• Nutrizione e Performance: Alimenti che Supportano l'Energia Creativa

    La connessione tra nutrizione e performance è ormai un fatto comprovato. Se vuoi massimizzare la tua energia creativa e migliorare la produttività, ciò che mangi ha un impatto diretto sulla tua mente e sul tuo corpo. Quando parliamo di performance, non si tratta solo di esercizio fisico, ma anche della capacità di pensare in modo chiaro, generare idee nuove e mantenere la concentrazione per periodi prolungati. Ecco perché scegliere i giusti alimenti è fondamentale per mantenere alta la tua energia creativa.

    Alimenti che Migliorano la Concentrazione e la Creatività
    1. Pesce ricco di Omega-3 (come salmone e sgombro)
    Gli Omega-3 sono acidi grassi essenziali che favoriscono la salute cerebrale, migliorano la memoria e supportano le funzioni cognitive. Un cervello ben nutrito è più lucido, creativo e capace di prendere decisioni rapide. Gli Omega-3 sono particolarmente utili per contrastare l’“affaticamento mentale” e per potenziare la concentrazione.
    2. Frutta secca (noci, mandorle, nocciole)
    Le noci sono una fonte eccezionale di acidi grassi salutari, vitamine del gruppo B, e magnesio, nutrienti che supportano la funzione cerebrale. Inoltre, sono ottime per mantenere alta l'energia durante il giorno, senza il calo di zuccheri che spesso si verifica dopo i pasti pesanti.
    3. Cioccolato fondente (minimo 70% cacao)
    Il cioccolato fondente è ricco di flavonoidi, che migliorano la circolazione sanguigna e favoriscono l'apporto di ossigeno al cervello. Un piccolo snack di cioccolato fondente può aumentare la concentrazione e stimolare la creatività, grazie anche alla presenza di caffeina in piccole dosi.
    4. Avocado
    L'avocado è una fonte eccellente di grassi monoinsaturi che aiutano a migliorare la memoria e la concentrazione. Inoltre, grazie al suo contenuto di potassio, favorisce la salute delle cellule cerebrali, mantenendo l'equilibrio idrico e stimolando la chiarezza mentale.
    5. Uova
    Le uova sono ricche di colina, un nutriente essenziale che supporta la salute del cervello e migliora la memoria. La colina è un precursore dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore che gioca un ruolo cruciale nella memoria e nelle funzioni cognitive. Mangiare uova può quindi migliorare la capacità di pensare in modo rapido ed efficiente.
    6. Spinaci e verdure a foglia verde
    Le verdure a foglia verde, come gli spinaci, sono ricche di folato, un nutriente che favorisce il flusso sanguigno al cervello e contribuisce alla sintesi di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori legati al buon umore e alla motivazione. Mangiare verdure a foglia verde ti aiuterà a mantenere alta la tua energia mentale, combattendo la fatica e l’apatia.
    7. Frutti di bosco (mirtilli, lamponi, fragole)
    I frutti di bosco sono ricchi di antiossidanti che proteggono il cervello dallo stress ossidativo. In particolare, i mirtilli sono noti per migliorare la memoria a breve termine e per stimolare la capacità di apprendimento. Un'ottima scelta per snack salutari che aumentano la chiarezza mentale e la creatività.

    Come Ottimizzare la Tua Alimentazione per Performance -Continuativa
    Colazione equilibrata
    Inizia la giornata con una colazione ricca di proteine, grassi sani e carboidrati complessi. Una combinazione di uova, avocado e frutta secca con un po' di frutta fresca ti garantirà energia costante senza picchi glicemici.
    -Pasti leggeri e frequenti
    Mangiare piccoli pasti sani durante la giornata, piuttosto che tre pasti abbondanti, aiuta a mantenere stabile il livello di zucchero nel sangue e a prevenire cali di energia. Prepara spuntini con frutta fresca, yogurt greco, o una manciata di noci per supportare il tuo cervello nei momenti più critici.
    -Evita i picchi glicemici
    Riduci il consumo di zuccheri raffinati e cibi trasformati, che possono causare picchi di energia seguiti da rapidi cali. Opta per carboidrati a basso indice glicemico, come legumi, cereali integrali e patate dolci, che rilasciano energia in modo graduale, evitando picchi di insulina.
    -Idratazione continua
    La disidratazione può influire gravemente sulla tua capacità di pensare e concentrarti. Assicurati di bere acqua durante tutta la giornata e, se ti senti particolarmente affaticato, prova a bere una bevanda ricca di elettroliti, come una tisana verde o acqua di cocco.

