• Internazionalizzazione a basso costo: si può? Strategie per le piccole imprese

    Quando si parla di internazionalizzazione, molte piccole imprese pensano subito a grandi investimenti, viaggi costosi, sedi estere e consulenti internazionali. Ma noi di Impresa.biz lo diciamo con chiarezza: internazionalizzarsi si può anche con budget contenuti, purché ci sia metodo, visione e una buona dose di flessibilità.
    Ecco le strategie low cost che proponiamo alle piccole imprese italiane per iniziare il loro percorso all’estero senza compromettere la sostenibilità finanziaria.

    1. Scegliere mercati accessibili e affini
    Non tutti i mercati esteri richiedono lo stesso livello di investimento iniziale.
    Per una piccola impresa, può essere strategico partire da:
    -Paesi UE: niente dazi, burocrazia semplificata, pagamenti rapidi.
    -Aree con forte presenza di italiani (es. Svizzera, Germania, Argentina).
    -Mercati digitali in crescita (es. USA, Emirati, Sud-Est asiatico) se si lavora online.
    Meglio partire da un Paese dove possiamo operare con facilità e conoscere già la domanda.

    2. Puntare sul digitale: l’export online
    Oggi è possibile raggiungere clienti esteri senza aprire una sede fisica.
    Ecco alcune opzioni efficaci:
    -Marketplace internazionali: Amazon, Etsy, Alibaba, Faire, ecc.
    -E-commerce proprietario, anche in versione base (Shopify, WooCommerce).
    -Social selling su Instagram, TikTok e Facebook, con contenuti localizzati.

    Con una piccola campagna mirata e una logistica ben organizzata, si può iniziare a vendere all’estero anche con meno di 5.000 €.

    3. Affidarsi a un Temporary Export Manager (TEM)
    Non puoi assumere un export manager a tempo pieno? Nessun problema.
    Il Temporary Export Manager è una figura esterna che lavora per la tua impresa su obiettivi precisi e per un periodo definito.

    Con i finanziamenti SIMEST, i costi di un TEM possono essere in parte coperti.
    È ideale per avviare contatti, partecipare a fiere e creare la prima rete commerciale all’estero.

    4. Partecipare a fiere e B2B con contributi pubblici
    Molte Regioni italiane, SIMEST e ICE offrono voucher e rimborsi per la partecipazione a:
    -fiere internazionali in Italia e all’estero,
    -incoming B2B virtuali o fisici,
    -roadshow e missioni di sistema.
    Con una buona preparazione e una fiera ben scelta, si può generare interesse concreto anche con un piccolo stand.

    5. Collaborare con altri imprenditori
    L’unione fa la forza. Alcune PMI scelgono di:
    -partecipare a consorzi export o reti di impresa,
    -condividere un agente commerciale estero,
    -promuoversi insieme ad aziende complementari (es. moda + accessori, food + packaging).
    Questo consente di dividere i costi e aumentare l’impatto.

    Cosa NON fare, anche se il budget è basso
    Improvvisare: senza analisi di mercato e obiettivi chiari, si spreca tempo.
    Affidarsi a partner poco trasparenti o non referenziati.
    Tradurre “al volo” i materiali senza una localizzazione professionale.
    Non prevedere un minimo di investimento in comunicazione.

    Il nostro consiglio
    Internazionalizzarsi a basso costo non significa fare le cose “al risparmio”, ma fare le scelte giuste, nel momento giusto, con gli strumenti più efficaci.

    Noi di Impresa.biz aiutiamo le piccole imprese italiane a partire con progetti “leggeri”, sostenibili e modulabili.
    Vuoi capire se la tua azienda è pronta a partire? Scrivici per una consulenza gratuita.

    #ExportLowCost #InternazionalizzazionePMI #ExportDigitale #TemporaryExportManager #FondoSIMEST #MarketplaceInternazionali #FiereInternazionali #Impresabiz

