Guida fiscale passo-passo per aprire un e-commerce (anche in dropshipping)
1. Serve la Partita IVA
Sì, anche se inizi da casa e vendi solo pochi prodotti.
Se vendi con continuità, anche piccole cifre, non puoi usare il codice fiscale personale. Serve una partita IVA.
Come si apre?
Puoi aprirla online tramite un commercialista o direttamente all’Agenzia delle Entrate.
Codice ATECO consigliato per e-commerce:
47.91.10 – Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto via Internet
Regime fiscale iniziale più semplice:
Regime forfettario, se rispetti i requisiti:
-Fatturato annuo < €85.000
-Nessuna partecipazione in società
-No spese per dipendenti sopra i limiti
Vantaggi del forfettario:
-Aliquota agevolata (5% o 15%)
-Nessuna IVA da addebitare né versare
-Adempimenti contabili semplificati
2. Iscrizione in Camera di Commercio e INPS
Una volta aperta la partita IVA, devi:
Iscriverti come ditta individuale (se lavori da solo) alla Camera di Commercio (REA)
Iscriverti alla Gestione INPS Commercianti
Pagherai contributi fissi INPS anche a prescindere dal reddito (circa €4.000 l’anno, suddivisi in rate trimestrali)
3. Fatturazione e corrispettivi
Anche online, hai due alternative:
Fattura elettronica (obbligatoria, anche per i forfettari se superi €25.000 l’anno)
Registrazione dei corrispettivi giornalieri, se vendi solo a privati e non ti viene chiesta fattura
Se vendi tramite marketplace (Amazon, eBay, ecc.), attenzione: in certi casi la fattura non serve perché il marketplace è "sostituto d’imposta", ma devi comunque registrare i corrispettivi.
4. IVA e vendite in Europa (regime OSS)
Se vendi anche fuori Italia, in altri Paesi UE, devi monitorare il limite di €10.000 annui.
Superato questo, dovrai:
-Iscriverti al regime OSS (One Stop Shop)
-Versare l’IVA nei Paesi UE in modo centralizzato tramite l’Agenzia delle Entrate
-Se vendi fuori UE, preparati a gestire dazi, IVA e dogana.
5. Adempimenti fiscali principali
Ecco cosa dovrai fare nel corso dell’anno:
Periodo Adempimento
Mensile/Trimestrale Versamento INPS, eventuale IVA
Annuale Dichiarazione dei redditi (modello Redditi PF)
Entro marzo Certificazione unica fornitori (se ne hai)
Quando necessario Comunicazione LIPE, Esterometro, Intrastat (se vendi all’estero)
Se lavori con un commercialista, molti di questi passaggi li farà lui. Ma è importante sapere cosa monitorare.
6. Errori da evitare all’inizio
-Aprire un e-commerce senza partita IVA (rischio multe salate)
-Copiare Termini e Condizioni generici trovati online
-Ignorare il diritto di recesso per i clienti
-Non emettere fatture se richieste
-Non comunicare le spese doganali nei casi di dropshipping extra-UE
7. Checklist rapida per partire in regola
Apri Partita IVA con codice ATECO corretto
Iscriviti a INPS e Camera di Commercio
Redigi Privacy Policy, Cookie Policy, Termini e Condizioni
Attiva fatturazione elettronica (XML)
Monitora IVA intra-UE (regime OSS)
Tieni registri fiscali e contabili (anche se sei forfettario)
Usa un gestionale o un commercialista digital-friendly
Gestire gli aspetti fiscali del tuo e-commerce non è impossibile, ma nemmeno banale. La chiave è partire bene, essere trasparenti con i clienti e automatizzare il più possibile.
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1. Serve la Partita IVA
Sì, anche se inizi da casa e vendi solo pochi prodotti.
Se vendi con continuità, anche piccole cifre, non puoi usare il codice fiscale personale. Serve una partita IVA.
Come si apre?
Puoi aprirla online tramite un commercialista o direttamente all’Agenzia delle Entrate.
Codice ATECO consigliato per e-commerce:
47.91.10 – Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto via Internet
Regime fiscale iniziale più semplice:
Regime forfettario, se rispetti i requisiti:
-Fatturato annuo < €85.000
-Nessuna partecipazione in società
-No spese per dipendenti sopra i limiti
Vantaggi del forfettario:
-Aliquota agevolata (5% o 15%)
-Nessuna IVA da addebitare né versare
-Adempimenti contabili semplificati
2. Iscrizione in Camera di Commercio e INPS
Una volta aperta la partita IVA, devi:
Iscriverti come ditta individuale (se lavori da solo) alla Camera di Commercio (REA)
Iscriverti alla Gestione INPS Commercianti
Pagherai contributi fissi INPS anche a prescindere dal reddito (circa €4.000 l’anno, suddivisi in rate trimestrali)
3. Fatturazione e corrispettivi
Anche online, hai due alternative:
Fattura elettronica (obbligatoria, anche per i forfettari se superi €25.000 l’anno)
Registrazione dei corrispettivi giornalieri, se vendi solo a privati e non ti viene chiesta fattura
Se vendi tramite marketplace (Amazon, eBay, ecc.), attenzione: in certi casi la fattura non serve perché il marketplace è "sostituto d’imposta", ma devi comunque registrare i corrispettivi.
4. IVA e vendite in Europa (regime OSS)
Se vendi anche fuori Italia, in altri Paesi UE, devi monitorare il limite di €10.000 annui.
