Il dietro le quinte di una carriera da content creator: organizzazione, team e crescita
Quando dico che faccio la content creator a tempo pieno, la reazione più comune è: "Che bello! Ma quindi lavori da casa e fai video tutto il giorno?"
Sì… e no.
Dietro ogni contenuto che pubblico, ogni collaborazione che porto avanti, ogni commento a cui rispondo, c’è un’organizzazione solida, un team che mi supporta e un lavoro costante di crescita personale e professionale.
In questo articolo voglio raccontarti il dietro le quinte che spesso non si vede su Instagram o TikTok — ma che fa la vera differenza se vuoi fare sul serio nel mondo del digital.
1. Pianificazione: il mio calendario è il mio migliore amico
Ogni mese inizia con una riunione editoriale, anche se sono da sola o con poche persone. Programmo contenuti, campagne, momenti chiave (festività, trend, uscite di prodotti) e creo una struttura flessibile ma chiara.
Uso strumenti come Notion e Google Calendar per avere tutto sotto controllo: dal piano contenuti alle scadenze delle campagne, dalle idee spontanee ai giorni off.
Perché sì, anche il riposo va pianificato se vuoi durare nel tempo.
2. Il team: non faccio tutto da sola
All’inizio facevo davvero tutto da sola: scattavo, scrivevo, montavo, rispondevo alle mail, studiavo gli analytics.
Ma per crescere, ho dovuto imparare a delegare.
Oggi collaboro con:
-una social media assistant che mi aiuta a gestire la community,
-un videomaker freelance per i contenuti più complessi,
-una commercialista che tiene tutto in ordine (fondamentale!),
-e un’agenzia che mi supporta con le campagne brand.
Lavorare con un team non significa perdere autenticità, ma aumentare la qualità e la sostenibilità del mio lavoro.
3. Crescita: non solo follower, ma competenze
La vera crescita non si misura solo in numeri. Per me significa:
-migliorare la qualità dei contenuti,
-capire meglio il mio pubblico,
-evolvermi professionalmente.
Frequento corsi online, partecipo a eventi, leggo libri di marketing, psicologia, comunicazione. Ogni competenza in più mi rende più forte — e più interessante anche per i brand.
Nel 2025, essere una content creator significa essere un'imprenditrice digitale a tutti gli effetti. Non basta “essere creativi”. Serve visione, metodo, capacità di adattarsi e voglia di imparare.
Il mondo dei contenuti è competitivo, sì. Ma è anche pieno di opportunità — per chi è disposto a costruire con metodo, umiltà e passione.
E tu? Sei pronta (o pronto) a guardare davvero dietro le quinte?
#contentcreatorlife #digitalstrategy #imprenditori #crearecontenuti #teamdigitale #organizzazionedigitale #influencerlife #professionedigitale #lavorareonline #marketingpersonale
Quando dico che faccio la content creator a tempo pieno, la reazione più comune è: "Che bello! Ma quindi lavori da casa e fai video tutto il giorno?"
Sì… e no.
Dietro ogni contenuto che pubblico, ogni collaborazione che porto avanti, ogni commento a cui rispondo, c’è un’organizzazione solida, un team che mi supporta e un lavoro costante di crescita personale e professionale.
In questo articolo voglio raccontarti il dietro le quinte che spesso non si vede su Instagram o TikTok — ma che fa la vera differenza se vuoi fare sul serio nel mondo del digital.
1. Pianificazione: il mio calendario è il mio migliore amico
Ogni mese inizia con una riunione editoriale, anche se sono da sola o con poche persone. Programmo contenuti, campagne, momenti chiave (festività, trend, uscite di prodotti) e creo una struttura flessibile ma chiara.
Uso strumenti come Notion e Google Calendar per avere tutto sotto controllo: dal piano contenuti alle scadenze delle campagne, dalle idee spontanee ai giorni off.
Perché sì, anche il riposo va pianificato se vuoi durare nel tempo.
2. Il team: non faccio tutto da sola
All’inizio facevo davvero tutto da sola: scattavo, scrivevo, montavo, rispondevo alle mail, studiavo gli analytics.
