• Come gestire al meglio la contabilità della tua impresa

    Noi di impresa.biz lo diciamo spesso: una contabilità ben gestita non è solo una questione fiscale, ma una leva strategica per la salute e la crescita dell’azienda.
    Quando le finanze sono sotto controllo, è più facile pianificare, investire e prendere decisioni con serenità.

    Ecco i principi e gli strumenti che applichiamo ogni giorno – e che consigliamo a chi vuole gestire la propria impresa in modo professionale e sostenibile.

    1. Organizza la contabilità fin dall'inizio
    Che tu sia una startup o una PMI avviata, non aspettare l’ultimo momento per sistemare le carte.
    Avere un sistema contabile ordinato fin da subito ti permette di:
    -rispettare le scadenze
    -evitare sanzioni
    -conoscere sempre la situazione economica e patrimoniale dell’impresa

    2. Scegli il software gestionale adatto
    Esistono strumenti digitali intuitivi e accessibili per gestire la contabilità in autonomia o in collaborazione con il commercialista:
    -Fatturazione elettronica
    -Prima nota automatica
    -Riconciliazione bancaria
    -Bilancio aggiornato in tempo reale
    -Strumenti come Fatture in Cloud, Xero, QuickBooks o TeamSystem permettono di risparmiare tempo e ridurre gli errori.

    3. Monitora costi, entrate e margini
    La contabilità non serve solo a “registrare”. Serve a capire:
    -dove vanno le risorse
    -quanto costa ogni attività
    -quali prodotti o servizi sono più redditizi
    Con analisi periodiche (mensili o trimestrali), puoi intervenire prima che i problemi si trasformino in perdite.

    4. Collabora attivamente con il commercialista
    Il commercialista non è solo un tecnico, ma può diventare un partner strategico.
    Condividere obiettivi, numeri e strategie ti permette di ricevere consigli personalizzati su:
    -pianificazione fiscale
    -accesso a bandi o agevolazioni
    -gestione del cash flow

    5. Tieni tutto tracciato e digitalizzato
    Scontrini, fatture, note spese: non accumulare carta.
    Usa app e strumenti digitali per archiviare tutto in cloud, in modo sicuro e sempre accessibile.
    Più digitale è la tua contabilità, più sarà efficiente (e meno stressante a fine trimestre).

    Vuoi una checklist gratuita per gestire la contabilità senza errori + un modello Excel per il controllo mensile?
    Scrivici “CONTABILITÀ” in DM o commenta qui sotto: te li inviamo subito!

    Noi di impresa.biz affianchiamo imprenditori e team amministrativi per rendere la gestione contabile più semplice, chiara e strategica.
    Contattaci se vuoi trasformare la contabilità… in uno strumento di crescita.

