• Le migliori strategie SEO per aziende locali nel 2025

    Se c’è una cosa che mi ha davvero aiutato a far crescere la mia attività (anche offline), è stata la SEO locale. Quando ho capito che non dovevo competere con tutti, ma solo con chi cercava nella mia zona, è cambiato tutto.
    La SEO per aziende locali nel 2025 è più importante che mai, anche per chi ha un e-commerce. Io, ad esempio, vendo online ma ho anche un piccolo laboratorio aperto al pubblico. E sai chi lo trova? Chi cerca su Google "artigianato sostenibile + [mia città]".

    Ecco le strategie che ho usato e che ti consiglio.

    1. Google Business Profile: il cuore della SEO locale
    Questa è la prima cosa che ho ottimizzato. E ogni giorno mi porta visite reali e telefonate.

    Ecco cosa non deve mancare:
    -Nome coerente con il brand
    -Descrizione con parole chiave locali
    -Orari aggiornati
    -Foto professionali del negozio o laboratorio
    -Recensioni (vere!) e risposte sempre presenti

    Nel 2025, Google mostra sempre più risultati “zero click” (dove l’utente trova già tutto nella scheda business), quindi curarla bene fa la differenza.

    2. Ottimizzazione del sito per ricerche locali
    Anche se il mio sito è e-commerce, ho aggiunto pagine specifiche tipo:
    -“Chi siamo a [città]”
    -“Ritiro locale a [zona]”
    -“Laboratorio artigianale a [comune]”

    Inoltre, uso parole chiave locali in modo naturale nei titoli, nei meta tag e nei contenuti. Anche nei blog post inserisco riferimenti al territorio.

    3. Link da siti locali e directory affidabili
    Una delle cose più efficaci che ho fatto è stato collaborare con blog e portali locali, tipo:
    -Giornali online della mia provincia
    -Siti di eventi e fiere artigiane
    -Associazioni di categoria
    Questi link migliorano l'autorità del sito agli occhi di Google, ma portano anche visite qualificate da persone realmente interessate.

    4. Recensioni e social con geolocalizzazione
    Ogni volta che pubblico su Instagram o Facebook, taggo la posizione. Quando i clienti fanno una recensione, chiedo (senza forzare) di menzionare anche la città. Questo crea segnali positivi per Google.

    E non dimenticare: le recensioni locali sono oro. Io ho automatizzato la richiesta di recensioni via email post-acquisto per chi ritira in sede.

    Cosa evitare nella SEO locale
    Keyword stuffing tipo "miglior falegname Milano Torino Napoli": Google lo penalizza
    -Duplicare contenuti su più pagine con lo stesso testo cambiando solo il nome della città
    -Usare directory spam o scadenti per fare link building

    Strumenti che uso (e consiglio)
    -Google Business Profile Manager per gestire la scheda
    -Google Search Console per monitorare le ricerche locali
    -Ubersuggest per trovare keyword locali aggiornate
    -Whitespark o BrightLocal per la SEO local avanzata (a pagamento)

    Nel 2025 la SEO locale è più intelligente, più visiva e più legata all’esperienza reale del cliente.
    Non è solo questione di tecniche, ma di essere rilevanti per chi ti cerca vicino a casa.

    Se sei una PMI o un piccolo brand con radici nel territorio, questa è la tua occasione per farti trovare senza dover lottare con i colossi nazionali.

    #seolocale #seopmi #marketinglocale #googlebusinessprofile #visibilitàonline #strategiaseo2025 #ecommerceitalia #artigianidigitali #aziendelocali #digitalmarketingitalia #marketingperpiccoleimprese #posizionamentolocale

    Le migliori strategie SEO per aziende locali nel 2025 Se c’è una cosa che mi ha davvero aiutato a far crescere la mia attività (anche offline), è stata la SEO locale. Quando ho capito che non dovevo competere con tutti, ma solo con chi cercava nella mia zona, è cambiato tutto. La SEO per aziende locali nel 2025 è più importante che mai, anche per chi ha un e-commerce. Io, ad esempio, vendo online ma ho anche un piccolo laboratorio aperto al pubblico. E sai chi lo trova? Chi cerca su Google "artigianato sostenibile + [mia città]". Ecco le strategie che ho usato e che ti consiglio. ✅ 1. Google Business Profile: il cuore della SEO locale Questa è la prima cosa che ho ottimizzato. E ogni giorno mi porta visite reali e telefonate. Ecco cosa non deve mancare: -Nome coerente con il brand -Descrizione con parole chiave locali -Orari aggiornati -Foto professionali del negozio o laboratorio -Recensioni (vere!) e risposte sempre presenti Nel 2025, Google mostra sempre più risultati “zero click” (dove l’utente trova già tutto nella scheda business), quindi curarla bene fa la differenza. ✅ 2. Ottimizzazione del sito per ricerche locali Anche se il mio sito è e-commerce, ho aggiunto pagine specifiche tipo: -“Chi siamo a [città]” -“Ritiro locale a [zona]” -“Laboratorio artigianale a [comune]” Inoltre, uso parole chiave locali in modo naturale nei titoli, nei meta tag e nei contenuti. Anche nei blog post inserisco riferimenti al territorio. ✅ 3. Link da siti locali e directory affidabili Una delle cose più efficaci che ho fatto è stato collaborare con blog e portali locali, tipo: -Giornali online della mia provincia -Siti di eventi e fiere artigiane -Associazioni di categoria Questi link migliorano l'autorità del sito agli occhi di Google, ma portano anche visite qualificate da persone realmente interessate. ✅ 4. Recensioni e social con geolocalizzazione Ogni volta che pubblico su Instagram o Facebook, taggo la posizione. Quando i clienti fanno una recensione, chiedo (senza forzare) di menzionare anche la città. Questo crea segnali positivi per Google. E non dimenticare: le recensioni locali sono oro. Io ho automatizzato la richiesta di recensioni via email post-acquisto per chi ritira in sede. ❌ Cosa evitare nella SEO locale Keyword stuffing tipo "miglior falegname Milano Torino Napoli": Google lo penalizza -Duplicare contenuti su più pagine con lo stesso testo cambiando solo il nome della città -Usare directory spam o scadenti per fare link building 💡 Strumenti che uso (e consiglio) -Google Business Profile Manager per gestire la scheda -Google Search Console per monitorare le ricerche locali -Ubersuggest per trovare keyword locali aggiornate -Whitespark o BrightLocal per la SEO local avanzata (a pagamento) ✍️ Nel 2025 la SEO locale è più intelligente, più visiva e più legata all’esperienza reale del cliente. Non è solo questione di tecniche, ma di essere rilevanti per chi ti cerca vicino a casa. Se sei una PMI o un piccolo brand con radici nel territorio, questa è la tua occasione per farti trovare senza dover lottare con i colossi nazionali. #seolocale #seopmi #marketinglocale #googlebusinessprofile #visibilitàonline #strategiaseo2025 #ecommerceitalia #artigianidigitali #aziendelocali #digitalmarketingitalia #marketingperpiccoleimprese #posizionamentolocale
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  • I bias cognitivi che influenzano lo shopping online (e come sfruttarli)

    Quando ho iniziato a studiare il comportamento degli utenti nel mio e-commerce, ho scoperto un mondo: le persone non comprano in modo razionale.
    Le loro scelte sono spesso guidate da automatismi mentali, scorciatoie inconsce chiamate bias cognitivi.

    Iniziare a riconoscerli (e usarli con consapevolezza) ha cambiato il modo in cui costruisco pagine prodotto, scrivo copy e imposto offerte.
    Non si tratta di manipolare, ma di guidare la decisione d’acquisto rispettando la psicologia umana.

    Ecco i bias cognitivi più potenti nello shopping online — e come li uso, ogni giorno.

    1. Effetto ancoraggio – “Il primo prezzo che vedo mi influenza”
    Se mostri prima un prezzo alto, quello più basso dopo sembrerà un affare, anche se non lo è davvero.

    Come lo uso:
    -Metto il prezzo originale barrato accanto allo sconto (es. €129 → €89)
    -Creo pacchetti “premium” accanto a quelli base, per rendere i secondi più convenienti

    2. Bias di scarsità – “È raro, quindi lo voglio di più”
    Quando qualcosa sta per finire o è disponibile per poco tempo, il cervello entra in modalità “compra subito”.

    Come lo uso:
    -Scrivo “solo 3 pezzi disponibili” o “offerta valida fino a mezzanotte”
    -Mostro quantità limitate in magazzino in tempo reale

    3. Effetto riprova sociale – “Se lo fanno gli altri, è la scelta giusta”
    Vediamo cosa fanno gli altri per capire cosa dovremmo fare noi. È naturale.

    Come lo uso:
    -Aggiungo recensioni vere, con foto
    -Mostro etichette come “Best seller” o “Scelto da 10.000 clienti”
    -Inserisco notifiche tipo: “Chiara da Milano ha appena acquistato”

    4. Bias di avversione alla perdita – “Meglio evitare una perdita che ottenere un guadagno”
    Il dolore di perdere qualcosa è più intenso del piacere di guadagnarla.

    Come lo uso:
    -Scrivo “Non perdere lo sconto esclusivo” invece di “Ottieni uno sconto”
    -Email di promemoria tipo “La tua offerta scade tra 2 ore”

    5. Effetto IKEA – “Se lo creo io, vale di più”
    Le persone danno più valore a ciò che contribuiscono a creare.

    Come lo uso:
    -Configuratori personalizzati (es. “Crea il tuo kit” o “Scegli la tua combinazione”)
    -Opzioni per personalizzare packaging, colori, testi

    6. Bias di familiarità – “Ciò che conosco mi fa sentire al sicuro”
    Il nostro cervello preferisce ciò che gli è familiare.

    Come lo uso:
    -Uso layout simili ai grandi e-commerce (es. Amazon, Zalando)
    -Mantengo il logo e i colori brand in ogni touchpoint
    -Includo testimonial o influencer noti al mio target

    7. Effetto bandwagon – “Tutti lo fanno, allora lo faccio anch’io”
    È simile alla riprova sociale, ma spinto dal desiderio di “non restare fuori”.

    Come lo uso:
    -Titoli come “Più di 5.000 persone lo hanno già scelto”
    Countdown nelle offerte: “Altri 20 clienti lo stanno guardando ora”

    Capire i bias cognitivi è stato un cambio di prospettiva enorme per me.
    Oggi non penso più solo in termini di “schede prodotto”, ma in termini di esperienza mentale e decisionale del cliente.
    Usare questi principi in modo etico e strategico mi ha permesso di aumentare le conversioni e, soprattutto, di creare un percorso d’acquisto più fluido e soddisfacente.

