• Export consortile: un’opportunità per le PMI italiane

    Noi di Impresa.biz crediamo fortemente che l’export consortile rappresenti una leva strategica molto efficace per le PMI italiane che vogliono crescere e affermarsi nei mercati internazionali.
    Attraverso la collaborazione e la condivisione di risorse, le piccole e medie imprese possono superare molti ostacoli che, da sole, sarebbero difficili da affrontare.

    Vediamo insieme perché l’export consortile può fare la differenza.

    1. Cos’è l’export consortile
    L’export consortile è una forma di collaborazione tra più imprese che si uniscono in un consorzio per gestire insieme l’attività di esportazione.
    Questa aggregazione permette di:
    -Condividere i costi di marketing, logistica e partecipazione a fiere
    -Aumentare la visibilità e il potere contrattuale verso distributori e buyer esteri
    -Accedere più facilmente a programmi di finanziamento e incentivi pubblici

    2. I vantaggi per le PMI
    -Riduzione dei rischi: condividendo investimenti e informazioni, diminuiscono i rischi legati all’ingresso in mercati esteri.
    -Maggiore competitività: un consorzio può offrire un portafoglio prodotti più ampio e servizi più completi.
    -Networking e know-how: le imprese si scambiano competenze e contatti, accelerando il processo di internazionalizzazione.
    -Economia di scala: si ottengono costi inferiori grazie alla gestione collettiva di attività strategiche.

    3. Come aderire a un consorzio export
    -Verificare l’affidabilità e la missione del consorzio
    -Valutare i vantaggi concreti e le modalità di partecipazione
    -Controllare il livello di supporto offerto in termini di formazione, assistenza e promozione
    -Considerare la compatibilità con la propria strategia aziendale

    Noi di Impresa.biz consigliamo a tutte le PMI che puntano all’internazionalizzazione di valutare seriamente l’opportunità dell’export consortile.
    È una formula vincente per unire le forze, accrescere il proprio peso sul mercato globale e crescere con maggiore sicurezza.

    Vuoi scoprire quali consorzi export sono più attivi nel tuo settore?
    Scrivici, ti aiutiamo a trovare la soluzione migliore per la tua impresa.

    #ExportConsortile #PMIExport #Internazionalizzazione #ConsorziExport #CollaborazionePMI #StrategieExport #BusinessEstero #CrescitaPMI #ExportItalia

    Export consortile: un’opportunità per le PMI italiane Noi di Impresa.biz crediamo fortemente che l’export consortile rappresenti una leva strategica molto efficace per le PMI italiane che vogliono crescere e affermarsi nei mercati internazionali. Attraverso la collaborazione e la condivisione di risorse, le piccole e medie imprese possono superare molti ostacoli che, da sole, sarebbero difficili da affrontare. Vediamo insieme perché l’export consortile può fare la differenza. 1. Cos’è l’export consortile L’export consortile è una forma di collaborazione tra più imprese che si uniscono in un consorzio per gestire insieme l’attività di esportazione. Questa aggregazione permette di: -Condividere i costi di marketing, logistica e partecipazione a fiere -Aumentare la visibilità e il potere contrattuale verso distributori e buyer esteri -Accedere più facilmente a programmi di finanziamento e incentivi pubblici 2. I vantaggi per le PMI -Riduzione dei rischi: condividendo investimenti e informazioni, diminuiscono i rischi legati all’ingresso in mercati esteri. -Maggiore competitività: un consorzio può offrire un portafoglio prodotti più ampio e servizi più completi. -Networking e know-how: le imprese si scambiano competenze e contatti, accelerando il processo di internazionalizzazione. -Economia di scala: si ottengono costi inferiori grazie alla gestione collettiva di attività strategiche. 3. Come aderire a un consorzio export -Verificare l’affidabilità e la missione del consorzio -Valutare i vantaggi concreti e le modalità di partecipazione -Controllare il livello di supporto offerto in termini di formazione, assistenza e promozione -Considerare la compatibilità con la propria strategia aziendale ✅ Noi di Impresa.biz consigliamo a tutte le PMI che puntano all’internazionalizzazione di valutare seriamente l’opportunità dell’export consortile. È una formula vincente per unire le forze, accrescere il proprio peso sul mercato globale e crescere con maggiore sicurezza. ✉️ Vuoi scoprire quali consorzi export sono più attivi nel tuo settore? Scrivici, ti aiutiamo a trovare la soluzione migliore per la tua impresa. 📌#ExportConsortile #PMIExport #Internazionalizzazione #ConsorziExport #CollaborazionePMI #StrategieExport #BusinessEstero #CrescitaPMI #ExportItalia
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  • Consorzi d’export: cosa sono e perché conviene aderirvi

    Noi di Impresa.biz crediamo che per molte PMI l’internazionalizzazione possa essere un percorso più semplice e sostenibile grazie alla collaborazione.
    I consorzi d’export rappresentano proprio questo: un’opportunità per unire risorse, competenze e reti commerciali per affrontare insieme i mercati esteri.

