• 5 strumenti indispensabili per creator digitali

    Fare il creator oggi è un vero e proprio lavoro, e come ogni lavoro richiede strumenti giusti per essere organizzati, creativi e produttivi.
    Nel tempo ho testato decine di app, tool e piattaforme. Alcuni li ho abbandonati dopo pochi giorni, altri sono diventati alleati quotidiani.

    In questo articolo ti racconto i 5 strumenti che uso ogni giorno e che, secondo me, ogni creator digitale dovrebbe conoscere.

    1. Notion – per organizzare le idee e i contenuti
    Notion è il mio secondo cervello. Lo uso per:
    -pianificare il calendario editoriale
    -raccogliere idee per post, reel, storie
    -scrivere script e caption
    -tenere traccia delle collaborazioni
    Il bello è che è super personalizzabile e ti permette di avere tutto in un unico posto. Senza Notion sarei in pieno caos creativo.

    2. CapCut – per montare Reel e video in mobilità
    Semplice, intuitivo e pieno di effetti aggiornati. CapCut mi permette di montare video direttamente dallo smartphone in pochi minuti, con:
    -sottotitoli automatici
    -effetti e transizioni
    -musiche di tendenza
    È perfetto per chi crea contenuti dinamici e vuole essere veloce e flessibile, anche senza essere esperto di editing.

    3. Canva – per grafiche pronte e brand identity
    Se devi creare contenuti visivi (post, stories, copertine, media kit), Canva è fondamentale.
    Uso i template personalizzati con i miei colori e font, così mantengo una linea visiva coerente su tutti i canali.

    La versione Pro vale ogni euro, ma anche quella gratuita è potentissima.

    4. Meta Business Suite – per gestire e programmare
    Quando voglio programmare i post su Instagram e Facebook con calma, uso Meta Business Suite.
    Posso:
    -pianificare per giorno e orario
    -vedere insight in tempo reale
    -rispondere a commenti e messaggi
    Questo mi permette di essere costante senza stare tutto il giorno con il telefono in mano.

    5. Google Analytics / Instagram Insights – per capire cosa funziona
    La creatività è importante, ma i dati fanno davvero la differenza.
    Controllo spesso:
    -quali contenuti hanno più reach e salvataggi
    -quando è più attiva la mia audience
    -cosa converte di più (click, visite, DM)
    I numeri non mentono, e aiutano a migliorare in modo strategico.

    Essere creator oggi significa unire creatività, strategia e organizzazione.
    Questi strumenti mi aiutano ogni giorno a lavorare meglio, a gestire il tempo e a restare ispirata.

    Scegli quelli che funzionano per te e costruisci il tuo set-up digitale su misura.

    #CreatorTools #ContentCreator #DigitalWorkflow #ImpresaBiz #Notion #CapCut #Canva #SocialMediaTips #StrumentiDigitali #PersonalBranding

    5 strumenti indispensabili per creator digitali Fare il creator oggi è un vero e proprio lavoro, e come ogni lavoro richiede strumenti giusti per essere organizzati, creativi e produttivi. Nel tempo ho testato decine di app, tool e piattaforme. Alcuni li ho abbandonati dopo pochi giorni, altri sono diventati alleati quotidiani. In questo articolo ti racconto i 5 strumenti che uso ogni giorno e che, secondo me, ogni creator digitale dovrebbe conoscere. 1. Notion – per organizzare le idee e i contenuti Notion è il mio secondo cervello. Lo uso per: -pianificare il calendario editoriale -raccogliere idee per post, reel, storie -scrivere script e caption -tenere traccia delle collaborazioni Il bello è che è super personalizzabile e ti permette di avere tutto in un unico posto. Senza Notion sarei in pieno caos creativo. 2. CapCut – per montare Reel e video in mobilità Semplice, intuitivo e pieno di effetti aggiornati. CapCut mi permette di montare video direttamente dallo smartphone in pochi minuti, con: -sottotitoli automatici -effetti e transizioni -musiche di tendenza È perfetto per chi crea contenuti dinamici e vuole essere veloce e flessibile, anche senza essere esperto di editing. 3. Canva – per grafiche pronte e brand identity Se devi creare contenuti visivi (post, stories, copertine, media kit), Canva è fondamentale. Uso i template personalizzati con i miei colori e font, così mantengo una linea visiva coerente su tutti i canali. La versione Pro vale ogni euro, ma anche quella gratuita è potentissima. 4. Meta Business Suite – per gestire e programmare Quando voglio programmare i post su Instagram e Facebook con calma, uso Meta Business Suite. Posso: -pianificare per giorno e orario -vedere insight in tempo reale -rispondere a commenti e messaggi Questo mi permette di essere costante senza stare tutto il giorno con il telefono in mano. 5. Google Analytics / Instagram Insights – per capire cosa funziona La creatività è importante, ma i dati fanno davvero la differenza. Controllo spesso: -quali contenuti hanno più reach e salvataggi -quando è più attiva la mia audience -cosa converte di più (click, visite, DM) I numeri non mentono, e aiutano a migliorare in modo strategico. Essere creator oggi significa unire creatività, strategia e organizzazione. Questi strumenti mi aiutano ogni giorno a lavorare meglio, a gestire il tempo e a restare ispirata. Scegli quelli che funzionano per te e costruisci il tuo set-up digitale su misura. #CreatorTools #ContentCreator #DigitalWorkflow #ImpresaBiz #Notion #CapCut #Canva #SocialMediaTips #StrumentiDigitali #PersonalBranding
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  • Come ho imparato a editare video e grafiche da sola (e tu puoi fare lo stesso)

