Leadership femminile e nuova imprenditoria: il mio punto di vista
Se penso alla parola “leadership”, per anni ho faticato a vederci dentro anche me. Perché? Perché ci hanno insegnato – spesso senza parole – che una vera leader è assertiva, autorevole, sempre un passo avanti. E quasi mai, quella figura aveva un volto femminile.
Eppure, oggi posso dire che la leadership femminile esiste, cresce e ha mille sfumature. E la cosa più bella è che non dobbiamo per forza imitarne una maschile per essere ascoltate, rispettate, credibili.
Da freelance a imprenditrice
Quando ho iniziato il mio percorso da freelance, non mi definivo “imprenditrice”. Facevo tutto da sola, certo: trovavo clienti, gestivo progetti, creavo contenuti, fatturavo, comunicavo. Ma nella mia testa mancava qualcosa per poter davvero usare quella parola.
Poi ho capito che essere imprenditrici non significa avere un ufficio con il logo sulla porta. Significa creare valore, assumersi dei rischi, prendere decisioni e guidare (anche solo se stai guidando te stessa e il tuo futuro).
Questa consapevolezza mi ha fatto cambiare modo di lavorare. Ma anche modo di stare nel mondo.
Leadership è anche vulnerabilità
Nel tempo, ho imparato che non serve dimostrare forza a tutti i costi. La leadership femminile, quella che vedo crescere attorno a me, ha il coraggio della vulnerabilità. È fatta di ascolto, empatia, inclusione. Non si impone, ma ispira.
Essere leader, per me, oggi significa creare uno spazio in cui anche altre donne possano sentirsi libere di provare, sbagliare, ricominciare.
Le sfide non mancano (e nemmeno gli stereotipi)
Essere donna nel mondo dell’imprenditoria significa ancora, troppo spesso, dover dimostrare il doppio. Ho sentito frasi come: “Hai successo perché sei carina”, “Ma lavori o è un hobby?”, “Quando avrai figli, ti fermerai, giusto?”
Queste domande non vengono fatte ai colleghi uomini. Ma più le sento, più sento di voler contribuire a cambiare le cose.
Cosa vuol dire “nuova imprenditoria”
Oggi vedo tante donne che fanno impresa in modo nuovo: sostenibile, collaborativo, digitale, flessibile. Alcune senza investitori, senza capitali, ma con tanta visione e resilienza. E questo modello funziona. Non perché è più “femminile”, ma perché è più umano.
La nuova imprenditoria per me non è solo business: è impatto, relazioni, valore condiviso. È la possibilità di creare qualcosa che rifletta davvero chi siamo.
Il mio consiglio? Fallo a modo tuo
Se stai iniziando o pensando di farlo, il mio consiglio è semplice: non aspettare di essere “pronta”. Inizia. Non serve rientrare in uno schema. Costruisci il tuo. La tua voce è la tua forza.
E soprattutto: circondati di persone che credono in te almeno quanto tu credi nel tuo progetto. La solitudine è reale, ma anche la rete di donne che si supportano lo è.
#LeadershipFemminile #DonneCheFannoImpresa #ImprenditoriaEtica #EmpowermentFemminile #NuovaImprenditoria #BusinessAlFemminile #ImprenditriciDigitali
Se penso alla parola “leadership”, per anni ho faticato a vederci dentro anche me. Perché? Perché ci hanno insegnato – spesso senza parole – che una vera leader è assertiva, autorevole, sempre un passo avanti. E quasi mai, quella figura aveva un volto femminile.
Eppure, oggi posso dire che la leadership femminile esiste, cresce e ha mille sfumature. E la cosa più bella è che non dobbiamo per forza imitarne una maschile per essere ascoltate, rispettate, credibili.
Da freelance a imprenditrice
Quando ho iniziato il mio percorso da freelance, non mi definivo “imprenditrice”. Facevo tutto da sola, certo: trovavo clienti, gestivo progetti, creavo contenuti, fatturavo, comunicavo. Ma nella mia testa mancava qualcosa per poter davvero usare quella parola.
Poi ho capito che essere imprenditrici non significa avere un ufficio con il logo sulla porta. Significa creare valore, assumersi dei rischi, prendere decisioni e guidare (anche solo se stai guidando te stessa e il tuo futuro).
Questa consapevolezza mi ha fatto cambiare modo di lavorare. Ma anche modo di stare nel mondo.
Leadership è anche vulnerabilità
Nel tempo, ho imparato che non serve dimostrare forza a tutti i costi. La leadership femminile, quella che vedo crescere attorno a me, ha il coraggio della vulnerabilità. È fatta di ascolto, empatia, inclusione. Non si impone, ma ispira.
Essere leader, per me, oggi significa creare uno spazio in cui anche altre donne possano sentirsi libere di provare, sbagliare, ricominciare.