    Il cervello prende decisioni complesse in pochi secondi. Il nostro compito è semplificargli la vita.

    #BiasCognitivi #Neuromarketing #EcommerceStrategy #VenditeOnline #PsicologiaDelConsumo #ImpresaBiz #ConversionRate #DigitalSales #MarketingEtico #EcommerceTips
    I bias cognitivi che influenzano lo shopping online (e come sfruttarli) 🧠🛍️ Quando ho iniziato a studiare il comportamento degli utenti nel mio e-commerce, ho scoperto un mondo: le persone non comprano in modo razionale. Le loro scelte sono spesso guidate da automatismi mentali, scorciatoie inconsce chiamate bias cognitivi. Iniziare a riconoscerli (e usarli con consapevolezza) ha cambiato il modo in cui costruisco pagine prodotto, scrivo copy e imposto offerte. Non si tratta di manipolare, ma di guidare la decisione d’acquisto rispettando la psicologia umana. Ecco i bias cognitivi più potenti nello shopping online — e come li uso, ogni giorno. 1. Effetto ancoraggio 🎯 – “Il primo prezzo che vedo mi influenza” Se mostri prima un prezzo alto, quello più basso dopo sembrerà un affare, anche se non lo è davvero. 💡 Come lo uso: -Metto il prezzo originale barrato accanto allo sconto (es. €129 → €89) -Creo pacchetti “premium” accanto a quelli base, per rendere i secondi più convenienti 2. Bias di scarsità ⏳ – “È raro, quindi lo voglio di più” Quando qualcosa sta per finire o è disponibile per poco tempo, il cervello entra in modalità “compra subito”. 💡 Come lo uso: -Scrivo “solo 3 pezzi disponibili” o “offerta valida fino a mezzanotte” -Mostro quantità limitate in magazzino in tempo reale 3. Effetto riprova sociale 👥 – “Se lo fanno gli altri, è la scelta giusta” Vediamo cosa fanno gli altri per capire cosa dovremmo fare noi. È naturale. 💡 Come lo uso: -Aggiungo recensioni vere, con foto -Mostro etichette come “Best seller” o “Scelto da 10.000 clienti” -Inserisco notifiche tipo: “Chiara da Milano ha appena acquistato” 4. Bias di avversione alla perdita ❌ – “Meglio evitare una perdita che ottenere un guadagno” Il dolore di perdere qualcosa è più intenso del piacere di guadagnarla. 💡 Come lo uso: -Scrivo “Non perdere lo sconto esclusivo” invece di “Ottieni uno sconto” -Email di promemoria tipo “La tua offerta scade tra 2 ore” 5. Effetto IKEA 🛠️ – “Se lo creo io, vale di più” Le persone danno più valore a ciò che contribuiscono a creare. 💡 Come lo uso: -Configuratori personalizzati (es. “Crea il tuo kit” o “Scegli la tua combinazione”) -Opzioni per personalizzare packaging, colori, testi 6. Bias di familiarità 🤝 – “Ciò che conosco mi fa sentire al sicuro” Il nostro cervello preferisce ciò che gli è familiare. 💡 Come lo uso: -Uso layout simili ai grandi e-commerce (es. Amazon, Zalando) -Mantengo il logo e i colori brand in ogni touchpoint -Includo testimonial o influencer noti al mio target 7. Effetto bandwagon 🚎 – “Tutti lo fanno, allora lo faccio anch’io” È simile alla riprova sociale, ma spinto dal desiderio di “non restare fuori”. 💡 Come lo uso: -Titoli come “Più di 5.000 persone lo hanno già scelto” Countdown nelle offerte: “Altri 20 clienti lo stanno guardando ora” Capire i bias cognitivi è stato un cambio di prospettiva enorme per me. Oggi non penso più solo in termini di “schede prodotto”, ma in termini di esperienza mentale e decisionale del cliente. Usare questi principi in modo etico e strategico mi ha permesso di aumentare le conversioni e, soprattutto, di creare un percorso d’acquisto più fluido e soddisfacente. Il cervello prende decisioni complesse in pochi secondi. Il nostro compito è semplificargli la vita. #BiasCognitivi #Neuromarketing #EcommerceStrategy #VenditeOnline #PsicologiaDelConsumo #ImpresaBiz #ConversionRate #DigitalSales #MarketingEtico #EcommerceTips
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  • Eventi Business da Non Perdere per Influencer e Imprenditori
    1. Marketers World 2025
    Date: 17–19 ottobre 2025
    Location: Milano

    Descrizione: Il principale evento italiano dedicato al digital marketing, con oltre 1.000 partecipanti e speaker di spicco. Offre workshop pratici, networking e la possibilità di ottenere certificazioni professionali.

    Sito ufficiale: marketersworld.net

    2. We Make Future (WMF) 2025
    Date: 4–6 giugno 2025
    Location: Bologna

    Descrizione: Festival europeo sull'innovazione digitale, con oltre 100 stage tematici su AI, e-commerce, blockchain, creator economy e sostenibilità. Include il "Creators Fest", dedicato a creator, influencer e brand.

    Sito ufficiale: wemakefuture.it

    3. Adworld Experience 2025
    Date: 2–3 ottobre 2025
    Location: Bologna

    Descrizione: Il più grande evento europeo dedicato al Pay Per Click e all'ottimizzazione delle conversioni. Ideale per approfondire strategie avanzate di Google Ads, Facebook Ads e altre piattaforme.

    Sito ufficiale: Adworld Experience

    4. Influencer Marketing – POLIMI GSoM
    Data: 6 marzo 2025
    Location: Milano

    Descrizione: Evento gratuito organizzato dal Politecnico di Milano, con esperti del settore che esploreranno come l'influencer marketing può accrescere il successo aziendale.

    Sito ufficiale: Eventbrite – Influencer Marketing

    5. Netcomm Forum 2025
    Date: 15–16 aprile 2025
    Location: Milano

    Descrizione: Evento di riferimento per l'e-commerce e il digital retail, con focus su customer experience, vendite online e nuove tecnologie per il commercio digitale.

    Sito ufficiale: Netcomm Forum

    6. Taomoda Week 2025
    Date: Luglio 2025
    Location: Taormina

    Descrizione: Kermesse internazionale che unisce sostenibilità, moda, cultura e turismo. Include fashion show, masterclass e premi a personalità del mondo della moda e dell'imprenditoria.

    Sito ufficiale: Taomoda Week

    7. Festival della Scienza 2025
    Date: 23 ottobre – 2 novembre 2025
    Location: Genova

    Descrizione: Festival dedicato alla scienza e all'innovazione, con mostre, laboratori e spettacoli. Tema dell'edizione 2025: "Intrecci".

    Sito ufficiale: Festival della Scienza

    8. PhotoVogue Festival 2025
    Date: 6–9 marzo 2025
    Location: Milano (BASE Milano)

    Descrizione: Festival dedicato alla fotografia, con focus su natura, sostenibilità e rappresentazione visiva. Include mostre, panel e presentazioni di fotografi e pensatori.

    Sito ufficiale: PhotoVogue Festival

    Consigli per la Partecipazione
    -Networking: Approfitta degli eventi per connetterti con altri professionisti del settore.
    -Formazione: Partecipa a workshop e sessioni formative per aggiornarti sulle ultime tendenze.
    -Visibilità: Documenta la tua partecipazione sui social per aumentare la tua visibilità come influencer o imprenditore.

    #BusinessEvents2025 #DigitalMarketing #InfluencerBusiness #ImprenditoriaDigitale #CreatorEconomy #NetworkingProfessionale
    #FormazioneDigitale #MetaversoMarketing #Web3PerCreator
    📅 Eventi Business da Non Perdere per Influencer e Imprenditori 1. Marketers World 2025 Date: 17–19 ottobre 2025 Location: Milano Descrizione: Il principale evento italiano dedicato al digital marketing, con oltre 1.000 partecipanti e speaker di spicco. Offre workshop pratici, networking e la possibilità di ottenere certificazioni professionali. Sito ufficiale: marketersworld.net 2. We Make Future (WMF) 2025 Date: 4–6 giugno 2025 Location: Bologna Descrizione: Festival europeo sull'innovazione digitale, con oltre 100 stage tematici su AI, e-commerce, blockchain, creator economy e sostenibilità. Include il "Creators Fest", dedicato a creator, influencer e brand. Sito ufficiale: wemakefuture.it 3. Adworld Experience 2025 Date: 2–3 ottobre 2025 Location: Bologna Descrizione: Il più grande evento europeo dedicato al Pay Per Click e all'ottimizzazione delle conversioni. Ideale per approfondire strategie avanzate di Google Ads, Facebook Ads e altre piattaforme. Sito ufficiale: Adworld Experience 4. Influencer Marketing – POLIMI GSoM Data: 6 marzo 2025 Location: Milano Descrizione: Evento gratuito organizzato dal Politecnico di Milano, con esperti del settore che esploreranno come l'influencer marketing può accrescere il successo aziendale. Sito ufficiale: Eventbrite – Influencer Marketing 5. Netcomm Forum 2025 Date: 15–16 aprile 2025 Location: Milano Descrizione: Evento di riferimento per l'e-commerce e il digital retail, con focus su customer experience, vendite online e nuove tecnologie per il commercio digitale. Sito ufficiale: Netcomm Forum 6. Taomoda Week 2025 Date: Luglio 2025 Location: Taormina Descrizione: Kermesse internazionale che unisce sostenibilità, moda, cultura e turismo. Include fashion show, masterclass e premi a personalità del mondo della moda e dell'imprenditoria. Sito ufficiale: Taomoda Week 7. Festival della Scienza 2025 Date: 23 ottobre – 2 novembre 2025 Location: Genova Descrizione: Festival dedicato alla scienza e all'innovazione, con mostre, laboratori e spettacoli. Tema dell'edizione 2025: "Intrecci". Sito ufficiale: Festival della Scienza 8. PhotoVogue Festival 2025 Date: 6–9 marzo 2025 Location: Milano (BASE Milano) Descrizione: Festival dedicato alla fotografia, con focus su natura, sostenibilità e rappresentazione visiva. Include mostre, panel e presentazioni di fotografi e pensatori. Sito ufficiale: PhotoVogue Festival 🎯 Consigli per la Partecipazione -Networking: Approfitta degli eventi per connetterti con altri professionisti del settore. -Formazione: Partecipa a workshop e sessioni formative per aggiornarti sulle ultime tendenze. -Visibilità: Documenta la tua partecipazione sui social per aumentare la tua visibilità come influencer o imprenditore. #BusinessEvents2025 #DigitalMarketing #InfluencerBusiness #ImprenditoriaDigitale #CreatorEconomy #NetworkingProfessionale #FormazioneDigitale #MetaversoMarketing #Web3PerCreator
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  • I mercati emergenti per creator e imprenditori digitali italiani: la mia esperienza

    Quando ho iniziato a lavorare online, pensavo che il mio pubblico e le mie opportunità fossero per lo più “locali” – in Italia o al massimo in Europa. Ma con il tempo ho scoperto che ci sono mercati meno saturi, dinamici, affamati di contenuti e prodotti digitali… solo che spesso non li guardiamo.

