• Dal locale al globale: il percorso di un e-commerce verso i mercati esteri

    Quando ho aperto il mio e-commerce, il mio mondo era l’Italia: clienti locali, comunicazione in italiano, spedizioni semplici e dinamiche che conoscevo a memoria. Poi è arrivato quel momento in cui ho capito che crescere davvero significava guardare oltre confine. Così è iniziato il mio percorso verso l’internazionalizzazione.

    Non è stato un salto, ma un cammino fatto di scelte strategiche, errori (tanti), adattamenti e, soprattutto, ascolto del mercato.

    Capire quando è il momento giusto
    Non esiste un “oroscopo dell’e-commerce” che ti dica quando andare all’estero. Nel mio caso, sono stati due fattori a farmi riflettere: un mercato interno che dava segnali di saturazione e richieste occasionali da parte di clienti esteri. Da lì ho iniziato a studiare: chi mi cerca da fuori Italia e perché? Cosa cercano che non trovano nei loro mercati?

    Partire dai mercati “vicini”
    Ho scelto di iniziare da Paesi dell’Unione Europea, sia per semplificare gli aspetti burocratici che per testare la mia capacità di gestire logistica e customer care multilingua. Germania, Francia e Spagna sono stati i primi step. Mercati grandi, competitivi, ma anche ricettivi verso il Made in Italy.

    Adattare, non solo tradurre
    Un errore che ho evitato (per fortuna) è stato quello di fare una semplice traduzione del sito. Mi sono affidato a professionisti madrelingua per localizzare ogni parte del sito, dalle schede prodotto ai messaggi promozionali. Questo ha fatto una grande differenza in termini di conversione.

    Logistica e fiducia
    La gestione della spedizione è fondamentale. All’inizio spedivo tutto dall’Italia, ma i tempi di consegna lunghi penalizzavano le vendite. Così ho iniziato a usare magazzini in Europa, riducendo costi e tempi. E soprattutto, ho reso le politiche di reso chiare e semplici: la fiducia del cliente estero si costruisce anche così.

    Investire in advertising locale
    Ogni mercato ha le sue dinamiche. Le campagne pubblicitarie che funzionavano in Italia non andavano bene in Germania o Francia. Ho imparato ad analizzare ogni Paese come un universo a sé, con parole chiave, interessi e abitudini d’acquisto completamente diverse. Google Ads, Facebook, ma anche marketplace e influencer locali: tutto va adattato.

    Customer care: la voce del brand
    Uno degli aspetti che ho sottovalutato inizialmente è stato il supporto clienti. Le prime recensioni negative sono arrivate perché non rispondevo abbastanza velocemente o perché il mio team parlava solo italiano. Oggi ho un customer service multilingua che risponde entro poche ore e questo ha cambiato la percezione del mio brand.

    I risultati? Lenti ma solidi
    L’internazionalizzazione non è un “boost immediato” ma una strategia a medio-lungo termine. Oggi il mio e-commerce è presente stabilmente in 4 Paesi europei e il 40% del fatturato arriva dall’estero. Non è stato facile, ma ne è valsa la pena.

    Se tornassi indietro, rifarei tutto. Solo con più pazienza… e qualche errore in meno.

    #EcommerceInternazionale #DalLocaleAlGlobale #PMIitaliane #ExportDigitale #CrescereOnline #EcommerceEuropeo #MadeInItaly #DigitalStrategy #VenditeEstere #Internazionalizzazione

