Analytics per e-commerce: cosa monitorare davvero per crescere
Quando ho aperto il mio e-commerce, mi sono trovata sommersa da dati: traffico, tassi, percentuali, grafici ovunque. All’inizio pensavo di dover monitorare tutto, ma poi ho capito: quello che conta non è quanta analisi fai, ma che tipo di decisioni ti permette di prendere.
Ecco i KPI (indicatori chiave) che davvero mi hanno aiutato a capire cosa funzionava e dove migliorare.
1. Tasso di conversione (Conversion Rate)
È la metrica più importante: quanti visitatori diventano clienti.
Se hai tanto traffico ma poche vendite, il problema è nel sito o nell’offerta.
Cosa osservare:
-Conversione totale
-Conversione per canale (Instagram? Google? Newsletter?)
-Conversione per dispositivo (mobile/desktop)
2. Valore medio dell’ordine (AOV – Average Order Value)
Più è alto, più ogni cliente ti genera guadagno.
Io ho lavorato molto su questo aspetto, proponendo bundle, up-sell e prodotti consigliati.
Se il tuo AOV è basso, potresti offrire uno sconto per acquisti sopra una certa soglia o creare kit di prodotti.
3. Tasso di ritorno dei clienti (Customer Retention)
Un cliente che compra più di una volta vale molto di più.
Traccia quanti clienti tornano e in quanto tempo. Ho migliorato questo dato usando una newsletter personalizzata e un programma fedeltà.
Se i clienti non tornano, lavora sul post-vendita, sulle email e sulla fidelizzazione.
4. Tasso di abbandono del carrello
È frustrante, ma molto comune.
Sapere quanti clienti abbandonano il carrello ti aiuta a individuare blocchi nel processo d’acquisto.
Soluzioni utili: semplificare il checkout, offrire la spedizione gratuita, attivare una mail di promemoria entro 24 ore.
5. Traffico e fonti di traffico
Capire da dove arriva il tuo pubblico è essenziale per investire bene in contenuti o pubblicità.
I social ti portano tanto traffico ma poche conversioni? Allora forse devi migliorare le call-to-action o la UX del sito.
6. Customer satisfaction (e recensioni)
Monitorare i feedback è un’analisi fondamentale. Le recensioni (positive o negative) valgono oro per migliorare il servizio e il prodotto.
Se noti trend negativi, rispondi pubblicamente con empatia e agisci subito.
Non serve monitorare 100 dati. Ne bastano 5 o 6, ma con costanza, chiarezza e visione strategica.
Ogni numero deve portarti a una domanda concreta: “Cosa posso cambiare o testare per migliorare?”
#EcommerceAnalytics #DatiCheContano #KPIecommerce #VendereOnline #StrategiaDigitale #DataDrivenMarketing #EcommerceTips #ShopOnline
Quando ho aperto il mio e-commerce, mi sono trovata sommersa da dati: traffico, tassi, percentuali, grafici ovunque. All’inizio pensavo di dover monitorare tutto, ma poi ho capito: quello che conta non è quanta analisi fai, ma che tipo di decisioni ti permette di prendere.
Ecco i KPI (indicatori chiave) che davvero mi hanno aiutato a capire cosa funzionava e dove migliorare.
1. Tasso di conversione (Conversion Rate)
È la metrica più importante: quanti visitatori diventano clienti.
Se hai tanto traffico ma poche vendite, il problema è nel sito o nell’offerta.
Cosa osservare:
-Conversione totale
-Conversione per canale (Instagram? Google? Newsletter?)
-Conversione per dispositivo (mobile/desktop)
2. Valore medio dell’ordine (AOV – Average Order Value)
Più è alto, più ogni cliente ti genera guadagno.
Io ho lavorato molto su questo aspetto, proponendo bundle, up-sell e prodotti consigliati.
Se il tuo AOV è basso, potresti offrire uno sconto per acquisti sopra una certa soglia o creare kit di prodotti.
3. Tasso di ritorno dei clienti (Customer Retention)
Un cliente che compra più di una volta vale molto di più.
Traccia quanti clienti tornano e in quanto tempo. Ho migliorato questo dato usando una newsletter personalizzata e un programma fedeltà.