    Oggi voglio raccontarti quali mercati emergenti sto esplorando e perché potrebbero essere una grande opportunità anche per te, se sei un* creator o imprenditor* digitale italian*.

    1. America Latina: creatività e community
    Uno dei primi mercati che ho iniziato ad osservare è quello dell’America Latina. Brasile, Messico, Argentina e Colombia hanno comunità digitali estremamente attive, tassi di crescita social altissimi e un’attenzione particolare ai contenuti di lifestyle, moda, cultura, sostenibilità.

    Perché funziona?
    C’è fame di contenuti autentici, europei ma non elitari. Lo stile italiano è molto apprezzato, e molti creator locali cercano ispirazione da noi.

    2. Sud-Est Asiatico: digital first
    Filippine, Indonesia, Malesia e Vietnam sono in piena esplosione digitale. Parliamo di centinaia di milioni di utenti under 30 con smartphone in mano, abituati a formati brevi, esperienze digitali immersive e shopping online.

    Perché è interessante?
    Come creator o brand digitale, puoi testare format innovativi (live shopping, avatar, esperienze interattive) con un pubblico giovane e curioso.

    3. Paesi del Golfo: qualità, estetica e lusso
    Arabia Saudita, Emirati Arabi e Qatar sono mercati in cui il made in Italy ha un valore altissimo. La qualità, il design e l’autenticità del nostro stile attirano tanto l’alta fascia di consumatori quanto i brand locali che cercano collaborazioni internazionali.

    La mia esperienza:
    Ho ricevuto richieste da agenzie che lavorano tra Dubai e Milano, interessate a contenuti estetici, luxury ma accessibili, e storytelling che unisca tradizione e innovazione.

    4. Africa Sub-Sahariana: giovani, digitalizzati, ambiziosi
    Nigeria, Kenya e Sudafrica sono tra i paesi africani più interessanti a livello digitale. La popolazione è giovanissima, sempre connessa e desiderosa di crescere, imparare, comprare online.

    Perché lo tengo d’occhio?
    Qui si cercano contenuti formativi, collaborazioni educative, servizi digitali. Se sei un imprenditor* digitale, può essere un terreno fertile.

    Cosa ho imparato
    -L’inglese è solo un punto di partenza. In alcuni mercati serve localizzazione vera (lingua, cultura, toni).
    -Essere italiani è un asset. Siamo riconoscibili per qualità, estetica e storytelling. Dobbiamo valorizzarlo.
    -La competizione è diversa. In alcuni paesi i mercati non sono saturi e c’è spazio per chi porta valore e visione.
    -Serve adattabilità. Ogni paese ha piattaforme preferite, trend diversi e aspettative differenti.

    Se sei un creator o imprenditore digitale , smettere di pensare solo in “italiano” può essere la svolta. I mercati emergenti sono un’occasione per imparare, crescere e trovare collaborazioni che, in Europa, magari non arriveranno mai.

    #MercatiEmergenti #DigitalExport #InfluencerGlobale #EcommerceInternazionale #CreatorLife #BusinessDigitale #MadeInItalyOnline #StrategiaInternazionale #ImprenditoriaDigitale

    I mercati emergenti per creator e imprenditori digitali italiani: la mia esperienza Quando ho iniziato a lavorare online, pensavo che il mio pubblico e le mie opportunità fossero per lo più “locali” – in Italia o al massimo in Europa. Ma con il tempo ho scoperto che ci sono mercati meno saturi, dinamici, affamati di contenuti e prodotti digitali… solo che spesso non li guardiamo. Oggi voglio raccontarti quali mercati emergenti sto esplorando e perché potrebbero essere una grande opportunità anche per te, se sei un* creator o imprenditor* digitale italian*. 1. America Latina: creatività e community Uno dei primi mercati che ho iniziato ad osservare è quello dell’America Latina. Brasile, Messico, Argentina e Colombia hanno comunità digitali estremamente attive, tassi di crescita social altissimi e un’attenzione particolare ai contenuti di lifestyle, moda, cultura, sostenibilità. 👉 Perché funziona? C’è fame di contenuti autentici, europei ma non elitari. Lo stile italiano è molto apprezzato, e molti creator locali cercano ispirazione da noi. 2. Sud-Est Asiatico: digital first Filippine, Indonesia, Malesia e Vietnam sono in piena esplosione digitale. Parliamo di centinaia di milioni di utenti under 30 con smartphone in mano, abituati a formati brevi, esperienze digitali immersive e shopping online. 👉 Perché è interessante? Come creator o brand digitale, puoi testare format innovativi (live shopping, avatar, esperienze interattive) con un pubblico giovane e curioso. 3. Paesi del Golfo: qualità, estetica e lusso Arabia Saudita, Emirati Arabi e Qatar sono mercati in cui il made in Italy ha un valore altissimo. La qualità, il design e l’autenticità del nostro stile attirano tanto l’alta fascia di consumatori quanto i brand locali che cercano collaborazioni internazionali. 👉 La mia esperienza: Ho ricevuto richieste da agenzie che lavorano tra Dubai e Milano, interessate a contenuti estetici, luxury ma accessibili, e storytelling che unisca tradizione e innovazione. 4. Africa Sub-Sahariana: giovani, digitalizzati, ambiziosi Nigeria, Kenya e Sudafrica sono tra i paesi africani più interessanti a livello digitale. La popolazione è giovanissima, sempre connessa e desiderosa di crescere, imparare, comprare online. 👉 Perché lo tengo d’occhio? Qui si cercano contenuti formativi, collaborazioni educative, servizi digitali. Se sei un imprenditor* digitale, può essere un terreno fertile. Cosa ho imparato -L’inglese è solo un punto di partenza. In alcuni mercati serve localizzazione vera (lingua, cultura, toni). -Essere italiani è un asset. Siamo riconoscibili per qualità, estetica e storytelling. Dobbiamo valorizzarlo. -La competizione è diversa. In alcuni paesi i mercati non sono saturi e c’è spazio per chi porta valore e visione. -Serve adattabilità. Ogni paese ha piattaforme preferite, trend diversi e aspettative differenti. Se sei un creator o imprenditore digitale , smettere di pensare solo in “italiano” può essere la svolta. I mercati emergenti sono un’occasione per imparare, crescere e trovare collaborazioni che, in Europa, magari non arriveranno mai. #MercatiEmergenti #DigitalExport #InfluencerGlobale #EcommerceInternazionale #CreatorLife #BusinessDigitale #MadeInItalyOnline #StrategiaInternazionale #ImprenditoriaDigitale
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  • Micro-influencer: come trovarli e collaborare per una visibilità autentica
    Nel panorama del marketing digitale, i grandi numeri non sono più l’unico parametro di successo. Sempre più brand – soprattutto le piccole e medie imprese – si stanno rivolgendo ai micro-influencer: profili con community ridotte, ma estremamente coinvolte e fidelizzate.

    Noi di Impresa.biz crediamo che oggi, più che mai, l’autenticità conti più della portata, e che le micro-influenze rappresentino una straordinaria opportunità per comunicare in modo credibile, diretto e sostenibile.

    Ma chi sono davvero i micro-influencer? Come si identificano? E soprattutto, come può un’azienda instaurare con loro una collaborazione efficace? Vediamolo insieme.

    Chi sono i micro-influencer?
    In generale, si parla di micro-influencer quando ci si riferisce a profili che contano tra i 1.000 e i 50.000 follower, anche se i numeri possono variare leggermente in base alla piattaforma e al settore.

    Ciò che li distingue non è tanto la quantità di follower, quanto la qualità della relazione con la propria community. Hanno tassi di engagement spesso superiori a quelli delle “celebrità digitali”, perché:

    -rispondono ai commenti e ai messaggi;
    -sono percepiti come persone comuni, vicine e autentiche;
    -trattano temi molto specifici e parlano a nicchie ben definite.

    Per una PMI, significa poter comunicare con un pubblico davvero in target, senza dispersioni e con un budget contenuto.

    Perché collaborare con i micro-influencer conviene?
    Ecco alcuni motivi per cui sempre più aziende scelgono i micro-influencer:
    -Autenticità percepita: la community si fida di loro e considera i loro consigli genuini.
    -Engagement più alto: spesso coinvolgono più attivamente il pubblico rispetto ai “big influencer”.
    -Costi più accessibili: le collaborazioni sono più sostenibili per le PMI, sia in termini economici che di risorse.
    -Maggiore targetizzazione: operano spesso in nicchie di mercato, il che consente di raggiungere segmenti precisi (es. eco-fashion, food locale, sport per mamme, ecc.).
    -Collaborazioni più flessibili: essendo realtà più piccole, sono spesso più aperti a progetti creativi e personalizzati.

    Come trovare i micro-influencer giusti
    Individuare i profili giusti richiede un po’ di lavoro manuale, ma ci sono alcuni metodi che puoi utilizzare:

    1. Cerca su Instagram, TikTok e YouTube per hashtag e location
    Usa hashtag di settore (es. #artigianatoitaliano, #fitnessdonne, #veganmilano) o filtri per città per trovare profili con un seguito fedele nella tua area o nicchia.
    2. Analizza l’engagement
    Non basta guardare il numero di follower: osserva quante persone interagiscono con i contenuti (like, commenti, condivisioni). Il tasso di engagement è un indicatore molto più prezioso.
    3. Usa strumenti dedicati
    Esistono tool gratuiti e freemium come:
    -Heepsy
    -Influencity
    -Upfluence
    -HypeAuditor
    Questi strumenti permettono di filtrare gli influencer per follower, settore, localizzazione, engagement e pubblico.

    4. Osserva i tuoi follower
    Spesso tra i tuoi stessi follower o clienti ci sono micro-influencer con cui potresti già avere un rapporto di fiducia da cui partire.

    Come proporre una collaborazione efficace
    Una volta identificati i profili giusti, è il momento di proporre una collaborazione. Ecco qualche consiglio per farlo nel modo giusto:

    Contatto diretto e personalizzato
    Evita i messaggi generici copia-incolla. Mostra di conoscere i loro contenuti e spiega perché pensi siano adatti a rappresentare il tuo brand.

    Obiettivo chiaro
    Definisci in anticipo cosa ti aspetti: visibilità, vendita di un prodotto, iscrizioni a una newsletter? Più sei chiaro, più sarà facile impostare la collaborazione.