    Internazionalizzazione a basso costo: si può? Strategie per le piccole imprese Quando si parla di internazionalizzazione, molte piccole imprese pensano subito a grandi investimenti, viaggi costosi, sedi estere e consulenti internazionali. Ma noi di Impresa.biz lo diciamo con chiarezza: internazionalizzarsi si può anche con budget contenuti, purché ci sia metodo, visione e una buona dose di flessibilità. Ecco le strategie low cost che proponiamo alle piccole imprese italiane per iniziare il loro percorso all’estero senza compromettere la sostenibilità finanziaria. 🎯 1. Scegliere mercati accessibili e affini Non tutti i mercati esteri richiedono lo stesso livello di investimento iniziale. Per una piccola impresa, può essere strategico partire da: -Paesi UE: niente dazi, burocrazia semplificata, pagamenti rapidi. -Aree con forte presenza di italiani (es. Svizzera, Germania, Argentina). -Mercati digitali in crescita (es. USA, Emirati, Sud-Est asiatico) se si lavora online. 📌 Meglio partire da un Paese dove possiamo operare con facilità e conoscere già la domanda. 🌐 2. Puntare sul digitale: l’export online Oggi è possibile raggiungere clienti esteri senza aprire una sede fisica. Ecco alcune opzioni efficaci: -Marketplace internazionali: Amazon, Etsy, Alibaba, Faire, ecc. -E-commerce proprietario, anche in versione base (Shopify, WooCommerce). -Social selling su Instagram, TikTok e Facebook, con contenuti localizzati. ✅ Con una piccola campagna mirata e una logistica ben organizzata, si può iniziare a vendere all’estero anche con meno di 5.000 €. 🤝 3. Affidarsi a un Temporary Export Manager (TEM) Non puoi assumere un export manager a tempo pieno? Nessun problema. Il Temporary Export Manager è una figura esterna che lavora per la tua impresa su obiettivi precisi e per un periodo definito. ➡️ Con i finanziamenti SIMEST, i costi di un TEM possono essere in parte coperti. ➡️ È ideale per avviare contatti, partecipare a fiere e creare la prima rete commerciale all’estero. 🧳 4. Partecipare a fiere e B2B con contributi pubblici Molte Regioni italiane, SIMEST e ICE offrono voucher e rimborsi per la partecipazione a: -fiere internazionali in Italia e all’estero, -incoming B2B virtuali o fisici, -roadshow e missioni di sistema. 📌 Con una buona preparazione e una fiera ben scelta, si può generare interesse concreto anche con un piccolo stand. 🔄 5. Collaborare con altri imprenditori L’unione fa la forza. Alcune PMI scelgono di: -partecipare a consorzi export o reti di impresa, -condividere un agente commerciale estero, -promuoversi insieme ad aziende complementari (es. moda + accessori, food + packaging). ✅ Questo consente di dividere i costi e aumentare l’impatto. 📉 Cosa NON fare, anche se il budget è basso ❌ Improvvisare: senza analisi di mercato e obiettivi chiari, si spreca tempo. ❌ Affidarsi a partner poco trasparenti o non referenziati. ❌ Tradurre “al volo” i materiali senza una localizzazione professionale. ❌ Non prevedere un minimo di investimento in comunicazione. 🎯 Il nostro consiglio Internazionalizzarsi a basso costo non significa fare le cose “al risparmio”, ma fare le scelte giuste, nel momento giusto, con gli strumenti più efficaci. Noi di Impresa.biz aiutiamo le piccole imprese italiane a partire con progetti “leggeri”, sostenibili e modulabili. 📩 Vuoi capire se la tua azienda è pronta a partire? Scrivici per una consulenza gratuita. 💬 #ExportLowCost #InternazionalizzazionePMI #ExportDigitale #TemporaryExportManager #FondoSIMEST #MarketplaceInternazionali #FiereInternazionali #Impresabiz
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  • Temporary Export Manager: come funziona e perché è utile anche alle microimprese

    Nel 2025, l’export continua a rappresentare una delle principali leve di crescita per le imprese italiane, anche le più piccole.
    Tuttavia, molte micro e piccole imprese non dispongono internamente delle competenze e risorse necessarie per affrontare i mercati esteri con metodo e continuità.

    Noi di impresa.biz, da anni impegnati nell’internazionalizzazione delle PMI, riteniamo che uno degli strumenti più efficaci, flessibili e concreti per avviare (o rilanciare) un progetto di export sia la figura del Temporary Export Manager (TEM).

    Chi è il Temporary Export Manager
    Il Temporary Export Manager è un professionista o consulente specializzato nei processi di internazionalizzazione, inserito temporaneamente in azienda per:

    Analizzare i mercati esteri più adatti
    Definire una strategia di ingresso o sviluppo
    Costruire un piano operativo export (canali, pricing, fiere, distributori)
    Gestire contatti con buyer, clienti, partner internazionali
    Supportare la parte logistica, contrattuale e doganale

    A differenza di un export manager assunto a tempo pieno, il TEM lavora a progetto, con durata e obiettivi precisi, spesso finanziabili con bandi regionali o fondi SIMEST.

