• Digital marketing per PMI: da dove iniziare (e cosa evitare)

    Se c'è una cosa che ho imparato gestendo il mio e-commerce da solo, è che nel digital marketing non serve fare tutto, ma fare bene ciò che conta. All’inizio ero ovunque: mille post, mille tool, mille promesse di crescita. Poi ho capito che per una piccola impresa il vero rischio è perdersi nella confusione.
    Ecco da dove ti consiglio di partire (e cosa invece lascerei subito da parte).

    Da dove iniziare davvero
    1. Obiettivi chiari e semplici
    Prima di pensare a Instagram o SEO, chiediti: cosa vuoi ottenere? Più vendite? Più contatti? Più brand awareness?
    Io ho iniziato con un obiettivo solo: aumentare le vendite dirette sul sito. Questo mi ha aiutato a scegliere strumenti e canali in linea.

    2. Sito ottimizzato e chiaro
    Il sito è casa tua. Non ti serve una mega-agency, ma chiarezza e semplicità:
    -Foto belle e coerenti
    -Schede prodotto esaustive
    -Call to action visibili

    Checkout veloce
    Spesso vedo e-commerce pieni di animazioni e pop-up… ma poi non si capisce dove cliccare per acquistare.

    3. Una sola piattaforma social, fatta bene
    Io ho scelto Instagram, perché il mio prodotto è molto visivo. Ho imparato a raccontare storie, mostrare il dietro le quinte e parlare in modo autentico.
    Meglio una piattaforma curata che quattro gestite male.

    4. Newsletter: ancora (e sempre) efficace
    Non ho mai smesso di usare l’email marketing. È economico, personale, e funziona.
    Con una semplice automazione post-acquisto, ho aumentato la fidelizzazione del 25%. E tutto senza spendere un euro in Ads.

    Cosa evitare (soprattutto all'inizio)
    Fare Ads senza strategia
    Ho buttato soldi in campagne “a caso”. Facebook Ads può sembrare facile, ma se non imposti bene target, obiettivo e creatività, sprechi tutto.
    Meglio aspettare di avere almeno un po’ di dati.

    Inseguire le mode
    Ogni anno esce “la nuova tendenza”: TikTok, AI, live streaming, metaverso...
    Se non hai tempo o budget per farlo bene, non seguire la moda: segui il tuo cliente.

    Fare tutto da soli senza formarsi
    Pensavo di sapere tutto perché avevo visto tre webinar. Errore.
    Ho deciso di dedicare 1 ora a settimana alla formazione, da fonti serie. Anche questo è marketing: imparare a farlo meglio.

    Il mio consiglio per chi parte ora
    Non ti servono 10 strumenti. Parti da un messaggio chiaro, un sito che funziona e una comunicazione autentica. I grandi numeri arriveranno, ma servono strategie piccole, concrete e costanti.

    Il digital marketing per una PMI non deve essere complicato. Deve essere sostenibile, misurabile e coerente.
    Non pensare in grande: pensa in modo giusto. Ogni passo fatto bene vale più di mille azioni confuse.

    #digitalmarketing #pmiitalia #marketingdigitale #ecommerceitalia #strategiadigital #piccoleimprese #marketingperartigiani #vendereonline #newslettermarketing #socialmediapermarchi #businessonline #marketingconsapevole #brandingdigitale