    Compenso equo (ma sostenibile)
    Molti micro-influencer accettano collaborazioni in cambio di prodotti, sconti esclusivi o piccole fee. In altri casi, soprattutto se producono contenuti professionali, sarà necessario offrire un compenso. Non serve un budget enorme, ma è importante rispettare il loro lavoro.

    Collaborazione autentica
    Lascia libertà creativa: i micro-influencer conoscono il loro pubblico meglio di te. Se dai loro spazio per esprimersi con la loro voce, il risultato sarà più genuino ed efficace.

    Idee per iniziare
    Ecco alcune formule di collaborazione che funzionano bene con i micro-influencer:
    -Unboxing o recensioni dei tuoi prodotti
    -Giveaway per coinvolgere la loro community
    -Codici sconto dedicati per misurare le conversioni
    -Eventi locali o digitali co-creati
    Takeover social per farli “entrare” temporaneamente nei tuoi canali

    Piccoli influencer, grande impatto
    Le micro-influenze rappresentano una risorsa preziosa per le imprese che vogliono fare marketing in modo mirato, sostenibile e autentico. Per noi di Impresa.biz, sono uno degli strumenti più efficaci per connettere i brand alle persone, partendo dalla fiducia e dalla relazione.

    Con un approccio strategico e collaborazioni costruite nel tempo, i micro-influencer possono diventare ambasciatori credibili del tuo prodotto o servizio, aiutandoti a crescere nel tuo mercato in modo organico e duraturo.

    #MicroInfluencer #InfluencerMarketing #PMI #CollaborazioniDigitali #SocialMarketing #BrandAutentico #ImpresaBiz

    Hai bisogno di un modello per contattare i micro-influencer o di idee su come strutturare una campagna? Scrivici e ne parliamo!
    Micro-influencer: come trovarli e collaborare per una visibilità autentica Nel panorama del marketing digitale, i grandi numeri non sono più l’unico parametro di successo. Sempre più brand – soprattutto le piccole e medie imprese – si stanno rivolgendo ai micro-influencer: profili con community ridotte, ma estremamente coinvolte e fidelizzate. Noi di Impresa.biz crediamo che oggi, più che mai, l’autenticità conti più della portata, e che le micro-influenze rappresentino una straordinaria opportunità per comunicare in modo credibile, diretto e sostenibile. Ma chi sono davvero i micro-influencer? Come si identificano? E soprattutto, come può un’azienda instaurare con loro una collaborazione efficace? Vediamolo insieme. Chi sono i micro-influencer? In generale, si parla di micro-influencer quando ci si riferisce a profili che contano tra i 1.000 e i 50.000 follower, anche se i numeri possono variare leggermente in base alla piattaforma e al settore. Ciò che li distingue non è tanto la quantità di follower, quanto la qualità della relazione con la propria community. Hanno tassi di engagement spesso superiori a quelli delle “celebrità digitali”, perché: -rispondono ai commenti e ai messaggi; -sono percepiti come persone comuni, vicine e autentiche; -trattano temi molto specifici e parlano a nicchie ben definite. Per una PMI, significa poter comunicare con un pubblico davvero in target, senza dispersioni e con un budget contenuto. Perché collaborare con i micro-influencer conviene? Ecco alcuni motivi per cui sempre più aziende scelgono i micro-influencer: -Autenticità percepita: la community si fida di loro e considera i loro consigli genuini. -Engagement più alto: spesso coinvolgono più attivamente il pubblico rispetto ai “big influencer”. -Costi più accessibili: le collaborazioni sono più sostenibili per le PMI, sia in termini economici che di risorse. -Maggiore targetizzazione: operano spesso in nicchie di mercato, il che consente di raggiungere segmenti precisi (es. eco-fashion, food locale, sport per mamme, ecc.). -Collaborazioni più flessibili: essendo realtà più piccole, sono spesso più aperti a progetti creativi e personalizzati. Come trovare i micro-influencer giusti Individuare i profili giusti richiede un po’ di lavoro manuale, ma ci sono alcuni metodi che puoi utilizzare: 1. Cerca su Instagram, TikTok e YouTube per hashtag e location Usa hashtag di settore (es. #artigianatoitaliano, #fitnessdonne, #veganmilano) o filtri per città per trovare profili con un seguito fedele nella tua area o nicchia. 2. Analizza l’engagement Non basta guardare il numero di follower: osserva quante persone interagiscono con i contenuti (like, commenti, condivisioni). Il tasso di engagement è un indicatore molto più prezioso. 3. Usa strumenti dedicati Esistono tool gratuiti e freemium come: -Heepsy -Influencity -Upfluence -HypeAuditor Questi strumenti permettono di filtrare gli influencer per follower, settore, localizzazione, engagement e pubblico. 4. Osserva i tuoi follower Spesso tra i tuoi stessi follower o clienti ci sono micro-influencer con cui potresti già avere un rapporto di fiducia da cui partire. Come proporre una collaborazione efficace Una volta identificati i profili giusti, è il momento di proporre una collaborazione. Ecco qualche consiglio per farlo nel modo giusto: ✉️ Contatto diretto e personalizzato Evita i messaggi generici copia-incolla. Mostra di conoscere i loro contenuti e spiega perché pensi siano adatti a rappresentare il tuo brand. 🎯 Obiettivo chiaro Definisci in anticipo cosa ti aspetti: visibilità, vendita di un prodotto, iscrizioni a una newsletter? Più sei chiaro, più sarà facile impostare la collaborazione. 💰 Compenso equo (ma sostenibile) Molti micro-influencer accettano collaborazioni in cambio di prodotti, sconti esclusivi o piccole fee. In altri casi, soprattutto se producono contenuti professionali, sarà necessario offrire un compenso. Non serve un budget enorme, ma è importante rispettare il loro lavoro. 🤝 Collaborazione autentica Lascia libertà creativa: i micro-influencer conoscono il loro pubblico meglio di te. Se dai loro spazio per esprimersi con la loro voce, il risultato sarà più genuino ed efficace. Idee per iniziare Ecco alcune formule di collaborazione che funzionano bene con i micro-influencer: -Unboxing o recensioni dei tuoi prodotti -Giveaway per coinvolgere la loro community -Codici sconto dedicati per misurare le conversioni -Eventi locali o digitali co-creati Takeover social per farli “entrare” temporaneamente nei tuoi canali Piccoli influencer, grande impatto Le micro-influenze rappresentano una risorsa preziosa per le imprese che vogliono fare marketing in modo mirato, sostenibile e autentico. Per noi di Impresa.biz, sono uno degli strumenti più efficaci per connettere i brand alle persone, partendo dalla fiducia e dalla relazione. Con un approccio strategico e collaborazioni costruite nel tempo, i micro-influencer possono diventare ambasciatori credibili del tuo prodotto o servizio, aiutandoti a crescere nel tuo mercato in modo organico e duraturo. #MicroInfluencer #InfluencerMarketing #PMI #CollaborazioniDigitali #SocialMarketing #BrandAutentico #ImpresaBiz Hai bisogno di un modello per contattare i micro-influencer o di idee su come strutturare una campagna? Scrivici e ne parliamo!
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  • Come Migliorare il Posizionamento sui Motori di Ricerca senza Investire in Consulenti SEO
    Se gestisci una piccola impresa e vuoi farti trovare online, probabilmente ti sei già chiesto come migliorare la tua visibilità sui motori di ricerca. La SEO (Search Engine Optimization) è un elemento chiave per far crescere il tuo business online, ma sappiamo bene che affidarsi a consulenti SEO può essere costoso, soprattutto per le piccole realtà. La buona notizia è che migliorare il posizionamento sui motori di ricerca è possibile anche senza investire enormi somme di denaro. In questo articolo, ti offriamo una guida pratica e strategica per ottimizzare il tuo sito e conquistare visibilità, anche con risorse limitate.

    1. Inizia con la Ricerca di Parole Chiave
    La SEO parte sempre dalla ricerca delle parole chiave. Sapere cosa cerca il tuo pubblico è fondamentale per ottimizzare il tuo sito in modo mirato. Non preoccuparti, non serve un grande budget per fare una ricerca efficace: ci sono molti strumenti gratuiti che ti aiuteranno a individuare le parole giuste.

    Strumenti Gratuiti da Usare:
    -Google Keyword Planner: Uno strumento gratuito che ti offre suggerimenti sulle parole chiave più popolari e sulla loro competitività.
    -Ubersuggest: Ottimo per trovare parole chiave e analizzare la concorrenza.
    -Answer The Public: Ti permette di scoprire le domande che le persone pongono su Google riguardo al tuo settore.
    -Google Trends: Per capire quali parole sono in tendenza nel momento.

    Cosa Fare:
    -Pensa al tuo settore: Identifica le parole chiave principali relative ai tuoi prodotti o servizi.
    -Scegli parole chiave long-tail: Sono più specifiche e quindi meno competitive, ma spesso molto più mirate (ad esempio, invece di “scarpe”, prova con “scarpe da corsa per principianti a Milano”).
    -Studia i tuoi concorrenti: Analizza quali parole chiave usano i competitor diretti e cerca delle opportunità per emergere.

    2. Ottimizzazione On-Page: Il Cuore della SEO
    Una volta trovate le parole chiave giuste, è il momento di ottimizzare il tuo sito. Questo processo, chiamato ottimizzazione on-page, riguarda tutti quegli aspetti del sito che puoi gestire direttamente per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.

    Cosa Ottimizzare:
    -Titoli e Meta Descrizioni: Ogni pagina del tuo sito deve avere un titolo unico e una meta descrizione ottimizzata con le parole chiave principali. Questi elementi sono visibili nei risultati di ricerca e influenzano il tasso di clic (CTR).
    -URL Semplici: Assicurati che gli URL siano facili da leggere e che includano le parole chiave (ad esempio, “www.tuositoweb.com/scarpe-da-corsa”).
    -Contenuti di Qualità: Scrivi contenuti utili e di valore, ottimizzandoli con le parole chiave, ma senza esagerare. Ricorda, Google premia i contenuti che rispondono alle domande reali degli utenti.
    -Immagini: Non dimenticare di ottimizzare anche le immagini, riducendo le dimensioni per velocizzare il caricamento delle pagine e aggiungendo testi alternativi (alt text) descrittivi.

    Come Scrivere Contenuti Efficaci:
    -Crea articoli approfonditi: Gli articoli lunghi e ben strutturati, di oltre 1.000 parole, tendono a posizionarsi meglio su Google, perché considerati più autorevoli.
    -Fornisci soluzioni: Assicurati che il contenuto risponda alle domande più frequenti dei tuoi clienti e che sia facilmente leggibile.