    Ma cosa sono esattamente i consorzi d’export e perché conviene farne parte? Ve lo spieghiamo in modo chiaro.

    1. Cosa sono i consorzi d’export
    Si tratta di associazioni o enti che raggruppano diverse imprese con l’obiettivo di:
    -Promuovere collettivamente i prodotti all’estero
    -Ottimizzare costi e risorse per attività di marketing e logistica
    -Accedere a finanziamenti e programmi pubblici per l’export
    I consorzi possono essere verticali (per settore) o orizzontali (tra imprese di settori diversi).

    2. I vantaggi di aderire a un consorzio
    -Maggiore forza contrattuale: insieme si negozia meglio con distributori, fiere e buyer internazionali.
    -Condivisione di competenze e know-how: scambio di esperienze e formazione specialistica.
    -Riduzione dei costi: economie di scala per promozione, trasporto e consulenza.
    -Accesso facilitato a mercati complessi: grazie a reti consolidate e assistenza condivisa.
    Maggiori possibilità di ottenere finanziamenti pubblici: molti bandi favoriscono i consorzi rispetto alle singole imprese.

    3. Come scegliere il consorzio giusto
    -Valutare la reputazione e i risultati ottenuti
    -Verificare il livello di supporto offerto (formazione, consulenza, logistica)
    -Controllare le condizioni economiche e i costi di adesione
    -Assicurarsi che i membri abbiano obiettivi simili ai nostri

    Noi di Impresa.biz riteniamo che aderire a un consorzio d’export possa essere la strategia vincente per PMI che vogliono internazionalizzarsi senza disperdere energie e risorse.
    È un modo concreto per crescere insieme, affrontare mercati difficili e aumentare la visibilità del proprio brand all’estero.

    Vuoi una panoramica sui consorzi più attivi nel tuo settore?
    Scrivici, ti aiutiamo a individuare il partner ideale.

    #ConsorziExport #InternazionalizzazionePMI #ExportCollaborativo #PMIExport #StrategieExport #BusinessEstero #RetiCommerciali #FinanziamentiExport #MarketingInternazionale

    Consorzi d’export: cosa sono e perché conviene aderirvi Noi di Impresa.biz crediamo che per molte PMI l’internazionalizzazione possa essere un percorso più semplice e sostenibile grazie alla collaborazione. I consorzi d’export rappresentano proprio questo: un’opportunità per unire risorse, competenze e reti commerciali per affrontare insieme i mercati esteri. Ma cosa sono esattamente i consorzi d’export e perché conviene farne parte? Ve lo spieghiamo in modo chiaro. 1. Cosa sono i consorzi d’export Si tratta di associazioni o enti che raggruppano diverse imprese con l’obiettivo di: -Promuovere collettivamente i prodotti all’estero -Ottimizzare costi e risorse per attività di marketing e logistica -Accedere a finanziamenti e programmi pubblici per l’export I consorzi possono essere verticali (per settore) o orizzontali (tra imprese di settori diversi). 2. I vantaggi di aderire a un consorzio -Maggiore forza contrattuale: insieme si negozia meglio con distributori, fiere e buyer internazionali. -Condivisione di competenze e know-how: scambio di esperienze e formazione specialistica. -Riduzione dei costi: economie di scala per promozione, trasporto e consulenza. -Accesso facilitato a mercati complessi: grazie a reti consolidate e assistenza condivisa. Maggiori possibilità di ottenere finanziamenti pubblici: molti bandi favoriscono i consorzi rispetto alle singole imprese. 3. Come scegliere il consorzio giusto -Valutare la reputazione e i risultati ottenuti -Verificare il livello di supporto offerto (formazione, consulenza, logistica) -Controllare le condizioni economiche e i costi di adesione -Assicurarsi che i membri abbiano obiettivi simili ai nostri ✅Noi di Impresa.biz riteniamo che aderire a un consorzio d’export possa essere la strategia vincente per PMI che vogliono internazionalizzarsi senza disperdere energie e risorse. È un modo concreto per crescere insieme, affrontare mercati difficili e aumentare la visibilità del proprio brand all’estero. ✉️ Vuoi una panoramica sui consorzi più attivi nel tuo settore? Scrivici, ti aiutiamo a individuare il partner ideale. 📌#ConsorziExport #InternazionalizzazionePMI #ExportCollaborativo #PMIExport #StrategieExport #BusinessEstero #RetiCommerciali #FinanziamentiExport #MarketingInternazionale
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  • Assicurazioni per l’export: cosa coprono e come scegliere la polizza giusta

