• I 5 errori che bloccano la crescita di un’influencer (e come evitarli)

    Quando ho iniziato il mio percorso da influencer, ero piena di entusiasmo e sogni, ma senza una strategia vera. Pubblicavo contenuti a caso, cercavo di imitare chi aveva più follower di me e pensavo che bastasse essere carina davanti alla fotocamera per crescere.
    Spoiler: non funziona così.

    Col tempo (e con qualche bella batosta), ho capito quali sono gli errori più comuni che bloccano la crescita di un’influencer. E soprattutto: come evitarli.

    1. Parlare a tutti = non parlare a nessuno
    Per mesi ho cercato di piacere a tutti: un po’ beauty, un po’ moda, un po’ lifestyle, un po’ “ispirazionale”. Il risultato? Nessuno capiva davvero chi fossi e cosa facevo.

    Come l’ho risolto:
    Ho scelto una nicchia chiara e ho iniziato a parlare con un tono autentico a un pubblico specifico. Ho smesso di voler essere “tutto per tutti” e ho iniziato a essere davvero me stessa.

    2. Pubblicare senza una vera strategia
    Pensavo che bastasse postare ogni giorno per crescere. In realtà stavo solo bruciando contenuti (e tempo), senza un obiettivo preciso.

    Come l’ho risolto:
    Ho iniziato a pianificare i miei contenuti settimanalmente, alternando informazione, ispirazione e intrattenimento. E ho dato un senso al mio feed: oggi racconta una storia, non solo immagini carine.

    3. Ignorare i dati
    Per troppo tempo ho ignorato insight e statistiche. Postavo quando avevo tempo, senza capire quali contenuti funzionassero davvero.

    Come l’ho risolto:
    Ho iniziato a guardare con attenzione i dati di Instagram e TikTok: orari, engagement, salvataggi, commenti. E da lì ho imparato a creare contenuti più efficaci e mirati.

    4. Non coltivare la community
    Rispondevo poco ai commenti, ai DM… e poi mi chiedevo perché la mia community non cresceva.
    La verità? Le relazioni vanno costruite, non solo contate.

    Come l’ho risolto:
    Ho iniziato a prendermi del tempo ogni giorno per rispondere, parlare, ascoltare. E ho scoperto che il vero valore non sono i follower, ma le connessioni reali.

    5. Dire sì a collaborazioni sbagliate
    All’inizio dicevo “sì” a qualunque brand mi contattasse, anche se il prodotto non mi convinceva. E la mia audience lo percepiva.
    Stavo perdendo credibilità.

    Come l’ho risolto:
    Ho imparato a selezionare solo le collaborazioni che rispecchiano davvero i miei valori e che interessano alla mia community. Meno collaborazioni, ma molto più autentiche.
    Essere influencer oggi è un lavoro vero. Richiede strategia, autenticità e costanza. Gli errori servono a crescere, ma solo se abbiamo il coraggio di guardarli in faccia e cambiare direzione.

    Io ci ho messo un po’, ma oggi so chi sono, a chi parlo e cosa voglio trasmettere. E ogni contenuto che creo è un passo in più verso una community sempre più forte e consapevole.

