• Aprire la partita IVA da influencer: guida pratica

    Quando ho iniziato a guadagnare dai social, la prima domanda che mi sono fatta è stata: “Devo aprire la partita IVA?”
    La risposta, purtroppo, non è “dipende”.
    Se fai collaborazioni retribuite, promuovi prodotti o vendi servizi online in modo continuativo, la risposta è sì. E aprirla è il primo passo per lavorare in modo professionale e tutelarti legalmente.

    In questa guida ti racconto come ho fatto io, passo dopo passo.

    1. Capire se è davvero il momento giusto
    Se guadagni occasioni saltuarie, puoi emettere prestazioni occasionali (entro i 5.000€ lordi l’anno). Ma se stai iniziando a lavorare con regolarità e vuoi crescere, aprire la partita IVA ti permette di:
    -Lavorare con brand seri
    -Scaricare i costi
    -Evitare sanzioni
    -Presentarti come un* professionista

    2. Scegliere il regime fiscale giusto
    Io ho scelto il regime forfettario, ideale per chi inizia:

    Imposte al 15% (o 5% per i primi 5 anni)
    Nessuna IVA sulle fatture
    Contabilità semplificata

    Il codice ATECO più usato per influencer è:
    73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari
    Se invece ti occupi anche di formazione, consulenza o vendite digitali, potrebbe essere utile integrare con altri codici.

    3. Apertura della partita IVA
    Io ho fatto tutto tramite un commercialista (e lo consiglio vivamente). In alternativa, puoi:
    -Rivolgerti all’Agenzia delle Entrate
    -Affidarti a un servizio online (es. Fiscozen, TaxMan, Partner, ecc.)

    Serve avere:
    -Un documento d’identità
    -Il tuo codice fiscale
    -Un indirizzo valido per la sede dell’attività
    L’apertura è gratuita, ma poi bisogna iscriversi alla Gestione Separata INPS, dove verserai circa il 26,07% del tuo reddito netto.

    4. Fatturazione e contabilità
    Anche se sei in forfettario, devi emettere fattura per ogni collaborazione, indicando:
    -I tuoi dati e quelli del cliente
    -La natura della prestazione
    -Il compenso
    La marca da bollo da 2€ per cifre superiori a 77,47€

    Non serve la PEC o la fatturazione elettronica (per ora), ma tutto può cambiare, quindi meglio tenersi aggiornati.

    5. Consigli pratici da chi c’è passato
    -Trovati un* commercialista esperto/a di freelance digitali
    -Tieni da parte ogni mese almeno il 30% dei tuoi incassi per tasse e contributi
    -Usa strumenti come Notion, Fatture in Cloud, o Excel per tenere tutto organizzato
    -Considera l’apertura di un conto corrente dedicato
    -Chiedi ai brand contratti chiari, con termini di pagamento e clausole trasparenti

    Diventare influencer è una strada possibile, ma se vuoi che sia una professione seria, serve comportarsi da imprenditore.
    Aprire la partita IVA è un passo importante, che ti dà libertà, responsabilità e credibilità.

    Io l’ho fatto. E non tornerei indietro.

    #PartitaIVA #InfluencerBusiness #Forfettario #GuidaPratica #LavoroDigitale #PersonalBranding #ImpresaBiz

    Aprire la partita IVA da influencer: guida pratica 💼📲 Quando ho iniziato a guadagnare dai social, la prima domanda che mi sono fatta è stata: “Devo aprire la partita IVA?” La risposta, purtroppo, non è “dipende”. Se fai collaborazioni retribuite, promuovi prodotti o vendi servizi online in modo continuativo, la risposta è sì. E aprirla è il primo passo per lavorare in modo professionale e tutelarti legalmente. In questa guida ti racconto come ho fatto io, passo dopo passo. 1. Capire se è davvero il momento giusto 🧐 Se guadagni occasioni saltuarie, puoi emettere prestazioni occasionali (entro i 5.000€ lordi l’anno). Ma se stai iniziando a lavorare con regolarità e vuoi crescere, aprire la partita IVA ti permette di: -Lavorare con brand seri 🔗 -Scaricare i costi 📉 -Evitare sanzioni 🛑 -Presentarti come un* professionista 🧑‍💼 2. Scegliere il regime fiscale giusto 🧾 Io ho scelto il regime forfettario, ideale per chi inizia: ✅ Imposte al 15% (o 5% per i primi 5 anni) ✅ Nessuna IVA sulle fatture ✅ Contabilità semplificata Il codice ATECO più usato per influencer è: 73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari Se invece ti occupi anche di formazione, consulenza o vendite digitali, potrebbe essere utile integrare con altri codici. 3. Apertura della partita IVA 📝 Io ho fatto tutto tramite un commercialista (e lo consiglio vivamente). In alternativa, puoi: -Rivolgerti all’Agenzia delle Entrate -Affidarti a un servizio online (es. Fiscozen, TaxMan, Partner, ecc.) Serve avere: -Un documento d’identità -Il tuo codice fiscale -Un indirizzo valido per la sede dell’attività L’apertura è gratuita, ma poi bisogna iscriversi alla Gestione Separata INPS, dove verserai circa il 26,07% del tuo reddito netto. 4. Fatturazione e contabilità 📂 Anche se sei in forfettario, devi emettere fattura per ogni collaborazione, indicando: -I tuoi dati e quelli del cliente -La natura della prestazione -Il compenso La marca da bollo da 2€ per cifre superiori a 77,47€ Non serve la PEC o la fatturazione elettronica (per ora), ma tutto può cambiare, quindi meglio tenersi aggiornati. 5. Consigli pratici da chi c’è passato 💬 -Trovati un* commercialista esperto/a di freelance digitali -Tieni da parte ogni mese almeno il 30% dei tuoi incassi per tasse e contributi -Usa strumenti come Notion, Fatture in Cloud, o Excel per tenere tutto organizzato -Considera l’apertura di un conto corrente dedicato -Chiedi ai brand contratti chiari, con termini di pagamento e clausole trasparenti Diventare influencer è una strada possibile, ma se vuoi che sia una professione seria, serve comportarsi da imprenditore. Aprire la partita IVA è un passo importante, che ti dà libertà, responsabilità e credibilità. Io l’ho fatto. E non tornerei indietro. #PartitaIVA #InfluencerBusiness #Forfettario #GuidaPratica #LavoroDigitale #PersonalBranding #ImpresaBiz
    0 Commenti 0 Condivisioni 101 Viste 0 Recensioni
  • Business plan per e-commerce: esempio pratico e guida passo passo

