• Il ruolo del CFO nelle PMI: competenze e sfide del futuro

    Nel nostro lavoro in impresa.biz osserviamo come il ruolo del CFO nelle PMI stia cambiando rapidamente. Non è più solo il “contabile” o il “custode dei numeri”: oggi il CFO è un vero partner strategico dell’imprenditore e del management.

    Le competenze chiave del CFO moderno nelle PMI
    Noi riteniamo che il CFO efficace oggi debba combinare:
    -Competenze finanziarie e contabili solide
    La base imprescindibile è la conoscenza approfondita di bilancio, fiscalità, controllo di gestione e finanza aziendale.
    -Capacità di analisi strategica
    Saper interpretare i dati per orientare le scelte di business e prevedere scenari futuri.
    -Digital mindset
    Padronanza degli strumenti digitali per automatizzare processi, gestire dati in tempo reale e migliorare l’efficienza.
    -Leadership e comunicazione
    Capacità di guidare il team finanziario, collaborare con altre funzioni e comunicare efficacemente con soci, banche e stakeholder.
    -Gestione del rischio e compliance
    Monitoraggio attento delle normative, gestione dei rischi finanziari e organizzativi.

    Le sfide che attendono il CFO nelle PMI
    Nel panorama attuale, noi di impresa.biz vediamo alcune sfide che il CFO deve saper affrontare:
    -Crisi e volatilità economica: saper gestire l’incertezza, pianificare scenari e mantenere la liquidità sotto controllo.
    -Digital transformation: adottare nuove tecnologie come ERP, BI, AI per migliorare la qualità delle decisioni.
    -Sostenibilità e ESG: integrare criteri ambientali, sociali e di governance nella strategia finanziaria.
    -Gestione integrata del capitale umano: valorizzare il team e promuovere una cultura aziendale orientata all’innovazione.
    -Internazionalizzazione: affrontare mercati esteri con competenze di finanza internazionale e compliance globale.

    Il nostro supporto per i CFO delle PMI
    In impresa.biz offriamo percorsi formativi, consulenza strategica e strumenti digitali pensati per:
    -Potenziare le competenze tecniche e manageriali
    -Implementare sistemi di controllo e reportistica efficaci
    -Supportare nella gestione della crisi e nel rilancio
    -Favorire l’innovazione finanziaria e digitale

    Il ruolo del CFO nelle PMI è oggi più centrale e sfidante che mai. Noi di impresa.biz crediamo che investire su questa figura sia una delle chiavi per costruire imprese resilienti, agili e pronte al futuro.

    Ti interessa approfondire come possiamo aiutare il CFO della tua impresa? Contattaci per scoprire i nostri servizi dedicati!

