• Tutto quello che ho imparato sul business… senza una laurea in economia

    Quando ho iniziato il mio percorso nel mondo del business digitale, una cosa era chiara: non avevo una laurea in economia.
    Né master, né corsi tradizionali. Solo tanta voglia di imparare, sperimentare e mettermi in gioco ogni giorno.

    L’esperienza è stata la mia università
    Ho imparato sul campo, sbagliando, correggendo e migliorando. Ogni errore è stato una lezione preziosa, ogni successo un incoraggiamento a continuare.
    Questo mi ha insegnato che la teoria senza pratica è poco utile. Il business si costruisce con azioni concrete, adattamento e resilienza.

    Le competenze chiave che ho sviluppato
    Senza un background accademico, ho dovuto sviluppare da sola:
    -Mentalità imprenditoriale: saper prendere decisioni, rischiare con consapevolezza e pianificare
    -Gestione finanziaria base: imparare a leggere numeri, budget e margini, anche con l’aiuto di strumenti semplici
    -Marketing e branding: capire come comunicare il mio valore e costruire una community fedele
    -Networking: creare relazioni autentiche e collaborazioni strategiche
    -Capacità di adattamento: aggiornarmi continuamente e sfruttare le nuove opportunità digitali

    Il valore del confronto e della formazione continua
    Nonostante non abbia una laurea, non ho mai smesso di studiare. Ho seguito corsi online, partecipato a webinar, letto libri e ascoltato podcast.
    Il confronto con altri imprenditori e professionisti è stato fondamentale per crescere e superare le difficoltà.

    Il mindset che fa la differenza
    La cosa più importante che ho imparato è che la laurea non definisce il successo.
    Conta la determinazione, la capacità di mettersi in discussione e la voglia di imparare ogni giorno.

    Se hai una buona idea e la grinta per portarla avanti, puoi costruire un business solido anche senza titoli accademici.

    Il business è per chi osa
    Oggi sono qui, a gestire un progetto che amo e che cresce, senza aver mai messo piede in un’aula di economia.
    La strada non è stata facile, ma ogni passo ha costruito la mia esperienza e la mia sicurezza.

    Se anche tu senti di non avere “tutto sulla carta”, ricordati: il vero valore sta nell’azione, non nel titolo.

    #BusinessSenzaLaurea #MentalitàImprenditoriale #FormazioneContinua #CrescitaPersonale #ImprenditoriaDigitale #SuccessoAutentico #LearningByDoing #BrandBuilding #Resilienza #Determinazione
    Tutto quello che ho imparato sul business… senza una laurea in economia Quando ho iniziato il mio percorso nel mondo del business digitale, una cosa era chiara: non avevo una laurea in economia. Né master, né corsi tradizionali. Solo tanta voglia di imparare, sperimentare e mettermi in gioco ogni giorno. 💡 L’esperienza è stata la mia università Ho imparato sul campo, sbagliando, correggendo e migliorando. Ogni errore è stato una lezione preziosa, ogni successo un incoraggiamento a continuare. Questo mi ha insegnato che la teoria senza pratica è poco utile. Il business si costruisce con azioni concrete, adattamento e resilienza. 📊 Le competenze chiave che ho sviluppato Senza un background accademico, ho dovuto sviluppare da sola: -Mentalità imprenditoriale: saper prendere decisioni, rischiare con consapevolezza e pianificare -Gestione finanziaria base: imparare a leggere numeri, budget e margini, anche con l’aiuto di strumenti semplici -Marketing e branding: capire come comunicare il mio valore e costruire una community fedele -Networking: creare relazioni autentiche e collaborazioni strategiche -Capacità di adattamento: aggiornarmi continuamente e sfruttare le nuove opportunità digitali 🤝 Il valore del confronto e della formazione continua Nonostante non abbia una laurea, non ho mai smesso di studiare. Ho seguito corsi online, partecipato a webinar, letto libri e ascoltato podcast. Il confronto con altri imprenditori e professionisti è stato fondamentale per crescere e superare le difficoltà. 🚀 Il mindset che fa la differenza La cosa più importante che ho imparato è che la laurea non definisce il successo. Conta la determinazione, la capacità di mettersi in discussione e la voglia di imparare ogni giorno. Se hai una buona idea e la grinta per portarla avanti, puoi costruire un business solido anche senza titoli accademici. 🔚 Il business è per chi osa Oggi sono qui, a gestire un progetto che amo e che cresce, senza aver mai messo piede in un’aula di economia. La strada non è stata facile, ma ogni passo ha costruito la mia esperienza e la mia sicurezza. Se anche tu senti di non avere “tutto sulla carta”, ricordati: il vero valore sta nell’azione, non nel titolo. #BusinessSenzaLaurea #MentalitàImprenditoriale #FormazioneContinua #CrescitaPersonale #ImprenditoriaDigitale #SuccessoAutentico #LearningByDoing #BrandBuilding #Resilienza #Determinazione
    0 Commenti 0 Condivisioni 152 Viste 0 Recensioni
  • Trend alert: il business online è il nuovo lavoro dei 20 anni. Ecco da dove iniziare

    Il lavoro post‑università non è più solo “trovare un impiego”: per tanti ventenni, il business online è diventato una vera e propria carriera. In Italia, le startup fondate da under‑35 sono cresciute del 66 % tra il 2016 e il 2024
    complice un ecosistema sempre più dinamico e incentivi pensati per i giovani .

    Quali sono le opportunità più promettenti per chi ha 20 anni oggi?

    -E‑commerce di nicchia: vendere prodotti unici o ossessioni personali resta una delle formule più vincenti .
    -Corsi online o infoprodotti: un mercato da oltre 87 mld $ nel 2024, con crescita prevista di oltre il 10 % annuo nei prossimi anni
    -Content creation e podcast: strumenti accessibili per condividere passioni, costruire un pubblico e monetizzare
    -Subscription box e attività ricorrenti: un modello emergente anche in Italia, perfetto per chi vuole offrire un’esperienza ricorrente

    Ma da dove iniziare, concretamente?
    Noi di Impresa.biz supportiamo questo nuovo modo di lavorare con una piattaforma pensata proprio per i giovani under‑35:

    -Regime forfettario d’ingresso (5 % di tassazione per 5 anni), ideale per startup e freelance digitali
    -Finanziamenti a fondo perduto e incentivi – come “Nuove imprese a tasso zero” o “Resto al Sud” – raggiungibili anche attraverso un business plan supportato da noi
    -Strumenti pratici per fatturazione, contabilità, scadenze e consulenza personalizzata, per partire subito con uno strumento completo e sicuro.
    -Formazione su temi digitali, community e networking, perché far impresa significa anche costruire relazioni e competenze.

    Il business online è già il lavoro dei 20 anni: i numeri e le tendenze lo confermano.

    Le occasioni sono concrete: e-commerce, corsi, infoprodotti, content creation e abbonamenti ricorrenti sono alla portata.

    Impresa.biz ti accompagna da zero, con regimi fiscali agevolati, incentivi, strumenti e supporto, per partire con chiarezza e crescere con sicurezza.

