Credito d’Imposta per la Quotazione in Borsa: nuova spinta alle PMI che vogliono crescere
Il 2025 si conferma un anno chiave per la crescita strutturale delle PMI italiane. Tra le misure più strategiche per favorire l’accesso delle imprese ai capitali c’è il Credito d’Imposta per la Quotazione in Borsa, un incentivo pensato per ridurre le barriere economiche all’ingresso nei mercati finanziari e sostenere i costi del processo di ammissione.
Nel nostro approfondimento, vediamo chi può beneficiarne, quali spese sono ammissibili, quali vantaggi offre e come attivarlo concretamente.
Obiettivo della misura
Quotarsi in Borsa o su un sistema multilaterale di negoziazione (come Euronext Growth Milan, ex AIM) rappresenta per molte PMI un’opportunità di crescita, internazionalizzazione e rafforzamento patrimoniale. Tuttavia, il percorso richiede competenze specialistiche e può essere oneroso.
Per questo il legislatore ha introdotto un credito d’imposta pari al 50% dei costi sostenuti per la quotazione, fino a un massimo di 500.000 euro.
A chi è rivolto il credito d’imposta
La misura si applica a tutte le piccole e medie imprese italiane che decidono di avviare un percorso di quotazione in un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione (SMN), come:
-Euronext Milan (ex MTA),
-Euronext Growth Milan (ex AIM),
-Altri mercati europei riconosciuti.
Il credito è una tantum, valido una sola volta per ciascuna PMI, ed è riservato alle operazioni effettivamente concluse con successo.
Spese ammissibili: cosa rientra nel credito
Il credito d’imposta copre il 50% delle spese sostenute per consulenze e servizi connessi alla quotazione, tra cui:
-Attività di consulenza finanziaria e strategica;
-Due diligence legale e contabile;
-Attività notarili e di revisione;
-Redazione del prospetto informativo;
-Supporto nella governance e adeguamento dei sistemi interni;
-Comunicazione finanziaria e investor relations.
I costi devono essere documentati, tracciabili e riconducibili direttamente al processo di quotazione.
Vantaggi per la PMI
Questa misura ha un triplice impatto positivo per le imprese che puntano a strutturarsi, crescere e attrarre investitori:
1. Riduce i costi di accesso ai mercati
La quotazione può costare centinaia di migliaia di euro: il credito d’imposta riduce concretamente l’esborso iniziale, rendendo l’operazione più sostenibile.
2. Favorisce l’apertura al capitale
Attraverso la Borsa, le PMI possono raccogliere capitali per finanziare investimenti, R&D, internazionalizzazione o acquisizioni, senza ricorrere solo al credito bancario.
3. Accelera la crescita e il posizionamento
Una società quotata ha maggiore visibilità, reputazione e solidità percepita, che può agevolare rapporti con clienti, fornitori e stakeholder istituzionali.
Come accedere al credito d’imposta
Requisiti principali:
-La PMI deve aver concluso con successo la procedura di quotazione;
-Le spese devono essere sostenute e pagate nel periodo d’imposta di riferimento;
-È necessaria una certificazione contabile delle spese ammissibili.
Iter di richiesta:
-Presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT);
-Allegare la documentazione comprovante la quotazione e le spese;
-Il credito d’imposta viene riconosciuto entro i limiti delle risorse disponibili e potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24.
Attenzione ai limiti di spesa
L’agevolazione è concessa nei limiti del plafond annuale disponibile, quindi le richieste saranno accolte in ordine cronologico. È consigliabile attivarsi per tempo, sia nella raccolta documentale che nella pianificazione del percorso di quotazione.
Per le PMI pronte a fare il salto di qualità, la Borsa non è più un miraggio, ma una concreta opportunità di evoluzione aziendale. Il Credito d’Imposta per la Quotazione aiuta a superare uno degli ostacoli principali: i costi iniziali.
È una misura che va letta non solo come un risparmio fiscale, ma come un investimento strategico per aprire la propria impresa a nuove risorse, visibilità e progetti di scala. Come sempre, l’importante è muoversi con consapevolezza e competenza.
