• Guida pratica alla gestione fiscale per chi vende online
    (Tutto quello che devi sapere per essere in regola e ottimizzare i costi)

    Ciao!
    Gestire la fiscalità è una delle sfide più importanti e, spesso, complicate per chi vende online. Ma con le informazioni giuste e un po’ di organizzazione puoi evitare problemi e concentrarti sulla crescita del tuo business.

    Ecco una guida semplice e pratica.

    1. Apri la Partita IVA adatta
    Se vendi regolarmente prodotti o servizi online, devi aprire una Partita IVA. Puoi scegliere tra diverse forme: regime forfettario, ordinario o altri regimi fiscali, in base al fatturato e alle tue esigenze.

    2. Registra le vendite e le fatture
    Tieni traccia di tutte le transazioni, emetti fatture elettroniche quando necessario e conserva la documentazione in modo ordinato.

    3. Gestisci l’IVA correttamente
    Calcola e versa l’IVA dovuta, ricordando che per vendite a clienti in UE o extra UE ci sono regole specifiche da seguire.

    4. Controlla le spese deducibili
    Puoi detrarre costi legati all’attività come hosting, software, spedizioni e materiali di marketing. Organizza le ricevute per facilitare la dichiarazione dei redditi.

    5. Utilizza software gestionali o consulenti
    Per evitare errori e risparmiare tempo, affidati a software dedicati o a un commercialista esperto in e-commerce.

    6. Rispetta gli obblighi fiscali e contributivi
    Ricorda le scadenze per il pagamento di tasse, contributi INPS e dichiarazioni annuali per evitare sanzioni.

    Affrontare la gestione fiscale con metodo è fondamentale per far crescere il tuo e-commerce in modo sostenibile e sicuro.

    Se vuoi, posso consigliarti professionisti e strumenti utili per la tua attività online. Scrivimi!

    #FiscalitàEcommerce #PartitaIVA #VendereOnline #ImpresaBiz #GestioneFiscale #Ecommerce
    Guida pratica alla gestione fiscale per chi vende online (Tutto quello che devi sapere per essere in regola e ottimizzare i costi) Ciao! Gestire la fiscalità è una delle sfide più importanti e, spesso, complicate per chi vende online. Ma con le informazioni giuste e un po’ di organizzazione puoi evitare problemi e concentrarti sulla crescita del tuo business. Ecco una guida semplice e pratica. 1. Apri la Partita IVA adatta Se vendi regolarmente prodotti o servizi online, devi aprire una Partita IVA. Puoi scegliere tra diverse forme: regime forfettario, ordinario o altri regimi fiscali, in base al fatturato e alle tue esigenze. 2. Registra le vendite e le fatture Tieni traccia di tutte le transazioni, emetti fatture elettroniche quando necessario e conserva la documentazione in modo ordinato. 3. Gestisci l’IVA correttamente Calcola e versa l’IVA dovuta, ricordando che per vendite a clienti in UE o extra UE ci sono regole specifiche da seguire. 4. Controlla le spese deducibili Puoi detrarre costi legati all’attività come hosting, software, spedizioni e materiali di marketing. Organizza le ricevute per facilitare la dichiarazione dei redditi. 5. Utilizza software gestionali o consulenti Per evitare errori e risparmiare tempo, affidati a software dedicati o a un commercialista esperto in e-commerce. 6. Rispetta gli obblighi fiscali e contributivi Ricorda le scadenze per il pagamento di tasse, contributi INPS e dichiarazioni annuali per evitare sanzioni. Affrontare la gestione fiscale con metodo è fondamentale per far crescere il tuo e-commerce in modo sostenibile e sicuro. Se vuoi, posso consigliarti professionisti e strumenti utili per la tua attività online. Scrivimi! #FiscalitàEcommerce #PartitaIVA #VendereOnline #ImpresaBiz #GestioneFiscale #Ecommerce
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  • Influencer sì, ma con Partita IVA: come mi sono organizzata legalmente e fiscalmente”
    (Guida pratica per creator che vogliono mettersi in regola e dormire sonni tranquilli)

    Non vivo “solo” di foto, reel e codici sconto: dietro la mia attività c’è un’organizzazione precisa — e anche una Partita IVA.

    Oggi voglio raccontarti come mi sono inquadrata fiscalmente, cosa ho imparato e quali consigli darei a chi sta per trasformare la propria presenza online in un vero lavoro.

    Spoiler: è più semplice (e meno spaventoso) di quanto sembra, se sai da dove partire.

    Perché ho aperto la Partita IVA
    Quando ho cominciato a ricevere le prime collaborazioni pagate, mi sono trovata davanti alla classica domanda:
    “Posso farmi pagare senza partita IVA?”

    All’inizio, sì, si può usare la prestazione occasionale (entro 5.000 € lordi/anno).
    Ma appena ho superato quella soglia, o ho iniziato a collaborare con brand in modo ricorrente, è stato necessario aprire la P. IVA.

    Farlo è stato un passaggio importante: mi ha permesso di lavorare in modo professionale, emettere fatture, avere accesso a clienti più seri e, soprattutto, sentirmi davvero un’imprenditrice digitale.

    Che inquadramento ho scelto
    Come influencer, la forma più semplice e adatta a chi inizia è:

    → Lavoratore autonomo con regime forfettario
    Ecco perché:
    -Aliquota agevolata al 5% (per i primi 5 anni) se rispetti alcuni requisiti
    -Semplificazioni contabili (niente IVA, niente bilancio)
    -Adatto a chi fattura fino a 85.000 €/anno
    -Contributi INPS solo se iscrittə alla Gestione Separata (come nel mio caso)

    Io ho aperto con codice ATECO 73.11.02 (“Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari”), che è il più usato per chi fa influencer marketing o content creation.

    Come mi sono organizzata
    1. Mi sono affidata a un commercialista esperto di digitale
    Fondamentale: non tutti i consulenti conoscono il nostro mondo! Io ho trovato uno studio abituato a lavorare con freelance, creator e startup.

    2. Uso strumenti digitali per semplificare tutto
    -Fatturazione elettronica: con servizi semplici come Fiscozen, Taxfix, Aruba o piattaforme integrate
    -Contabilità light: carico tutto online, con promemoria per scadenze e versamenti
    -Agenda fiscale: ho un file dove tengo tutto segnato (fatture emesse, spese deducibili, date importanti)

    3. Tengo traccia anche dei prodotti ricevuti gratuitamente
    Sì, se ricevi beni in cambio di visibilità, valgono come compenso e vanno dichiarati. È un punto che molti ignorano ma che il fisco considera importante.

    Errori che ho evitato (o imparato a correggere)
    -Pensare “tanto sono solo contenuti su Instagram” → No, è un’attività economica vera e propria
    -Fatturare a brand esteri senza conoscere le regole → Serve iscrizione al VIES e codice destinatario per l’estero
    -Non mettere da parte i soldi per tasse e INPS → Ora accantono ogni mese circa il 25–30% di ciò che incasso

    I vantaggi (oltre alla tranquillità fiscale)
    -Posso collaborare con aziende più strutturate
    -Accedo a bandi, finanziamenti e strumenti per partite IVA
    -Mi sento più credibile e autorevole nel mio settore
    -Ho separato vita privata e professionale in modo più chiaro

    Aprire la Partita IVA come influencer o creator è un passo necessario se vuoi crescere davvero nel digitale.
    Non devi sapere tutto da subito, ma è fondamentale essere in regola, avere un commercialista di fiducia e gestire la tua attività come un business vero — perché lo è.

