• Trovare partner affidabili all’estero: strumenti e canali da usare

    Noi di Impresa.biz sappiamo quanto sia importante, per un’impresa che vuole crescere oltre confine, trovare partner commerciali seri e competenti. Che si tratti di distributori, agenti, importatori o fornitori, la scelta dei collaboratori giusti è spesso ciò che determina il successo (o il fallimento) di un progetto di internazionalizzazione.

    Ma come si fa a trovare partner affidabili all’estero? Ecco i canali e gli strumenti che utilizziamo – e che consigliamo – per farlo in modo efficace e con il giusto livello di sicurezza.

    1. Fiere internazionali di settore
    Partecipare alle fiere B2B è uno dei modi migliori per incontrare potenziali partner:
    -Permette di valutare di persona competenza, professionalità e interesse reciproco
    -Spesso include agende di incontri pre-organizzati (matchmaking)
    È utile sia per chi esporta che per chi cerca fornitori
    Esistono contributi e bandi pubblici per sostenere i costi di partecipazione.

    2. Portali specializzati e database ufficiali
    Online ci sono strumenti molto utili per cercare partner già profilati:
    -Enterprise Europe Network (EEN): piattaforma dell’UE per trovare partner in Europa
    -Kompass, Europages e Alibaba B2B per contatti globali
    -ICE – Italian Trade Agency: offre elenchi aggiornati e servizi di scouting personalizzato

    3. Camere di commercio italiane all’estero
    Le Camere di commercio italiane all’estero (CCIE) sono presenti in oltre 60 Paesi e aiutano concretamente le imprese:
    -Identificano potenziali partner locali
    -Offrono referenze e pre-verifiche
    -Organizzano incontri e missioni d’affari
    -Un canale prezioso, anche per chi è alla prima esperienza internazionale.

    4. Contatti tramite clienti o fornitori già attivi
    A volte i partner migliori si trovano… tra i contatti che abbiamo già. Chiedere referenze a clienti soddisfatti o fornitori internazionali può aprire porte a collaborazioni affidabili e veloci.

    5. Associazioni di categoria e consorzi export
    Molte associazioni italiane (es. Confindustria, CNA, Confartigianato) e consorzi export offrono:
    -Reti di contatti selezionati all’estero
    -Eventi di networking e promozione congiunta
    -Servizi di scouting e assistenza legale/commerciale

    6. Due diligence e verifiche preliminari
    Prima di firmare un contratto con un partner estero, è fondamentale fare delle verifiche:
    -Visure e bilanci (dove disponibili)
    -Recensioni, reputazione online, referenze dirette
    -Check tramite ambasciate o istituti di credito per l’estero
    Meglio perdere qualche giorno in più all’inizio che mesi per risolvere un problema dopo.

    Trovare partner affidabili all’estero non è semplice, ma è possibile se si utilizzano i canali giusti e si applicano metodi strutturati di selezione. Noi di Impresa.biz supportiamo le imprese passo dopo passo, dalla ricerca al primo contatto, fino alla gestione del rapporto commerciale.

    #ImpresaBiz #Internazionalizzazione #Export #PartnerEsteri #BusinessGlobale #FiereInternazionali #CamereCommercioEstero #StrategieExport #PMIExport #TrovarePartner
    Trovare partner affidabili all’estero: strumenti e canali da usare Noi di Impresa.biz sappiamo quanto sia importante, per un’impresa che vuole crescere oltre confine, trovare partner commerciali seri e competenti. Che si tratti di distributori, agenti, importatori o fornitori, la scelta dei collaboratori giusti è spesso ciò che determina il successo (o il fallimento) di un progetto di internazionalizzazione. Ma come si fa a trovare partner affidabili all’estero? Ecco i canali e gli strumenti che utilizziamo – e che consigliamo – per farlo in modo efficace e con il giusto livello di sicurezza. 1. Fiere internazionali di settore Partecipare alle fiere B2B è uno dei modi migliori per incontrare potenziali partner: -Permette di valutare di persona competenza, professionalità e interesse reciproco -Spesso include agende di incontri pre-organizzati (matchmaking) È utile sia per chi esporta che per chi cerca fornitori ➡️ Esistono contributi e bandi pubblici per sostenere i costi di partecipazione. 2. Portali specializzati e database ufficiali Online ci sono strumenti molto utili per cercare partner già profilati: -Enterprise Europe Network (EEN): piattaforma dell’UE per trovare partner in Europa -Kompass, Europages e Alibaba B2B per contatti globali -ICE – Italian Trade Agency: offre elenchi aggiornati e servizi di scouting personalizzato 3. Camere di commercio italiane all’estero Le Camere di commercio italiane all’estero (CCIE) sono presenti in oltre 60 Paesi e aiutano concretamente le imprese: -Identificano potenziali partner locali -Offrono referenze e pre-verifiche -Organizzano incontri e missioni d’affari -Un canale prezioso, anche per chi è alla prima esperienza internazionale. 4. Contatti tramite clienti o fornitori già attivi A volte i partner migliori si trovano… tra i contatti che abbiamo già. Chiedere referenze a clienti soddisfatti o fornitori internazionali può aprire porte a collaborazioni affidabili e veloci. 5. Associazioni di categoria e consorzi export Molte associazioni italiane (es. Confindustria, CNA, Confartigianato) e consorzi export offrono: -Reti di contatti selezionati all’estero -Eventi di networking e promozione congiunta -Servizi di scouting e assistenza legale/commerciale 6. Due diligence e verifiche preliminari Prima di firmare un contratto con un partner estero, è fondamentale fare delle verifiche: -Visure e bilanci (dove disponibili) -Recensioni, reputazione online, referenze dirette -Check tramite ambasciate o istituti di credito per l’estero Meglio perdere qualche giorno in più all’inizio che mesi per risolvere un problema dopo. Trovare partner affidabili all’estero non è semplice, ma è possibile se si utilizzano i canali giusti e si applicano metodi strutturati di selezione. Noi di Impresa.biz supportiamo le imprese passo dopo passo, dalla ricerca al primo contatto, fino alla gestione del rapporto commerciale. #ImpresaBiz #Internazionalizzazione #Export #PartnerEsteri #BusinessGlobale #FiereInternazionali #CamereCommercioEstero #StrategieExport #PMIExport #TrovarePartner
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  • Penetrare nuovi mercati con poco budget: missioni, fiere e digital export

    Noi di Impresa.biz sappiamo bene che molte PMI italiane hanno prodotti o servizi con un grande potenziale internazionale, ma spesso si fermano per un motivo molto semplice: il budget limitato.

    La buona notizia? Oggi è possibile avviare un percorso di internazionalizzazione anche senza grandi investimenti iniziali, grazie a strumenti flessibili e accessibili come le missioni commerciali, le fiere mirate e il digital export.

    Ecco come strutturare una strategia intelligente per entrare in nuovi mercati, anche con risorse contenute.

    1. Partecipare a fiere internazionali in modo strategico
    Non serve investire decine di migliaia di euro in stand mastodontici. Possiamo:
    -Partecipare come co-espositori in spazi collettivi (es. con Camere di commercio, associazioni di categoria, ICE)
    -Visitare la fiera da buyer o osservatori, per studiare il mercato e creare relazioni
    -Scegliere eventi di nicchia e altamente targetizzati, più economici ma molto efficaci
    Con la giusta preparazione, anche una presenza leggera può portare contatti di valore.

    2. Sfruttare le missioni commerciali all’estero
    Le missioni imprenditoriali sono viaggi organizzati con incontri B2B, visite aziendali e contatti selezionati con potenziali partner. Spesso sono cofinanziate da enti pubblici (ICE, Regioni, Camere di commercio) e quindi accessibili anche con piccoli budget.

    I vantaggi?
    -Incontri mirati e qualificati
    -Supporto logistico e istituzionale
    -Possibilità di esplorare un mercato con basso rischio
    È un modo molto concreto per testare il terreno prima di investire.