    #Contabilità #ImpresaBiz #GestioneAziendale #Fatturazione #PMI #BusinessControllato #ControlloCosti #SoftwareGestionale #Commercialista #ContabilitàDigitale
    Come gestire al meglio la contabilità della tua impresa Noi di impresa.biz lo diciamo spesso: una contabilità ben gestita non è solo una questione fiscale, ma una leva strategica per la salute e la crescita dell’azienda. Quando le finanze sono sotto controllo, è più facile pianificare, investire e prendere decisioni con serenità. Ecco i principi e gli strumenti che applichiamo ogni giorno – e che consigliamo a chi vuole gestire la propria impresa in modo professionale e sostenibile. 1. Organizza la contabilità fin dall'inizio Che tu sia una startup o una PMI avviata, non aspettare l’ultimo momento per sistemare le carte. Avere un sistema contabile ordinato fin da subito ti permette di: -rispettare le scadenze -evitare sanzioni -conoscere sempre la situazione economica e patrimoniale dell’impresa 2. Scegli il software gestionale adatto Esistono strumenti digitali intuitivi e accessibili per gestire la contabilità in autonomia o in collaborazione con il commercialista: -Fatturazione elettronica -Prima nota automatica -Riconciliazione bancaria -Bilancio aggiornato in tempo reale -Strumenti come Fatture in Cloud, Xero, QuickBooks o TeamSystem permettono di risparmiare tempo e ridurre gli errori. 3. Monitora costi, entrate e margini La contabilità non serve solo a “registrare”. Serve a capire: -dove vanno le risorse -quanto costa ogni attività -quali prodotti o servizi sono più redditizi Con analisi periodiche (mensili o trimestrali), puoi intervenire prima che i problemi si trasformino in perdite. 4. Collabora attivamente con il commercialista Il commercialista non è solo un tecnico, ma può diventare un partner strategico. Condividere obiettivi, numeri e strategie ti permette di ricevere consigli personalizzati su: -pianificazione fiscale -accesso a bandi o agevolazioni -gestione del cash flow 5. Tieni tutto tracciato e digitalizzato Scontrini, fatture, note spese: non accumulare carta. Usa app e strumenti digitali per archiviare tutto in cloud, in modo sicuro e sempre accessibile. Più digitale è la tua contabilità, più sarà efficiente (e meno stressante a fine trimestre). 🚀 Vuoi una checklist gratuita per gestire la contabilità senza errori + un modello Excel per il controllo mensile? Scrivici “CONTABILITÀ” in DM o commenta qui sotto: te li inviamo subito! Noi di impresa.biz affianchiamo imprenditori e team amministrativi per rendere la gestione contabile più semplice, chiara e strategica. Contattaci se vuoi trasformare la contabilità… in uno strumento di crescita. #Contabilità #ImpresaBiz #GestioneAziendale #Fatturazione #PMI #BusinessControllato #ControlloCosti #SoftwareGestionale #Commercialista #ContabilitàDigitale
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  • Come calcolare il margine reale di un prodotto venduto online

    Quando ho iniziato a vendere online, uno degli errori più comuni che commettevo era considerare il prezzo di vendita meno il costo del prodotto come margine reale. Niente di più sbagliato. Nel tempo ho capito che il vero margine è un’altra cosa, e oggi voglio condividere con te il metodo che uso per calcolare il margine reale di ogni prodotto che vendo nel mio e-commerce.

    Margine lordo ≠ margine reale
    Il margine lordo è facile da calcolare:
    Prezzo di vendita - costo del prodotto = margine lordo
    Ma il margine reale tiene conto di tutti i costi nascosti che incidono su ogni singola vendita. E fidati, ce ne sono parecchi.

    Tutti i costi da considerare
    Ecco l’elenco completo dei costi che calcolo per avere un’idea precisa del margine reale:

    1. Costo di acquisto
    È il prezzo netto (senza IVA) che pago al fornitore.
    2. Spedizione
    Se la spedizione è gratuita per il cliente, la pago io. E va scalata dal margine.
    3. Commissioni della piattaforma
    Amazon, eBay, Etsy, Shopify Payments, Stripe… ognuno trattiene una percentuale o un fisso per ogni vendita.
    4. Costi pubblicitari
    Google Ads, Meta Ads, influencer, affiliate marketing… tutto ciò che spendo per portare traffico al sito va ripartito sul singolo prodotto.
    5. Packaging
    Buste, scatole, materiali di riempimento, etichette… sembrano spese minime, ma sommate fanno la differenza.
    6. Resi
    Anche se sono pochi, hanno un impatto. Io calcolo una media del tasso di reso e lo considero nel margine.
    7. IVA
    Non dimenticare che il prezzo di vendita include l’IVA. Quindi, se vendo a 100 € con IVA al 22%, il mio incasso reale è 81,97 €.
    8. Costo del lavoro
    Se hai dipendenti o collaboratori, anche il tempo speso per gestire ordini, spedizioni e customer care ha un costo.

    Un esempio concreto
    Supponiamo di vendere un prodotto a 100 € (IVA inclusa). Ecco come calcolo il margine reale:
    -Prezzo netto: 81,97 €
    -Costo d’acquisto: 30 €
    -Spedizione: 6 €
    -Commissioni piattaforma: 5 €
    -Advertising medio per singola vendita: 12 €
    -Packaging: 1,50 €
    -Costo resi stimato: 1 €
    -Margine reale: 81,97 - (30 + 6 + 5 + 12 + 1,50 + 1) = 26,47 €
    Quindi, anche se vendo a 100 €, il vero guadagno è poco più di 26 €. Solo conoscendo questo dato posso decidere con lucidità su quali prodotti spingere, quanto posso scontare e se davvero vale la pena vendere quel determinato articolo.

