Copywriting persuasivo per e-commerce: errori comuni e buone pratiche
Nel mio lavoro quotidiano con l’e-commerce ho capito che le parole vendono tanto quanto le immagini, se non di più. Un buon copy può trasformare un semplice visitatore in cliente, mentre un testo banale o confuso può far abbandonare il carrello in un clic.
Il copywriting persuasivo è una competenza fondamentale, e non serve essere scrittori per applicarlo: bastano le giuste tecniche e tanta attenzione ai dettagli.
Ecco gli errori che ho imparato ad evitare e le buone pratiche che oggi fanno davvero la differenza nelle mie schede prodotto, pagine e-mail e landing page.
Errori comuni da evitare
1. Parlare solo del prodotto, non del cliente
Per anni ho elencato caratteristiche tecniche, dimenticando una cosa: al cliente interessa cosa ci guadagna. Adesso parto sempre dai benefici.
2. Frasi troppo lunghe o generiche
Il web non premia i giri di parole.
Frasi brevi, concrete e mirate sono molto più efficaci. Evito termini vaghi tipo “ottima qualità” se non li supporto con fatti.
3. Call to action deboli o assenti
“Sfoglia il catalogo” non ha lo stesso impatto di un deciso “Scopri l’offerta ora”. Le CTA devono essere chiare, attive e visibili.
4. Scrivere in aziendalese
Evito il tono da brochure. Oggi funziona uno stile umano, diretto e vicino al linguaggio del cliente.
Buone pratiche da usare sempre
1. Scrivi come se stessi parlando a una persona precisa
Quando scrivo, penso al mio cliente tipo: età, dubbi, desideri. Così il messaggio diventa rilevante e coinvolgente.
2. Usa la formula problema → soluzione → vantaggio
Funziona ovunque: email, schede prodotto, annunci.
Esempio: “Stanco di borse che si rompono dopo un mese? Questa è realizzata in tessuto tecnico e resiste agli anni.”
3. Inserisci elementi di fiducia nel testo
Recensioni, garanzie, “spedizione gratuita”, “reso facile”: li inserisco nei copy per rassicurare. Anche il linguaggio può ispirare fiducia se è trasparente e semplice.
4. Cura i micro-copy
I dettagli contano: dai messaggi d’errore ai testi nei bottoni, ogni parola può aumentare (o far perdere) una conversione.
Il copy è il tuo venditore silenzioso
Nel mio e-commerce il copywriting non è un riempitivo: è una leva strategica di vendita.
Le parole giuste non solo convincono, ma creano relazione, costruiscono fiducia e migliorano l’esperienza d’acquisto.
Non serve urlare: basta comunicare in modo chiaro, utile e coinvolgente.
#copywriting #ecommerce #scritturaonline #vendereconleparole #conversione #digitalmarketing #UXwriting #impresaBiz #strategiadigitale #copywritingpersuasivo
Nel mio lavoro quotidiano con l’e-commerce ho capito che le parole vendono tanto quanto le immagini, se non di più. Un buon copy può trasformare un semplice visitatore in cliente, mentre un testo banale o confuso può far abbandonare il carrello in un clic.
Il copywriting persuasivo è una competenza fondamentale, e non serve essere scrittori per applicarlo: bastano le giuste tecniche e tanta attenzione ai dettagli.
Ecco gli errori che ho imparato ad evitare e le buone pratiche che oggi fanno davvero la differenza nelle mie schede prodotto, pagine e-mail e landing page.
Errori comuni da evitare
1. Parlare solo del prodotto, non del cliente
Per anni ho elencato caratteristiche tecniche, dimenticando una cosa: al cliente interessa cosa ci guadagna. Adesso parto sempre dai benefici.
2. Frasi troppo lunghe o generiche
Il web non premia i giri di parole.
Frasi brevi, concrete e mirate sono molto più efficaci. Evito termini vaghi tipo “ottima qualità” se non li supporto con fatti.
3. Call to action deboli o assenti
“Sfoglia il catalogo” non ha lo stesso impatto di un deciso “Scopri l’offerta ora”. Le CTA devono essere chiare, attive e visibili.