    Se ti serve una guida su come partire, quali codici ATECO valutare, o se vuoi capire se il regime forfettario fa per te, scrivimi: ci sono passata anch’io.

    #PartitaIVA #CreatorBusiness #InfluencerProfessionista #RegimeForfettario #MarketingDigitale #FreelanceLife #ImpresaDigitale #ImpresaBiz

    Influencer sì, ma con Partita IVA: come mi sono organizzata legalmente e fiscalmente” (Guida pratica per creator che vogliono mettersi in regola e dormire sonni tranquilli) Non vivo “solo” di foto, reel e codici sconto: dietro la mia attività c’è un’organizzazione precisa — e anche una Partita IVA. Oggi voglio raccontarti come mi sono inquadrata fiscalmente, cosa ho imparato e quali consigli darei a chi sta per trasformare la propria presenza online in un vero lavoro. Spoiler: è più semplice (e meno spaventoso) di quanto sembra, se sai da dove partire. 💼 Perché ho aperto la Partita IVA Quando ho cominciato a ricevere le prime collaborazioni pagate, mi sono trovata davanti alla classica domanda: “Posso farmi pagare senza partita IVA?” All’inizio, sì, si può usare la prestazione occasionale (entro 5.000 € lordi/anno). Ma appena ho superato quella soglia, o ho iniziato a collaborare con brand in modo ricorrente, è stato necessario aprire la P. IVA. 👉 Farlo è stato un passaggio importante: mi ha permesso di lavorare in modo professionale, emettere fatture, avere accesso a clienti più seri e, soprattutto, sentirmi davvero un’imprenditrice digitale. 📝 Che inquadramento ho scelto Come influencer, la forma più semplice e adatta a chi inizia è: → Lavoratore autonomo con regime forfettario Ecco perché: -Aliquota agevolata al 5% (per i primi 5 anni) se rispetti alcuni requisiti -Semplificazioni contabili (niente IVA, niente bilancio) -Adatto a chi fattura fino a 85.000 €/anno -Contributi INPS solo se iscrittə alla Gestione Separata (come nel mio caso) 💡 Io ho aperto con codice ATECO 73.11.02 (“Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari”), che è il più usato per chi fa influencer marketing o content creation. 👩‍💻 Come mi sono organizzata 1. Mi sono affidata a un commercialista esperto di digitale Fondamentale: non tutti i consulenti conoscono il nostro mondo! Io ho trovato uno studio abituato a lavorare con freelance, creator e startup. 2. Uso strumenti digitali per semplificare tutto -Fatturazione elettronica: con servizi semplici come Fiscozen, Taxfix, Aruba o piattaforme integrate -Contabilità light: carico tutto online, con promemoria per scadenze e versamenti -Agenda fiscale: ho un file dove tengo tutto segnato (fatture emesse, spese deducibili, date importanti) 3. Tengo traccia anche dei prodotti ricevuti gratuitamente Sì, se ricevi beni in cambio di visibilità, valgono come compenso e vanno dichiarati. È un punto che molti ignorano ma che il fisco considera importante. ⚠️ Errori che ho evitato (o imparato a correggere) -Pensare “tanto sono solo contenuti su Instagram” → No, è un’attività economica vera e propria -Fatturare a brand esteri senza conoscere le regole → Serve iscrizione al VIES e codice destinatario per l’estero -Non mettere da parte i soldi per tasse e INPS → Ora accantono ogni mese circa il 25–30% di ciò che incasso ✨ I vantaggi (oltre alla tranquillità fiscale) -Posso collaborare con aziende più strutturate -Accedo a bandi, finanziamenti e strumenti per partite IVA -Mi sento più credibile e autorevole nel mio settore -Ho separato vita privata e professionale in modo più chiaro 🔚Aprire la Partita IVA come influencer o creator è un passo necessario se vuoi crescere davvero nel digitale. Non devi sapere tutto da subito, ma è fondamentale essere in regola, avere un commercialista di fiducia e gestire la tua attività come un business vero — perché lo è. Se ti serve una guida su come partire, quali codici ATECO valutare, o se vuoi capire se il regime forfettario fa per te, scrivimi: ci sono passata anch’io. #PartitaIVA #CreatorBusiness #InfluencerProfessionista #RegimeForfettario #MarketingDigitale #FreelanceLife #ImpresaDigitale #ImpresaBiz
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  • Ritenuta d’acconto: quando si applica e come si calcola
    Noi di Impresa.biz affrontiamo ogni giorno i dubbi più comuni degli imprenditori e dei professionisti. Tra questi, uno dei temi più richiesti riguarda la ritenuta d’acconto: cos’è, quando si applica e come si calcola correttamente.

    La ritenuta d’acconto è un meccanismo fiscale che consente allo Stato di anticipare parte delle imposte sui redditi. In pratica, il committente (cioè il soggetto che paga la prestazione) trattiene una parte del compenso dovuto al prestatore d’opera (solitamente un professionista o collaboratore occasionale) e la versa direttamente all’Agenzia delle Entrate.

    Quando si applica?
    La ritenuta d’acconto si applica in caso di:
    -prestazioni di lavoro autonomo (professionisti con Partita IVA non in regime forfettario);
    -prestazioni occasionali, quando il compenso supera i 5.000 euro annui;
    -provvigioni e compensi ad agenti, rappresentanti o intermediari.
    Sono esonerati dall’applicazione della ritenuta i professionisti in regime forfettario, i quali emettono fattura senza ritenuta, inserendo l’apposita dicitura di esonero.

    Come si calcola?
    Il calcolo è semplice ma va fatto con attenzione:
    -La percentuale standard della ritenuta d’acconto è 20% del compenso lordo.
    -Il soggetto che riceve il pagamento emette una fattura o una ricevuta indicando il compenso lordo, la ritenuta (pari al 20%) e l’importo netto da ricevere.
    -Il committente trattiene la ritenuta e la versa allo Stato tramite modello F24 (codice tributo 1040, entro il giorno 16 del mese successivo al pagamento).

    Esempio pratico:
    -Compenso lordo: 1.000 euro
    -Ritenuta d’acconto (20%): 200 euro
    -Netto da pagare al professionista: 800 euro
    La ritenuta trattenuta sarà considerata dal professionista come acconto IRPEF da indicare nella dichiarazione dei redditi.

    Perché è importante fare attenzione?
    Una ritenuta d’acconto applicata in modo errato può generare problemi sia per chi la subisce che per chi la versa: sanzioni, errori fiscali, complicazioni in fase di dichiarazione dei redditi. Noi di Impresa.biz consigliamo sempre di:
    -verificare il regime fiscale del prestatore;
    -conservare correttamente le ricevute e le quietanze;
    -versare puntualmente le ritenute con F24.