    3. Siti Veloci e Mobile-Friendly: Fondamentali per la SEO
    Google premia i siti che offrono una veloce esperienza utente e sono ottimizzati per i dispositivi mobili. Se il tuo sito non è mobile-friendly o lento a caricarsi, rischi di perdere posizioni nei risultati di ricerca.

    Cosa Fare:
    -Verifica la compatibilità mobile: Usa lo strumento Mobile-Friendly Test di Google per controllare come appare il tuo sito sui dispositivi mobili.
    -Velocità del sito: Utilizza PageSpeed Insights per testare la velocità del tuo sito e seguire le raccomandazioni per ottimizzarlo. Ad esempio, riduci le dimensioni delle immagini e migliora il codice del sito.

    4. Link Building: Aumenta la Visibilità con i Backlink
    I backlink (link che altri siti fanno al tuo) sono tra i fattori SEO più importanti. Avere un buon numero di link provenienti da siti autorevoli può aumentare significativamente la tua visibilità. E non serve spendere una fortuna per ottenerli.

    Come Costruire Link Gratuitamente:
    -Guest Blogging: Scrivi articoli per altri blog o siti web di settore e chiedi un link al tuo sito. Questo ti aiuterà a ottenere backlink di qualità.
    -Contenuti Condivisibili: Crea risorse utili e interessanti che siano facili da condividere. Più il contenuto è apprezzato, più è probabile che altri lo linkino.
    -Social Media: Promuovi i tuoi contenuti sui social media. Più vengono condivisi, più crescono le possibilità di ottenere backlink da altri siti.
    -Collaborazioni: Se hai contatti con altre imprese o influencer del tuo settore, chiedi se sono disposti a linkare il tuo sito.

    5. SEO Locale: Fondamentale per le PMI
    Se il tuo business è focalizzato su un mercato locale, la SEO locale è essenziale per farti trovare dalle persone vicino a te.

    Come Ottimizzare per la SEO Locale:
    -Google My Business: Crea e ottimizza il profilo della tua attività su Google My Business. Completa tutte le informazioni e carica foto.
    -Recensioni: Le recensioni sono fondamentali per il SEO locale. Incoraggia i tuoi clienti soddisfatti a lasciare feedback positivi su Google.
    -Parole chiave locali: Assicurati di usare nella tua strategia le parole chiave geografiche, come il nome della tua città o quartiere (ad esempio, “pizzeria a Roma”).

    6. Monitora e Adatta la Tua Strategia SEO
    La SEO è un processo continuo, e ciò che funziona oggi potrebbe non funzionare domani. È fondamentale monitorare i progressi e fare aggiustamenti quando necessario.

    Strumenti Utili per il Monitoraggio:
    -Google Analytics: Ti permette di tracciare il traffico del sito, le conversioni e le prestazioni delle parole chiave.
    -Google Search Console: Monitora l’indicizzazione del tuo sito e identifica eventuali errori o problemi.
    -SEMrush e Ubersuggest: Ti consentono di tenere traccia delle tue parole chiave e di analizzare la concorrenza.

    Non è necessario spendere una fortuna per ottenere risultati SEO. Seguendo questi semplici passaggi e con un po’ di pazienza, anche una piccola impresa può migliorare significativamente il proprio posizionamento sui motori di ricerca. La SEO è alla portata di tutti, ed è un investimento che, a lungo termine, può portare enormi benefici in termini di visibilità e crescita.

    Inizia oggi stesso, ottimizza il tuo sito e vedi come la SEO può fare la differenza per il tuo business!

    #SEO #PosizionamentoWeb #PiccoleImprese #SEOperPMI #DigitalMarketing #MarketingOnline #SEOStrategia #ImpresaBiz




    Come Migliorare il Posizionamento sui Motori di Ricerca senza Investire in Consulenti SEO Se gestisci una piccola impresa e vuoi farti trovare online, probabilmente ti sei già chiesto come migliorare la tua visibilità sui motori di ricerca. La SEO (Search Engine Optimization) è un elemento chiave per far crescere il tuo business online, ma sappiamo bene che affidarsi a consulenti SEO può essere costoso, soprattutto per le piccole realtà. La buona notizia è che migliorare il posizionamento sui motori di ricerca è possibile anche senza investire enormi somme di denaro. In questo articolo, ti offriamo una guida pratica e strategica per ottimizzare il tuo sito e conquistare visibilità, anche con risorse limitate. 1. Inizia con la Ricerca di Parole Chiave La SEO parte sempre dalla ricerca delle parole chiave. Sapere cosa cerca il tuo pubblico è fondamentale per ottimizzare il tuo sito in modo mirato. Non preoccuparti, non serve un grande budget per fare una ricerca efficace: ci sono molti strumenti gratuiti che ti aiuteranno a individuare le parole giuste. Strumenti Gratuiti da Usare: -Google Keyword Planner: Uno strumento gratuito che ti offre suggerimenti sulle parole chiave più popolari e sulla loro competitività. -Ubersuggest: Ottimo per trovare parole chiave e analizzare la concorrenza. -Answer The Public: Ti permette di scoprire le domande che le persone pongono su Google riguardo al tuo settore. -Google Trends: Per capire quali parole sono in tendenza nel momento. Cosa Fare: -Pensa al tuo settore: Identifica le parole chiave principali relative ai tuoi prodotti o servizi. -Scegli parole chiave long-tail: Sono più specifiche e quindi meno competitive, ma spesso molto più mirate (ad esempio, invece di “scarpe”, prova con “scarpe da corsa per principianti a Milano”). -Studia i tuoi concorrenti: Analizza quali parole chiave usano i competitor diretti e cerca delle opportunità per emergere. 2. Ottimizzazione On-Page: Il Cuore della SEO Una volta trovate le parole chiave giuste, è il momento di ottimizzare il tuo sito. Questo processo, chiamato ottimizzazione on-page, riguarda tutti quegli aspetti del sito che puoi gestire direttamente per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca. Cosa Ottimizzare: -Titoli e Meta Descrizioni: Ogni pagina del tuo sito deve avere un titolo unico e una meta descrizione ottimizzata con le parole chiave principali. Questi elementi sono visibili nei risultati di ricerca e influenzano il tasso di clic (CTR). -URL Semplici: Assicurati che gli URL siano facili da leggere e che includano le parole chiave (ad esempio, “www.tuositoweb.com/scarpe-da-corsa”). -Contenuti di Qualità: Scrivi contenuti utili e di valore, ottimizzandoli con le parole chiave, ma senza esagerare. Ricorda, Google premia i contenuti che rispondono alle domande reali degli utenti. -Immagini: Non dimenticare di ottimizzare anche le immagini, riducendo le dimensioni per velocizzare il caricamento delle pagine e aggiungendo testi alternativi (alt text) descrittivi. Come Scrivere Contenuti Efficaci: -Crea articoli approfonditi: Gli articoli lunghi e ben strutturati, di oltre 1.000 parole, tendono a posizionarsi meglio su Google, perché considerati più autorevoli. -Fornisci soluzioni: Assicurati che il contenuto risponda alle domande più frequenti dei tuoi clienti e che sia facilmente leggibile. 3. Siti Veloci e Mobile-Friendly: Fondamentali per la SEO Google premia i siti che offrono una veloce esperienza utente e sono ottimizzati per i dispositivi mobili. Se il tuo sito non è mobile-friendly o lento a caricarsi, rischi di perdere posizioni nei risultati di ricerca. Cosa Fare: -Verifica la compatibilità mobile: Usa lo strumento Mobile-Friendly Test di Google per controllare come appare il tuo sito sui dispositivi mobili. -Velocità del sito: Utilizza PageSpeed Insights per testare la velocità del tuo sito e seguire le raccomandazioni per ottimizzarlo. Ad esempio, riduci le dimensioni delle immagini e migliora il codice del sito. 4. Link Building: Aumenta la Visibilità con i Backlink I backlink (link che altri siti fanno al tuo) sono tra i fattori SEO più importanti. Avere un buon numero di link provenienti da siti autorevoli può aumentare significativamente la tua visibilità. E non serve spendere una fortuna per ottenerli. Come Costruire Link Gratuitamente: -Guest Blogging: Scrivi articoli per altri blog o siti web di settore e chiedi un link al tuo sito. Questo ti aiuterà a ottenere backlink di qualità. -Contenuti Condivisibili: Crea risorse utili e interessanti che siano facili da condividere. Più il contenuto è apprezzato, più è probabile che altri lo linkino. -Social Media: Promuovi i tuoi contenuti sui social media. Più vengono condivisi, più crescono le possibilità di ottenere backlink da altri siti. -Collaborazioni: Se hai contatti con altre imprese o influencer del tuo settore, chiedi se sono disposti a linkare il tuo sito. 5. SEO Locale: Fondamentale per le PMI Se il tuo business è focalizzato su un mercato locale, la SEO locale è essenziale per farti trovare dalle persone vicino a te. Come Ottimizzare per la SEO Locale: -Google My Business: Crea e ottimizza il profilo della tua attività su Google My Business. Completa tutte le informazioni e carica foto. -Recensioni: Le recensioni sono fondamentali per il SEO locale. Incoraggia i tuoi clienti soddisfatti a lasciare feedback positivi su Google. -Parole chiave locali: Assicurati di usare nella tua strategia le parole chiave geografiche, come il nome della tua città o quartiere (ad esempio, “pizzeria a Roma”). 6. Monitora e Adatta la Tua Strategia SEO La SEO è un processo continuo, e ciò che funziona oggi potrebbe non funzionare domani. È fondamentale monitorare i progressi e fare aggiustamenti quando necessario. Strumenti Utili per il Monitoraggio: -Google Analytics: Ti permette di tracciare il traffico del sito, le conversioni e le prestazioni delle parole chiave. -Google Search Console: Monitora l’indicizzazione del tuo sito e identifica eventuali errori o problemi. -SEMrush e Ubersuggest: Ti consentono di tenere traccia delle tue parole chiave e di analizzare la concorrenza. Non è necessario spendere una fortuna per ottenere risultati SEO. Seguendo questi semplici passaggi e con un po’ di pazienza, anche una piccola impresa può migliorare significativamente il proprio posizionamento sui motori di ricerca. La SEO è alla portata di tutti, ed è un investimento che, a lungo termine, può portare enormi benefici in termini di visibilità e crescita. Inizia oggi stesso, ottimizza il tuo sito e vedi come la SEO può fare la differenza per il tuo business! #SEO #PosizionamentoWeb #PiccoleImprese #SEOperPMI #DigitalMarketing #MarketingOnline #SEOStrategia #ImpresaBiz
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  • Le Fiere Internazionali: Una Leva Strategica per Farsi Conoscere Fuori dall’Italia
    Quando si parla di internazionalizzazione, spesso si pensa subito a traduzioni di siti web, marketplace esteri o strategie digitali. Ma c’è uno strumento, forse più “tradizionale”, che ancora oggi rappresenta una leva concreta e potente per entrare in nuovi mercati: le fiere internazionali.

