbi e ansie. 6. Inserisci recensioni e valutazioni Le opinioni dei clienti aumentano la fiducia e aiutano a superare le ultime resistenze all’acquisto. 7. Offri garanzie e politiche di reso semplici Rassicura il cliente con garanzie chiare e una politica di reso facile da capire. 8. Suggerisci prodotti correlati o accessori Proponi articoli complementari per aumentare il valore medio dell’ordine. Ottimizzare le pagine prodotto è uno degli investimenti più efficaci per aumentare le conversioni e far crescere il tuo e-commerce. Se vuoi, posso aiutarti a migliorare le tue pagine prodotto con un’analisi personalizzata. Scrivimi! #ConversionRate #Ecommerce #PagineProdotto #VenditeOnline #ImpresaBiz #MarketingDigitale
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  • Social commerce su TikTok: guida per iniziare a vendere sulla piattaforma

    Quando ho deciso di espandere il mio e-commerce, ho capito che TikTok non era solo un social per video divertenti, ma una vera e propria piattaforma di social commerce in rapida crescita. Vendere su TikTok significa sfruttare la potenza dei contenuti virali uniti a strumenti di acquisto integrati: un’opportunità che ho voluto cogliere subito.

    Perché TikTok per il social commerce?
    TikTok ha un pubblico vasto, giovane e altamente coinvolto. La piattaforma offre:
    -Video brevi e creativi che attirano attenzione rapidamente,
    -Algoritmi che favoriscono la viralità anche per account nuovi,
    -Funzionalità di shopping integrate che permettono agli utenti di comprare senza uscire dall’app.
    Questo crea un ambiente perfetto per presentare prodotti in modo dinamico e diretto.

    Come ho iniziato a vendere su TikTok
    -Ho creato un account business per accedere agli strumenti di marketing e analytics.
    -Ho collegato il mio e-commerce tramite TikTok Shopping, sincronizzando il catalogo prodotti.
    -Ho iniziato a produrre contenuti video autentici e coinvolgenti, mostrando l’uso reale dei prodotti, tutorial e dietro le quinte.
    -Ho sfruttato gli influencer e creator per aumentare la visibilità e la credibilità del brand.
    -Ho attivato campagne pubblicitarie mirate usando il TikTok Ads Manager.

    Cosa ho imparato sulla vendita tramite TikTok
    -La chiave è essere creativi e spontanei: i contenuti troppo pubblicitari funzionano meno.
    -Interagire con la community tramite commenti e challenge aumenta l’engagement.
    -Monitorare le metriche di vendita e visualizzazione aiuta a ottimizzare la strategia.
    È importante rispettare le linee guida della piattaforma per evitare restrizioni.

    Consigli per chi vuole iniziare
    -Studia i trend del momento e adatta i tuoi contenuti per essere rilevante.
    -Sperimenta formati diversi: video tutorial, unboxing, recensioni.
    -Usa hashtag popolari e specifici per il tuo settore.
    -Collabora con creator che rispecchiano i valori del tuo brand.

    TikTok è diventato per me un canale fondamentale per raggiungere nuovi clienti e aumentare le vendite. Il social commerce su questa piattaforma richiede creatività, costanza e attenzione ai dettagli, ma i risultati possono essere davvero interessanti.