    #CFO #PMI #GestioneFinanziaria #ImpresaBiz #FinanzaAziendale #Leadership #DigitalTransformation #CrisiAziendale #Innovazione #ConsulenzaImpresa
    Il ruolo del CFO nelle PMI: competenze e sfide del futuro Nel nostro lavoro in impresa.biz osserviamo come il ruolo del CFO nelle PMI stia cambiando rapidamente. Non è più solo il “contabile” o il “custode dei numeri”: oggi il CFO è un vero partner strategico dell’imprenditore e del management. Le competenze chiave del CFO moderno nelle PMI Noi riteniamo che il CFO efficace oggi debba combinare: -Competenze finanziarie e contabili solide La base imprescindibile è la conoscenza approfondita di bilancio, fiscalità, controllo di gestione e finanza aziendale. -Capacità di analisi strategica Saper interpretare i dati per orientare le scelte di business e prevedere scenari futuri. -Digital mindset Padronanza degli strumenti digitali per automatizzare processi, gestire dati in tempo reale e migliorare l’efficienza. -Leadership e comunicazione Capacità di guidare il team finanziario, collaborare con altre funzioni e comunicare efficacemente con soci, banche e stakeholder. -Gestione del rischio e compliance Monitoraggio attento delle normative, gestione dei rischi finanziari e organizzativi. Le sfide che attendono il CFO nelle PMI Nel panorama attuale, noi di impresa.biz vediamo alcune sfide che il CFO deve saper affrontare: -Crisi e volatilità economica: saper gestire l’incertezza, pianificare scenari e mantenere la liquidità sotto controllo. -Digital transformation: adottare nuove tecnologie come ERP, BI, AI per migliorare la qualità delle decisioni. -Sostenibilità e ESG: integrare criteri ambientali, sociali e di governance nella strategia finanziaria. -Gestione integrata del capitale umano: valorizzare il team e promuovere una cultura aziendale orientata all’innovazione. -Internazionalizzazione: affrontare mercati esteri con competenze di finanza internazionale e compliance globale. Il nostro supporto per i CFO delle PMI In impresa.biz offriamo percorsi formativi, consulenza strategica e strumenti digitali pensati per: -Potenziare le competenze tecniche e manageriali -Implementare sistemi di controllo e reportistica efficaci -Supportare nella gestione della crisi e nel rilancio -Favorire l’innovazione finanziaria e digitale Il ruolo del CFO nelle PMI è oggi più centrale e sfidante che mai. Noi di impresa.biz crediamo che investire su questa figura sia una delle chiavi per costruire imprese resilienti, agili e pronte al futuro. Ti interessa approfondire come possiamo aiutare il CFO della tua impresa? Contattaci per scoprire i nostri servizi dedicati! #CFO #PMI #GestioneFinanziaria #ImpresaBiz #FinanzaAziendale #Leadership #DigitalTransformation #CrisiAziendale #Innovazione #ConsulenzaImpresa
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  • Piano di risanamento aziendale: cos’è, come si redige, esempi pratici

    In impresa.biz incontriamo spesso imprenditori che si trovano a dover affrontare una crisi, e la prima domanda è quasi sempre:

    “Come si fa a risanare l’azienda? Da dove cominciamo?”
    La risposta chiave è il piano di risanamento aziendale: un documento strategico che definisce le azioni e i numeri necessari per uscire dalla crisi e riportare l’azienda sulla strada della crescita sostenibile.

    Cos’è il piano di risanamento?
    Il piano di risanamento è un progetto dettagliato che:
    -Analizza la situazione economica, finanziaria e patrimoniale attuale
    -Definisce gli obiettivi di miglioramento e i tempi per raggiungerli
    -Indica le azioni operative per correggere gli squilibri
    -Include previsioni economico-finanziarie aggiornate e realistiche
    -Serve a comunicare la strategia a soci, banche, creditori e altri stakeholder
    In sostanza, è la mappa per uscire dalla crisi.

    Come si redige un piano di risanamento: i 6 passi fondamentali
    1. Diagnosi della situazione attuale
    Analizziamo insieme i dati di bilancio, flussi di cassa, debiti, ricavi e costi per capire il cuore del problema.
    2. Individuazione delle cause della crisi
    Ci concentriamo sulle radici: è un problema di liquidità, marginalità, eccesso di indebitamento o inefficienza operativa?
    3. Definizione degli obiettivi di risanamento
    Obiettivi chiari, misurabili e temporizzati, ad esempio: riduzione del debito del 30% entro 12 mesi, aumento del fatturato del 10%, miglioramento del margine operativo.
    4. Elaborazione delle azioni correttive
    Qui identifichiamo interventi concreti, come: rinegoziazione dei debiti, taglio dei costi non strategici, revisione prezzi, ottimizzazione magazzino, ricerca di nuovi clienti.
    5. Stesura delle previsioni economico-finanziarie
    Realizziamo un budget aggiornato con ricavi, costi, flussi di cassa e indicatori chiave (EBITDA, ROI, ROE) per verificare la sostenibilità del piano.
    6. Pianificazione e monitoraggio
    Definiamo un calendario di controllo e revisioni periodiche per mantenere il piano vivo e correggere il tiro se necessario.