    Mangiare bene non significa solo nutrire il corpo, ma alimentare la mente. Se desideri massimizzare la tua produttività e stimolare la creatività, la giusta nutrizione è essenziale. Gli alimenti giusti possono migliorare la concentrazione, aumentare l'energia e favorire un pensiero più chiaro e innovativo. Come imprenditore, creator o professionista, prendersi cura della propria alimentazione è una delle strategie più potenti per ottimizzare le performance quotidiane.

    Investire nel cibo che mangi oggi è un investimento nel tuo futuro creativo e nel successo professionale. Mangia con consapevolezza, scegli cibi che supportano la tua energia mentale, e vedrai i risultati!

    #NutrizioneCreativa #Produttività #AlimentiCheStimolano #CiboPerIlCervello #AlimentazioneSana #PerformanceAlTop #ImprenditoreSano #EnergieCreative #ImpresaBiz
    Nutrizione e Performance: Alimenti che Supportano l'Energia Creativa La connessione tra nutrizione e performance è ormai un fatto comprovato. Se vuoi massimizzare la tua energia creativa e migliorare la produttività, ciò che mangi ha un impatto diretto sulla tua mente e sul tuo corpo. Quando parliamo di performance, non si tratta solo di esercizio fisico, ma anche della capacità di pensare in modo chiaro, generare idee nuove e mantenere la concentrazione per periodi prolungati. Ecco perché scegliere i giusti alimenti è fondamentale per mantenere alta la tua energia creativa. 🧠 Alimenti che Migliorano la Concentrazione e la Creatività 1. Pesce ricco di Omega-3 (come salmone e sgombro) Gli Omega-3 sono acidi grassi essenziali che favoriscono la salute cerebrale, migliorano la memoria e supportano le funzioni cognitive. Un cervello ben nutrito è più lucido, creativo e capace di prendere decisioni rapide. Gli Omega-3 sono particolarmente utili per contrastare l’“affaticamento mentale” e per potenziare la concentrazione. 2. Frutta secca (noci, mandorle, nocciole) Le noci sono una fonte eccezionale di acidi grassi salutari, vitamine del gruppo B, e magnesio, nutrienti che supportano la funzione cerebrale. Inoltre, sono ottime per mantenere alta l'energia durante il giorno, senza il calo di zuccheri che spesso si verifica dopo i pasti pesanti. 3. Cioccolato fondente (minimo 70% cacao) Il cioccolato fondente è ricco di flavonoidi, che migliorano la circolazione sanguigna e favoriscono l'apporto di ossigeno al cervello. Un piccolo snack di cioccolato fondente può aumentare la concentrazione e stimolare la creatività, grazie anche alla presenza di caffeina in piccole dosi. 4. Avocado L'avocado è una fonte eccellente di grassi monoinsaturi che aiutano a migliorare la memoria e la concentrazione. Inoltre, grazie al suo contenuto di potassio, favorisce la salute delle cellule cerebrali, mantenendo l'equilibrio idrico e stimolando la chiarezza mentale. 5. Uova Le uova sono ricche di colina, un nutriente essenziale che supporta la salute del cervello e migliora la memoria. La colina è un precursore dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore che gioca un ruolo cruciale nella memoria e nelle funzioni cognitive. Mangiare uova può quindi migliorare la capacità di pensare in modo rapido ed efficiente. 6. Spinaci e verdure a foglia verde Le verdure a foglia verde, come gli spinaci, sono ricche di folato, un nutriente che favorisce il flusso sanguigno al cervello e contribuisce alla sintesi di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori legati al buon umore e alla motivazione. Mangiare verdure a foglia verde ti aiuterà a mantenere alta la tua energia mentale, combattendo la fatica e l’apatia. 7. Frutti di bosco (mirtilli, lamponi, fragole) I frutti di bosco sono ricchi di antiossidanti che proteggono il cervello dallo stress ossidativo. In particolare, i mirtilli sono noti per migliorare la memoria a breve termine e per stimolare la capacità di apprendimento. Un'ottima scelta per snack salutari che aumentano la chiarezza mentale e la creatività. 🍞 Come Ottimizzare la Tua Alimentazione per Performance -Continuativa Colazione equilibrata Inizia la giornata con una colazione ricca di proteine, grassi sani e carboidrati complessi. Una combinazione di uova, avocado e frutta secca con un po' di frutta fresca ti garantirà energia costante senza picchi glicemici. -Pasti leggeri e frequenti Mangiare piccoli pasti sani durante la giornata, piuttosto che tre pasti abbondanti, aiuta a mantenere stabile il livello di zucchero nel sangue e a prevenire cali di energia. Prepara spuntini con frutta fresca, yogurt greco, o una manciata di noci per supportare il tuo cervello nei momenti più critici. -Evita i picchi glicemici Riduci il consumo di zuccheri raffinati e cibi trasformati, che possono causare picchi di energia seguiti da rapidi cali. Opta per carboidrati a basso indice glicemico, come legumi, cereali integrali e patate dolci, che rilasciano energia in modo graduale, evitando picchi di insulina. -Idratazione continua La disidratazione può influire gravemente sulla tua capacità di pensare e concentrarti. Assicurati di bere acqua durante tutta la giornata e, se ti senti particolarmente affaticato, prova a bere una bevanda ricca di elettroliti, come una tisana verde o acqua di cocco. Mangiare bene non significa solo nutrire il corpo, ma alimentare la mente. Se desideri massimizzare la tua produttività e stimolare la creatività, la giusta nutrizione è essenziale. Gli alimenti giusti possono migliorare la concentrazione, aumentare l'energia e favorire un pensiero più chiaro e innovativo. Come imprenditore, creator o professionista, prendersi cura della propria alimentazione è una delle strategie più potenti per ottimizzare le performance quotidiane. Investire nel cibo che mangi oggi è un investimento nel tuo futuro creativo e nel successo professionale. Mangia con consapevolezza, scegli cibi che supportano la tua energia mentale, e vedrai i risultati! #NutrizioneCreativa #Produttività #AlimentiCheStimolano #CiboPerIlCervello #AlimentazioneSana #PerformanceAlTop #ImprenditoreSano #EnergieCreative #ImpresaBiz
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  • Nuove Regole IVA nell’E-commerce: Cosa Cambia per le Imprese
    Dal 1° luglio 2021, l’Unione Europea ha introdotto importanti novità in materia di IVA per il commercio elettronico. L’obiettivo è semplificare gli adempimenti fiscali e contrastare le frodi IVA, creando un sistema più equo per le imprese europee che vendono beni e servizi online. Le nuove regole impattano in particolare le vendite a distanza B2C tra paesi UE e verso consumatori finali.