    3. Puntare sul digital export per iniziare a vendere
    Con strumenti digitali ben impostati, possiamo iniziare a vendere o generare contatti all’estero senza muoverci fisicamente. Ad esempio:
    -Tradurre e localizzare il sito aziendale per il mercato target
    -Vendere su marketplace internazionali (es. Amazon, Etsy, Alibaba)
    -Lanciare campagne digitali geolocalizzate sui social o su Google Ads
    -Creare contenuti (blog, video, case study) in lingua per attrarre buyer
    Il digital export è scalabile, misurabile e molto meno oneroso rispetto a una rete vendita tradizionale.

    4. Accedere a bandi e incentivi pubblici
    Ogni anno vengono messi a disposizione fondi pubblici per l'internazionalizzazione, sia a livello nazionale che regionale. Contributi a fondo perduto per:
    -Siti e-commerce e digital marketing
    -Partecipazione a fiere
    -Missioni e viaggi d'affari
    -Consulenza export
    Con una buona pianificazione, possiamo co-finanziare molte attività e ridurre l’investimento a nostro carico.

    Penetrare nuovi mercati non è solo una questione di budget: è una questione di strategie intelligenti, obiettivi chiari e risorse ben allocate.
    Anche con un investimento iniziale contenuto, possiamo iniziare a costruire una presenza internazionale solida, sfruttando al massimo le opportunità offerte da missioni, fiere e strumenti digitali.

    Noi di Impresa.biz aiutiamo le PMI a partire con il piede giusto, anche con piccoli budget, ma con idee chiare e piani concreti.

    #ImpresaBiz #Internazionalizzazione #DigitalExport #FiereInternazionali #MissioniCommerciali #ExportLowBudget #VendereAllEstero #StrategiaExport #PMI #CrescitaInternazionale

    Penetrare nuovi mercati con poco budget: missioni, fiere e digital export Noi di Impresa.biz sappiamo bene che molte PMI italiane hanno prodotti o servizi con un grande potenziale internazionale, ma spesso si fermano per un motivo molto semplice: il budget limitato. La buona notizia? Oggi è possibile avviare un percorso di internazionalizzazione anche senza grandi investimenti iniziali, grazie a strumenti flessibili e accessibili come le missioni commerciali, le fiere mirate e il digital export. Ecco come strutturare una strategia intelligente per entrare in nuovi mercati, anche con risorse contenute. 1. Partecipare a fiere internazionali in modo strategico Non serve investire decine di migliaia di euro in stand mastodontici. Possiamo: -Partecipare come co-espositori in spazi collettivi (es. con Camere di commercio, associazioni di categoria, ICE) -Visitare la fiera da buyer o osservatori, per studiare il mercato e creare relazioni -Scegliere eventi di nicchia e altamente targetizzati, più economici ma molto efficaci Con la giusta preparazione, anche una presenza leggera può portare contatti di valore. 2. Sfruttare le missioni commerciali all’estero Le missioni imprenditoriali sono viaggi organizzati con incontri B2B, visite aziendali e contatti selezionati con potenziali partner. Spesso sono cofinanziate da enti pubblici (ICE, Regioni, Camere di commercio) e quindi accessibili anche con piccoli budget. I vantaggi? -Incontri mirati e qualificati -Supporto logistico e istituzionale -Possibilità di esplorare un mercato con basso rischio È un modo molto concreto per testare il terreno prima di investire. 3. Puntare sul digital export per iniziare a vendere Con strumenti digitali ben impostati, possiamo iniziare a vendere o generare contatti all’estero senza muoverci fisicamente. Ad esempio: -Tradurre e localizzare il sito aziendale per il mercato target -Vendere su marketplace internazionali (es. Amazon, Etsy, Alibaba) -Lanciare campagne digitali geolocalizzate sui social o su Google Ads -Creare contenuti (blog, video, case study) in lingua per attrarre buyer Il digital export è scalabile, misurabile e molto meno oneroso rispetto a una rete vendita tradizionale. 4. Accedere a bandi e incentivi pubblici Ogni anno vengono messi a disposizione fondi pubblici per l'internazionalizzazione, sia a livello nazionale che regionale. Contributi a fondo perduto per: -Siti e-commerce e digital marketing -Partecipazione a fiere -Missioni e viaggi d'affari -Consulenza export Con una buona pianificazione, possiamo co-finanziare molte attività e ridurre l’investimento a nostro carico. Penetrare nuovi mercati non è solo una questione di budget: è una questione di strategie intelligenti, obiettivi chiari e risorse ben allocate. Anche con un investimento iniziale contenuto, possiamo iniziare a costruire una presenza internazionale solida, sfruttando al massimo le opportunità offerte da missioni, fiere e strumenti digitali. Noi di Impresa.biz aiutiamo le PMI a partire con il piede giusto, anche con piccoli budget, ma con idee chiare e piani concreti. #ImpresaBiz #Internazionalizzazione #DigitalExport #FiereInternazionali #MissioniCommerciali #ExportLowBudget #VendereAllEstero #StrategiaExport #PMI #CrescitaInternazionale
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  • Eventi internazionali e fiere: come sfruttarli per far crescere la tua impresa

    Noi di Impresa.biz abbiamo visto tante imprese italiane fare il salto di qualità proprio grazie alla partecipazione a fiere ed eventi internazionali. Incontrare clienti, distributori e partner di persona, toccare con mano i trend del mercato e confrontarsi con la concorrenza globale: tutto questo, se ben gestito, può generare un impatto reale sul fatturato e sulla crescita dell’impresa.

    Ma non basta esserci. Per ottenere risultati, serve un approccio strategico, dalla scelta dell’evento alla fase post-fiera. Ecco come fare.

    1. Scegliere gli eventi giusti (non tutti servono)
    Non tutte le fiere portano valore. Prima di iscriversi, analizziamo:
    -Il tipo di pubblico: sono presenti buyer, distributori, clienti finali?
    -Larilevanza internazionale: è un evento riconosciuto nel tuo settore?
    -I mercati rappresentati: coincide con i Paesi target della tua strategia?
    -Il ritorno atteso rispetto ai costi (stand, trasferta, materiali, personale)
    Spesso, meglio una fiera ben fatta che cinque fatte di corsa.

    2. Prepararsi prima di partire
    Una fiera ben sfruttata inizia mesi prima dell’evento. Consigliamo sempre di:
    -Contattare in anticipo i potenziali visitatori: inviti, newsletter, appuntamenti su agenda
    -Preparare materiale promozionale localizzato: brochure, cataloghi, presentazioni in lingua
    -Formare il team standista: devono conoscere perfettamente prodotto, pricing e obiettivi

    3. Durante l’evento: attitudine attiva, non passiva
    Uno stand non è solo vetrina, è uno spazio per creare relazioni. Serve:
    -Un team proattivo, che sappia accogliere e ascoltare
    -Raccolta sistematica dei contatti (CRM, schede, QR code)
    -Cura del visual e dei dettagli per comunicare professionalità
    -La differenza la fa come ti presenti, non solo cosa vendi.

    4. Il vero lavoro inizia dopo: follow-up e relazioni
    Molte aziende commettono l’errore di “tornare a casa e chiudere la fiera lì”. Invece:
    -Contatta tutti i lead entro pochi giorni, con email mirate
    -Organizza video call, invia campioni, proponi offerte dedicate
    -Monitora nel tempo l’evoluzione di ciascun contatto commerciale
    -La fiera è un seme: va coltivato per diventare fatturato.

    5. Valutare i risultati e migliorare
    Al rientro, valutiamo con obiettività:
    -Quanti contatti generati? Quanti appuntamenti concretizzati?
    -Costo per contatto? Ordini ricevuti?
    -Cosa possiamo fare meglio la prossima volta?
    -Tenere traccia di questi dati ci aiuta a fare scelte sempre più efficaci.


    Le fiere e gli eventi internazionali sono strumenti potenti per la crescita di un’impresa. Ma il valore si crea solo con pianificazione, esecuzione curata e follow-up intelligente.
    Noi di Impresa.biz affianchiamo le PMI in tutto il processo: dalla scelta dell’evento alla preparazione commerciale, fino alla gestione dei contatti post-fiera.

