Perché ho smesso di inseguire l’algoritmo e ho iniziato a seguire me stessa
Per tanto tempo ho cercato di capire “cosa volesse l’algoritmo”.
Quali orari erano migliori, quali formati premiava, quale trend dovevo replicare per ottenere più visibilità. Ogni post era una piccola corsa contro il tempo e contro la piattaforma.
E, lo ammetto, all’inizio ha funzionato: più reach, più like, più follower.
Ma qualcosa non tornava.
Più mi adattavo a ciò che “funzionava”, più mi allontanavo da me. Scrivevo post che non sentivo davvero. Seguivo trend che non mi rappresentavano. E, peggio ancora, stavo trasformando la mia comunicazione — e la mia identità professionale — in qualcosa di reattivo, non di autentico.
Il paradosso dell’algoritmo
L’algoritmo, in fondo, è uno specchio: amplifica ciò che fai, ma non ti dice chi sei.
Quando comunichi solo per “funzionare”, rischi di diventare intercambiabile.
E per chi, come me, costruisce ogni giorno un business basato sul personal branding e sulla fiducia, questo è un rischio altissimo.
La svolta: ho iniziato a seguire me stessa
Un giorno mi sono fermata. Ho chiuso tutte le dashboard, tolto l’ansia da numeri e mi sono fatta una domanda semplice:
Cosa voglio davvero comunicare?
Da lì è cambiato tutto.
Ho iniziato a creare contenuti che mi rappresentano, anche se non sempre “performano” nel modo in cui l’algoritmo vorrebbe. Ho deciso di parlare con le persone, non con l’intelligenza artificiale di una piattaforma. Ho scelto la connessione, non solo la visibilità.
E sai cosa? Proprio quando ho smesso di inseguire, ho iniziato a costruire davvero.
I risultati? Più profondi, più veri
-Ho attratto clienti che condividono i miei valori
-Ho creato una community più piccola ma molto più coinvolta
Mi sento finalmente allineata con il mio lavoro online e offline
E, soprattutto, ho riscoperto il piacere di comunicare
Essere presenti sui social non è una gara a chi ottiene più like. È una responsabilità. È un’estensione di chi siamo, e come ogni cosa autentica, ha bisogno di radici forti, non solo di strategie.
La mia regola oggi
Uso l’algoritmo come strumento, non come bussola.
Lo rispetto, ma non lo venero.
La mia guida è la mia voce. La mia storia. La mia visione.
E se sei anche tu un’imprenditrice o un professionista che sta costruendo qualcosa di proprio, ti invito a fare lo stesso: smetti di rincorrere, inizia a guidare. La tua autenticità ha più potere di qualunque trend.
#PersonalBranding #AutenticitàDigitale #SocialMediaConValore #ImprenditoriaConsapevole #CrescitaSostenibile #MarketingEtico #InfluencerProfessionale #StrategiaUmana #VoceAutentica #NonSoloAlgoritmo
Per tanto tempo ho cercato di capire “cosa volesse l’algoritmo”.
Quali orari erano migliori, quali formati premiava, quale trend dovevo replicare per ottenere più visibilità. Ogni post era una piccola corsa contro il tempo e contro la piattaforma.
E, lo ammetto, all’inizio ha funzionato: più reach, più like, più follower.
Ma qualcosa non tornava.
Più mi adattavo a ciò che “funzionava”, più mi allontanavo da me. Scrivevo post che non sentivo davvero. Seguivo trend che non mi rappresentavano. E, peggio ancora, stavo trasformando la mia comunicazione — e la mia identità professionale — in qualcosa di reattivo, non di autentico.
Il paradosso dell’algoritmo
L’algoritmo, in fondo, è uno specchio: amplifica ciò che fai, ma non ti dice chi sei.
Quando comunichi solo per “funzionare”, rischi di diventare intercambiabile.
E per chi, come me, costruisce ogni giorno un business basato sul personal branding e sulla fiducia, questo è un rischio altissimo.
La svolta: ho iniziato a seguire me stessa
Un giorno mi sono fermata. Ho chiuso tutte le dashboard, tolto l’ansia da numeri e mi sono fatta una domanda semplice:
Cosa voglio davvero comunicare?
Da lì è cambiato tutto.