    #SocialCommerce #TikTokShopping #Ecommerce2025 #VendereSuTikTok #DigitalMarketing #TikTokBusiness #ContentMarketing #EcommerceInnovazione #VenditeOnline #ImpresaDigitale
    Social commerce su TikTok: guida per iniziare a vendere sulla piattaforma Quando ho deciso di espandere il mio e-commerce, ho capito che TikTok non era solo un social per video divertenti, ma una vera e propria piattaforma di social commerce in rapida crescita. Vendere su TikTok significa sfruttare la potenza dei contenuti virali uniti a strumenti di acquisto integrati: un’opportunità che ho voluto cogliere subito. Perché TikTok per il social commerce? TikTok ha un pubblico vasto, giovane e altamente coinvolto. La piattaforma offre: -Video brevi e creativi che attirano attenzione rapidamente, -Algoritmi che favoriscono la viralità anche per account nuovi, -Funzionalità di shopping integrate che permettono agli utenti di comprare senza uscire dall’app. Questo crea un ambiente perfetto per presentare prodotti in modo dinamico e diretto. Come ho iniziato a vendere su TikTok -Ho creato un account business per accedere agli strumenti di marketing e analytics. -Ho collegato il mio e-commerce tramite TikTok Shopping, sincronizzando il catalogo prodotti. -Ho iniziato a produrre contenuti video autentici e coinvolgenti, mostrando l’uso reale dei prodotti, tutorial e dietro le quinte. -Ho sfruttato gli influencer e creator per aumentare la visibilità e la credibilità del brand. -Ho attivato campagne pubblicitarie mirate usando il TikTok Ads Manager. Cosa ho imparato sulla vendita tramite TikTok -La chiave è essere creativi e spontanei: i contenuti troppo pubblicitari funzionano meno. -Interagire con la community tramite commenti e challenge aumenta l’engagement. -Monitorare le metriche di vendita e visualizzazione aiuta a ottimizzare la strategia. È importante rispettare le linee guida della piattaforma per evitare restrizioni. Consigli per chi vuole iniziare -Studia i trend del momento e adatta i tuoi contenuti per essere rilevante. -Sperimenta formati diversi: video tutorial, unboxing, recensioni. -Usa hashtag popolari e specifici per il tuo settore. -Collabora con creator che rispecchiano i valori del tuo brand. TikTok è diventato per me un canale fondamentale per raggiungere nuovi clienti e aumentare le vendite. Il social commerce su questa piattaforma richiede creatività, costanza e attenzione ai dettagli, ma i risultati possono essere davvero interessanti. #SocialCommerce #TikTokShopping #Ecommerce2025 #VendereSuTikTok #DigitalMarketing #TikTokBusiness #ContentMarketing #EcommerceInnovazione #VenditeOnline #ImpresaDigitale
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  • Come migliorare l’esperienza post-vendita per ridurre i resi
    Nel mio percorso con l’e-commerce, ho capito che l’esperienza post-vendita è una fase cruciale non solo per la soddisfazione del cliente, ma anche per ridurre i costi legati ai resi, che possono pesare notevolmente sui margini. Migliorare questa esperienza significa quindi agire su più fronti, e voglio condividere con te le strategie che ho adottato con successo.

    1. Fornire informazioni chiare e dettagliate sul prodotto
    Molti resi avvengono perché il cliente riceve un prodotto che non corrisponde alle aspettative. Per questo ho investito nel migliorare descrizioni, immagini e video, includendo misure precise, materiali, funzionalità e modalità d’uso. Più il cliente sa prima di acquistare, meno probabilità ci sono di resi.

    2. Offrire un servizio clienti reattivo e competente
    Ho reso semplice e veloce il contatto con il supporto, rispondendo prontamente a dubbi e richieste prima e dopo l’acquisto. Un cliente che si sente assistito tende meno a richiedere il reso e più a trovare soluzioni alternative.

    3. Implementare una politica di reso trasparente e semplice
    Una politica chiara e accessibile crea fiducia. Ho semplificato il processo di reso, fornendo istruzioni passo-passo e un sistema di etichette prepagate quando possibile. Anche se questo può sembrare paradossale, una buona gestione dei resi migliora la reputazione e riduce i resi inutili.

    4. Usare il feedback dei resi per migliorare i prodotti
    Analizzo costantemente le motivazioni dei resi per individuare problemi ricorrenti. Questo mi permette di correggere difetti, migliorare le descrizioni o selezionare fornitori migliori, riducendo la frequenza dei resi nel tempo.