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Il 2025 si conferma un anno chiave per la crescita strutturale delle PMI italiane. Tra le misure più strategiche per favorire l’accesso delle imprese ai capitali c’è il Credito d’Imposta per la Quotazione in Borsa, un incentivo pensato per ridurre le barriere economiche all’ingresso nei mercati finanziari e sostenere i costi del processo di ammissione.
Nel nostro approfondimento, vediamo chi può beneficiarne, quali spese sono ammissibili, quali vantaggi offre e come attivarlo concretamente.
Obiettivo della misura
Quotarsi in Borsa o su un sistema multilaterale di negoziazione (come Euronext Growth Milan, ex AIM) rappresenta per molte PMI un’opportunità di crescita, internazionalizzazione e rafforzamento patrimoniale. Tuttavia, il percorso richiede competenze specialistiche e può essere oneroso.
Per questo il legislatore ha introdotto un credito d’imposta pari al 50% dei costi sostenuti per la quotazione, fino a un massimo di 500.000 euro.
A chi è rivolto il credito d’imposta
La misura si applica a tutte le piccole e medie imprese italiane che decidono di avviare un percorso di quotazione in un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione (SMN), come:
-Euronext Milan (ex MTA),
-Euronext Growth Milan (ex AIM),
-Altri mercati europei riconosciuti.
Il credito è una tantum, valido una sola volta per ciascuna PMI, ed è riservato alle operazioni effettivamente concluse con successo.
Spese ammissibili: cosa rientra nel credito
Il credito d’imposta copre il 50% delle spese sostenute per consulenze e servizi connessi alla quotazione, tra cui:
-Attività di consulenza finanziaria e strategica;
-Due diligence legale e contabile;
-Attività notarili e di revisione;
-Redazione del prospetto informativo;
-Supporto nella governance e adeguamento dei sistemi interni;
-Comunicazione finanziaria e investor relations.
I costi devono essere documentati, tracciabili e riconducibili direttamente al processo di quotazione.
Vantaggi per la PMI
Questa misura ha un triplice impatto positivo per le imprese che puntano a strutturarsi, crescere e attrarre investitori:
1. Riduce i costi di accesso ai mercati
La quotazione può costare centinaia di migliaia di euro: il credito d’imposta riduce concretamente l’esborso iniziale, rendendo l’operazione più sostenibile.
2. Favorisce l’apertura al capitale
Attraverso la Borsa, le PMI possono raccogliere capitali per finanziare investimenti, R&D, internazionalizzazione o acquisizioni, senza ricorrere solo al credito bancario.
3. Accelera la crescita e il posizionamento
Una società quotata ha maggiore visibilità, reputazione e solidità percepita, che può agevolare rapporti con clienti, fornitori e stakeholder istituzionali.
Come accedere al credito d’imposta
Requisiti principali:
-La PMI deve aver concluso con successo la procedura di quotazione;
-Le spese devono essere sostenute e pagate nel periodo d’imposta di riferimento;
-È necessaria una certificazione contabile delle spese ammissibili.
Iter di richiesta:
-Presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT);
-Allegare la documentazione comprovante la quotazione e le spese;
-Il credito d’imposta viene riconosciuto entro i limiti delle risorse disponibili e potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24.
Attenzione ai limiti di spesa
L’agevolazione è concessa nei limiti del plafond annuale disponibile, quindi le richieste saranno accolte in ordine cronologico. È consigliabile attivarsi per tempo, sia nella raccolta documentale che nella pianificazione del percorso di quotazione.
Per le PMI pronte a fare il salto di qualità, la Borsa non è più un miraggio, ma una concreta opportunità di evoluzione aziendale. Il Credito d’Imposta per la Quotazione aiuta a superare uno degli ostacoli principali: i costi iniziali.
È una misura che va letta non solo come un risparmio fiscale, ma come un investimento strategico per aprire la propria impresa a nuove risorse, visibilità e progetti di scala. Come sempre, l’importante è muoversi con consapevolezza e competenza.