    #ImpresaBiz #FiereInternazionali #Export #EventiBusiness #StrategieDiInternazionalizzazione #PMI #BusinessGlobale #CrescitaAziendale #NetworkingInternazionale #VendereAllEstero
    Eventi internazionali e fiere: come sfruttarli per far crescere la tua impresa Noi di Impresa.biz abbiamo visto tante imprese italiane fare il salto di qualità proprio grazie alla partecipazione a fiere ed eventi internazionali. Incontrare clienti, distributori e partner di persona, toccare con mano i trend del mercato e confrontarsi con la concorrenza globale: tutto questo, se ben gestito, può generare un impatto reale sul fatturato e sulla crescita dell’impresa. Ma non basta esserci. Per ottenere risultati, serve un approccio strategico, dalla scelta dell’evento alla fase post-fiera. Ecco come fare. 1. Scegliere gli eventi giusti (non tutti servono) Non tutte le fiere portano valore. Prima di iscriversi, analizziamo: -Il tipo di pubblico: sono presenti buyer, distributori, clienti finali? -Larilevanza internazionale: è un evento riconosciuto nel tuo settore? -I mercati rappresentati: coincide con i Paesi target della tua strategia? -Il ritorno atteso rispetto ai costi (stand, trasferta, materiali, personale) Spesso, meglio una fiera ben fatta che cinque fatte di corsa. 2. Prepararsi prima di partire Una fiera ben sfruttata inizia mesi prima dell’evento. Consigliamo sempre di: -Contattare in anticipo i potenziali visitatori: inviti, newsletter, appuntamenti su agenda -Preparare materiale promozionale localizzato: brochure, cataloghi, presentazioni in lingua -Formare il team standista: devono conoscere perfettamente prodotto, pricing e obiettivi 3. Durante l’evento: attitudine attiva, non passiva Uno stand non è solo vetrina, è uno spazio per creare relazioni. Serve: -Un team proattivo, che sappia accogliere e ascoltare -Raccolta sistematica dei contatti (CRM, schede, QR code) -Cura del visual e dei dettagli per comunicare professionalità -La differenza la fa come ti presenti, non solo cosa vendi. 4. Il vero lavoro inizia dopo: follow-up e relazioni Molte aziende commettono l’errore di “tornare a casa e chiudere la fiera lì”. Invece: -Contatta tutti i lead entro pochi giorni, con email mirate -Organizza video call, invia campioni, proponi offerte dedicate -Monitora nel tempo l’evoluzione di ciascun contatto commerciale -La fiera è un seme: va coltivato per diventare fatturato. 5. Valutare i risultati e migliorare Al rientro, valutiamo con obiettività: -Quanti contatti generati? Quanti appuntamenti concretizzati? -Costo per contatto? Ordini ricevuti? -Cosa possiamo fare meglio la prossima volta? -Tenere traccia di questi dati ci aiuta a fare scelte sempre più efficaci. Le fiere e gli eventi internazionali sono strumenti potenti per la crescita di un’impresa. Ma il valore si crea solo con pianificazione, esecuzione curata e follow-up intelligente. Noi di Impresa.biz affianchiamo le PMI in tutto il processo: dalla scelta dell’evento alla preparazione commerciale, fino alla gestione dei contatti post-fiera. #ImpresaBiz #FiereInternazionali #Export #EventiBusiness #StrategieDiInternazionalizzazione #PMI #BusinessGlobale #CrescitaAziendale #NetworkingInternazionale #VendereAllEstero
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  • Il ruolo delle fiere internazionali per trovare nuovi clienti e partner

    Noi di Impresa.biz sappiamo quanto le fiere internazionali rappresentino un’opportunità preziosa per le imprese che vogliono ampliare la propria rete commerciale e aprirsi a mercati esteri.
    Questi eventi, infatti, sono veri e propri hub di networking dove incontrare potenziali clienti, distributori e partner strategici in un solo luogo.

    Perché partecipare a fiere internazionali?
    -Visibilità diretta su mercati esteri: le fiere permettono di presentare i propri prodotti e servizi a un pubblico qualificato e interessato.
    -Costruire relazioni di fiducia: il contatto faccia a faccia facilita la creazione di rapporti duraturi, fondamentali per collaborazioni e vendite.
    -Conoscere la concorrenza e le tendenze: osservare cosa offrono gli altri e le novità di settore aiuta a rimanere competitivi.
    -Testare nuovi mercati: partecipare a fiere permette di capire l’interesse reale e adattare l’offerta alle esigenze locali.

    Come prepararsi al meglio?
    -Definire obiettivi chiari: sapere se si cerca nuovi clienti, partner o semplicemente visibilità aiuta a pianificare l’azione.
    -Curare lo stand e il materiale promozionale: un allestimento professionale e materiali efficaci attirano più visitatori.
    -Preparare un pitch convincente: saper presentare rapidamente il valore della propria offerta è cruciale.
    -Organizzare incontri e follow-up: raccogliere contatti e programmare appuntamenti durante e dopo la fiera per massimizzare i risultati.

    Il nostro supporto da Impresa.biz
    -Ti aiutiamo a selezionare le fiere più strategiche per il tuo settore e obiettivi
    -Offriamo consulenza per la progettazione dello stand e dei materiali di comunicazione
    -Prepariamo insieme un piano di marketing e networking efficace per l’evento
    -Supportiamo nella gestione dei contatti e nel follow-up post-fiera

    Le fiere internazionali sono ancora oggi uno strumento insostituibile per espandere il proprio business oltre i confini nazionali.
    Noi di Impresa.biz ti affianchiamo passo dopo passo per trasformare la partecipazione a questi eventi in opportunità concrete di crescita.

    #fiereinternazionali #networking #businessinternazionale #export #impreseitaliane #marketingstrategico #impresaonline
    Il ruolo delle fiere internazionali per trovare nuovi clienti e partner Noi di Impresa.biz sappiamo quanto le fiere internazionali rappresentino un’opportunità preziosa per le imprese che vogliono ampliare la propria rete commerciale e aprirsi a mercati esteri. Questi eventi, infatti, sono veri e propri hub di networking dove incontrare potenziali clienti, distributori e partner strategici in un solo luogo. Perché partecipare a fiere internazionali? -Visibilità diretta su mercati esteri: le fiere permettono di presentare i propri prodotti e servizi a un pubblico qualificato e interessato. -Costruire relazioni di fiducia: il contatto faccia a faccia facilita la creazione di rapporti duraturi, fondamentali per collaborazioni e vendite. -Conoscere la concorrenza e le tendenze: osservare cosa offrono gli altri e le novità di settore aiuta a rimanere competitivi. -Testare nuovi mercati: partecipare a fiere permette di capire l’interesse reale e adattare l’offerta alle esigenze locali. Come prepararsi al meglio? -Definire obiettivi chiari: sapere se si cerca nuovi clienti, partner o semplicemente visibilità aiuta a pianificare l’azione. -Curare lo stand e il materiale promozionale: un allestimento professionale e materiali efficaci attirano più visitatori. -Preparare un pitch convincente: saper presentare rapidamente il valore della propria offerta è cruciale. -Organizzare incontri e follow-up: raccogliere contatti e programmare appuntamenti durante e dopo la fiera per massimizzare i risultati. Il nostro supporto da Impresa.biz -Ti aiutiamo a selezionare le fiere più strategiche per il tuo settore e obiettivi -Offriamo consulenza per la progettazione dello stand e dei materiali di comunicazione -Prepariamo insieme un piano di marketing e networking efficace per l’evento -Supportiamo nella gestione dei contatti e nel follow-up post-fiera Le fiere internazionali sono ancora oggi uno strumento insostituibile per espandere il proprio business oltre i confini nazionali. Noi di Impresa.biz ti affianchiamo passo dopo passo per trasformare la partecipazione a questi eventi in opportunità concrete di crescita. #fiereinternazionali #networking #businessinternazionale #export #impreseitaliane #marketingstrategico #impresaonline
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  • Internazionalizzazione a basso costo: si può? Strategie per le piccole imprese

    Quando si parla di internazionalizzazione, molte piccole imprese pensano subito a grandi investimenti, viaggi costosi, sedi estere e consulenti internazionali. Ma noi di Impresa.biz lo diciamo con chiarezza: internazionalizzarsi si può anche con budget contenuti, purché ci sia metodo, visione e una buona dose di flessibilità.
    Ecco le strategie low cost che proponiamo alle piccole imprese italiane per iniziare il loro percorso all’estero senza compromettere la sostenibilità finanziaria.