    Se hai un’idea, un talento o una passione, questo è il momento giusto per trasformarlo in un lavoro concreto e redditizio.
    Con Impresa.biz, inizi oggi – e cresci domani.

    #TrendAlert #BusinessOnline #GiovaniImprenditori #ImpresaBiz #Under35 #StartupItalia #PartitaIVAGiovani #DigitalCareer #LavoroAutonomo
    Trend alert: il business online è il nuovo lavoro dei 20 anni. Ecco da dove iniziare Il lavoro post‑università non è più solo “trovare un impiego”: per tanti ventenni, il business online è diventato una vera e propria carriera. In Italia, le startup fondate da under‑35 sono cresciute del 66 % tra il 2016 e il 2024 complice un ecosistema sempre più dinamico e incentivi pensati per i giovani . Quali sono le opportunità più promettenti per chi ha 20 anni oggi? -E‑commerce di nicchia: vendere prodotti unici o ossessioni personali resta una delle formule più vincenti . -Corsi online o infoprodotti: un mercato da oltre 87 mld $ nel 2024, con crescita prevista di oltre il 10 % annuo nei prossimi anni -Content creation e podcast: strumenti accessibili per condividere passioni, costruire un pubblico e monetizzare -Subscription box e attività ricorrenti: un modello emergente anche in Italia, perfetto per chi vuole offrire un’esperienza ricorrente Ma da dove iniziare, concretamente? Noi di Impresa.biz supportiamo questo nuovo modo di lavorare con una piattaforma pensata proprio per i giovani under‑35: -Regime forfettario d’ingresso (5 % di tassazione per 5 anni), ideale per startup e freelance digitali -Finanziamenti a fondo perduto e incentivi – come “Nuove imprese a tasso zero” o “Resto al Sud” – raggiungibili anche attraverso un business plan supportato da noi -Strumenti pratici per fatturazione, contabilità, scadenze e consulenza personalizzata, per partire subito con uno strumento completo e sicuro. -Formazione su temi digitali, community e networking, perché far impresa significa anche costruire relazioni e competenze. Il business online è già il lavoro dei 20 anni: i numeri e le tendenze lo confermano. Le occasioni sono concrete: e-commerce, corsi, infoprodotti, content creation e abbonamenti ricorrenti sono alla portata. Impresa.biz ti accompagna da zero, con regimi fiscali agevolati, incentivi, strumenti e supporto, per partire con chiarezza e crescere con sicurezza. ✅ Se hai un’idea, un talento o una passione, questo è il momento giusto per trasformarlo in un lavoro concreto e redditizio. Con Impresa.biz, inizi oggi – e cresci domani. #TrendAlert #BusinessOnline #GiovaniImprenditori #ImpresaBiz #Under35 #StartupItalia #PartitaIVAGiovani #DigitalCareer #LavoroAutonomo
    0 Commenti 0 Condivisioni 220 Viste 0 Recensioni
  • Trend alert: il business online è il nuovo lavoro dei 20 anni. Ecco da dove iniziare

    Il lavoro post‑università non è più solo “trovare un impiego”: per tanti ventenni, il business online è diventato una vera e propria carriera. In Italia, le startup fondate da under‑35 sono cresciute del 66 % tra il 2016 e il 2024
    complice un ecosistema sempre più dinamico e incentivi pensati per i giovani .

    Quali sono le opportunità più promettenti per chi ha 20 anni oggi?

    -E‑commerce di nicchia: vendere prodotti unici o ossessioni personali resta una delle formule più vincenti .
    -Corsi online o infoprodotti: un mercato da oltre 87 mld $ nel 2024, con crescita prevista di oltre il 10 % annuo nei prossimi anni
    -Content creation e podcast: strumenti accessibili per condividere passioni, costruire un pubblico e monetizzare
    -Subscription box e attività ricorrenti: un modello emergente anche in Italia, perfetto per chi vuole offrire un’esperienza ricorrente

    Ma da dove iniziare, concretamente?
    Noi di Impresa.biz supportiamo questo nuovo modo di lavorare con una piattaforma pensata proprio per i giovani under‑35:

    -Regime forfettario d’ingresso (5 % di tassazione per 5 anni), ideale per startup e freelance digitali

    -Finanziamenti a fondo perduto e incentivi – come “Nuove imprese a tasso zero” o “Resto al Sud” – raggiungibili anche attraverso un business plan supportato da noi

    -Strumenti pratici per fatturazione, contabilità, scadenze e consulenza personalizzata, per partire subito con uno strumento completo e sicuro.
    -Formazione su temi digitali, community e networking, perché far impresa significa anche costruire relazioni e competenze.

    Il business online è già il lavoro dei 20 anni: i numeri e le tendenze lo confermano.

    Le occasioni sono concrete: e-commerce, corsi, infoprodotti, content creation e abbonamenti ricorrenti sono alla portata.

    Impresa.biz ti accompagna da zero, con regimi fiscali agevolati, incentivi, strumenti e supporto, per partire con chiarezza e crescere con sicurezza.
    Se hai un’idea, un talento o una passione, questo è il momento giusto per trasformarlo in un lavoro concreto e redditizio.
    Con Impresa.biz, inizi oggi – e cresci domani.

    #TrendAlert #BusinessOnline #GiovaniImprenditori #ImpresaBiz #Under35 #StartupItalia #PartitaIVAGiovani #DigitalCareer #LavoroAutonomo

    Trend alert: il business online è il nuovo lavoro dei 20 anni. Ecco da dove iniziare Il lavoro post‑università non è più solo “trovare un impiego”: per tanti ventenni, il business online è diventato una vera e propria carriera. In Italia, le startup fondate da under‑35 sono cresciute del 66 % tra il 2016 e il 2024 complice un ecosistema sempre più dinamico e incentivi pensati per i giovani . Quali sono le opportunità più promettenti per chi ha 20 anni oggi? -E‑commerce di nicchia: vendere prodotti unici o ossessioni personali resta una delle formule più vincenti . -Corsi online o infoprodotti: un mercato da oltre 87 mld $ nel 2024, con crescita prevista di oltre il 10 % annuo nei prossimi anni -Content creation e podcast: strumenti accessibili per condividere passioni, costruire un pubblico e monetizzare -Subscription box e attività ricorrenti: un modello emergente anche in Italia, perfetto per chi vuole offrire un’esperienza ricorrente Ma da dove iniziare, concretamente? Noi di Impresa.biz supportiamo questo nuovo modo di lavorare con una piattaforma pensata proprio per i giovani under‑35: -Regime forfettario d’ingresso (5 % di tassazione per 5 anni), ideale per startup e freelance digitali -Finanziamenti a fondo perduto e incentivi – come “Nuove imprese a tasso zero” o “Resto al Sud” – raggiungibili anche attraverso un business plan supportato da noi -Strumenti pratici per fatturazione, contabilità, scadenze e consulenza personalizzata, per partire subito con uno strumento completo e sicuro. -Formazione su temi digitali, community e networking, perché far impresa significa anche costruire relazioni e competenze. Il business online è già il lavoro dei 20 anni: i numeri e le tendenze lo confermano. Le occasioni sono concrete: e-commerce, corsi, infoprodotti, content creation e abbonamenti ricorrenti sono alla portata. Impresa.biz ti accompagna da zero, con regimi fiscali agevolati, incentivi, strumenti e supporto, per partire con chiarezza e crescere con sicurezza. ✅ Se hai un’idea, un talento o una passione, questo è il momento giusto per trasformarlo in un lavoro concreto e redditizio. Con Impresa.biz, inizi oggi – e cresci domani. #TrendAlert #BusinessOnline #GiovaniImprenditori #ImpresaBiz #Under35 #StartupItalia #PartitaIVAGiovani #DigitalCareer #LavoroAutonomo
    0 Commenti 0 Condivisioni 202 Viste 0 Recensioni
  • Innovazione aperta: collaborare con startup e università per crescere

    Noi di Impresa.biz crediamo che l’innovazione sia il motore principale per la crescita e la competitività delle imprese italiane.
    Oggi più che mai, adottare un modello di innovazione aperta significa guardare fuori dai confini aziendali e collaborare con startup, università e centri di ricerca per creare valore insieme.

