• Piano di risanamento aziendale: cos’è, come si redige, esempi pratici

    In impresa.biz incontriamo spesso imprenditori che si trovano a dover affrontare una crisi, e la prima domanda è quasi sempre:

    “Come si fa a risanare l’azienda? Da dove cominciamo?”
    La risposta chiave è il piano di risanamento aziendale: un documento strategico che definisce le azioni e i numeri necessari per uscire dalla crisi e riportare l’azienda sulla strada della crescita sostenibile.

    Cos’è il piano di risanamento?
    Il piano di risanamento è un progetto dettagliato che:
    -Analizza la situazione economica, finanziaria e patrimoniale attuale
    -Definisce gli obiettivi di miglioramento e i tempi per raggiungerli
    -Indica le azioni operative per correggere gli squilibri
    -Include previsioni economico-finanziarie aggiornate e realistiche
    -Serve a comunicare la strategia a soci, banche, creditori e altri stakeholder
    In sostanza, è la mappa per uscire dalla crisi.

    Come si redige un piano di risanamento: i 6 passi fondamentali
    1. Diagnosi della situazione attuale
    Analizziamo insieme i dati di bilancio, flussi di cassa, debiti, ricavi e costi per capire il cuore del problema.
    2. Individuazione delle cause della crisi
    Ci concentriamo sulle radici: è un problema di liquidità, marginalità, eccesso di indebitamento o inefficienza operativa?
    3. Definizione degli obiettivi di risanamento
    Obiettivi chiari, misurabili e temporizzati, ad esempio: riduzione del debito del 30% entro 12 mesi, aumento del fatturato del 10%, miglioramento del margine operativo.
    4. Elaborazione delle azioni correttive
    Qui identifichiamo interventi concreti, come: rinegoziazione dei debiti, taglio dei costi non strategici, revisione prezzi, ottimizzazione magazzino, ricerca di nuovi clienti.
    5. Stesura delle previsioni economico-finanziarie
    Realizziamo un budget aggiornato con ricavi, costi, flussi di cassa e indicatori chiave (EBITDA, ROI, ROE) per verificare la sostenibilità del piano.
    6. Pianificazione e monitoraggio
    Definiamo un calendario di controllo e revisioni periodiche per mantenere il piano vivo e correggere il tiro se necessario.

    Esempio pratico: una PMI in crisi di liquidità
    Immaginiamo un’azienda manifatturiera con ricavi stagnanti, costi fissi elevati e debiti a breve termine troppo pesanti.

    Interventi chiave nel piano:
    -Rinegoziazione con banche per allungare scadenze
    -Riduzione del magazzino per liberare cassa
    -Taglio dei costi energetici e di acquisto materie prime
    -Lancio di una linea di prodotto a margine più alto
    -Introduzione di un sistema di controllo di gestione più rigoroso
    Previsioni: miglioramento della liquidità entro 6 mesi e ritorno a utili entro 12 mesi.

    Il nostro approccio in impresa.biz
    Per noi, il piano di risanamento è molto più di un documento: è uno strumento di management fondamentale per guidare il cambiamento.

    Aiutiamo le aziende a costruire piani realistici, condivisi e soprattutto efficaci, evitando analisi troppo teoriche o irrealistiche.

    Vuoi un supporto concreto?
    Offriamo:
    -Analisi gratuita della tua situazione finanziaria
    -Affiancamento nella redazione del piano di risanamento
    -Supporto nella trattativa con banche e creditori
    -Monitoraggio continuo per raggiungere gli obiettivi
    Contattaci per trasformare la crisi in opportunità.