    Esempio pratico: una PMI in crisi di liquidità
    Immaginiamo un’azienda manifatturiera con ricavi stagnanti, costi fissi elevati e debiti a breve termine troppo pesanti.

    Interventi chiave nel piano:
    -Rinegoziazione con banche per allungare scadenze
    -Riduzione del magazzino per liberare cassa
    -Taglio dei costi energetici e di acquisto materie prime
    -Lancio di una linea di prodotto a margine più alto
    -Introduzione di un sistema di controllo di gestione più rigoroso
    Previsioni: miglioramento della liquidità entro 6 mesi e ritorno a utili entro 12 mesi.

    Il nostro approccio in impresa.biz
    Per noi, il piano di risanamento è molto più di un documento: è uno strumento di management fondamentale per guidare il cambiamento.

    Aiutiamo le aziende a costruire piani realistici, condivisi e soprattutto efficaci, evitando analisi troppo teoriche o irrealistiche.

    Vuoi un supporto concreto?
    Offriamo:
    -Analisi gratuita della tua situazione finanziaria
    -Affiancamento nella redazione del piano di risanamento
    -Supporto nella trattativa con banche e creditori
    -Monitoraggio continuo per raggiungere gli obiettivi
    Contattaci per trasformare la crisi in opportunità.

    #PianoDiRisanamento #CrisiAziendale #ImpresaBiz #RistrutturazioneDebito #GestioneCrisi #FinanzaAziendale #PMI #ConsulenzaImpresa #Turnaround #StrategiaAziendale
    Piano di risanamento aziendale: cos’è, come si redige, esempi pratici In impresa.biz incontriamo spesso imprenditori che si trovano a dover affrontare una crisi, e la prima domanda è quasi sempre: “Come si fa a risanare l’azienda? Da dove cominciamo?” La risposta chiave è il piano di risanamento aziendale: un documento strategico che definisce le azioni e i numeri necessari per uscire dalla crisi e riportare l’azienda sulla strada della crescita sostenibile. Cos’è il piano di risanamento? Il piano di risanamento è un progetto dettagliato che: -Analizza la situazione economica, finanziaria e patrimoniale attuale -Definisce gli obiettivi di miglioramento e i tempi per raggiungerli -Indica le azioni operative per correggere gli squilibri -Include previsioni economico-finanziarie aggiornate e realistiche -Serve a comunicare la strategia a soci, banche, creditori e altri stakeholder In sostanza, è la mappa per uscire dalla crisi. Come si redige un piano di risanamento: i 6 passi fondamentali 1. Diagnosi della situazione attuale Analizziamo insieme i dati di bilancio, flussi di cassa, debiti, ricavi e costi per capire il cuore del problema. 2. Individuazione delle cause della crisi Ci concentriamo sulle radici: è un problema di liquidità, marginalità, eccesso di indebitamento o inefficienza operativa? 3. Definizione degli obiettivi di risanamento Obiettivi chiari, misurabili e temporizzati, ad esempio: riduzione del debito del 30% entro 12 mesi, aumento del fatturato del 10%, miglioramento del margine operativo. 4. Elaborazione delle azioni correttive Qui identifichiamo interventi concreti, come: rinegoziazione dei debiti, taglio dei costi non strategici, revisione prezzi, ottimizzazione magazzino, ricerca di nuovi clienti. 5. Stesura delle previsioni economico-finanziarie Realizziamo un budget aggiornato con ricavi, costi, flussi di cassa e indicatori chiave (EBITDA, ROI, ROE) per verificare la sostenibilità del piano. 6. Pianificazione e monitoraggio Definiamo un calendario di controllo e revisioni periodiche per mantenere il piano vivo e correggere il tiro se necessario. Esempio pratico: una PMI in crisi di liquidità Immaginiamo un’azienda manifatturiera con ricavi stagnanti, costi fissi elevati e debiti a breve termine troppo pesanti. Interventi chiave nel piano: -Rinegoziazione con banche per allungare scadenze -Riduzione del magazzino per liberare cassa -Taglio dei costi energetici e di acquisto materie prime -Lancio di una linea di prodotto a margine più alto -Introduzione di un sistema di controllo di gestione più rigoroso Previsioni: miglioramento della liquidità entro 6 mesi e ritorno a utili entro 12 mesi. Il nostro approccio in impresa.biz Per noi, il piano di risanamento è molto più di un documento: è uno strumento di management fondamentale per guidare il cambiamento. Aiutiamo le aziende a costruire piani realistici, condivisi e soprattutto efficaci, evitando analisi troppo teoriche o irrealistiche. Vuoi un supporto concreto? Offriamo: -Analisi gratuita della tua situazione finanziaria -Affiancamento nella redazione del piano di risanamento -Supporto nella trattativa con banche e creditori -Monitoraggio continuo per raggiungere gli obiettivi Contattaci per trasformare la crisi in opportunità. #PianoDiRisanamento #CrisiAziendale #ImpresaBiz #RistrutturazioneDebito #GestioneCrisi #FinanzaAziendale #PMI #ConsulenzaImpresa #Turnaround #StrategiaAziendale
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  • Composizione negoziata della crisi: la nuova chance per le impresa

