• Come Trovare il Co-founder Giusto (e Non Litigare Dopo 6 Mesi)

    Te lo dico col cuore: trovare un co-founder è come scegliere un partner di vita. All’inizio sembra tutto perfetto: visione condivisa, entusiasmo alle stelle, sogni comuni. Poi arrivano gli imprevisti, le differenze di carattere, le pressioni.
    E se non hai scelto bene, in 6 mesi la magia si spezza. Ci sono passata. Ecco quello che ho imparato.

    1. Non scegliere il co-founder solo perché “è un amico”
    Mi è successo: partire con una persona amica può sembrare comodo, ma la fiducia personale non basta se mancano competenze complementari o una reale affinità professionale. Chiediti: “Se non fossimo amici, lo sceglierebbe comunque per questo ruolo?”

    2. Cercalo/a dove c’è valore, non solo entusiasmo
    Il co-founder giusto compensa i tuoi punti deboli. Se io sono forte in marketing, cerco qualcuno più tecnico, o con esperienza in operations. Non voglio un clone, voglio un alleato. Un partner con cui creare un equilibrio.

    3. Testa prima di “sposarti”
    Come faccio per capire se può funzionare? Creo un progetto-pilota di 1 o 2 mesi: una collaborazione su una parte del business. Così vedo come comunichiamo, gestiamo stress, feedback, obiettivi. È il modo più intelligente per capire se siamo davvero compatibili.

    4. Parla di soldi, ruoli e visione. Subito.
    Sembra brutale, ma serve: chiarire tutto dall’inizio. Percentuali, aspettative economiche, decisioni chiave. Io oggi, prima di partire con qualcuno, metto tutto nero su bianco: dalle equity split al “cosa succede se uno vuole uscire tra 1 anno”.
    È scomodo? Sì.
    È necessario? Assolutamente sì.

    5. Costruisci fiducia con trasparenza, non con silenzi
    La fiducia non si basa sull’andare sempre d’accordo. Si costruisce con confronti sinceri, conversazioni regolari, vulnerabilità condivisa. Quando ho imparato a dire “oggi non sono d’accordo ma ti ascolto”, ho fatto un salto di qualità anche nella mia leadership.

    Trovare il co-founder giusto è un mix tra testa e pancia, visione comune e rispetto delle differenze. Oggi so che non basta essere bravi separati, bisogna essere forti insieme. E questo richiede tempo, confronto e tanta lucidità.

    #StartupLife #TrovareCoFounder #BusinessFemminile #ImpresaBiz #LeadershipAutentica #CrescereInsieme
    Come Trovare il Co-founder Giusto (e Non Litigare Dopo 6 Mesi) Te lo dico col cuore: trovare un co-founder è come scegliere un partner di vita. All’inizio sembra tutto perfetto: visione condivisa, entusiasmo alle stelle, sogni comuni. Poi arrivano gli imprevisti, le differenze di carattere, le pressioni. E se non hai scelto bene, in 6 mesi la magia si spezza. Ci sono passata. Ecco quello che ho imparato. 1. Non scegliere il co-founder solo perché “è un amico” Mi è successo: partire con una persona amica può sembrare comodo, ma la fiducia personale non basta se mancano competenze complementari o una reale affinità professionale. Chiediti: “Se non fossimo amici, lo sceglierebbe comunque per questo ruolo?” 2. Cercalo/a dove c’è valore, non solo entusiasmo Il co-founder giusto compensa i tuoi punti deboli. Se io sono forte in marketing, cerco qualcuno più tecnico, o con esperienza in operations. Non voglio un clone, voglio un alleato. Un partner con cui creare un equilibrio. 3. Testa prima di “sposarti” Come faccio per capire se può funzionare? Creo un progetto-pilota di 1 o 2 mesi: una collaborazione su una parte del business. Così vedo come comunichiamo, gestiamo stress, feedback, obiettivi. È il modo più intelligente per capire se siamo davvero compatibili. 4. Parla di soldi, ruoli e visione. Subito. Sembra brutale, ma serve: chiarire tutto dall’inizio. Percentuali, aspettative economiche, decisioni chiave. Io oggi, prima di partire con qualcuno, metto tutto nero su bianco: dalle equity split al “cosa succede se uno vuole uscire tra 1 anno”. È scomodo? Sì. È necessario? Assolutamente sì. 5. Costruisci fiducia con trasparenza, non con silenzi La fiducia non si basa sull’andare sempre d’accordo. Si costruisce con confronti sinceri, conversazioni regolari, vulnerabilità condivisa. Quando ho imparato a dire “oggi non sono d’accordo ma ti ascolto”, ho fatto un salto di qualità anche nella mia leadership. Trovare il co-founder giusto è un mix tra testa e pancia, visione comune e rispetto delle differenze. Oggi so che non basta essere bravi separati, bisogna essere forti insieme. E questo richiede tempo, confronto e tanta lucidità. #StartupLife #TrovareCoFounder #BusinessFemminile #ImpresaBiz #LeadershipAutentica #CrescereInsieme
    0 Commenti 0 Condivisioni 208 Viste 0 Recensioni
  • Il potere della resilienza nel business e nella vita