    #PianoDiRisanamento #CrisiAziendale #ImpresaBiz #RistrutturazioneDebito #GestioneCrisi #FinanzaAziendale #PMI #ConsulenzaImpresa #Turnaround #StrategiaAziendale
    Piano di risanamento aziendale: cos’è, come si redige, esempi pratici In impresa.biz incontriamo spesso imprenditori che si trovano a dover affrontare una crisi, e la prima domanda è quasi sempre: “Come si fa a risanare l’azienda? Da dove cominciamo?” La risposta chiave è il piano di risanamento aziendale: un documento strategico che definisce le azioni e i numeri necessari per uscire dalla crisi e riportare l’azienda sulla strada della crescita sostenibile. Cos’è il piano di risanamento? Il piano di risanamento è un progetto dettagliato che: -Analizza la situazione economica, finanziaria e patrimoniale attuale -Definisce gli obiettivi di miglioramento e i tempi per raggiungerli -Indica le azioni operative per correggere gli squilibri -Include previsioni economico-finanziarie aggiornate e realistiche -Serve a comunicare la strategia a soci, banche, creditori e altri stakeholder In sostanza, è la mappa per uscire dalla crisi. Come si redige un piano di risanamento: i 6 passi fondamentali 1. Diagnosi della situazione attuale Analizziamo insieme i dati di bilancio, flussi di cassa, debiti, ricavi e costi per capire il cuore del problema. 2. Individuazione delle cause della crisi Ci concentriamo sulle radici: è un problema di liquidità, marginalità, eccesso di indebitamento o inefficienza operativa? 3. Definizione degli obiettivi di risanamento Obiettivi chiari, misurabili e temporizzati, ad esempio: riduzione del debito del 30% entro 12 mesi, aumento del fatturato del 10%, miglioramento del margine operativo. 4. Elaborazione delle azioni correttive Qui identifichiamo interventi concreti, come: rinegoziazione dei debiti, taglio dei costi non strategici, revisione prezzi, ottimizzazione magazzino, ricerca di nuovi clienti. 5. Stesura delle previsioni economico-finanziarie Realizziamo un budget aggiornato con ricavi, costi, flussi di cassa e indicatori chiave (EBITDA, ROI, ROE) per verificare la sostenibilità del piano. 6. Pianificazione e monitoraggio Definiamo un calendario di controllo e revisioni periodiche per mantenere il piano vivo e correggere il tiro se necessario. Esempio pratico: una PMI in crisi di liquidità Immaginiamo un’azienda manifatturiera con ricavi stagnanti, costi fissi elevati e debiti a breve termine troppo pesanti. Interventi chiave nel piano: -Rinegoziazione con banche per allungare scadenze -Riduzione del magazzino per liberare cassa -Taglio dei costi energetici e di acquisto materie prime -Lancio di una linea di prodotto a margine più alto -Introduzione di un sistema di controllo di gestione più rigoroso Previsioni: miglioramento della liquidità entro 6 mesi e ritorno a utili entro 12 mesi. Il nostro approccio in impresa.biz Per noi, il piano di risanamento è molto più di un documento: è uno strumento di management fondamentale per guidare il cambiamento. Aiutiamo le aziende a costruire piani realistici, condivisi e soprattutto efficaci, evitando analisi troppo teoriche o irrealistiche. Vuoi un supporto concreto? Offriamo: -Analisi gratuita della tua situazione finanziaria -Affiancamento nella redazione del piano di risanamento -Supporto nella trattativa con banche e creditori -Monitoraggio continuo per raggiungere gli obiettivi Contattaci per trasformare la crisi in opportunità. #PianoDiRisanamento #CrisiAziendale #ImpresaBiz #RistrutturazioneDebito #GestioneCrisi #FinanzaAziendale #PMI #ConsulenzaImpresa #Turnaround #StrategiaAziendale
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  • Come evitare la liquidazione: strumenti legali e finanziari

    In impresa.biz assistiamo spesso imprenditori che si trovano davanti a una situazione delicata: la prospettiva della liquidazione. Ma liquidare l’azienda non è l’unica strada possibile.
    Con un intervento tempestivo e mirato, esistono diversi strumenti legali e finanziari che permettono di ristrutturare la situazione, tutelare il valore e provare a rilanciare l’impresa.

    Perché intervenire prima della liquidazione?
    La liquidazione spesso arriva come ultima soluzione quando il debito diventa insostenibile e le perdite continue erodono il patrimonio.
    Noi di impresa.biz crediamo che prima si agisce, meglio è: intervenire per tempo significa aumentare le probabilità di salvezza e preservare clienti, fornitori, occupazione e valore.

    Gli strumenti legali per evitare la liquidazione
    Accordo di ristrutturazione dei debiti (ex art. 182-bis L.F.)
    Uno strumento previsto per negoziare con i creditori un piano di rientro che permetta di evitare il fallimento o la liquidazione.

    -Permette di bloccare azioni esecutive
    -Richiede la certificazione di un professionista sulla fattibilità

    Piano attestato di risanamento (ex art. 67 L.F., comma 3, lett. d)
    Un documento che illustra come l’azienda intende superare la crisi, con una prospettiva di continuità.

    -Deve essere attestato da un professionista indipendente
    -Protegge da azioni esecutive durante l’esecuzione del piano

    Concordato preventivo
    Una procedura più strutturata che consente di riorganizzare il debito e la gestione, evitando il fallimento.

