Come aprire una nuova attività nel 2025: iter, costi e consigli
Aprire una nuova attività nel 2025 può sembrare un salto nel vuoto. Anch’io all’inizio ero pieno di dubbi: “Da dove comincio?”, “Quanto mi costa?”, “E se sbaglio qualcosa con la burocrazia?”.
La verità? È un percorso impegnativo, ma se fatto con metodo può dare grandi soddisfazioni.
Ecco il mio racconto, passo dopo passo, su come ho aperto la mia attività, cosa ho imparato e cosa ti consiglio se vuoi lanciarti anche tu.
1. Scegliere il tipo di attività (e la forma giuridica)
Il primo bivio è: freelance, ditta individuale, società?
Nel mio caso, ho scelto una ditta individuale con regime forfettario, perché:
-I costi iniziali sono bassi
-Paghi una tassa unica semplificata (imposta sostitutiva)
-Ottimo se inizi da solo, con pochi rischi
Se invece vuoi iniziare con un socio, magari per un e-commerce, potresti valutare una SRL semplificata (SRLS): capitale sociale minimo, ma più tutele.
2. L’iter burocratico (più semplice di quanto credessi)
Ecco cosa ho fatto:
-Scelta del codice ATECO → fondamentale per sapere che attività stai aprendo
-Apertura Partita IVA online tramite il commercialista o da solo sul sito dell’Agenzia delle Entrate
-Iscrizione alla Camera di Commercio (per ditte e società)
-Comunicazione al SUAP del Comune (per attività locali con sede fisica)
-INPS e, in alcuni casi, INAIL → per contributi previdenziali e assicurativi
-PEC e firma digitale → ormai obbligatorie per comunicazioni ufficiali
Io ho fatto tutto con l’aiuto di un commercialista online: in 5 giorni lavorativi ero operativo.
3. Costi reali per partire (dalla mia esperienza)
Ecco una stima media per una ditta individuale in regime forfettario:
-Commercialista (apertura + supporto): 300–500 € una tantum
-Diritti Camera di Commercio e pratiche varie: circa 100–150 €
-PEC + firma digitale: 50–100 € all’anno
-INPS gestione separata (se freelance): contributi a percentuale sul reddito
-Sito web base + dominio + logo: da 300 € in su (se fai da solo o con freelance)
Totale? Con meno di 1.000–1.200 € puoi partire.
Ovviamente dipende dal tipo di attività, ma almeno ti fai un’idea realistica.
4. Consigli pratici che avrei voluto ricevere prima
-Scegli bene il codice ATECO: impatta su tasse, contributi e agevolazioni
-Non improvvisare il business plan, anche se sei da solo: ti serve per capire se l’attività è sostenibile
-Cerca bandi o incentivi locali (Camera di Commercio, Invitalia, regioni): spesso c’è qualcosa anche per chi parte da zero
-Apri prima una community o una pagina social, anche prima della P.IVA: così testi il mercato
-Digitalizza tutto da subito: fatture elettroniche, contabilità, pagamenti online, CRM base
Errori da evitare
-Pensare “prima vedo se va, poi metto tutto in regola” → rischi multe
-Aprire una società senza sapere gestirla → costi alti e più obblighi
-Sottovalutare i contributi INPS → sono una spesa fissa, anche a reddito zero
-Affidarti a consulenti improvvisati → meglio pagare qualcuno di serio, una volta sola
Aprire una nuova attività nel 2025 è più accessibile di quanto sembri, ma serve preparazione, metodo e visione a lungo termine.
Io ho imparato che partire bene fin dal primo giorno fa tutta la differenza.
Se hai un’idea, mettila a terra, studia il contesto, parla con le persone giuste e... comincia!