    Noi di Impresa.biz sappiamo quanto esportare comporti non solo opportunità, ma anche rischi specifici, spesso diversi da quelli del mercato domestico.
    Per questo è fondamentale proteggersi con polizze assicurative dedicate all’export, che tutelino l’impresa da eventi imprevisti e garantiscano continuità operativa.

    Ma quali sono le coperture più importanti e come scegliere la polizza giusta per la nostra impresa? Scopriamolo insieme.

    1. Le principali coperture assicurative per l’export
    -Rischio credito: protegge dalle insolvenze dei clienti esteri, soprattutto in mercati dove il recupero crediti è complesso.
    -Assicurazione trasporto: copre danni, furti o perdite durante il trasporto internazionale di merci.
    -Responsabilità civile all’estero: tutela l’impresa da danni a terzi causati da prodotti o attività in Paesi esteri.
    -Rischi politici: copre eventi quali guerre, rivolte, nazionalizzazioni o restrizioni valutarie che possono bloccare pagamenti o attività.
    -Interruzione di attività: protegge contro perdite derivanti da eventi imprevisti che fermano temporaneamente la produzione o la vendita.

    2. Come scegliere la polizza giusta
    -Valutare i rischi specifici del Paese e del settore in cui esportiamo.
    -Analizzare le condizioni contrattuali, inclusi massimali, franchigie e esclusioni.
    -Verificare la reputazione e l’esperienza del broker o assicuratore, preferendo operatori con specializzazione nell’internazionalizzazione.
    -Considerare soluzioni modulari per personalizzare le coperture in base alle nostre esigenze.

    3. Importanza della consulenza specializzata
    L’assicurazione export può sembrare complessa, ma un buon consulente può guidarci nella scelta più vantaggiosa e farci risparmiare tempo e costi futuri.

    Noi di Impresa.biz consigliamo di considerare l’assicurazione come una parte integrante della strategia di export, indispensabile per operare con serenità e sicurezza nei mercati esteri.

    Vuoi una consulenza personalizzata sulle assicurazioni export?
    Contattaci, ti mettiamo in contatto con esperti del settore.

    #AssicurazioniExport #RischioCredito #TrasportoInternazionale #ExportSicuro #PMIExport #RischiCommerciali #CommercioInternazionale #StrategieExport #ProtezioneImpresa
    Assicurazioni per l’export: cosa coprono e come scegliere la polizza giusta Noi di Impresa.biz sappiamo quanto esportare comporti non solo opportunità, ma anche rischi specifici, spesso diversi da quelli del mercato domestico. Per questo è fondamentale proteggersi con polizze assicurative dedicate all’export, che tutelino l’impresa da eventi imprevisti e garantiscano continuità operativa. Ma quali sono le coperture più importanti e come scegliere la polizza giusta per la nostra impresa? Scopriamolo insieme. 1. Le principali coperture assicurative per l’export -Rischio credito: protegge dalle insolvenze dei clienti esteri, soprattutto in mercati dove il recupero crediti è complesso. -Assicurazione trasporto: copre danni, furti o perdite durante il trasporto internazionale di merci. -Responsabilità civile all’estero: tutela l’impresa da danni a terzi causati da prodotti o attività in Paesi esteri. -Rischi politici: copre eventi quali guerre, rivolte, nazionalizzazioni o restrizioni valutarie che possono bloccare pagamenti o attività. -Interruzione di attività: protegge contro perdite derivanti da eventi imprevisti che fermano temporaneamente la produzione o la vendita. 2. Come scegliere la polizza giusta -Valutare i rischi specifici del Paese e del settore in cui esportiamo. -Analizzare le condizioni contrattuali, inclusi massimali, franchigie e esclusioni. -Verificare la reputazione e l’esperienza del broker o assicuratore, preferendo operatori con specializzazione nell’internazionalizzazione. -Considerare soluzioni modulari per personalizzare le coperture in base alle nostre esigenze. 3. Importanza della consulenza specializzata L’assicurazione export può sembrare complessa, ma un buon consulente può guidarci nella scelta più vantaggiosa e farci risparmiare tempo e costi futuri. ✅Noi di Impresa.biz consigliamo di considerare l’assicurazione come una parte integrante della strategia di export, indispensabile per operare con serenità e sicurezza nei mercati esteri. ✉️ Vuoi una consulenza personalizzata sulle assicurazioni export? Contattaci, ti mettiamo in contatto con esperti del settore. 📌#AssicurazioniExport #RischioCredito #TrasportoInternazionale #ExportSicuro #PMIExport #RischiCommerciali #CommercioInternazionale #StrategieExport #ProtezioneImpresa
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  • Documenti e certificazioni necessari per esportare senza intoppi