    Essere precisi nella gestione delle ritenute è una responsabilità importante che incide sulla regolarità fiscale dell’attività. Affidarsi a un consulente o utilizzare strumenti digitali può aiutare ad automatizzare il processo e ridurre il margine di errore.

    Noi ci impegniamo ogni giorno per fornire agli imprenditori strumenti pratici e informazioni chiare per gestire al meglio gli adempimenti fiscali.

    #ImpresaBiz #RitenutaDAcconto #Fisco #PartitaIVA #LavoroAutonomo #PrestazioneOccasionale #ConsulenzaFiscale #PMI #GestioneFiscale #ImprenditoriaItaliana

    Ritenuta d’acconto: quando si applica e come si calcola Noi di Impresa.biz affrontiamo ogni giorno i dubbi più comuni degli imprenditori e dei professionisti. Tra questi, uno dei temi più richiesti riguarda la ritenuta d’acconto: cos’è, quando si applica e come si calcola correttamente. La ritenuta d’acconto è un meccanismo fiscale che consente allo Stato di anticipare parte delle imposte sui redditi. In pratica, il committente (cioè il soggetto che paga la prestazione) trattiene una parte del compenso dovuto al prestatore d’opera (solitamente un professionista o collaboratore occasionale) e la versa direttamente all’Agenzia delle Entrate. Quando si applica? La ritenuta d’acconto si applica in caso di: -prestazioni di lavoro autonomo (professionisti con Partita IVA non in regime forfettario); -prestazioni occasionali, quando il compenso supera i 5.000 euro annui; -provvigioni e compensi ad agenti, rappresentanti o intermediari. Sono esonerati dall’applicazione della ritenuta i professionisti in regime forfettario, i quali emettono fattura senza ritenuta, inserendo l’apposita dicitura di esonero. Come si calcola? Il calcolo è semplice ma va fatto con attenzione: -La percentuale standard della ritenuta d’acconto è 20% del compenso lordo. -Il soggetto che riceve il pagamento emette una fattura o una ricevuta indicando il compenso lordo, la ritenuta (pari al 20%) e l’importo netto da ricevere. -Il committente trattiene la ritenuta e la versa allo Stato tramite modello F24 (codice tributo 1040, entro il giorno 16 del mese successivo al pagamento). Esempio pratico: -Compenso lordo: 1.000 euro -Ritenuta d’acconto (20%): 200 euro -Netto da pagare al professionista: 800 euro La ritenuta trattenuta sarà considerata dal professionista come acconto IRPEF da indicare nella dichiarazione dei redditi. Perché è importante fare attenzione? Una ritenuta d’acconto applicata in modo errato può generare problemi sia per chi la subisce che per chi la versa: sanzioni, errori fiscali, complicazioni in fase di dichiarazione dei redditi. Noi di Impresa.biz consigliamo sempre di: -verificare il regime fiscale del prestatore; -conservare correttamente le ricevute e le quietanze; -versare puntualmente le ritenute con F24. Essere precisi nella gestione delle ritenute è una responsabilità importante che incide sulla regolarità fiscale dell’attività. Affidarsi a un consulente o utilizzare strumenti digitali può aiutare ad automatizzare il processo e ridurre il margine di errore. Noi ci impegniamo ogni giorno per fornire agli imprenditori strumenti pratici e informazioni chiare per gestire al meglio gli adempimenti fiscali. #ImpresaBiz #RitenutaDAcconto #Fisco #PartitaIVA #LavoroAutonomo #PrestazioneOccasionale #ConsulenzaFiscale #PMI #GestioneFiscale #ImprenditoriaItaliana
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  • Hai un’idea di business? Ecco cosa fare prima di aprire partita IVA

    Noi di Impresa.biz lo vediamo tutti i giorni: qualcuno ha un’idea interessante, magari una competenza da valorizzare, oppure ha notato una nicchia di mercato poco esplorata… e il primo pensiero è: “Apriamo la partita IVA!”

    Entusiasmo più che giusto. Ma prima di compiere questo passo formale e fiscale, ci sono alcune valutazioni fondamentali da fare. Aprire una partita IVA è un atto importante: implica responsabilità, costi, obblighi e scelte che possono condizionare l’intero percorso imprenditoriale.

    Ecco i passaggi che consigliamo sempre di seguire prima di avviare ufficialmente un’attività.

    1. Valutare la sostenibilità dell’idea
    Un’idea da sola non basta: deve essere utile, vendibile e realizzabile. Prima di tutto, ci chiediamo:
    -Qual è il problema che vogliamo risolvere?
    -Chi è disposto a pagare per la nostra soluzione?
    -Esistono già concorrenti? Come possiamo differenziarci?
    Non serve un business plan completo a questo punto, ma almeno una validazione iniziale, anche con una piccola analisi di mercato o qualche test diretto.

    2. Scegliere il modello di business
    Decidiamo come vogliamo generare valore e ricavi:
    -Vendita di prodotti? Servizi? Abbonamenti?
    -Lavoro da freelance? E-commerce? Attività artigianale?
    -Da soli o con soci?
    Questo ci aiuta anche a capire che forma dare all’attività: ditta individuale, società di persone, SRL, lavoro autonomo? Ogni scelta ha impatti fiscali, legali e operativi diversi.

    3. Calcolare i costi iniziali
    Aprire un’attività richiede qualche investimento, anche minimo:
    -Spese burocratiche (apertura posizione fiscale, INPS, camera di commercio)
    -Costi per strumenti di lavoro, sito web, branding, pubblicità
    -Tempo: il capitale più spesso sottovalutato
    Facciamo un bilancio iniziale, anche approssimativo, per sapere di cosa abbiamo bisogno davvero per partire.

    4. Informarsi sul regime fiscale più adatto
    Il regime forfettario è molto usato da chi inizia, perché offre semplificazioni fiscali e contabili. Ma non è sempre la scelta migliore. In alcuni casi è più vantaggioso un regime ordinario o una società. Valutiamo:
    -Quanto prevediamo di guadagnare?
    -Quali costi dobbiamo sostenere?
    -Abbiamo altri redditi o collaborazioni?
    -Meglio confrontarsi con un consulente prima di fare scelte affrettate.

    5. Organizzarsi dal punto di vista operativo
    Anche prima della partita IVA possiamo iniziare a prepararci:
    -Aprire un conto dedicato
    -Scegliere strumenti digitali per la gestione (fatturazione, pagamenti, CRM)
    -Registrare dominio e social
    -Pianificare un piano base di comunicazione e acquisizione clienti

    Avere tutto pronto ci permette di partire con il piede giusto, evitando caos e rincorse.

    Aprire la partita IVA non è il primo passo, ma uno dei tanti. Prima serve chiarezza, progettualità e visione. Noi di Impresa.biz aiutiamo chi vuole mettersi in proprio a fare scelte consapevoli, con il supporto di esperti, strumenti su misura e una rete di partner al servizio dell’impresa.

    Hai un’idea? Iniziamo a costruirla insieme, prima ancora di aprire la partita IVA.

