IRES Premiale per le PMI: come funziona il nuovo incentivo fiscale dal 2025
Dal 2025 entra ufficialmente in vigore l’IRES Premiale, una misura fiscale pensata per premiare le piccole e medie imprese virtuose che scelgono di reinvestire gli utili, innovare e creare occupazione. La nuova norma rappresenta un passo concreto verso un fisco più orientato allo sviluppo sostenibile del tessuto imprenditoriale italiano, premiando chi investe nel futuro della propria azienda e del Paese.

In questo articolo di impresa.biz, analizziamo in modo chiaro e pratico a chi si applica, quali sono i requisiti da rispettare e quali vantaggi offre questa agevolazione fiscale.

Che cos’è l’IRES Premiale?
L’IRES Premiale è un regime agevolato introdotto con la Legge di Bilancio 2025, che consente alle PMI che rispettano determinati requisiti di accedere a una riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20%.

L’obiettivo è incentivare:
-Il reinvestimento degli utili all’interno dell’azienda,
-Gli investimenti in beni produttivi, materiali e immateriali,
-L’aumento dell’occupazione stabile.
Una misura concreta per stimolare la crescita, la modernizzazione e la competitività delle imprese italiane.

Chi può accedere all’IRES Premiale
La misura è rivolta a tutte le imprese soggette all’IRES che rientrano nella definizione di PMI secondo i parametri europei:
-Fino a 250 dipendenti,
-Fatturato annuo ≤ 50 milioni di euro o totale di bilancio ≤ 43 milioni di euro.
-L’impresa deve inoltre rispettare contemporaneamente i tre requisiti previsti dalla norma.

Requisiti obbligatori
Per accedere all’IRES al 20%, la PMI deve, in riferimento all’esercizio di imposta:

1. Reinvestire almeno l’80% degli utili
Gli utili prodotti nell’anno devono essere reinvestiti nella stessa impresa, anziché distribuiti. Questo include:
-Aumento del capitale sociale,
-Investimenti produttivi,
-Accantonamenti per sviluppo.

2. Effettuare investimenti per almeno il 30% degli utili
Il 30% degli utili (almeno) deve essere destinato a beni strumentali materiali o immateriali:
-Macchinari, impianti, hardware,
-Software gestionali, soluzioni digitali,
-Brevetti, ricerca e sviluppo.
Questi investimenti devono essere funzionali all’attività aziendale e contabilizzati nell’esercizio in questione.

3. Incrementare l’organico a tempo indeterminato di almeno l’1%
È richiesto un aumento netto dei lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato, pari ad almeno l’1% rispetto all’anno precedente. L’incremento deve risultare dalla media annuale.

Un esempio pratico
Una PMI con 1 milione di euro di utili nel 2025:
-Ne reinveste 800.000 (80%);
-Spende 300.000 euro in nuovi macchinari e software (30%);
-Aumenta il personale stabile da 100 a 101 dipendenti (+1%).
In questo caso, l’azienda può applicare l’IRES al 20%, con un risparmio fiscale di 40.000 euro (anziché 240.000 euro di IRES, ne pagherà 200.000).

Come si applica la misura
La riduzione dell’aliquota si applica in sede di dichiarazione dei redditi e sarà verificata dall’Agenzia delle Entrate attraverso:
-Documentazione fiscale e contabile sui reinvestimenti,
-Prove degli investimenti (fatture, contratti, cespiti),
-CU e dichiarazioni contributive per verificare l’incremento dell’occupazione.
È possibile che vengano previsti controlli a campione o verifiche ex post.

Perché conviene attivarsi subito
Chi vuole beneficiare dell’IRES Premiale già nel 2025 dovrà pianificare sin da ora:
-Una strategia di reinvestimento degli utili, da approvare con il bilancio;
-Un piano di investimento in beni materiali/immateriali coerente e documentabile;
-Una valutazione dell’organico attuale, per calcolare l’incremento necessario.
Un’occasione importante anche per rivedere i processi aziendali e orientare l’impresa verso una crescita più solida, innovativa e sostenibile.

L’IRES Premiale rappresenta un segnale positivo verso un sistema fiscale che premia le imprese sane, che non si accontentano del presente, ma investono nel futuro. Per le PMI italiane, è una concreta opportunità per ridurre la pressione fiscale e finanziare la propria evoluzione tecnologica, occupazionale e patrimoniale.

Chi saprà cogliere per tempo questa occasione, potrà trasformare l’incentivo in un reale vantaggio competitivo.