    Noi di Impresa.biz sappiamo bene che esportare non significa solo vendere oltre confine, ma anche gestire una serie di adempimenti burocratici fondamentali per evitare ritardi, sanzioni o blocchi alla dogana.
    Avere tutto in ordine, dai documenti di trasporto alle certificazioni di qualità, è essenziale per garantire una spedizione fluida e il rispetto delle normative internazionali.

    Facciamo chiarezza sui principali documenti e certificazioni necessari per esportare con successo.

    1. Fattura commerciale (Commercial Invoice)
    È il documento base che descrive la merce venduta, il prezzo, le condizioni di vendita e le informazioni su acquirente e venditore.
    Deve essere chiara, completa e conforme alle richieste del Paese importatore.

    2. Packing list (lista di imballaggio)
    Dettaglia il contenuto dei colli spediti, con peso, volume e descrizione degli articoli. Facilita le operazioni di controllo doganale e di magazzino.

    3. Documento di trasporto
    Può essere una lettera di vettura, un conoscimento marittimo (Bill of Lading), una polizza aerea (Air Waybill) o altro, a seconda del mezzo di trasporto utilizzato.

    4. Certificato di origine
    Attesta il Paese di produzione della merce e serve per usufruire di eventuali preferenze tariffarie o per rispettare norme doganali.
    Può essere richiesto dalla Camera di Commercio o da enti abilitati.

    5. Certificazioni di conformità e qualità
    Alcuni prodotti necessitano di:
    -Certificazioni specifiche (es. ISO, CE, FDA per alimenti e farmaci)
    -Certificati sanitari o fitosanitari per prodotti agroalimentari
    -Dichiarazioni di conformità a normative locali

    6. Licenze e autorizzazioni
    Per merci regolamentate (es. prodotti chimici, farmaceutici, tecnologia a doppio uso), serve una licenza di esportazione o permessi speciali.

    7. Documenti doganali
    Come la dichiarazione doganale di esportazione (EX-A) e, se richiesto, la documentazione per il transito internazionale.

    Preparare con cura tutta la documentazione e ottenere le certificazioni necessarie è la chiave per esportare senza intoppi e consolidare la nostra reputazione nei mercati esteri.
    Noi di Impresa.biz consigliamo di affidarsi a esperti doganali e di aggiornarsi costantemente sulle normative specifiche del Paese target.

    Vuoi una checklist completa e aggiornata per la tua merce?
    Contattaci, ti forniremo un pratico strumento personalizzato.

    #ExportDocumentation #CertificazioniExport #Dogana #CommercioInternazionale #PMIExport #DocumentiExport #LogisticaInternazionale #NormativeExport #StrategieExport
    Documenti e certificazioni necessari per esportare senza intoppi Noi di Impresa.biz sappiamo bene che esportare non significa solo vendere oltre confine, ma anche gestire una serie di adempimenti burocratici fondamentali per evitare ritardi, sanzioni o blocchi alla dogana. Avere tutto in ordine, dai documenti di trasporto alle certificazioni di qualità, è essenziale per garantire una spedizione fluida e il rispetto delle normative internazionali. Facciamo chiarezza sui principali documenti e certificazioni necessari per esportare con successo. 1. Fattura commerciale (Commercial Invoice) È il documento base che descrive la merce venduta, il prezzo, le condizioni di vendita e le informazioni su acquirente e venditore. Deve essere chiara, completa e conforme alle richieste del Paese importatore. 2. Packing list (lista di imballaggio) Dettaglia il contenuto dei colli spediti, con peso, volume e descrizione degli articoli. Facilita le operazioni di controllo doganale e di magazzino. 3. Documento di trasporto Può essere una lettera di vettura, un conoscimento marittimo (Bill of Lading), una polizza aerea (Air Waybill) o altro, a seconda del mezzo di trasporto utilizzato. 4. Certificato di origine Attesta il Paese di produzione della merce e serve per usufruire di eventuali preferenze tariffarie o per rispettare norme doganali. Può essere richiesto dalla Camera di Commercio o da enti abilitati. 5. Certificazioni di conformità e qualità Alcuni prodotti necessitano di: -Certificazioni specifiche (es. ISO, CE, FDA per alimenti e farmaci) -Certificati sanitari o fitosanitari per prodotti agroalimentari -Dichiarazioni di conformità a normative locali 6. Licenze e autorizzazioni Per merci regolamentate (es. prodotti chimici, farmaceutici, tecnologia a doppio uso), serve una licenza di esportazione o permessi speciali. 7. Documenti doganali Come la dichiarazione doganale di esportazione (EX-A) e, se richiesto, la documentazione per il transito internazionale. ✅ Preparare con cura tutta la documentazione e ottenere le certificazioni necessarie è la chiave per esportare senza intoppi e consolidare la nostra reputazione nei mercati esteri. Noi di Impresa.biz consigliamo di affidarsi a esperti doganali e di aggiornarsi costantemente sulle normative specifiche del Paese target. ✉️ Vuoi una checklist completa e aggiornata per la tua merce? Contattaci, ti forniremo un pratico strumento personalizzato. 📌#ExportDocumentation #CertificazioniExport #Dogana #CommercioInternazionale #PMIExport #DocumentiExport #LogisticaInternazionale #NormativeExport #StrategieExport
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  • Il ruolo delle camere di commercio nell’internazionalizzazione delle PMI