    #ImpresaBiz #PartitaIVA #AvviareUnBusiness #LavoroAutonomo #Freelance #NuoveImprese #BusinessPlan #ValidazioneIdea #ConsulenzaFiscale #PMI #ImprenditoriaGiovanile #AprireUnAttività #StrategiaAziendale
    Hai un’idea di business? Ecco cosa fare prima di aprire partita IVA Noi di Impresa.biz lo vediamo tutti i giorni: qualcuno ha un’idea interessante, magari una competenza da valorizzare, oppure ha notato una nicchia di mercato poco esplorata… e il primo pensiero è: “Apriamo la partita IVA!” Entusiasmo più che giusto. Ma prima di compiere questo passo formale e fiscale, ci sono alcune valutazioni fondamentali da fare. Aprire una partita IVA è un atto importante: implica responsabilità, costi, obblighi e scelte che possono condizionare l’intero percorso imprenditoriale. Ecco i passaggi che consigliamo sempre di seguire prima di avviare ufficialmente un’attività. 1. Valutare la sostenibilità dell’idea Un’idea da sola non basta: deve essere utile, vendibile e realizzabile. Prima di tutto, ci chiediamo: -Qual è il problema che vogliamo risolvere? -Chi è disposto a pagare per la nostra soluzione? -Esistono già concorrenti? Come possiamo differenziarci? Non serve un business plan completo a questo punto, ma almeno una validazione iniziale, anche con una piccola analisi di mercato o qualche test diretto. 2. Scegliere il modello di business Decidiamo come vogliamo generare valore e ricavi: -Vendita di prodotti? Servizi? Abbonamenti? -Lavoro da freelance? E-commerce? Attività artigianale? -Da soli o con soci? Questo ci aiuta anche a capire che forma dare all’attività: ditta individuale, società di persone, SRL, lavoro autonomo? Ogni scelta ha impatti fiscali, legali e operativi diversi. 3. Calcolare i costi iniziali Aprire un’attività richiede qualche investimento, anche minimo: -Spese burocratiche (apertura posizione fiscale, INPS, camera di commercio) -Costi per strumenti di lavoro, sito web, branding, pubblicità -Tempo: il capitale più spesso sottovalutato Facciamo un bilancio iniziale, anche approssimativo, per sapere di cosa abbiamo bisogno davvero per partire. 4. Informarsi sul regime fiscale più adatto Il regime forfettario è molto usato da chi inizia, perché offre semplificazioni fiscali e contabili. Ma non è sempre la scelta migliore. In alcuni casi è più vantaggioso un regime ordinario o una società. Valutiamo: -Quanto prevediamo di guadagnare? -Quali costi dobbiamo sostenere? -Abbiamo altri redditi o collaborazioni? -Meglio confrontarsi con un consulente prima di fare scelte affrettate. 5. Organizzarsi dal punto di vista operativo Anche prima della partita IVA possiamo iniziare a prepararci: -Aprire un conto dedicato -Scegliere strumenti digitali per la gestione (fatturazione, pagamenti, CRM) -Registrare dominio e social -Pianificare un piano base di comunicazione e acquisizione clienti Avere tutto pronto ci permette di partire con il piede giusto, evitando caos e rincorse. Aprire la partita IVA non è il primo passo, ma uno dei tanti. Prima serve chiarezza, progettualità e visione. Noi di Impresa.biz aiutiamo chi vuole mettersi in proprio a fare scelte consapevoli, con il supporto di esperti, strumenti su misura e una rete di partner al servizio dell’impresa. Hai un’idea? Iniziamo a costruirla insieme, prima ancora di aprire la partita IVA. #ImpresaBiz #PartitaIVA #AvviareUnBusiness #LavoroAutonomo #Freelance #NuoveImprese #BusinessPlan #ValidazioneIdea #ConsulenzaFiscale #PMI #ImprenditoriaGiovanile #AprireUnAttività #StrategiaAziendale
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  • Dal magazzino al cliente: il workflow completo di un e-commerce ben gestito
    Quando ho deciso di aprire il mio e-commerce, sapevo che avrei dovuto occuparmi di tante cose. Ma solo vivendo questa esperienza giorno dopo giorno ho capito quanto sia importante avere un workflow preciso, dalla gestione del magazzino fino alla consegna al cliente.

    Oggi voglio mostrarti com’è strutturato il flusso di lavoro che seguo, e che mi permette di offrire un servizio efficiente, affidabile e, soprattutto, scalabile.

    1. Ricezione e gestione dello stock
    Tutto parte da qui. Ogni settimana ricevo la merce dai fornitori, la verifico, la registro e la organizzo in magazzino. Ogni articolo è codificato, etichettato e pronto per essere tracciato. Senza un inventario aggiornato, il resto non funziona.

    ✔ Strumento fondamentale: un gestionale smart (nel mio caso integrato con la contabilità di Impresa.biz) per tenere traccia di tutto.

    2. Aggiornamento del catalogo online
    Appena il prodotto è pronto in magazzino, lo inserisco nel mio sito. Creo la scheda prodotto, scelgo foto, descrizioni SEO-friendly e prezzo. Questo passaggio è cruciale per attrarre il cliente e convincerlo all’acquisto.

    3. Ricezione dell’ordine
    Quando arriva un ordine, il sistema invia una notifica automatica. Da lì parte il processo operativo: controllo della disponibilità, preparazione del pacco, stampa del documento di trasporto e dell’etichetta di spedizione.

    4. Spedizione
    Collaboro con un corriere integrato che ritira ogni giorno. Traccio la spedizione, aggiorno lo status sul sito e invio al cliente il tracking via email. La trasparenza nel post-vendita fa una differenza enorme in termini di fiducia e fidelizzazione.

    5. Customer care e post-vendita
    Gestisco richieste, domande e resi con un tono umano, diretto e disponibile. Il cliente deve sentirsi seguito. Rispondo entro 24h e cerco sempre di trasformare ogni problema in un’opportunità.

    6. Report, contabilità e ottimizzazione
    A fine settimana analizzo i dati: vendite, prodotti più richiesti, tempi medi di spedizione. E grazie a Impresa.biz riesco a gestire anche la parte fiscale e amministrativa senza perdere tempo: IVA, fatture elettroniche, regime forfettario... tutto è chiaro e integrato.

    Un workflow ben fatto = clienti soddisfatti + meno stress
    Gestire un e-commerce non significa solo vendere: significa costruire un sistema. Quando ogni parte è organizzata, il lavoro diventa più fluido, i clienti si fidano e tu puoi finalmente concentrarti su ciò che conta: far crescere il tuo business.