    1. Scegliere mercati accessibili e affini
    Non tutti i mercati esteri richiedono lo stesso livello di investimento iniziale.
    Per una piccola impresa, può essere strategico partire da:
    -Paesi UE: niente dazi, burocrazia semplificata, pagamenti rapidi.
    -Aree con forte presenza di italiani (es. Svizzera, Germania, Argentina).
    -Mercati digitali in crescita (es. USA, Emirati, Sud-Est asiatico) se si lavora online.
    Meglio partire da un Paese dove possiamo operare con facilità e conoscere già la domanda.

    2. Puntare sul digitale: l’export online
    Oggi è possibile raggiungere clienti esteri senza aprire una sede fisica.
    Ecco alcune opzioni efficaci:
    -Marketplace internazionali: Amazon, Etsy, Alibaba, Faire, ecc.
    -E-commerce proprietario, anche in versione base (Shopify, WooCommerce).
    -Social selling su Instagram, TikTok e Facebook, con contenuti localizzati.

    Con una piccola campagna mirata e una logistica ben organizzata, si può iniziare a vendere all’estero anche con meno di 5.000 €.

    3. Affidarsi a un Temporary Export Manager (TEM)
    Non puoi assumere un export manager a tempo pieno? Nessun problema.
    Il Temporary Export Manager è una figura esterna che lavora per la tua impresa su obiettivi precisi e per un periodo definito.

    Con i finanziamenti SIMEST, i costi di un TEM possono essere in parte coperti.
    È ideale per avviare contatti, partecipare a fiere e creare la prima rete commerciale all’estero.

    4. Partecipare a fiere e B2B con contributi pubblici
    Molte Regioni italiane, SIMEST e ICE offrono voucher e rimborsi per la partecipazione a:
    -fiere internazionali in Italia e all’estero,
    -incoming B2B virtuali o fisici,
    -roadshow e missioni di sistema.
    Con una buona preparazione e una fiera ben scelta, si può generare interesse concreto anche con un piccolo stand.

    5. Collaborare con altri imprenditori
    L’unione fa la forza. Alcune PMI scelgono di:
    -partecipare a consorzi export o reti di impresa,
    -condividere un agente commerciale estero,
    -promuoversi insieme ad aziende complementari (es. moda + accessori, food + packaging).
    Questo consente di dividere i costi e aumentare l’impatto.

    Cosa NON fare, anche se il budget è basso
    Improvvisare: senza analisi di mercato e obiettivi chiari, si spreca tempo.
    Affidarsi a partner poco trasparenti o non referenziati.
    Tradurre “al volo” i materiali senza una localizzazione professionale.
    Non prevedere un minimo di investimento in comunicazione.

    Il nostro consiglio
    Internazionalizzarsi a basso costo non significa fare le cose “al risparmio”, ma fare le scelte giuste, nel momento giusto, con gli strumenti più efficaci.

    Noi di Impresa.biz aiutiamo le piccole imprese italiane a partire con progetti “leggeri”, sostenibili e modulabili.
    Vuoi capire se la tua azienda è pronta a partire? Scrivici per una consulenza gratuita.

    #ExportLowCost #InternazionalizzazionePMI #ExportDigitale #TemporaryExportManager #FondoSIMEST #MarketplaceInternazionali #FiereInternazionali #Impresabiz

    Internazionalizzazione a basso costo: si può? Strategie per le piccole imprese Quando si parla di internazionalizzazione, molte piccole imprese pensano subito a grandi investimenti, viaggi costosi, sedi estere e consulenti internazionali. Ma noi di Impresa.biz lo diciamo con chiarezza: internazionalizzarsi si può anche con budget contenuti, purché ci sia metodo, visione e una buona dose di flessibilità. Ecco le strategie low cost che proponiamo alle piccole imprese italiane per iniziare il loro percorso all’estero senza compromettere la sostenibilità finanziaria. 🎯 1. Scegliere mercati accessibili e affini Non tutti i mercati esteri richiedono lo stesso livello di investimento iniziale. Per una piccola impresa, può essere strategico partire da: -Paesi UE: niente dazi, burocrazia semplificata, pagamenti rapidi. -Aree con forte presenza di italiani (es. Svizzera, Germania, Argentina). -Mercati digitali in crescita (es. USA, Emirati, Sud-Est asiatico) se si lavora online. 📌 Meglio partire da un Paese dove possiamo operare con facilità e conoscere già la domanda. 🌐 2. Puntare sul digitale: l’export online Oggi è possibile raggiungere clienti esteri senza aprire una sede fisica. Ecco alcune opzioni efficaci: -Marketplace internazionali: Amazon, Etsy, Alibaba, Faire, ecc. -E-commerce proprietario, anche in versione base (Shopify, WooCommerce). -Social selling su Instagram, TikTok e Facebook, con contenuti localizzati. ✅ Con una piccola campagna mirata e una logistica ben organizzata, si può iniziare a vendere all’estero anche con meno di 5.000 €. 🤝 3. Affidarsi a un Temporary Export Manager (TEM) Non puoi assumere un export manager a tempo pieno? Nessun problema. Il Temporary Export Manager è una figura esterna che lavora per la tua impresa su obiettivi precisi e per un periodo definito. ➡️ Con i finanziamenti SIMEST, i costi di un TEM possono essere in parte coperti. ➡️ È ideale per avviare contatti, partecipare a fiere e creare la prima rete commerciale all’estero. 🧳 4. Partecipare a fiere e B2B con contributi pubblici Molte Regioni italiane, SIMEST e ICE offrono voucher e rimborsi per la partecipazione a: -fiere internazionali in Italia e all’estero, -incoming B2B virtuali o fisici, -roadshow e missioni di sistema. 📌 Con una buona preparazione e una fiera ben scelta, si può generare interesse concreto anche con un piccolo stand. 🔄 5. Collaborare con altri imprenditori L’unione fa la forza. Alcune PMI scelgono di: -partecipare a consorzi export o reti di impresa, -condividere un agente commerciale estero, -promuoversi insieme ad aziende complementari (es. moda + accessori, food + packaging). ✅ Questo consente di dividere i costi e aumentare l’impatto. 📉 Cosa NON fare, anche se il budget è basso ❌ Improvvisare: senza analisi di mercato e obiettivi chiari, si spreca tempo. ❌ Affidarsi a partner poco trasparenti o non referenziati. ❌ Tradurre “al volo” i materiali senza una localizzazione professionale. ❌ Non prevedere un minimo di investimento in comunicazione. 🎯 Il nostro consiglio Internazionalizzarsi a basso costo non significa fare le cose “al risparmio”, ma fare le scelte giuste, nel momento giusto, con gli strumenti più efficaci. Noi di Impresa.biz aiutiamo le piccole imprese italiane a partire con progetti “leggeri”, sostenibili e modulabili. 📩 Vuoi capire se la tua azienda è pronta a partire? Scrivici per una consulenza gratuita. 💬 #ExportLowCost #InternazionalizzazionePMI #ExportDigitale #TemporaryExportManager #FondoSIMEST #MarketplaceInternazionali #FiereInternazionali #Impresabiz
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  • Finanziamenti SIMEST: come accedere alle agevolazioni per l’estero

    Noi di Impresa.biz sappiamo bene quanto l’internazionalizzazione sia una sfida, soprattutto per le PMI. Ma oggi, grazie ai finanziamenti SIMEST, le imprese italiane hanno a disposizione strumenti agevolati per affrontare i mercati esteri con maggiore sicurezza, liquidità e competitività.
    Ecco una guida pratica per capire cosa offre SIMEST, chi può accedere e come prepararsi al meglio.