4. Scrivere in aziendalese
Evito il tono da brochure. Oggi funziona uno stile umano, diretto e vicino al linguaggio del cliente.
Buone pratiche da usare sempre
1. Scrivi come se stessi parlando a una persona precisa
Quando scrivo, penso al mio cliente tipo: età, dubbi, desideri. Così il messaggio diventa rilevante e coinvolgente.
2. Usa la formula problema → soluzione → vantaggio
Funziona ovunque: email, schede prodotto, annunci.
Esempio: “Stanco di borse che si rompono dopo un mese? Questa è realizzata in tessuto tecnico e resiste agli anni.”
3. Inserisci elementi di fiducia nel testo
Recensioni, garanzie, “spedizione gratuita”, “reso facile”: li inserisco nei copy per rassicurare. Anche il linguaggio può ispirare fiducia se è trasparente e semplice.
4. Cura i micro-copy
I dettagli contano: dai messaggi d’errore ai testi nei bottoni, ogni parola può aumentare (o far perdere) una conversione.
Il copy è il tuo venditore silenzioso
Nel mio e-commerce il copywriting non è un riempitivo: è una leva strategica di vendita.
Le parole giuste non solo convincono, ma creano relazione, costruiscono fiducia e migliorano l’esperienza d’acquisto.
Non serve urlare: basta comunicare in modo chiaro, utile e coinvolgente.
#copywriting #ecommerce #scritturaonline #vendereconleparole #conversione #digitalmarketing #UXwriting #impresaBiz #strategiadigitale #copywritingpersuasivo
Copywriting persuasivo per e-commerce: errori comuni e buone pratiche
Nel mio lavoro quotidiano con l’e-commerce ho capito che le parole vendono tanto quanto le immagini, se non di più. Un buon copy può trasformare un semplice visitatore in cliente, mentre un testo banale o confuso può far abbandonare il carrello in un clic.
Il copywriting persuasivo è una competenza fondamentale, e non serve essere scrittori per applicarlo: bastano le giuste tecniche e tanta attenzione ai dettagli.
Ecco gli errori che ho imparato ad evitare e le buone pratiche che oggi fanno davvero la differenza nelle mie schede prodotto, pagine e-mail e landing page.
❌ Errori comuni da evitare
1. Parlare solo del prodotto, non del cliente
Per anni ho elencato caratteristiche tecniche, dimenticando una cosa: al cliente interessa cosa ci guadagna. Adesso parto sempre dai benefici.
2. Frasi troppo lunghe o generiche
Il web non premia i giri di parole.
Frasi brevi, concrete e mirate sono molto più efficaci. Evito termini vaghi tipo “ottima qualità” se non li supporto con fatti.
3. Call to action deboli o assenti
“Sfoglia il catalogo” non ha lo stesso impatto di un deciso “Scopri l’offerta ora”. Le CTA devono essere chiare, attive e visibili.
4. Scrivere in aziendalese
Evito il tono da brochure. Oggi funziona uno stile umano, diretto e vicino al linguaggio del cliente.
✅ Buone pratiche da usare sempre
1. Scrivi come se stessi parlando a una persona precisa
Quando scrivo, penso al mio cliente tipo: età, dubbi, desideri. Così il messaggio diventa rilevante e coinvolgente.
2. Usa la formula problema → soluzione → vantaggio
Funziona ovunque: email, schede prodotto, annunci.
Esempio: “Stanco di borse che si rompono dopo un mese? Questa è realizzata in tessuto tecnico e resiste agli anni.”
3. Inserisci elementi di fiducia nel testo
Recensioni, garanzie, “spedizione gratuita”, “reso facile”: li inserisco nei copy per rassicurare. Anche il linguaggio può ispirare fiducia se è trasparente e semplice.
4. Cura i micro-copy
I dettagli contano: dai messaggi d’errore ai testi nei bottoni, ogni parola può aumentare (o far perdere) una conversione.
Il copy è il tuo venditore silenzioso
Nel mio e-commerce il copywriting non è un riempitivo: è una leva strategica di vendita.
Le parole giuste non solo convincono, ma creano relazione, costruiscono fiducia e migliorano l’esperienza d’acquisto.
Non serve urlare: basta comunicare in modo chiaro, utile e coinvolgente.
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