Vendite online e diritto di recesso: cosa sapere per non incorrere in problemi
Quando ho avviato il mio e-commerce, ammetto che non avevo le idee chiarissime sul diritto di recesso. Pensavo fosse una semplice “politica resi”, e invece è una norma precisa, obbligatoria, che se ignorata o mal gestita può costare sanzioni salate e rovinare il rapporto con i clienti.
Con il tempo (e qualche consulenza giuridica), ho imparato ad applicarlo in modo corretto. Oggi voglio condividere con te cosa sapere davvero per stare in regola e non avere problemi.
Cos’è il diritto di recesso?
È il diritto riconosciuto al consumatore di annullare un acquisto online entro 14 giorni dalla consegna, senza dover fornire una motivazione.
È previsto dal Codice del Consumo (D. Lgs. 206/2005) per tutte le vendite a distanza.
Obblighi per chi vende online (come noi)
1. Informare chiaramente il cliente
Devo indicare, prima dell’acquisto:
-Che esiste il diritto di recesso
-Le modalità e i tempi per esercitarlo
-Chi paga le spese di restituzione (posso farle pagare al cliente, ma va scritto chiaramente)
Io ho dedicato una sezione specifica nel sito, e ne parlo anche nei Termini e Condizioni.
2. Fornire il modulo di recesso
Anche se il cliente può inviare una mail, è obbligatorio mettere a disposizione un modulo di recesso (può essere anche scaricabile in PDF).
3. Rimborsare entro 14 giorni
Una volta ricevuta la comunicazione del recesso, devo rimborsare il cliente entro 14 giorni, inclusi i costi di spedizione standard (non extra se ha scelto consegne speciali).
Io aspetto la restituzione del prodotto prima di rimborsare, ma questo va comunicato chiaramente.
Quando il diritto di recesso NON si applica
Non tutti i prodotti lo prevedono. Alcuni esempi (che anche io tratto con più attenzione):
-Prodotti personalizzati o su misura
-Articoli sigillati (come cosmetici o alimenti) aperti dal cliente
-Contenuti digitali scaricabili dopo l’acquisto
L'importante è dichiararlo in modo esplicito prima della conferma d’ordine.
Come lo gestisco nel mio shop
-Invio una mail post-vendita con tutte le istruzioni per il recesso
-Ho automatizzato il processo nel mio gestionale: il cliente può richiedere il reso direttamente dal suo account
-Tengo sempre tracciata la data di consegna per contare i 14 giorni correttamente
Il mio consiglio
Non vedere il recesso come una perdita: è uno strumento di fiducia. Quando il cliente si sente tutelato, compra con più tranquillità.
Essere trasparenti e chiari riduce reclami, contenziosi e migliora la reputazione del tuo shop.
#DirittoDiRecesso #EcommerceLegale #ImpresaBiz #VenditeOnline #RestituireUnProdotto #ObblighiVenditore #CodiceDelConsumo #EcommerceItalia #CustomerCare #PoliticaResi
Quando ho avviato il mio e-commerce, ammetto che non avevo le idee chiarissime sul diritto di recesso. Pensavo fosse una semplice “politica resi”, e invece è una norma precisa, obbligatoria, che se ignorata o mal gestita può costare sanzioni salate e rovinare il rapporto con i clienti.
Con il tempo (e qualche consulenza giuridica), ho imparato ad applicarlo in modo corretto. Oggi voglio condividere con te cosa sapere davvero per stare in regola e non avere problemi.
Cos’è il diritto di recesso?
È il diritto riconosciuto al consumatore di annullare un acquisto online entro 14 giorni dalla consegna, senza dover fornire una motivazione.
È previsto dal Codice del Consumo (D. Lgs. 206/2005) per tutte le vendite a distanza.
Obblighi per chi vende online (come noi)
1. Informare chiaramente il cliente
Devo indicare, prima dell’acquisto:
-Che esiste il diritto di recesso
-Le modalità e i tempi per esercitarlo
-Chi paga le spese di restituzione (posso farle pagare al cliente, ma va scritto chiaramente)
Io ho dedicato una sezione specifica nel sito, e ne parlo anche nei Termini e Condizioni.
2. Fornire il modulo di recesso
Anche se il cliente può inviare una mail, è obbligatorio mettere a disposizione un modulo di recesso (può essere anche scaricabile in PDF).