    Chi è SIMEST e cosa offre?
    SIMEST è la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Lo fa attraverso:
    -finanziamenti agevolati a tasso molto basso (spesso intorno allo 0,5% o meno),
    -contributi a fondo perduto (in alcune misure e periodi),
    -partecipazioni nel capitale per progetti strategici.
    Tutto è rivolto a PMI e Mid Cap italiane con piani concreti di espansione all’estero.

    Le principali linee di finanziamento 2025
    I bandi SIMEST vengono periodicamente aggiornati, ma ci sono sei misure principali su cui puntare nel 2025:

    1. Transizione digitale ed ecologica
    Sostiene investimenti per migliorare la competitività attraverso digitalizzazione, innovazione, sostenibilità ambientale e processi produttivi destinati all’estero.
    Ideale per chi vuole internazionalizzare in modo moderno e green.

    2. Fiere e mostre internazionali
    Copre spese per la partecipazione a fiere all’estero o eventi internazionali in Italia, inclusi costi di viaggio, stand, materiali promozionali.
    Perfetto per chi muove i primi passi nei mercati esteri.

    3. E-commerce
    Supporta la realizzazione di piattaforme proprie o l’accesso a marketplace internazionali (come Amazon, Alibaba, ecc.).
    Strategico per chi vuole vendere online all’estero.

    4. Inserimento in mercati esteri
    Finanzia l’apertura di sedi, uffici commerciali o stabilimenti produttivi in altri Paesi.
    Per chi è pronto a presidiare direttamente un nuovo mercato.

    5. Certificazioni e consulenze
    Agevola l’ottenimento di certificazioni internazionali, marchi, brevetti e l’utilizzo di consulenze specialistiche legate all’internazionalizzazione.

    6. Temporary Export Manager (TEM)
    Sostiene i costi per avvalersi di un export manager temporaneo, esperto nel posizionamento all’estero.

    Chi può accedere?
    Possono accedere ai finanziamenti SIMEST le PMI italiane (in alcuni casi anche Mid Cap), con almeno due bilanci approvati e con una proiezione concreta verso i mercati internazionali. Sono richiesti:
    -un piano chiaro di spesa e obiettivi,
    -documentazione amministrativa completa (visure, bilanci, ecc.),
    -rispetto dei requisiti UE (in tema di aiuti di Stato e sostenibilità).

    Come funziona la procedura
    -Registrazione sul portale SIMEST e creazione dell’identità digitale dell’azienda.
    -Caricamento della domanda online, con piano d’investimento e documentazione richiesta.
    -Valutazione da parte di SIMEST, in genere in 1-3 mesi.
    -Erogazione del finanziamento: in parte anticipata e in parte a rimborso.
    -Rendicontazione finale a conclusione del progetto.
    Le misure SIMEST funzionano a sportello, quindi il tempismo è tutto: prima si presenta la domanda, più si hanno chance di accesso.

    Gli errori da evitare
    Presentare un progetto generico o mal strutturato
    Non dimostrare la reale proiezione internazionale dell’impresa
    Mancanza di documentazione o incongruenze tra budget e piano d’azione
    Attendere l’ultimo minuto per preparare la domanda

    Il nostro consiglio
    Noi di Impresa.biz consigliamo di iniziare subito la preparazione della documentazione, anche se il bando non è ancora aperto. Avere un business plan solido, obiettivi misurabili e un partner esperto nella compilazione delle domande fa davvero la differenza.

    Vuoi sapere se la tua azienda è idonea a una misura SIMEST?
    Contattaci per una verifica gratuita del profilo aziendale e ricevi un check-up su misura per i tuoi progetti all’estero.

    #FinanziamentiSIMEST #Internazionalizzazione #PMIitaliane #Fondo394 #Export2025 #EcommerceEstero #TransizioneDigitale #FiereInternazionali #Impresabiz

    Finanziamenti SIMEST: come accedere alle agevolazioni per l’estero Noi di Impresa.biz sappiamo bene quanto l’internazionalizzazione sia una sfida, soprattutto per le PMI. Ma oggi, grazie ai finanziamenti SIMEST, le imprese italiane hanno a disposizione strumenti agevolati per affrontare i mercati esteri con maggiore sicurezza, liquidità e competitività. Ecco una guida pratica per capire cosa offre SIMEST, chi può accedere e come prepararsi al meglio. 📌 Chi è SIMEST e cosa offre? SIMEST è la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Lo fa attraverso: -finanziamenti agevolati a tasso molto basso (spesso intorno allo 0,5% o meno), -contributi a fondo perduto (in alcune misure e periodi), -partecipazioni nel capitale per progetti strategici. Tutto è rivolto a PMI e Mid Cap italiane con piani concreti di espansione all’estero. ✈️ Le principali linee di finanziamento 2025 I bandi SIMEST vengono periodicamente aggiornati, ma ci sono sei misure principali su cui puntare nel 2025: 1. Transizione digitale ed ecologica Sostiene investimenti per migliorare la competitività attraverso digitalizzazione, innovazione, sostenibilità ambientale e processi produttivi destinati all’estero. 👉 Ideale per chi vuole internazionalizzare in modo moderno e green. 2. Fiere e mostre internazionali Copre spese per la partecipazione a fiere all’estero o eventi internazionali in Italia, inclusi costi di viaggio, stand, materiali promozionali. 👉 Perfetto per chi muove i primi passi nei mercati esteri. 3. E-commerce Supporta la realizzazione di piattaforme proprie o l’accesso a marketplace internazionali (come Amazon, Alibaba, ecc.). 👉 Strategico per chi vuole vendere online all’estero. 4. Inserimento in mercati esteri Finanzia l’apertura di sedi, uffici commerciali o stabilimenti produttivi in altri Paesi. 👉 Per chi è pronto a presidiare direttamente un nuovo mercato. 5. Certificazioni e consulenze Agevola l’ottenimento di certificazioni internazionali, marchi, brevetti e l’utilizzo di consulenze specialistiche legate all’internazionalizzazione. 6. Temporary Export Manager (TEM) Sostiene i costi per avvalersi di un export manager temporaneo, esperto nel posizionamento all’estero. ✅ Chi può accedere? Possono accedere ai finanziamenti SIMEST le PMI italiane (in alcuni casi anche Mid Cap), con almeno due bilanci approvati e con una proiezione concreta verso i mercati internazionali. Sono richiesti: -un piano chiaro di spesa e obiettivi, -documentazione amministrativa completa (visure, bilanci, ecc.), -rispetto dei requisiti UE (in tema di aiuti di Stato e sostenibilità). 🧩 Come funziona la procedura -Registrazione sul portale SIMEST e creazione dell’identità digitale dell’azienda. -Caricamento della domanda online, con piano d’investimento e documentazione richiesta. -Valutazione da parte di SIMEST, in genere in 1-3 mesi. -Erogazione del finanziamento: in parte anticipata e in parte a rimborso. -Rendicontazione finale a conclusione del progetto. 📌 Le misure SIMEST funzionano a sportello, quindi il tempismo è tutto: prima si presenta la domanda, più si hanno chance di accesso. 🛑 Gli errori da evitare ❌ Presentare un progetto generico o mal strutturato ❌ Non dimostrare la reale proiezione internazionale dell’impresa ❌ Mancanza di documentazione o incongruenze tra budget e piano d’azione ❌ Attendere l’ultimo minuto per preparare la domanda 🎯 Il nostro consiglio Noi di Impresa.biz consigliamo di iniziare subito la preparazione della documentazione, anche se il bando non è ancora aperto. Avere un business plan solido, obiettivi misurabili e un partner esperto nella compilazione delle domande fa davvero la differenza. Vuoi sapere se la tua azienda è idonea a una misura SIMEST? 👉 Contattaci per una verifica gratuita del profilo aziendale e ricevi un check-up su misura per i tuoi progetti all’estero. 💬 #FinanziamentiSIMEST #Internazionalizzazione #PMIitaliane #Fondo394 #Export2025 #EcommerceEstero #TransizioneDigitale #FiereInternazionali #Impresabiz
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  • Fiere internazionali: come prepararci per partecipare e ottenere risultati concreti

    Le fiere internazionali rappresentano un’occasione unica per noi imprenditori e PMI: ci permettono di presentare i nostri prodotti, incontrare potenziali clienti, testare nuovi mercati e osservare da vicino la concorrenza. Ma partecipare a una fiera non basta: per ottenere veri risultati, è fondamentale prepararsi nel modo giusto.
    Noi di Impresa.biz abbiamo partecipato a diverse fiere in Italia e all’estero, e in questo articolo vogliamo condividere l’approccio che ci ha permesso di trasformare la partecipazione fieristica in un investimento produttivo.