    Cos’è l’innovazione aperta?
    L’innovazione aperta è un approccio che favorisce lo scambio di idee, competenze e risorse tra imprese, startup, università e altri attori dell’ecosistema innovativo.
    Invece di sviluppare tutto internamente, le aziende aprono i propri processi e si avvalgono di partner esterni per accelerare lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi o soluzioni.

    Perché collaborare con startup e università?
    -Accesso a idee fresche e tecnologie emergenti: le startup portano spesso soluzioni innovative e agilità.
    -Ricerca avanzata e know-how scientifico: le università sono fucine di ricerca applicata e talenti.
    -Riduzione dei costi e dei rischi di innovazione: condividere investimenti e competenze aiuta a ottimizzare le risorse.
    -Creazione di nuovi modelli di business: la collaborazione apre la strada a opportunità che da soli sarebbe difficile raggiungere.

    Come supportiamo le imprese da Impresa.biz
    -Identifichiamo le startup e i partner accademici più adatti al profilo e alle esigenze aziendali
    -Favoriamo la creazione di network e collaborazioni strategiche
    -Offriamo consulenza per la gestione di progetti congiunti e il trasferimento tecnologico
    -Supportiamo la ricerca di finanziamenti pubblici e privati dedicati all’innovazione

    Un esempio concreto
    Abbiamo accompagnato un’impresa manifatturiera che ha avviato una collaborazione con un’università locale per sviluppare materiali sostenibili.
    Questa sinergia ha portato a un nuovo prodotto green, premiato sul mercato per innovazione e sostenibilità, aprendo nuove opportunità di business.

    Innovare oggi significa aprirsi e collaborare in modo strategico con chi porta competenze e idee complementari.
    Noi di Impresa.biz siamo pronti a guidarti in questo percorso, aiutandoti a costruire partnership vincenti per crescere e distinguerti.

    #innovazioneaperta #startup #università #collaborazione #ricercaesviluppo #impresaitaliana #innovazione #impresaonline

    Innovazione aperta: collaborare con startup e università per crescere Noi di Impresa.biz crediamo che l’innovazione sia il motore principale per la crescita e la competitività delle imprese italiane. Oggi più che mai, adottare un modello di innovazione aperta significa guardare fuori dai confini aziendali e collaborare con startup, università e centri di ricerca per creare valore insieme. Cos’è l’innovazione aperta? L’innovazione aperta è un approccio che favorisce lo scambio di idee, competenze e risorse tra imprese, startup, università e altri attori dell’ecosistema innovativo. Invece di sviluppare tutto internamente, le aziende aprono i propri processi e si avvalgono di partner esterni per accelerare lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi o soluzioni. Perché collaborare con startup e università? -Accesso a idee fresche e tecnologie emergenti: le startup portano spesso soluzioni innovative e agilità. -Ricerca avanzata e know-how scientifico: le università sono fucine di ricerca applicata e talenti. -Riduzione dei costi e dei rischi di innovazione: condividere investimenti e competenze aiuta a ottimizzare le risorse. -Creazione di nuovi modelli di business: la collaborazione apre la strada a opportunità che da soli sarebbe difficile raggiungere. Come supportiamo le imprese da Impresa.biz -Identifichiamo le startup e i partner accademici più adatti al profilo e alle esigenze aziendali -Favoriamo la creazione di network e collaborazioni strategiche -Offriamo consulenza per la gestione di progetti congiunti e il trasferimento tecnologico -Supportiamo la ricerca di finanziamenti pubblici e privati dedicati all’innovazione Un esempio concreto Abbiamo accompagnato un’impresa manifatturiera che ha avviato una collaborazione con un’università locale per sviluppare materiali sostenibili. Questa sinergia ha portato a un nuovo prodotto green, premiato sul mercato per innovazione e sostenibilità, aprendo nuove opportunità di business. Innovare oggi significa aprirsi e collaborare in modo strategico con chi porta competenze e idee complementari. Noi di Impresa.biz siamo pronti a guidarti in questo percorso, aiutandoti a costruire partnership vincenti per crescere e distinguerti. #innovazioneaperta #startup #università #collaborazione #ricercaesviluppo #impresaitaliana #innovazione #impresaonline
    0 Commenti 0 Condivisioni 237 Viste 0 Recensioni
  • Corsi online gratuiti per migliorare la tua carriera digitale

    Oggi voglio parlarvi dei corsi online gratuiti che mi hanno davvero aiutata a far crescere le mie competenze digitali e a dare una spinta concreta alla mia carriera. In un mondo dove tutto si muove velocemente, aggiornarsi è fondamentale — e per fortuna non serve per forza spendere un patrimonio.

    Ecco i miei preferiti, testati personalmente:

    1. Google Digital Training – “Fondamenti di Marketing Digitale”
    Uno dei corsi più completi e accessibili. Copre SEO, SEM, email marketing, social media e analytics. Al termine si ottiene anche un certificato ufficiale.
     learndigital.withgoogle.com

    2. HubSpot Academy
    Perfetto per chi lavora (o vuole lavorare) con contenuti, CRM, inbound marketing e strategia digitale. I video sono ben fatti e i quiz aiutano a fissare i concetti.
     academy.hubspot.com

    3. Meta Blueprint (ex Facebook Blueprint)
    Ottimo per capire come funzionano le inserzioni su Facebook e Instagram, ma anche per imparare a costruire una strategia social davvero efficace.
     meta.com/business/learn

    4. Coursera (con corsi gratuiti auditabili)
    Puoi seguire corsi di università come Stanford, Yale e Google anche gratuitamente, scegliendo l’opzione “audit”. Perfetto per argomenti più tecnici, come analisi dei dati o coding.
     coursera.org

    5. LinkedIn Learning (gratuito con periodo di prova)
    Con il mese gratuito puoi accedere a centinaia di corsi su soft skill, strumenti digitali e business online. Vale la pena sfruttarlo anche solo per una formazione mirata e veloce.
     linkedin.com/learning

    Perché fare formazione gratuita?
    Perché oggi le competenze contano più dei titoli, e chi investe su di sé ha sempre una marcia in più. Io ho iniziato con un semplice corso su Google Analytics, e da lì non mi sono più fermata.