    Le principali novità
    1. Fine della soglia nazionale per le vendite a distanza
    In precedenza, ogni Stato membro applicava una soglia (ad esempio 35.000 o 100.000 euro) oltre la quale un’impresa doveva registrarsi ai fini IVA nel paese del cliente. Dal 2021, queste soglie nazionali sono state sostituite da una soglia unica comunitaria di 10.000 euro annui per le vendite B2C transfrontaliere.

    Superata questa soglia, le imprese devono applicare l’IVA del paese di destinazione, salvo avvalersi di uno sportello unico (OSS).

    2. Introduzione del regime OSS (One-Stop Shop)
    Il regime OSS consente alle imprese di registrarsi in un solo Stato membro per dichiarare e versare l’IVA dovuta in tutti gli altri paesi UE. Questo semplifica enormemente gli obblighi burocratici: non è più necessario aprire una partita IVA in ciascun paese di destinazione.

    3. Nuove regole per le piattaforme online
    Le piattaforme e i marketplace digitali che facilitano le vendite diventano in alcuni casi deemed suppliers (fornitori presunti), responsabili della riscossione e del versamento dell’IVA al posto del venditore effettivo. Questo vale ad esempio per:
    -Vendite B2C di beni importati da paesi extra-UE in spedizioni di valore inferiore a 150 euro.
    -Vendite intra-UE da parte di fornitori non UE tramite marketplace.

    4. Abolizione dell’esenzione IVA sulle importazioni di piccolo valore
    È stata eliminata l’esenzione IVA per beni importati da paesi terzi con valore fino a 22 euro. Ora tutte le importazioni sono soggette a IVA, con l’obiettivo di tutelare la concorrenza leale con i venditori europei.

    5. Introduzione dello IOSS (Import One-Stop Shop)
    Per facilitare la gestione dell’IVA sulle importazioni sotto i 150 euro, è stato introdotto lo IOSS, un sistema simile all’OSS, che permette al venditore extra-UE (o al suo intermediario) di riscuotere e versare l’IVA nel paese del consumatore al momento della vendita, evitando sorprese alla dogana.

