• Internazionalizzazione: quali sono i canali più efficaci per scalare oltre confine
    Quando ho deciso di portare il mio business digitale oltre i confini italiani, ho capito che internazionalizzare non significa solo tradurre un sito in inglese, ma scegliere i giusti canali per comunicare, vendere e costruire fiducia in nuovi mercati.

    Dopo aver testato diverse strade, oggi ti condivido i canali che per me hanno funzionato davvero per scalare a livello internazionale — anche senza uffici fisici all’estero.

    1. Marketplace digitali globali
    Se vendi prodotti, Amazon, Etsy, eBay e Shopify sono piattaforme potenti per accedere immediatamente a un pubblico internazionale. Offrono infrastruttura, visibilità e (spesso) anche supporto logistico.

    Nel mio caso, Shopify si è rivelato strategico: ho potuto creare uno store multilingua, gestire spedizioni e incassare in più valute in modo semplice.

    2. LinkedIn: il mio ponte con il business globale
    Per chi ha un brand personale o B2B, LinkedIn è uno strumento insostituibile.
    Attraverso contenuti in inglese, connessioni mirate e collaborazioni con professionisti stranieri, ho costruito una reputazione solida anche fuori dall’Italia. È un canale che funziona se usato con costanza e strategia.

    3. TikTok e Instagram: contenuti virali, audience globale
    Social come TikTok e Instagram permettono di raggiungere utenti in tutto il mondo grazie agli algoritmi basati sugli interessi, non sulla geolocalizzazione.
    Ho sperimentato la pubblicazione di contenuti in lingua inglese e in formato internazionale (trend, storytelling, contenuti educational) con ottimi risultati di visibilità e interazione.

    4. Collaborazioni con creator e brand locali
    Entrare in un nuovo mercato è molto più semplice se collabori con qualcuno che ha già la fiducia del pubblico locale.
    Per me, le co-creazioni di contenuto e le partnership strategiche sono state fondamentali per costruire credibilità all’estero in modo naturale.

    5. Email marketing e community building su scala globale
    Costruire una lista email segmentata per lingua e area geografica mi ha permesso di nutrire il pubblico nel tempo, con contenuti rilevanti per ciascun mercato.
    Strumenti come ConvertKit e Klaviyo sono ottimi per gestire questo processo in modo avanzato ma accessibile.

    Internazionalizzare non vuol dire essere ovunque, ma scegliere i canali giusti per il proprio modello di business e pubblico target.
    Con una strategia chiara, contenuti localizzati e collaborazioni intelligenti, è possibile scalare anche da soli e in modo sostenibile.

    #internazionalizzazione #scalabilitàglobale #digitalstrategy #socialmarketing #ecommerceinternazionale #personalbranding #impresadigitale #impresabiz

