• Gestione fiscale e contratti nelle collaborazioni con i brand

    Ottenere una collaborazione con un brand è sempre un traguardo importante. Ma se non si gestisce correttamente la parte burocratica e fiscale, il rischio è di compromettere tutto — dalla credibilità professionale alla sostenibilità del proprio lavoro.
    Da Impresa.biz, lo diciamo spesso: anche chi lavora nel digitale, come creator, influencer o freelance, deve trattare le collaborazioni come veri e propri rapporti professionali, regolati da contratti e soggetti a regole fiscali precise.

    Vediamo insieme cosa sapere (e cosa evitare) quando si inizia a lavorare con i brand.

    Serve sempre un contratto?
    Sì. Anche per una “semplice” collaborazione su Instagram o un video su TikTok, è fondamentale avere un accordo scritto.

    Un contratto non è solo una formalità: tutela entrambe le parti, chiarisce aspettative e obblighi, e serve da riferimento in caso di problemi.

    Cosa deve includere un contratto di collaborazione:
    -Oggetto della prestazione (es. 2 post IG, 1 reel, 3 stories)
    -Tempistiche e scadenze
    -Compenso e modalità di pagamento
    -Diritti di utilizzo dei contenuti (es. se il brand può riutilizzarli per advertising, e per quanto tempo)
    -Obblighi di trasparenza (es. hashtag #adv o #sponsorizzato)
    -Penali o condizioni in caso di recesso
    Se il brand non ha un contratto pronto, puoi proporne uno tu: esistono modelli base personalizzabili che puoi usare come riferimento.

    Come funziona dal punto di vista fiscale?
    Se vieni pagato per una collaborazione, è a tutti gli effetti un reddito e va gestito in modo regolare.

    Le opzioni principali:
    Partita IVA
    Se lavori con continuità, è l'opzione più indicata. Puoi aprirla con il regime forfettario (fino a 85.000 € l’anno), che ha agevolazioni fiscali e contributive.

    Prestazione occasionale
    Può essere usata solo se lavori in modo saltuario (massimo 5.000 € lordi all’anno) e senza continuità. Prevede una ritenuta d’acconto del 20% e, oltre certi limiti, obbligo di comunicazione all’INPS.

    Collaborazione tramite agenzia
    Alcuni creator lavorano tramite agenzie che gestiscono il rapporto fiscale e contrattuale. In questo caso, sarai pagato come collaboratore dell’agenzia.
    Attenzione: ricevere pagamenti “in nero” o senza documentazione espone a sanzioni e perdita di credibilità professionale.

    Fatture, ricevute, ritenute: come orientarsi
    -Se hai partita IVA, emetterai fattura con l’importo pattuito più IVA (se dovuta) e eventuali contributi previdenziali.
    -Se lavori in prestazione occasionale, rilasci una ricevuta con ritenuta d’acconto.
    -I pagamenti tracciati sono obbligatori (bonifico, PayPal business, ecc.).
    Tieni sempre traccia di tutto: e-mail, contratti, fatture e pagamenti. Ti servirà per dichiarazioni fiscali e per costruire una posizione professionale solida.

    Serve un commercialista?
    Non è obbligatorio, ma altamente consigliato. Un commercialista esperto in lavoro autonomo o digital marketing può aiutarti a:
    -Aprire la partita IVA nel modo corretto
    -Scegliere il codice ATECO giusto (es. 73.11.02 per creator e influencer)
    -Gestire fatturazione e scadenze fiscali
    -Evitare errori che potrebbero costarti caro
    -Collaborare con i brand non è un “lavoretto”, ma un’attività professionale a tutti gli effetti. E come ogni attività, va gestita con serietà — a partire dai contratti, fino alla fiscalità.

    Da Impresa.biz, lo diciamo con chiarezza: la professionalità non sta solo nei contenuti che pubblichi, ma anche nel modo in cui gestisci il tuo lavoro. E chi si organizza fin dall’inizio, ha molti più margini di crescita nel lungo periodo.