    -Richiede il consenso della maggioranza dei creditori
    -Può prevedere ristrutturazioni, dilazioni e riduzioni del debito

    Strumenti finanziari per la continuità
    Rinegoziazione e consolidamento del debito
    Proponiamo piani di pagamento più sostenibili, magari con allungamento delle scadenze o riduzione degli interessi.

    Finanza alternativa
    Accesso a strumenti come minibond, crowdfunding o factoring evoluto per migliorare liquidità senza ricorrere a prestiti bancari tradizionali.

    Aumento di capitale o ingresso di nuovi soci
    Rafforzare la struttura patrimoniale per ridurre l’indebitamento e finanziare la ripresa.

    Azioni operative da non sottovalutare
    -Analisi della situazione economico-finanziaria in tempo reale
    -Revisione del modello di business e riduzione dei costi
    -Miglioramento della gestione del magazzino e dei crediti
    -Comunicazione trasparente con stakeholder chiave (banche, fornitori, dipendenti)

    Il nostro consiglio finale
    Noi di impresa.biz sosteniamo che la liquidazione può spesso essere evitata se si agisce in modo tempestivo, con una strategia chiara e affidandosi a professionisti esperti.
    L’obiettivo è sempre tutelare il valore creato e dare all’azienda una seconda possibilità.

    Vuoi una consulenza su misura?
    Possiamo aiutarti a:
    -Diagnostica finanziaria rapida
    -Preparazione di piani di ristrutturazione legale e finanziaria
    -Negoziazione con creditori e banche
    -Supporto nella comunicazione e gestione della crisi

    Contattaci: intervenire prima fa la differenza.

    #Liquidazione #CrisiAziendale #ImpresaBiz #RistrutturazioneDebito #Turnaround #FinanzaAziendale #ConsulenzaLegale #GestioneCrisi #PMI #StrumentiLegali #PianiDiRisanamento
    Come evitare la liquidazione: strumenti legali e finanziari In impresa.biz assistiamo spesso imprenditori che si trovano davanti a una situazione delicata: la prospettiva della liquidazione. Ma liquidare l’azienda non è l’unica strada possibile. Con un intervento tempestivo e mirato, esistono diversi strumenti legali e finanziari che permettono di ristrutturare la situazione, tutelare il valore e provare a rilanciare l’impresa. 📌 Perché intervenire prima della liquidazione? La liquidazione spesso arriva come ultima soluzione quando il debito diventa insostenibile e le perdite continue erodono il patrimonio. Noi di impresa.biz crediamo che prima si agisce, meglio è: intervenire per tempo significa aumentare le probabilità di salvezza e preservare clienti, fornitori, occupazione e valore. 🛠️ Gli strumenti legali per evitare la liquidazione Accordo di ristrutturazione dei debiti (ex art. 182-bis L.F.) Uno strumento previsto per negoziare con i creditori un piano di rientro che permetta di evitare il fallimento o la liquidazione. -Permette di bloccare azioni esecutive -Richiede la certificazione di un professionista sulla fattibilità Piano attestato di risanamento (ex art. 67 L.F., comma 3, lett. d) Un documento che illustra come l’azienda intende superare la crisi, con una prospettiva di continuità. -Deve essere attestato da un professionista indipendente -Protegge da azioni esecutive durante l’esecuzione del piano Concordato preventivo Una procedura più strutturata che consente di riorganizzare il debito e la gestione, evitando il fallimento. -Richiede il consenso della maggioranza dei creditori -Può prevedere ristrutturazioni, dilazioni e riduzioni del debito 💰 Strumenti finanziari per la continuità Rinegoziazione e consolidamento del debito Proponiamo piani di pagamento più sostenibili, magari con allungamento delle scadenze o riduzione degli interessi. Finanza alternativa Accesso a strumenti come minibond, crowdfunding o factoring evoluto per migliorare liquidità senza ricorrere a prestiti bancari tradizionali. Aumento di capitale o ingresso di nuovi soci Rafforzare la struttura patrimoniale per ridurre l’indebitamento e finanziare la ripresa. ⚙️ Azioni operative da non sottovalutare -Analisi della situazione economico-finanziaria in tempo reale -Revisione del modello di business e riduzione dei costi -Miglioramento della gestione del magazzino e dei crediti -Comunicazione trasparente con stakeholder chiave (banche, fornitori, dipendenti) Il nostro consiglio finale Noi di impresa.biz sosteniamo che la liquidazione può spesso essere evitata se si agisce in modo tempestivo, con una strategia chiara e affidandosi a professionisti esperti. L’obiettivo è sempre tutelare il valore creato e dare all’azienda una seconda possibilità. Vuoi una consulenza su misura? Possiamo aiutarti a: -Diagnostica finanziaria rapida -Preparazione di piani di ristrutturazione legale e finanziaria -Negoziazione con creditori e banche -Supporto nella comunicazione e gestione della crisi Contattaci: intervenire prima fa la differenza. #Liquidazione #CrisiAziendale #ImpresaBiz #RistrutturazioneDebito #Turnaround #FinanzaAziendale #ConsulenzaLegale #GestioneCrisi #PMI #StrumentiLegali #PianiDiRisanamento
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  • Ristrutturazione del debito aziendale: strategie vincenti