    Perché anche una microimpresa può beneficiarne
    Nel nostro lavoro quotidiano, vediamo troppe microimprese convinte che “non è il momento” per pensare all’export.
    La verità è che oggi esportare è possibile anche con pochi prodotti e risorse limitate, se si parte con un approccio mirato, professionale e realistico.

    Il TEM è ideale per realtà di piccole dimensioni perché:
    -Porta esperienza immediatamente operativa, senza costi fissi a lungo termine
    -Costruisce processi esportabili che restano in azienda
    -Aiuta a evitare errori costosi nei primi approcci ai mercati esteri
    -Può essere finanziato fino al 100% da bandi regionali o da Invitalia/SIMEST
    -Consente di testare un mercato senza assumere personale in via definitiva

    Come funziona il servizio TEM con impresa.biz
    Noi di impresa.biz offriamo un servizio TEM flessibile, su misura per le micro e piccole imprese, in particolare nei settori agroalimentare, manifatturiero, artigianale, moda, design, meccanica e servizi innovativi.

    Ecco il nostro approccio:
    -Analisi del potenziale export dell’azienda
    -Individuazione mercati e canali più promettenti
    -Piano export personalizzato con obiettivi misurabili
    -Incarico operativo TEM (da 3 a 12 mesi), anche in modalità “part-time”

    Assistenza nella partecipazione a bandi e contributi pubblici

    Sei una micro o piccola impresa e vuoi iniziare a vendere all’estero senza fare salti nel buio?
    Contattaci: possiamo affiancarti con un Temporary Export Manager esperto, flessibile e orientato ai risultati.

    #ExportManager #TemporaryExportManager #InternazionalizzazionePMI #Microimpresa #ExportItalia #PianoExport #Internazionalizzazione #ImpresaBiz
    Temporary Export Manager: come funziona e perché è utile anche alle microimprese Nel 2025, l’export continua a rappresentare una delle principali leve di crescita per le imprese italiane, anche le più piccole. Tuttavia, molte micro e piccole imprese non dispongono internamente delle competenze e risorse necessarie per affrontare i mercati esteri con metodo e continuità. Noi di impresa.biz, da anni impegnati nell’internazionalizzazione delle PMI, riteniamo che uno degli strumenti più efficaci, flessibili e concreti per avviare (o rilanciare) un progetto di export sia la figura del Temporary Export Manager (TEM). Chi è il Temporary Export Manager Il Temporary Export Manager è un professionista o consulente specializzato nei processi di internazionalizzazione, inserito temporaneamente in azienda per: ✅ Analizzare i mercati esteri più adatti ✅ Definire una strategia di ingresso o sviluppo ✅ Costruire un piano operativo export (canali, pricing, fiere, distributori) ✅ Gestire contatti con buyer, clienti, partner internazionali ✅ Supportare la parte logistica, contrattuale e doganale A differenza di un export manager assunto a tempo pieno, il TEM lavora a progetto, con durata e obiettivi precisi, spesso finanziabili con bandi regionali o fondi SIMEST. Perché anche una microimpresa può beneficiarne Nel nostro lavoro quotidiano, vediamo troppe microimprese convinte che “non è il momento” per pensare all’export. La verità è che oggi esportare è possibile anche con pochi prodotti e risorse limitate, se si parte con un approccio mirato, professionale e realistico. Il TEM è ideale per realtà di piccole dimensioni perché: -Porta esperienza immediatamente operativa, senza costi fissi a lungo termine -Costruisce processi esportabili che restano in azienda -Aiuta a evitare errori costosi nei primi approcci ai mercati esteri -Può essere finanziato fino al 100% da bandi regionali o da Invitalia/SIMEST -Consente di testare un mercato senza assumere personale in via definitiva Come funziona il servizio TEM con impresa.biz Noi di impresa.biz offriamo un servizio TEM flessibile, su misura per le micro e piccole imprese, in particolare nei settori agroalimentare, manifatturiero, artigianale, moda, design, meccanica e servizi innovativi. Ecco il nostro approccio: -Analisi del potenziale export dell’azienda -Individuazione mercati e canali più promettenti -Piano export personalizzato con obiettivi misurabili -Incarico operativo TEM (da 3 a 12 mesi), anche in modalità “part-time” Assistenza nella partecipazione a bandi e contributi pubblici 📌 Sei una micro o piccola impresa e vuoi iniziare a vendere all’estero senza fare salti nel buio? Contattaci: possiamo affiancarti con un Temporary Export Manager esperto, flessibile e orientato ai risultati. #ExportManager #TemporaryExportManager #InternazionalizzazionePMI #Microimpresa #ExportItalia #PianoExport #Internazionalizzazione #ImpresaBiz
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