    Nel nostro lavoro in impresa.biz seguiamo da vicino l’evoluzione delle normative italiane per la gestione della crisi d’impresa. Una delle novità più interessanti introdotte dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza è la Composizione negoziata della crisi.

    Si tratta di uno strumento pensato per offrire alle imprese in difficoltà una vera occasione di rilancio, con procedure snelle e meno costose rispetto a quelle tradizionali, e con un approccio collaborativo tra imprenditori e creditori.

    Cos’è la composizione negoziata della crisi?
    In pratica, è un percorso formale ma flessibile che permette all’imprenditore di:
    -Riconoscere tempestivamente lo stato di difficoltà
    -Coinvolgere i principali creditori in un tavolo negoziale
    -Definire un piano di risanamento che consenta di superare la crisi
    -Evitare procedure giudiziarie più onerose come il fallimento o il concordato

    Quali sono i vantaggi per le imprese?
    Noi di impresa.biz evidenziamo questi benefici principali:
    -Rapidità: il procedimento è più snello e si concentra sulla negoziazione, senza appesantimenti burocratici.
    -Riservatezza: si lavora in un contesto più discreto, proteggendo l’immagine dell’azienda.
    -Minori costi: costi legali e professionali ridotti rispetto alle procedure concorsuali.
    -Coinvolgimento diretto: imprenditore e creditori collaborano per trovare soluzioni condivise, riducendo conflitti.
    -Protezione dagli atti esecutivi: la procedura offre una temporanea sospensione delle azioni esecutive, dando respiro all’impresa.

    Come funziona il processo?
    Accordo con un esperto indipendente
    L’imprenditore deve coinvolgere un professionista indipendente che coordini la negoziazione, con un ruolo di garante e facilitatore.
    Analisi della situazione e proposta
    Il professionista analizza la situazione economico-finanziaria e assiste nella stesura di un piano di risanamento realizzabile.
    Convocazione dei creditori
    Viene convocato un tavolo negoziale con i creditori principali per discutere e approvare il piano.
    Esecuzione del piano
    Se la maggioranza dei creditori approva, si procede con la realizzazione del piano, monitorato dall’esperto.

    Quando è il momento giusto per avviare la composizione negoziata?
    Per noi di impresa.biz, la tempestività è fondamentale:
    -Prima si agisce, più alte sono le probabilità di successo.
    -Non bisogna aspettare di essere già travolti dai debiti o dalle azioni esecutive.
    Riconoscere i segnali di crisi in anticipo e scegliere questo percorso può davvero fare la differenza.