    In impresa.biz ci troviamo spesso al fianco di imprenditori che ci dicono:
    "I debiti stanno diventando insostenibili, ma non voglio mollare: cosa posso fare davvero?"
    La ristrutturazione del debito aziendale non è una resa. Al contrario, è una strategia attiva per riprendere il controllo della situazione finanziaria, proteggere il valore dell’impresa e rilanciare l’attività con basi più solide.
    Vediamo insieme quali sono le strategie vincenti, quando servono e come metterle in pratica.

    Quando serve davvero una ristrutturazione del debito?
    Noi di impresa.biz consideriamo la ristrutturazione come una manovra preventiva o correttiva in presenza di segnali come:
    -Difficoltà a pagare puntualmente fornitori o rate bancarie
    -Eccessiva esposizione verso banche o fisco
    -Incapacità di ottenere nuova liquidità
    -Utili operativi positivi ma tensione di cassa costante
    -Debito che cresce più velocemente dei ricavi

    Le strategie vincenti che usiamo sul campo
    1. Rinegoziazione con le banche
    È la mossa più comune e, se ben gestita, spesso la più efficace.

    Cosa facciamo:
    -Allunghiamo la durata dei prestiti
    -Richiediamo moratorie o periodi di pre-ammortamento
    -Consolidiamo più finanziamenti in uno solo
    -Trattiamo nuove condizioni (tassi, garanzie)
    Risultato: alleggeriamo la pressione mensile sul cash flow.

    2. Piano di rientro con fornitori e creditori
    Un dialogo aperto con i fornitori può salvare i rapporti e la continuità operativa.

    Cosa proponiamo:
    -Pagamenti dilazionati
    -Accordi transattivi
    -Riconoscimento del debito con rateizzazione
    Risultato: tuteliamo la reputazione e manteniamo la filiera attiva.

    3. Accordo di ristrutturazione o piano attestato (ex art. 182-bis e 67 L.F.)
    Sono strumenti previsti dal diritto fallimentare italiano, oggi integrati nel Codice della crisi.

    Quando lo usiamo:
    -Quando il debito è molto elevato
    -Se servono effetti protettivi legali (es. blocco delle azioni esecutive)
    -In presenza di più creditori da gestire con un piano unico
    Risultato: proteggiamo l’azienda da escalation legali, salvaguardando continuità e posti di lavoro.

    4. Ristrutturazione interna e revisione del modello di business
    Ristrutturare il debito senza cambiare l’azienda è spesso inutile.

    Cosa facciamo parallelamente:
    -Tagli dei costi non produttivi
    -Ottimizzazione del magazzino
    -Revisione delle politiche di prezzo o canali di vendita
    -Analisi dei margini per linea di prodotto
    Risultato: mettiamo l’azienda in condizione di non ricadere nel problema.

    5. Ricerca di nuovi capitali o soci
    A volte la soluzione è aumentare il capitale e rafforzare la struttura finanziaria.

    Cosa valutiamo:
    -Ingresso di investitori (equity)
    -Finanza alternativa (minibond, crowdlending, factoring evoluto)
    -Supporto pubblico o incentivi (es. Fondo di garanzia PMI)
    -Risultato: liberiamo risorse e riduciamo il peso del debito.

    Il nostro consiglio
    Noi di impresa.biz siamo convinti che la ristrutturazione del debito non debba essere vista come un fallimento, ma come un passaggio strategico per salvare e rilanciare l’impresa.

    Il momento migliore per agire? Appena compaiono i primi segnali di squilibrio.
    Intervenire per tempo permette di mantenere la fiducia di banche, fornitori, collaboratori e soci.