    E tu? Hai già seguito corsi gratuiti online? Condividili nei commenti, potremmo imparare qualcosa di nuovo insieme!

    #formazioneonline #corsigratuiti #digitalcareer #skilldigitali #impresabiz #marketingdigitale #crescereonline
    Corsi online gratuiti per migliorare la tua carriera digitale Oggi voglio parlarvi dei corsi online gratuiti che mi hanno davvero aiutata a far crescere le mie competenze digitali e a dare una spinta concreta alla mia carriera. In un mondo dove tutto si muove velocemente, aggiornarsi è fondamentale — e per fortuna non serve per forza spendere un patrimonio. Ecco i miei preferiti, testati personalmente: 1. Google Digital Training – “Fondamenti di Marketing Digitale” Uno dei corsi più completi e accessibili. Copre SEO, SEM, email marketing, social media e analytics. Al termine si ottiene anche un certificato ufficiale. 👉 learndigital.withgoogle.com 2. HubSpot Academy Perfetto per chi lavora (o vuole lavorare) con contenuti, CRM, inbound marketing e strategia digitale. I video sono ben fatti e i quiz aiutano a fissare i concetti. 👉 academy.hubspot.com 3. Meta Blueprint (ex Facebook Blueprint) Ottimo per capire come funzionano le inserzioni su Facebook e Instagram, ma anche per imparare a costruire una strategia social davvero efficace. 👉 meta.com/business/learn 4. Coursera (con corsi gratuiti auditabili) Puoi seguire corsi di università come Stanford, Yale e Google anche gratuitamente, scegliendo l’opzione “audit”. Perfetto per argomenti più tecnici, come analisi dei dati o coding. 👉 coursera.org 5. LinkedIn Learning (gratuito con periodo di prova) Con il mese gratuito puoi accedere a centinaia di corsi su soft skill, strumenti digitali e business online. Vale la pena sfruttarlo anche solo per una formazione mirata e veloce. 👉 linkedin.com/learning Perché fare formazione gratuita? Perché oggi le competenze contano più dei titoli, e chi investe su di sé ha sempre una marcia in più. Io ho iniziato con un semplice corso su Google Analytics, e da lì non mi sono più fermata. E tu? Hai già seguito corsi gratuiti online? Condividili nei commenti, potremmo imparare qualcosa di nuovo insieme! #formazioneonline #corsigratuiti #digitalcareer #skilldigitali #impresabiz #marketingdigitale #crescereonline
    0 Commenti 0 Condivisioni 283 Viste 0 Recensioni
  • I Libri e Corsi Consigliati per Chi Lavora nell’E-commerce

    Se c’è una cosa che ho capito nel mio percorso da freelance a imprenditrice digitale è questa: la formazione non è un extra, è parte del lavoro.
    Ho letto decine di libri, seguito corsi online a qualsiasi ora (anche di notte, lo confesso!) e ogni volta che ho investito nella mia formazione, ho visto risultati concreti: vendite migliori, meno errori, più consapevolezza.

    Qui condivido i miei consigli di lettura e formazione: risorse che mi hanno cambiato la visione (e il fatturato).

    Libri che ogni operatore e-commerce dovrebbe leggere
    1. "E-commerce Efficace" – Daniele Rutigliano
    Un manuale chiaro, pratico e orientato al mercato italiano. Ottimo per chi parte o vuole sistemare le basi.

    2. "Digital Marketing for Dummies" – Ryan Deiss & Russ Henneberry
    Perfetto per comprendere il funnel e le dinamiche digitali anche se non sei un esperto.

    3. "Hooked: How to Build Habit-Forming Products" – Nir Eyal
    Anche se non parliamo solo di e-commerce, questo libro mi ha insegnato come creare esperienze che fidelizzano.

    4. "Contagious" – Jonah Berger
    Se vuoi capire come rendere virali i tuoi prodotti (o contenuti), questo libro è un must.

    5. "SEO per E-commerce" – Marco Maltraversi
    Super utile per chi vuole capire come farsi trovare su Google senza buttare soldi in adv.

    Corsi che consiglio (provati personalmente)
    1. Google Digital Training – "Fondamenti di marketing digitale"
    Gratis, ben fatto, con certificazione. Ottimo per chiarirsi le idee.

    2. Shopify Learn
    Corsi brevi e pratici pensati per chi usa Shopify, ma validi anche per chi ha un’altra piattaforma.

    3. Udemy: “E-commerce Mastery”
    Ne ho provati diversi su Udemy, ma quelli con focus su strategie di vendita e funnel sono i più utili. Consiglio di scegliere corsi aggiornati al 2024 o 2025.

    4. Academy di Mailchimp o Klaviyo (per email marketing)
    Se gestisci newsletter e automazioni, queste academy gratuite sono delle mini-università verticali.

    5. Meta Blueprint
    Per chi vuole fare advertising serio su Facebook e Instagram, è fondamentale.

    Il Mio Consiglio
    Fai formazione come se fosse una routine, come il caffè del mattino.
    Un libro o un corso giusto al momento giusto può evitare mesi di errori e farti scalare più in fretta.

    #LibriEcommerce #FormazioneDigitale #ImpresaBiz #CorsiOnline #BusinessDigitale #EcommerceTips #CrescitaPersonale #AggiornamentoProfessionale

    I Libri e Corsi Consigliati per Chi Lavora nell’E-commerce Se c’è una cosa che ho capito nel mio percorso da freelance a imprenditrice digitale è questa: la formazione non è un extra, è parte del lavoro. Ho letto decine di libri, seguito corsi online a qualsiasi ora (anche di notte, lo confesso!) e ogni volta che ho investito nella mia formazione, ho visto risultati concreti: vendite migliori, meno errori, più consapevolezza. Qui condivido i miei consigli di lettura e formazione: risorse che mi hanno cambiato la visione (e il fatturato). 📘 Libri che ogni operatore e-commerce dovrebbe leggere 1. "E-commerce Efficace" – Daniele Rutigliano Un manuale chiaro, pratico e orientato al mercato italiano. Ottimo per chi parte o vuole sistemare le basi. 2. "Digital Marketing for Dummies" – Ryan Deiss & Russ Henneberry Perfetto per comprendere il funnel e le dinamiche digitali anche se non sei un esperto. 3. "Hooked: How to Build Habit-Forming Products" – Nir Eyal Anche se non parliamo solo di e-commerce, questo libro mi ha insegnato come creare esperienze che fidelizzano. 4. "Contagious" – Jonah Berger Se vuoi capire come rendere virali i tuoi prodotti (o contenuti), questo libro è un must. 5. "SEO per E-commerce" – Marco Maltraversi Super utile per chi vuole capire come farsi trovare su Google senza buttare soldi in adv. 💻 Corsi che consiglio (provati personalmente) 1. Google Digital Training – "Fondamenti di marketing digitale" Gratis, ben fatto, con certificazione. Ottimo per chiarirsi le idee. 2. Shopify Learn Corsi brevi e pratici pensati per chi usa Shopify, ma validi anche per chi ha un’altra piattaforma. 3. Udemy: “E-commerce Mastery” Ne ho provati diversi su Udemy, ma quelli con focus su strategie di vendita e funnel sono i più utili. Consiglio di scegliere corsi aggiornati al 2024 o 2025. 4. Academy di Mailchimp o Klaviyo (per email marketing) Se gestisci newsletter e automazioni, queste academy gratuite sono delle mini-università verticali. 5. Meta Blueprint Per chi vuole fare advertising serio su Facebook e Instagram, è fondamentale. Il Mio Consiglio Fai formazione come se fosse una routine, come il caffè del mattino. Un libro o un corso giusto al momento giusto può evitare mesi di errori e farti scalare più in fretta. #LibriEcommerce #FormazioneDigitale #ImpresaBiz #CorsiOnline #BusinessDigitale #EcommerceTips #CrescitaPersonale #AggiornamentoProfessionale
    0 Commenti 0 Condivisioni 208 Viste 0 Recensioni
  • Employer branding: attrarre talenti con una cultura aziendale forte