Ma per crescere, ho dovuto imparare a delegare.
Oggi collaboro con:
-una social media assistant che mi aiuta a gestire la community,
-un videomaker freelance per i contenuti più complessi,
-una commercialista che tiene tutto in ordine (fondamentale!),
-e un’agenzia che mi supporta con le campagne brand.
Lavorare con un team non significa perdere autenticità, ma aumentare la qualità e la sostenibilità del mio lavoro.
3. Crescita: non solo follower, ma competenze
La vera crescita non si misura solo in numeri. Per me significa:
-migliorare la qualità dei contenuti,
-capire meglio il mio pubblico,
-evolvermi professionalmente.
Frequento corsi online, partecipo a eventi, leggo libri di marketing, psicologia, comunicazione. Ogni competenza in più mi rende più forte — e più interessante anche per i brand.
Nel 2025, essere una content creator significa essere un'imprenditrice digitale a tutti gli effetti. Non basta “essere creativi”. Serve visione, metodo, capacità di adattarsi e voglia di imparare.
Il mondo dei contenuti è competitivo, sì. Ma è anche pieno di opportunità — per chi è disposto a costruire con metodo, umiltà e passione.
E tu? Sei pronta (o pronto) a guardare davvero dietro le quinte?
#contentcreatorlife #digitalstrategy #imprenditori #crearecontenuti #teamdigitale #organizzazionedigitale #influencerlife #professionedigitale #lavorareonline #marketingpersonale
Il dietro le quinte di una carriera da content creator: organizzazione, team e crescita
Quando dico che faccio la content creator a tempo pieno, la reazione più comune è: "Che bello! Ma quindi lavori da casa e fai video tutto il giorno?"
Sì… e no.
Dietro ogni contenuto che pubblico, ogni collaborazione che porto avanti, ogni commento a cui rispondo, c’è un’organizzazione solida, un team che mi supporta e un lavoro costante di crescita personale e professionale.
In questo articolo voglio raccontarti il dietro le quinte che spesso non si vede su Instagram o TikTok — ma che fa la vera differenza se vuoi fare sul serio nel mondo del digital.
1. Pianificazione: il mio calendario è il mio migliore amico
Ogni mese inizia con una riunione editoriale, anche se sono da sola o con poche persone. Programmo contenuti, campagne, momenti chiave (festività, trend, uscite di prodotti) e creo una struttura flessibile ma chiara.
Uso strumenti come Notion e Google Calendar per avere tutto sotto controllo: dal piano contenuti alle scadenze delle campagne, dalle idee spontanee ai giorni off.
Perché sì, anche il riposo va pianificato se vuoi durare nel tempo.
2. Il team: non faccio tutto da sola
All’inizio facevo davvero tutto da sola: scattavo, scrivevo, montavo, rispondevo alle mail, studiavo gli analytics.
Ma per crescere, ho dovuto imparare a delegare.
Oggi collaboro con:
-una social media assistant che mi aiuta a gestire la community,
-un videomaker freelance per i contenuti più complessi,
-una commercialista che tiene tutto in ordine (fondamentale!),
-e un’agenzia che mi supporta con le campagne brand.
Lavorare con un team non significa perdere autenticità, ma aumentare la qualità e la sostenibilità del mio lavoro.
3. Crescita: non solo follower, ma competenze
La vera crescita non si misura solo in numeri. Per me significa:
-migliorare la qualità dei contenuti,
-capire meglio il mio pubblico,
-evolvermi professionalmente.
Frequento corsi online, partecipo a eventi, leggo libri di marketing, psicologia, comunicazione. Ogni competenza in più mi rende più forte — e più interessante anche per i brand.
Nel 2025, essere una content creator significa essere un'imprenditrice digitale a tutti gli effetti. Non basta “essere creativi”. Serve visione, metodo, capacità di adattarsi e voglia di imparare.
Il mondo dei contenuti è competitivo, sì. Ma è anche pieno di opportunità — per chi è disposto a costruire con metodo, umiltà e passione.
E tu? Sei pronta (o pronto) a guardare davvero dietro le quinte?
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