    5. Offrire alternative al reso
    Quando possibile, propongo cambi, riparazioni o sconti su acquisti futuri come alternative al reso. Questo aiuta a mantenere il cliente e a contenere i costi.

    L’esperienza post-vendita non è solo un momento di gestione, ma un’opportunità strategica per aumentare la soddisfazione e la fidelizzazione, limitando gli impatti negativi dei resi. Se vuoi, posso aiutarti a mettere a punto processi efficaci per migliorare la gestione post-vendita del tuo e-commerce.

    #PostVendita #Ecommerce #CustomerExperience #RiduzioneResi #ServizioClienti #FidelizzazioneClienti #VenditeOnline #ImpresaDigitale #GestioneResi #BusinessOnline
    Come migliorare l’esperienza post-vendita per ridurre i resi Nel mio percorso con l’e-commerce, ho capito che l’esperienza post-vendita è una fase cruciale non solo per la soddisfazione del cliente, ma anche per ridurre i costi legati ai resi, che possono pesare notevolmente sui margini. Migliorare questa esperienza significa quindi agire su più fronti, e voglio condividere con te le strategie che ho adottato con successo. 1. Fornire informazioni chiare e dettagliate sul prodotto Molti resi avvengono perché il cliente riceve un prodotto che non corrisponde alle aspettative. Per questo ho investito nel migliorare descrizioni, immagini e video, includendo misure precise, materiali, funzionalità e modalità d’uso. Più il cliente sa prima di acquistare, meno probabilità ci sono di resi. 2. Offrire un servizio clienti reattivo e competente Ho reso semplice e veloce il contatto con il supporto, rispondendo prontamente a dubbi e richieste prima e dopo l’acquisto. Un cliente che si sente assistito tende meno a richiedere il reso e più a trovare soluzioni alternative. 3. Implementare una politica di reso trasparente e semplice Una politica chiara e accessibile crea fiducia. Ho semplificato il processo di reso, fornendo istruzioni passo-passo e un sistema di etichette prepagate quando possibile. Anche se questo può sembrare paradossale, una buona gestione dei resi migliora la reputazione e riduce i resi inutili. 4. Usare il feedback dei resi per migliorare i prodotti Analizzo costantemente le motivazioni dei resi per individuare problemi ricorrenti. Questo mi permette di correggere difetti, migliorare le descrizioni o selezionare fornitori migliori, riducendo la frequenza dei resi nel tempo. 5. Offrire alternative al reso Quando possibile, propongo cambi, riparazioni o sconti su acquisti futuri come alternative al reso. Questo aiuta a mantenere il cliente e a contenere i costi. L’esperienza post-vendita non è solo un momento di gestione, ma un’opportunità strategica per aumentare la soddisfazione e la fidelizzazione, limitando gli impatti negativi dei resi. Se vuoi, posso aiutarti a mettere a punto processi efficaci per migliorare la gestione post-vendita del tuo e-commerce. #PostVendita #Ecommerce #CustomerExperience #RiduzioneResi #ServizioClienti #FidelizzazioneClienti #VenditeOnline #ImpresaDigitale #GestioneResi #BusinessOnline
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  • Come adattare il tuo prodotto o servizio a un mercato straniero

    Noi di Impresa.biz sappiamo bene che internazionalizzare non significa solo vendere lo stesso prodotto in un nuovo Paese. Per avere successo all’estero, è fondamentale adattare l’offerta alle esigenze, abitudini e normative locali. Questo processo di localizzazione può fare la differenza tra un progetto che decolla e uno che resta fermo.

    Ecco le principali aree su cui intervenire per rendere il tuo prodotto o servizio davvero competitivo in un mercato straniero.

    1. Analisi delle esigenze e delle preferenze locali
    Prima di tutto, bisogna capire cosa vuole realmente il cliente locale:
    -Gusti e abitudini di consumo
    -Aspettative di qualità e design
    -Funzionalità o caratteristiche richieste
    Attraverso ricerche di mercato, focus group o test sul campo, possiamo raccogliere informazioni preziose per calibrare il prodotto.