    Noi di Impresa.biz siamo convinti che per le PMI italiane l’internazionalizzazione rappresenti una grande opportunità ma anche una sfida complessa.
    In questo percorso, le Camere di Commercio giocano un ruolo fondamentale, offrendo supporto concreto e strumenti preziosi per superare le difficoltà e cogliere al meglio le occasioni dei mercati esteri.

    Vediamo insieme come le Camere di Commercio possono accompagnare la tua impresa nel processo di espansione internazionale.

    1. Informazione e orientamento
    Le Camere di Commercio forniscono dati di mercato, analisi settoriali e aggiornamenti normativi, aiutandoci a comprendere:
    -Le caratteristiche e le opportunità del mercato estero
    -Le barriere all’ingresso
    -Le regole doganali e fiscali da rispettare

    2. Formazione e workshop dedicati
    Organizzano corsi, seminari e webinar su temi fondamentali quali:
    -Normativa export e documentazione
    -Strategie di ingresso
    -Digital export e marketing internazionale
    Così possiamo acquisire competenze pratiche e aggiornate per agire con sicurezza.

    3. Supporto operativo e servizi di assistenza
    Molte Camere di Commercio offrono:
    -Assistenza nella ricerca di partner commerciali o distributori
    -Aiuto nella partecipazione a fiere internazionali, anche in modalità virtuale
    -Servizi di certificazione e legalizzazione documenti per l’export

    4. Promozione del made in Italy
    Le Camere spesso supportano iniziative per valorizzare il nostro marchio nel mondo, attraverso eventi, campagne promozionali e attività di branding collettivo.

    5. Accesso a programmi e finanziamenti
    Possono facilitare l’accesso a bandi, contributi e programmi di supporto nazionali e europei dedicati all’internazionalizzazione delle PMI.

    Per noi di Impresa.biz, le Camere di Commercio sono partner strategici insostituibili per chi vuole affrontare i mercati esteri con metodo e competenza.
    Consigliamo a ogni PMI di sfruttare al massimo questi canali di supporto, per trasformare l’internazionalizzazione in un’opportunità concreta e sostenibile.

    Vuoi sapere quali servizi della Camera di Commercio della tua zona possono aiutarti?
    Scrivici, ti mettiamo in contatto con gli esperti giusti.

    #InternazionalizzazionePMI #CamereDiCommercio #ExportSupport #PMIExport #MadeInItaly #FormazioneExport #BusinessEstero #FinanziamentiExport #StrategieExport

