• Marketplace globali: come usarli per testare nuovi mercati

    Quando ho deciso di espandere il mio e-commerce oltre i confini nazionali, una delle sfide principali era capire se e come il mio prodotto avrebbe funzionato in nuovi mercati.
    Invece di buttarmi a capofitto con un investimento massiccio, ho scelto di partire da una strategia più agile e meno rischiosa: testare nuovi mercati attraverso i marketplace globali.

    Ecco come ho fatto, e perché questa tattica può essere una leva fondamentale anche per te.

    1. Perché scegliere i marketplace globali?
    I marketplace come Amazon, eBay, Etsy o Alibaba offrono accesso immediato a milioni di clienti in tutto il mondo, senza la necessità di costruire un’infrastruttura locale da zero.
    Inoltre, grazie ai loro sistemi di logistica, pagamento e assistenza, puoi concentrarti sul prodotto e sulla vendita, lasciando la complessità a loro.

    2. Selezione del marketplace giusto per il tuo prodotto
    Non tutti i marketplace sono uguali: alcuni sono più forti in determinati settori o regioni.
    Io ho analizzato le caratteristiche del mio prodotto e le preferenze del mercato target, scegliendo le piattaforme più adatte a massimizzare visibilità e vendite.

    3. Listing ottimizzati e localizzati
    Anche qui la localizzazione è fondamentale: ho adattato titoli, descrizioni e immagini alle abitudini e alla lingua dei clienti di ogni mercato.
    Un annuncio chiaro e accattivante è la chiave per emergere in mezzo a milioni di offerte.

    4. Utilizzo della logistica integrata (FBA o simili)
    Ho sfruttato servizi come Fulfillment by Amazon (FBA) per gestire magazzino, spedizioni e resi con efficienza.
    Questo ha ridotto tempi e costi, migliorando l’esperienza cliente e liberandomi da complicazioni operative.

    5. Monitoraggio e analisi dati per validare il mercato
    I marketplace forniscono dati dettagliati su vendite, feedback e comportamento degli utenti.
    Ho usato queste informazioni per capire cosa funzionava, quali prodotti erano più richiesti e quali aggiustamenti fare prima di investire in una presenza diretta.

    6. Feedback e adattamento rapido
    Grazie al contatto diretto con i clienti e alle recensioni, ho potuto migliorare prodotti, prezzi e comunicazione in tempo reale, aumentando la competitività.

    I marketplace globali sono uno strumento potente per testare nuovi mercati in modo rapido, a basso rischio e con un investimento contenuto.
    Sono stati per me un trampolino di lancio per una crescita internazionale più consapevole e strutturata.

    Se vuoi aprire nuovi orizzonti per il tuo e-commerce, posso aiutarti a pianificare e implementare la strategia giusta.

    #marketplaceglobali #vendereallestero #ecommerceinternazionale #FBA #testmercati #digitalbusiness #impresadigitale #impresabiz
    Marketplace globali: come usarli per testare nuovi mercati Quando ho deciso di espandere il mio e-commerce oltre i confini nazionali, una delle sfide principali era capire se e come il mio prodotto avrebbe funzionato in nuovi mercati. Invece di buttarmi a capofitto con un investimento massiccio, ho scelto di partire da una strategia più agile e meno rischiosa: testare nuovi mercati attraverso i marketplace globali. Ecco come ho fatto, e perché questa tattica può essere una leva fondamentale anche per te. 1. Perché scegliere i marketplace globali? I marketplace come Amazon, eBay, Etsy o Alibaba offrono accesso immediato a milioni di clienti in tutto il mondo, senza la necessità di costruire un’infrastruttura locale da zero. Inoltre, grazie ai loro sistemi di logistica, pagamento e assistenza, puoi concentrarti sul prodotto e sulla vendita, lasciando la complessità a loro. 2. Selezione del marketplace giusto per il tuo prodotto Non tutti i marketplace sono uguali: alcuni sono più forti in determinati settori o regioni. Io ho analizzato le caratteristiche del mio prodotto e le preferenze del mercato target, scegliendo le piattaforme più adatte a massimizzare visibilità e vendite. 3. Listing ottimizzati e localizzati Anche qui la localizzazione è fondamentale: ho adattato titoli, descrizioni e immagini alle abitudini e alla lingua dei clienti di ogni mercato. Un annuncio chiaro e accattivante è la chiave per emergere in mezzo a milioni di offerte. 4. Utilizzo della logistica integrata (FBA o simili) Ho sfruttato servizi come Fulfillment by Amazon (FBA) per gestire magazzino, spedizioni e resi con efficienza. Questo ha ridotto tempi e costi, migliorando l’esperienza cliente e liberandomi da complicazioni operative. 5. Monitoraggio e analisi dati per validare il mercato I marketplace forniscono dati dettagliati su vendite, feedback e comportamento degli utenti. Ho usato queste informazioni per capire cosa funzionava, quali prodotti erano più richiesti e quali aggiustamenti fare prima di investire in una presenza diretta. 6. Feedback e adattamento rapido Grazie al contatto diretto con i clienti e alle recensioni, ho potuto migliorare prodotti, prezzi e comunicazione in tempo reale, aumentando la competitività. I marketplace globali sono uno strumento potente per testare nuovi mercati in modo rapido, a basso rischio e con un investimento contenuto. Sono stati per me un trampolino di lancio per una crescita internazionale più consapevole e strutturata. Se vuoi aprire nuovi orizzonti per il tuo e-commerce, posso aiutarti a pianificare e implementare la strategia giusta. #marketplaceglobali #vendereallestero #ecommerceinternazionale #FBA #testmercati #digitalbusiness #impresadigitale #impresabiz
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  • Vendere all’estero con l’e-commerce: sfide e opportunità