    Internazionalizzazione: quali sono i canali più efficaci per scalare oltre confine Quando ho deciso di portare il mio business digitale oltre i confini italiani, ho capito che internazionalizzare non significa solo tradurre un sito in inglese, ma scegliere i giusti canali per comunicare, vendere e costruire fiducia in nuovi mercati. Dopo aver testato diverse strade, oggi ti condivido i canali che per me hanno funzionato davvero per scalare a livello internazionale — anche senza uffici fisici all’estero. 1. Marketplace digitali globali Se vendi prodotti, Amazon, Etsy, eBay e Shopify sono piattaforme potenti per accedere immediatamente a un pubblico internazionale. Offrono infrastruttura, visibilità e (spesso) anche supporto logistico. Nel mio caso, Shopify si è rivelato strategico: ho potuto creare uno store multilingua, gestire spedizioni e incassare in più valute in modo semplice. 2. LinkedIn: il mio ponte con il business globale Per chi ha un brand personale o B2B, LinkedIn è uno strumento insostituibile. Attraverso contenuti in inglese, connessioni mirate e collaborazioni con professionisti stranieri, ho costruito una reputazione solida anche fuori dall’Italia. È un canale che funziona se usato con costanza e strategia. 3. TikTok e Instagram: contenuti virali, audience globale Social come TikTok e Instagram permettono di raggiungere utenti in tutto il mondo grazie agli algoritmi basati sugli interessi, non sulla geolocalizzazione. Ho sperimentato la pubblicazione di contenuti in lingua inglese e in formato internazionale (trend, storytelling, contenuti educational) con ottimi risultati di visibilità e interazione. 4. Collaborazioni con creator e brand locali Entrare in un nuovo mercato è molto più semplice se collabori con qualcuno che ha già la fiducia del pubblico locale. Per me, le co-creazioni di contenuto e le partnership strategiche sono state fondamentali per costruire credibilità all’estero in modo naturale. 5. Email marketing e community building su scala globale Costruire una lista email segmentata per lingua e area geografica mi ha permesso di nutrire il pubblico nel tempo, con contenuti rilevanti per ciascun mercato. Strumenti come ConvertKit e Klaviyo sono ottimi per gestire questo processo in modo avanzato ma accessibile. Internazionalizzare non vuol dire essere ovunque, ma scegliere i canali giusti per il proprio modello di business e pubblico target. Con una strategia chiara, contenuti localizzati e collaborazioni intelligenti, è possibile scalare anche da soli e in modo sostenibile. #internazionalizzazione #scalabilitàglobale #digitalstrategy #socialmarketing #ecommerceinternazionale #personalbranding #impresadigitale #impresabiz
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  • Come utilizzare i giveaway per aumentare follower e engagement

    Nel mio percorso nell’e-commerce e nel social marketing, ho scoperto che i giveaway sono uno strumento potentissimo per far crescere la community e coinvolgere attivamente i follower. Ma non basta solo regalare qualcosa: bisogna pianificare bene ogni dettaglio per ottenere risultati concreti.

    Ecco come uso i giveaway per aumentare follower e engagement in modo efficace.

    1. Scegli premi rilevanti
    Il premio deve piacere davvero al tuo pubblico e avere attinenza con il tuo brand o i tuoi prodotti. Questo attira persone interessate e potenziali clienti, non solo “cacciatori di regali”.

    2. Definisci regole semplici e chiare
    Per partecipare, chiedo ai follower di mettere like, seguire il profilo e magari taggare amici. Regole troppo complicate scoraggiano la partecipazione.

    3. Promuovi il giveaway su più canali
    Non limitarti a un solo social: condivido il contest su Instagram, Facebook, newsletter e anche sul sito. Più visibilità, più partecipanti.

    4. Imposta una durata limitata
    Un giveaway troppo lungo perde slancio. Io preferisco durate brevi, tipo una settimana, per creare urgenza e mantenere alta l’attenzione.

    5. Interagisci con i partecipanti
    Rispondo ai commenti, ringrazio chi partecipa e mantengo vivo il dialogo. Questo aumenta l’engagement e costruisce fiducia.

    6. Annuncia il vincitore pubblicamente
    Comunico apertamente chi ha vinto e mostro la consegna del premio, così dimostro trasparenza e invito a partecipare alle prossime iniziative.

    Il mio consiglio
    I giveaway ben fatti sono un ottimo modo per far crescere follower e coinvolgimento, ma devono essere parte di una strategia più ampia di costruzione della community e valorizzazione del brand.

    #Giveaway #SocialMarketing #Engagement #FollowerGrowth #ImpresaBiz #EcommerceItalia #CommunityBuilding #MarketingDigitale