    #EcommerceWorkflow #ImpresaBiz #GestioneEfficiente #CommercioDigitale #DalMagazzinoAlCliente #OperatoreEcommerce #BusinessSmart #VendereOnline #PartitaIVA
    Dal magazzino al cliente: il workflow completo di un e-commerce ben gestito Quando ho deciso di aprire il mio e-commerce, sapevo che avrei dovuto occuparmi di tante cose. Ma solo vivendo questa esperienza giorno dopo giorno ho capito quanto sia importante avere un workflow preciso, dalla gestione del magazzino fino alla consegna al cliente. Oggi voglio mostrarti com’è strutturato il flusso di lavoro che seguo, e che mi permette di offrire un servizio efficiente, affidabile e, soprattutto, scalabile. 1. Ricezione e gestione dello stock Tutto parte da qui. Ogni settimana ricevo la merce dai fornitori, la verifico, la registro e la organizzo in magazzino. Ogni articolo è codificato, etichettato e pronto per essere tracciato. Senza un inventario aggiornato, il resto non funziona. ✔ Strumento fondamentale: un gestionale smart (nel mio caso integrato con la contabilità di Impresa.biz) per tenere traccia di tutto. 2. Aggiornamento del catalogo online Appena il prodotto è pronto in magazzino, lo inserisco nel mio sito. Creo la scheda prodotto, scelgo foto, descrizioni SEO-friendly e prezzo. Questo passaggio è cruciale per attrarre il cliente e convincerlo all’acquisto. 3. Ricezione dell’ordine Quando arriva un ordine, il sistema invia una notifica automatica. Da lì parte il processo operativo: controllo della disponibilità, preparazione del pacco, stampa del documento di trasporto e dell’etichetta di spedizione. 4. Spedizione Collaboro con un corriere integrato che ritira ogni giorno. Traccio la spedizione, aggiorno lo status sul sito e invio al cliente il tracking via email. La trasparenza nel post-vendita fa una differenza enorme in termini di fiducia e fidelizzazione. 5. Customer care e post-vendita Gestisco richieste, domande e resi con un tono umano, diretto e disponibile. Il cliente deve sentirsi seguito. Rispondo entro 24h e cerco sempre di trasformare ogni problema in un’opportunità. 6. Report, contabilità e ottimizzazione A fine settimana analizzo i dati: vendite, prodotti più richiesti, tempi medi di spedizione. E grazie a Impresa.biz riesco a gestire anche la parte fiscale e amministrativa senza perdere tempo: IVA, fatture elettroniche, regime forfettario... tutto è chiaro e integrato. Un workflow ben fatto = clienti soddisfatti + meno stress Gestire un e-commerce non significa solo vendere: significa costruire un sistema. Quando ogni parte è organizzata, il lavoro diventa più fluido, i clienti si fidano e tu puoi finalmente concentrarti su ciò che conta: far crescere il tuo business. #EcommerceWorkflow #ImpresaBiz #GestioneEfficiente #CommercioDigitale #DalMagazzinoAlCliente #OperatoreEcommerce #BusinessSmart #VendereOnline #PartitaIVA
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  • Vuoi lavorare da ovunque? Costruisci la tua impresa digitale con Impresa.biz
    Lavorare da ovunque non è più un sogno, è una scelta concreta. Sempre più persone stanno abbandonando il classico 9–18 per abbracciare una vita professionale fatta di libertà, autonomia e flessibilità.

    Noi di Impresa.biz siamo nati proprio per rendere tutto questo possibile — anche per chi parte da zero.

    La tua impresa digitale, dove vuoi tu
    Che tu sogni di lavorare da casa, in un coworking, in un piccolo paese o su una spiaggia all’estero, ciò che ti serve è un progetto digitale e una gestione smart. Con Impresa.biz, ti aiutiamo a costruirlo in modo semplice, sicuro e su misura per te.

    Ecco da dove partire:

    1. Scegli la tua idea (e noi ti aiutiamo a concretizzarla)
    Che si tratti di offrire servizi online, vendere prodotti, creare contenuti o lanciare corsi digitali, ti aiutiamo a trasformare una competenza in un business sostenibile.

    2. Apri la tua partita IVA senza stress
    Con la nostra guida, puoi aprire la tua partita IVA online in pochi clic, scegliendo il regime fiscale giusto (come il forfettario al 5 %) e avviando subito la tua attività, anche se sei all’estero.

    3. Gestisci tutto in digitale
    Dimentica scartoffie, commercialisti complicati o scadenze dimenticate. Ti offriamo una piattaforma intuitiva per fatture, contabilità, tasse e supporto personalizzato.
    Ovunque tu sia, ti basta una connessione.

    4. Formazione e supporto inclusi
    Costruire un’impresa digitale è anche un percorso di crescita. Ti offriamo contenuti formativi, webinar e una community attiva per affrontare ogni sfida con il mindset giusto.

    Il lavoro del futuro è ovunque tu voglia essere
    Immagina di poter lavorare con clienti in tutta Italia (o nel mondo), mantenendo il controllo totale della tua attività, e vivendo secondo i tuoi ritmi.
    Con Impresa.biz, non è solo possibile — è alla tua portata.

    Inizia oggi a costruire la tua impresa digitale, ovunque ti trovi
    Hai già tutto quello che ti serve: le competenze, le idee, la motivazione.
    A noi tocca fornirti gli strumenti, il supporto e il metodo per far diventare tutto questo un lavoro vero.
    E libero.

    #ImpresaBiz #DigitalNomad #LavoroOvunque #ImpresaDigitale #FreelanceLife #BusinessOnline #PartitaIVA #NomadiDigitali #StartupSmart

    Vuoi lavorare da ovunque? Costruisci la tua impresa digitale con Impresa.biz Lavorare da ovunque non è più un sogno, è una scelta concreta. Sempre più persone stanno abbandonando il classico 9–18 per abbracciare una vita professionale fatta di libertà, autonomia e flessibilità. Noi di Impresa.biz siamo nati proprio per rendere tutto questo possibile — anche per chi parte da zero. La tua impresa digitale, dove vuoi tu Che tu sogni di lavorare da casa, in un coworking, in un piccolo paese o su una spiaggia all’estero, ciò che ti serve è un progetto digitale e una gestione smart. Con Impresa.biz, ti aiutiamo a costruirlo in modo semplice, sicuro e su misura per te. Ecco da dove partire: 1. Scegli la tua idea (e noi ti aiutiamo a concretizzarla) Che si tratti di offrire servizi online, vendere prodotti, creare contenuti o lanciare corsi digitali, ti aiutiamo a trasformare una competenza in un business sostenibile. 2. Apri la tua partita IVA senza stress Con la nostra guida, puoi aprire la tua partita IVA online in pochi clic, scegliendo il regime fiscale giusto (come il forfettario al 5 %) e avviando subito la tua attività, anche se sei all’estero. 3. Gestisci tutto in digitale Dimentica scartoffie, commercialisti complicati o scadenze dimenticate. Ti offriamo una piattaforma intuitiva per fatture, contabilità, tasse e supporto personalizzato. Ovunque tu sia, ti basta una connessione. 4. Formazione e supporto inclusi Costruire un’impresa digitale è anche un percorso di crescita. Ti offriamo contenuti formativi, webinar e una community attiva per affrontare ogni sfida con il mindset giusto. Il lavoro del futuro è ovunque tu voglia essere Immagina di poter lavorare con clienti in tutta Italia (o nel mondo), mantenendo il controllo totale della tua attività, e vivendo secondo i tuoi ritmi. Con Impresa.biz, non è solo possibile — è alla tua portata. Inizia oggi a costruire la tua impresa digitale, ovunque ti trovi Hai già tutto quello che ti serve: le competenze, le idee, la motivazione. A noi tocca fornirti gli strumenti, il supporto e il metodo per far diventare tutto questo un lavoro vero. E libero. #ImpresaBiz #DigitalNomad #LavoroOvunque #ImpresaDigitale #FreelanceLife #BusinessOnline #PartitaIVA #NomadiDigitali #StartupSmart
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  • Trend alert: il business online è il nuovo lavoro dei 20 anni. Ecco da dove iniziare

    Il lavoro post‑università non è più solo “trovare un impiego”: per tanti ventenni, il business online è diventato una vera e propria carriera. In Italia, le startup fondate da under‑35 sono cresciute del 66 % tra il 2016 e il 2024
    complice un ecosistema sempre più dinamico e incentivi pensati per i giovani .