Le sfide non mancano (e nemmeno gli stereotipi)
Essere donna nel mondo dell’imprenditoria significa ancora, troppo spesso, dover dimostrare il doppio. Ho sentito frasi come: “Hai successo perché sei carina”, “Ma lavori o è un hobby?”, “Quando avrai figli, ti fermerai, giusto?”
Queste domande non vengono fatte ai colleghi uomini. Ma più le sento, più sento di voler contribuire a cambiare le cose.
Cosa vuol dire “nuova imprenditoria”
Oggi vedo tante donne che fanno impresa in modo nuovo: sostenibile, collaborativo, digitale, flessibile. Alcune senza investitori, senza capitali, ma con tanta visione e resilienza. E questo modello funziona. Non perché è più “femminile”, ma perché è più umano.
La nuova imprenditoria per me non è solo business: è impatto, relazioni, valore condiviso. È la possibilità di creare qualcosa che rifletta davvero chi siamo.
Il mio consiglio? Fallo a modo tuo
Se stai iniziando o pensando di farlo, il mio consiglio è semplice: non aspettare di essere “pronta”. Inizia. Non serve rientrare in uno schema. Costruisci il tuo. La tua voce è la tua forza.
E soprattutto: circondati di persone che credono in te almeno quanto tu credi nel tuo progetto. La solitudine è reale, ma anche la rete di donne che si supportano lo è.
#LeadershipFemminile #DonneCheFannoImpresa #ImprenditoriaEtica #EmpowermentFemminile #NuovaImprenditoria #BusinessAlFemminile #ImprenditriciDigitali
Leadership femminile e nuova imprenditoria: il mio punto di vista
Se penso alla parola “leadership”, per anni ho faticato a vederci dentro anche me. Perché? Perché ci hanno insegnato – spesso senza parole – che una vera leader è assertiva, autorevole, sempre un passo avanti. E quasi mai, quella figura aveva un volto femminile.
Eppure, oggi posso dire che la leadership femminile esiste, cresce e ha mille sfumature. E la cosa più bella è che non dobbiamo per forza imitarne una maschile per essere ascoltate, rispettate, credibili.
Da freelance a imprenditrice
Quando ho iniziato il mio percorso da freelance, non mi definivo “imprenditrice”. Facevo tutto da sola, certo: trovavo clienti, gestivo progetti, creavo contenuti, fatturavo, comunicavo. Ma nella mia testa mancava qualcosa per poter davvero usare quella parola.
Poi ho capito che essere imprenditrici non significa avere un ufficio con il logo sulla porta. Significa creare valore, assumersi dei rischi, prendere decisioni e guidare (anche solo se stai guidando te stessa e il tuo futuro).
Questa consapevolezza mi ha fatto cambiare modo di lavorare. Ma anche modo di stare nel mondo.
Leadership è anche vulnerabilità
Nel tempo, ho imparato che non serve dimostrare forza a tutti i costi. La leadership femminile, quella che vedo crescere attorno a me, ha il coraggio della vulnerabilità. È fatta di ascolto, empatia, inclusione. Non si impone, ma ispira.
Essere leader, per me, oggi significa creare uno spazio in cui anche altre donne possano sentirsi libere di provare, sbagliare, ricominciare.
Le sfide non mancano (e nemmeno gli stereotipi)
Essere donna nel mondo dell’imprenditoria significa ancora, troppo spesso, dover dimostrare il doppio. Ho sentito frasi come: “Hai successo perché sei carina”, “Ma lavori o è un hobby?”, “Quando avrai figli, ti fermerai, giusto?”
Queste domande non vengono fatte ai colleghi uomini. Ma più le sento, più sento di voler contribuire a cambiare le cose.
Cosa vuol dire “nuova imprenditoria”
Oggi vedo tante donne che fanno impresa in modo nuovo: sostenibile, collaborativo, digitale, flessibile. Alcune senza investitori, senza capitali, ma con tanta visione e resilienza. E questo modello funziona. Non perché è più “femminile”, ma perché è più umano.
La nuova imprenditoria per me non è solo business: è impatto, relazioni, valore condiviso. È la possibilità di creare qualcosa che rifletta davvero chi siamo.
Il mio consiglio? Fallo a modo tuo
Se stai iniziando o pensando di farlo, il mio consiglio è semplice: non aspettare di essere “pronta”. Inizia. Non serve rientrare in uno schema. Costruisci il tuo. La tua voce è la tua forza.
E soprattutto: circondati di persone che credono in te almeno quanto tu credi nel tuo progetto. La solitudine è reale, ma anche la rete di donne che si supportano lo è.
#LeadershipFemminile #DonneCheFannoImpresa #ImprenditoriaEtica #EmpowermentFemminile #NuovaImprenditoria #BusinessAlFemminile #ImprenditriciDigitali
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