    Il ruolo delle camere di commercio nell’internazionalizzazione delle PMI Noi di Impresa.biz siamo convinti che per le PMI italiane l’internazionalizzazione rappresenti una grande opportunità ma anche una sfida complessa. In questo percorso, le Camere di Commercio giocano un ruolo fondamentale, offrendo supporto concreto e strumenti preziosi per superare le difficoltà e cogliere al meglio le occasioni dei mercati esteri. Vediamo insieme come le Camere di Commercio possono accompagnare la tua impresa nel processo di espansione internazionale. 1. Informazione e orientamento Le Camere di Commercio forniscono dati di mercato, analisi settoriali e aggiornamenti normativi, aiutandoci a comprendere: -Le caratteristiche e le opportunità del mercato estero -Le barriere all’ingresso -Le regole doganali e fiscali da rispettare 2. Formazione e workshop dedicati Organizzano corsi, seminari e webinar su temi fondamentali quali: -Normativa export e documentazione -Strategie di ingresso -Digital export e marketing internazionale Così possiamo acquisire competenze pratiche e aggiornate per agire con sicurezza. 3. Supporto operativo e servizi di assistenza Molte Camere di Commercio offrono: -Assistenza nella ricerca di partner commerciali o distributori -Aiuto nella partecipazione a fiere internazionali, anche in modalità virtuale -Servizi di certificazione e legalizzazione documenti per l’export 4. Promozione del made in Italy Le Camere spesso supportano iniziative per valorizzare il nostro marchio nel mondo, attraverso eventi, campagne promozionali e attività di branding collettivo. 5. Accesso a programmi e finanziamenti Possono facilitare l’accesso a bandi, contributi e programmi di supporto nazionali e europei dedicati all’internazionalizzazione delle PMI. ✅Per noi di Impresa.biz, le Camere di Commercio sono partner strategici insostituibili per chi vuole affrontare i mercati esteri con metodo e competenza. Consigliamo a ogni PMI di sfruttare al massimo questi canali di supporto, per trasformare l’internazionalizzazione in un’opportunità concreta e sostenibile. ✉️ Vuoi sapere quali servizi della Camera di Commercio della tua zona possono aiutarti? Scrivici, ti mettiamo in contatto con gli esperti giusti. 📌#InternazionalizzazionePMI #CamereDiCommercio #ExportSupport #PMIExport #MadeInItaly #FormazioneExport #BusinessEstero #FinanziamentiExport #StrategieExport
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  • Gli accordi commerciali internazionali: quali conoscere per esportare senza sorprese

    Noi di Impresa.biz sappiamo quanto esportare oggi significhi muoversi in un contesto globale complesso e regolamentato.
    Per questo è fondamentale conoscere gli accordi commerciali internazionali che possono influenzare tariffe, procedure doganali, norme di origine, e più in generale le condizioni di scambio tra Paesi.

    Conoscere questi accordi ci permette di sfruttare vantaggi competitivi, ridurre costi e soprattutto evitare sorprese sgradite nella nostra attività di export.

    1. Accordi di libero scambio (FTA – Free Trade Agreements)
    Sono accordi bilaterali o multilaterali tra Paesi che riducono o eliminano dazi e barriere commerciali.
    Esempi:
    -UE-Canada (CETA)
    -UE-Giappone (EPA)
    -Accordi tra paesi ASEAN
    Conoscere quali FTA riguardano il Paese target può significare ottenere prezzi più competitivi.

    2. Unione doganale
    Oltre alla libera circolazione delle merci, l’unione doganale stabilisce un tariffario esterno comune verso Paesi terzi.
    Un esempio è l’Unione Europea, che semplifica molto le esportazioni intra-UE.

    3. Accordi preferenziali
    Sono accordi che concedono tariffe agevolate per determinate categorie di prodotti, spesso in via temporanea o in settori specifici.

    4. Norme di origine
    Fondamentali per beneficiare degli accordi commerciali, stabiliscono le condizioni che certificano l’origine di un prodotto.
    Senza la corretta documentazione, anche un prodotto esportato in un Paese con FTA può essere soggetto a dazi pieni.

    5. Accordi multilaterali WTO
    L’Organizzazione Mondiale del Commercio regola le norme base del commercio internazionale.
    Conoscere le regole WTO è utile soprattutto per capire il quadro generale e le possibilità di ricorso in caso di controversie.

    La conoscenza degli accordi commerciali internazionali è una leva strategica per esportare con sicurezza e vantaggio competitivo.
    Noi di Impresa.biz suggeriamo sempre di aggiornarsi costantemente e, dove possibile, affidarsi a esperti doganali e legali.

    Vuoi una guida aggiornata sugli accordi che riguardano il tuo mercato di interesse?
    Scrivici, prepariamo per te un dossier personalizzato.