    Il nostro consiglio
    La composizione negoziata della crisi rappresenta una nuova chance concreta per le imprese italiane che vogliono rialzarsi senza dover affrontare lunghe e costose procedure fallimentari.

    Se stai valutando questa opzione o vuoi capire come prepararti al meglio, noi di impresa.biz siamo pronti a supportarti con competenza e pragmatismo.

    Ti serve aiuto per avviare la composizione negoziata?
    Offriamo consulenza su:
    -Valutazione della situazione aziendale
    -Supporto nella scelta dell’esperto indipendente
    -Preparazione del piano di risanamento
    -Negoziazione con i creditori
    -Monitoraggio e assistenza nell’esecuzione

    Contattaci: insieme possiamo trasformare la crisi in un’opportunità di crescita.

    #ComposizioneNegozIata #CrisiAziendale #ImpresaBiz #GestioneCrisi #FinanzaImpresa #PMI #Turnaround #RisanamentoAziendale #SoluzioniCrisi #ConsulenzaImpresa
    Composizione negoziata della crisi: la nuova chance per le impresa Nel nostro lavoro in impresa.biz seguiamo da vicino l’evoluzione delle normative italiane per la gestione della crisi d’impresa. Una delle novità più interessanti introdotte dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza è la Composizione negoziata della crisi. Si tratta di uno strumento pensato per offrire alle imprese in difficoltà una vera occasione di rilancio, con procedure snelle e meno costose rispetto a quelle tradizionali, e con un approccio collaborativo tra imprenditori e creditori. Cos’è la composizione negoziata della crisi? In pratica, è un percorso formale ma flessibile che permette all’imprenditore di: -Riconoscere tempestivamente lo stato di difficoltà -Coinvolgere i principali creditori in un tavolo negoziale -Definire un piano di risanamento che consenta di superare la crisi -Evitare procedure giudiziarie più onerose come il fallimento o il concordato Quali sono i vantaggi per le imprese? Noi di impresa.biz evidenziamo questi benefici principali: -Rapidità: il procedimento è più snello e si concentra sulla negoziazione, senza appesantimenti burocratici. -Riservatezza: si lavora in un contesto più discreto, proteggendo l’immagine dell’azienda. -Minori costi: costi legali e professionali ridotti rispetto alle procedure concorsuali. -Coinvolgimento diretto: imprenditore e creditori collaborano per trovare soluzioni condivise, riducendo conflitti. -Protezione dagli atti esecutivi: la procedura offre una temporanea sospensione delle azioni esecutive, dando respiro all’impresa. Come funziona il processo? Accordo con un esperto indipendente L’imprenditore deve coinvolgere un professionista indipendente che coordini la negoziazione, con un ruolo di garante e facilitatore. Analisi della situazione e proposta Il professionista analizza la situazione economico-finanziaria e assiste nella stesura di un piano di risanamento realizzabile. Convocazione dei creditori Viene convocato un tavolo negoziale con i creditori principali per discutere e approvare il piano. Esecuzione del piano Se la maggioranza dei creditori approva, si procede con la realizzazione del piano, monitorato dall’esperto. Quando è il momento giusto per avviare la composizione negoziata? Per noi di impresa.biz, la tempestività è fondamentale: -Prima si agisce, più alte sono le probabilità di successo. -Non bisogna aspettare di essere già travolti dai debiti o dalle azioni esecutive. Riconoscere i segnali di crisi in anticipo e scegliere questo percorso può davvero fare la differenza. Il nostro consiglio La composizione negoziata della crisi rappresenta una nuova chance concreta per le imprese italiane che vogliono rialzarsi senza dover affrontare lunghe e costose procedure fallimentari. Se stai valutando questa opzione o vuoi capire come prepararti al meglio, noi di impresa.biz siamo pronti a supportarti con competenza e pragmatismo. Ti serve aiuto per avviare la composizione negoziata? Offriamo consulenza su: -Valutazione della situazione aziendale -Supporto nella scelta dell’esperto indipendente -Preparazione del piano di risanamento -Negoziazione con i creditori -Monitoraggio e assistenza nell’esecuzione Contattaci: insieme possiamo trasformare la crisi in un’opportunità di crescita. #ComposizioneNegozIata #CrisiAziendale #ImpresaBiz #GestioneCrisi #FinanzaImpresa #PMI #Turnaround #RisanamentoAziendale #SoluzioniCrisi #ConsulenzaImpresa
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  • Le 5 leve della crescita aziendale che le PMI italiane sottovalutano