    Noi di Impresa.biz sappiamo quanto oggi sia importante per le imprese non solo trovare talenti, ma attrarre e trattenere le persone giuste. In un mercato del lavoro sempre più competitivo, una cultura aziendale forte e autentica diventa la chiave per costruire un employer branding efficace e distintivo.

    1. Che cos’è l’employer branding
    L’employer branding è l’insieme delle strategie e delle azioni che un’impresa mette in campo per promuovere la propria immagine come datore di lavoro. Non si tratta solo di marketing, ma di raccontare e vivere valori, missione e ambiente di lavoro in modo coerente e coinvolgente.

    2. Perché una cultura aziendale forte fa la differenza
    -Autenticità: I talenti cercano aziende con cui condividere valori reali, non solo slogan. Una cultura aziendale forte crea senso di appartenenza e motivazione.
    -Reputazione: Le imprese che investono nel benessere e nello sviluppo delle persone migliorano la propria reputazione e diventano più attrattive sul mercato.
    -Engagement: Dipendenti soddisfatti e coinvolti sono ambasciatori naturali dell’azienda, facilitando il passaparola positivo.
    -Riduzione del turnover: Una cultura che valorizza il capitale umano aiuta a trattenere i talenti nel tempo, riducendo i costi di turnover e formazione.

    3. Come costruire una cultura aziendale forte
    -Definire chiaramente valori e missione, rendendoli parte integrante della vita quotidiana dell’azienda
    -Comunicare in modo trasparente e coerente, anche nei momenti di difficoltà
    -Promuovere un ambiente inclusivo, che valorizzi diversità e collaborazione
    -Investire nella formazione, nel benessere e nello sviluppo personale dei dipendenti

    4. Strumenti per potenziare l’employer branding
    -Storytelling aziendale e contenuti autentici sui canali digitali
    -Programmi di riconoscimento e premi interni
    -Coinvolgimento attivo dei dipendenti nella comunicazione esterna
    -Collaborazioni con scuole, università e community di settore

    Noi di Impresa.biz siamo convinti che l’employer branding basato su una cultura aziendale forte sia un investimento strategico per costruire un team motivato e competitivo. Se vuoi sviluppare una cultura che attragga i migliori talenti e renda la tua impresa un luogo di lavoro desiderato, siamo qui per accompagnarti.

    #EmployerBranding #CulturaAziendale #TalentAcquisition #ImpresaBiz #HRStrategy #TeamBuilding

    Employer branding: attrarre talenti con una cultura aziendale forte Noi di Impresa.biz sappiamo quanto oggi sia importante per le imprese non solo trovare talenti, ma attrarre e trattenere le persone giuste. In un mercato del lavoro sempre più competitivo, una cultura aziendale forte e autentica diventa la chiave per costruire un employer branding efficace e distintivo. 1. Che cos’è l’employer branding L’employer branding è l’insieme delle strategie e delle azioni che un’impresa mette in campo per promuovere la propria immagine come datore di lavoro. Non si tratta solo di marketing, ma di raccontare e vivere valori, missione e ambiente di lavoro in modo coerente e coinvolgente. 2. Perché una cultura aziendale forte fa la differenza -Autenticità: I talenti cercano aziende con cui condividere valori reali, non solo slogan. Una cultura aziendale forte crea senso di appartenenza e motivazione. -Reputazione: Le imprese che investono nel benessere e nello sviluppo delle persone migliorano la propria reputazione e diventano più attrattive sul mercato. -Engagement: Dipendenti soddisfatti e coinvolti sono ambasciatori naturali dell’azienda, facilitando il passaparola positivo. -Riduzione del turnover: Una cultura che valorizza il capitale umano aiuta a trattenere i talenti nel tempo, riducendo i costi di turnover e formazione. 3. Come costruire una cultura aziendale forte -Definire chiaramente valori e missione, rendendoli parte integrante della vita quotidiana dell’azienda -Comunicare in modo trasparente e coerente, anche nei momenti di difficoltà -Promuovere un ambiente inclusivo, che valorizzi diversità e collaborazione -Investire nella formazione, nel benessere e nello sviluppo personale dei dipendenti 4. Strumenti per potenziare l’employer branding -Storytelling aziendale e contenuti autentici sui canali digitali -Programmi di riconoscimento e premi interni -Coinvolgimento attivo dei dipendenti nella comunicazione esterna -Collaborazioni con scuole, università e community di settore Noi di Impresa.biz siamo convinti che l’employer branding basato su una cultura aziendale forte sia un investimento strategico per costruire un team motivato e competitivo. Se vuoi sviluppare una cultura che attragga i migliori talenti e renda la tua impresa un luogo di lavoro desiderato, siamo qui per accompagnarti. #EmployerBranding #CulturaAziendale #TalentAcquisition #ImpresaBiz #HRStrategy #TeamBuilding
    0 Commenti 0 Condivisioni 355 Viste 0 Recensioni
  • Incentivi e finanziamenti per progetti di riciclo: come sostenere la tua impresa green

    Noi di Impresa.biz crediamo fortemente che l’economia circolare e il riciclo siano leve strategiche per un futuro sostenibile e per la crescita delle imprese. Per questo è importante conoscere gli incentivi e i finanziamenti dedicati a progetti di riciclo e sostenibilità ambientale.

    Ecco una panoramica delle principali opportunità disponibili per chi vuole investire nel riciclo.
    #EconomiaCircolare #FinanziamentiGreen #Riciclo #ImpresaBiz #Sostenibilità

    1. Fondi europei e nazionali
    Molti programmi europei, come Horizon Europe e i fondi strutturali (FESR), offrono finanziamenti per progetti innovativi di riciclo e gestione sostenibile dei rifiuti. Anche a livello nazionale e regionale si trovano bandi dedicati.

    2. Credito d’imposta per investimenti green
    Alcune misure fiscali prevedono crediti d’imposta per chi acquista tecnologie e impianti che migliorano la sostenibilità, inclusi quelli per il riciclo e il recupero dei materiali.

    3. Incentivi per startup e PMI verdi
    Esistono specifici programmi che supportano le startup e le PMI impegnate in soluzioni di economia circolare, con finanziamenti a fondo perduto o a tasso agevolato.

