Tasso di conversione vs margine netto: il vero indicatore della salute del tuo e-commerce
Quando ho iniziato a lavorare seriamente al mio e-commerce, il tasso di conversione era la mia ossessione. Leggevo articoli, testavo decine di landing page, ottimizzavo checkout e velocità del sito. Tutto per aumentare quel “maledetto” numero.
Poi ho capito una cosa: un tasso di conversione alto non significa automaticamente che il business sia sano. In realtà, il KPI più importante che tengo d’occhio oggi è il margine netto.
Conversione: una metrica di superficie
Il tasso di conversione misura quante visite diventano ordini. È utile, certo. Mi aiuta a capire se l’esperienza utente funziona e se il funnel è fluido.
Ma non dice quanto guadagno da quelle vendite.
Se abbasso i prezzi per spingere la conversione, se aumento troppo il budget pubblicitario per far arrivare più traffico, o se offro troppe promozioni… posso ritrovarmi con un e-commerce che vende molto ma guadagna poco o nulla.
Margine netto: la metrica della sostenibilità
Il margine netto è il vero indicatore della salute finanziaria del mio shop.
Formula: (Utile netto / Ricavi totali) × 100
Tiene conto di tutto: costi variabili, fissi, marketing, spedizioni, commissioni, resi, tasse. Solo lui mi dice con certezza quanto mi resta davvero in tasca alla fine del mese.
Un margine netto positivo (e in crescita) è quello che mi permette di:
-investire in nuovi prodotti;
-testare nuovi mercati;
-pagarmi uno stipendio;
-reggere i periodi più lenti.
Il giusto equilibrio
Oggi ho imparato che conversione e margine devono lavorare insieme, ma con priorità diverse:
-Se ho un tasso di conversione basso, lavoro sull’UX e sulle offerte.
-Se ho margine netto troppo basso, rivedo i prezzi, i costi di prodotto, le spese pubblicitarie o i fornitori.
-Ma non inseguo mai una metrica senza considerare l’altra.
Un e-commerce sano non è quello che vende di più, ma quello che guadagna meglio.
La vera salute del mio e-commerce non la leggo in Google Analytics, ma nel mio bilancio. Il tasso di conversione è solo un pezzo del puzzle.
Il margine netto, invece, mi dice se sto costruendo un business sostenibile o solo alimentando una macchina che brucia soldi.
#Ecommerce #TassoDiConversione #MargineNetto #KPI #BusinessDigitale #PerformanceOnline #ImpresaBiz #ControlloDiGestione
Quando ho iniziato a lavorare seriamente al mio e-commerce, il tasso di conversione era la mia ossessione. Leggevo articoli, testavo decine di landing page, ottimizzavo checkout e velocità del sito. Tutto per aumentare quel “maledetto” numero.
Poi ho capito una cosa: un tasso di conversione alto non significa automaticamente che il business sia sano. In realtà, il KPI più importante che tengo d’occhio oggi è il margine netto.
Conversione: una metrica di superficie
Il tasso di conversione misura quante visite diventano ordini. È utile, certo. Mi aiuta a capire se l’esperienza utente funziona e se il funnel è fluido.
Ma non dice quanto guadagno da quelle vendite.
Se abbasso i prezzi per spingere la conversione, se aumento troppo il budget pubblicitario per far arrivare più traffico, o se offro troppe promozioni… posso ritrovarmi con un e-commerce che vende molto ma guadagna poco o nulla.
Margine netto: la metrica della sostenibilità
Il margine netto è il vero indicatore della salute finanziaria del mio shop.
Formula: (Utile netto / Ricavi totali) × 100
Tiene conto di tutto: costi variabili, fissi, marketing, spedizioni, commissioni, resi, tasse. Solo lui mi dice con certezza quanto mi resta davvero in tasca alla fine del mese.
Un margine netto positivo (e in crescita) è quello che mi permette di:
-investire in nuovi prodotti;
-testare nuovi mercati;
-pagarmi uno stipendio;
-reggere i periodi più lenti.
Il giusto equilibrio
Oggi ho imparato che conversione e margine devono lavorare insieme, ma con priorità diverse:
-Se ho un tasso di conversione basso, lavoro sull’UX e sulle offerte.
-Se ho margine netto troppo basso, rivedo i prezzi, i costi di prodotto, le spese pubblicitarie o i fornitori.
-Ma non inseguo mai una metrica senza considerare l’altra.
Un e-commerce sano non è quello che vende di più, ma quello che guadagna meglio.
La vera salute del mio e-commerce non la leggo in Google Analytics, ma nel mio bilancio. Il tasso di conversione è solo un pezzo del puzzle.
Il margine netto, invece, mi dice se sto costruendo un business sostenibile o solo alimentando una macchina che brucia soldi.
#Ecommerce #TassoDiConversione #MargineNetto #KPI #BusinessDigitale #PerformanceOnline #ImpresaBiz #ControlloDiGestione
Tasso di conversione vs margine netto: il vero indicatore della salute del tuo e-commerce
Quando ho iniziato a lavorare seriamente al mio e-commerce, il tasso di conversione era la mia ossessione. Leggevo articoli, testavo decine di landing page, ottimizzavo checkout e velocità del sito. Tutto per aumentare quel “maledetto” numero.
Poi ho capito una cosa: un tasso di conversione alto non significa automaticamente che il business sia sano. In realtà, il KPI più importante che tengo d’occhio oggi è il margine netto.
📊 Conversione: una metrica di superficie
Il tasso di conversione misura quante visite diventano ordini. È utile, certo. Mi aiuta a capire se l’esperienza utente funziona e se il funnel è fluido.
Ma non dice quanto guadagno da quelle vendite.
Se abbasso i prezzi per spingere la conversione, se aumento troppo il budget pubblicitario per far arrivare più traffico, o se offro troppe promozioni… posso ritrovarmi con un e-commerce che vende molto ma guadagna poco o nulla.
💰 Margine netto: la metrica della sostenibilità
Il margine netto è il vero indicatore della salute finanziaria del mio shop.
Formula: (Utile netto / Ricavi totali) × 100
Tiene conto di tutto: costi variabili, fissi, marketing, spedizioni, commissioni, resi, tasse. Solo lui mi dice con certezza quanto mi resta davvero in tasca alla fine del mese.
Un margine netto positivo (e in crescita) è quello che mi permette di:
-investire in nuovi prodotti;
-testare nuovi mercati;
-pagarmi uno stipendio;
-reggere i periodi più lenti.
🧠 Il giusto equilibrio
Oggi ho imparato che conversione e margine devono lavorare insieme, ma con priorità diverse:
-Se ho un tasso di conversione basso, lavoro sull’UX e sulle offerte.
-Se ho margine netto troppo basso, rivedo i prezzi, i costi di prodotto, le spese pubblicitarie o i fornitori.
-Ma non inseguo mai una metrica senza considerare l’altra.
Un e-commerce sano non è quello che vende di più, ma quello che guadagna meglio.
✅ La vera salute del mio e-commerce non la leggo in Google Analytics, ma nel mio bilancio. Il tasso di conversione è solo un pezzo del puzzle.
Il margine netto, invece, mi dice se sto costruendo un business sostenibile o solo alimentando una macchina che brucia soldi.
#Ecommerce #TassoDiConversione #MargineNetto #KPI #BusinessDigitale #PerformanceOnline #ImpresaBiz #ControlloDiGestione
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