    Quali sono le opportunità più promettenti per chi ha 20 anni oggi?

    -E‑commerce di nicchia: vendere prodotti unici o ossessioni personali resta una delle formule più vincenti .
    -Corsi online o infoprodotti: un mercato da oltre 87 mld $ nel 2024, con crescita prevista di oltre il 10 % annuo nei prossimi anni
    -Content creation e podcast: strumenti accessibili per condividere passioni, costruire un pubblico e monetizzare
    -Subscription box e attività ricorrenti: un modello emergente anche in Italia, perfetto per chi vuole offrire un’esperienza ricorrente

    Ma da dove iniziare, concretamente?
    Noi di Impresa.biz supportiamo questo nuovo modo di lavorare con una piattaforma pensata proprio per i giovani under‑35:

    -Regime forfettario d’ingresso (5 % di tassazione per 5 anni), ideale per startup e freelance digitali
    -Finanziamenti a fondo perduto e incentivi – come “Nuove imprese a tasso zero” o “Resto al Sud” – raggiungibili anche attraverso un business plan supportato da noi
    -Strumenti pratici per fatturazione, contabilità, scadenze e consulenza personalizzata, per partire subito con uno strumento completo e sicuro.
    -Formazione su temi digitali, community e networking, perché far impresa significa anche costruire relazioni e competenze.

    Il business online è già il lavoro dei 20 anni: i numeri e le tendenze lo confermano.

    Le occasioni sono concrete: e-commerce, corsi, infoprodotti, content creation e abbonamenti ricorrenti sono alla portata.

    Impresa.biz ti accompagna da zero, con regimi fiscali agevolati, incentivi, strumenti e supporto, per partire con chiarezza e crescere con sicurezza.

    Se hai un’idea, un talento o una passione, questo è il momento giusto per trasformarlo in un lavoro concreto e redditizio.
    Con Impresa.biz, inizi oggi – e cresci domani.

    #TrendAlert #BusinessOnline #GiovaniImprenditori #ImpresaBiz #Under35 #StartupItalia #PartitaIVAGiovani #DigitalCareer #LavoroAutonomo
    Trend alert: il business online è il nuovo lavoro dei 20 anni. Ecco da dove iniziare Il lavoro post‑università non è più solo “trovare un impiego”: per tanti ventenni, il business online è diventato una vera e propria carriera. In Italia, le startup fondate da under‑35 sono cresciute del 66 % tra il 2016 e il 2024 complice un ecosistema sempre più dinamico e incentivi pensati per i giovani . Quali sono le opportunità più promettenti per chi ha 20 anni oggi? -E‑commerce di nicchia: vendere prodotti unici o ossessioni personali resta una delle formule più vincenti . -Corsi online o infoprodotti: un mercato da oltre 87 mld $ nel 2024, con crescita prevista di oltre il 10 % annuo nei prossimi anni -Content creation e podcast: strumenti accessibili per condividere passioni, costruire un pubblico e monetizzare -Subscription box e attività ricorrenti: un modello emergente anche in Italia, perfetto per chi vuole offrire un’esperienza ricorrente Ma da dove iniziare, concretamente? Noi di Impresa.biz supportiamo questo nuovo modo di lavorare con una piattaforma pensata proprio per i giovani under‑35: -Regime forfettario d’ingresso (5 % di tassazione per 5 anni), ideale per startup e freelance digitali -Finanziamenti a fondo perduto e incentivi – come “Nuove imprese a tasso zero” o “Resto al Sud” – raggiungibili anche attraverso un business plan supportato da noi -Strumenti pratici per fatturazione, contabilità, scadenze e consulenza personalizzata, per partire subito con uno strumento completo e sicuro. -Formazione su temi digitali, community e networking, perché far impresa significa anche costruire relazioni e competenze. Il business online è già il lavoro dei 20 anni: i numeri e le tendenze lo confermano. Le occasioni sono concrete: e-commerce, corsi, infoprodotti, content creation e abbonamenti ricorrenti sono alla portata. Impresa.biz ti accompagna da zero, con regimi fiscali agevolati, incentivi, strumenti e supporto, per partire con chiarezza e crescere con sicurezza. ✅ Se hai un’idea, un talento o una passione, questo è il momento giusto per trasformarlo in un lavoro concreto e redditizio. Con Impresa.biz, inizi oggi – e cresci domani. #TrendAlert #BusinessOnline #GiovaniImprenditori #ImpresaBiz #Under35 #StartupItalia #PartitaIVAGiovani #DigitalCareer #LavoroAutonomo
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  • Vuoi lavorare da ovunque? Costruisci la tua impresa digitale con Impresa.biz

    Lavorare da ovunque non è più un sogno, è una scelta concreta. Sempre più persone stanno abbandonando il classico 9–18 per abbracciare una vita professionale fatta di libertà, autonomia e flessibilità.

    Noi di Impresa.biz siamo nati proprio per rendere tutto questo possibile — anche per chi parte da zero.

    La tua impresa digitale, dove vuoi tu
    Che tu sogni di lavorare da casa, in un coworking, in un piccolo paese o su una spiaggia all’estero, ciò che ti serve è un progetto digitale e una gestione smart. Con Impresa.biz, ti aiutiamo a costruirlo in modo semplice, sicuro e su misura per te.

    Ecco da dove partire:

    1. Scegli la tua idea (e noi ti aiutiamo a concretizzarla)
    Che si tratti di offrire servizi online, vendere prodotti, creare contenuti o lanciare corsi digitali, ti aiutiamo a trasformare una competenza in un business sostenibile.

    2. Apri la tua partita IVA senza stress
    Con la nostra guida, puoi aprire la tua partita IVA online in pochi clic, scegliendo il regime fiscale giusto (come il forfettario al 5 %) e avviando subito la tua attività, anche se sei all’estero.

    3. Gestisci tutto in digitale
    Dimentica scartoffie, commercialisti complicati o scadenze dimenticate. Ti offriamo una piattaforma intuitiva per fatture, contabilità, tasse e supporto personalizzato.
    Ovunque tu sia, ti basta una connessione.

    4. Formazione e supporto inclusi
    Costruire un’impresa digitale è anche un percorso di crescita. Ti offriamo contenuti formativi, webinar e una community attiva per affrontare ogni sfida con il mindset giusto.