    Perché partecipare a una fiera internazionale
    La fiera è un concentrato di opportunità, soprattutto se:
    -Stiamo cercando nuovi clienti esteri
    -Vogliamo entrare in un nuovo mercato
    -Puntiamo ad ampliare la rete di distributori e partner
    -Cerchiamo ispirazione, contatti e feedback dal settore
    Ma attenzione: una fiera internazionale è anche impegnativa e costosa, quindi va affrontata con un piano chiaro.

    Cosa fare prima della fiera
    1. Scegliere l’evento giusto
    Non tutte le fiere sono adatte a noi. Prima di iscriverci, valutiamo:
    -Il target dei visitatori (B2B, B2C, importatori, buyer, ecc.)
    -Il livello di internazionalizzazione della fiera
    -I dati delle edizioni precedenti (affluenza, espositori, risultati)
    -I costi e le opportunità di finanziamento pubblico (ICE, bandi regionali)

    2. Definire obiettivi chiari
    Chiediamoci: perché partecipiamo? Per generare lead? Per trovare distributori? Per testare un nuovo prodotto? Avere obiettivi chiari ci aiuta a:
    -Progettare uno stand adatto
    -Scegliere il personale giusto
    -Misurare i risultati post-fiera

    3. Preparare lo stand e i materiali
    Uno stand curato e professionale fa la differenza. Dobbiamo pensare a:
    -Grafica, messaggi chiari e coerenza visiva
    -Materiale promozionale multilingue (brochure, cataloghi, biglietti da visita)
    -Dimostrazioni prodotto o campioni da distribuire
    -Schede tecniche, listini, FAQ in inglese o nella lingua del mercato target

    4. Promuoverci prima dell’evento
    Non aspettiamo che i visitatori vengano da soli. Possiamo:
    -Contattare in anticipo clienti o distributori locali
    -Inviare newsletter o inviti personalizzati
    -Comunicare sui social che saremo presenti (con padiglione e stand)

    Durante la fiera: massima attenzione alla relazione
    Durante la fiera dobbiamo essere pronti a:
    -Accogliere e ascoltare ogni visitatore (con apertura e professionalità)
    -Raccogliere contatti in modo ordinato (CRM, fogli, QR code)
    -Prendere appunti sui contatti e i colloqui avuti (per un follow-up efficace)
    -Fare networking con altri espositori (potenziali partner o fornitori)
    Un consiglio: restiamo flessibili, sorridenti e pronti a rispondere alle domande anche nelle ore più intense. Ogni contatto può essere un’opportunità futura.

    Dopo la fiera: il follow-up fa la differenza
    La fiera non finisce quando si smontano gli stand. Anzi, il vero lavoro inizia lì. Ecco cosa facciamo sempre:
    -Inviamo email personalizzate entro pochi giorni ai contatti più interessanti
    -Raccogliamo i feedback e analizziamo cosa ha funzionato e cosa no
    -Misuriamo i risultati: quanti contatti, quante richieste, quante vendite?
    Aggiorniamo il nostro CRM e valutiamo se partecipare all’edizione successiva

    Bonus: strumenti e incentivi utili
    -ICE Agenzia supporta le PMI italiane con stand collettivi, servizi di interpretariato, logistica e consulenza
    -SACE-SIMEST offre contributi e finanziamenti agevolati per la partecipazione a fiere internazionali
    Le Camere di Commercio e le Regioni spesso pubblicano bandi specifici

    Le fiere internazionali possono aprire nuove porte per la nostra impresa, ma solo se le affrontiamo con metodo, preparazione e visione strategica. Pianificare con attenzione, curare ogni dettaglio e mantenere attivo il contatto con i potenziali clienti dopo l’evento è ciò che trasforma la fiera da spesa a investimento.

    Noi di Impresa.biz continueremo a crederci, partecipare e migliorare, e siamo pronti ad accompagnare anche voi in questo percorso di internazionalizzazione.

    #FiereInternazionali #ExportPMI #Internazionalizzazione #StrategiaFieristica #PMIItalia #Microimprese #ICEAgenzia #Networking #BusinessEstero #MarketingFieristico #CrescitaInternazionale #BandiExport #StandEspositivi




    Fiere internazionali: come prepararci per partecipare e ottenere risultati concreti Le fiere internazionali rappresentano un’occasione unica per noi imprenditori e PMI: ci permettono di presentare i nostri prodotti, incontrare potenziali clienti, testare nuovi mercati e osservare da vicino la concorrenza. Ma partecipare a una fiera non basta: per ottenere veri risultati, è fondamentale prepararsi nel modo giusto. Noi di Impresa.biz abbiamo partecipato a diverse fiere in Italia e all’estero, e in questo articolo vogliamo condividere l’approccio che ci ha permesso di trasformare la partecipazione fieristica in un investimento produttivo. 🎯 Perché partecipare a una fiera internazionale La fiera è un concentrato di opportunità, soprattutto se: -Stiamo cercando nuovi clienti esteri -Vogliamo entrare in un nuovo mercato -Puntiamo ad ampliare la rete di distributori e partner -Cerchiamo ispirazione, contatti e feedback dal settore Ma attenzione: una fiera internazionale è anche impegnativa e costosa, quindi va affrontata con un piano chiaro. 📅 Cosa fare prima della fiera 1. Scegliere l’evento giusto Non tutte le fiere sono adatte a noi. Prima di iscriverci, valutiamo: -Il target dei visitatori (B2B, B2C, importatori, buyer, ecc.) -Il livello di internazionalizzazione della fiera -I dati delle edizioni precedenti (affluenza, espositori, risultati) -I costi e le opportunità di finanziamento pubblico (ICE, bandi regionali) 2. Definire obiettivi chiari Chiediamoci: perché partecipiamo? Per generare lead? Per trovare distributori? Per testare un nuovo prodotto? Avere obiettivi chiari ci aiuta a: -Progettare uno stand adatto -Scegliere il personale giusto -Misurare i risultati post-fiera 3. Preparare lo stand e i materiali Uno stand curato e professionale fa la differenza. Dobbiamo pensare a: -Grafica, messaggi chiari e coerenza visiva -Materiale promozionale multilingue (brochure, cataloghi, biglietti da visita) -Dimostrazioni prodotto o campioni da distribuire -Schede tecniche, listini, FAQ in inglese o nella lingua del mercato target 4. Promuoverci prima dell’evento Non aspettiamo che i visitatori vengano da soli. Possiamo: -Contattare in anticipo clienti o distributori locali -Inviare newsletter o inviti personalizzati -Comunicare sui social che saremo presenti (con padiglione e stand) 📍 Durante la fiera: massima attenzione alla relazione Durante la fiera dobbiamo essere pronti a: -Accogliere e ascoltare ogni visitatore (con apertura e professionalità) -Raccogliere contatti in modo ordinato (CRM, fogli, QR code) -Prendere appunti sui contatti e i colloqui avuti (per un follow-up efficace) -Fare networking con altri espositori (potenziali partner o fornitori) Un consiglio: restiamo flessibili, sorridenti e pronti a rispondere alle domande anche nelle ore più intense. Ogni contatto può essere un’opportunità futura. 📩 Dopo la fiera: il follow-up fa la differenza La fiera non finisce quando si smontano gli stand. Anzi, il vero lavoro inizia lì. Ecco cosa facciamo sempre: -Inviamo email personalizzate entro pochi giorni ai contatti più interessanti -Raccogliamo i feedback e analizziamo cosa ha funzionato e cosa no -Misuriamo i risultati: quanti contatti, quante richieste, quante vendite? Aggiorniamo il nostro CRM e valutiamo se partecipare all’edizione successiva 💡 Bonus: strumenti e incentivi utili -ICE Agenzia supporta le PMI italiane con stand collettivi, servizi di interpretariato, logistica e consulenza -SACE-SIMEST offre contributi e finanziamenti agevolati per la partecipazione a fiere internazionali Le Camere di Commercio e le Regioni spesso pubblicano bandi specifici ✅Le fiere internazionali possono aprire nuove porte per la nostra impresa, ma solo se le affrontiamo con metodo, preparazione e visione strategica. Pianificare con attenzione, curare ogni dettaglio e mantenere attivo il contatto con i potenziali clienti dopo l’evento è ciò che trasforma la fiera da spesa a investimento. Noi di Impresa.biz continueremo a crederci, partecipare e migliorare, e siamo pronti ad accompagnare anche voi in questo percorso di internazionalizzazione. #FiereInternazionali #ExportPMI #Internazionalizzazione #StrategiaFieristica #PMIItalia #Microimprese #ICEAgenzia #Networking #BusinessEstero #MarketingFieristico #CrescitaInternazionale #BandiExport #StandEspositivi
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  • Le fiere internazionali come trampolino di lancio per l’internazionalizzazione: una guida per le PMI
    Quando si parla di internazionalizzazione, le PMI italiane spesso si trovano davanti a un bivio: investire all’estero senza una rete di contatti consolidata o aspettare il “momento giusto”, che rischia di non arrivare mai. Noi crediamo che esista una terza via, concreta e strategica: partecipare alle fiere internazionali.