    #GestioneFiscale #ContrattiDiCollaborazione #CreatorProfessionista #InfluencerMarketing #ImpresaDigitale #LavoroAutonomo #PartitaIVA

    Gestione fiscale e contratti nelle collaborazioni con i brand Ottenere una collaborazione con un brand è sempre un traguardo importante. Ma se non si gestisce correttamente la parte burocratica e fiscale, il rischio è di compromettere tutto — dalla credibilità professionale alla sostenibilità del proprio lavoro. Da Impresa.biz, lo diciamo spesso: anche chi lavora nel digitale, come creator, influencer o freelance, deve trattare le collaborazioni come veri e propri rapporti professionali, regolati da contratti e soggetti a regole fiscali precise. Vediamo insieme cosa sapere (e cosa evitare) quando si inizia a lavorare con i brand. 📄 Serve sempre un contratto? Sì. Anche per una “semplice” collaborazione su Instagram o un video su TikTok, è fondamentale avere un accordo scritto. Un contratto non è solo una formalità: tutela entrambe le parti, chiarisce aspettative e obblighi, e serve da riferimento in caso di problemi. Cosa deve includere un contratto di collaborazione: -Oggetto della prestazione (es. 2 post IG, 1 reel, 3 stories) -Tempistiche e scadenze -Compenso e modalità di pagamento -Diritti di utilizzo dei contenuti (es. se il brand può riutilizzarli per advertising, e per quanto tempo) -Obblighi di trasparenza (es. hashtag #adv o #sponsorizzato) -Penali o condizioni in caso di recesso 💡 Se il brand non ha un contratto pronto, puoi proporne uno tu: esistono modelli base personalizzabili che puoi usare come riferimento. 💰 Come funziona dal punto di vista fiscale? Se vieni pagato per una collaborazione, è a tutti gli effetti un reddito e va gestito in modo regolare. Le opzioni principali: Partita IVA Se lavori con continuità, è l'opzione più indicata. Puoi aprirla con il regime forfettario (fino a 85.000 € l’anno), che ha agevolazioni fiscali e contributive. Prestazione occasionale Può essere usata solo se lavori in modo saltuario (massimo 5.000 € lordi all’anno) e senza continuità. Prevede una ritenuta d’acconto del 20% e, oltre certi limiti, obbligo di comunicazione all’INPS. Collaborazione tramite agenzia Alcuni creator lavorano tramite agenzie che gestiscono il rapporto fiscale e contrattuale. In questo caso, sarai pagato come collaboratore dell’agenzia. ❗Attenzione: ricevere pagamenti “in nero” o senza documentazione espone a sanzioni e perdita di credibilità professionale. 🔍 Fatture, ricevute, ritenute: come orientarsi -Se hai partita IVA, emetterai fattura con l’importo pattuito più IVA (se dovuta) e eventuali contributi previdenziali. -Se lavori in prestazione occasionale, rilasci una ricevuta con ritenuta d’acconto. -I pagamenti tracciati sono obbligatori (bonifico, PayPal business, ecc.). Tieni sempre traccia di tutto: e-mail, contratti, fatture e pagamenti. Ti servirà per dichiarazioni fiscali e per costruire una posizione professionale solida. 🧾 Serve un commercialista? Non è obbligatorio, ma altamente consigliato. Un commercialista esperto in lavoro autonomo o digital marketing può aiutarti a: -Aprire la partita IVA nel modo corretto -Scegliere il codice ATECO giusto (es. 73.11.02 per creator e influencer) -Gestire fatturazione e scadenze fiscali -Evitare errori che potrebbero costarti caro -Collaborare con i brand non è un “lavoretto”, ma un’attività professionale a tutti gli effetti. E come ogni attività, va gestita con serietà — a partire dai contratti, fino alla fiscalità. Da Impresa.biz, lo diciamo con chiarezza: la professionalità non sta solo nei contenuti che pubblichi, ma anche nel modo in cui gestisci il tuo lavoro. E chi si organizza fin dall’inizio, ha molti più margini di crescita nel lungo periodo. #GestioneFiscale #ContrattiDiCollaborazione #CreatorProfessionista #InfluencerMarketing #ImpresaDigitale #LavoroAutonomo #PartitaIVA
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  • Come valutare e negoziare una collaborazione retribuita

    Quando si inizia a ricevere proposte di collaborazione da parte dei brand, una delle sfide più delicate riguarda proprio la parte economica: quanto chiedere? Come valutare se è il compenso giusto? E come negoziare senza perdere l’occasione?