    Da quando ho deciso di vendere anche all’estero con il mio e-commerce, mi sono trovato davanti a un mix di sfide complesse e opportunità entusiasmanti. Portare i miei prodotti oltre confine ha richiesto preparazione, adattamento e una visione più ampia del mercato. Ma posso dire che ne è valsa la pena.

    Le principali sfide che ho affrontato
    1. Logistica e spedizioni internazionali
    La prima difficoltà è stata gestire spedizioni affidabili, veloci e a costi sostenibili. Ho dovuto trovare partner logistici flessibili, negoziare tariffe e, soprattutto, chiarire i tempi di consegna per evitare aspettative sbagliate.

    2. Normative e dazi doganali
    Ogni Paese ha regole diverse: etichettature, documenti richiesti, limiti di valore, IVA, dazi doganali. Ho investito tempo per documentarmi e ho collaborato con un doganalista per evitare blocchi o extra costi a sorpresa.

    3. Lingua e localizzazione
    Tradurre il sito non basta: ho dovuto adattare descrizioni, valute, formati di data e comunicazione al contesto culturale del Paese target. Solo così ho reso l’esperienza utente davvero fluida e professionale.

    4. Assistenza clienti e resi
    Gestire il servizio clienti in più lingue, con fusi orari diversi, e strutturare politiche di reso internazionali è stata una sfida. Ho attivato un help desk multicanale con risposte rapide e chiare.

    Le opportunità che ho colto
    1. Nuovi mercati, nuovi clienti
    Aprirsi a nuovi Paesi ha ampliato il mio bacino d’utenza. Ho scoperto una domanda inaspettata per i miei prodotti in mercati che inizialmente non avevo considerato strategici.

    2. Diversificazione del fatturato
    Vendere all’estero mi ha permesso di non dipendere da un solo mercato. Nei momenti di crisi locale, l’estero ha mantenuto attiva la vendita.

    3. Aumento del brand value
    La presenza internazionale ha rafforzato l’immagine del mio brand, aumentandone credibilità e percezione di qualità.

    4. Accesso a nuovi canali digitali
    Ho imparato a usare marketplace internazionali (come Amazon, eBay o Etsy) e piattaforme pubblicitarie localizzate (come Google Ads in lingua, Facebook con targeting geografico mirato).

    Il mio consiglio per iniziare
    Non serve fare tutto subito. Io ho iniziato testando un solo Paese, con una versione del sito dedicata e spedizioni tracciate. Poi, analizzando i risultati, ho esteso la strategia ad altri mercati.

    Studia il pubblico, parti in piccolo e ottimizza in base ai dati. Internazionalizzare l’e-commerce richiede impegno, ma può dare slancio reale al tuo business.