    #AccordiCommerciali #ExportSicuro #LiberoScambio #FTA #Dogana #NormeOrigine #WTO #CommercioInternazionale #PMIExport #StrategieExport

    Gli accordi commerciali internazionali: quali conoscere per esportare senza sorprese Noi di Impresa.biz sappiamo quanto esportare oggi significhi muoversi in un contesto globale complesso e regolamentato. Per questo è fondamentale conoscere gli accordi commerciali internazionali che possono influenzare tariffe, procedure doganali, norme di origine, e più in generale le condizioni di scambio tra Paesi. Conoscere questi accordi ci permette di sfruttare vantaggi competitivi, ridurre costi e soprattutto evitare sorprese sgradite nella nostra attività di export. 1. Accordi di libero scambio (FTA – Free Trade Agreements) Sono accordi bilaterali o multilaterali tra Paesi che riducono o eliminano dazi e barriere commerciali. Esempi: -UE-Canada (CETA) -UE-Giappone (EPA) -Accordi tra paesi ASEAN Conoscere quali FTA riguardano il Paese target può significare ottenere prezzi più competitivi. 2. Unione doganale Oltre alla libera circolazione delle merci, l’unione doganale stabilisce un tariffario esterno comune verso Paesi terzi. Un esempio è l’Unione Europea, che semplifica molto le esportazioni intra-UE. 3. Accordi preferenziali Sono accordi che concedono tariffe agevolate per determinate categorie di prodotti, spesso in via temporanea o in settori specifici. 4. Norme di origine Fondamentali per beneficiare degli accordi commerciali, stabiliscono le condizioni che certificano l’origine di un prodotto. Senza la corretta documentazione, anche un prodotto esportato in un Paese con FTA può essere soggetto a dazi pieni. 5. Accordi multilaterali WTO L’Organizzazione Mondiale del Commercio regola le norme base del commercio internazionale. Conoscere le regole WTO è utile soprattutto per capire il quadro generale e le possibilità di ricorso in caso di controversie. ✅La conoscenza degli accordi commerciali internazionali è una leva strategica per esportare con sicurezza e vantaggio competitivo. Noi di Impresa.biz suggeriamo sempre di aggiornarsi costantemente e, dove possibile, affidarsi a esperti doganali e legali. ✉️ Vuoi una guida aggiornata sugli accordi che riguardano il tuo mercato di interesse? Scrivici, prepariamo per te un dossier personalizzato. 📌 #AccordiCommerciali #ExportSicuro #LiberoScambio #FTA #Dogana #NormeOrigine #WTO #CommercioInternazionale #PMIExport #StrategieExport
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  • Strategie “low risk” per entrare in nuovi mercati

    Internazionalizzare non significa necessariamente fare salti nel buio.
    Noi di Impresa.biz lo ripetiamo spesso: espandersi all’estero si può fare anche in modo graduale e misurato, adottando strategie “low risk” che minimizzano l’esposizione iniziale e permettono di testare nuovi mercati senza compromettere la stabilità aziendale.
    Non sempre è possibile – o saggio – aprire una filiale o firmare contratti di distribuzione esclusiva fin dal primo giorno. A volte è meglio entrare in punta di piedi, osservare, adattarsi e crescere.
    Ecco le principali strategie a basso rischio per le imprese che vogliono aprirsi al mondo, con intelligenza e sostenibilità.

    1. Esportazione indiretta: cominciare senza struttura estera
    Una delle modalità più semplici per iniziare a vendere all’estero è affidarsi a:
    -Distributori locali
    -Agenti commerciali con esperienza sul territorio
    -Trader internazionali
    In questo modo non servono investimenti strutturali, e si può testare la risposta del mercato prima di impegnarsi in operazioni più complesse.

    2. Export digitale: vendere online a livello globale
    L’e-commerce è una leva potentissima per le PMI.
    Utilizzare piattaforme come:
    -Marketplace internazionali (Amazon, Alibaba, Etsy, ecc.)
    -Sito e-commerce multilingua con SEO internazionale
    -Social commerce (Instagram, TikTok, Facebook Shop)
    consente di vendere in nuovi mercati senza intermediari e con pieno controllo della propria offerta.

    3. Collaborazioni e alleanze commerciali
    Un modo smart per entrare in un nuovo mercato è allearsi con aziende già presenti:
    -Joint marketing
    -Vendita incrociata
    -Co-branding
    Questo permette di sfruttare reti esistenti e abbattere i costi iniziali di promozione e logistica.

    4. Partecipazione a fiere internazionali (fisiche o virtuali)
    Le fiere restano uno degli strumenti più efficaci per:
    -Validare l’interesse del mercato
    -Trovare contatti commerciali qualificati
    -Raccogliere feedback reali sui prodotti
    Oggi molte fiere offrono anche format digitali o ibridi, che riducono i costi di partecipazione.