Se i clienti non tornano, lavora sul post-vendita, sulle email e sulla fidelizzazione.
4. Tasso di abbandono del carrello
È frustrante, ma molto comune.
Sapere quanti clienti abbandonano il carrello ti aiuta a individuare blocchi nel processo d’acquisto.
Soluzioni utili: semplificare il checkout, offrire la spedizione gratuita, attivare una mail di promemoria entro 24 ore.
5. Traffico e fonti di traffico
Capire da dove arriva il tuo pubblico è essenziale per investire bene in contenuti o pubblicità.
I social ti portano tanto traffico ma poche conversioni? Allora forse devi migliorare le call-to-action o la UX del sito.
6. Customer satisfaction (e recensioni)
Monitorare i feedback è un’analisi fondamentale. Le recensioni (positive o negative) valgono oro per migliorare il servizio e il prodotto.
Se noti trend negativi, rispondi pubblicamente con empatia e agisci subito.
Non serve monitorare 100 dati. Ne bastano 5 o 6, ma con costanza, chiarezza e visione strategica.
Ogni numero deve portarti a una domanda concreta: “Cosa posso cambiare o testare per migliorare?”
#EcommerceAnalytics #DatiCheContano #KPIecommerce #VendereOnline #StrategiaDigitale #DataDrivenMarketing #EcommerceTips #ShopOnline
📊 Analytics per e-commerce: cosa monitorare davvero per crescere
Quando ho aperto il mio e-commerce, mi sono trovata sommersa da dati: traffico, tassi, percentuali, grafici ovunque. All’inizio pensavo di dover monitorare tutto, ma poi ho capito: quello che conta non è quanta analisi fai, ma che tipo di decisioni ti permette di prendere.
Ecco i KPI (indicatori chiave) che davvero mi hanno aiutato a capire cosa funzionava e dove migliorare.
📈 1. Tasso di conversione (Conversion Rate)
È la metrica più importante: quanti visitatori diventano clienti.
💡 Se hai tanto traffico ma poche vendite, il problema è nel sito o nell’offerta.
🔍 Cosa osservare:
-Conversione totale
-Conversione per canale (Instagram? Google? Newsletter?)
-Conversione per dispositivo (mobile/desktop)
💸 2. Valore medio dell’ordine (AOV – Average Order Value)
Più è alto, più ogni cliente ti genera guadagno.
Io ho lavorato molto su questo aspetto, proponendo bundle, up-sell e prodotti consigliati.
💡 Se il tuo AOV è basso, potresti offrire uno sconto per acquisti sopra una certa soglia o creare kit di prodotti.
🔁 3. Tasso di ritorno dei clienti (Customer Retention)
Un cliente che compra più di una volta vale molto di più.
Traccia quanti clienti tornano e in quanto tempo. Ho migliorato questo dato usando una newsletter personalizzata e un programma fedeltà.
💡 Se i clienti non tornano, lavora sul post-vendita, sulle email e sulla fidelizzazione.
🛒 4. Tasso di abbandono del carrello
È frustrante, ma molto comune.
Sapere quanti clienti abbandonano il carrello ti aiuta a individuare blocchi nel processo d’acquisto.
💡 Soluzioni utili: semplificare il checkout, offrire la spedizione gratuita, attivare una mail di promemoria entro 24 ore.
📱 5. Traffico e fonti di traffico
Capire da dove arriva il tuo pubblico è essenziale per investire bene in contenuti o pubblicità.
💡 I social ti portano tanto traffico ma poche conversioni? Allora forse devi migliorare le call-to-action o la UX del sito.
⭐ 6. Customer satisfaction (e recensioni)
Monitorare i feedback è un’analisi fondamentale. Le recensioni (positive o negative) valgono oro per migliorare il servizio e il prodotto.
💡 Se noti trend negativi, rispondi pubblicamente con empatia e agisci subito.
🚀
Non serve monitorare 100 dati. Ne bastano 5 o 6, ma con costanza, chiarezza e visione strategica.
Ogni numero deve portarti a una domanda concreta: “Cosa posso cambiare o testare per migliorare?”
#EcommerceAnalytics #DatiCheContano #KPIecommerce #VendereOnline #StrategiaDigitale #DataDrivenMarketing #EcommerceTips #ShopOnline
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