    Dal locale al globale: il percorso di un e-commerce verso i mercati esteri Quando ho aperto il mio e-commerce, il mio mondo era l’Italia: clienti locali, comunicazione in italiano, spedizioni semplici e dinamiche che conoscevo a memoria. Poi è arrivato quel momento in cui ho capito che crescere davvero significava guardare oltre confine. Così è iniziato il mio percorso verso l’internazionalizzazione. Non è stato un salto, ma un cammino fatto di scelte strategiche, errori (tanti), adattamenti e, soprattutto, ascolto del mercato. 📌 Capire quando è il momento giusto Non esiste un “oroscopo dell’e-commerce” che ti dica quando andare all’estero. Nel mio caso, sono stati due fattori a farmi riflettere: un mercato interno che dava segnali di saturazione e richieste occasionali da parte di clienti esteri. Da lì ho iniziato a studiare: chi mi cerca da fuori Italia e perché? Cosa cercano che non trovano nei loro mercati? 🌍 Partire dai mercati “vicini” Ho scelto di iniziare da Paesi dell’Unione Europea, sia per semplificare gli aspetti burocratici che per testare la mia capacità di gestire logistica e customer care multilingua. Germania, Francia e Spagna sono stati i primi step. Mercati grandi, competitivi, ma anche ricettivi verso il Made in Italy. 🔄 Adattare, non solo tradurre Un errore che ho evitato (per fortuna) è stato quello di fare una semplice traduzione del sito. Mi sono affidato a professionisti madrelingua per localizzare ogni parte del sito, dalle schede prodotto ai messaggi promozionali. Questo ha fatto una grande differenza in termini di conversione. 📦 Logistica e fiducia La gestione della spedizione è fondamentale. All’inizio spedivo tutto dall’Italia, ma i tempi di consegna lunghi penalizzavano le vendite. Così ho iniziato a usare magazzini in Europa, riducendo costi e tempi. E soprattutto, ho reso le politiche di reso chiare e semplici: la fiducia del cliente estero si costruisce anche così. 📊 Investire in advertising locale Ogni mercato ha le sue dinamiche. Le campagne pubblicitarie che funzionavano in Italia non andavano bene in Germania o Francia. Ho imparato ad analizzare ogni Paese come un universo a sé, con parole chiave, interessi e abitudini d’acquisto completamente diverse. Google Ads, Facebook, ma anche marketplace e influencer locali: tutto va adattato. 🤝 Customer care: la voce del brand Uno degli aspetti che ho sottovalutato inizialmente è stato il supporto clienti. Le prime recensioni negative sono arrivate perché non rispondevo abbastanza velocemente o perché il mio team parlava solo italiano. Oggi ho un customer service multilingua che risponde entro poche ore e questo ha cambiato la percezione del mio brand. 📈 I risultati? Lenti ma solidi L’internazionalizzazione non è un “boost immediato” ma una strategia a medio-lungo termine. Oggi il mio e-commerce è presente stabilmente in 4 Paesi europei e il 40% del fatturato arriva dall’estero. Non è stato facile, ma ne è valsa la pena. Se tornassi indietro, rifarei tutto. Solo con più pazienza… e qualche errore in meno. #EcommerceInternazionale #DalLocaleAlGlobale #PMIitaliane #ExportDigitale #CrescereOnline #EcommerceEuropeo #MadeInItaly #DigitalStrategy #VenditeEstere #Internazionalizzazione
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  • Corsi online gratuiti per migliorare la tua carriera digitale

    Oggi voglio parlarvi dei corsi online gratuiti che mi hanno davvero aiutata a far crescere le mie competenze digitali e a dare una spinta concreta alla mia carriera. In un mondo dove tutto si muove velocemente, aggiornarsi è fondamentale — e per fortuna non serve per forza spendere un patrimonio.

    Ecco i miei preferiti, testati personalmente:

    1. Google Digital Training – “Fondamenti di Marketing Digitale”
    Uno dei corsi più completi e accessibili. Copre SEO, SEM, email marketing, social media e analytics. Al termine si ottiene anche un certificato ufficiale.
     learndigital.withgoogle.com

    2. HubSpot Academy
    Perfetto per chi lavora (o vuole lavorare) con contenuti, CRM, inbound marketing e strategia digitale. I video sono ben fatti e i quiz aiutano a fissare i concetti.
     academy.hubspot.com

    3. Meta Blueprint (ex Facebook Blueprint)
    Ottimo per capire come funzionano le inserzioni su Facebook e Instagram, ma anche per imparare a costruire una strategia social davvero efficace.
     meta.com/business/learn

    4. Coursera (con corsi gratuiti auditabili)
    Puoi seguire corsi di università come Stanford, Yale e Google anche gratuitamente, scegliendo l’opzione “audit”. Perfetto per argomenti più tecnici, come analisi dei dati o coding.
     coursera.org

    5. LinkedIn Learning (gratuito con periodo di prova)
    Con il mese gratuito puoi accedere a centinaia di corsi su soft skill, strumenti digitali e business online. Vale la pena sfruttarlo anche solo per una formazione mirata e veloce.
     linkedin.com/learning

    Perché fare formazione gratuita?
    Perché oggi le competenze contano più dei titoli, e chi investe su di sé ha sempre una marcia in più. Io ho iniziato con un semplice corso su Google Analytics, e da lì non mi sono più fermata.

    E tu? Hai già seguito corsi gratuiti online? Condividili nei commenti, potremmo imparare qualcosa di nuovo insieme!