    Come utilizzare i giveaway per aumentare follower e engagement Nel mio percorso nell’e-commerce e nel social marketing, ho scoperto che i giveaway sono uno strumento potentissimo per far crescere la community e coinvolgere attivamente i follower. Ma non basta solo regalare qualcosa: bisogna pianificare bene ogni dettaglio per ottenere risultati concreti. Ecco come uso i giveaway per aumentare follower e engagement in modo efficace. 1. Scegli premi rilevanti Il premio deve piacere davvero al tuo pubblico e avere attinenza con il tuo brand o i tuoi prodotti. Questo attira persone interessate e potenziali clienti, non solo “cacciatori di regali”. 2. Definisci regole semplici e chiare Per partecipare, chiedo ai follower di mettere like, seguire il profilo e magari taggare amici. Regole troppo complicate scoraggiano la partecipazione. 3. Promuovi il giveaway su più canali Non limitarti a un solo social: condivido il contest su Instagram, Facebook, newsletter e anche sul sito. Più visibilità, più partecipanti. 4. Imposta una durata limitata Un giveaway troppo lungo perde slancio. Io preferisco durate brevi, tipo una settimana, per creare urgenza e mantenere alta l’attenzione. 5. Interagisci con i partecipanti Rispondo ai commenti, ringrazio chi partecipa e mantengo vivo il dialogo. Questo aumenta l’engagement e costruisce fiducia. 6. Annuncia il vincitore pubblicamente Comunico apertamente chi ha vinto e mostro la consegna del premio, così dimostro trasparenza e invito a partecipare alle prossime iniziative. Il mio consiglio I giveaway ben fatti sono un ottimo modo per far crescere follower e coinvolgimento, ma devono essere parte di una strategia più ampia di costruzione della community e valorizzazione del brand. #Giveaway #SocialMarketing #Engagement #FollowerGrowth #ImpresaBiz #EcommerceItalia #CommunityBuilding #MarketingDigitale
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  • Micro-influencer: come trovarli e collaborare per una visibilità autentica
    Nel panorama del marketing digitale, i grandi numeri non sono più l’unico parametro di successo. Sempre più brand – soprattutto le piccole e medie imprese – si stanno rivolgendo ai micro-influencer: profili con community ridotte, ma estremamente coinvolte e fidelizzate.

    Noi di Impresa.biz crediamo che oggi, più che mai, l’autenticità conti più della portata, e che le micro-influenze rappresentino una straordinaria opportunità per comunicare in modo credibile, diretto e sostenibile.

    Ma chi sono davvero i micro-influencer? Come si identificano? E soprattutto, come può un’azienda instaurare con loro una collaborazione efficace? Vediamolo insieme.

    Chi sono i micro-influencer?
    In generale, si parla di micro-influencer quando ci si riferisce a profili che contano tra i 1.000 e i 50.000 follower, anche se i numeri possono variare leggermente in base alla piattaforma e al settore.

    Ciò che li distingue non è tanto la quantità di follower, quanto la qualità della relazione con la propria community. Hanno tassi di engagement spesso superiori a quelli delle “celebrità digitali”, perché:

    -rispondono ai commenti e ai messaggi;
    -sono percepiti come persone comuni, vicine e autentiche;
    -trattano temi molto specifici e parlano a nicchie ben definite.

    Per una PMI, significa poter comunicare con un pubblico davvero in target, senza dispersioni e con un budget contenuto.

    Perché collaborare con i micro-influencer conviene?
    Ecco alcuni motivi per cui sempre più aziende scelgono i micro-influencer:
    -Autenticità percepita: la community si fida di loro e considera i loro consigli genuini.
    -Engagement più alto: spesso coinvolgono più attivamente il pubblico rispetto ai “big influencer”.
    -Costi più accessibili: le collaborazioni sono più sostenibili per le PMI, sia in termini economici che di risorse.
    -Maggiore targetizzazione: operano spesso in nicchie di mercato, il che consente di raggiungere segmenti precisi (es. eco-fashion, food locale, sport per mamme, ecc.).
    -Collaborazioni più flessibili: essendo realtà più piccole, sono spesso più aperti a progetti creativi e personalizzati.

    Come trovare i micro-influencer giusti
    Individuare i profili giusti richiede un po’ di lavoro manuale, ma ci sono alcuni metodi che puoi utilizzare:

    1. Cerca su Instagram, TikTok e YouTube per hashtag e location
    Usa hashtag di settore (es. #artigianatoitaliano, #fitnessdonne, #veganmilano) o filtri per città per trovare profili con un seguito fedele nella tua area o nicchia.
    2. Analizza l’engagement
    Non basta guardare il numero di follower: osserva quante persone interagiscono con i contenuti (like, commenti, condivisioni). Il tasso di engagement è un indicatore molto più prezioso.
    3. Usa strumenti dedicati
    Esistono tool gratuiti e freemium come:
    -Heepsy
    -Influencity
    -Upfluence
    -HypeAuditor
    Questi strumenti permettono di filtrare gli influencer per follower, settore, localizzazione, engagement e pubblico.