Ho iniziato a creare contenuti che mi rappresentano, anche se non sempre “performano” nel modo in cui l’algoritmo vorrebbe. Ho deciso di parlare con le persone, non con l’intelligenza artificiale di una piattaforma. Ho scelto la connessione, non solo la visibilità.
E sai cosa? Proprio quando ho smesso di inseguire, ho iniziato a costruire davvero.
I risultati? Più profondi, più veri
-Ho attratto clienti che condividono i miei valori
-Ho creato una community più piccola ma molto più coinvolta
Mi sento finalmente allineata con il mio lavoro online e offline
E, soprattutto, ho riscoperto il piacere di comunicare
Essere presenti sui social non è una gara a chi ottiene più like. È una responsabilità. È un’estensione di chi siamo, e come ogni cosa autentica, ha bisogno di radici forti, non solo di strategie.
La mia regola oggi
Uso l’algoritmo come strumento, non come bussola.
Lo rispetto, ma non lo venero.
La mia guida è la mia voce. La mia storia. La mia visione.
E se sei anche tu un’imprenditrice o un professionista che sta costruendo qualcosa di proprio, ti invito a fare lo stesso: smetti di rincorrere, inizia a guidare. La tua autenticità ha più potere di qualunque trend.
#PersonalBranding #AutenticitàDigitale #SocialMediaConValore #ImprenditoriaConsapevole #CrescitaSostenibile #MarketingEtico #InfluencerProfessionale #StrategiaUmana #VoceAutentica #NonSoloAlgoritmo
Perché ho smesso di inseguire l’algoritmo e ho iniziato a seguire me stessa
Per tanto tempo ho cercato di capire “cosa volesse l’algoritmo”.
Quali orari erano migliori, quali formati premiava, quale trend dovevo replicare per ottenere più visibilità. Ogni post era una piccola corsa contro il tempo e contro la piattaforma.
E, lo ammetto, all’inizio ha funzionato: più reach, più like, più follower.
Ma qualcosa non tornava.
Più mi adattavo a ciò che “funzionava”, più mi allontanavo da me. Scrivevo post che non sentivo davvero. Seguivo trend che non mi rappresentavano. E, peggio ancora, stavo trasformando la mia comunicazione — e la mia identità professionale — in qualcosa di reattivo, non di autentico.
🔁 Il paradosso dell’algoritmo
L’algoritmo, in fondo, è uno specchio: amplifica ciò che fai, ma non ti dice chi sei.
Quando comunichi solo per “funzionare”, rischi di diventare intercambiabile.
E per chi, come me, costruisce ogni giorno un business basato sul personal branding e sulla fiducia, questo è un rischio altissimo.
✨ La svolta: ho iniziato a seguire me stessa
Un giorno mi sono fermata. Ho chiuso tutte le dashboard, tolto l’ansia da numeri e mi sono fatta una domanda semplice:
Cosa voglio davvero comunicare?
Da lì è cambiato tutto.
Ho iniziato a creare contenuti che mi rappresentano, anche se non sempre “performano” nel modo in cui l’algoritmo vorrebbe. Ho deciso di parlare con le persone, non con l’intelligenza artificiale di una piattaforma. Ho scelto la connessione, non solo la visibilità.
E sai cosa? Proprio quando ho smesso di inseguire, ho iniziato a costruire davvero.
🌱 I risultati? Più profondi, più veri
-Ho attratto clienti che condividono i miei valori
-Ho creato una community più piccola ma molto più coinvolta
Mi sento finalmente allineata con il mio lavoro online e offline
E, soprattutto, ho riscoperto il piacere di comunicare
Essere presenti sui social non è una gara a chi ottiene più like. È una responsabilità. È un’estensione di chi siamo, e come ogni cosa autentica, ha bisogno di radici forti, non solo di strategie.
🎯 La mia regola oggi
Uso l’algoritmo come strumento, non come bussola.
Lo rispetto, ma non lo venero.
La mia guida è la mia voce. La mia storia. La mia visione.
E se sei anche tu un’imprenditrice o un professionista che sta costruendo qualcosa di proprio, ti invito a fare lo stesso: smetti di rincorrere, inizia a guidare. La tua autenticità ha più potere di qualunque trend.
#PersonalBranding #AutenticitàDigitale #SocialMediaConValore #ImprenditoriaConsapevole #CrescitaSostenibile #MarketingEtico #InfluencerProfessionale #StrategiaUmana #VoceAutentica #NonSoloAlgoritmo
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