    #EcommerceInternazionale #VendereAllEstero #DigitalExport #Internazionalizzazione #ExportDigitale #LogisticaInternazionale #MarketplaceGlobali #CustomerExperience #ImpresaDigitale #StrategiaEcommerce

    Vendere all’estero con l’e-commerce: sfide e opportunità Da quando ho deciso di vendere anche all’estero con il mio e-commerce, mi sono trovato davanti a un mix di sfide complesse e opportunità entusiasmanti. Portare i miei prodotti oltre confine ha richiesto preparazione, adattamento e una visione più ampia del mercato. Ma posso dire che ne è valsa la pena. Le principali sfide che ho affrontato 1. Logistica e spedizioni internazionali La prima difficoltà è stata gestire spedizioni affidabili, veloci e a costi sostenibili. Ho dovuto trovare partner logistici flessibili, negoziare tariffe e, soprattutto, chiarire i tempi di consegna per evitare aspettative sbagliate. 2. Normative e dazi doganali Ogni Paese ha regole diverse: etichettature, documenti richiesti, limiti di valore, IVA, dazi doganali. Ho investito tempo per documentarmi e ho collaborato con un doganalista per evitare blocchi o extra costi a sorpresa. 3. Lingua e localizzazione Tradurre il sito non basta: ho dovuto adattare descrizioni, valute, formati di data e comunicazione al contesto culturale del Paese target. Solo così ho reso l’esperienza utente davvero fluida e professionale. 4. Assistenza clienti e resi Gestire il servizio clienti in più lingue, con fusi orari diversi, e strutturare politiche di reso internazionali è stata una sfida. Ho attivato un help desk multicanale con risposte rapide e chiare. Le opportunità che ho colto 1. Nuovi mercati, nuovi clienti Aprirsi a nuovi Paesi ha ampliato il mio bacino d’utenza. Ho scoperto una domanda inaspettata per i miei prodotti in mercati che inizialmente non avevo considerato strategici. 2. Diversificazione del fatturato Vendere all’estero mi ha permesso di non dipendere da un solo mercato. Nei momenti di crisi locale, l’estero ha mantenuto attiva la vendita. 3. Aumento del brand value La presenza internazionale ha rafforzato l’immagine del mio brand, aumentandone credibilità e percezione di qualità. 4. Accesso a nuovi canali digitali Ho imparato a usare marketplace internazionali (come Amazon, eBay o Etsy) e piattaforme pubblicitarie localizzate (come Google Ads in lingua, Facebook con targeting geografico mirato). Il mio consiglio per iniziare Non serve fare tutto subito. Io ho iniziato testando un solo Paese, con una versione del sito dedicata e spedizioni tracciate. Poi, analizzando i risultati, ho esteso la strategia ad altri mercati. Studia il pubblico, parti in piccolo e ottimizza in base ai dati. Internazionalizzare l’e-commerce richiede impegno, ma può dare slancio reale al tuo business. #EcommerceInternazionale #VendereAllEstero #DigitalExport #Internazionalizzazione #ExportDigitale #LogisticaInternazionale #MarketplaceGlobali #CustomerExperience #ImpresaDigitale #StrategiaEcommerce
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  • Come Utilizzare le Piattaforme di E-commerce Internazionali per Espandere il Business

    Quando abbiamo deciso di espandere il nostro business oltre i confini italiani, ci siamo chiesti: da dove cominciamo?
    La risposta più accessibile e scalabile è arrivata dai marketplace internazionali, vere e proprie vetrine globali dove milioni di clienti cercano (e acquistano) ogni giorno.
    Oggi siamo presenti su più piattaforme, ognuna con il suo pubblico, le sue regole e i suoi vantaggi. E in questo articolo vogliamo raccontarvi come ci siamo mossi e cosa abbiamo imparato.

    1. Perché iniziare dai marketplace internazionali
    Aprire un proprio e-commerce in un Paese estero è importante, ma può richiedere tempo, risorse e competenze localizzate.
    I marketplace — come Amazon, Etsy, Zalando, eBay, Alibaba — ci hanno permesso di:
    -Testare nuovi mercati a basso costo
    -Raggiungere clienti già pronti all’acquisto
    -Affidare logistica e pagamenti a partner affidabili
    -Ottenere feedback rapidi sui prodotti

    2. La scelta della piattaforma: non sono tutte uguali
    Ogni marketplace ha un target diverso. Noi abbiamo fatto così:
    -Amazon: per prodotti con ampio appeal, logistica efficiente e recensioni strategiche
    -Etsy: per articoli artigianali o personalizzati, perfetti per la nostra linea creativa
    -Zalando Partner Program: per la moda, con attenzione al brand e alla sostenibilità
    -eBay: per prodotti tecnici o second-hand
    -Alibaba/Aliexpress: per il B2B o per testare mercati asiatici
    Abbiamo scelto una piattaforma per ogni linea di prodotto, analizzando commissioni, requisiti e visibilità.

