• E-commerce e Codice del Consumo: cosa sapere per evitare sanzioni

    Quando ho avviato il mio e-commerce, pensavo che bastasse avere buoni prodotti e un sito ben fatto. Ma ho presto scoperto che non rispettare il Codice del Consumo può portare a sanzioni anche gravi. Per questo ho deciso di mettere tutto in regola: ecco cosa ho imparato e cosa faccio per tutelare i miei clienti e la mia attività.

    1. Informazioni chiare e accessibili prima dell’acquisto
    Una delle prime cose che ho sistemato è stata la trasparenza nelle informazioni precontrattuali:
    -Chi sono (ragione sociale, contatti, partita IVA),
    -Caratteristiche essenziali dei prodotti,
    -Prezzi comprensivi di IVA e spese di spedizione,
    -Modalità di pagamento e consegna,
    -Politiche su resi e reclami.

    Il Codice del Consumo impone che tutto sia chiaro, visibile e comprensibile prima della conclusione del contratto. Ho rivisto le pagine prodotto, le FAQ e il checkout proprio con questo obiettivo.

    2. Diritto di recesso: 14 giorni, senza spiegazioni
    Per legge, ogni consumatore ha 14 giorni di tempo per cambiare idea, senza dover giustificare nulla. Sul mio sito ho inserito:
    -Una pagina dedicata al diritto di recesso,
    -Un modulo di richiesta semplice e scaricabile,
    -Le istruzioni per la restituzione del prodotto.
    Importante: il cliente ha diritto al rimborso completo, incluse le spese di spedizione standard (non quelle extra per consegne express, per intenderci).

    3. Garanzia legale di conformità
    Ogni prodotto venduto a un consumatore è coperto da 2 anni di garanzia legale. Se il prodotto ha un difetto originario, il cliente ha diritto a:
    -Riparazione o sostituzione gratuita,
    -Rimborso (totale o parziale) se il problema non si risolve.
    -Ho chiarito questi aspetti nella pagina “Condizioni di vendita” e nel post-vendita, evitando ambiguità.

    4. No a pratiche commerciali scorrette
    Il Codice vieta pratiche ingannevoli o aggressive. Per evitare problemi:
    -Evito di usare timer finti o sconti falsi,
    -Non scrivo mai “offerta limitata” se non lo è davvero,
    -Sono trasparente su prezzi originali e scontati.
    Una comunicazione onesta costruisce fiducia e mi mette al riparo da sanzioni dell’AGCM.

    5. Termini e condizioni: chiari, leggibili e accettati
    Ho scritto termini e condizioni comprensibili, senza gergo legale, e li faccio accettare in modo esplicito al momento dell’acquisto. È una tutela per me, ma anche un obbligo di trasparenza.

    Adeguarsi al Codice del Consumo non è solo un dovere legale: è una scelta di serietà e rispetto verso i clienti. Oggi sento di offrire un’esperienza più solida e affidabile, con meno rischio di contestazioni e più fiducia da parte degli utenti.

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    E-commerce e Codice del Consumo: cosa sapere per evitare sanzioni Quando ho avviato il mio e-commerce, pensavo che bastasse avere buoni prodotti e un sito ben fatto. Ma ho presto scoperto che non rispettare il Codice del Consumo può portare a sanzioni anche gravi. Per questo ho deciso di mettere tutto in regola: ecco cosa ho imparato e cosa faccio per tutelare i miei clienti e la mia attività. 1. Informazioni chiare e accessibili prima dell’acquisto Una delle prime cose che ho sistemato è stata la trasparenza nelle informazioni precontrattuali: -Chi sono (ragione sociale, contatti, partita IVA), -Caratteristiche essenziali dei prodotti, -Prezzi comprensivi di IVA e spese di spedizione, -Modalità di pagamento e consegna, -Politiche su resi e reclami. Il Codice del Consumo impone che tutto sia chiaro, visibile e comprensibile prima della conclusione del contratto. Ho rivisto le pagine prodotto, le FAQ e il checkout proprio con questo obiettivo. 2. Diritto di recesso: 14 giorni, senza spiegazioni Per legge, ogni consumatore ha 14 giorni di tempo per cambiare idea, senza dover giustificare nulla. Sul mio sito ho inserito: -Una pagina dedicata al diritto di recesso, -Un modulo di richiesta semplice e scaricabile, -Le istruzioni per la restituzione del prodotto. Importante: il cliente ha diritto al rimborso completo, incluse le spese di spedizione standard (non quelle extra per consegne express, per intenderci). 3. Garanzia legale di conformità Ogni prodotto venduto a un consumatore è coperto da 2 anni di garanzia legale. Se il prodotto ha un difetto originario, il cliente ha diritto a: -Riparazione o sostituzione gratuita, -Rimborso (totale o parziale) se il problema non si risolve. -Ho chiarito questi aspetti nella pagina “Condizioni di vendita” e nel post-vendita, evitando ambiguità. 4. No a pratiche commerciali scorrette Il Codice vieta pratiche ingannevoli o aggressive. Per evitare problemi: -Evito di usare timer finti o sconti falsi, -Non scrivo mai “offerta limitata” se non lo è davvero, -Sono trasparente su prezzi originali e scontati. Una comunicazione onesta costruisce fiducia e mi mette al riparo da sanzioni dell’AGCM. 5. Termini e condizioni: chiari, leggibili e accettati Ho scritto termini e condizioni comprensibili, senza gergo legale, e li faccio accettare in modo esplicito al momento dell’acquisto. È una tutela per me, ma anche un obbligo di trasparenza. Adeguarsi al Codice del Consumo non è solo un dovere legale: è una scelta di serietà e rispetto verso i clienti. Oggi sento di offrire un’esperienza più solida e affidabile, con meno rischio di contestazioni e più fiducia da parte degli utenti. #CodiceDelConsumo #EcommerceLegale #TutelaConsumatori #DirittoDiRecesso #GaranziaLegale #NormativeEcommerce #ComplianceDigitale #VenditeOnline #CustomerTrust #ImpresaResponsabile
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