Termini e condizioni: cosa deve contenere il tuo e-commerce per essere a norma

Quando ho aperto il mio e-commerce, come tanti, ho copiato un modello generico di Termini e Condizioni preso online. Solo dopo aver parlato con un legale (e ricevuto una segnalazione da un cliente molto informato), ho capito quanto questa parte sia importante e tutt’altro che “formale”.

I Termini e Condizioni (o condizioni generali di vendita) non sono solo un obbligo legale: servono a proteggere noi imprenditori, a chiarire i diritti dei clienti e ad evitare grane future.

Cosa devono contenere i Termini e Condizioni per essere a norma?
Ecco cosa ho inserito (dopo consulenza, ovviamente) per rendere il mio e-commerce conforme alla normativa italiana ed europea:

1. Dati dell’azienda
Il cliente deve sapere con chi sta concludendo il contratto:
-Nome e ragione sociale
-Indirizzo completo
-Partita IVA e codice fiscale
-Contatti (email, PEC, telefono)

2. Oggetto del contratto
Una descrizione chiara di cosa vendi e come funziona l'acquisto, compresi eventuali abbonamenti, servizi digitali o prodotti personalizzati.

3. Prezzi e modalità di pagamento
Specifico:
-Prezzi comprensivi o esclusivi di IVA
-Costi di spedizione e quando vengono calcolati
-Metodi di pagamento accettati (carta, PayPal, bonifico, ecc.)

4. Tempi e modalità di consegna
È obbligatorio dichiarare:
-Tempi medi di spedizione e consegna
-Eventuali responsabilità in caso di ritardi (e a chi rivolgersi)
-Quali corrieri vengono usati

5. Diritto di recesso
Uno dei punti più delicati:
-Hai 14 giorni di tempo per il reso (come da Codice del Consumo)
-Devi spiegare come esercitare il diritto di recesso
-Eventuali eccezioni (es. prodotti personalizzati o deperibili)

6. Garanzia legale
Hai l’obbligo di offrire una garanzia di conformità di 2 anni per i prodotti venduti. Io lo spiego chiaramente per evitare equivoci post-vendita.

7. Responsabilità e limitazioni
Serve per tutelarsi da eventuali problemi esterni (es. malfunzionamenti del sito, ritardi di terzi, errori involontari).

8. Privacy e trattamento dei dati
Anche se hai una policy separata, nei T&C deve esserci un richiamo al rispetto del GDPR e ai diritti degli utenti.

9. Legge applicabile e foro competente
Importante soprattutto se vendi anche all’estero: nel mio caso, ho indicato che le controversie saranno regolate dalla legge italiana, con foro competente nella mia provincia.

Il mio consiglio
Non affidarti a modelli trovati su Google o a copia-incolla da altri e-commerce. I Termini e Condizioni vanno personalizzati sulla tua attività e scritti in modo chiaro, perché devono essere comprensibili anche per il cliente finale.
Io ho usato un legale esperto in digitale e oggi mi sento molto più tutelato.

Bonus: dove inserirli?
Link in fondo a ogni pagina del sito
Visualizzazione obbligatoria al checkout, con casella da spuntare “Accetto i Termini e Condizioni”

Inserimento in email di conferma ordine

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Termini e condizioni: cosa deve contenere il tuo e-commerce per essere a norma Quando ho aperto il mio e-commerce, come tanti, ho copiato un modello generico di Termini e Condizioni preso online. Solo dopo aver parlato con un legale (e ricevuto una segnalazione da un cliente molto informato), ho capito quanto questa parte sia importante e tutt’altro che “formale”. I Termini e Condizioni (o condizioni generali di vendita) non sono solo un obbligo legale: servono a proteggere noi imprenditori, a chiarire i diritti dei clienti e ad evitare grane future. Cosa devono contenere i Termini e Condizioni per essere a norma? Ecco cosa ho inserito (dopo consulenza, ovviamente) per rendere il mio e-commerce conforme alla normativa italiana ed europea: 1. Dati dell’azienda Il cliente deve sapere con chi sta concludendo il contratto: -Nome e ragione sociale -Indirizzo completo -Partita IVA e codice fiscale -Contatti (email, PEC, telefono) 2. Oggetto del contratto Una descrizione chiara di cosa vendi e come funziona l'acquisto, compresi eventuali abbonamenti, servizi digitali o prodotti personalizzati. 3. Prezzi e modalità di pagamento Specifico: -Prezzi comprensivi o esclusivi di IVA -Costi di spedizione e quando vengono calcolati -Metodi di pagamento accettati (carta, PayPal, bonifico, ecc.) 4. Tempi e modalità di consegna È obbligatorio dichiarare: -Tempi medi di spedizione e consegna -Eventuali responsabilità in caso di ritardi (e a chi rivolgersi) -Quali corrieri vengono usati 5. Diritto di recesso Uno dei punti più delicati: -Hai 14 giorni di tempo per il reso (come da Codice del Consumo) -Devi spiegare come esercitare il diritto di recesso -Eventuali eccezioni (es. prodotti personalizzati o deperibili) 6. Garanzia legale Hai l’obbligo di offrire una garanzia di conformità di 2 anni per i prodotti venduti. Io lo spiego chiaramente per evitare equivoci post-vendita. 7. Responsabilità e limitazioni Serve per tutelarsi da eventuali problemi esterni (es. malfunzionamenti del sito, ritardi di terzi, errori involontari). 8. Privacy e trattamento dei dati Anche se hai una policy separata, nei T&C deve esserci un richiamo al rispetto del GDPR e ai diritti degli utenti. 9. Legge applicabile e foro competente Importante soprattutto se vendi anche all’estero: nel mio caso, ho indicato che le controversie saranno regolate dalla legge italiana, con foro competente nella mia provincia. Il mio consiglio Non affidarti a modelli trovati su Google o a copia-incolla da altri e-commerce. I Termini e Condizioni vanno personalizzati sulla tua attività e scritti in modo chiaro, perché devono essere comprensibili anche per il cliente finale. Io ho usato un legale esperto in digitale e oggi mi sento molto più tutelato. Bonus: dove inserirli? Link in fondo a ogni pagina del sito Visualizzazione obbligatoria al checkout, con casella da spuntare “Accetto i Termini e Condizioni” Inserimento in email di conferma ordine #EcommerceLegale #TerminiECondizioni #PrivacyPolicy #ImpresaBiz #VendereOnline #ObblighiLegali #RegoleEcommerce #TuteleClienti #GaranziaLegale #DirittoDiRecesso #EcommerceItalia
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