    Nel nostro lavoro quotidiano con le piccole e medie imprese italiane, ci capita spesso di vedere aziende con ottimi prodotti, persone competenti, grande passione. Eppure… non crescono come potrebbero.
    Perché? Nella nostra esperienza, molte PMI trascurano alcune leve fondamentali della crescita aziendale. Non per mancanza di volontà, ma perché spesso sono invisibili, poco esplorate, o percepite come “non prioritarie”.

    Ecco le 5 leve strategiche che le PMI italiane tendono a sottovalutare, ma che – se attivate correttamente – possono fare la differenza tra sopravvivere e prosperare.

    1. Strategia chiara e condivisa
    Troppe PMI procedono “a vista”, senza una direzione ben definita. Noi lo vediamo ogni giorno: si lavora tanto, ma senza una bussola strategica.
    La crescita richiede una visione chiara, obiettivi concreti e un piano d’azione misurabile. Non serve un business plan da 80 pagine, ma un documento vivo, condiviso con tutto il team.
    Domanda utile: Qual è la nostra direzione per i prossimi 24 mesi?

    2. Digitalizzazione reale, non di facciata
    Molti pensano che digitalizzarsi significhi aprire un sito web o avere un gestionale. Ma la digitalizzazione vera riguarda i processi, la comunicazione, la vendita, la relazione col cliente.
    Digitalizzare significa diventare più agili, veloci e accessibili.
    E sì, spesso significa anche vendere di più.
    Domanda utile: Dove possiamo automatizzare per liberare tempo e risorse?

    3. Sviluppo commerciale sistematico
    Nella PMI italiana, la rete commerciale è spesso “l’imprenditore stesso”. Ma la crescita richiede un approccio commerciale strutturato, con attività ricorrenti, strumenti di CRM, lead generation, nurturing.
    Chi non ha un piano commerciale, non ha crescita.
    Domanda utile: Quante nuove opportunità stiamo generando ogni mese?

    4. Cultura aziendale e team motivato
    Un’impresa cresce solo se crescono le persone al suo interno.
    Eppure, pochi investono in formazione, comunicazione interna, clima aziendale.
    Un team coinvolto è più produttivo, più creativo, più resiliente.
    E riduce il turnover, che costa tempo e denaro.
    Domanda utile: I nostri collaboratori si sentono parte di un progetto?

    5. Misurazione dei risultati e controllo di gestione
    Crescere senza sapere cosa funziona (e cosa no) è un salto nel buio.
    Troppo spesso nelle PMI mancano dati aggiornati, report chiari, dashboard di controllo.
    Chi misura, migliora. Chi improvvisa, spera.
    Domanda utile: Ogni mese sappiamo esattamente dove guadagniamo (o perdiamo)?

    Le PMI italiane hanno un potenziale enorme, ma spesso non lo esprimono appieno perché trascurano leve strategiche invisibili o sottovalutate.
    Noi di impresa.biz lavoriamo proprio su questi aspetti: aiutiamo le aziende a fare chiarezza, strutturarsi, crescere in modo sostenibile e misurabile.