    Implicazioni per le imprese italiane
    Per le imprese italiane che vendono online in altri paesi UE, queste novità comportano:
    -La necessità di monitorare il superamento della soglia di 10.000 euro annui.
    -La possibilità di semplificare la gestione IVA aderendo al regime OSS.
    -Una maggiore responsabilità per chi opera attraverso marketplace.
    -La necessità di adeguare le piattaforme di e-commerce (software, fatturazione, logistica) per garantire la corretta applicazione dell’IVA.

    Le nuove regole IVA nell’e-commerce rappresentano un passo importante verso un mercato digitale europeo più trasparente ed efficiente. Tuttavia, richiedono uno sforzo di adeguamento da parte delle imprese. È consigliabile rivolgersi a consulenti fiscali esperti o utilizzare software aggiornati per gestire in modo corretto e semplificato le nuove procedure.

    #IVA #ecommerce #impreseitaliane #digitalizzazione #fiscalitàinternazionale #OSS #IOSS #venditeonline #UnioneEuropea #regoleIVA

    Nuove Regole IVA nell’E-commerce: Cosa Cambia per le Imprese Dal 1° luglio 2021, l’Unione Europea ha introdotto importanti novità in materia di IVA per il commercio elettronico. L’obiettivo è semplificare gli adempimenti fiscali e contrastare le frodi IVA, creando un sistema più equo per le imprese europee che vendono beni e servizi online. Le nuove regole impattano in particolare le vendite a distanza B2C tra paesi UE e verso consumatori finali. Le principali novità 1. Fine della soglia nazionale per le vendite a distanza In precedenza, ogni Stato membro applicava una soglia (ad esempio 35.000 o 100.000 euro) oltre la quale un’impresa doveva registrarsi ai fini IVA nel paese del cliente. Dal 2021, queste soglie nazionali sono state sostituite da una soglia unica comunitaria di 10.000 euro annui per le vendite B2C transfrontaliere. Superata questa soglia, le imprese devono applicare l’IVA del paese di destinazione, salvo avvalersi di uno sportello unico (OSS). 2. Introduzione del regime OSS (One-Stop Shop) Il regime OSS consente alle imprese di registrarsi in un solo Stato membro per dichiarare e versare l’IVA dovuta in tutti gli altri paesi UE. Questo semplifica enormemente gli obblighi burocratici: non è più necessario aprire una partita IVA in ciascun paese di destinazione. 3. Nuove regole per le piattaforme online Le piattaforme e i marketplace digitali che facilitano le vendite diventano in alcuni casi deemed suppliers (fornitori presunti), responsabili della riscossione e del versamento dell’IVA al posto del venditore effettivo. Questo vale ad esempio per: -Vendite B2C di beni importati da paesi extra-UE in spedizioni di valore inferiore a 150 euro. -Vendite intra-UE da parte di fornitori non UE tramite marketplace. 4. Abolizione dell’esenzione IVA sulle importazioni di piccolo valore È stata eliminata l’esenzione IVA per beni importati da paesi terzi con valore fino a 22 euro. Ora tutte le importazioni sono soggette a IVA, con l’obiettivo di tutelare la concorrenza leale con i venditori europei. 5. Introduzione dello IOSS (Import One-Stop Shop) Per facilitare la gestione dell’IVA sulle importazioni sotto i 150 euro, è stato introdotto lo IOSS, un sistema simile all’OSS, che permette al venditore extra-UE (o al suo intermediario) di riscuotere e versare l’IVA nel paese del consumatore al momento della vendita, evitando sorprese alla dogana. Implicazioni per le imprese italiane Per le imprese italiane che vendono online in altri paesi UE, queste novità comportano: -La necessità di monitorare il superamento della soglia di 10.000 euro annui. -La possibilità di semplificare la gestione IVA aderendo al regime OSS. -Una maggiore responsabilità per chi opera attraverso marketplace. -La necessità di adeguare le piattaforme di e-commerce (software, fatturazione, logistica) per garantire la corretta applicazione dell’IVA. Le nuove regole IVA nell’e-commerce rappresentano un passo importante verso un mercato digitale europeo più trasparente ed efficiente. Tuttavia, richiedono uno sforzo di adeguamento da parte delle imprese. È consigliabile rivolgersi a consulenti fiscali esperti o utilizzare software aggiornati per gestire in modo corretto e semplificato le nuove procedure. #IVA #ecommerce #impreseitaliane #digitalizzazione #fiscalitàinternazionale #OSS #IOSS #venditeonline #UnioneEuropea #regoleIVA
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  • Norme doganali, fiscali e contrattuali da conoscere per vendere senza rischi

    Vendere online non è più solo questione di creare un sito: oggi molti scelgono di usare un marketplace (Amazon, eBay, Etsy) oppure fare dropshipping, magari importando da fornitori esteri.