    Il lavoro del futuro è ovunque tu voglia essere
    Immagina di poter lavorare con clienti in tutta Italia (o nel mondo), mantenendo il controllo totale della tua attività, e vivendo secondo i tuoi ritmi.
    Con Impresa.biz, non è solo possibile — è alla tua portata.

    Inizia oggi a costruire la tua impresa digitale, ovunque ti trovi
    Hai già tutto quello che ti serve: le competenze, le idee, la motivazione.
    A noi tocca fornirti gli strumenti, il supporto e il metodo per far diventare tutto questo un lavoro vero.
    E libero.

    #ImpresaBiz #DigitalNomad #LavoroOvunque #ImpresaDigitale #FreelanceLife #BusinessOnline #PartitaIVA #NomadiDigitali #StartupSmart
    Vuoi lavorare da ovunque? Costruisci la tua impresa digitale con Impresa.biz Lavorare da ovunque non è più un sogno, è una scelta concreta. Sempre più persone stanno abbandonando il classico 9–18 per abbracciare una vita professionale fatta di libertà, autonomia e flessibilità. Noi di Impresa.biz siamo nati proprio per rendere tutto questo possibile — anche per chi parte da zero. La tua impresa digitale, dove vuoi tu Che tu sogni di lavorare da casa, in un coworking, in un piccolo paese o su una spiaggia all’estero, ciò che ti serve è un progetto digitale e una gestione smart. Con Impresa.biz, ti aiutiamo a costruirlo in modo semplice, sicuro e su misura per te. Ecco da dove partire: 1. Scegli la tua idea (e noi ti aiutiamo a concretizzarla) Che si tratti di offrire servizi online, vendere prodotti, creare contenuti o lanciare corsi digitali, ti aiutiamo a trasformare una competenza in un business sostenibile. 2. Apri la tua partita IVA senza stress Con la nostra guida, puoi aprire la tua partita IVA online in pochi clic, scegliendo il regime fiscale giusto (come il forfettario al 5 %) e avviando subito la tua attività, anche se sei all’estero. 3. Gestisci tutto in digitale Dimentica scartoffie, commercialisti complicati o scadenze dimenticate. Ti offriamo una piattaforma intuitiva per fatture, contabilità, tasse e supporto personalizzato. Ovunque tu sia, ti basta una connessione. 4. Formazione e supporto inclusi Costruire un’impresa digitale è anche un percorso di crescita. Ti offriamo contenuti formativi, webinar e una community attiva per affrontare ogni sfida con il mindset giusto. Il lavoro del futuro è ovunque tu voglia essere Immagina di poter lavorare con clienti in tutta Italia (o nel mondo), mantenendo il controllo totale della tua attività, e vivendo secondo i tuoi ritmi. Con Impresa.biz, non è solo possibile — è alla tua portata. Inizia oggi a costruire la tua impresa digitale, ovunque ti trovi Hai già tutto quello che ti serve: le competenze, le idee, la motivazione. A noi tocca fornirti gli strumenti, il supporto e il metodo per far diventare tutto questo un lavoro vero. E libero. #ImpresaBiz #DigitalNomad #LavoroOvunque #ImpresaDigitale #FreelanceLife #BusinessOnline #PartitaIVA #NomadiDigitali #StartupSmart
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  • Trend alert: il business online è il nuovo lavoro dei 20 anni. Ecco da dove iniziare

    Il lavoro post‑università non è più solo “trovare un impiego”: per tanti ventenni, il business online è diventato una vera e propria carriera. In Italia, le startup fondate da under‑35 sono cresciute del 66 % tra il 2016 e il 2024
    complice un ecosistema sempre più dinamico e incentivi pensati per i giovani .

    Quali sono le opportunità più promettenti per chi ha 20 anni oggi?

    -E‑commerce di nicchia: vendere prodotti unici o ossessioni personali resta una delle formule più vincenti .
    -Corsi online o infoprodotti: un mercato da oltre 87 mld $ nel 2024, con crescita prevista di oltre il 10 % annuo nei prossimi anni
    -Content creation e podcast: strumenti accessibili per condividere passioni, costruire un pubblico e monetizzare
    -Subscription box e attività ricorrenti: un modello emergente anche in Italia, perfetto per chi vuole offrire un’esperienza ricorrente

    Ma da dove iniziare, concretamente?
    Noi di Impresa.biz supportiamo questo nuovo modo di lavorare con una piattaforma pensata proprio per i giovani under‑35:

    -Regime forfettario d’ingresso (5 % di tassazione per 5 anni), ideale per startup e freelance digitali

    -Finanziamenti a fondo perduto e incentivi – come “Nuove imprese a tasso zero” o “Resto al Sud” – raggiungibili anche attraverso un business plan supportato da noi

    -Strumenti pratici per fatturazione, contabilità, scadenze e consulenza personalizzata, per partire subito con uno strumento completo e sicuro.
    -Formazione su temi digitali, community e networking, perché far impresa significa anche costruire relazioni e competenze.

    Il business online è già il lavoro dei 20 anni: i numeri e le tendenze lo confermano.

    Le occasioni sono concrete: e-commerce, corsi, infoprodotti, content creation e abbonamenti ricorrenti sono alla portata.

    Impresa.biz ti accompagna da zero, con regimi fiscali agevolati, incentivi, strumenti e supporto, per partire con chiarezza e crescere con sicurezza.
    Se hai un’idea, un talento o una passione, questo è il momento giusto per trasformarlo in un lavoro concreto e redditizio.
    Con Impresa.biz, inizi oggi – e cresci domani.

    #TrendAlert #BusinessOnline #GiovaniImprenditori #ImpresaBiz #Under35 #StartupItalia #PartitaIVAGiovani #DigitalCareer #LavoroAutonomo

    Trend alert: il business online è il nuovo lavoro dei 20 anni. Ecco da dove iniziare Il lavoro post‑università non è più solo “trovare un impiego”: per tanti ventenni, il business online è diventato una vera e propria carriera. In Italia, le startup fondate da under‑35 sono cresciute del 66 % tra il 2016 e il 2024 complice un ecosistema sempre più dinamico e incentivi pensati per i giovani . Quali sono le opportunità più promettenti per chi ha 20 anni oggi? -E‑commerce di nicchia: vendere prodotti unici o ossessioni personali resta una delle formule più vincenti . -Corsi online o infoprodotti: un mercato da oltre 87 mld $ nel 2024, con crescita prevista di oltre il 10 % annuo nei prossimi anni -Content creation e podcast: strumenti accessibili per condividere passioni, costruire un pubblico e monetizzare -Subscription box e attività ricorrenti: un modello emergente anche in Italia, perfetto per chi vuole offrire un’esperienza ricorrente Ma da dove iniziare, concretamente? Noi di Impresa.biz supportiamo questo nuovo modo di lavorare con una piattaforma pensata proprio per i giovani under‑35: -Regime forfettario d’ingresso (5 % di tassazione per 5 anni), ideale per startup e freelance digitali -Finanziamenti a fondo perduto e incentivi – come “Nuove imprese a tasso zero” o “Resto al Sud” – raggiungibili anche attraverso un business plan supportato da noi -Strumenti pratici per fatturazione, contabilità, scadenze e consulenza personalizzata, per partire subito con uno strumento completo e sicuro. -Formazione su temi digitali, community e networking, perché far impresa significa anche costruire relazioni e competenze. Il business online è già il lavoro dei 20 anni: i numeri e le tendenze lo confermano. Le occasioni sono concrete: e-commerce, corsi, infoprodotti, content creation e abbonamenti ricorrenti sono alla portata. Impresa.biz ti accompagna da zero, con regimi fiscali agevolati, incentivi, strumenti e supporto, per partire con chiarezza e crescere con sicurezza. ✅ Se hai un’idea, un talento o una passione, questo è il momento giusto per trasformarlo in un lavoro concreto e redditizio. Con Impresa.biz, inizi oggi – e cresci domani. #TrendAlert #BusinessOnline #GiovaniImprenditori #ImpresaBiz #Under35 #StartupItalia #PartitaIVAGiovani #DigitalCareer #LavoroAutonomo
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  • Aprire una partita IVA da influencer: la mia guida pratica (senza panico)