    Perché le fiere internazionali?
    Le fiere rappresentano un'opportunità unica per presentare i nostri prodotti, analizzare la concorrenza e soprattutto entrare in contatto diretto con buyer, distributori e partner esteri. In un contesto fieristico, le relazioni nascono in modo naturale, spesso più velocemente e in modo più autentico rispetto a una trattativa a distanza.

    Un investimento che vale
    Sì, partecipare a una fiera internazionale comporta un investimento in termini economici e organizzativi. Tuttavia, se ben pianificata, questa attività può trasformarsi in un vero trampolino di lancio per nuovi mercati. Abbiamo visto colleghi stringere accordi commerciali durante l’evento stesso, o ricevere richieste di follow-up nelle settimane successive.

    Come prepararci al meglio
    Per ottenere risultati concreti, non possiamo limitarci a “esserci”. Dobbiamo:
    -Selezionare le fiere più in linea con il nostro settore e con i mercati target.
    -Pianificare con anticipo la logistica, la comunicazione e il materiale da esporre.
    -Organizzare incontri B2B attraverso le piattaforme messe a disposizione dagli organizzatori.
    -Preparare il nostro team a comunicare in modo efficace in lingua straniera e a raccogliere contatti utili.
    -Seguire ogni lead con attenzione nel post-fiera.

    Le fiere come punto di partenza, non di arrivo
    La fiera non è il traguardo, ma l’inizio di un percorso. Una volta tornati in azienda, dobbiamo analizzare i contatti acquisiti, aggiornare la nostra strategia export e continuare a coltivare le relazioni nate in fiera. In questo modo trasformiamo un evento di pochi giorni in una leva di crescita sul lungo periodo.

    Noi PMI abbiamo tutte le carte in regola per affacciarci ai mercati esteri, ma serve coraggio, preparazione e un pizzico di visione strategica. Le fiere internazionali possono essere la spinta di cui abbiamo bisogno per trasformare l’ambizione di crescere oltre confine in una realtà concreta.

    #PMI #Internazionalizzazione #Export #FiereInternazionali #MadeInItaly #StrategiaExport #BusinessInternazionale #B2B #CrescitaPMI #MercatiEsteri
    Le fiere internazionali come trampolino di lancio per l’internazionalizzazione: una guida per le PMI Quando si parla di internazionalizzazione, le PMI italiane spesso si trovano davanti a un bivio: investire all’estero senza una rete di contatti consolidata o aspettare il “momento giusto”, che rischia di non arrivare mai. Noi crediamo che esista una terza via, concreta e strategica: partecipare alle fiere internazionali. Perché le fiere internazionali? Le fiere rappresentano un'opportunità unica per presentare i nostri prodotti, analizzare la concorrenza e soprattutto entrare in contatto diretto con buyer, distributori e partner esteri. In un contesto fieristico, le relazioni nascono in modo naturale, spesso più velocemente e in modo più autentico rispetto a una trattativa a distanza. Un investimento che vale Sì, partecipare a una fiera internazionale comporta un investimento in termini economici e organizzativi. Tuttavia, se ben pianificata, questa attività può trasformarsi in un vero trampolino di lancio per nuovi mercati. Abbiamo visto colleghi stringere accordi commerciali durante l’evento stesso, o ricevere richieste di follow-up nelle settimane successive. Come prepararci al meglio Per ottenere risultati concreti, non possiamo limitarci a “esserci”. Dobbiamo: -Selezionare le fiere più in linea con il nostro settore e con i mercati target. -Pianificare con anticipo la logistica, la comunicazione e il materiale da esporre. -Organizzare incontri B2B attraverso le piattaforme messe a disposizione dagli organizzatori. -Preparare il nostro team a comunicare in modo efficace in lingua straniera e a raccogliere contatti utili. -Seguire ogni lead con attenzione nel post-fiera. Le fiere come punto di partenza, non di arrivo La fiera non è il traguardo, ma l’inizio di un percorso. Una volta tornati in azienda, dobbiamo analizzare i contatti acquisiti, aggiornare la nostra strategia export e continuare a coltivare le relazioni nate in fiera. In questo modo trasformiamo un evento di pochi giorni in una leva di crescita sul lungo periodo. Noi PMI abbiamo tutte le carte in regola per affacciarci ai mercati esteri, ma serve coraggio, preparazione e un pizzico di visione strategica. Le fiere internazionali possono essere la spinta di cui abbiamo bisogno per trasformare l’ambizione di crescere oltre confine in una realtà concreta. #PMI #Internazionalizzazione #Export #FiereInternazionali #MadeInItaly #StrategiaExport #BusinessInternazionale #B2B #CrescitaPMI #MercatiEsteri
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  • Le Fiere Internazionali: Una Leva Strategica per Farsi Conoscere Fuori dall’Italia
    Quando si parla di internazionalizzazione, spesso si pensa subito a traduzioni di siti web, marketplace esteri o strategie digitali. Ma c’è uno strumento, forse più “tradizionale”, che ancora oggi rappresenta una leva concreta e potente per entrare in nuovi mercati: le fiere internazionali.

    Noi di Impresa.biz lo vediamo spesso: aziende anche piccole, ma ben preparate, riescono a generare contatti qualificati, accordi commerciali e visibilità internazionale grazie alla partecipazione a fiere settoriali all’estero. Ecco come farlo nel modo giusto.

    Perché Partecipare a una Fiera Internazionale
    Partecipare a una fiera all’estero non è solo una spesa, ma un investimento strategico. Ecco cosa può offrire:
    -Accesso diretto a nuovi clienti e distributori
    -Osservazione diretta dei concorrenti locali e globali
    -Verifica immediata dell’interesse di mercato per i propri prodotti
    -Occasioni di partnership internazionali
    -Rafforzamento della brand awareness fuori dai confini nazionali
    È anche un modo per testare un mercato prima di aprire una sede o investire in campagne più strutturate.

    Come Scegliere la Fiera Giusta
    Non tutte le fiere portano gli stessi risultati. Bisogna scegliere con criterio. Noi suggeriamo di considerare:
    -Rilevanza settoriale: è una fiera di nicchia o generalista? Chi partecipa?
    -Paese target: il mercato è pronto per i tuoi prodotti/servizi?
    -Tipologia di visitatori: ci saranno buyer, distributori, partner?
    -Presenza della concorrenza: è un buon segnale, non un deterrente
    -Supporto istituzionale: esistono bandi o fondi per abbattere i costi?
    Suggerimento: controllate le fiere segnalate da ICE-Agenzia o da associazioni di categoria: spesso ci sono agevolazioni per partecipare come espositori.