    3. Localizzazione: più importante di quanto pensavamo
    Caricare un prodotto non basta. Abbiamo imparato che localizzare titoli, descrizioni, keyword e immagini è essenziale per essere trovati e convertire.
    Per questo ci affidiamo a traduttori madrelingua e tool SEO locali per ogni Paese target.

    4. Logistica: FBA, dropshipping o magazzino proprio?
    Uno dei punti critici è stato decidere come spedire. Ecco le nostre soluzioni:
    -Amazon FBA per semplicità e velocità in Europa
    -Gestione autonoma per Etsy (ci ha permesso più flessibilità)
    -Partner logistici locali per mercati con dogane complesse (UK e Svizzera)
    L’obiettivo è sempre garantire tempi certi e costi chiari al cliente finale.

    5. Analisi dei dati: l’arma per crescere
    Le piattaforme offrono cruscotti con dati preziosi su traffico, conversioni, carrelli abbandonati e recensioni.
    Abbiamo imparato a leggere questi numeri e a usarli per:
    -Ottimizzare i prezzi
    -Rivedere i titoli dei prodotti
    -Migliorare l’assistenza clienti
    -Pianificare lanci in altri mercati

    Il nostro consiglio
    Non avere paura di iniziare. Anche una PMI può affacciarsi sui marketplace globali con piccoli passi.
    Studia la piattaforma giusta, localizza i tuoi contenuti, scegli bene la logistica e analizza i dati. La crescita arriverà, sostenibile e misurabile.

    #EcommerceInternazionale #MarketplaceGlobali #Amazon #Etsy #ExportDigitale #ImpresaBiz #Internazionalizzazione #PMI #VendereAllEstero #MadeInItaly #CommercioDigitale
    Come Utilizzare le Piattaforme di E-commerce Internazionali per Espandere il Business Quando abbiamo deciso di espandere il nostro business oltre i confini italiani, ci siamo chiesti: da dove cominciamo? La risposta più accessibile e scalabile è arrivata dai marketplace internazionali, vere e proprie vetrine globali dove milioni di clienti cercano (e acquistano) ogni giorno. Oggi siamo presenti su più piattaforme, ognuna con il suo pubblico, le sue regole e i suoi vantaggi. E in questo articolo vogliamo raccontarvi come ci siamo mossi e cosa abbiamo imparato. 1. Perché iniziare dai marketplace internazionali Aprire un proprio e-commerce in un Paese estero è importante, ma può richiedere tempo, risorse e competenze localizzate. I marketplace — come Amazon, Etsy, Zalando, eBay, Alibaba — ci hanno permesso di: -Testare nuovi mercati a basso costo -Raggiungere clienti già pronti all’acquisto -Affidare logistica e pagamenti a partner affidabili -Ottenere feedback rapidi sui prodotti 2. La scelta della piattaforma: non sono tutte uguali Ogni marketplace ha un target diverso. Noi abbiamo fatto così: -Amazon: per prodotti con ampio appeal, logistica efficiente e recensioni strategiche -Etsy: per articoli artigianali o personalizzati, perfetti per la nostra linea creativa -Zalando Partner Program: per la moda, con attenzione al brand e alla sostenibilità -eBay: per prodotti tecnici o second-hand -Alibaba/Aliexpress: per il B2B o per testare mercati asiatici Abbiamo scelto una piattaforma per ogni linea di prodotto, analizzando commissioni, requisiti e visibilità. 3. Localizzazione: più importante di quanto pensavamo Caricare un prodotto non basta. Abbiamo imparato che localizzare titoli, descrizioni, keyword e immagini è essenziale per essere trovati e convertire. Per questo ci affidiamo a traduttori madrelingua e tool SEO locali per ogni Paese target. 4. Logistica: FBA, dropshipping o magazzino proprio? Uno dei punti critici è stato decidere come spedire. Ecco le nostre soluzioni: -Amazon FBA per semplicità e velocità in Europa -Gestione autonoma per Etsy (ci ha permesso più flessibilità) -Partner logistici locali per mercati con dogane complesse (UK e Svizzera) L’obiettivo è sempre garantire tempi certi e costi chiari al cliente finale. 5. Analisi dei dati: l’arma per crescere Le piattaforme offrono cruscotti con dati preziosi su traffico, conversioni, carrelli abbandonati e recensioni. Abbiamo imparato a leggere questi numeri e a usarli per: -Ottimizzare i prezzi -Rivedere i titoli dei prodotti -Migliorare l’assistenza clienti -Pianificare lanci in altri mercati Il nostro consiglio Non avere paura di iniziare. Anche una PMI può affacciarsi sui marketplace globali con piccoli passi. Studia la piattaforma giusta, localizza i tuoi contenuti, scegli bene la logistica e analizza i dati. La crescita arriverà, sostenibile e misurabile. #EcommerceInternazionale #MarketplaceGlobali #Amazon #Etsy #ExportDigitale #ImpresaBiz #Internazionalizzazione #PMI #VendereAllEstero #MadeInItaly #CommercioDigitale
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  • Marketplace globali per aziende italiane
    Opportunità offerte da Amazon, Alibaba, Faire e altri per aprirsi a nuovi mercati