3. Rimborsare entro 14 giorni
Una volta ricevuta la comunicazione del recesso, devo rimborsare il cliente entro 14 giorni, inclusi i costi di spedizione standard (non extra se ha scelto consegne speciali).
Io aspetto la restituzione del prodotto prima di rimborsare, ma questo va comunicato chiaramente.
Quando il diritto di recesso NON si applica
Non tutti i prodotti lo prevedono. Alcuni esempi (che anche io tratto con più attenzione):
-Prodotti personalizzati o su misura
-Articoli sigillati (come cosmetici o alimenti) aperti dal cliente
-Contenuti digitali scaricabili dopo l’acquisto
L'importante è dichiararlo in modo esplicito prima della conferma d’ordine.
Come lo gestisco nel mio shop
-Invio una mail post-vendita con tutte le istruzioni per il recesso
-Ho automatizzato il processo nel mio gestionale: il cliente può richiedere il reso direttamente dal suo account
-Tengo sempre tracciata la data di consegna per contare i 14 giorni correttamente
Il mio consiglio
Non vedere il recesso come una perdita: è uno strumento di fiducia. Quando il cliente si sente tutelato, compra con più tranquillità.
Essere trasparenti e chiari riduce reclami, contenziosi e migliora la reputazione del tuo shop.
#DirittoDiRecesso #EcommerceLegale #ImpresaBiz #VenditeOnline #RestituireUnProdotto #ObblighiVenditore #CodiceDelConsumo #EcommerceItalia #CustomerCare #PoliticaResi
Vendite online e diritto di recesso: cosa sapere per non incorrere in problemi
Quando ho avviato il mio e-commerce, ammetto che non avevo le idee chiarissime sul diritto di recesso. Pensavo fosse una semplice “politica resi”, e invece è una norma precisa, obbligatoria, che se ignorata o mal gestita può costare sanzioni salate e rovinare il rapporto con i clienti.
Con il tempo (e qualche consulenza giuridica), ho imparato ad applicarlo in modo corretto. Oggi voglio condividere con te cosa sapere davvero per stare in regola e non avere problemi.
📌 Cos’è il diritto di recesso?
È il diritto riconosciuto al consumatore di annullare un acquisto online entro 14 giorni dalla consegna, senza dover fornire una motivazione.
È previsto dal Codice del Consumo (D. Lgs. 206/2005) per tutte le vendite a distanza.
⚠️ Obblighi per chi vende online (come noi)
1. Informare chiaramente il cliente
Devo indicare, prima dell’acquisto:
-Che esiste il diritto di recesso
-Le modalità e i tempi per esercitarlo
-Chi paga le spese di restituzione (posso farle pagare al cliente, ma va scritto chiaramente)
Io ho dedicato una sezione specifica nel sito, e ne parlo anche nei Termini e Condizioni.
2. Fornire il modulo di recesso
Anche se il cliente può inviare una mail, è obbligatorio mettere a disposizione un modulo di recesso (può essere anche scaricabile in PDF).
3. Rimborsare entro 14 giorni
Una volta ricevuta la comunicazione del recesso, devo rimborsare il cliente entro 14 giorni, inclusi i costi di spedizione standard (non extra se ha scelto consegne speciali).
Io aspetto la restituzione del prodotto prima di rimborsare, ma questo va comunicato chiaramente.
❌ Quando il diritto di recesso NON si applica
Non tutti i prodotti lo prevedono. Alcuni esempi (che anche io tratto con più attenzione):
-Prodotti personalizzati o su misura
-Articoli sigillati (come cosmetici o alimenti) aperti dal cliente
-Contenuti digitali scaricabili dopo l’acquisto
L'importante è dichiararlo in modo esplicito prima della conferma d’ordine.
📦 Come lo gestisco nel mio shop
-Invio una mail post-vendita con tutte le istruzioni per il recesso
-Ho automatizzato il processo nel mio gestionale: il cliente può richiedere il reso direttamente dal suo account
-Tengo sempre tracciata la data di consegna per contare i 14 giorni correttamente
Il mio consiglio
Non vedere il recesso come una perdita: è uno strumento di fiducia. Quando il cliente si sente tutelato, compra con più tranquillità.
Essere trasparenti e chiari riduce reclami, contenziosi e migliora la reputazione del tuo shop.
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