Brand Journalism: raccontare la propria azienda per attrarre clienti
In un mondo dove i consumatori sono sempre più informati, consapevoli e selettivi, vendere non basta più. Oggi le persone vogliono conoscere, capire e fidarsi prima ancora di acquistare. E in questo contesto, una delle leve più potenti per costruire relazioni autentiche con i clienti è il brand journalism, ovvero l’arte di raccontare l’azienda come se fosse una notizia, non una pubblicità.

Che cos’è il brand journalism?
Il brand journalism è una forma di comunicazione aziendale che unisce marketing e giornalismo. Non si tratta di promuovere direttamente prodotti o servizi, ma di creare contenuti di valore – articoli, interviste, reportage, video, podcast – che raccontano la storia dell’azienda, le sue persone, i suoi valori, i suoi dietro le quinte.

In pratica, è come se l’azienda diventasse un proprio editore, capace di produrre e diffondere contenuti credibili, informativi e coinvolgenti, che generano fiducia e attenzione nel pubblico.

Perché funziona?
Nel mio percorso professionale, mi sono reso conto che oggi le persone non comprano solo quello che fai, ma perché lo fai. E raccontare la propria identità aziendale in modo autentico e ben strutturato può fare la differenza tra un marchio che resta anonimo e uno che lascia il segno.

Con il brand journalism:
-Attiri clienti in modo naturale, senza forzature pubblicitarie
-Differenzi il tuo brand dalla concorrenza, mettendo in luce il lato umano e valoriale
-Costruisci autorevolezza nel tuo settore, offrendo contenuti che informano e ispirano
-Migliori la reputazione aziendale, soprattutto in ottica di lungo termine

Cosa raccontare (e come farlo bene)
Il brand journalism funziona quando i contenuti sono autentici, utili e coerenti con i valori dell’azienda. Ecco alcuni esempi concreti di ciò che si può raccontare:
-Le storie delle persone che lavorano in azienda: chi sono, cosa li motiva, che sfide affrontano
-I valori aziendali, tradotti in fatti concreti: sostenibilità, innovazione, attenzione al cliente
-Il dietro le quinte di un prodotto o servizio: come nasce, come viene realizzato, con quali criteri
-Le esperienze dei clienti, raccontate in chiave narrativa, non come semplici testimonianze
-Le novità del settore, analizzate dal punto di vista dell’azienda, con uno sguardo esperto

L’importante è non cadere nell’autocelebrazione, ma costruire contenuti che siano interessanti anche per chi non conosce ancora l’azienda. Il tono deve essere professionale ma accessibile, e sempre focalizzato sul lettore, non solo sul brand.

Dove e come pubblicare
I contenuti di brand journalism possono essere pubblicati sul blog aziendale, sulla newsletter, ma anche su LinkedIn, YouTube, podcast o riviste di settore. Ogni canale ha il suo linguaggio, ma tutti hanno in comune l’obiettivo di creare una relazione, non solo una vendita.

Un consiglio utile: iniziare con un piano editoriale chiaro, definendo temi, formato e frequenza di pubblicazione. Meglio pochi contenuti ben fatti e coerenti, piuttosto che tante uscite improvvisate.

Fare brand journalism significa smettere di “vendere” e iniziare a dialogare. È un modo per mostrare chi siamo, prima ancora di cosa facciamo. In un mercato sempre più competitivo, questo tipo di narrazione non è un accessorio, ma una vera strategia di marketing a lungo termine. Raccontare la propria azienda con passione, verità e coerenza non solo attira clienti, ma costruisce relazioni durature e solide. E alla fine, sono proprio queste a fare la differenza.

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Brand Journalism: raccontare la propria azienda per attrarre clienti In un mondo dove i consumatori sono sempre più informati, consapevoli e selettivi, vendere non basta più. Oggi le persone vogliono conoscere, capire e fidarsi prima ancora di acquistare. E in questo contesto, una delle leve più potenti per costruire relazioni autentiche con i clienti è il brand journalism, ovvero l’arte di raccontare l’azienda come se fosse una notizia, non una pubblicità. Che cos’è il brand journalism? Il brand journalism è una forma di comunicazione aziendale che unisce marketing e giornalismo. Non si tratta di promuovere direttamente prodotti o servizi, ma di creare contenuti di valore – articoli, interviste, reportage, video, podcast – che raccontano la storia dell’azienda, le sue persone, i suoi valori, i suoi dietro le quinte. In pratica, è come se l’azienda diventasse un proprio editore, capace di produrre e diffondere contenuti credibili, informativi e coinvolgenti, che generano fiducia e attenzione nel pubblico. Perché funziona? Nel mio percorso professionale, mi sono reso conto che oggi le persone non comprano solo quello che fai, ma perché lo fai. E raccontare la propria identità aziendale in modo autentico e ben strutturato può fare la differenza tra un marchio che resta anonimo e uno che lascia il segno. Con il brand journalism: -Attiri clienti in modo naturale, senza forzature pubblicitarie -Differenzi il tuo brand dalla concorrenza, mettendo in luce il lato umano e valoriale -Costruisci autorevolezza nel tuo settore, offrendo contenuti che informano e ispirano -Migliori la reputazione aziendale, soprattutto in ottica di lungo termine Cosa raccontare (e come farlo bene) Il brand journalism funziona quando i contenuti sono autentici, utili e coerenti con i valori dell’azienda. Ecco alcuni esempi concreti di ciò che si può raccontare: -Le storie delle persone che lavorano in azienda: chi sono, cosa li motiva, che sfide affrontano -I valori aziendali, tradotti in fatti concreti: sostenibilità, innovazione, attenzione al cliente -Il dietro le quinte di un prodotto o servizio: come nasce, come viene realizzato, con quali criteri -Le esperienze dei clienti, raccontate in chiave narrativa, non come semplici testimonianze -Le novità del settore, analizzate dal punto di vista dell’azienda, con uno sguardo esperto L’importante è non cadere nell’autocelebrazione, ma costruire contenuti che siano interessanti anche per chi non conosce ancora l’azienda. Il tono deve essere professionale ma accessibile, e sempre focalizzato sul lettore, non solo sul brand. Dove e come pubblicare I contenuti di brand journalism possono essere pubblicati sul blog aziendale, sulla newsletter, ma anche su LinkedIn, YouTube, podcast o riviste di settore. Ogni canale ha il suo linguaggio, ma tutti hanno in comune l’obiettivo di creare una relazione, non solo una vendita. Un consiglio utile: iniziare con un piano editoriale chiaro, definendo temi, formato e frequenza di pubblicazione. Meglio pochi contenuti ben fatti e coerenti, piuttosto che tante uscite improvvisate. Fare brand journalism significa smettere di “vendere” e iniziare a dialogare. È un modo per mostrare chi siamo, prima ancora di cosa facciamo. In un mercato sempre più competitivo, questo tipo di narrazione non è un accessorio, ma una vera strategia di marketing a lungo termine. Raccontare la propria azienda con passione, verità e coerenza non solo attira clienti, ma costruisce relazioni durature e solide. E alla fine, sono proprio queste a fare la differenza. #BrandJournalism #StorytellingAziendale #ComunicazioneStrategica #ContentMarketing #StrategiaDiContenuti #ReputazioneAziendale
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