    4. Finanziamenti da enti locali e camere di commercio
    Spesso enti territoriali e camere di commercio promuovono bandi e contributi per iniziative di riciclo, soprattutto legate al recupero di rifiuti speciali o industriali.

    5. Partnership pubblico-private
    Le collaborazioni tra imprese, università e enti pubblici possono facilitare l’accesso a fondi e risorse per sviluppare progetti di ricerca e sviluppo nel riciclo.

    Conclusione
    Noi di Impresa.biz sappiamo che trovare e accedere ai finanziamenti giusti può essere complesso, ma è un passo fondamentale per far crescere un’impresa green. Se vuoi, ti aiutiamo a individuare le opportunità più adatte e a preparare la documentazione per candidarti.

    #GreenEconomy #Riciclo #FinanziamentiImprese #ImpresaBiz #SostenibilitàAmbientale
    Incentivi e finanziamenti per progetti di riciclo: come sostenere la tua impresa green Noi di Impresa.biz crediamo fortemente che l’economia circolare e il riciclo siano leve strategiche per un futuro sostenibile e per la crescita delle imprese. Per questo è importante conoscere gli incentivi e i finanziamenti dedicati a progetti di riciclo e sostenibilità ambientale. Ecco una panoramica delle principali opportunità disponibili per chi vuole investire nel riciclo. #EconomiaCircolare #FinanziamentiGreen #Riciclo #ImpresaBiz #Sostenibilità 1. Fondi europei e nazionali Molti programmi europei, come Horizon Europe e i fondi strutturali (FESR), offrono finanziamenti per progetti innovativi di riciclo e gestione sostenibile dei rifiuti. Anche a livello nazionale e regionale si trovano bandi dedicati. 2. Credito d’imposta per investimenti green Alcune misure fiscali prevedono crediti d’imposta per chi acquista tecnologie e impianti che migliorano la sostenibilità, inclusi quelli per il riciclo e il recupero dei materiali. 3. Incentivi per startup e PMI verdi Esistono specifici programmi che supportano le startup e le PMI impegnate in soluzioni di economia circolare, con finanziamenti a fondo perduto o a tasso agevolato. 4. Finanziamenti da enti locali e camere di commercio Spesso enti territoriali e camere di commercio promuovono bandi e contributi per iniziative di riciclo, soprattutto legate al recupero di rifiuti speciali o industriali. 5. Partnership pubblico-private Le collaborazioni tra imprese, università e enti pubblici possono facilitare l’accesso a fondi e risorse per sviluppare progetti di ricerca e sviluppo nel riciclo. Conclusione Noi di Impresa.biz sappiamo che trovare e accedere ai finanziamenti giusti può essere complesso, ma è un passo fondamentale per far crescere un’impresa green. Se vuoi, ti aiutiamo a individuare le opportunità più adatte e a preparare la documentazione per candidarti. #GreenEconomy #Riciclo #FinanziamentiImprese #ImpresaBiz #SostenibilitàAmbientale
    0 Commenti 0 Condivisioni 326 Viste 0 Recensioni
  • Lifelong learning per imprenditori: corsi e certificazioni utili

    Nel nostro percorso imprenditoriale, una delle lezioni più importanti che abbiamo imparato è che non si smette mai di imparare. Il mondo del lavoro cambia rapidamente, e noi imprenditori dobbiamo restare al passo per essere competitivi, innovativi e consapevoli. Ecco perché il lifelong learning – l’apprendimento continuo – non è un lusso, ma una vera necessità.

    Formarsi costantemente, aggiornarsi e acquisire nuove competenze è fondamentale, soprattutto in un contesto in cui le tecnologie, i modelli di business e le normative evolvono senza sosta. In questo articolo, vogliamo condividere alcune delle formazioni e certificazioni più utili per noi imprenditori, professionisti e titolari di micro e piccole imprese.

    Perché il lifelong learning è cruciale per chi fa impresa
    Continuare a formarsi ci permette di:
    -Prendere decisioni migliori e più informate
    -Anticipare cambiamenti del mercato o delle normative
    -Rafforzare la competitività della nostra impresa
    -Migliorare la leadership e la gestione del team
    -Restare motivati e mentalmente aperti alle novità
    In poche parole, ci aiuta a trasformare le sfide in opportunità.

    Corsi e certificazioni utili per imprenditori
    Ecco alcune aree su cui vale la pena investire tempo ed energie:

    1. Business e strategia aziendale
    -Mini MBA o Executive MBA: utili per chi vuole approfondire strategia, finanza, marketing e gestione delle risorse.
    -Business Model Canvas e Lean Startup: corsi pratici per lanciare, testare e far crescere nuovi progetti.

    2. Digital marketing
    -Google Digital Training: gratuito e certificato, utile per comprendere SEO, SEM, social media e analytics.
    -Meta Blueprint, HubSpot Academy, LinkedIn Learning: per approfondire strategie digitali e lead generation.

    3. Project management
    -Certificazione PMI-CAPM o PMP: riconosciute a livello internazionale per chi vuole gestire progetti complessi in modo strutturato.
    -Scrum e Agile: metodi agili per organizzare il lavoro e migliorare la produttività del team.

    4. Soft skill e leadership
    -Public speaking, gestione dello stress, negoziazione: abilità sempre più richieste per chi guida un’impresa.
    -Emotional Intelligence: fondamentale per relazioni sane con collaboratori, clienti e fornitori.

    5. Competenze digitali e tecnologiche
    -Certificazioni in data analysis (Google, IBM, Coursera): per usare i dati a supporto delle decisioni.
    -No-code tools e automazione: per risparmiare tempo, automatizzare attività e gestire in autonomia piccoli software aziendali.

    6. Finanza e contabilità
    -Corsi di controllo di gestione e budget aziendale
    -Certificazioni in Excel e strumenti di BI (come Power BI): per leggere i numeri e prendere decisioni basate sui dati.

    Dove trovare i corsi
    Noi ci siamo trovati bene con queste piattaforme:
    -Coursera, edX, Udemy, Skillshare: ottimi per corsi flessibili online, spesso con certificazioni riconosciute.
    -Formazione finanziata (Fondi Interprofessionali, bandi regionali, camere di commercio): molte opportunità per accedere a corsi gratuiti o agevolati.
    -Università, enti accreditati e associazioni di categoria: offrono percorsi pensati proprio per imprenditori.

    Un consiglio pratico: pianificare la formazione
    La formazione continua deve diventare parte della nostra strategia aziendale, proprio come il marketing o il controllo di gestione. Ecco come possiamo organizzarla al meglio:
    -Dedichiamo tempo ogni settimana alla formazione (anche solo 30 minuti)
    -Creiamo un piano formativo annuale per noi e per il nostro team
    -Monitoriamo il ROI delle competenze acquisite (nuovi clienti? meno errori? maggiore efficienza?)

    Il lifelong learning non è una moda, ma una scelta strategica. Imparare continuamente ci dà gli strumenti per affrontare il cambiamento con consapevolezza e fiducia. E soprattutto, ci permette di far crescere non solo le nostre competenze, ma anche le nostre imprese.