#PMI #CreditoDImposta #QuotazioneInBorsa #FinanzaAlternativa #Borsa #EuronextGrowth #Incentivi2025 #ImpresaBiz
Credito d’Imposta per la Quotazione in Borsa: nuova spinta alle PMI che vogliono crescere
Il 2025 si conferma un anno chiave per la crescita strutturale delle PMI italiane. Tra le misure più strategiche per favorire l’accesso delle imprese ai capitali c’è il Credito d’Imposta per la Quotazione in Borsa, un incentivo pensato per ridurre le barriere economiche all’ingresso nei mercati finanziari e sostenere i costi del processo di ammissione.
Nel nostro approfondimento, vediamo chi può beneficiarne, quali spese sono ammissibili, quali vantaggi offre e come attivarlo concretamente.
🎯 Obiettivo della misura
Quotarsi in Borsa o su un sistema multilaterale di negoziazione (come Euronext Growth Milan, ex AIM) rappresenta per molte PMI un’opportunità di crescita, internazionalizzazione e rafforzamento patrimoniale. Tuttavia, il percorso richiede competenze specialistiche e può essere oneroso.
Per questo il legislatore ha introdotto un credito d’imposta pari al 50% dei costi sostenuti per la quotazione, fino a un massimo di 500.000 euro.
✅ A chi è rivolto il credito d’imposta
La misura si applica a tutte le piccole e medie imprese italiane che decidono di avviare un percorso di quotazione in un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione (SMN), come:
-Euronext Milan (ex MTA),
-Euronext Growth Milan (ex AIM),
-Altri mercati europei riconosciuti.
Il credito è una tantum, valido una sola volta per ciascuna PMI, ed è riservato alle operazioni effettivamente concluse con successo.
💼 Spese ammissibili: cosa rientra nel credito
Il credito d’imposta copre il 50% delle spese sostenute per consulenze e servizi connessi alla quotazione, tra cui:
-Attività di consulenza finanziaria e strategica;
-Due diligence legale e contabile;
-Attività notarili e di revisione;
-Redazione del prospetto informativo;
-Supporto nella governance e adeguamento dei sistemi interni;
-Comunicazione finanziaria e investor relations.
I costi devono essere documentati, tracciabili e riconducibili direttamente al processo di quotazione.
📈 Vantaggi per la PMI
Questa misura ha un triplice impatto positivo per le imprese che puntano a strutturarsi, crescere e attrarre investitori:
1. Riduce i costi di accesso ai mercati
La quotazione può costare centinaia di migliaia di euro: il credito d’imposta riduce concretamente l’esborso iniziale, rendendo l’operazione più sostenibile.
2. Favorisce l’apertura al capitale
Attraverso la Borsa, le PMI possono raccogliere capitali per finanziare investimenti, R&D, internazionalizzazione o acquisizioni, senza ricorrere solo al credito bancario.
3. Accelera la crescita e il posizionamento
Una società quotata ha maggiore visibilità, reputazione e solidità percepita, che può agevolare rapporti con clienti, fornitori e stakeholder istituzionali.
📝 Come accedere al credito d’imposta
📌 Requisiti principali:
-La PMI deve aver concluso con successo la procedura di quotazione;
-Le spese devono essere sostenute e pagate nel periodo d’imposta di riferimento;
-È necessaria una certificazione contabile delle spese ammissibili.
🧾 Iter di richiesta:
-Presentare domanda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT);
-Allegare la documentazione comprovante la quotazione e le spese;
-Il credito d’imposta viene riconosciuto entro i limiti delle risorse disponibili e potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24.
📌 Attenzione ai limiti di spesa
L’agevolazione è concessa nei limiti del plafond annuale disponibile, quindi le richieste saranno accolte in ordine cronologico. È consigliabile attivarsi per tempo, sia nella raccolta documentale che nella pianificazione del percorso di quotazione.
Per le PMI pronte a fare il salto di qualità, la Borsa non è più un miraggio, ma una concreta opportunità di evoluzione aziendale. Il Credito d’Imposta per la Quotazione aiuta a superare uno degli ostacoli principali: i costi iniziali.
È una misura che va letta non solo come un risparmio fiscale, ma come un investimento strategico per aprire la propria impresa a nuove risorse, visibilità e progetti di scala. Come sempre, l’importante è muoversi con consapevolezza e competenza.
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