    #formazioneonline #corsigratuiti #digitalcareer #skilldigitali #impresabiz #marketingdigitale #crescereonline
    Corsi online gratuiti per migliorare la tua carriera digitale Oggi voglio parlarvi dei corsi online gratuiti che mi hanno davvero aiutata a far crescere le mie competenze digitali e a dare una spinta concreta alla mia carriera. In un mondo dove tutto si muove velocemente, aggiornarsi è fondamentale — e per fortuna non serve per forza spendere un patrimonio. Ecco i miei preferiti, testati personalmente: 1. Google Digital Training – “Fondamenti di Marketing Digitale” Uno dei corsi più completi e accessibili. Copre SEO, SEM, email marketing, social media e analytics. Al termine si ottiene anche un certificato ufficiale. 👉 learndigital.withgoogle.com 2. HubSpot Academy Perfetto per chi lavora (o vuole lavorare) con contenuti, CRM, inbound marketing e strategia digitale. I video sono ben fatti e i quiz aiutano a fissare i concetti. 👉 academy.hubspot.com 3. Meta Blueprint (ex Facebook Blueprint) Ottimo per capire come funzionano le inserzioni su Facebook e Instagram, ma anche per imparare a costruire una strategia social davvero efficace. 👉 meta.com/business/learn 4. Coursera (con corsi gratuiti auditabili) Puoi seguire corsi di università come Stanford, Yale e Google anche gratuitamente, scegliendo l’opzione “audit”. Perfetto per argomenti più tecnici, come analisi dei dati o coding. 👉 coursera.org 5. LinkedIn Learning (gratuito con periodo di prova) Con il mese gratuito puoi accedere a centinaia di corsi su soft skill, strumenti digitali e business online. Vale la pena sfruttarlo anche solo per una formazione mirata e veloce. 👉 linkedin.com/learning Perché fare formazione gratuita? Perché oggi le competenze contano più dei titoli, e chi investe su di sé ha sempre una marcia in più. Io ho iniziato con un semplice corso su Google Analytics, e da lì non mi sono più fermata. E tu? Hai già seguito corsi gratuiti online? Condividili nei commenti, potremmo imparare qualcosa di nuovo insieme! #formazioneonline #corsigratuiti #digitalcareer #skilldigitali #impresabiz #marketingdigitale #crescereonline
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  • La Mia Esperienza con il Mentoring: Perché Ogni Influencer Ne Ha Bisogno

    Se me lo avessero detto qualche anno fa, non ci avrei creduto: che dietro ogni crescita reale – non parlo solo di follower, ma di consapevolezza, visione e opportunità – ci fosse spesso qualcuno che ci accompagna. Un* mentor.
    Quando ho iniziato il mio percorso da influencer, ero spinta dalla passione, certo, ma anche da tanta confusione. Postavo contenuti senza una vera strategia, cercavo di stare al passo con le tendenze ma senza capirne davvero il senso. E, soprattutto, facevo tutto da sola. Poi è arrivato il mentoring.

    Il Punto di Svolta
    Ricordo ancora la prima chiamata con la mia mentor. Lei non mi ha detto cosa fare, ma ha fatto qualcosa di molto più potente: mi ha ascoltata, mi ha fatto domande giuste, mi ha costretta (in senso buono) a guardare con lucidità il mio progetto. Mi ha aiutata a capire chi ero online, ma soprattutto chi volevo diventare.

    Da lì è iniziata una vera trasformazione. Non solo ho ridefinito il mio brand personale, ma ho anche imparato a gestire meglio le collaborazioni, a comunicare con autenticità e a creare contenuti che riflettessero davvero la mia identità.

    Perché Ogni Influencer Ne Ha Bisogno
    Sui social sembra che dobbiamo sempre avere tutto sotto controllo, mostrarci sicur* e inarrestabili. Ma la verità è che anche chi crea contenuti ha bisogno di una guida, di un confronto, di qualcuno che ci sproni ad andare oltre la comfort zone.

    Il mentoring non è un segno di debolezza, ma di intelligenza. Significa investire su sé stessi, fare un passo indietro per farne dieci avanti.

    Non importa se sei all’inizio o se hai già migliaia di follower: il valore di avere accanto qualcuno con più esperienza, che ti aiuta a vedere le cose da una prospettiva diversa, è semplicemente inestimabile.