    Quando ho deciso di lanciare il mio e-commerce, ho capito subito che un buon business plan era fondamentale per avere una roadmap chiara e attrarre eventuali investitori o finanziamenti.
    Ti racconto come ho strutturato il mio business plan, con un esempio pratico e i passaggi da seguire.

    Struttura del business plan per e-commerce
    1. Executive Summary
    Una sintesi chiara e concisa della mia idea di business: cosa vendo, a chi, e quali sono i miei obiettivi principali.

    2. Analisi di mercato
    Ho fatto ricerche sul settore, individuando il target di clientela, i concorrenti e le tendenze di mercato.

    3. Strategia di marketing e vendita
    Descrivo come intendo promuovere il mio shop (SEO, social, paid ads) e quali canali userò per vendere.

    4. Organizzazione e team
    Spiego chi c’è dietro il progetto, competenze e ruoli.

    5. Piano operativo
    Dettaglio le attività quotidiane, i fornitori, la logistica e la gestione delle scorte.

    6. Piano finanziario
    Questa è la parte che ho curato con più attenzione:
    -Previsioni di fatturato mensile
    -Costi fissi e variabili
    -Margini di profitto
    -Cash flow previsto
    -Break-even point

    Esempio pratico sintetico
    Per darti un’idea, ecco un estratto del mio piano finanziario:

    Voce Valore mensile (€)
    Fatturato previsto 20.000
    Costi variabili 8.000
    Costi fissi 7.000
    Margine netto 5.000

    Con questi dati, ho calcolato che raggiungo il break-even dopo circa 6 mesi.

    Consigli per scrivere un business plan efficace
    -Usa dati realistici e basati su ricerche concrete.
    -Sii sintetico ma completo: deve essere chiaro anche a chi non conosce il tuo settore.
    -Aggiorna il piano regolarmente man mano che il business evolve.

    Il business plan è uno strumento indispensabile per chi vuole aprire o far crescere un e-commerce in modo consapevole. Ti dà una guida precisa e ti aiuta a evitare passi falsi.
    Se vuoi, posso condividere con te il mio modello base per iniziare subito a strutturare il tuo.

    #Ecommerce #BusinessPlan #StrategiaDigitale #StartupOnline #ImpresaBiz #GuidaPratica

    Business plan per e-commerce: esempio pratico e guida passo passo Quando ho deciso di lanciare il mio e-commerce, ho capito subito che un buon business plan era fondamentale per avere una roadmap chiara e attrarre eventuali investitori o finanziamenti. Ti racconto come ho strutturato il mio business plan, con un esempio pratico e i passaggi da seguire. 📋 Struttura del business plan per e-commerce 1. Executive Summary Una sintesi chiara e concisa della mia idea di business: cosa vendo, a chi, e quali sono i miei obiettivi principali. 2. Analisi di mercato Ho fatto ricerche sul settore, individuando il target di clientela, i concorrenti e le tendenze di mercato. 3. Strategia di marketing e vendita Descrivo come intendo promuovere il mio shop (SEO, social, paid ads) e quali canali userò per vendere. 4. Organizzazione e team Spiego chi c’è dietro il progetto, competenze e ruoli. 5. Piano operativo Dettaglio le attività quotidiane, i fornitori, la logistica e la gestione delle scorte. 6. Piano finanziario Questa è la parte che ho curato con più attenzione: -Previsioni di fatturato mensile -Costi fissi e variabili -Margini di profitto -Cash flow previsto -Break-even point 📝 Esempio pratico sintetico Per darti un’idea, ecco un estratto del mio piano finanziario: Voce Valore mensile (€) Fatturato previsto 20.000 Costi variabili 8.000 Costi fissi 7.000 Margine netto 5.000 Con questi dati, ho calcolato che raggiungo il break-even dopo circa 6 mesi. 🔑 Consigli per scrivere un business plan efficace -Usa dati realistici e basati su ricerche concrete. -Sii sintetico ma completo: deve essere chiaro anche a chi non conosce il tuo settore. -Aggiorna il piano regolarmente man mano che il business evolve. ✅Il business plan è uno strumento indispensabile per chi vuole aprire o far crescere un e-commerce in modo consapevole. Ti dà una guida precisa e ti aiuta a evitare passi falsi. Se vuoi, posso condividere con te il mio modello base per iniziare subito a strutturare il tuo. #Ecommerce #BusinessPlan #StrategiaDigitale #StartupOnline #ImpresaBiz #GuidaPratica
    0 Commenti 0 Condivisioni 93 Viste 0 Recensioni
Sponsorizzato
adv cerca