    5. Test di mercato mirati (soft landing programs)
    Esistono programmi – anche pubblici – che offrono:
    -Supporto per l’apertura temporanea in nuovi mercati
    -Desk promozionali nei Paesi target
    -Assistenza legale e fiscale locale
    In pratica: un modo per entrare nel mercato a costo e rischio controllato, con il supporto di enti e partner specializzati.

    Attenzione: “basso rischio” non significa “nessun rischio”
    Anche queste strategie richiedono:
    -Pianificazione
    -Controllo dei costi
    -Protezione legale e contrattuale
    Un’adeguata valutazione culturale e commerciale del mercato target

    Il rischio può essere contenuto, ma non eliminato. Ed è proprio qui che si gioca la differenza tra un tentativo e un progetto solido.

    Internazionalizzare in modo responsabile si può.
    Noi di Impresa.biz incoraggiamo le PMI a muoversi per gradi, con metodo, sfruttando i tanti strumenti oggi disponibili per testare i mercati esteri senza mettere a rischio l’intera impresa.

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    Scrivici: stiamo preparando una raccolta di strategie export a basso rischio, con casi reali italiani.

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    Strategie “low risk” per entrare in nuovi mercati Internazionalizzare non significa necessariamente fare salti nel buio. Noi di Impresa.biz lo ripetiamo spesso: espandersi all’estero si può fare anche in modo graduale e misurato, adottando strategie “low risk” che minimizzano l’esposizione iniziale e permettono di testare nuovi mercati senza compromettere la stabilità aziendale. Non sempre è possibile – o saggio – aprire una filiale o firmare contratti di distribuzione esclusiva fin dal primo giorno. A volte è meglio entrare in punta di piedi, osservare, adattarsi e crescere. Ecco le principali strategie a basso rischio per le imprese che vogliono aprirsi al mondo, con intelligenza e sostenibilità. 🌐 1. Esportazione indiretta: cominciare senza struttura estera Una delle modalità più semplici per iniziare a vendere all’estero è affidarsi a: -Distributori locali -Agenti commerciali con esperienza sul territorio -Trader internazionali In questo modo non servono investimenti strutturali, e si può testare la risposta del mercato prima di impegnarsi in operazioni più complesse. 💻 2. Export digitale: vendere online a livello globale L’e-commerce è una leva potentissima per le PMI. Utilizzare piattaforme come: -Marketplace internazionali (Amazon, Alibaba, Etsy, ecc.) -Sito e-commerce multilingua con SEO internazionale -Social commerce (Instagram, TikTok, Facebook Shop) consente di vendere in nuovi mercati senza intermediari e con pieno controllo della propria offerta. 🤝 3. Collaborazioni e alleanze commerciali Un modo smart per entrare in un nuovo mercato è allearsi con aziende già presenti: -Joint marketing -Vendita incrociata -Co-branding Questo permette di sfruttare reti esistenti e abbattere i costi iniziali di promozione e logistica. 🎯 4. Partecipazione a fiere internazionali (fisiche o virtuali) Le fiere restano uno degli strumenti più efficaci per: -Validare l’interesse del mercato -Trovare contatti commerciali qualificati -Raccogliere feedback reali sui prodotti Oggi molte fiere offrono anche format digitali o ibridi, che riducono i costi di partecipazione. 📝 5. Test di mercato mirati (soft landing programs) Esistono programmi – anche pubblici – che offrono: -Supporto per l’apertura temporanea in nuovi mercati -Desk promozionali nei Paesi target -Assistenza legale e fiscale locale In pratica: un modo per entrare nel mercato a costo e rischio controllato, con il supporto di enti e partner specializzati. 🛑 Attenzione: “basso rischio” non significa “nessun rischio” Anche queste strategie richiedono: -Pianificazione -Controllo dei costi -Protezione legale e contrattuale Un’adeguata valutazione culturale e commerciale del mercato target Il rischio può essere contenuto, ma non eliminato. Ed è proprio qui che si gioca la differenza tra un tentativo e un progetto solido. ✅ Internazionalizzare in modo responsabile si può. Noi di Impresa.biz incoraggiamo le PMI a muoversi per gradi, con metodo, sfruttando i tanti strumenti oggi disponibili per testare i mercati esteri senza mettere a rischio l’intera impresa. ✉️ Vuoi raccontarci la tua esperienza o ricevere una guida operativa? Scrivici: stiamo preparando una raccolta di strategie export a basso rischio, con casi reali italiani. 📌 #Internazionalizzazione #ExportSmart #LowRiskExport #PMIGlobal #StrategieExport #EcommerceInternazionale #DistributoriEsteri #SoftLanding #FieraInternazionale #BusinessSicuro
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