    2. Adeguamento normativo e certificazioni
    Ogni Paese ha regolamentazioni specifiche:
    -Norme di sicurezza, etichettatura, confezionamento
    -Requisiti ambientali o sanitari
    -Certificazioni obbligatorie o consigliate
    Adeguarsi è indispensabile per poter vendere e per evitare problemi legali o blocchi doganali.

    3. Personalizzazione del packaging e del branding
    Il packaging è il primo punto di contatto con il cliente:
    -Tradurre e localizzare testi e istruzioni nella lingua locale
    -Adattare colori, immagini e messaggi ai codici culturali del Paese
    -Curare il design per rispondere a gusti e aspettative specifiche
    Anche il brand può richiedere una revisione per essere più riconoscibile e apprezzato.

    4. Modifiche tecniche e funzionali
    A volte servono adattamenti sul prodotto stesso:
    -Versioni diverse per standard elettrici, tecnici o climatici
    -Funzionalità aggiuntive o semplificate
    -Varianti di prodotto in base a esigenze particolari
    Questo tipo di personalizzazioni può aprire nuove nicchie di mercato.

    5. Adattamento del servizio e dell’assistenza clienti
    Non basta vendere il prodotto: è fondamentale offrire un’esperienza di acquisto completa e locale:
    -Supporto in lingua
    -Garanzie, resi e riparazioni conformi alle abitudini locali
    -Canali di comunicazione preferiti dai clienti (chat, telefono, social)

    Adattare prodotti e servizi a un mercato straniero richiede impegno, ma è un investimento strategico che paga nel medio-lungo termine. Noi di Impresa.biz affianchiamo le imprese in ogni fase di questo processo, per rendere l’offerta efficace, competitiva e apprezzata anche oltre confine.

    #ImpresaBiz #Internazionalizzazione #LocalizzazioneProdotti #AdattamentoMercato #Export #PMI #BusinessGlobale #StrategieExport #VendereAllEstero

    Come adattare il tuo prodotto o servizio a un mercato straniero Noi di Impresa.biz sappiamo bene che internazionalizzare non significa solo vendere lo stesso prodotto in un nuovo Paese. Per avere successo all’estero, è fondamentale adattare l’offerta alle esigenze, abitudini e normative locali. Questo processo di localizzazione può fare la differenza tra un progetto che decolla e uno che resta fermo. Ecco le principali aree su cui intervenire per rendere il tuo prodotto o servizio davvero competitivo in un mercato straniero. 1. Analisi delle esigenze e delle preferenze locali Prima di tutto, bisogna capire cosa vuole realmente il cliente locale: -Gusti e abitudini di consumo -Aspettative di qualità e design -Funzionalità o caratteristiche richieste Attraverso ricerche di mercato, focus group o test sul campo, possiamo raccogliere informazioni preziose per calibrare il prodotto. 2. Adeguamento normativo e certificazioni Ogni Paese ha regolamentazioni specifiche: -Norme di sicurezza, etichettatura, confezionamento -Requisiti ambientali o sanitari -Certificazioni obbligatorie o consigliate Adeguarsi è indispensabile per poter vendere e per evitare problemi legali o blocchi doganali. 3. Personalizzazione del packaging e del branding Il packaging è il primo punto di contatto con il cliente: -Tradurre e localizzare testi e istruzioni nella lingua locale -Adattare colori, immagini e messaggi ai codici culturali del Paese -Curare il design per rispondere a gusti e aspettative specifiche Anche il brand può richiedere una revisione per essere più riconoscibile e apprezzato. 4. Modifiche tecniche e funzionali A volte servono adattamenti sul prodotto stesso: -Versioni diverse per standard elettrici, tecnici o climatici -Funzionalità aggiuntive o semplificate -Varianti di prodotto in base a esigenze particolari Questo tipo di personalizzazioni può aprire nuove nicchie di mercato. 5. Adattamento del servizio e dell’assistenza clienti Non basta vendere il prodotto: è fondamentale offrire un’esperienza di acquisto completa e locale: -Supporto in lingua -Garanzie, resi e riparazioni conformi alle abitudini locali -Canali di comunicazione preferiti dai clienti (chat, telefono, social) Adattare prodotti e servizi a un mercato straniero richiede impegno, ma è un investimento strategico che paga nel medio-lungo termine. Noi di Impresa.biz affianchiamo le imprese in ogni fase di questo processo, per rendere l’offerta efficace, competitiva e apprezzata anche oltre confine. #ImpresaBiz #Internazionalizzazione #LocalizzazioneProdotti #AdattamentoMercato #Export #PMI #BusinessGlobale #StrategieExport #VendereAllEstero
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  • 5 modelli di business vincenti da cui prendere ispirazione