    Digital marketing per PMI: da dove iniziare (e cosa evitare) Se c'è una cosa che ho imparato gestendo il mio e-commerce da solo, è che nel digital marketing non serve fare tutto, ma fare bene ciò che conta. All’inizio ero ovunque: mille post, mille tool, mille promesse di crescita. Poi ho capito che per una piccola impresa il vero rischio è perdersi nella confusione. Ecco da dove ti consiglio di partire (e cosa invece lascerei subito da parte). ✅ Da dove iniziare davvero 1. Obiettivi chiari e semplici Prima di pensare a Instagram o SEO, chiediti: cosa vuoi ottenere? Più vendite? Più contatti? Più brand awareness? Io ho iniziato con un obiettivo solo: aumentare le vendite dirette sul sito. Questo mi ha aiutato a scegliere strumenti e canali in linea. 2. Sito ottimizzato e chiaro Il sito è casa tua. Non ti serve una mega-agency, ma chiarezza e semplicità: -Foto belle e coerenti -Schede prodotto esaustive -Call to action visibili Checkout veloce Spesso vedo e-commerce pieni di animazioni e pop-up… ma poi non si capisce dove cliccare per acquistare. 3. Una sola piattaforma social, fatta bene Io ho scelto Instagram, perché il mio prodotto è molto visivo. Ho imparato a raccontare storie, mostrare il dietro le quinte e parlare in modo autentico. Meglio una piattaforma curata che quattro gestite male. 4. Newsletter: ancora (e sempre) efficace Non ho mai smesso di usare l’email marketing. È economico, personale, e funziona. Con una semplice automazione post-acquisto, ho aumentato la fidelizzazione del 25%. E tutto senza spendere un euro in Ads. ❌ Cosa evitare (soprattutto all'inizio) 🔥 Fare Ads senza strategia Ho buttato soldi in campagne “a caso”. Facebook Ads può sembrare facile, ma se non imposti bene target, obiettivo e creatività, sprechi tutto. Meglio aspettare di avere almeno un po’ di dati. 🎯 Inseguire le mode Ogni anno esce “la nuova tendenza”: TikTok, AI, live streaming, metaverso... Se non hai tempo o budget per farlo bene, non seguire la moda: segui il tuo cliente. ⚠️ Fare tutto da soli senza formarsi Pensavo di sapere tutto perché avevo visto tre webinar. Errore. Ho deciso di dedicare 1 ora a settimana alla formazione, da fonti serie. Anche questo è marketing: imparare a farlo meglio. 💡 Il mio consiglio per chi parte ora Non ti servono 10 strumenti. Parti da un messaggio chiaro, un sito che funziona e una comunicazione autentica. I grandi numeri arriveranno, ma servono strategie piccole, concrete e costanti. ✍️ Il digital marketing per una PMI non deve essere complicato. Deve essere sostenibile, misurabile e coerente. Non pensare in grande: pensa in modo giusto. Ogni passo fatto bene vale più di mille azioni confuse. #digitalmarketing #pmiitalia #marketingdigitale #ecommerceitalia #strategiadigital #piccoleimprese #marketingperartigiani #vendereonline #newslettermarketing #socialmediapermarchi #businessonline #marketingconsapevole #brandingdigitale
    0 Commenti 0 Condivisioni 68 Viste 0 Recensioni
  • Differenziazione vs. prezzo: quale leva usare nel tuo marketing?

    Quando ho iniziato a vendere online, mi sembrava ovvio: se volevo clienti, dovevo abbassare i prezzi. Così facevano tutti, no? Ma dopo qualche mese mi sono reso conto che stavo correndo... nella direzione sbagliata.

    Il margine si assottigliava, la fatica cresceva, e i clienti tornavano poco. Ho capito che dovevo scegliere: o competere sul prezzo o puntare su qualcosa di unico. E così ho iniziato a studiare sul serio la differenziazione.

    Prezzo basso: vantaggi e limiti
    Non fraintendermi: il prezzo è una leva potente. Ma ha un grande problema: è facile da copiare. Basta che arrivi un concorrente con un margine più aggressivo o costi di produzione inferiori, e sei fuori gioco.

    Senza contare che il cliente “da prezzo” è spesso anche quello meno fedele, più esigente e meno disposto a valorizzare ciò che fai con cura.

    Quando funziona il prezzo basso?
    -Se hai volumi alti
    -Se hai ottimizzato tutto (produzione, logistica, automazione)
    -Se hai un posizionamento chiaro come “low cost”
    Ma per la maggior parte degli e-commerce piccoli o artigianali… è una trappola.

    Differenziazione: la chiave per emergere
    Oggi il mio brand si distingue per:
    -design esclusivo fatto da artigiani locali
    -materiali naturali e certificati
    -packaging curato e zero sprechi
    -customer care umano (con me, in prima persona)
    Questa differenziazione mi permette di giustificare un prezzo più alto e attirare clienti che vogliono valore, non sconto. E sai qual è la cosa migliore? Tornano. E parlano bene del brand.