    Se anche tu pensi che sia arrivato il momento di “fare il salto”, contattaci per una prima consulenza gratuita. A volte, basta una nuova prospettiva per sbloccare opportunità che erano già lì.

    #CrescitaPMI #StrategiaAziendale #Digitalizzazione #ControlloDiGestione #SviluppoCommerciale #TeamMotivato #InnovazionePMI #ImpresaItaliana #ConsulenzaImpresa #PMI2025
    Le 5 leve della crescita aziendale che le PMI italiane sottovalutano Nel nostro lavoro quotidiano con le piccole e medie imprese italiane, ci capita spesso di vedere aziende con ottimi prodotti, persone competenti, grande passione. Eppure… non crescono come potrebbero. Perché? Nella nostra esperienza, molte PMI trascurano alcune leve fondamentali della crescita aziendale. Non per mancanza di volontà, ma perché spesso sono invisibili, poco esplorate, o percepite come “non prioritarie”. Ecco le 5 leve strategiche che le PMI italiane tendono a sottovalutare, ma che – se attivate correttamente – possono fare la differenza tra sopravvivere e prosperare. 1. Strategia chiara e condivisa Troppe PMI procedono “a vista”, senza una direzione ben definita. Noi lo vediamo ogni giorno: si lavora tanto, ma senza una bussola strategica. La crescita richiede una visione chiara, obiettivi concreti e un piano d’azione misurabile. Non serve un business plan da 80 pagine, ma un documento vivo, condiviso con tutto il team. 👉 Domanda utile: Qual è la nostra direzione per i prossimi 24 mesi? 2. Digitalizzazione reale, non di facciata Molti pensano che digitalizzarsi significhi aprire un sito web o avere un gestionale. Ma la digitalizzazione vera riguarda i processi, la comunicazione, la vendita, la relazione col cliente. Digitalizzare significa diventare più agili, veloci e accessibili. E sì, spesso significa anche vendere di più. 👉 Domanda utile: Dove possiamo automatizzare per liberare tempo e risorse? 3. Sviluppo commerciale sistematico Nella PMI italiana, la rete commerciale è spesso “l’imprenditore stesso”. Ma la crescita richiede un approccio commerciale strutturato, con attività ricorrenti, strumenti di CRM, lead generation, nurturing. Chi non ha un piano commerciale, non ha crescita. 👉 Domanda utile: Quante nuove opportunità stiamo generando ogni mese? 4. Cultura aziendale e team motivato Un’impresa cresce solo se crescono le persone al suo interno. Eppure, pochi investono in formazione, comunicazione interna, clima aziendale. Un team coinvolto è più produttivo, più creativo, più resiliente. E riduce il turnover, che costa tempo e denaro. 👉 Domanda utile: I nostri collaboratori si sentono parte di un progetto? 5. Misurazione dei risultati e controllo di gestione Crescere senza sapere cosa funziona (e cosa no) è un salto nel buio. Troppo spesso nelle PMI mancano dati aggiornati, report chiari, dashboard di controllo. Chi misura, migliora. Chi improvvisa, spera. 👉 Domanda utile: Ogni mese sappiamo esattamente dove guadagniamo (o perdiamo)? Le PMI italiane hanno un potenziale enorme, ma spesso non lo esprimono appieno perché trascurano leve strategiche invisibili o sottovalutate. Noi di impresa.biz lavoriamo proprio su questi aspetti: aiutiamo le aziende a fare chiarezza, strutturarsi, crescere in modo sostenibile e misurabile. Se anche tu pensi che sia arrivato il momento di “fare il salto”, contattaci per una prima consulenza gratuita. A volte, basta una nuova prospettiva per sbloccare opportunità che erano già lì. #CrescitaPMI #StrategiaAziendale #Digitalizzazione #ControlloDiGestione #SviluppoCommerciale #TeamMotivato #InnovazionePMI #ImpresaItaliana #ConsulenzaImpresa #PMI2025
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