    Quando ho iniziato il mio percorso sui social, una delle cose che mi sembravano più complicate era l’editing. Video, grafiche, contenuti visivi… sembravano roba da professionisti. Ma sapevo che, se volevo davvero distinguermi come creator, dovevo imparare a fare tutto da sola. E così ho fatto.
    Oggi voglio raccontarti come ho imparato, quali strumenti uso e come puoi farlo anche tu, anche se parti da zero.

    1. Iniziare con gli strumenti giusti (e semplici)
    Non ho iniziato con software super complessi. Ho cominciato con app intuitive ma potenti, perfette per chi è alle prime armi:
    -Canva: per creare grafiche, post Instagram, copertine, media kit… È stato il mio punto di partenza. Semplice da usare, anche nella versione gratuita.
    -InShot e CapCut: per editare i video direttamente da smartphone. Perfetti per Reels, TikTok e storie. Con pochi tocchi puoi tagliare, aggiungere testo, musica, transizioni e sottotitoli.
    -VN Video Editor: gratuito, con più funzionalità avanzate per chi vuole salire di livello.

    2. Seguire tutorial (gratis!) su YouTube e TikTok
    Ho passato ore a guardare tutorial su YouTube. E non me ne pento! Alcuni creator spiegano tutto in modo super chiaro: luci, tagli, effetti, palette colori, transizioni, overlay… tutto.
    Canali consigliati:
    -Think Media (video professionali)
    -Julia Trotti (color grading e editing)
    -CapCut Italia (trucchi per Reels e TikTok)
    Su TikTok, cerca hashtag come #VideoEditingTips o #CanvaTricks e troverai mini tutorial praticissimi.

    3. Fare pratica ogni giorno
    Il vero salto l’ho fatto quando ho iniziato a creare ogni giorno, anche senza pubblicare. Tagliavo clip, facevo prove colore, montavo storie, provavo stili diversi.
    Ogni errore è stato una lezione. Non bisogna aspettare di essere perfetti: si impara facendo.

    4. Passare ai software più avanzati (ma solo quando serve)
    Solo quando ho preso confidenza ho iniziato a usare:
    -Adobe Premiere Rush (più semplice di Premiere Pro)
    -Lightroom Mobile (per l’editing foto)
    -Photoshop Express e Illustrator (per creare contenuti più personalizzati)
    Se non vuoi spendere subito, puoi anche provare DaVinci Resolve (gratuito), usato anche dai professionisti.

    5. Creare il tuo stile visivo
    Man mano che imparavo, ho capito l’importanza di avere uno stile coerente: font, colori, ritmo nei video, modo di parlare… tutto deve raccontare chi sei. Oggi il mio stile visivo è il mio marchio, e mi distingue nel feed.
    Canva, Lightroom e CapCut mi aiutano tantissimo a mantenere coerenza visiva nei contenuti.


    Il mio consiglio?
    Non aspettare il momento giusto o l’attrezzatura perfetta. Inizia con quello che hai. Anche con uno smartphone e un’app gratuita puoi creare contenuti che spaccano.

    Editare video e grafiche non è solo tecnica, è espressione creativa. E puoi impararlo da sola, come ho fatto io.