    Ma attenzione: anche se non hai un magazzino, sei comunque un venditore soggetto a obblighi precisi — fiscali, contrattuali e spesso anche doganali.
    E sbagliare, oggi, può costare caro: multe, sequestro merce, problemi con il Fisco o persino con i clienti.

    Ecco cosa serve sapere, punto per punto.

    1. Vendita su marketplace: sei tu il venditore, non Amazon
    Che tu venda su Amazon, eBay, Etsy, Zalando o Shopify, la regola base è semplice:
    Se il prodotto è tuo (anche in dropshipping) tu sei il venditore legale.

    Cosa comporta:
    -Devi emettere fattura elettronica (anche se il cliente è privato, e anche se sei in regime forfettario)
    -Devi dichiarare i ricavi nella tua contabilità
    -Sei responsabile di garanzie, resi, privacy, conformità dei prodotti
    Anche se il marketplace gestisce logistica, pagamenti o customer care, tu resti il soggetto fiscale e commerciale.

    2. Dropshipping: attenzione a dogana, IVA e responsabilità
    Nel dropshipping tu vendi un prodotto che non hai in magazzino, e che viene spedito direttamente dal fornitore (spesso estero) al cliente finale.
    È un modello snello, ma non ti esonera da obblighi fiscali e doganali, anzi.

    Obblighi chiave per il venditore italiano:
    -Sei importatore ai fini IVA (anche se non tocchi fisicamente la merce)
    -Devi gestire eventuali oneri doganali e dichiarazioni (soprattutto per extra-UE)
    -Sei responsabile della conformità del prodotto (etichette, marchi CE, sicurezza)

    Se il pacco viene bloccato in dogana o il cliente riceve merce non conforme, non puoi scaricare la colpa sul fornitore cinese: la responsabilità è tua.

    3. Obblighi fiscali: partita IVA, fatturazione e IVA estera
    Sei residente in Italia e vendi in dropshipping o su marketplace?
    Devi avere una partita IVA italiana, anche se il sito è ospitato all’estero.

    Regole da seguire:
    -Fattura elettronica obbligatoria (dal 2024 anche per i forfettari)
    -Iscrizione al VIES se vendi in UE e vuoi non applicare IVA italiana

    Applicazione corretta dell’IVA OSS (One Stop Shop) per vendite a privati in altri Paesi UE
    Anche se il marketplace “gira” le imposte (es. Amazon con il servizio IOSS), tu devi sapere cosa succede e controllare gli estratti conto.

    4. Contratti e condizioni di vendita: serve chiarezza
    Anche in dropshipping e su marketplace è essenziale avere termini e condizioni chiari, a tutela tua e del cliente.

    Devi specificare:
    -Chi sei (dati azienda, contatti, P. IVA)
    -Tempi di spedizione e consegna (spesso più lunghi)
    -Politiche su resi, rimborsi e garanzie
    -Condizioni legate a dogana e spese extra
    -Privacy policy e uso dei dati (soprattutto per newsletter e CRM)

    Un buon contratto con il fornitore dropshipping è altrettanto importante: deve tutelarti su qualità, tempi e responsabilità.

    5. Vendite extra-UE: cosa succede alla dogana?
    Quando spedisci (o fai spedire) prodotti da o verso Paesi extra UE, entrano in gioco:
    -Codice doganale (da inserire nelle dichiarazioni)
    Dazi e IVA all’importazione
    -Responsabilità su etichettatura e sicurezza del prodotto

    Nel 2025, i controlli sulle spedizioni cross-border sono aumentati, specie in settori come moda, cosmetica, tecnologia, alimentari.

    Anche se usi servizi di “dropshipping automation” (tipo Oberlo o Spocket), sei tu l’importatore a tutti gli effetti.

    Vendere online non è giocare a Monopoli
    Marketplace e dropshipping sono modelli efficaci, ma non improvvisabili. Serve struttura, strategia e compliance.

    Se hai dubbi, parla con un commercialista esperto in e-commerce internazionale. Ti evita multe, blocchi doganali e figuracce con i clienti.