    Come Prepararsi in Modo Strategico
    Andare in fiera senza una strategia è uno degli errori più comuni. Ecco cosa consigliamo:

    Prima della fiera:
    -Definite obiettivi chiari (es. trovare distributori, validare un prodotto, stringere partnership)
    -Preparate materiali in lingua: brochure, schede prodotto, presentazioni
    -Lavorate su una comunicazione coerente e adattata al contesto locale
    -Prenotate appuntamenti in anticipo, se la fiera lo consente

    Durante la fiera:
    -Curate l’allestimento e l’esperienza sullo stand (anche in piccolo)
    -Raccogliete contatti qualificati, prendendo appunti sui dialoghi
    -Scattate foto, fate video: materiale prezioso per il post-evento
    -Partecipate ad eventi paralleli (talk, workshop, networking serale)

    Dopo la fiera:
    Inviate un’email personalizzata a ogni contatto rilevante

    Seguite i lead caldi entro 72 ore

    Fate un bilancio dell’esperienza e aggiornate il CRM

    Esempi di Fiere Internazionali Rilevanti
    A seconda del settore, ci sono fiere internazionali che rappresentano hub di riferimento mondiale. Eccone alcune:

    Settore Fiera Luogo
    Food & Beverage SIAL, Anuga Parigi, Colonia
    Moda Pitti Uomo, Première Vision Firenze, Parigi
    Tecnologia CES, Web Summit Las Vegas, Lisbona
    Design Salone del Mobile (internazionale) Milano, Shanghai
    Agricoltura Agritechnica Hannover

    Fiere e Comunicazione Digitale: Sinergia Vincente
    Partecipare a una fiera non esclude il digitale, anzi. Noi consigliamo di:
    -Comunicare la presenza in fiera sui social e tramite newsletter
    -Preparare una landing page in lingua per l’evento
    -Usare QR code e link tracciabili per facilitare il follow-up
    -Raccogliere recensioni e testimonianze direttamente sul posto

    Agevolazioni e Supporto per le PMI
    Molte Regioni italiane e enti come ICE, SIMEST, Unioncamere o Camere di Commercio italiane all’estero offrono:
    -Voucher per fiere internazionali
    -Rimborsi viaggio/allestimento
    -Supporto logistico e organizzativo
    -Consulenza su normative e dogane
    -Verificate bandi attivi: un piccolo sforzo può farvi risparmiare migliaia di euro.

    Le fiere internazionali non sono un “lusso” riservato ai grandi brand. Anche una PMI può — e deve — usarle per esplorare nuovi mercati, testare prodotti, farsi notare e creare connessioni preziose. L’importante è partire con un obiettivo preciso, una buona preparazione e la giusta dose di flessibilità.

    Noi di Impresa.biz continueremo a raccontarvi casi, strategie e strumenti per portare l’impresa italiana nel mondo… un incontro alla volta.

    #Internazionalizzazione #FiereInternazionali #PMI #ExportMadeInItaly #MarketingFieristico #BusinessGlobale #ImpreseItalianeNelMondo #ImpresaBiz
    Le Fiere Internazionali: Una Leva Strategica per Farsi Conoscere Fuori dall’Italia Quando si parla di internazionalizzazione, spesso si pensa subito a traduzioni di siti web, marketplace esteri o strategie digitali. Ma c’è uno strumento, forse più “tradizionale”, che ancora oggi rappresenta una leva concreta e potente per entrare in nuovi mercati: le fiere internazionali. Noi di Impresa.biz lo vediamo spesso: aziende anche piccole, ma ben preparate, riescono a generare contatti qualificati, accordi commerciali e visibilità internazionale grazie alla partecipazione a fiere settoriali all’estero. Ecco come farlo nel modo giusto. 🌍 Perché Partecipare a una Fiera Internazionale Partecipare a una fiera all’estero non è solo una spesa, ma un investimento strategico. Ecco cosa può offrire: -Accesso diretto a nuovi clienti e distributori -Osservazione diretta dei concorrenti locali e globali -Verifica immediata dell’interesse di mercato per i propri prodotti -Occasioni di partnership internazionali -Rafforzamento della brand awareness fuori dai confini nazionali È anche un modo per testare un mercato prima di aprire una sede o investire in campagne più strutturate. 🔍 Come Scegliere la Fiera Giusta Non tutte le fiere portano gli stessi risultati. Bisogna scegliere con criterio. Noi suggeriamo di considerare: -Rilevanza settoriale: è una fiera di nicchia o generalista? Chi partecipa? -Paese target: il mercato è pronto per i tuoi prodotti/servizi? -Tipologia di visitatori: ci saranno buyer, distributori, partner? -Presenza della concorrenza: è un buon segnale, non un deterrente -Supporto istituzionale: esistono bandi o fondi per abbattere i costi? 📌 Suggerimento: controllate le fiere segnalate da ICE-Agenzia o da associazioni di categoria: spesso ci sono agevolazioni per partecipare come espositori. 🧰 Come Prepararsi in Modo Strategico Andare in fiera senza una strategia è uno degli errori più comuni. Ecco cosa consigliamo: ✅ Prima della fiera: -Definite obiettivi chiari (es. trovare distributori, validare un prodotto, stringere partnership) -Preparate materiali in lingua: brochure, schede prodotto, presentazioni -Lavorate su una comunicazione coerente e adattata al contesto locale -Prenotate appuntamenti in anticipo, se la fiera lo consente ✅ Durante la fiera: -Curate l’allestimento e l’esperienza sullo stand (anche in piccolo) -Raccogliete contatti qualificati, prendendo appunti sui dialoghi -Scattate foto, fate video: materiale prezioso per il post-evento -Partecipate ad eventi paralleli (talk, workshop, networking serale) ✅ Dopo la fiera: Inviate un’email personalizzata a ogni contatto rilevante Seguite i lead caldi entro 72 ore Fate un bilancio dell’esperienza e aggiornate il CRM 💼 Esempi di Fiere Internazionali Rilevanti A seconda del settore, ci sono fiere internazionali che rappresentano hub di riferimento mondiale. Eccone alcune: Settore Fiera Luogo Food & Beverage SIAL, Anuga Parigi, Colonia Moda Pitti Uomo, Première Vision Firenze, Parigi Tecnologia CES, Web Summit Las Vegas, Lisbona Design Salone del Mobile (internazionale) Milano, Shanghai Agricoltura Agritechnica Hannover 📢 Fiere e Comunicazione Digitale: Sinergia Vincente Partecipare a una fiera non esclude il digitale, anzi. Noi consigliamo di: -Comunicare la presenza in fiera sui social e tramite newsletter -Preparare una landing page in lingua per l’evento -Usare QR code e link tracciabili per facilitare il follow-up -Raccogliere recensioni e testimonianze direttamente sul posto 🧾 Agevolazioni e Supporto per le PMI Molte Regioni italiane e enti come ICE, SIMEST, Unioncamere o Camere di Commercio italiane all’estero offrono: -Voucher per fiere internazionali -Rimborsi viaggio/allestimento -Supporto logistico e organizzativo -Consulenza su normative e dogane -Verificate bandi attivi: un piccolo sforzo può farvi risparmiare migliaia di euro. Le fiere internazionali non sono un “lusso” riservato ai grandi brand. Anche una PMI può — e deve — usarle per esplorare nuovi mercati, testare prodotti, farsi notare e creare connessioni preziose. L’importante è partire con un obiettivo preciso, una buona preparazione e la giusta dose di flessibilità. Noi di Impresa.biz continueremo a raccontarvi casi, strategie e strumenti per portare l’impresa italiana nel mondo… un incontro alla volta. #Internazionalizzazione #FiereInternazionali #PMI #ExportMadeInItaly #MarketingFieristico #BusinessGlobale #ImpreseItalianeNelMondo #ImpresaBiz
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