    4. Osserva i tuoi follower
    Spesso tra i tuoi stessi follower o clienti ci sono micro-influencer con cui potresti già avere un rapporto di fiducia da cui partire.

    Come proporre una collaborazione efficace
    Una volta identificati i profili giusti, è il momento di proporre una collaborazione. Ecco qualche consiglio per farlo nel modo giusto:

    Contatto diretto e personalizzato
    Evita i messaggi generici copia-incolla. Mostra di conoscere i loro contenuti e spiega perché pensi siano adatti a rappresentare il tuo brand.

    Obiettivo chiaro
    Definisci in anticipo cosa ti aspetti: visibilità, vendita di un prodotto, iscrizioni a una newsletter? Più sei chiaro, più sarà facile impostare la collaborazione.

    Compenso equo (ma sostenibile)
    Molti micro-influencer accettano collaborazioni in cambio di prodotti, sconti esclusivi o piccole fee. In altri casi, soprattutto se producono contenuti professionali, sarà necessario offrire un compenso. Non serve un budget enorme, ma è importante rispettare il loro lavoro.

    Collaborazione autentica
    Lascia libertà creativa: i micro-influencer conoscono il loro pubblico meglio di te. Se dai loro spazio per esprimersi con la loro voce, il risultato sarà più genuino ed efficace.

    Idee per iniziare
    Ecco alcune formule di collaborazione che funzionano bene con i micro-influencer:
    -Unboxing o recensioni dei tuoi prodotti
    -Giveaway per coinvolgere la loro community
    -Codici sconto dedicati per misurare le conversioni
    -Eventi locali o digitali co-creati
    Takeover social per farli “entrare” temporaneamente nei tuoi canali

    Piccoli influencer, grande impatto
    Le micro-influenze rappresentano una risorsa preziosa per le imprese che vogliono fare marketing in modo mirato, sostenibile e autentico. Per noi di Impresa.biz, sono uno degli strumenti più efficaci per connettere i brand alle persone, partendo dalla fiducia e dalla relazione.

    Con un approccio strategico e collaborazioni costruite nel tempo, i micro-influencer possono diventare ambasciatori credibili del tuo prodotto o servizio, aiutandoti a crescere nel tuo mercato in modo organico e duraturo.

    #MicroInfluencer #InfluencerMarketing #PMI #CollaborazioniDigitali #SocialMarketing #BrandAutentico #ImpresaBiz