    #dropshippingItalia #vendereonline #ecommercelegale #marketplace #obblighifiscali #dogana2025 #fatturaelettronica #forfettari #PMIonline #venditeUE #OSSIVA #garanzieB2C #commerciointernazionale #partitaIVA

    Norme doganali, fiscali e contrattuali da conoscere per vendere senza rischi Vendere online non è più solo questione di creare un sito: oggi molti scelgono di usare un marketplace (Amazon, eBay, Etsy) oppure fare dropshipping, magari importando da fornitori esteri. 👉 Ma attenzione: anche se non hai un magazzino, sei comunque un venditore soggetto a obblighi precisi — fiscali, contrattuali e spesso anche doganali. E sbagliare, oggi, può costare caro: multe, sequestro merce, problemi con il Fisco o persino con i clienti. Ecco cosa serve sapere, punto per punto. 🛒 1. Vendita su marketplace: sei tu il venditore, non Amazon Che tu venda su Amazon, eBay, Etsy, Zalando o Shopify, la regola base è semplice: Se il prodotto è tuo (anche in dropshipping) tu sei il venditore legale. Cosa comporta: -Devi emettere fattura elettronica (anche se il cliente è privato, e anche se sei in regime forfettario) -Devi dichiarare i ricavi nella tua contabilità -Sei responsabile di garanzie, resi, privacy, conformità dei prodotti 👉 Anche se il marketplace gestisce logistica, pagamenti o customer care, tu resti il soggetto fiscale e commerciale. 📦 2. Dropshipping: attenzione a dogana, IVA e responsabilità Nel dropshipping tu vendi un prodotto che non hai in magazzino, e che viene spedito direttamente dal fornitore (spesso estero) al cliente finale. È un modello snello, ma non ti esonera da obblighi fiscali e doganali, anzi. Obblighi chiave per il venditore italiano: -Sei importatore ai fini IVA (anche se non tocchi fisicamente la merce) -Devi gestire eventuali oneri doganali e dichiarazioni (soprattutto per extra-UE) -Sei responsabile della conformità del prodotto (etichette, marchi CE, sicurezza) 📌 Se il pacco viene bloccato in dogana o il cliente riceve merce non conforme, non puoi scaricare la colpa sul fornitore cinese: la responsabilità è tua. 💸 3. Obblighi fiscali: partita IVA, fatturazione e IVA estera Sei residente in Italia e vendi in dropshipping o su marketplace? Devi avere una partita IVA italiana, anche se il sito è ospitato all’estero. Regole da seguire: -Fattura elettronica obbligatoria (dal 2024 anche per i forfettari) -Iscrizione al VIES se vendi in UE e vuoi non applicare IVA italiana Applicazione corretta dell’IVA OSS (One Stop Shop) per vendite a privati in altri Paesi UE 👉 Anche se il marketplace “gira” le imposte (es. Amazon con il servizio IOSS), tu devi sapere cosa succede e controllare gli estratti conto. 🤝 4. Contratti e condizioni di vendita: serve chiarezza Anche in dropshipping e su marketplace è essenziale avere termini e condizioni chiari, a tutela tua e del cliente. Devi specificare: -Chi sei (dati azienda, contatti, P. IVA) -Tempi di spedizione e consegna (spesso più lunghi) -Politiche su resi, rimborsi e garanzie -Condizioni legate a dogana e spese extra -Privacy policy e uso dei dati (soprattutto per newsletter e CRM) 💡 Un buon contratto con il fornitore dropshipping è altrettanto importante: deve tutelarti su qualità, tempi e responsabilità. ✈️ 5. Vendite extra-UE: cosa succede alla dogana? Quando spedisci (o fai spedire) prodotti da o verso Paesi extra UE, entrano in gioco: -Codice doganale (da inserire nelle dichiarazioni) Dazi e IVA all’importazione -Responsabilità su etichettatura e sicurezza del prodotto Nel 2025, i controlli sulle spedizioni cross-border sono aumentati, specie in settori come moda, cosmetica, tecnologia, alimentari. 📌 Anche se usi servizi di “dropshipping automation” (tipo Oberlo o Spocket), sei tu l’importatore a tutti gli effetti. ✅ Vendere online non è giocare a Monopoli Marketplace e dropshipping sono modelli efficaci, ma non improvvisabili. Serve struttura, strategia e compliance. 👉 Se hai dubbi, parla con un commercialista esperto in e-commerce internazionale. Ti evita multe, blocchi doganali e figuracce con i clienti. #dropshippingItalia #vendereonline #ecommercelegale #marketplace #obblighifiscali #dogana2025 #fatturaelettronica #forfettari #PMIonline #venditeUE #OSSIVA #garanzieB2C #commerciointernazionale #partitaIVA
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