Superato questo, dovrai:
-Iscriverti al regime OSS (One Stop Shop)
-Versare l’IVA nei Paesi UE in modo centralizzato tramite l’Agenzia delle Entrate
-Se vendi fuori UE, preparati a gestire dazi, IVA e dogana.
5. Adempimenti fiscali principali
Ecco cosa dovrai fare nel corso dell’anno:
Periodo Adempimento
Mensile/Trimestrale Versamento INPS, eventuale IVA
Annuale Dichiarazione dei redditi (modello Redditi PF)
Entro marzo Certificazione unica fornitori (se ne hai)
Quando necessario Comunicazione LIPE, Esterometro, Intrastat (se vendi all’estero)
Se lavori con un commercialista, molti di questi passaggi li farà lui. Ma è importante sapere cosa monitorare.
6. Errori da evitare all’inizio
-Aprire un e-commerce senza partita IVA (rischio multe salate)
-Copiare Termini e Condizioni generici trovati online
-Ignorare il diritto di recesso per i clienti
-Non emettere fatture se richieste
-Non comunicare le spese doganali nei casi di dropshipping extra-UE
7. Checklist rapida per partire in regola
Apri Partita IVA con codice ATECO corretto
Iscriviti a INPS e Camera di Commercio
Redigi Privacy Policy, Cookie Policy, Termini e Condizioni
Attiva fatturazione elettronica (XML)
Monitora IVA intra-UE (regime OSS)
Tieni registri fiscali e contabili (anche se sei forfettario)
Usa un gestionale o un commercialista digital-friendly
Gestire gli aspetti fiscali del tuo e-commerce non è impossibile, ma nemmeno banale. La chiave è partire bene, essere trasparenti con i clienti e automatizzare il più possibile.
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🧾 Guida fiscale passo-passo per aprire un e-commerce (anche in dropshipping)
✅ 1. Serve la Partita IVA
Sì, anche se inizi da casa e vendi solo pochi prodotti.
💡 Se vendi con continuità, anche piccole cifre, non puoi usare il codice fiscale personale. Serve una partita IVA.
🔹 Come si apre?
Puoi aprirla online tramite un commercialista o direttamente all’Agenzia delle Entrate.
🔹 Codice ATECO consigliato per e-commerce:
47.91.10 – Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto via Internet
🔹 Regime fiscale iniziale più semplice:
Regime forfettario, se rispetti i requisiti:
-Fatturato annuo < €85.000
-Nessuna partecipazione in società
-No spese per dipendenti sopra i limiti
📉 Vantaggi del forfettario:
-Aliquota agevolata (5% o 15%)
-Nessuna IVA da addebitare né versare
-Adempimenti contabili semplificati
🧾 2. Iscrizione in Camera di Commercio e INPS
Una volta aperta la partita IVA, devi:
✅ Iscriverti come ditta individuale (se lavori da solo) alla Camera di Commercio (REA)
✅ Iscriverti alla Gestione INPS Commercianti
💰 Pagherai contributi fissi INPS anche a prescindere dal reddito (circa €4.000 l’anno, suddivisi in rate trimestrali)
📦 3. Fatturazione e corrispettivi
Anche online, hai due alternative:
🔹 Fattura elettronica (obbligatoria, anche per i forfettari se superi €25.000 l’anno)
🔹 Registrazione dei corrispettivi giornalieri, se vendi solo a privati e non ti viene chiesta fattura
🧾 Se vendi tramite marketplace (Amazon, eBay, ecc.), attenzione: in certi casi la fattura non serve perché il marketplace è "sostituto d’imposta", ma devi comunque registrare i corrispettivi.
🌍 4. IVA e vendite in Europa (regime OSS)
Se vendi anche fuori Italia, in altri Paesi UE, devi monitorare il limite di €10.000 annui.
📌 Superato questo, dovrai:
-Iscriverti al regime OSS (One Stop Shop)
-Versare l’IVA nei Paesi UE in modo centralizzato tramite l’Agenzia delle Entrate
-Se vendi fuori UE, preparati a gestire dazi, IVA e dogana.
📊 5. Adempimenti fiscali principali
Ecco cosa dovrai fare nel corso dell’anno:
Periodo Adempimento
Mensile/Trimestrale Versamento INPS, eventuale IVA
Annuale Dichiarazione dei redditi (modello Redditi PF)
Entro marzo Certificazione unica fornitori (se ne hai)
Quando necessario Comunicazione LIPE, Esterometro, Intrastat (se vendi all’estero)
🔄 Se lavori con un commercialista, molti di questi passaggi li farà lui. Ma è importante sapere cosa monitorare.
🛑 6. Errori da evitare all’inizio
-Aprire un e-commerce senza partita IVA (rischio multe salate)
-Copiare Termini e Condizioni generici trovati online
-Ignorare il diritto di recesso per i clienti
-Non emettere fatture se richieste
-Non comunicare le spese doganali nei casi di dropshipping extra-UE
📎 7. Checklist rapida per partire in regola
✅ Apri Partita IVA con codice ATECO corretto
✅ Iscriviti a INPS e Camera di Commercio
✅ Redigi Privacy Policy, Cookie Policy, Termini e Condizioni
✅ Attiva fatturazione elettronica (XML)
✅ Monitora IVA intra-UE (regime OSS)
✅ Tieni registri fiscali e contabili (anche se sei forfettario)
✅ Usa un gestionale o un commercialista digital-friendly
🧠Gestire gli aspetti fiscali del tuo e-commerce non è impossibile, ma nemmeno banale. La chiave è partire bene, essere trasparenti con i clienti e automatizzare il più possibile.
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