    Da Impresa.biz, lo diciamo spesso: trattare una collaborazione retribuita richiede non solo consapevolezza del proprio valore, ma anche preparazione. In questo articolo ti spieghiamo passo dopo passo come valutare e negoziare un accordo in modo professionale e sostenibile.

    1. Valuta il valore del progetto (non solo il compenso)
    Prima di tutto, analizza bene la proposta. Considera:
    -Cosa ti viene chiesto di fare (quanti contenuti, su quali piattaforme, con che tempistiche)
    -Quanto tempo richiede la realizzazione dei contenuti, eventuali revisioni, invio di report
    -Chi è il brand e che tipo di visibilità può offrirti
    -Se i diritti d’uso dei contenuti sono inclusi (e per quanto tempo)
    -Il ritorno che può generarti, non solo economico ma anche in termini di reputazione

    Ricorda: una collaborazione può avere valore anche strategico, ma solo se sei tu a sceglierla — non se la accetti “in perdita” per paura di dire di no.

    2. Definisci il tuo tariffario (e aggiornalo)
    Non puoi negoziare se non sai quanto vali. Costruisci un tariffario di base in base a:
    -Il tuo numero di follower e tasso di engagement
    -Il tipo di contenuti che crei (foto, video, articoli, podcast…)
    -I costi vivi (attrezzatura, tempo, editing, eventuale supporto esterno)
    -L’esperienza e le collaborazioni già fatte
    Pro tip: fai un benchmark guardando cosa offrono influencer simili a te per capire se sei sotto, sopra o in linea con il mercato.

    3. Chiedi (sempre) un brief dettagliato
    Prima di accettare qualsiasi cifra, chiedi un brief chiaro e scritto. Deve includere:
    -Obiettivi della campagna
    -Deliverables richiesti
    -Deadline
    -Diritti d’uso dei contenuti
    -Indicazioni su tone of voice, hashtag, tag obbligatori
    Questo ti aiuta non solo a capire il valore del progetto, ma anche a evitare fraintendimenti futuri.

    4. Come rispondere a un’offerta economica
    Se la cifra proposta è in linea con il tuo tariffario, accetta con serenità, ma specifica sempre cosa è incluso nel prezzo.

    Se invece è troppo bassa:
    -Ringrazia per l’interesse e spiega in modo professionale che, per quel tipo di richiesta, il tuo compenso abituale è diverso.
    -Proponi alternative (es. ridurre i contenuti, eliminare i diritti d’uso, fare un test iniziale a budget più contenuto).
    -Non avere paura di dire no: accettare collaborazioni sottopagate svaluta il tuo lavoro e quello degli altri professionisti del settore.

    5. Metti tutto per iscritto
    Una volta trovato l’accordo, chiedi sempre un contratto o almeno una conferma via e-mail. Specifica:
    -Il compenso pattuito
    -Le modalità di pagamento (tempistiche e fatturazione)
    -I contenuti richiesti
    -Le scadenze
    Questo ti tutela e dimostra professionalità.

    6. Costruisci relazioni, non solo transazioni
    Anche nella negoziazione, sii professionale e rispettoso. A volte una trattativa ben gestita apre la porta a collaborazioni future, anche se la prima proposta non va a buon fine.

    Valutare e negoziare una collaborazione retribuita richiede equilibrio tra consapevolezza del proprio valore, rispetto per il lavoro altrui e capacità di comunicare in modo chiaro.

    Da Impresa.biz, lo ripetiamo spesso: non sei solo un “profilo social”, sei un professionista. E come tale, meriti compensi adeguati, trattative trasparenti e collaborazioni che ti permettano di crescere, non di accontentarti.