    Come scegliere la leva giusta per il tuo marketing
    Ti consiglio questo esercizio che faccio spesso:
    -Cosa ti rende unico? (attenzione: dire "qualità" non basta)
    -Il tuo cliente target è sensibile al prezzo o ai valori?
    -Il tuo margine ti permette di reggere la guerra dei prezzi?
    -Qual è il messaggio che vuoi comunicare con il tuo brand?
    Se le risposte vanno verso l’unicità, la personalizzazione, l’esperienza… non svenderti. Comunica meglio. Posizionati meglio. Investi sulla percezione.

    Prezzo e differenziazione sono due strade diverse.
    Una punta al volume, l’altra al valore. Non sono entrambe sbagliate, ma sceglierne una sola (in modo consapevole) ti aiuta ad avere una strategia chiara, coerente e sostenibile.

    Io ho scelto la differenziazione. Tu?

    #marketingstrategico #differenziazione #ecommerceitalia #strategiadimarketing #vendereonline #valoreunico #branding2025 #marketingperartigiani #shoponlineitalia #customerexperience #prezzoovalore #posizionamentodimarca
    Differenziazione vs. prezzo: quale leva usare nel tuo marketing? Quando ho iniziato a vendere online, mi sembrava ovvio: se volevo clienti, dovevo abbassare i prezzi. Così facevano tutti, no? Ma dopo qualche mese mi sono reso conto che stavo correndo... nella direzione sbagliata. Il margine si assottigliava, la fatica cresceva, e i clienti tornavano poco. Ho capito che dovevo scegliere: o competere sul prezzo o puntare su qualcosa di unico. E così ho iniziato a studiare sul serio la differenziazione. 🔍 Prezzo basso: vantaggi e limiti Non fraintendermi: il prezzo è una leva potente. Ma ha un grande problema: è facile da copiare. Basta che arrivi un concorrente con un margine più aggressivo o costi di produzione inferiori, e sei fuori gioco. Senza contare che il cliente “da prezzo” è spesso anche quello meno fedele, più esigente e meno disposto a valorizzare ciò che fai con cura. Quando funziona il prezzo basso? -Se hai volumi alti -Se hai ottimizzato tutto (produzione, logistica, automazione) -Se hai un posizionamento chiaro come “low cost” Ma per la maggior parte degli e-commerce piccoli o artigianali… è una trappola. 🌟 Differenziazione: la chiave per emergere Oggi il mio brand si distingue per: -design esclusivo fatto da artigiani locali -materiali naturali e certificati -packaging curato e zero sprechi -customer care umano (con me, in prima persona) Questa differenziazione mi permette di giustificare un prezzo più alto e attirare clienti che vogliono valore, non sconto. E sai qual è la cosa migliore? Tornano. E parlano bene del brand. ✅ Come scegliere la leva giusta per il tuo marketing Ti consiglio questo esercizio che faccio spesso: -Cosa ti rende unico? (attenzione: dire "qualità" non basta) -Il tuo cliente target è sensibile al prezzo o ai valori? -Il tuo margine ti permette di reggere la guerra dei prezzi? -Qual è il messaggio che vuoi comunicare con il tuo brand? Se le risposte vanno verso l’unicità, la personalizzazione, l’esperienza… non svenderti. Comunica meglio. Posizionati meglio. Investi sulla percezione. ✍️Prezzo e differenziazione sono due strade diverse. Una punta al volume, l’altra al valore. Non sono entrambe sbagliate, ma sceglierne una sola (in modo consapevole) ti aiuta ad avere una strategia chiara, coerente e sostenibile. Io ho scelto la differenziazione. Tu? #marketingstrategico #differenziazione #ecommerceitalia #strategiadimarketing #vendereonline #valoreunico #branding2025 #marketingperartigiani #shoponlineitalia #customerexperience #prezzoovalore #posizionamentodimarca
    0 Commenti 0 Condivisioni 64 Viste 0 Recensioni
Sponsorizzato
adv cerca