    Hai bisogno di un piano personalizzato?
    Possiamo aiutarti a:
    Analizzare la sostenibilità del tuo debito
    Preparare un piano di rientro o una proposta per i creditori
    Gestire trattative con le banche
    Integrare la ristrutturazione con un piano strategico di rilancio

    Contattaci: ogni mese aiutiamo imprese come la tua a rimettersi in carreggiata, con competenza, discrezione e pragmatismo.

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    Ristrutturazione del debito aziendale: strategie vincenti In impresa.biz ci troviamo spesso al fianco di imprenditori che ci dicono: "I debiti stanno diventando insostenibili, ma non voglio mollare: cosa posso fare davvero?" La ristrutturazione del debito aziendale non è una resa. Al contrario, è una strategia attiva per riprendere il controllo della situazione finanziaria, proteggere il valore dell’impresa e rilanciare l’attività con basi più solide. Vediamo insieme quali sono le strategie vincenti, quando servono e come metterle in pratica. 📉 Quando serve davvero una ristrutturazione del debito? Noi di impresa.biz consideriamo la ristrutturazione come una manovra preventiva o correttiva in presenza di segnali come: -Difficoltà a pagare puntualmente fornitori o rate bancarie -Eccessiva esposizione verso banche o fisco -Incapacità di ottenere nuova liquidità -Utili operativi positivi ma tensione di cassa costante -Debito che cresce più velocemente dei ricavi 🧩 Le strategie vincenti che usiamo sul campo 1. Rinegoziazione con le banche È la mossa più comune e, se ben gestita, spesso la più efficace. 📌 Cosa facciamo: -Allunghiamo la durata dei prestiti -Richiediamo moratorie o periodi di pre-ammortamento -Consolidiamo più finanziamenti in uno solo -Trattiamo nuove condizioni (tassi, garanzie) Risultato: alleggeriamo la pressione mensile sul cash flow. 2. Piano di rientro con fornitori e creditori Un dialogo aperto con i fornitori può salvare i rapporti e la continuità operativa. 📌 Cosa proponiamo: -Pagamenti dilazionati -Accordi transattivi -Riconoscimento del debito con rateizzazione Risultato: tuteliamo la reputazione e manteniamo la filiera attiva. 3. Accordo di ristrutturazione o piano attestato (ex art. 182-bis e 67 L.F.) Sono strumenti previsti dal diritto fallimentare italiano, oggi integrati nel Codice della crisi. 📌 Quando lo usiamo: -Quando il debito è molto elevato -Se servono effetti protettivi legali (es. blocco delle azioni esecutive) -In presenza di più creditori da gestire con un piano unico Risultato: proteggiamo l’azienda da escalation legali, salvaguardando continuità e posti di lavoro. 4. Ristrutturazione interna e revisione del modello di business Ristrutturare il debito senza cambiare l’azienda è spesso inutile. 📌 Cosa facciamo parallelamente: -Tagli dei costi non produttivi -Ottimizzazione del magazzino -Revisione delle politiche di prezzo o canali di vendita -Analisi dei margini per linea di prodotto Risultato: mettiamo l’azienda in condizione di non ricadere nel problema. 5. Ricerca di nuovi capitali o soci A volte la soluzione è aumentare il capitale e rafforzare la struttura finanziaria. 📌 Cosa valutiamo: -Ingresso di investitori (equity) -Finanza alternativa (minibond, crowdlending, factoring evoluto) -Supporto pubblico o incentivi (es. Fondo di garanzia PMI) -Risultato: liberiamo risorse e riduciamo il peso del debito. 💡 Il nostro consiglio Noi di impresa.biz siamo convinti che la ristrutturazione del debito non debba essere vista come un fallimento, ma come un passaggio strategico per salvare e rilanciare l’impresa. Il momento migliore per agire? Appena compaiono i primi segnali di squilibrio. Intervenire per tempo permette di mantenere la fiducia di banche, fornitori, collaboratori e soci. Hai bisogno di un piano personalizzato? Possiamo aiutarti a: ✅ Analizzare la sostenibilità del tuo debito ✅ Preparare un piano di rientro o una proposta per i creditori ✅ Gestire trattative con le banche ✅ Integrare la ristrutturazione con un piano strategico di rilancio Contattaci: ogni mese aiutiamo imprese come la tua a rimettersi in carreggiata, con competenza, discrezione e pragmatismo. #RistrutturazioneDebito #DebitiAziendali #ImpresaBiz #FinanzaDImpresa #PMI #Turnaround #CrisiAziendale #GestioneFinanziaria #SoluzioniDebito #ConsulenzaAziendale
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