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IRES Premiale per le PMI: come funziona il nuovo incentivo fiscale dal 2025 Dal 2025 entra ufficialmente in vigore l’IRES Premiale, una misura fiscale pensata per premiare le piccole e medie imprese virtuose che scelgono di reinvestire gli utili, innovare e creare occupazione. La nuova norma rappresenta un passo concreto verso un fisco più orientato allo sviluppo sostenibile del tessuto imprenditoriale italiano, premiando chi investe nel futuro della propria azienda e del Paese. In questo articolo di impresa.biz, analizziamo in modo chiaro e pratico a chi si applica, quali sono i requisiti da rispettare e quali vantaggi offre questa agevolazione fiscale. 🔍 Che cos’è l’IRES Premiale? L’IRES Premiale è un regime agevolato introdotto con la Legge di Bilancio 2025, che consente alle PMI che rispettano determinati requisiti di accedere a una riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20%. L’obiettivo è incentivare: -Il reinvestimento degli utili all’interno dell’azienda, -Gli investimenti in beni produttivi, materiali e immateriali, -L’aumento dell’occupazione stabile. Una misura concreta per stimolare la crescita, la modernizzazione e la competitività delle imprese italiane. ✅ Chi può accedere all’IRES Premiale La misura è rivolta a tutte le imprese soggette all’IRES che rientrano nella definizione di PMI secondo i parametri europei: -Fino a 250 dipendenti, -Fatturato annuo ≤ 50 milioni di euro o totale di bilancio ≤ 43 milioni di euro. -L’impresa deve inoltre rispettare contemporaneamente i tre requisiti previsti dalla norma. 📌 Requisiti obbligatori Per accedere all’IRES al 20%, la PMI deve, in riferimento all’esercizio di imposta: 1. Reinvestire almeno l’80% degli utili Gli utili prodotti nell’anno devono essere reinvestiti nella stessa impresa, anziché distribuiti. Questo include: -Aumento del capitale sociale, -Investimenti produttivi, -Accantonamenti per sviluppo. 2. Effettuare investimenti per almeno il 30% degli utili Il 30% degli utili (almeno) deve essere destinato a beni strumentali materiali o immateriali: -Macchinari, impianti, hardware, -Software gestionali, soluzioni digitali, -Brevetti, ricerca e sviluppo. Questi investimenti devono essere funzionali all’attività aziendale e contabilizzati nell’esercizio in questione. 3. Incrementare l’organico a tempo indeterminato di almeno l’1% È richiesto un aumento netto dei lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato, pari ad almeno l’1% rispetto all’anno precedente. L’incremento deve risultare dalla media annuale. 💼 Un esempio pratico Una PMI con 1 milione di euro di utili nel 2025: -Ne reinveste 800.000 (80%); -Spende 300.000 euro in nuovi macchinari e software (30%); -Aumenta il personale stabile da 100 a 101 dipendenti (+1%). In questo caso, l’azienda può applicare l’IRES al 20%, con un risparmio fiscale di 40.000 euro (anziché 240.000 euro di IRES, ne pagherà 200.000). 🏦 Come si applica la misura La riduzione dell’aliquota si applica in sede di dichiarazione dei redditi e sarà verificata dall’Agenzia delle Entrate attraverso: -Documentazione fiscale e contabile sui reinvestimenti, -Prove degli investimenti (fatture, contratti, cespiti), -CU e dichiarazioni contributive per verificare l’incremento dell’occupazione. È possibile che vengano previsti controlli a campione o verifiche ex post. 📈 Perché conviene attivarsi subito Chi vuole beneficiare dell’IRES Premiale già nel 2025 dovrà pianificare sin da ora: -Una strategia di reinvestimento degli utili, da approvare con il bilancio; -Un piano di investimento in beni materiali/immateriali coerente e documentabile; -Una valutazione dell’organico attuale, per calcolare l’incremento necessario. Un’occasione importante anche per rivedere i processi aziendali e orientare l’impresa verso una crescita più solida, innovativa e sostenibile. L’IRES Premiale rappresenta un segnale positivo verso un sistema fiscale che premia le imprese sane, che non si accontentano del presente, ma investono nel futuro. Per le PMI italiane, è una concreta opportunità per ridurre la pressione fiscale e finanziare la propria evoluzione tecnologica, occupazionale e patrimoniale. Chi saprà cogliere per tempo questa occasione, potrà trasformare l’incentivo in un reale vantaggio competitivo. #PMI #IRESPremiale #Fisco2025 #Reinvestimento #Innovazione #Assunzioni #IncentiviFiscali #SviluppoAziendale #ImpresaBiz
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