    #CrescitaInfluencer #InfluencerMarketing #BrandPersonale #SocialMediaTips #AutenticitàOnline #DonneDigitali #TikTokItalia #StrategiaInstagram #CommunityFirst #ContentCreat
    I 5 errori che bloccano la crescita di un’influencer (e come evitarli) Quando ho iniziato il mio percorso da influencer, ero piena di entusiasmo e sogni, ma senza una strategia vera. Pubblicavo contenuti a caso, cercavo di imitare chi aveva più follower di me e pensavo che bastasse essere carina davanti alla fotocamera per crescere. Spoiler: non funziona così. Col tempo (e con qualche bella batosta), ho capito quali sono gli errori più comuni che bloccano la crescita di un’influencer. E soprattutto: come evitarli. 1. Parlare a tutti = non parlare a nessuno Per mesi ho cercato di piacere a tutti: un po’ beauty, un po’ moda, un po’ lifestyle, un po’ “ispirazionale”. Il risultato? Nessuno capiva davvero chi fossi e cosa facevo. 👉 Come l’ho risolto: Ho scelto una nicchia chiara e ho iniziato a parlare con un tono autentico a un pubblico specifico. Ho smesso di voler essere “tutto per tutti” e ho iniziato a essere davvero me stessa. 2. Pubblicare senza una vera strategia Pensavo che bastasse postare ogni giorno per crescere. In realtà stavo solo bruciando contenuti (e tempo), senza un obiettivo preciso. 👉 Come l’ho risolto: Ho iniziato a pianificare i miei contenuti settimanalmente, alternando informazione, ispirazione e intrattenimento. E ho dato un senso al mio feed: oggi racconta una storia, non solo immagini carine. 3. Ignorare i dati Per troppo tempo ho ignorato insight e statistiche. Postavo quando avevo tempo, senza capire quali contenuti funzionassero davvero. 👉 Come l’ho risolto: Ho iniziato a guardare con attenzione i dati di Instagram e TikTok: orari, engagement, salvataggi, commenti. E da lì ho imparato a creare contenuti più efficaci e mirati. 4. Non coltivare la community Rispondevo poco ai commenti, ai DM… e poi mi chiedevo perché la mia community non cresceva. La verità? Le relazioni vanno costruite, non solo contate. 👉 Come l’ho risolto: Ho iniziato a prendermi del tempo ogni giorno per rispondere, parlare, ascoltare. E ho scoperto che il vero valore non sono i follower, ma le connessioni reali. 5. Dire sì a collaborazioni sbagliate All’inizio dicevo “sì” a qualunque brand mi contattasse, anche se il prodotto non mi convinceva. E la mia audience lo percepiva. Stavo perdendo credibilità. 👉 Come l’ho risolto: Ho imparato a selezionare solo le collaborazioni che rispecchiano davvero i miei valori e che interessano alla mia community. Meno collaborazioni, ma molto più autentiche. Essere influencer oggi è un lavoro vero. Richiede strategia, autenticità e costanza. Gli errori servono a crescere, ma solo se abbiamo il coraggio di guardarli in faccia e cambiare direzione. Io ci ho messo un po’, ma oggi so chi sono, a chi parlo e cosa voglio trasmettere. E ogni contenuto che creo è un passo in più verso una community sempre più forte e consapevole. #CrescitaInfluencer #InfluencerMarketing #BrandPersonale #SocialMediaTips #AutenticitàOnline #DonneDigitali #TikTokItalia #StrategiaInstagram #CommunityFirst #ContentCreat
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  • Chiedimi tutto: Il Format che Uso per Connettermi Meglio con la Mia Community

    Una delle cose più belle del mio lavoro da creator è il rapporto diretto con chi mi segue. Ma col tempo ho capito che, per rispondere davvero alle curiosità del mio pubblico, dovevo trovare un formato efficace, naturale e coinvolgente. Così è nato il mio appuntamento fisso: “Chiedimi tutto”.
    Lo uso spesso nelle storie, su Instagram e anche su TikTok, e in questo articolo voglio raccontarti come funziona, perché è utile e perché dovresti provarlo anche tu, se lavori nel digital.

    Perché ho creato “Chiedimi tutto”
    Tutti i giorni ricevo DM e commenti con domande come:
    -Come hai iniziato?
    -Che app usi per editare?
    -Come trovi i brand?
    Si può vivere davvero di content creation?

    A un certo punto ho capito che rispondere singolarmente non bastava più. Così ho deciso di creare un format ricorrente, dove chi mi segue può farmi qualsiasi domanda in modo diretto, e io rispondo in modo trasparente e utile.

    Come funziona
    Una volta a settimana (o ogni due settimane), pubblico una box domande su Instagram Stories con una grafica riconoscibile e invito chi mi segue a chiedermi tutto. A volte specifico il tema (es: “Solo domande su lavoro freelance oggi!”), altre volte lascio spazio libero.