#apriunattività #nuovaimpresa2025 #partitapiva #PMIitalia #ecommerceitalia #startupitaliana #freelanceitalia #businessconsapevole #regimeforfettario #impresagiovane #lavorareindipendente #imprenditorialitàetica
Aprire una nuova attività nel 2025 può sembrare un salto nel vuoto. Anch’io all’inizio ero pieno di dubbi: “Da dove comincio?”, “Quanto mi costa?”, “E se sbaglio qualcosa con la burocrazia?”.
La verità? È un percorso impegnativo, ma se fatto con metodo può dare grandi soddisfazioni.
Ecco il mio racconto, passo dopo passo, su come ho aperto la mia attività, cosa ho imparato e cosa ti consiglio se vuoi lanciarti anche tu.
1. Scegliere il tipo di attività (e la forma giuridica)
Il primo bivio è: freelance, ditta individuale, società?
Nel mio caso, ho scelto una ditta individuale con regime forfettario, perché:
-I costi iniziali sono bassi
-Paghi una tassa unica semplificata (imposta sostitutiva)
-Ottimo se inizi da solo, con pochi rischi
Se invece vuoi iniziare con un socio, magari per un e-commerce, potresti valutare una SRL semplificata (SRLS): capitale sociale minimo, ma più tutele.
2. L’iter burocratico (più semplice di quanto credessi)
Ecco cosa ho fatto:
-Scelta del codice ATECO → fondamentale per sapere che attività stai aprendo
-Apertura Partita IVA online tramite il commercialista o da solo sul sito dell’Agenzia delle Entrate
-Iscrizione alla Camera di Commercio (per ditte e società)
-Comunicazione al SUAP del Comune (per attività locali con sede fisica)
-INPS e, in alcuni casi, INAIL → per contributi previdenziali e assicurativi
-PEC e firma digitale → ormai obbligatorie per comunicazioni ufficiali
Io ho fatto tutto con l’aiuto di un commercialista online: in 5 giorni lavorativi ero operativo.
3. Costi reali per partire (dalla mia esperienza)
Ecco una stima media per una ditta individuale in regime forfettario:
-Commercialista (apertura + supporto): 300–500 € una tantum
-Diritti Camera di Commercio e pratiche varie: circa 100–150 €
-PEC + firma digitale: 50–100 € all’anno
-INPS gestione separata (se freelance): contributi a percentuale sul reddito
-Sito web base + dominio + logo: da 300 € in su (se fai da solo o con freelance)
Totale? Con meno di 1.000–1.200 € puoi partire.
Ovviamente dipende dal tipo di attività, ma almeno ti fai un’idea realistica.
4. Consigli pratici che avrei voluto ricevere prima
-Scegli bene il codice ATECO: impatta su tasse, contributi e agevolazioni
-Non improvvisare il business plan, anche se sei da solo: ti serve per capire se l’attività è sostenibile
-Cerca bandi o incentivi locali (Camera di Commercio, Invitalia, regioni): spesso c’è qualcosa anche per chi parte da zero
-Apri prima una community o una pagina social, anche prima della P.IVA: così testi il mercato
-Digitalizza tutto da subito: fatture elettroniche, contabilità, pagamenti online, CRM base
Errori da evitare
-Pensare “prima vedo se va, poi metto tutto in regola” → rischi multe
-Aprire una società senza sapere gestirla → costi alti e più obblighi
-Sottovalutare i contributi INPS → sono una spesa fissa, anche a reddito zero
-Affidarti a consulenti improvvisati → meglio pagare qualcuno di serio, una volta sola
Aprire una nuova attività nel 2025 è più accessibile di quanto sembri, ma serve preparazione, metodo e visione a lungo termine.
Io ho imparato che partire bene fin dal primo giorno fa tutta la differenza.
Se hai un’idea, mettila a terra, studia il contesto, parla con le persone giuste e... comincia!
#apriunattività #nuovaimpresa2025 #partitapiva #PMIitalia #ecommerceitalia #startupitaliana #freelanceitalia #businessconsapevole #regimeforfettario #impresagiovane #lavorareindipendente #imprenditorialitàetica
Come aprire una nuova attività nel 2025: iter, costi e consigli
Aprire una nuova attività nel 2025 può sembrare un salto nel vuoto. Anch’io all’inizio ero pieno di dubbi: “Da dove comincio?”, “Quanto mi costa?”, “E se sbaglio qualcosa con la burocrazia?”.