    Noi di Impresa.biz crediamo che ogni imprenditore dovrebbe mettere la formazione al centro della propria evoluzione professionale. Investire su sé stessi è sempre una buona idea.

    #LifelongLearning #FormazioneContinua #Imprenditori #CrescitaPersonale #BusinessTraining #Certificazioni #SoftSkill #DigitalMarketing #ProjectManagement #Leadership #CompetenzeDigitali #PMI #Microimprese #ImpresaInnovativa
    Lifelong learning per imprenditori: corsi e certificazioni utili Nel nostro percorso imprenditoriale, una delle lezioni più importanti che abbiamo imparato è che non si smette mai di imparare. Il mondo del lavoro cambia rapidamente, e noi imprenditori dobbiamo restare al passo per essere competitivi, innovativi e consapevoli. Ecco perché il lifelong learning – l’apprendimento continuo – non è un lusso, ma una vera necessità. Formarsi costantemente, aggiornarsi e acquisire nuove competenze è fondamentale, soprattutto in un contesto in cui le tecnologie, i modelli di business e le normative evolvono senza sosta. In questo articolo, vogliamo condividere alcune delle formazioni e certificazioni più utili per noi imprenditori, professionisti e titolari di micro e piccole imprese. 🎯 Perché il lifelong learning è cruciale per chi fa impresa Continuare a formarsi ci permette di: -Prendere decisioni migliori e più informate -Anticipare cambiamenti del mercato o delle normative -Rafforzare la competitività della nostra impresa -Migliorare la leadership e la gestione del team -Restare motivati e mentalmente aperti alle novità In poche parole, ci aiuta a trasformare le sfide in opportunità. 📚 Corsi e certificazioni utili per imprenditori Ecco alcune aree su cui vale la pena investire tempo ed energie: 1. Business e strategia aziendale -Mini MBA o Executive MBA: utili per chi vuole approfondire strategia, finanza, marketing e gestione delle risorse. -Business Model Canvas e Lean Startup: corsi pratici per lanciare, testare e far crescere nuovi progetti. 2. Digital marketing -Google Digital Training: gratuito e certificato, utile per comprendere SEO, SEM, social media e analytics. -Meta Blueprint, HubSpot Academy, LinkedIn Learning: per approfondire strategie digitali e lead generation. 3. Project management -Certificazione PMI-CAPM o PMP: riconosciute a livello internazionale per chi vuole gestire progetti complessi in modo strutturato. -Scrum e Agile: metodi agili per organizzare il lavoro e migliorare la produttività del team. 4. Soft skill e leadership -Public speaking, gestione dello stress, negoziazione: abilità sempre più richieste per chi guida un’impresa. -Emotional Intelligence: fondamentale per relazioni sane con collaboratori, clienti e fornitori. 5. Competenze digitali e tecnologiche -Certificazioni in data analysis (Google, IBM, Coursera): per usare i dati a supporto delle decisioni. -No-code tools e automazione: per risparmiare tempo, automatizzare attività e gestire in autonomia piccoli software aziendali. 6. Finanza e contabilità -Corsi di controllo di gestione e budget aziendale -Certificazioni in Excel e strumenti di BI (come Power BI): per leggere i numeri e prendere decisioni basate sui dati. 🌐 Dove trovare i corsi Noi ci siamo trovati bene con queste piattaforme: -Coursera, edX, Udemy, Skillshare: ottimi per corsi flessibili online, spesso con certificazioni riconosciute. -Formazione finanziata (Fondi Interprofessionali, bandi regionali, camere di commercio): molte opportunità per accedere a corsi gratuiti o agevolati. -Università, enti accreditati e associazioni di categoria: offrono percorsi pensati proprio per imprenditori. 📝 Un consiglio pratico: pianificare la formazione La formazione continua deve diventare parte della nostra strategia aziendale, proprio come il marketing o il controllo di gestione. Ecco come possiamo organizzarla al meglio: -Dedichiamo tempo ogni settimana alla formazione (anche solo 30 minuti) -Creiamo un piano formativo annuale per noi e per il nostro team -Monitoriamo il ROI delle competenze acquisite (nuovi clienti? meno errori? maggiore efficienza?) ✅Il lifelong learning non è una moda, ma una scelta strategica. Imparare continuamente ci dà gli strumenti per affrontare il cambiamento con consapevolezza e fiducia. E soprattutto, ci permette di far crescere non solo le nostre competenze, ma anche le nostre imprese. Noi di Impresa.biz crediamo che ogni imprenditore dovrebbe mettere la formazione al centro della propria evoluzione professionale. Investire su sé stessi è sempre una buona idea. #LifelongLearning #FormazioneContinua #Imprenditori #CrescitaPersonale #BusinessTraining #Certificazioni #SoftSkill #DigitalMarketing #ProjectManagement #Leadership #CompetenzeDigitali #PMI #Microimprese #ImpresaInnovativa
    0 Commenti 0 Condivisioni 493 Viste 0 Recensioni
  • Fondi europei e regionali: come accedere e dove trovare i bandi

    Nel corso della nostra esperienza imprenditoriale ci siamo spesso chiesti: "Come fanno certe aziende a ottenere fondi a fondo perduto o contributi agevolati?" La risposta è più semplice di quanto sembra: con informazione, preparazione e un po’ di metodo.
    Anche noi, come PMI e microimprese, possiamo accedere a fondi europei e regionali, spesso con condizioni molto vantaggiose. La difficoltà principale? Trovare i bandi giusti e capire come partecipare. In questo articolo vogliamo condividere la nostra esperienza e fornire indicazioni pratiche per orientarsi nel mondo della finanza agevolata.

    1. Conoscere le principali fonti di finanziamento
    Esistono diversi livelli di fondi pubblici a cui possiamo accedere:
    -Fondi europei diretti: gestiti direttamente dalla Commissione europea (es. Horizon Europe, COSME, LIFE)
    -Fondi europei indiretti: gestiti dalle Regioni tramite Programmi Operativi (es. FESR, FSE+)
    -Fondi nazionali e regionali: promossi da Ministeri, Regioni, Camere di Commercio
    In molti casi, i bandi regionali cofinanziati con fondi europei rappresentano la via più accessibile per le piccole imprese, perché sono più vicini al territorio e ai nostri settori.

    2. Dove trovare i bandi
    Una delle domande più frequenti che ci siamo posti è: "Dove si trovano concretamente questi bandi?" Ecco alcune fonti affidabili che consultiamo regolarmente:

    Portale ufficiale dei fondi europei:
    https://europa.eu → sezione “Funding & Tenders”
    Sito della Regione di appartenenza:
    Ogni Regione ha una sezione dedicata a “bandi e finanziamenti”, spesso con newsletter a cui iscriversi.
    Portale nazionale “Incentivi.gov.it”:
    https://www.incentivi.gov.it → mappa interattiva dei finanziamenti disponibili.
    Camere di Commercio locali:
    Spesso pubblicano bandi per digitalizzazione, fiere, formazione e innovazione.
    Confartigianato, CNA, associazioni di categoria:
    Utili per segnalazioni e assistenza nella compilazione delle domande.