    #CollaborazioniRetribuite #InfluencerMarketing #Negoziazione #PersonalBranding #CreatorProfessionista #MediaKit #ImpresaDigitale #StrategiaSocial

    Come valutare e negoziare una collaborazione retribuita Quando si inizia a ricevere proposte di collaborazione da parte dei brand, una delle sfide più delicate riguarda proprio la parte economica: quanto chiedere? Come valutare se è il compenso giusto? E come negoziare senza perdere l’occasione? Da Impresa.biz, lo diciamo spesso: trattare una collaborazione retribuita richiede non solo consapevolezza del proprio valore, ma anche preparazione. In questo articolo ti spieghiamo passo dopo passo come valutare e negoziare un accordo in modo professionale e sostenibile. 1. Valuta il valore del progetto (non solo il compenso) Prima di tutto, analizza bene la proposta. Considera: -Cosa ti viene chiesto di fare (quanti contenuti, su quali piattaforme, con che tempistiche) -Quanto tempo richiede la realizzazione dei contenuti, eventuali revisioni, invio di report -Chi è il brand e che tipo di visibilità può offrirti -Se i diritti d’uso dei contenuti sono inclusi (e per quanto tempo) -Il ritorno che può generarti, non solo economico ma anche in termini di reputazione Ricorda: una collaborazione può avere valore anche strategico, ma solo se sei tu a sceglierla — non se la accetti “in perdita” per paura di dire di no. 2. Definisci il tuo tariffario (e aggiornalo) Non puoi negoziare se non sai quanto vali. Costruisci un tariffario di base in base a: -Il tuo numero di follower e tasso di engagement -Il tipo di contenuti che crei (foto, video, articoli, podcast…) -I costi vivi (attrezzatura, tempo, editing, eventuale supporto esterno) -L’esperienza e le collaborazioni già fatte 🔍 Pro tip: fai un benchmark guardando cosa offrono influencer simili a te per capire se sei sotto, sopra o in linea con il mercato. 3. Chiedi (sempre) un brief dettagliato Prima di accettare qualsiasi cifra, chiedi un brief chiaro e scritto. Deve includere: -Obiettivi della campagna -Deliverables richiesti -Deadline -Diritti d’uso dei contenuti -Indicazioni su tone of voice, hashtag, tag obbligatori Questo ti aiuta non solo a capire il valore del progetto, ma anche a evitare fraintendimenti futuri. 4. Come rispondere a un’offerta economica Se la cifra proposta è in linea con il tuo tariffario, accetta con serenità, ma specifica sempre cosa è incluso nel prezzo. Se invece è troppo bassa: -Ringrazia per l’interesse e spiega in modo professionale che, per quel tipo di richiesta, il tuo compenso abituale è diverso. -Proponi alternative (es. ridurre i contenuti, eliminare i diritti d’uso, fare un test iniziale a budget più contenuto). -Non avere paura di dire no: accettare collaborazioni sottopagate svaluta il tuo lavoro e quello degli altri professionisti del settore. 5. Metti tutto per iscritto Una volta trovato l’accordo, chiedi sempre un contratto o almeno una conferma via e-mail. Specifica: -Il compenso pattuito -Le modalità di pagamento (tempistiche e fatturazione) -I contenuti richiesti -Le scadenze Questo ti tutela e dimostra professionalità. 6. Costruisci relazioni, non solo transazioni Anche nella negoziazione, sii professionale e rispettoso. A volte una trattativa ben gestita apre la porta a collaborazioni future, anche se la prima proposta non va a buon fine. Valutare e negoziare una collaborazione retribuita richiede equilibrio tra consapevolezza del proprio valore, rispetto per il lavoro altrui e capacità di comunicare in modo chiaro. Da Impresa.biz, lo ripetiamo spesso: non sei solo un “profilo social”, sei un professionista. E come tale, meriti compensi adeguati, trattative trasparenti e collaborazioni che ti permettano di crescere, non di accontentarti. #CollaborazioniRetribuite #InfluencerMarketing #Negoziazione #PersonalBranding #CreatorProfessionista #MediaKit #ImpresaDigitale #StrategiaSocial
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