    Vendere all’estero oggi è più accessibile di quanto si pensi, grazie ai marketplace globali. Piattaforme come Amazon, Alibaba, Faire, Etsy e altri permettono anche alle piccole e medie imprese italiane di raggiungere clienti in tutto il mondo, con costi contenuti e senza dover costruire da zero una rete commerciale.

    Noi di impresa.biz crediamo che i marketplace possano essere un ottimo trampolino di lancio per l’internazionalizzazione, soprattutto per chi vuole testare nuovi mercati prima di fare investimenti strutturali.

    Perché puntare sui marketplace
    -Accesso immediato a milioni di clienti globali
    -Infrastruttura logistica e pagamento già pronta
    -Opportunità di testare nuovi mercati a basso rischio
    -Flessibilità nella gestione dell’inventario e delle spedizioni

    I principali marketplace da considerare
    Amazon (Amazon Global Selling)
    Ideale per: prodotti di largo consumo, elettronica, moda, beauty, casa, alimentari
    -Vantaggi: logistica semplificata con FBA (Fulfillment by Amazon), ampia visibilità
    -Mercati target: Europa, Stati Uniti, Medio Oriente, Giappone

    Consiglio: per le aziende italiane, Amazon è anche un canale per valorizzare il Made in Italy, grazie a sezioni dedicate e vetrine brandizzate.

    🛍 Alibaba e AliExpress
    Ideale per: produttori e fornitori B2B
    -Vantaggi: accesso a rivenditori internazionali, volumi elevati, mercati asiatici in espansione
    -Mercati target: Asia, Africa, America Latina

    Consiglio: Alibaba richiede una certa struttura produttiva per gestire richieste in grandi quantità, ma è perfetto per chi lavora in ambito manifatturiero o artigianale su scala.

    Faire
    Ideale per: brand artigianali, design, moda, casa, cosmetica indipendente
    -Vantaggi: focus sul B2B e rivenditori locali internazionali, commissioni trasparenti
    -Mercati target: USA, Canada, Europa, Australia

    Consiglio: Faire è particolarmente adatto per piccoli produttori di qualità che vogliono entrare nei negozi indipendenti all’estero.

    Etsy
    Ideale per: artigianato, prodotti creativi, moda etica, gioielli, articoli personalizzati
    -Vantaggi: clientela internazionale già predisposta ad apprezzare il fatto a mano e il Made in Italy
    -Mercati target: USA, UK, Germania, Francia

    Consiglio: Ottimo per testare nuovi prodotti senza dover aprire un sito e-commerce.

    Strategie per avere successo sui marketplace
    -Ottimizza le schede prodotto
    -Descrizioni chiare, tradotte professionalmente
    -Foto di alta qualità
    -Valorizzazione del “fattore Italia” (storia, artigianalità, design)
    -Gestisci bene la logistica
    -Usa servizi integrati (come Amazon FBA o spedizionieri internazionali)
    -Assicurati di avere politiche di reso e consegna competitive
    -Adotta prezzi coerenti per l’export
    -Considera dazi, IVA, spedizioni e conversioni di valuta
    -Valuta se differenziare l’offerta per mercato
    -Investi in visibilità
    -Promozione sponsorizzata interna al marketplace
    -Collaborazioni con influencer locali o campagne di PR digitali

    I marketplace globali sono una vera opportunità per le imprese italiane che vogliono internazionalizzarsi in modo smart e sostenibile, senza affrontare subito i costi di un’espansione tradizionale. Il Made in Italy è richiesto in tutto il mondo: serve solo il canale giusto per farlo arrivare a destinazione.