    #ContentCreation #VideoEditingJourney #DiventaCreator #ImparaDaSola #CreatorTools

    🎬 Come ho imparato a editare video e grafiche da sola (e tu puoi fare lo stesso) Quando ho iniziato il mio percorso sui social, una delle cose che mi sembravano più complicate era l’editing. Video, grafiche, contenuti visivi… sembravano roba da professionisti. Ma sapevo che, se volevo davvero distinguermi come creator, dovevo imparare a fare tutto da sola. E così ho fatto. Oggi voglio raccontarti come ho imparato, quali strumenti uso e come puoi farlo anche tu, anche se parti da zero. 1. Iniziare con gli strumenti giusti (e semplici) Non ho iniziato con software super complessi. Ho cominciato con app intuitive ma potenti, perfette per chi è alle prime armi: -Canva: per creare grafiche, post Instagram, copertine, media kit… È stato il mio punto di partenza. Semplice da usare, anche nella versione gratuita. -InShot e CapCut: per editare i video direttamente da smartphone. Perfetti per Reels, TikTok e storie. Con pochi tocchi puoi tagliare, aggiungere testo, musica, transizioni e sottotitoli. -VN Video Editor: gratuito, con più funzionalità avanzate per chi vuole salire di livello. 2. Seguire tutorial (gratis!) su YouTube e TikTok Ho passato ore a guardare tutorial su YouTube. E non me ne pento! Alcuni creator spiegano tutto in modo super chiaro: luci, tagli, effetti, palette colori, transizioni, overlay… tutto. Canali consigliati: -Think Media (video professionali) -Julia Trotti (color grading e editing) -CapCut Italia (trucchi per Reels e TikTok) Su TikTok, cerca hashtag come #VideoEditingTips o #CanvaTricks e troverai mini tutorial praticissimi. 3. Fare pratica ogni giorno Il vero salto l’ho fatto quando ho iniziato a creare ogni giorno, anche senza pubblicare. Tagliavo clip, facevo prove colore, montavo storie, provavo stili diversi. Ogni errore è stato una lezione. Non bisogna aspettare di essere perfetti: si impara facendo. 4. Passare ai software più avanzati (ma solo quando serve) Solo quando ho preso confidenza ho iniziato a usare: -Adobe Premiere Rush (più semplice di Premiere Pro) -Lightroom Mobile (per l’editing foto) -Photoshop Express e Illustrator (per creare contenuti più personalizzati) Se non vuoi spendere subito, puoi anche provare DaVinci Resolve (gratuito), usato anche dai professionisti. 5. Creare il tuo stile visivo Man mano che imparavo, ho capito l’importanza di avere uno stile coerente: font, colori, ritmo nei video, modo di parlare… tutto deve raccontare chi sei. Oggi il mio stile visivo è il mio marchio, e mi distingue nel feed. Canva, Lightroom e CapCut mi aiutano tantissimo a mantenere coerenza visiva nei contenuti. Il mio consiglio? Non aspettare il momento giusto o l’attrezzatura perfetta. Inizia con quello che hai. Anche con uno smartphone e un’app gratuita puoi creare contenuti che spaccano. 💡 Editare video e grafiche non è solo tecnica, è espressione creativa. E puoi impararlo da sola, come ho fatto io. #ContentCreation #VideoEditingJourney #DiventaCreator #ImparaDaSola #CreatorTools
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  • KPI e metriche fondamentali per misurare il successo di un influencer (secondo me)

    Quando ho iniziato a lavorare come influencer, pensavo che tutto si riducesse a like, commenti e follower. Ma col tempo ho capito che un brand non sceglie solo chi ha numeri alti, ma chi porta risultati concreti. Ecco perché ho imparato a monitorare KPI e metriche in modo strategico.

    Ti racconto quali sono i più importanti secondo la mia esperienza, e come li uso per migliorare le mie collaborazioni e crescere nel tempo.

    1. Engagement rate
    È una delle metriche più citate, e non a caso. Misura quanto il tuo pubblico interagisce davvero con i contenuti che pubblichi (like, commenti, salvataggi, condivisioni).
    Formula:
    (Interazioni totali / numero di follower) x 100
    Perché conta?
    Un alto engagement significa che i tuoi follower sono attivi e coinvolti. È più rilevante avere 5.000 follower attivi che 50.000 che non interagiscono.

    2. Reach e impression
    La reach indica quante persone uniche hanno visto il tuo contenuto, mentre le impression sono il numero totale di visualizzazioni (anche ripetute).

    Cosa analizzo io?
    -La reach organica vs sponsorizzata
    -I contenuti che generano più impression (reel, caroselli, stories…)

    3. Conversioni e click
    Se lavori con affiliazioni o promozioni, click, swipe-up, visite al sito e acquisti sono metriche fondamentali.
    Tip: Io uso link tracciabili (es. Bitly, Linktree, UTM) per capire da dove arrivano le conversioni. Questo mi aiuta a dire a un brand non solo “ho fatto 30.000 visualizzazioni”, ma anche “il mio post ha portato 600 click al tuo sito”.

    4. ROI delle campagne
    Se gestisci campagne per i brand, devi valutare il ritorno sull’investimento (ROI). Questo si calcola confrontando il valore generato (es. vendite, iscritti, lead) con il budget speso.