    Poi:
    -Raccolgo le domande più frequenti o interessanti
    -Creo risposte sincere e pratiche
    -Aggiungo qualche storia video per spiegare meglio
    -Salvo tutto in una storia in evidenza per chi se lo fosse perso

    Perché funziona (davvero)
    “Chiedimi tutto” mi ha aiutato a:
    -Aumentare l’engagement delle storie
    -Creare connessione reale con chi mi segue
    -Capire quali contenuti creare (le domande diventano idee per nuovi post o reel)
    -Dimostrare la mia competenza in modo diretto e naturale

    È diventato un appuntamento che il mio pubblico aspetta. Alcuni mi scrivono: “Finalmente il box Q&A!” oppure “Aspettavo il tuo consiglio su questo!”

    Un consiglio pratico
    Se anche tu vuoi provare questo format:
    -Dai un nome riconoscibile al tuo Q&A
    -Crea una grafica coerente con il tuo brand
    -Rispondi sempre con un tono umano e autentico
    -Non cercare la perfezione: le risposte “spontanee” funzionano meglio!

    Nel mondo digitale, l’autenticità è tutto. E rispondere alle domande delle persone è uno dei modi più forti per costruire fiducia, relazione e valore. Il mio format “Chiedimi tutto” è diventato uno strumento fondamentale nella mia strategia di content, e mi ha permesso di capire ancora meglio cosa cerca chi mi segue.

    #CreatorLife #ChiedimiTutto #StrategiaInstagram #QandATime #ConnessioneReale #ContentAuthenticity

    Chiedimi tutto: Il Format che Uso per Connettermi Meglio con la Mia Community Una delle cose più belle del mio lavoro da creator è il rapporto diretto con chi mi segue. Ma col tempo ho capito che, per rispondere davvero alle curiosità del mio pubblico, dovevo trovare un formato efficace, naturale e coinvolgente. Così è nato il mio appuntamento fisso: “Chiedimi tutto”. Lo uso spesso nelle storie, su Instagram e anche su TikTok, e in questo articolo voglio raccontarti come funziona, perché è utile e perché dovresti provarlo anche tu, se lavori nel digital. 🎯 Perché ho creato “Chiedimi tutto” Tutti i giorni ricevo DM e commenti con domande come: -Come hai iniziato? -Che app usi per editare? -Come trovi i brand? Si può vivere davvero di content creation? A un certo punto ho capito che rispondere singolarmente non bastava più. Così ho deciso di creare un format ricorrente, dove chi mi segue può farmi qualsiasi domanda in modo diretto, e io rispondo in modo trasparente e utile. 💡 Come funziona Una volta a settimana (o ogni due settimane), pubblico una box domande su Instagram Stories con una grafica riconoscibile e invito chi mi segue a chiedermi tutto. A volte specifico il tema (es: “Solo domande su lavoro freelance oggi!”), altre volte lascio spazio libero. Poi: -Raccolgo le domande più frequenti o interessanti -Creo risposte sincere e pratiche -Aggiungo qualche storia video per spiegare meglio -Salvo tutto in una storia in evidenza per chi se lo fosse perso 🤳 Perché funziona (davvero) “Chiedimi tutto” mi ha aiutato a: -Aumentare l’engagement delle storie -Creare connessione reale con chi mi segue -Capire quali contenuti creare (le domande diventano idee per nuovi post o reel) -Dimostrare la mia competenza in modo diretto e naturale È diventato un appuntamento che il mio pubblico aspetta. Alcuni mi scrivono: “Finalmente il box Q&A!” oppure “Aspettavo il tuo consiglio su questo!” ✍️ Un consiglio pratico Se anche tu vuoi provare questo format: -Dai un nome riconoscibile al tuo Q&A -Crea una grafica coerente con il tuo brand -Rispondi sempre con un tono umano e autentico -Non cercare la perfezione: le risposte “spontanee” funzionano meglio! 💬 Nel mondo digitale, l’autenticità è tutto. E rispondere alle domande delle persone è uno dei modi più forti per costruire fiducia, relazione e valore. Il mio format “Chiedimi tutto” è diventato uno strumento fondamentale nella mia strategia di content, e mi ha permesso di capire ancora meglio cosa cerca chi mi segue. #CreatorLife #ChiedimiTutto #StrategiaInstagram #QandATime #ConnessioneReale #ContentAuthenticity
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