    Se c’è una cosa che mi ha tenuta in piedi quando tutto sembrava crollare… è stata la resilienza.
    Quella forza silenziosa che non urla, ma resiste. Si adatta. Rinasce.

    Nel business come nella vita, ho capito che non vince chi non cade mai.
    Vince chi si rialza ogni volta con una lezione in più, anche quando è stanca, anche quando ha paura.

    Cosa significa per me essere resiliente?
    Restare lucida nei momenti di caos
    Ho imparato a respirare, fare un passo indietro, e rispondere invece di reagire.
    Accettare che fallire è parte del gioco
    Ogni volta che qualcosa è andato storto, mi ha portato più in là di quanto avessi mai immaginato.
    Trovare soluzioni anche dove sembrano non esserci
    La resilienza è creativa. Ti spinge a reinventarti, a guardare oltre l’ovvio.
    Avere fede in me stessa anche quando tutto fuori vacilla
    Anche nei giorni “no”, ho deciso di non mollarmi. E questo ha cambiato tutto.

    Resilienza non è durezza. È flessibilità con radici forti.
    È il muscolo invisibile che tiene in piedi i sogni, le aziende, le vite.

    E se oggi ti senti in difficoltà… sappi che stai solo diventando più forte.
    Io ci sono passata. E tu ce la farai.

    #Resilienza #CrescitaPersonale #BusinessConCuore #DonneForti #MindsetVincente #ImprenditriciResistenti #CoraggioFemminile #LeadershipAutentica
    Il potere della resilienza nel business e nella vita 💥🌱💼 Se c’è una cosa che mi ha tenuta in piedi quando tutto sembrava crollare… è stata la resilienza. Quella forza silenziosa che non urla, ma resiste. Si adatta. Rinasce. Nel business come nella vita, ho capito che non vince chi non cade mai. Vince chi si rialza ogni volta con una lezione in più, anche quando è stanca, anche quando ha paura. Cosa significa per me essere resiliente? 🔹 Restare lucida nei momenti di caos 🧘‍♀️ Ho imparato a respirare, fare un passo indietro, e rispondere invece di reagire. 🔹 Accettare che fallire è parte del gioco 🎯 Ogni volta che qualcosa è andato storto, mi ha portato più in là di quanto avessi mai immaginato. 🔹 Trovare soluzioni anche dove sembrano non esserci 🧠✨ La resilienza è creativa. Ti spinge a reinventarti, a guardare oltre l’ovvio. 🔹 Avere fede in me stessa anche quando tutto fuori vacilla 🌪️❤️ Anche nei giorni “no”, ho deciso di non mollarmi. E questo ha cambiato tutto. 🌟Resilienza non è durezza. È flessibilità con radici forti. È il muscolo invisibile che tiene in piedi i sogni, le aziende, le vite. E se oggi ti senti in difficoltà… sappi che stai solo diventando più forte. Io ci sono passata. E tu ce la farai. #Resilienza #CrescitaPersonale #BusinessConCuore #DonneForti #MindsetVincente #ImprenditriciResistenti #CoraggioFemminile #LeadershipAutentica
    0 Commenti 0 Condivisioni 239 Viste 0 Recensioni
Sponsorizzato
adv cerca