    Noi di impresa.biz continueremo a raccontare le esperienze, gli strumenti e le strategie che aiutano le imprese italiane a crescere anche fuori dai confini.

    #MarketplaceGlobali #ExportDigitale #MadeInItaly #PMIItaliane #Amazon #Alibaba #Faire #Etsy #Internazionalizzazione #impresabiz

    Marketplace globali per aziende italiane Opportunità offerte da Amazon, Alibaba, Faire e altri per aprirsi a nuovi mercati Vendere all’estero oggi è più accessibile di quanto si pensi, grazie ai marketplace globali. Piattaforme come Amazon, Alibaba, Faire, Etsy e altri permettono anche alle piccole e medie imprese italiane di raggiungere clienti in tutto il mondo, con costi contenuti e senza dover costruire da zero una rete commerciale. Noi di impresa.biz crediamo che i marketplace possano essere un ottimo trampolino di lancio per l’internazionalizzazione, soprattutto per chi vuole testare nuovi mercati prima di fare investimenti strutturali. Perché puntare sui marketplace -Accesso immediato a milioni di clienti globali -Infrastruttura logistica e pagamento già pronta -Opportunità di testare nuovi mercati a basso rischio -Flessibilità nella gestione dell’inventario e delle spedizioni I principali marketplace da considerare 🛒 Amazon (Amazon Global Selling) Ideale per: prodotti di largo consumo, elettronica, moda, beauty, casa, alimentari -Vantaggi: logistica semplificata con FBA (Fulfillment by Amazon), ampia visibilità -Mercati target: Europa, Stati Uniti, Medio Oriente, Giappone 📌 Consiglio: per le aziende italiane, Amazon è anche un canale per valorizzare il Made in Italy, grazie a sezioni dedicate e vetrine brandizzate. 🛍 Alibaba e AliExpress Ideale per: produttori e fornitori B2B -Vantaggi: accesso a rivenditori internazionali, volumi elevati, mercati asiatici in espansione -Mercati target: Asia, Africa, America Latina 📌 Consiglio: Alibaba richiede una certa struttura produttiva per gestire richieste in grandi quantità, ma è perfetto per chi lavora in ambito manifatturiero o artigianale su scala. 🛒 Faire Ideale per: brand artigianali, design, moda, casa, cosmetica indipendente -Vantaggi: focus sul B2B e rivenditori locali internazionali, commissioni trasparenti -Mercati target: USA, Canada, Europa, Australia 📌 Consiglio: Faire è particolarmente adatto per piccoli produttori di qualità che vogliono entrare nei negozi indipendenti all’estero. 🧶 Etsy Ideale per: artigianato, prodotti creativi, moda etica, gioielli, articoli personalizzati -Vantaggi: clientela internazionale già predisposta ad apprezzare il fatto a mano e il Made in Italy -Mercati target: USA, UK, Germania, Francia 📌 Consiglio: Ottimo per testare nuovi prodotti senza dover aprire un sito e-commerce. Strategie per avere successo sui marketplace -Ottimizza le schede prodotto -Descrizioni chiare, tradotte professionalmente -Foto di alta qualità -Valorizzazione del “fattore Italia” (storia, artigianalità, design) -Gestisci bene la logistica -Usa servizi integrati (come Amazon FBA o spedizionieri internazionali) -Assicurati di avere politiche di reso e consegna competitive -Adotta prezzi coerenti per l’export -Considera dazi, IVA, spedizioni e conversioni di valuta -Valuta se differenziare l’offerta per mercato -Investi in visibilità -Promozione sponsorizzata interna al marketplace -Collaborazioni con influencer locali o campagne di PR digitali I marketplace globali sono una vera opportunità per le imprese italiane che vogliono internazionalizzarsi in modo smart e sostenibile, senza affrontare subito i costi di un’espansione tradizionale. Il Made in Italy è richiesto in tutto il mondo: serve solo il canale giusto per farlo arrivare a destinazione. Noi di impresa.biz continueremo a raccontare le esperienze, gli strumenti e le strategie che aiutano le imprese italiane a crescere anche fuori dai confini. #MarketplaceGlobali #ExportDigitale #MadeInItaly #PMIItaliane #Amazon #Alibaba #Faire #Etsy #Internazionalizzazione #impresabiz
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