    3. Come prepararci per partecipare a un bando
    Abbiamo imparato che prepararsi in anticipo fa tutta la differenza. Ecco cosa facciamo prima ancora di trovare il bando giusto:
    -Manteniamo documentazione aggiornata (visura, bilanci, DURC, certificazioni)
    -Abbiamo un business plan chiaro e facilmente adattabile
    -Prepariamo una scheda progetto con obiettivi, costi, tempi e impatti
    -Valutiamo se abbiamo bisogno di assistenza esterna (consulenti o società specializzate)

    4. Cosa ci chiedono i bandi (e cosa evitare)
    I bandi pubblici possono sembrare complicati, ma la struttura è spesso simile. Ecco i punti chiave:

    Cosa serve:
    -Descrizione dettagliata del progetto
    -Piano finanziario sostenibile
    -Tempistiche chiare
    -Impatti attesi su occupazione, innovazione o sostenibilità
    -Coerenza con le priorità del bando

    Errori da evitare:
    -Progetti generici o copiati
    -Richieste di contributo eccessive rispetto all’investimento
    -Ritardi nell’invio della documentazione
    -Mancanza di chiarezza nei numeri

    5. Come aumentare le probabilità di successo
    Dopo diversi tentativi (alcuni andati bene, altri meno), abbiamo individuato alcune strategie utili:
    -Segnalare i cofinanziamenti: se dimostriamo che siamo disposti a investire anche di tasca nostra, il progetto risulta più credibile
    -Allinearci alle priorità del bando: ambiente, digitale, innovazione, inclusione sociale
    -Fare rete: a volte i bandi premiano reti d’impresa o progetti con partner (es. università, enti di ricerca, startup)
    -Presentare la domanda per tempo: prima si invia, meglio è, soprattutto nei bandi “a sportello”

    I fondi europei e regionali non sono riservati ai grandi. Anche noi, come piccoli imprenditori, possiamo accedere a queste opportunità se ci prepariamo con cura e restiamo aggiornati.
    Il segreto è combinare visione strategica, pianificazione e attenzione ai dettagli. Perché dietro ogni progetto finanziato, c’è sempre un’impresa che ha avuto il coraggio di provarci.

    #FondiEuropei #FinanzaAgevolata #BandiRegionali #PMIItalia #Microimprese #AccessoAiFinanziamenti #SviluppoImpresa #CrescitaPMI #ImpresaBiz #FondiPNRR #InnovazioneEuropea #BusinessPlan

    Fondi europei e regionali: come accedere e dove trovare i bandi Nel corso della nostra esperienza imprenditoriale ci siamo spesso chiesti: "Come fanno certe aziende a ottenere fondi a fondo perduto o contributi agevolati?" La risposta è più semplice di quanto sembra: con informazione, preparazione e un po’ di metodo. Anche noi, come PMI e microimprese, possiamo accedere a fondi europei e regionali, spesso con condizioni molto vantaggiose. La difficoltà principale? Trovare i bandi giusti e capire come partecipare. In questo articolo vogliamo condividere la nostra esperienza e fornire indicazioni pratiche per orientarsi nel mondo della finanza agevolata. 1. Conoscere le principali fonti di finanziamento Esistono diversi livelli di fondi pubblici a cui possiamo accedere: -Fondi europei diretti: gestiti direttamente dalla Commissione europea (es. Horizon Europe, COSME, LIFE) -Fondi europei indiretti: gestiti dalle Regioni tramite Programmi Operativi (es. FESR, FSE+) -Fondi nazionali e regionali: promossi da Ministeri, Regioni, Camere di Commercio In molti casi, i bandi regionali cofinanziati con fondi europei rappresentano la via più accessibile per le piccole imprese, perché sono più vicini al territorio e ai nostri settori. 2. Dove trovare i bandi Una delle domande più frequenti che ci siamo posti è: "Dove si trovano concretamente questi bandi?" Ecco alcune fonti affidabili che consultiamo regolarmente: 🔹 Portale ufficiale dei fondi europei: https://europa.eu → sezione “Funding & Tenders” 🔹 Sito della Regione di appartenenza: Ogni Regione ha una sezione dedicata a “bandi e finanziamenti”, spesso con newsletter a cui iscriversi. 🔹 Portale nazionale “Incentivi.gov.it”: https://www.incentivi.gov.it → mappa interattiva dei finanziamenti disponibili. 🔹 Camere di Commercio locali: Spesso pubblicano bandi per digitalizzazione, fiere, formazione e innovazione. 🔹 Confartigianato, CNA, associazioni di categoria: Utili per segnalazioni e assistenza nella compilazione delle domande. 3. Come prepararci per partecipare a un bando Abbiamo imparato che prepararsi in anticipo fa tutta la differenza. Ecco cosa facciamo prima ancora di trovare il bando giusto: -Manteniamo documentazione aggiornata (visura, bilanci, DURC, certificazioni) -Abbiamo un business plan chiaro e facilmente adattabile -Prepariamo una scheda progetto con obiettivi, costi, tempi e impatti -Valutiamo se abbiamo bisogno di assistenza esterna (consulenti o società specializzate) 4. Cosa ci chiedono i bandi (e cosa evitare) I bandi pubblici possono sembrare complicati, ma la struttura è spesso simile. Ecco i punti chiave: ✅ Cosa serve: -Descrizione dettagliata del progetto -Piano finanziario sostenibile -Tempistiche chiare -Impatti attesi su occupazione, innovazione o sostenibilità -Coerenza con le priorità del bando ❌ Errori da evitare: -Progetti generici o copiati -Richieste di contributo eccessive rispetto all’investimento -Ritardi nell’invio della documentazione -Mancanza di chiarezza nei numeri 5. Come aumentare le probabilità di successo Dopo diversi tentativi (alcuni andati bene, altri meno), abbiamo individuato alcune strategie utili: -Segnalare i cofinanziamenti: se dimostriamo che siamo disposti a investire anche di tasca nostra, il progetto risulta più credibile -Allinearci alle priorità del bando: ambiente, digitale, innovazione, inclusione sociale -Fare rete: a volte i bandi premiano reti d’impresa o progetti con partner (es. università, enti di ricerca, startup) -Presentare la domanda per tempo: prima si invia, meglio è, soprattutto nei bandi “a sportello” I fondi europei e regionali non sono riservati ai grandi. Anche noi, come piccoli imprenditori, possiamo accedere a queste opportunità se ci prepariamo con cura e restiamo aggiornati. Il segreto è combinare visione strategica, pianificazione e attenzione ai dettagli. Perché dietro ogni progetto finanziato, c’è sempre un’impresa che ha avuto il coraggio di provarci. #FondiEuropei #FinanzaAgevolata #BandiRegionali #PMIItalia #Microimprese #AccessoAiFinanziamenti #SviluppoImpresa #CrescitaPMI #ImpresaBiz #FondiPNRR #InnovazioneEuropea #BusinessPlan
    EUROPA.EU
    Your gateway to the EU, News, Highlights | European Union
    Discover how the EU functions, its principles, priorities; find out about its history and member states; learn about its legal basis and your EU rights.
    0 Commenti 0 Condivisioni 451 Viste 0 Recensioni
Altri risultati
Sponsorizzato
adv cerca