    Noi di Impresa.biz lo vediamo spesso: aziende anche piccole, ma ben preparate, riescono a generare contatti qualificati, accordi commerciali e visibilità internazionale grazie alla partecipazione a fiere settoriali all’estero. Ecco come farlo nel modo giusto.

    Perché Partecipare a una Fiera Internazionale
    Partecipare a una fiera all’estero non è solo una spesa, ma un investimento strategico. Ecco cosa può offrire:
    -Accesso diretto a nuovi clienti e distributori
    -Osservazione diretta dei concorrenti locali e globali
    -Verifica immediata dell’interesse di mercato per i propri prodotti
    -Occasioni di partnership internazionali
    -Rafforzamento della brand awareness fuori dai confini nazionali
    È anche un modo per testare un mercato prima di aprire una sede o investire in campagne più strutturate.

    Come Scegliere la Fiera Giusta
    Non tutte le fiere portano gli stessi risultati. Bisogna scegliere con criterio. Noi suggeriamo di considerare:
    -Rilevanza settoriale: è una fiera di nicchia o generalista? Chi partecipa?
    -Paese target: il mercato è pronto per i tuoi prodotti/servizi?
    -Tipologia di visitatori: ci saranno buyer, distributori, partner?
    -Presenza della concorrenza: è un buon segnale, non un deterrente
    -Supporto istituzionale: esistono bandi o fondi per abbattere i costi?
    Suggerimento: controllate le fiere segnalate da ICE-Agenzia o da associazioni di categoria: spesso ci sono agevolazioni per partecipare come espositori.

    Come Prepararsi in Modo Strategico
    Andare in fiera senza una strategia è uno degli errori più comuni. Ecco cosa consigliamo:

    Prima della fiera:
    -Definite obiettivi chiari (es. trovare distributori, validare un prodotto, stringere partnership)
    -Preparate materiali in lingua: brochure, schede prodotto, presentazioni
    -Lavorate su una comunicazione coerente e adattata al contesto locale
    -Prenotate appuntamenti in anticipo, se la fiera lo consente

    Durante la fiera:
    -Curate l’allestimento e l’esperienza sullo stand (anche in piccolo)
    -Raccogliete contatti qualificati, prendendo appunti sui dialoghi
    -Scattate foto, fate video: materiale prezioso per il post-evento
    -Partecipate ad eventi paralleli (talk, workshop, networking serale)

    Dopo la fiera:
    Inviate un’email personalizzata a ogni contatto rilevante

    Seguite i lead caldi entro 72 ore

    Fate un bilancio dell’esperienza e aggiornate il CRM

    Esempi di Fiere Internazionali Rilevanti
    A seconda del settore, ci sono fiere internazionali che rappresentano hub di riferimento mondiale. Eccone alcune:

    Settore Fiera Luogo
    Food & Beverage SIAL, Anuga Parigi, Colonia
    Moda Pitti Uomo, Première Vision Firenze, Parigi
    Tecnologia CES, Web Summit Las Vegas, Lisbona
    Design Salone del Mobile (internazionale) Milano, Shanghai
    Agricoltura Agritechnica Hannover

    Fiere e Comunicazione Digitale: Sinergia Vincente
    Partecipare a una fiera non esclude il digitale, anzi. Noi consigliamo di:
    -Comunicare la presenza in fiera sui social e tramite newsletter
    -Preparare una landing page in lingua per l’evento
    -Usare QR code e link tracciabili per facilitare il follow-up
    -Raccogliere recensioni e testimonianze direttamente sul posto

    Agevolazioni e Supporto per le PMI
    Molte Regioni italiane e enti come ICE, SIMEST, Unioncamere o Camere di Commercio italiane all’estero offrono:
    -Voucher per fiere internazionali
    -Rimborsi viaggio/allestimento
    -Supporto logistico e organizzativo
    -Consulenza su normative e dogane
    -Verificate bandi attivi: un piccolo sforzo può farvi risparmiare migliaia di euro.

    Le fiere internazionali non sono un “lusso” riservato ai grandi brand. Anche una PMI può — e deve — usarle per esplorare nuovi mercati, testare prodotti, farsi notare e creare connessioni preziose. L’importante è partire con un obiettivo preciso, una buona preparazione e la giusta dose di flessibilità.

    Noi di Impresa.biz continueremo a raccontarvi casi, strategie e strumenti per portare l’impresa italiana nel mondo… un incontro alla volta.

    #Internazionalizzazione #FiereInternazionali #PMI #ExportMadeInItaly #MarketingFieristico #BusinessGlobale #ImpreseItalianeNelMondo #ImpresaBiz
    Le Fiere Internazionali: Una Leva Strategica per Farsi Conoscere Fuori dall’Italia Quando si parla di internazionalizzazione, spesso si pensa subito a traduzioni di siti web, marketplace esteri o strategie digitali. Ma c’è uno strumento, forse più “tradizionale”, che ancora oggi rappresenta una leva concreta e potente per entrare in nuovi mercati: le fiere internazionali. Noi di Impresa.biz lo vediamo spesso: aziende anche piccole, ma ben preparate, riescono a generare contatti qualificati, accordi commerciali e visibilità internazionale grazie alla partecipazione a fiere settoriali all’estero. Ecco come farlo nel modo giusto. 🌍 Perché Partecipare a una Fiera Internazionale Partecipare a una fiera all’estero non è solo una spesa, ma un investimento strategico. Ecco cosa può offrire: -Accesso diretto a nuovi clienti e distributori -Osservazione diretta dei concorrenti locali e globali -Verifica immediata dell’interesse di mercato per i propri prodotti -Occasioni di partnership internazionali -Rafforzamento della brand awareness fuori dai confini nazionali È anche un modo per testare un mercato prima di aprire una sede o investire in campagne più strutturate. 🔍 Come Scegliere la Fiera Giusta Non tutte le fiere portano gli stessi risultati. Bisogna scegliere con criterio. Noi suggeriamo di considerare: -Rilevanza settoriale: è una fiera di nicchia o generalista? Chi partecipa? -Paese target: il mercato è pronto per i tuoi prodotti/servizi? -Tipologia di visitatori: ci saranno buyer, distributori, partner? -Presenza della concorrenza: è un buon segnale, non un deterrente -Supporto istituzionale: esistono bandi o fondi per abbattere i costi? 📌 Suggerimento: controllate le fiere segnalate da ICE-Agenzia o da associazioni di categoria: spesso ci sono agevolazioni per partecipare come espositori. 🧰 Come Prepararsi in Modo Strategico Andare in fiera senza una strategia è uno degli errori più comuni. Ecco cosa consigliamo: ✅ Prima della fiera: -Definite obiettivi chiari (es. trovare distributori, validare un prodotto, stringere partnership) -Preparate materiali in lingua: brochure, schede prodotto, presentazioni -Lavorate su una comunicazione coerente e adattata al contesto locale -Prenotate appuntamenti in anticipo, se la fiera lo consente ✅ Durante la fiera: -Curate l’allestimento e l’esperienza sullo stand (anche in piccolo) -Raccogliete contatti qualificati, prendendo appunti sui dialoghi -Scattate foto, fate video: materiale prezioso per il post-evento -Partecipate ad eventi paralleli (talk, workshop, networking serale) ✅ Dopo la fiera: Inviate un’email personalizzata a ogni contatto rilevante Seguite i lead caldi entro 72 ore Fate un bilancio dell’esperienza e aggiornate il CRM 💼 Esempi di Fiere Internazionali Rilevanti A seconda del settore, ci sono fiere internazionali che rappresentano hub di riferimento mondiale. Eccone alcune: Settore Fiera Luogo Food & Beverage SIAL, Anuga Parigi, Colonia Moda Pitti Uomo, Première Vision Firenze, Parigi Tecnologia CES, Web Summit Las Vegas, Lisbona Design Salone del Mobile (internazionale) Milano, Shanghai Agricoltura Agritechnica Hannover 📢 Fiere e Comunicazione Digitale: Sinergia Vincente Partecipare a una fiera non esclude il digitale, anzi. Noi consigliamo di: -Comunicare la presenza in fiera sui social e tramite newsletter -Preparare una landing page in lingua per l’evento -Usare QR code e link tracciabili per facilitare il follow-up -Raccogliere recensioni e testimonianze direttamente sul posto 🧾 Agevolazioni e Supporto per le PMI Molte Regioni italiane e enti come ICE, SIMEST, Unioncamere o Camere di Commercio italiane all’estero offrono: -Voucher per fiere internazionali -Rimborsi viaggio/allestimento -Supporto logistico e organizzativo -Consulenza su normative e dogane -Verificate bandi attivi: un piccolo sforzo può farvi risparmiare migliaia di euro. Le fiere internazionali non sono un “lusso” riservato ai grandi brand. Anche una PMI può — e deve — usarle per esplorare nuovi mercati, testare prodotti, farsi notare e creare connessioni preziose. L’importante è partire con un obiettivo preciso, una buona preparazione e la giusta dose di flessibilità. Noi di Impresa.biz continueremo a raccontarvi casi, strategie e strumenti per portare l’impresa italiana nel mondo… un incontro alla volta. #Internazionalizzazione #FiereInternazionali #PMI #ExportMadeInItaly #MarketingFieristico #BusinessGlobale #ImpreseItalianeNelMondo #ImpresaBiz
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  • B Corp: Cosa Sono e Come Diventarlo
    Nel mondo imprenditoriale moderno, cresce la consapevolezza che profitto e impatto positivo possono (e devono) coesistere. Sempre più aziende, anche piccole e familiari, scelgono di dimostrare il proprio impegno verso l’ambiente, le persone e la trasparenza diventando B Corp. Ma cosa significa realmente esserlo? E soprattutto: quali vantaggi pratici può ottenere una PMI?

    In impresa.biz, crediamo che la sostenibilità non sia solo una responsabilità, ma anche una leva di crescita concreta. Per questo oggi vi spieghiamo cosa significa diventare B Corp e perché può essere una scelta strategica.

    Cos’è una B Corp
    Le B Corp (Benefit Corporation) sono aziende che si impegnano formalmente a generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, oltre al profitto. La certificazione è rilasciata da B Lab, un ente no profit internazionale che valuta l’azienda secondo standard rigorosi di sostenibilità, governance, impatto ambientale, relazioni con dipendenti, fornitori e comunità.

    Attenzione: non va confusa con la Società Benefit, che è un inquadramento giuridico italiano. Una B Corp può essere anche una Società Benefit, ma non è obbligatorio.