    Quando ho capito che fare l’influencer non era più un hobby ma un lavoro vero, mi sono fatta la domanda che ogni creator si trova davanti prima o poi:
    “Devo aprire la partita IVA?”

    Spoiler: la risposta è sì, se guadagni in modo continuativo.
    All’inizio mi sembrava tutto complicato: codici ATECO, regimi fiscali, fatture, INPS…
    Ma ti assicuro che, una volta capito il meccanismo, non è poi così spaventoso. E anzi, aprire la partita IVA è stato un passaggio fondamentale per sentirmi davvero una professionista del digitale.

    Ecco la mia guida pratica, basata su esperienza diretta, per aiutarti a fare il passo senza ansia.

    1. Quando serve davvero aprire la partita IVA?
    Se fai attività di promozione online e ricevi compensi in modo continuativo (che siano soldi o prodotti con valore commerciale), non puoi più operare da “privato”.
    Una collaborazione una tantum ogni tanto può rientrare nelle prestazioni occasionali, ma se pubblichi per lavoro (e vieni pagatə), serve la partita IVA.

    2. Quale codice ATECO si usa?
    Il più usato per chi lavora come influencer è:

    73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari

    Alcuni usano anche codici legati a “servizi di consulenza” o “content creation”, a seconda delle attività specifiche. Il consiglio? Parlane con un commercialista che conosce il settore digital.

    3. Che regime fiscale scegliere?
    Il regime forfettario è il più gettonato tra i creator all’inizio, perché:
    -vale se fatturi fino a €85.000 l’anno
    -hai un’imposta unica del 5% (nei primi 5 anni, poi 15%)
    -paghi INPS gestione separata (a parte, circa il 26% sul reddito)
    È semplice da gestire, con meno burocrazia e costi di avvio contenuti.

    4. Come si apre concretamente?
    Hai due opzioni:
    -Puoi farlo online tramite un commercialista (ti consiglio quelli specializzati in creator e freelance digitali)
    -Oppure farlo tu da sola tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate (ma solo se sai già dove mettere le mani)
    Io ho scelto di affidarmi a un professionista: ho risparmiato tempo, errori e stress.

    5. E una volta aperta, cosa cambia?
    Inizi a emettere fatture (con o senza ritenuta, a seconda del cliente)
    Versi i contributi INPS (trimestralmente)
    Fai la dichiarazione dei redditi ogni anno
    E puoi finalmente lavorare in modo regolare con brand e agenzie — che lo richiedono sempre più spesso

    La verità?
    Aprire la partita IVA non è la fine della libertà: è l’inizio del tuo percorso come vera imprenditrice digitale.

    Smetti di pensarti come “una che fa contenuti” e inizia a vederti come una professionista che crea valore, genera business e merita di essere pagata in modo giusto e trasparente.

    #partitaIVAinfluencer #creatorfiscale #imprenditricedigitale #influencerlife #businessdigitale #regimeforfettario #aprirelapartitaIVA #fiscofacile #impresaBiz #lavoraonline #brandcollaboration #freelancelife

    Aprire una partita IVA da influencer: la mia guida pratica (senza panico) Quando ho capito che fare l’influencer non era più un hobby ma un lavoro vero, mi sono fatta la domanda che ogni creator si trova davanti prima o poi: “Devo aprire la partita IVA?” Spoiler: la risposta è sì, se guadagni in modo continuativo. All’inizio mi sembrava tutto complicato: codici ATECO, regimi fiscali, fatture, INPS… Ma ti assicuro che, una volta capito il meccanismo, non è poi così spaventoso. E anzi, aprire la partita IVA è stato un passaggio fondamentale per sentirmi davvero una professionista del digitale. Ecco la mia guida pratica, basata su esperienza diretta, per aiutarti a fare il passo senza ansia. 1. Quando serve davvero aprire la partita IVA? Se fai attività di promozione online e ricevi compensi in modo continuativo (che siano soldi o prodotti con valore commerciale), non puoi più operare da “privato”. Una collaborazione una tantum ogni tanto può rientrare nelle prestazioni occasionali, ma se pubblichi per lavoro (e vieni pagatə), serve la partita IVA. 2. Quale codice ATECO si usa? Il più usato per chi lavora come influencer è: 73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari Alcuni usano anche codici legati a “servizi di consulenza” o “content creation”, a seconda delle attività specifiche. Il consiglio? Parlane con un commercialista che conosce il settore digital. 3. Che regime fiscale scegliere? Il regime forfettario è il più gettonato tra i creator all’inizio, perché: -vale se fatturi fino a €85.000 l’anno -hai un’imposta unica del 5% (nei primi 5 anni, poi 15%) -paghi INPS gestione separata (a parte, circa il 26% sul reddito) È semplice da gestire, con meno burocrazia e costi di avvio contenuti. 4. Come si apre concretamente? Hai due opzioni: -Puoi farlo online tramite un commercialista (ti consiglio quelli specializzati in creator e freelance digitali) -Oppure farlo tu da sola tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate (ma solo se sai già dove mettere le mani) Io ho scelto di affidarmi a un professionista: ho risparmiato tempo, errori e stress. 5. E una volta aperta, cosa cambia? 📌 Inizi a emettere fatture (con o senza ritenuta, a seconda del cliente) 📌 Versi i contributi INPS (trimestralmente) 📌 Fai la dichiarazione dei redditi ogni anno 📌 E puoi finalmente lavorare in modo regolare con brand e agenzie — che lo richiedono sempre più spesso La verità? Aprire la partita IVA non è la fine della libertà: è l’inizio del tuo percorso come vera imprenditrice digitale. Smetti di pensarti come “una che fa contenuti” e inizia a vederti come una professionista che crea valore, genera business e merita di essere pagata in modo giusto e trasparente. #partitaIVAinfluencer #creatorfiscale #imprenditricedigitale #influencerlife #businessdigitale #regimeforfettario #aprirelapartitaIVA #fiscofacile #impresaBiz #lavoraonline #brandcollaboration #freelancelife
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