    Il mio consiglio
    Non fermarti mai al margine lordo. Il margine reale è quello che ti fa dormire sonni tranquilli e ti aiuta a fare scelte strategiche sul tuo catalogo, sulle campagne e sul pricing.

    Ogni volta che aggiungo un prodotto al mio shop, il calcolo del margine reale è il primo filtro che applico. Perché vendere tanto, ma guadagnare poco o nulla, non ha senso. E online, questo rischio è altissimo.

    #MargineReale #EcommerceTips #VendereOnline #GestioneEcommerce #ControlloCosti #EcommerceItalia #BusinessDigitale #StrategieEcommerce #CalcoloMargini
    Come calcolare il margine reale di un prodotto venduto online Quando ho iniziato a vendere online, uno degli errori più comuni che commettevo era considerare il prezzo di vendita meno il costo del prodotto come margine reale. Niente di più sbagliato. Nel tempo ho capito che il vero margine è un’altra cosa, e oggi voglio condividere con te il metodo che uso per calcolare il margine reale di ogni prodotto che vendo nel mio e-commerce. Margine lordo ≠ margine reale Il margine lordo è facile da calcolare: 👉 Prezzo di vendita - costo del prodotto = margine lordo Ma il margine reale tiene conto di tutti i costi nascosti che incidono su ogni singola vendita. E fidati, ce ne sono parecchi. Tutti i costi da considerare Ecco l’elenco completo dei costi che calcolo per avere un’idea precisa del margine reale: 1. Costo di acquisto È il prezzo netto (senza IVA) che pago al fornitore. 2. Spedizione Se la spedizione è gratuita per il cliente, la pago io. E va scalata dal margine. 3. Commissioni della piattaforma Amazon, eBay, Etsy, Shopify Payments, Stripe… ognuno trattiene una percentuale o un fisso per ogni vendita. 4. Costi pubblicitari Google Ads, Meta Ads, influencer, affiliate marketing… tutto ciò che spendo per portare traffico al sito va ripartito sul singolo prodotto. 5. Packaging Buste, scatole, materiali di riempimento, etichette… sembrano spese minime, ma sommate fanno la differenza. 6. Resi Anche se sono pochi, hanno un impatto. Io calcolo una media del tasso di reso e lo considero nel margine. 7. IVA Non dimenticare che il prezzo di vendita include l’IVA. Quindi, se vendo a 100 € con IVA al 22%, il mio incasso reale è 81,97 €. 8. Costo del lavoro Se hai dipendenti o collaboratori, anche il tempo speso per gestire ordini, spedizioni e customer care ha un costo. Un esempio concreto Supponiamo di vendere un prodotto a 100 € (IVA inclusa). Ecco come calcolo il margine reale: -Prezzo netto: 81,97 € -Costo d’acquisto: 30 € -Spedizione: 6 € -Commissioni piattaforma: 5 € -Advertising medio per singola vendita: 12 € -Packaging: 1,50 € -Costo resi stimato: 1 € -Margine reale: 81,97 - (30 + 6 + 5 + 12 + 1,50 + 1) = 26,47 € Quindi, anche se vendo a 100 €, il vero guadagno è poco più di 26 €. Solo conoscendo questo dato posso decidere con lucidità su quali prodotti spingere, quanto posso scontare e se davvero vale la pena vendere quel determinato articolo. Il mio consiglio Non fermarti mai al margine lordo. Il margine reale è quello che ti fa dormire sonni tranquilli e ti aiuta a fare scelte strategiche sul tuo catalogo, sulle campagne e sul pricing. Ogni volta che aggiungo un prodotto al mio shop, il calcolo del margine reale è il primo filtro che applico. Perché vendere tanto, ma guadagnare poco o nulla, non ha senso. E online, questo rischio è altissimo. #MargineReale #EcommerceTips #VendereOnline #GestioneEcommerce #ControlloCosti #EcommerceItalia #BusinessDigitale #StrategieEcommerce #CalcoloMargini
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