    Il Mio Consiglio
    Se sei un* creator o influencer e ti senti bloccato, confuso, o semplicemente desideri crescere con maggiore consapevolezza, cerca un mentor. Può essere un professionista del settore, un* collega più esperto, o anche un percorso strutturato con una figura dedicata.

    La differenza la sentirai subito, e sarà un prima e un dopo.

    #Mentoring #InfluencerLife #CrescitaPersonale #Mentor #Consapevolezza #PersonalBranding #CrescereOnline #SocialMediaCoach #DigitalStrategy #VitaDaInfluencer #ImpresaBiz

    La Mia Esperienza con il Mentoring: Perché Ogni Influencer Ne Ha Bisogno Se me lo avessero detto qualche anno fa, non ci avrei creduto: che dietro ogni crescita reale – non parlo solo di follower, ma di consapevolezza, visione e opportunità – ci fosse spesso qualcuno che ci accompagna. Un* mentor. Quando ho iniziato il mio percorso da influencer, ero spinta dalla passione, certo, ma anche da tanta confusione. Postavo contenuti senza una vera strategia, cercavo di stare al passo con le tendenze ma senza capirne davvero il senso. E, soprattutto, facevo tutto da sola. Poi è arrivato il mentoring. Il Punto di Svolta Ricordo ancora la prima chiamata con la mia mentor. Lei non mi ha detto cosa fare, ma ha fatto qualcosa di molto più potente: mi ha ascoltata, mi ha fatto domande giuste, mi ha costretta (in senso buono) a guardare con lucidità il mio progetto. Mi ha aiutata a capire chi ero online, ma soprattutto chi volevo diventare. Da lì è iniziata una vera trasformazione. Non solo ho ridefinito il mio brand personale, ma ho anche imparato a gestire meglio le collaborazioni, a comunicare con autenticità e a creare contenuti che riflettessero davvero la mia identità. Perché Ogni Influencer Ne Ha Bisogno Sui social sembra che dobbiamo sempre avere tutto sotto controllo, mostrarci sicur* e inarrestabili. Ma la verità è che anche chi crea contenuti ha bisogno di una guida, di un confronto, di qualcuno che ci sproni ad andare oltre la comfort zone. Il mentoring non è un segno di debolezza, ma di intelligenza. Significa investire su sé stessi, fare un passo indietro per farne dieci avanti. Non importa se sei all’inizio o se hai già migliaia di follower: il valore di avere accanto qualcuno con più esperienza, che ti aiuta a vedere le cose da una prospettiva diversa, è semplicemente inestimabile. Il Mio Consiglio Se sei un* creator o influencer e ti senti bloccato, confuso, o semplicemente desideri crescere con maggiore consapevolezza, cerca un mentor. Può essere un professionista del settore, un* collega più esperto, o anche un percorso strutturato con una figura dedicata. La differenza la sentirai subito, e sarà un prima e un dopo. #Mentoring #InfluencerLife #CrescitaPersonale #Mentor #Consapevolezza #PersonalBranding #CrescereOnline #SocialMediaCoach #DigitalStrategy #VitaDaInfluencer #ImpresaBiz
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  • Come ho migliorato le mie capacità comunicative per crescere come influencer
    Diventare un influencer non significa solo fare belle foto o video: la comunicazione è la vera chiave per creare una community forte, autentica e fedele. Quando ho iniziato, pensavo bastasse postare contenuti interessanti. Ma presto ho capito che senza un modo efficace di comunicare, era difficile crescere davvero.

    Ecco cosa ho imparato lungo il percorso (e che consiglio anche a te ):

    1. Conoscere il mio pubblico
    Il primo passo è stato capire a chi stavo parlando. Ho iniziato a farmi domande:
    -Chi sono i miei follower?
    -Cosa si aspettano da me?
    -Quali argomenti li appassionano?

    Parlare con loro come se fossero amici, non numeri, ha cambiato tutto.

    2. Essere chiaro/a e coerente
    Ho lavorato sulla chiarezza dei miei messaggi. Niente giri di parole o concetti vaghi: oggi cerco sempre di esprimermi in modo semplice, diretto e coerente con i miei valori. La chiarezza ispira fiducia.

    3. Allenare la comunicazione verbale e non verbale
    Quando faccio stories o video, mi concentro su:
    -tono di voce
    -linguaggio del corpo
    -contatto visivo (anche virtuale )
    -Essere consapevole di come dico le cose è potente quanto cosa dico.