    Noi di Impresa.biz lavoriamo ogni giorno con imprenditori, startupper e liberi professionisti in cerca di direzione e struttura. Spesso ci viene chiesto: “Da dove parto? Che modello posso adottare?”

    La verità è che non esiste un unico modo giusto per fare impresa. Ma ci sono modelli di business vincenti, collaudati, flessibili, che possono essere adattati a diversi settori e mercati. In questo articolo ne abbiamo selezionati cinque, tra i più solidi e attuali, da cui prendere spunto per costruire o ripensare la propria attività.

    1. Business in abbonamento (Subscription model)
    Un modello sempre più diffuso, perché garantisce entrate ricorrenti e fidelizzazione del cliente. Funziona sia per prodotti (es. box mensili, cibo, cosmetica, libri) sia per servizi (software, formazione, consulenze, community).
    Vantaggi: entrate prevedibili, rapporto continuo col cliente
    Adatto a: digital business, e-commerce, contenuti premium, servizi specializzati

    2. Marketplace (piattaforma multi-vendor)
    Un modello che mette in contatto domanda e offerta, senza necessariamente detenere i prodotti o fornire i servizi. Pensiamo a Airbnb, Etsy o Vinted. L’impresa guadagna attraverso commissioni o fee di servizio.
    Vantaggi: scalabilità, possibilità di crescere velocemente
    Adatto a: settori con forte domanda frammentata (turismo, artigianato, servizi locali)

    3. Freemium + servizi a valore aggiunto
    Si offre un servizio gratuito di base (es. software, app, contenuti), e si monetizza attraverso funzionalità avanzate, formazione, assistenza o pubblicità. È un modello vincente nel digitale perché permette di creare una base utenti ampia e di monetizzare solo su chi è disposto a pagare di più.
    Vantaggi: crescita rapida, bassa barriera d’ingresso per l’utente
    Adatto a: app, strumenti SaaS, portali online, community digitali

    4. Modello “boutique” ad alto margine
    Invece di puntare su volumi elevati, si propone un’offerta premium, personalizzata, ad alto valore percepito. Funziona quando il cliente è disposto a pagare di più per qualità, esclusività, esperienza. È perfetto per professionisti, artigiani e brand di nicchia.
    Vantaggi: alta marginalità, posizionamento forte
    Adatto a: consulenti, brand di lusso, servizi su misura, design, artigianato

    5. Modello ibrido online-offline
    Molte attività stanno vincendo la sfida combinando presenza fisica e canali digitali. Un negozio che vende anche online, un personal trainer che offre sia lezioni in palestra che videocorsi, uno studio professionale che affianca consulenze in presenza e digitali.
    Vantaggi: flessibilità, maggiore copertura del mercato
    Adatto a: retail, professionisti, formazione, wellness, servizi locali

    Non serve inventare qualcosa di completamente nuovo per fare impresa con successo. Spesso basta adattare un modello collaudato al proprio mercato, alle proprie competenze e alla propria visione. Noi di Impresa.biz siamo qui per aiutare chi ha un’idea a trovare la strada più adatta per trasformarla in un business vero, sostenibile e scalabile.