    I vantaggi pratici per chi certifica il proprio impatto
    Diventare B Corp non è solo una questione di etica: porta benefici concreti, soprattutto per le PMI che vogliono distinguersi.

    1. Posizionamento di marca
    Le B Corp si differenziano nel mercato come aziende affidabili, trasparenti e orientate al lungo termine. Questo valore si traduce in:
    -Più fiducia da parte dei clienti
    -Maggiore visibilità sui media
    -Preferenza da parte dei consumatori attenti al sociale

    2. Attrazione di talenti
    Sempre più giovani scelgono di lavorare per aziende che condividono valori etici. Essere B Corp è un vantaggio competitivo per attrarre e trattenere professionisti motivati.

    3. Accesso a nuovi mercati
    Molti fondi, bandi e buyer (soprattutto internazionali) richiedono criteri ESG o premiano aziende certificate. Le B Corp spesso entrano in ecosistemi virtuosi con più facilità.

    4. Efficienza e resilienza
    Il processo di certificazione obbliga a misurare, migliorare e standardizzare le pratiche aziendali. Questo porta a:
    -Maggiore efficienza operativa
    -Governance più solida
    -Minori rischi reputazionali e legali

    5. Vantaggi fiscali (in evoluzione)
    In Italia, alcune Regioni e Comuni stanno iniziando a prevedere incentivi per le imprese sostenibili. Inoltre, per le Società Benefit (spesso B Corp), ci sono vantaggi indiretti:
    -Accesso facilitato a finanziamenti a impatto
    -Migliore scoring nei bandi pubblici

    Come diventare B Corp: il percorso in 5 step
    Diventare B Corp è un percorso serio, ma alla portata anche di una PMI ben organizzata. Ecco i passaggi principali:

    1. Misurazione dell’impatto
    Compilare il B Impact Assessment (BIA), un questionario gratuito e online che valuta l’azienda su 5 aree:
    -Governance
    -Lavoratori
    -Comunità
    -Ambiente
    -Clienti
    Servono almeno 80 punti su 200 per ottenere la certificazione.

    2. Revisione e documentazione
    B Lab analizza le risposte e richiede prove, documenti, politiche interne. Il processo può durare da 3 a 12 mesi, a seconda della complessità dell’azienda.

    3. Modifica dello statuto (facoltativa in Italia)
    Le B Corp devono impegnarsi legalmente a considerare anche l’impatto sociale e ambientale nelle decisioni. In Italia, questo avviene più facilmente costituendosi (o diventando) Società Benefit.

    4. Certificazione
    Se tutto è conforme, si riceve la certificazione B Corp, con validità triennale. Ogni 3 anni bisogna ricertificarsi, dimostrando miglioramento continuo.

    5. Comunicazione e attivazione
    Diventare B Corp non è un traguardo, ma un punto di partenza. Serve comunicare il valore, coinvolgere i dipendenti e attivare pratiche concrete, dentro e fuori l’azienda.

    Esempi di PMI italiane diventate B Corp
    WAMI (Water with a Mission) – Milano
    Startup nel settore beverage, ha costruito un modello di business integrato con progetti idrici nei Paesi in via di sviluppo.
    Fratelli Carli – Imperia
    Storica azienda dell’olio extravergine che ha integrato la sostenibilità in tutta la filiera.
    NWG Energia – Prato
    Azienda attiva nella fornitura di energia verde certificata, ha ottenuto la B Corp come riconoscimento del suo impegno ambientale.

    Certificarsi per crescere in modo sostenibile
    Diventare una B Corp non è solo una scelta valoriale, ma una mossa strategica per le PMI che vogliono crescere in modo responsabile, differenziarsi sul mercato e prepararsi alle sfide future.

    In impresa.biz vediamo ogni giorno imprese che scelgono di misurarsi, migliorarsi e raccontare il proprio impatto. E la B Corp è oggi uno degli strumenti più credibili per farlo.

    #BCorp #Sostenibilità #ImpreseResponsabili #PMI #SocietàBenefit #ImpactBusiness #impresabiz #InnovazioneEtica #ImpattoPositivo

    Hai bisogno di capire se la tua azienda è pronta per diventare B Corp? Contattaci: possiamo aiutarti a fare una prima valutazione e costruire un piano sostenibile, concreto e su misura.




    B Corp: Cosa Sono e Come Diventarlo Nel mondo imprenditoriale moderno, cresce la consapevolezza che profitto e impatto positivo possono (e devono) coesistere. Sempre più aziende, anche piccole e familiari, scelgono di dimostrare il proprio impegno verso l’ambiente, le persone e la trasparenza diventando B Corp. Ma cosa significa realmente esserlo? E soprattutto: quali vantaggi pratici può ottenere una PMI? In impresa.biz, crediamo che la sostenibilità non sia solo una responsabilità, ma anche una leva di crescita concreta. Per questo oggi vi spieghiamo cosa significa diventare B Corp e perché può essere una scelta strategica. Cos’è una B Corp Le B Corp (Benefit Corporation) sono aziende che si impegnano formalmente a generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, oltre al profitto. La certificazione è rilasciata da B Lab, un ente no profit internazionale che valuta l’azienda secondo standard rigorosi di sostenibilità, governance, impatto ambientale, relazioni con dipendenti, fornitori e comunità. Attenzione: non va confusa con la Società Benefit, che è un inquadramento giuridico italiano. Una B Corp può essere anche una Società Benefit, ma non è obbligatorio. I vantaggi pratici per chi certifica il proprio impatto Diventare B Corp non è solo una questione di etica: porta benefici concreti, soprattutto per le PMI che vogliono distinguersi. ✅ 1. Posizionamento di marca Le B Corp si differenziano nel mercato come aziende affidabili, trasparenti e orientate al lungo termine. Questo valore si traduce in: -Più fiducia da parte dei clienti -Maggiore visibilità sui media -Preferenza da parte dei consumatori attenti al sociale ✅ 2. Attrazione di talenti Sempre più giovani scelgono di lavorare per aziende che condividono valori etici. Essere B Corp è un vantaggio competitivo per attrarre e trattenere professionisti motivati. ✅ 3. Accesso a nuovi mercati Molti fondi, bandi e buyer (soprattutto internazionali) richiedono criteri ESG o premiano aziende certificate. Le B Corp spesso entrano in ecosistemi virtuosi con più facilità. ✅ 4. Efficienza e resilienza Il processo di certificazione obbliga a misurare, migliorare e standardizzare le pratiche aziendali. Questo porta a: -Maggiore efficienza operativa -Governance più solida -Minori rischi reputazionali e legali ✅ 5. Vantaggi fiscali (in evoluzione) In Italia, alcune Regioni e Comuni stanno iniziando a prevedere incentivi per le imprese sostenibili. Inoltre, per le Società Benefit (spesso B Corp), ci sono vantaggi indiretti: -Accesso facilitato a finanziamenti a impatto -Migliore scoring nei bandi pubblici Come diventare B Corp: il percorso in 5 step Diventare B Corp è un percorso serio, ma alla portata anche di una PMI ben organizzata. Ecco i passaggi principali: 1. Misurazione dell’impatto Compilare il B Impact Assessment (BIA), un questionario gratuito e online che valuta l’azienda su 5 aree: -Governance -Lavoratori -Comunità -Ambiente -Clienti Servono almeno 80 punti su 200 per ottenere la certificazione. 2. Revisione e documentazione B Lab analizza le risposte e richiede prove, documenti, politiche interne. Il processo può durare da 3 a 12 mesi, a seconda della complessità dell’azienda. 3. Modifica dello statuto (facoltativa in Italia) Le B Corp devono impegnarsi legalmente a considerare anche l’impatto sociale e ambientale nelle decisioni. In Italia, questo avviene più facilmente costituendosi (o diventando) Società Benefit. 4. Certificazione Se tutto è conforme, si riceve la certificazione B Corp, con validità triennale. Ogni 3 anni bisogna ricertificarsi, dimostrando miglioramento continuo. 5. Comunicazione e attivazione Diventare B Corp non è un traguardo, ma un punto di partenza. Serve comunicare il valore, coinvolgere i dipendenti e attivare pratiche concrete, dentro e fuori l’azienda. Esempi di PMI italiane diventate B Corp 🟢 WAMI (Water with a Mission) – Milano Startup nel settore beverage, ha costruito un modello di business integrato con progetti idrici nei Paesi in via di sviluppo. 🟢 Fratelli Carli – Imperia Storica azienda dell’olio extravergine che ha integrato la sostenibilità in tutta la filiera. 🟢 NWG Energia – Prato Azienda attiva nella fornitura di energia verde certificata, ha ottenuto la B Corp come riconoscimento del suo impegno ambientale. Certificarsi per crescere in modo sostenibile Diventare una B Corp non è solo una scelta valoriale, ma una mossa strategica per le PMI che vogliono crescere in modo responsabile, differenziarsi sul mercato e prepararsi alle sfide future. In impresa.biz vediamo ogni giorno imprese che scelgono di misurarsi, migliorarsi e raccontare il proprio impatto. E la B Corp è oggi uno degli strumenti più credibili per farlo. #BCorp #Sostenibilità #ImpreseResponsabili #PMI #SocietàBenefit #ImpactBusiness #impresabiz #InnovazioneEtica #ImpattoPositivo Hai bisogno di capire se la tua azienda è pronta per diventare B Corp? Contattaci: possiamo aiutarti a fare una prima valutazione e costruire un piano sostenibile, concreto e su misura.
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  • Corsi di Formazione per Imprenditori – 2025
    1. Scuola per Imprenditori – Confartigianato Imprese (XX edizione)
    -Date: 14 maggio – 20 ottobre 2025
    -Location: Ancona e Pesaro (in presenza e online)
    -Contenuti: People management, marketing, comunicazione efficace, intelligenza artificiale, cybersecurity e sostenibilità.
    -Relatori: Professori dell'Università Politecnica delle Marche.
    -Costo: Gratuito per gli associati.
    -Iscrizioni: Confartigianato Imprese​

    2. Autoimprenditorialità – AFOL Metropolitana (Milano)
    -Date: 25 marzo – 29 aprile 2025
    -Durata: 52 ore
    -Focus: Business Model Canvas, Business Plan, analisi di mercato e progettazione d’impresa.
    -Target: Aspiranti imprenditori e liberi professionisti.
    -Iscrizioni: AFOL Metropolitana​

    3. Diventare Imprenditori – Università di Torino (II edizione)
    -Date: Dal 18 febbraio 2025 (10 lezioni settimanali)
    -Location: Campus Luigi Einaudi, Torino
    -Contenuti: Orientamento all’imprenditorialità, conoscenza dei luoghi dell’innovazione e sviluppo di idee creative.
    -Iscrizioni: Università di Torino​