    Anche se spesso sono i brand a monitorare questo dato, io cerco di tracciarlo per mostrare il mio impatto reale. È uno dei motivi per cui vengo riconfermata!

    5. Tasso di crescita dei follower
    Avere tanti follower è utile, ma la crescita costante è il vero indicatore di salute del profilo.
    Io non inseguo i numeri, ma monitoro:
    -Velocità di crescita settimanale
    -Picchi legati a contenuti virali o collaborazioni
    -Eventuali cali e le cause (es. cambiamenti nell’algoritmo)

    6. Qualità delle interazioni
    Non tutto è misurabile con i numeri. Leggo sempre i commenti e i DM per capire come viene percepito un contenuto o una campagna. Un feedback positivo da parte di chi mi segue vale oro.

    I KPI non servono solo per fare report ai brand, ma anche per capire cosa funziona, migliorare e crescere.
    Li tengo d’occhio ogni settimana con strumenti come:
    -Instagram Insights
    -Google Analytics (per chi ha un blog o un e-commerce)
    -Tool professionali come Not Just Analytics o HypeAuditor

    Essere influencer oggi significa saper leggere i dati e raccontare il proprio impatto con trasparenza.

    #KPIInfluencer #CrescitaSocial #MetricheDigitali #InfluencerMarketing #EngagementRate #ROI #BrandCollab #AnalisiSocial #CreatorTools #ImpresaDigitale
    📊 KPI e metriche fondamentali per misurare il successo di un influencer (secondo me) Quando ho iniziato a lavorare come influencer, pensavo che tutto si riducesse a like, commenti e follower. Ma col tempo ho capito che un brand non sceglie solo chi ha numeri alti, ma chi porta risultati concreti. Ecco perché ho imparato a monitorare KPI e metriche in modo strategico. Ti racconto quali sono i più importanti secondo la mia esperienza, e come li uso per migliorare le mie collaborazioni e crescere nel tempo. 🎯 1. Engagement rate È una delle metriche più citate, e non a caso. Misura quanto il tuo pubblico interagisce davvero con i contenuti che pubblichi (like, commenti, salvataggi, condivisioni). 👉 Formula: (Interazioni totali / numero di follower) x 100 🔍 Perché conta? Un alto engagement significa che i tuoi follower sono attivi e coinvolti. È più rilevante avere 5.000 follower attivi che 50.000 che non interagiscono. 📈 2. Reach e impression La reach indica quante persone uniche hanno visto il tuo contenuto, mentre le impression sono il numero totale di visualizzazioni (anche ripetute). 👀 Cosa analizzo io? -La reach organica vs sponsorizzata -I contenuti che generano più impression (reel, caroselli, stories…) 🛍️ 3. Conversioni e click Se lavori con affiliazioni o promozioni, click, swipe-up, visite al sito e acquisti sono metriche fondamentali. 💡 Tip: Io uso link tracciabili (es. Bitly, Linktree, UTM) per capire da dove arrivano le conversioni. Questo mi aiuta a dire a un brand non solo “ho fatto 30.000 visualizzazioni”, ma anche “il mio post ha portato 600 click al tuo sito”. 💼 4. ROI delle campagne Se gestisci campagne per i brand, devi valutare il ritorno sull’investimento (ROI). Questo si calcola confrontando il valore generato (es. vendite, iscritti, lead) con il budget speso. Anche se spesso sono i brand a monitorare questo dato, io cerco di tracciarlo per mostrare il mio impatto reale. È uno dei motivi per cui vengo riconfermata! 📊 5. Tasso di crescita dei follower Avere tanti follower è utile, ma la crescita costante è il vero indicatore di salute del profilo. 🧠 Io non inseguo i numeri, ma monitoro: -Velocità di crescita settimanale -Picchi legati a contenuti virali o collaborazioni -Eventuali cali e le cause (es. cambiamenti nell’algoritmo) 💬 6. Qualità delle interazioni Non tutto è misurabile con i numeri. Leggo sempre i commenti e i DM per capire come viene percepito un contenuto o una campagna. Un feedback positivo da parte di chi mi segue vale oro. 🚀 I KPI non servono solo per fare report ai brand, ma anche per capire cosa funziona, migliorare e crescere. Li tengo d’occhio ogni settimana con strumenti come: -Instagram Insights -Google Analytics (per chi ha un blog o un e-commerce) -Tool professionali come Not Just Analytics o HypeAuditor Essere influencer oggi significa saper leggere i dati e raccontare il proprio impatto con trasparenza. #KPIInfluencer #CrescitaSocial #MetricheDigitali #InfluencerMarketing #EngagementRate #ROI #BrandCollab #AnalisiSocial #CreatorTools #ImpresaDigitale
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