La verità? È un percorso impegnativo, ma se fatto con metodo può dare grandi soddisfazioni.
Ecco il mio racconto, passo dopo passo, su come ho aperto la mia attività, cosa ho imparato e cosa ti consiglio se vuoi lanciarti anche tu.
🎯 1. Scegliere il tipo di attività (e la forma giuridica)
Il primo bivio è: freelance, ditta individuale, società?
Nel mio caso, ho scelto una ditta individuale con regime forfettario, perché:
-I costi iniziali sono bassi
-Paghi una tassa unica semplificata (imposta sostitutiva)
-Ottimo se inizi da solo, con pochi rischi
Se invece vuoi iniziare con un socio, magari per un e-commerce, potresti valutare una SRL semplificata (SRLS): capitale sociale minimo, ma più tutele.
📄 2. L’iter burocratico (più semplice di quanto credessi)
Ecco cosa ho fatto:
-Scelta del codice ATECO → fondamentale per sapere che attività stai aprendo
-Apertura Partita IVA online tramite il commercialista o da solo sul sito dell’Agenzia delle Entrate
-Iscrizione alla Camera di Commercio (per ditte e società)
-Comunicazione al SUAP del Comune (per attività locali con sede fisica)
-INPS e, in alcuni casi, INAIL → per contributi previdenziali e assicurativi
-PEC e firma digitale → ormai obbligatorie per comunicazioni ufficiali
Io ho fatto tutto con l’aiuto di un commercialista online: in 5 giorni lavorativi ero operativo.
💸 3. Costi reali per partire (dalla mia esperienza)
Ecco una stima media per una ditta individuale in regime forfettario:
-Commercialista (apertura + supporto): 300–500 € una tantum
-Diritti Camera di Commercio e pratiche varie: circa 100–150 €
-PEC + firma digitale: 50–100 € all’anno
-INPS gestione separata (se freelance): contributi a percentuale sul reddito
-Sito web base + dominio + logo: da 300 € in su (se fai da solo o con freelance)
Totale? Con meno di 1.000–1.200 € puoi partire.
Ovviamente dipende dal tipo di attività, ma almeno ti fai un’idea realistica.
✅ 4. Consigli pratici che avrei voluto ricevere prima
-Scegli bene il codice ATECO: impatta su tasse, contributi e agevolazioni
-Non improvvisare il business plan, anche se sei da solo: ti serve per capire se l’attività è sostenibile
-Cerca bandi o incentivi locali (Camera di Commercio, Invitalia, regioni): spesso c’è qualcosa anche per chi parte da zero
-Apri prima una community o una pagina social, anche prima della P.IVA: così testi il mercato
-Digitalizza tutto da subito: fatture elettroniche, contabilità, pagamenti online, CRM base
❌ Errori da evitare
-Pensare “prima vedo se va, poi metto tutto in regola” → rischi multe
-Aprire una società senza sapere gestirla → costi alti e più obblighi
-Sottovalutare i contributi INPS → sono una spesa fissa, anche a reddito zero
-Affidarti a consulenti improvvisati → meglio pagare qualcuno di serio, una volta sola
✍️ Aprire una nuova attività nel 2025 è più accessibile di quanto sembri, ma serve preparazione, metodo e visione a lungo termine.
Io ho imparato che partire bene fin dal primo giorno fa tutta la differenza.
Se hai un’idea, mettila a terra, studia il contesto, parla con le persone giuste e... comincia!
#apriunattività #nuovaimpresa2025 #partitapiva #PMIitalia #ecommerceitalia #startupitaliana #freelanceitalia #businessconsapevole #regimeforfettario #impresagiovane #lavorareindipendente #imprenditorialitàetica
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