    4. Giovani Imprenditori e Aspiranti Manager – MasterLions
    -Date: 11 gennaio – 12 aprile 2025
    -Location: Misano Adriatico (in presenza e online)
    -Contenuti: Marketing strategico, neuromarketing, bilanci aziendali, costituzione d’impresa e project work.
    -Iscrizioni: MasterLions​

    5. Start Pack – Confcommercio Milano e CreazioneImpresa
    -Date: Febbraio – Marzo 2025
    -Location: Milano
    -Contenuti: Business Model Canvas, Business Plan, comunicazione, marketing e accesso a finanziamenti agevolati.
    -Iscrizioni: CreazioneImpresa​

    6. Progetto SEI – InforMare (Camera di Commercio)
    -Date: Anno 2025 (webinar periodici)
    -Contenuti: Internazionalizzazione, intelligenza artificiale, export, certificazioni e appalti europei.
    -Iscrizioni: InforMare​
    InforMare

    7. Fondo Nuove Competenze 2025 – TÜV Italia Akademie
    -Durata: 30–150 ore
    -Focus: Transizione digitale, sostenibilità, IA, welfare aziendale e efficientamento energetico.
    -Iscrizioni: TÜV Italia Akademie

    Consigli per la Scelta del Corso
    -Obiettivi: Definisci se desideri acquisire competenze pratiche, sviluppare un’idea imprenditoriale o espandere la tua attività.
    -Modalità: Considera se preferisci corsi in presenza, online o ibridi.
    -Settore: Scegli corsi che rispondano alle esigenze specifiche del tuo settore di attività.
    -Budget: Valuta se i corsi sono gratuiti, finanziabili o a pagamento.​
    masterlions.org

    #FormazioneImprenditoriale #LifelongLearning #CrescitaProfessionale #BusinessEducation #Imprenditoria2025 #InnovazioneManageriale #AggiornamentoContinuo
    🎓 Corsi di Formazione per Imprenditori – 2025 1. Scuola per Imprenditori – Confartigianato Imprese (XX edizione) -Date: 14 maggio – 20 ottobre 2025 -Location: Ancona e Pesaro (in presenza e online) -Contenuti: People management, marketing, comunicazione efficace, intelligenza artificiale, cybersecurity e sostenibilità. -Relatori: Professori dell'Università Politecnica delle Marche. -Costo: Gratuito per gli associati. -Iscrizioni: Confartigianato Imprese​ 2. Autoimprenditorialità – AFOL Metropolitana (Milano) -Date: 25 marzo – 29 aprile 2025 -Durata: 52 ore -Focus: Business Model Canvas, Business Plan, analisi di mercato e progettazione d’impresa. -Target: Aspiranti imprenditori e liberi professionisti. -Iscrizioni: AFOL Metropolitana​ 3. Diventare Imprenditori – Università di Torino (II edizione) -Date: Dal 18 febbraio 2025 (10 lezioni settimanali) -Location: Campus Luigi Einaudi, Torino -Contenuti: Orientamento all’imprenditorialità, conoscenza dei luoghi dell’innovazione e sviluppo di idee creative. -Iscrizioni: Università di Torino​ 4. Giovani Imprenditori e Aspiranti Manager – MasterLions -Date: 11 gennaio – 12 aprile 2025 -Location: Misano Adriatico (in presenza e online) -Contenuti: Marketing strategico, neuromarketing, bilanci aziendali, costituzione d’impresa e project work. -Iscrizioni: MasterLions​ 5. Start Pack – Confcommercio Milano e CreazioneImpresa -Date: Febbraio – Marzo 2025 -Location: Milano -Contenuti: Business Model Canvas, Business Plan, comunicazione, marketing e accesso a finanziamenti agevolati. -Iscrizioni: CreazioneImpresa​ 6. Progetto SEI – InforMare (Camera di Commercio) -Date: Anno 2025 (webinar periodici) -Contenuti: Internazionalizzazione, intelligenza artificiale, export, certificazioni e appalti europei. -Iscrizioni: InforMare​ InforMare 7. Fondo Nuove Competenze 2025 – TÜV Italia Akademie -Durata: 30–150 ore -Focus: Transizione digitale, sostenibilità, IA, welfare aziendale e efficientamento energetico. -Iscrizioni: TÜV Italia Akademie 📌 Consigli per la Scelta del Corso -Obiettivi: Definisci se desideri acquisire competenze pratiche, sviluppare un’idea imprenditoriale o espandere la tua attività. -Modalità: Considera se preferisci corsi in presenza, online o ibridi. -Settore: Scegli corsi che rispondano alle esigenze specifiche del tuo settore di attività. -Budget: Valuta se i corsi sono gratuiti, finanziabili o a pagamento.​ masterlions.org #FormazioneImprenditoriale #LifelongLearning #CrescitaProfessionale #BusinessEducation #Imprenditoria2025 #InnovazioneManageriale #AggiornamentoContinuo
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  • Ecco una selezione di eventi e conferenze di rilievo per imprenditori e professionisti in Italia nel 2025. Questi appuntamenti offrono opportunità di aggiornamento, networking e approfondimento su temi strategici come innovazione, sostenibilità, governance e digitalizzazione.

    Eventi e Conferenze per Imprenditori nel 2025
    1. Global Entrepreneurship Conference
    -Date: 18–20 maggio 2025
    -Location: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano
    -Focus: Strategie aziendali, governance, venture capital, ESG e intelligenza artificiale applicata al business.
    -Organizzazione: International Bar Association
    -Dettagli: Global Entrepreneurship Conference 2025​
    Qwoted

    2. Innovation Training Summit
    -Date: 3–4 aprile 2025
    -Location: Roma
    -Focus: Formazione e innovazione, con approfondimenti su competenze, sostenibilità e intelligenza artificiale.
    -Partecipanti: Imprese, istituzioni, università, startup e enti del Terzo Settore.
    -Dettagli: Innovation Training Summit 2025​
    ITALIA ECONOMY

    3. Open Mind 2025
    -Date: Anno 2025 (date specifiche da confermare)
    -Location: Bergamo e altre località
    -Focus: Innovazione tecnologica, digitale, organizzativa, di governance e sostenibilità.
    -Format: Tour aziendali, eventi internazionali e talk divulgativi.
    -Dettagli: Open Mind 2025​
    Confindustria Bergamo

    4. Eroi d’Impresa 5.0
    -Date: 6 febbraio 2025
    -Location: Bari
    -Focus: Imprenditoria visionaria, strategia, crescita e successo.
    -Organizzazione: Braind Italia
    -Dettagli: Eroi d’Impresa 5.0​

    5. Federitaly Congresso 2025
    -Date: 20–21 febbraio 2025
    -Location: Napoli
    -Focus: Valorizzazione del Made in Italy nel mercato globale, con focus su identità nazionale e competitività.
    -Dettagli: Federitaly Congresso 2025​
    lidentitario.com

    6. The Vogue Business Global Summit
    -Date: 27–28 maggio 2025
    -Location: Lago di Como
    -Focus: Industria del lusso, intrattenimento, sport, wellness, ospitalità e mercati emergenti.
    -Format: Keynote, panel e cena di gala esclusiva.
    -Dettagli: The Vogue Business Global Summit​
    voguebusiness.com

    Come Prepararsi
    -Iscrizioni: Verifica le modalità di registrazione e le scadenze per ciascun evento.
    -Networking: Prepara il tuo profilo LinkedIn e un elevator pitch per interagire efficacemente con altri partecipanti.
    -Obiettivi: Stabilisci gli obiettivi che desideri raggiungere partecipando a ciascun evento, come acquisire nuove conoscenze, espandere la rete professionale o esplorare opportunità di collaborazione.​

    #Imprenditoria2025 #BusinessEvents #Networking #Innovazione #Leadership #StartupItalia #EventiBusiness #DigitalTransformation #MadeInItaly #Sostenibilità
    Ecco una selezione di eventi e conferenze di rilievo per imprenditori e professionisti in Italia nel 2025. Questi appuntamenti offrono opportunità di aggiornamento, networking e approfondimento su temi strategici come innovazione, sostenibilità, governance e digitalizzazione. 📅 Eventi e Conferenze per Imprenditori nel 2025 1. Global Entrepreneurship Conference -Date: 18–20 maggio 2025 -Location: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano -Focus: Strategie aziendali, governance, venture capital, ESG e intelligenza artificiale applicata al business. -Organizzazione: International Bar Association -Dettagli: Global Entrepreneurship Conference 2025​ Qwoted 2. Innovation Training Summit -Date: 3–4 aprile 2025 -Location: Roma -Focus: Formazione e innovazione, con approfondimenti su competenze, sostenibilità e intelligenza artificiale. -Partecipanti: Imprese, istituzioni, università, startup e enti del Terzo Settore. -Dettagli: Innovation Training Summit 2025​ ITALIA ECONOMY 3. Open Mind 2025 -Date: Anno 2025 (date specifiche da confermare) -Location: Bergamo e altre località -Focus: Innovazione tecnologica, digitale, organizzativa, di governance e sostenibilità. -Format: Tour aziendali, eventi internazionali e talk divulgativi. -Dettagli: Open Mind 2025​ Confindustria Bergamo 4. Eroi d’Impresa 5.0 -Date: 6 febbraio 2025 -Location: Bari -Focus: Imprenditoria visionaria, strategia, crescita e successo. -Organizzazione: Braind Italia -Dettagli: Eroi d’Impresa 5.0​ 5. Federitaly Congresso 2025 -Date: 20–21 febbraio 2025 -Location: Napoli -Focus: Valorizzazione del Made in Italy nel mercato globale, con focus su identità nazionale e competitività. -Dettagli: Federitaly Congresso 2025​ lidentitario.com 6. The Vogue Business Global Summit -Date: 27–28 maggio 2025 -Location: Lago di Como -Focus: Industria del lusso, intrattenimento, sport, wellness, ospitalità e mercati emergenti. -Format: Keynote, panel e cena di gala esclusiva. -Dettagli: The Vogue Business Global Summit​ voguebusiness.com 🔍 Come Prepararsi -Iscrizioni: Verifica le modalità di registrazione e le scadenze per ciascun evento. -Networking: Prepara il tuo profilo LinkedIn e un elevator pitch per interagire efficacemente con altri partecipanti. -Obiettivi: Stabilisci gli obiettivi che desideri raggiungere partecipando a ciascun evento, come acquisire nuove conoscenze, espandere la rete professionale o esplorare opportunità di collaborazione.​ #Imprenditoria2025 #BusinessEvents #Networking #Innovazione #Leadership #StartupItalia #EventiBusiness #DigitalTransformation #MadeInItaly #Sostenibilità
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