    4. Ascoltare davvero
    Una parte importante della comunicazione è l’ascolto attivo. Rispondo ai commenti, leggo i messaggi, faccio domande. Quando la community si sente ascoltata, cresce il senso di appartenenza.

    5. Curare la scrittura dei post
    Ho imparato che ogni parola conta. Evito frasi banali o troppo “da marketing”. Scrivo come parlo, con autenticità e un tocco personale. È così che riesco a creare una connessione vera.

    6. Usare il video per comunicare emozioni
    I video, soprattutto brevi (Reels, TikTok, Shorts), mi permettono di mostrare chi sono oltre le immagini statiche. È uno strumento fortissimo per trasmettere emozioni e creare empatia.

    7. Continuare a formarmi
    Ho letto libri, seguito corsi e ascoltato podcast sulla comunicazione. Crescere come influencer significa anche crescere come comunicatore. È un percorso continuo.

    Comunicare bene non è un talento, è una abilità che si può (e si deve) allenare. Oggi, la mia community cresce perché sente che sono autentico/a, chiaro/a e presente. E questa connessione è ciò che fa la vera differenza.

    Se vuoi crescere davvero come influencer, investi prima di tutto nel tuo modo di comunicare. Le parole giuste, dette nel modo giusto, possono aprire ogni porta.

    #ComunicazioneEfficace #CrescitaPersonale #InfluencerTips #ParlareInPubblico #CommunityEngagement #PersonalBranding #Storytelling #VideoMarketing #CrescereOnline #VoceAutentica
    📣 Come ho migliorato le mie capacità comunicative per crescere come influencer Diventare un influencer non significa solo fare belle foto o video: la comunicazione è la vera chiave per creare una community forte, autentica e fedele. 💬 Quando ho iniziato, pensavo bastasse postare contenuti interessanti. Ma presto ho capito che senza un modo efficace di comunicare, era difficile crescere davvero. Ecco cosa ho imparato lungo il percorso (e che consiglio anche a te 😉): 1. 🎯 Conoscere il mio pubblico Il primo passo è stato capire a chi stavo parlando. Ho iniziato a farmi domande: -Chi sono i miei follower? -Cosa si aspettano da me? -Quali argomenti li appassionano? Parlare con loro come se fossero amici, non numeri, ha cambiato tutto. ❤️ 2. 🧠 Essere chiaro/a e coerente Ho lavorato sulla chiarezza dei miei messaggi. Niente giri di parole o concetti vaghi: oggi cerco sempre di esprimermi in modo semplice, diretto e coerente con i miei valori. La chiarezza ispira fiducia. 3. 🗣️ Allenare la comunicazione verbale e non verbale Quando faccio stories o video, mi concentro su: -tono di voce 🎙️ -linguaggio del corpo 🙆 -contatto visivo (anche virtuale 👀) -Essere consapevole di come dico le cose è potente quanto cosa dico. 4. 🤝 Ascoltare davvero Una parte importante della comunicazione è l’ascolto attivo. Rispondo ai commenti, leggo i messaggi, faccio domande. Quando la community si sente ascoltata, cresce il senso di appartenenza. 📈 5. ✍️ Curare la scrittura dei post Ho imparato che ogni parola conta. Evito frasi banali o troppo “da marketing”. Scrivo come parlo, con autenticità e un tocco personale. È così che riesco a creare una connessione vera. 📝💫 6. 🎥 Usare il video per comunicare emozioni I video, soprattutto brevi (Reels, TikTok, Shorts), mi permettono di mostrare chi sono oltre le immagini statiche. È uno strumento fortissimo per trasmettere emozioni e creare empatia. 💡 7. 💡 Continuare a formarmi Ho letto libri, seguito corsi e ascoltato podcast sulla comunicazione. Crescere come influencer significa anche crescere come comunicatore. È un percorso continuo. 🧗 Comunicare bene non è un talento, è una abilità che si può (e si deve) allenare. Oggi, la mia community cresce perché sente che sono autentico/a, chiaro/a e presente. E questa connessione è ciò che fa la vera differenza. ✨ 🔑 Se vuoi crescere davvero come influencer, investi prima di tutto nel tuo modo di comunicare. Le parole giuste, dette nel modo giusto, possono aprire ogni porta. 🚪💬 #ComunicazioneEfficace #CrescitaPersonale #InfluencerTips #ParlareInPubblico #CommunityEngagement #PersonalBranding #Storytelling #VideoMarketing #CrescereOnline #VoceAutentica
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