    Hai bisogno di un modello per contattare i micro-influencer o di idee su come strutturare una campagna? Scrivici e ne parliamo!
    Micro-influencer: come trovarli e collaborare per una visibilità autentica Nel panorama del marketing digitale, i grandi numeri non sono più l’unico parametro di successo. Sempre più brand – soprattutto le piccole e medie imprese – si stanno rivolgendo ai micro-influencer: profili con community ridotte, ma estremamente coinvolte e fidelizzate. Noi di Impresa.biz crediamo che oggi, più che mai, l’autenticità conti più della portata, e che le micro-influenze rappresentino una straordinaria opportunità per comunicare in modo credibile, diretto e sostenibile. Ma chi sono davvero i micro-influencer? Come si identificano? E soprattutto, come può un’azienda instaurare con loro una collaborazione efficace? Vediamolo insieme. Chi sono i micro-influencer? In generale, si parla di micro-influencer quando ci si riferisce a profili che contano tra i 1.000 e i 50.000 follower, anche se i numeri possono variare leggermente in base alla piattaforma e al settore. Ciò che li distingue non è tanto la quantità di follower, quanto la qualità della relazione con la propria community. Hanno tassi di engagement spesso superiori a quelli delle “celebrità digitali”, perché: -rispondono ai commenti e ai messaggi; -sono percepiti come persone comuni, vicine e autentiche; -trattano temi molto specifici e parlano a nicchie ben definite. Per una PMI, significa poter comunicare con un pubblico davvero in target, senza dispersioni e con un budget contenuto. Perché collaborare con i micro-influencer conviene? Ecco alcuni motivi per cui sempre più aziende scelgono i micro-influencer: -Autenticità percepita: la community si fida di loro e considera i loro consigli genuini. -Engagement più alto: spesso coinvolgono più attivamente il pubblico rispetto ai “big influencer”. -Costi più accessibili: le collaborazioni sono più sostenibili per le PMI, sia in termini economici che di risorse. -Maggiore targetizzazione: operano spesso in nicchie di mercato, il che consente di raggiungere segmenti precisi (es. eco-fashion, food locale, sport per mamme, ecc.). -Collaborazioni più flessibili: essendo realtà più piccole, sono spesso più aperti a progetti creativi e personalizzati. Come trovare i micro-influencer giusti Individuare i profili giusti richiede un po’ di lavoro manuale, ma ci sono alcuni metodi che puoi utilizzare: 1. Cerca su Instagram, TikTok e YouTube per hashtag e location Usa hashtag di settore (es. #artigianatoitaliano, #fitnessdonne, #veganmilano) o filtri per città per trovare profili con un seguito fedele nella tua area o nicchia. 2. Analizza l’engagement Non basta guardare il numero di follower: osserva quante persone interagiscono con i contenuti (like, commenti, condivisioni). Il tasso di engagement è un indicatore molto più prezioso. 3. Usa strumenti dedicati Esistono tool gratuiti e freemium come: -Heepsy -Influencity -Upfluence -HypeAuditor Questi strumenti permettono di filtrare gli influencer per follower, settore, localizzazione, engagement e pubblico. 4. Osserva i tuoi follower Spesso tra i tuoi stessi follower o clienti ci sono micro-influencer con cui potresti già avere un rapporto di fiducia da cui partire. Come proporre una collaborazione efficace Una volta identificati i profili giusti, è il momento di proporre una collaborazione. Ecco qualche consiglio per farlo nel modo giusto: ✉️ Contatto diretto e personalizzato Evita i messaggi generici copia-incolla. Mostra di conoscere i loro contenuti e spiega perché pensi siano adatti a rappresentare il tuo brand. 🎯 Obiettivo chiaro Definisci in anticipo cosa ti aspetti: visibilità, vendita di un prodotto, iscrizioni a una newsletter? Più sei chiaro, più sarà facile impostare la collaborazione. 💰 Compenso equo (ma sostenibile) Molti micro-influencer accettano collaborazioni in cambio di prodotti, sconti esclusivi o piccole fee. In altri casi, soprattutto se producono contenuti professionali, sarà necessario offrire un compenso. Non serve un budget enorme, ma è importante rispettare il loro lavoro. 🤝 Collaborazione autentica Lascia libertà creativa: i micro-influencer conoscono il loro pubblico meglio di te. Se dai loro spazio per esprimersi con la loro voce, il risultato sarà più genuino ed efficace. Idee per iniziare Ecco alcune formule di collaborazione che funzionano bene con i micro-influencer: -Unboxing o recensioni dei tuoi prodotti -Giveaway per coinvolgere la loro community -Codici sconto dedicati per misurare le conversioni -Eventi locali o digitali co-creati Takeover social per farli “entrare” temporaneamente nei tuoi canali Piccoli influencer, grande impatto Le micro-influenze rappresentano una risorsa preziosa per le imprese che vogliono fare marketing in modo mirato, sostenibile e autentico. Per noi di Impresa.biz, sono uno degli strumenti più efficaci per connettere i brand alle persone, partendo dalla fiducia e dalla relazione. Con un approccio strategico e collaborazioni costruite nel tempo, i micro-influencer possono diventare ambasciatori credibili del tuo prodotto o servizio, aiutandoti a crescere nel tuo mercato in modo organico e duraturo. #MicroInfluencer #InfluencerMarketing #PMI #CollaborazioniDigitali #SocialMarketing #BrandAutentico #ImpresaBiz Hai bisogno di un modello per contattare i micro-influencer o di idee su come strutturare una campagna? Scrivici e ne parliamo!
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