    #ImpresaBiz #ModelliDiBusiness #BusinessModel #StartUp #PMI #IdeeDiImpresa #StrategiaAziendale #ImprenditoriDigitali #Freemium #Abbonamenti #Marketplace #BusinessDesign #Scalabilità
    5 modelli di business vincenti da cui prendere ispirazione Noi di Impresa.biz lavoriamo ogni giorno con imprenditori, startupper e liberi professionisti in cerca di direzione e struttura. Spesso ci viene chiesto: “Da dove parto? Che modello posso adottare?” La verità è che non esiste un unico modo giusto per fare impresa. Ma ci sono modelli di business vincenti, collaudati, flessibili, che possono essere adattati a diversi settori e mercati. In questo articolo ne abbiamo selezionati cinque, tra i più solidi e attuali, da cui prendere spunto per costruire o ripensare la propria attività. 1. Business in abbonamento (Subscription model) Un modello sempre più diffuso, perché garantisce entrate ricorrenti e fidelizzazione del cliente. Funziona sia per prodotti (es. box mensili, cibo, cosmetica, libri) sia per servizi (software, formazione, consulenze, community). ✅ Vantaggi: entrate prevedibili, rapporto continuo col cliente 💡 Adatto a: digital business, e-commerce, contenuti premium, servizi specializzati 2. Marketplace (piattaforma multi-vendor) Un modello che mette in contatto domanda e offerta, senza necessariamente detenere i prodotti o fornire i servizi. Pensiamo a Airbnb, Etsy o Vinted. L’impresa guadagna attraverso commissioni o fee di servizio. ✅ Vantaggi: scalabilità, possibilità di crescere velocemente 💡 Adatto a: settori con forte domanda frammentata (turismo, artigianato, servizi locali) 3. Freemium + servizi a valore aggiunto Si offre un servizio gratuito di base (es. software, app, contenuti), e si monetizza attraverso funzionalità avanzate, formazione, assistenza o pubblicità. È un modello vincente nel digitale perché permette di creare una base utenti ampia e di monetizzare solo su chi è disposto a pagare di più. ✅ Vantaggi: crescita rapida, bassa barriera d’ingresso per l’utente 💡 Adatto a: app, strumenti SaaS, portali online, community digitali 4. Modello “boutique” ad alto margine Invece di puntare su volumi elevati, si propone un’offerta premium, personalizzata, ad alto valore percepito. Funziona quando il cliente è disposto a pagare di più per qualità, esclusività, esperienza. È perfetto per professionisti, artigiani e brand di nicchia. ✅ Vantaggi: alta marginalità, posizionamento forte 💡 Adatto a: consulenti, brand di lusso, servizi su misura, design, artigianato 5. Modello ibrido online-offline Molte attività stanno vincendo la sfida combinando presenza fisica e canali digitali. Un negozio che vende anche online, un personal trainer che offre sia lezioni in palestra che videocorsi, uno studio professionale che affianca consulenze in presenza e digitali. ✅ Vantaggi: flessibilità, maggiore copertura del mercato 💡 Adatto a: retail, professionisti, formazione, wellness, servizi locali Non serve inventare qualcosa di completamente nuovo per fare impresa con successo. Spesso basta adattare un modello collaudato al proprio mercato, alle proprie competenze e alla propria visione. Noi di Impresa.biz siamo qui per aiutare chi ha un’idea a trovare la strada più adatta per trasformarla in un business vero, sostenibile e scalabile. #ImpresaBiz #ModelliDiBusiness #BusinessModel #StartUp #PMI #IdeeDiImpresa #StrategiaAziendale #ImprenditoriDigitali #Freemium #Abbonamenti #Marketplace #BusinessDesign #Scalabilità
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